STUDI DI SETTORE L evoluzione dello strumento come elemento di compliance Presentazione a cura di: Dott.ssa Elisabetta Frontini Responsabile Ufficio Studi di settore 9 aprile 2015
STUDI DI SETTORE: L attività di revisione L articolo 10-bis, comma 1, della legge n. 146 del 1998, dispone che gli studi di settore, previsti dall articolo 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, siano soggetti a revisione, al massimo, ogni tre anni dalla data di entrata in vigore degli stessi o dalla loro ultima revisione, sentito il parere della Commissione degli esperti, di cui all articolo 10, comma 7, della legge n. 146 del 1998, al fine di mantenere, nel medio periodo, la loro rappresentatività rispetto alla realtà economica cui si riferiscono.
STUDI DI SETTORE: Il programma di revisione per il 2015 Con Provvedimento AE 23/02/2015 è stato definito il Programma delle revisioni degli studi di settore, applicabili a decorrere dal periodo di imposta 2015. Gli studi in evoluzione per il 2015 saranno 70, così suddivisi: SERVIZI n. 26 COMMERCIO n. 20 MANIFATTURE n. 12 PROFESSIONI n. 12
STUDI DI SETTORE: Il programma di revisione per il 2015
STUDI DI SETTORE: Revisione anticipata 70 Studi di settore in revisione 2015 di cui in revisione anticipata: Periodo di imposta 2012 VG96U: Altre attività di manutenzione autoveicoli e di soccorso stradale (2014): nuovo codice: 52.21.50 Gestione di parcheggi e autorimesse WG66U: Software House (1 anno di applicazione 2013) WG74U: Fotografia (1 anno di applicazione 2013) al fine di migliorare la loro capacità di rappresentare in maniera adeguata la realtà economica cui si riferiscono caratterizzata da un elevato grado di innovazione tecnologica.
STUDI DI SETTORE: La revisione anticipata La revisione anticipata è esempio di capacità delle categorie di rappresentare in sede di revisione dei rispettivi studi particolari situazioni riferite: alla necessità di adeguare lo studio alla dinamicità del settore e alla rilevazione di nuovi dati (Quadro Z) anche per effetto della forte crisi in atto, alla rapida evoluzione del settore in modalità e sistemi che una revisione con cadenza triennale non riesce a cogliere
STUDI DI SETTORE: Le modalità costruzione studi Analisi modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore per il periodo d imposta 2013 Variabili contabili ricavi costi Variabili strutturali processo produttivo, tipologia di attività, ecc Analisi economica (domanda, prezzi, concorrenza,..) Metodologie statistico-matematiche, applicate ai dati raccolti Prototipo studi di settore: Software che precede GERICO
STUDI DI SETTORE: Il processo si completa con il confronto con le Organizzazioni di categoria AGENZIA DELLE ENTRATE: Raccolta dati SOSE: analisi economica elaborazione matematico-statistica individuazione variabili regressione ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA CONFARTIGIANATO: Valutazioni cause economiche e/o di processo ai fenomeni descritti dalle elaborazioni statistiche ricostruzione statistica dei ricavi delle imprese in funzione del settore di appartenenza e di una serie di parametri di carattere qualitativo-quantitativo e territoriale direttamente rilevati dalle dichiarazioni
STUDI DI SETTORE: Il confronto con la categorie Test esempi forniti dalle Associazioni risultato dei test è oggetto di lettura e valutazione da parte dei dirigenti artigiani la loro presenza nel Confronto con Agenzia delle Entrate e Sose consente un approfondita Analisi dei Test. Nel 2014 sono stati presidiati 22 studi di settore di cui: 12 relativi ai servizi 10 relativi alle manifatture. Vi è stata la partecipazione complessiva di 31 dirigenti artigiani Test esempi forniti dalle Associazioni consente verifica cause di: scostamento non coerenza (valori soglia alti) sovrastima ricavi del prototipo
STUDI DI SETTORE: Lo sfasamento temporale I prototipi sono costruiti su dati relativi al P.I. successivo a quello dell ultima revisione, avvenuta di norma 3 anni prima non tengono conto quindi dei mutamenti congiunturali e organizzativi delle imprese va scongiurata la sovrastima dei ricavi specialmente perché non è colta la congiuntura negativa
STUDI DI SETTORE: I correttivi di crisi Per ovviare a tale situazione di rigidità degli studi intervengono i correttivi di crisi. Confronto tra AE e Categorie è importante per elaborazione di correttivi che tengano conto degli effetti della crisi. I correttivi congiunturali tendono ad equilibrare il modello di stima dei ricavi dovuta alla rigidità della struttura produttiva (capitale e lavoro) non modificabile nel breve in funzione degli effetti di crisi.
Studi di settore: Il duplice ruolo Nel periodo di imposta 2012, il 73% dei soggetti è congruo; percentuale che sale ad oltre l 80% considerando anche coloro che si sono adeguati Gli studi di settore hanno la duplice finalità di favorire la compliance e di costituire uno strumento di selezione dei soggetti da sottoporre ad accertamento il numero di accertamenti basati sugli studi è progressivamente sceso nel corso degli ultimi anni fino ai 10.950 del 2013. Dal 2010 tale tipologia di controlli si è ridotta di quasi due terzi. La discesa è stata favorita dalle sentenze delle SS.UU. della Corte di Cassazione del 2009 che ha confermato il valore di presunzione semplice degli studi essendo strumento statistico di determinazione dei ricavi
STUDI DI SETTORE: attività di controllo AE ATTIVITA'(numero di 2010 2011 2012 2013 interventi eseguiti) Accertamenti parziali automatizzati(art. 41-bis del DPR n. 317.237 349.919 339.646 331.556 600 del 1973) Accertamenti (ordinari) II.DD - IRAP IVA 388.343 347.329 343.652 329.457 di cui accertamenti da studi di settore 30.219 17.056 13.230 10.950 Totale Accertamenti II.DD.-IRAP-IVA 705.580 697.248 683.298 661.013 Fonte: Corte dei Conti 2014
STUDI DI SETTORE: attività di controllo AE 2010 2011 2012 2013 Accessi brevi per il controllo dei dati da studi di settore 41.577 36.980 36.456 33.606 Da questi numeri emerge una «disaffezione» da parte dell AE all utilizzo in accertamento dello studio di settore. La revisione degli studi di settore va rafforzata al fine di: semplificare la compilazione dei modelli; migliorare il risultato della stima; incrementare la tax compliance.
STUDI DI SETTORE: criticità regime premiale Accedono al regime premiale i soggetti che: dichiarano fedelmente i dati nel modello risultano congrui alle risultanze degli studi di settore e coerenti agli specifici indicatori previsti. In particolare sono individuati indicatori che mirano a determinare il grado di efficienza, produttività e redditività delle imprese: Valore aggiunto lordo per addetto Margine per addetto non dipendente; Indice di copertura del costo dei beni di terzi e degli ammortamenti Tali indicatori mostrano limiti specie in momenti di forte crisi poiché tendono ad essere pro-ciclici.