Parchi locali e protezione della natura. Evoluzione di un'idea e scenari operativi



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Transcript:

PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEI PARCHI LOCALI DI INTERESSE SOVRACOMUNALE: ESPERIENZE A CONFRONTO Fondazione Università di Mantova, 6 novembre 2014 Parchi locali e protezione della natura. Evoluzione di un'idea e scenari operativi Marco Cillis Università degli Studi di Parma

Orientamento condiviso che sancisce il superamento della contrapposizione tra Natura e Ambiente VERSUS Sviluppo 2003 Durban ZA, Benefits beyond Boundaries Congresso Mondiale IUCN: Stretta interconnessione tra conservazione della natura e sviluppo sostenibile; Integrazione tra aree protette e contesto territoriale: la conservazione della biodiversità non può essere garantita dalla gestione di risorse isolate serve una politica della conservazione per sistemi e per reti

Ansel Adams, Half Dome from Glacier Point (Yosemite), 1927 Nel 1864 [ ] ebbi l onore di essere nominato Presidente della Prima Commissione Yosemite, e in quella veste [ ] di organizzare e dirigere i controlli sul territorio e di far eseguire numerosi interventi che salvaguardassero quegli scenari naturali dagli incendi e da ogni trasgressione e abuso lacontemplazionedi uno scenario naturale favorisce la salute e il vigore dell uomo e ancor più la salute e il vigore del suo intelletto Frederick Law Olmsted Cultura della conservazione in risposta alla minaccia di estinzione di alcune specie animali (1850 ca) 1864 la vallata di Yosemite viene dichiarata area protetta 1872 Yellowstone viene riconosciuto primo parco nazionale, a cui seguono a breve Mc Kinac Island Park, Sequoia Park, Yosemite Park Valore scenico + Uso turistico ricreativo

In Europa le finalità scientifiche si affermano quali motivi ispiratori delle aree protette, in risposta ad una percepibile erosione antropica del territorio naturale 1914 nasce il ParcoNazionale dell Engadina (primo in Europa) su iniziativa della Società Elvetica di Scienze 1922 nasce il Parco Nazionale del Gran Paradiso (ex riserva reale) dedicato alla tutela della fauna, della flora, delle formazioni geologiche e del paesaggio 1923 nasce il Parco Nazionale d Abruzzo su un istanza già del 1913 promossa da Lega Nazionale della protezione dei monumenti Naturali, Associazione Pro Natura e Società Botanica Italiana

1933Conferenza di Londra tenta una codifica internazionale dei criteri istitutivi e delle finalità dei parchi nazionali. Si ratificano il controllo pubblico, il divieto di caccia e di distruzione della flora e le finalità di protezione, conservazione e pubblica ricreazione. Foresta umida mediterranea, Parco Nazionale Circeo istituito nel 1934 si può delineare una triplice tendenza istitutiva: l impostazione scientifica e strettamente protezionistica; (Engadina, Gran Paradiso); l impostazione paesaggistica e ricreativo-turistica; (Stati Uniti, Stelvio, ambedue comunque riferite a territori selvaggi e privi di presenze umane); l impostazione mista, che include l uomo, i territori agricoli, le città e che, in genere considera degno di protezione anche il frutto dell azione modificatrice dell uomo (Inghilterra, Germania, Giappone, Olanda). V. Giacomini, V. Romani, Uomini e Parchi, 1982

1947 Conferenza di Brünnen tra le finalità istitutive dei parchi, si aggiunge quella educativa Dal conservazionismo all ambientalismo: quanto può sopportare il pianeta l impatto del genere umano? Lo sviluppo urbanistico incontrollato, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse, l inquinamento e lo squilibrio socio-economico favoriscono l avanzare dell ecologia come disciplina sistemica 1970 Anno mondiale per la conservazione della natura I Parchi ridimensionano il consolidato interesse naturalistico ed ecologico per diventare oggetto di tematiche sociali, economiche politiche e territoriali 1972 Conferenza Mondiale sull Ambiente Stoccolma arriva alla conclusione che non c è politica dell ambiente senza soluzione ai problemi sociali, che i problemi dell ambiente coincidono con i problemi del genere umano. Nasce l uso multiplo dei parchi: l istitituzione di un area protetta si inserisce in un azione pianificatrice dell area. La conservazione della natura va misurata in un ambito territoriale complesso.

1973 Man and the Biosphere(Unesco) riconoscimento, delle Riserve della Biosfera, aree marine e/o terrestri che gli Stati membri s impegnano a gestire nell ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. Obiettivi: promuovere una relazione equilibrata fra uomo ed ecosistema, creare siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l'educazione strutturare poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo e pianificazione territoriale. 1979 Direttiva 409/CEE relativa alla conservazione dell avifauna ha lo scopo di promuove la tutela e la gestione delle popolazioni di specie di uccelli selvatici in Europa; Conseguenza: istituzione delle ZPS lungo le rotte migratorie finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di habitat per la conservazione e gestione dell avifauna. 1992 Direttiva 43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche ha lo scopo di promuovere il mantenimento della biodiversità; Conseguenza: istituzione dei SIC e delle ZSC che, a livello europeo, strutturano la Rete Natura 2000.

2000 Convenzione Europea del Paesaggio superamento della dimensione estetica e dei caratteri di eccezionalità Fienili e prati verso cima Rest, Parco Alto Garda Bresciano Art. 1 "Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni 2010 Barcellona Shaping a Sustainable Future (IUCN ) biodiversità alla base del benessere umano uso equo delle risorse come fondamento di sviluppo sostenibile la conservazione della biodiversità è possibile affrontando le cause della sua progressiva perdita 2010 Anno internazionale della Biodiversità Aree protette e Rete Ecologica base per il mantenimento della biodiversità La biodiversità entri nei modelli di sviluppo e nelle politiche di settore (pianificazione, trasporti, agricoltura, turismo, selvicoltura, educazione )

1850-2014 Che cosa è cambiato nella relazione tra Parco e Territorio? A quali attese deve rispondere il Parco in quanto strumento? I Parchi locali come si inseriscono in questo processo? Scala l estensione non fa la tutela CEP e i paesaggi del quotidiano Processi botton-up la partecipazione identitaria come forma di tutela Insufficienza di SIC E ZPS a garantire biodiversità necessità di strutture ecologiche di integrazione e supporto Gianni Berengo Gardin, Roggia, 1984 politiche di settore promotrici di conservazione

All interno degli spazi naturali, e a qualunque latitudine, lo spazio agricolo è chiamato a svolgere un ruolo determinante, che la sua prima fruizione alimentare aveva fino ad ora celato. Infatti, quando l approvvigionamento delle città dipende in misura sempre minore dalle cinture ad orti, ci si accorge che non solo l agricoltura non scompare, ma anche che l ambiente di vita da essa prodotto viene più o meno rivendicato dai cittadini. L agricoltura, come l architettura, produce dunque delle forme apprezzate in maniera diversa dai cittadini, divenuti il pubblico del teatro della campagna Pierre Donadieu, Campagne urbane, 1998 Colture ortive sul ronchi di Brescia, aprile 2014

Parco delle colline di Brescia 4000 ha Comuni di: Brescia 21.351.679 mq Collebeato 3.439.101 mq Cellatica 2.818.277 mq Bovezzo 4.475.332 mq Rodengo Saiano 3.323.449 mq Rezzato 4.600.000 mq altimetria 190-960 m s.l.m. PLIS dal 2002

Recupero e valorizzazione dei prati e dei boschi nel Parco delle Colline di Brescia attraverso il pascolo di servizio Obiettivi: ricostituzione e conservazione degli habitat caratteristici, soprattutto prati e boschi autoctoni; individuazione di un modello di sviluppo conservativo ed economicamente sostenibile attraverso la valorizzazione della presenza di allevamenti ovicaprini stanziali e transumanti;

Grazie per l attenzione marco.cillis@unipr.it