PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN EMILIA ROMAGNA. Quadro di sintesi Rifiuti Speciali dati 2015

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ECOEURO. Incontro Fiat Group Automobiles con il Network di Demolizione. Torino. 11 Aprile 2008 M.U.D.

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PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN EMILIA ROMAGNA Quadro di sintesi Rifiuti Speciali dati 2015 Bologna, 2017

Produzione e gestione dei rifiuti urbani e speciali in Emilia Romagna Luglio 2017 INDICE 1. Produzione 3 1.1 Produzione per EER 4 2. Modalità di gestione 5 3. Flussi in entrata ed in uscita dal territorio regionale 6 4. I rifiuti da costruzione e demolizione 7 5. I RAEE professionali 9 6. I Veicoli fuori uso 10 7. Il sistema impiantistico 12 Il presente rapporto è stato elaborato dalla Direzione Tecnica CTR Gestione integrata rifiuti, subsidenza e suolo

Produzione e gestione dei rifiuti urbani e speciali in Emilia Romagna Luglio 2017 Il presente documento contiene una prima elaborazione dei principali indicatori di produzione e gestione dei rifiuti speciali (annualità 2015). Fonti dei dati Rifiuti Speciali dati 2015 La fonte primaria dei dati utilizzati per la quantificazione della produzione e delle modalità gestione dei rifiuti speciali sono le dichiarazioni MUD. Tali dichiarazioni sono sottoposte a procedure di bonifica, condivise a livello Ispra/Arpa/Appa, e finalizzate ad eliminare i principali errori contenuti nelle dichiarazioni MUD. I dati bonificati sono trasmessi ad ISPRA e vengono elaborati da Arpae Sezione regionale del catasto rifiuti per comporre il quadro conoscitivo a scala regionale del settore rifiuti speciali. I dati sono resi disponibili come open data sul sito: Errore. Riferimento a collegamento ipertestuale non valido. Dati provvisori e rettifiche I dati contenuti nelle precedenti pubblicazioni che non concordano con quelli del presente estratto si intendono rettificati Arrotondamenti Per effetto degli arrotondamenti in migliaia o in milioni operati direttamente in fase di elaborazione, i dati delle tavole possono non coincidere tra loro per una unità in più o in meno. Per lo stesso motivo, non sempre è stato possibile realizzare la quadratura verticale o orizzontale nell ambito della stessa tavola Numeri relativi I numeri relativi (percentuali, ecc.) sono generalmente calcolati su dati assoluti (non arrotondati), mentre molti dati contenuti nel presente volume sono arrotondati (al migliaio, al milione, ecc.). Rifacendo i calcoli in base ai dati assoluti potrebbero evidenziarsi piccole discrepanze rispetto ai dati arrotondati Abbreviazioni ab = abitante/i kg = kilogrammi kg/ab = kilogrammi per abitante all anno t = tonnellate

Produzione e gestione dei rifiuti urbani e speciali in Emilia Romagna Luglio 2017 Principali indicatori RS Principali indicatori Rifiuti speciali Copertura temporale dei dati Unità di misura Anno 2015 Produzione totale di rifiuti speciali (esclusi C&D) 2007 2015 tonnellate 8.618.516 Produzione rifiuti speciali non pericolosi (esclusi C&D) 2015 tonnellate 7.904.740 Produzione rifiuti speciali pericolosi (esclusi C&D) 2015 tonnellate 713.776 Totale rifiuti gestiti (esclusi C&D) 2015 tonnellate 9.308.688 Recupero di energia (esclusi C&D) 2015 tonnellate 640.929 Recupero di materia (esclusi C&D) 2015 tonnellate 4.814.323 Smaltimento in discarica (esclusi C&D) 2015 tonnellate 1.278.563 Incenerimento (esclusi C&D) 2015 tonnellate 284.319 Altre operazioni di smaltimento (esclusi C&D) 2015 tonnellate 2.333.133 Rifiuti speciali destinati fuori regione (esclusi C&D) 2015 tonnellate 2.464.724 Rifiuti speciali in ingresso in regione (esclusi C&D) 2015 tonnellate 2.821.340 Produzione totale stimata di RS da C&D 2015 tonnellate 4.438.763 Rifiuti da C&D gestiti 2015 tonnellate 4.381.011 Produzione totale di RS RAEE professionali 2015 tonnellate 24.556 RS RAEE professionali gestiti 2015 tonnellate 42.161 Produzione totale di VFU (EER 160104) 2015 tonnellate 101.425 VFU gestiti (EER 160104) 2015 tonnellate 89.303 Per effetto degli arrotondamenti in migliaia o in milioni operati direttamente in fase di elaborazione, i dati delle tavole possono non coincidere tra loro per una unità in più o in meno. Per lo stesso motivo, non sempre è stato possibile realizzare la quadratura verticale o orizzontale nell ambito della stessa tavola

1. Produzione Rifiuti Speciali La produzione regionale dei rifiuti speciali si conferma, nel 2015, attorno a circa 8,6 milioni di tonnellate, escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi (C&D). Tra il 2014 ed il 2015, si rileva dunque un leggerissimo incremento nella produzione totale di rifiuti speciali, con un +1% imputabile totalmente ai rifiuti speciali non pericolosi esclusi quelli da C&D. La produzione di rifiuti speciali pericolosi, esclusi quelli da C&D, è pari a 713.776 t e rappresentano circa l 8% della produzione totale, evidenzia un debolissimo incremento, +1%, rispetto al 2014. Si ricorda che il dato di produzione di rifiuti non pericolosi, desumibile da MUD, è sottostimato in quanto, ai sensi della normativa vigente, risultano interamente o parzialmente esentati dall obbligo di dichiarazione MUD gli Enti e le imprese produttori di rifiuti non pericolosi con un numero di dipendenti inferiore a 10. Il grafico di figura 1 riporta il trend della produzione di RS, esclusi i C&D, dal 2007 al 2015. Figura 1 > Trend della produzione di RS esclusi C&D non pericolosi (dati MUD), 2007 2015 8.000.000 7.000.000 6.000.000 5.000.000 (t) 4.000.000 3.000.000 2.000.000 1.000.000 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 La produzione di rifiuti speciali sul territorio regionale è sempre collegata al tessuto produttivo territoriale e si concentra principalmente nelle province di Modena, Bologna e Ravenna, come evidenziato in figura 2, che insieme producono il 53% di tutti i rifiuti speciali prodotti sul territorio regionale esclusi quelli da C&D. 3

Figura 2 > Produzione di RS per provincia esclusi C&D Ravenna 16% Forli' Cesena 7% Rimini 4% Piacenza 6% Parma 9% Reggio Emilia 12% Ferrara 9% Bologna 15% Modena 22% 1.1 Produzione per EER I rifiuti prodotti in regione nel 2015 sono prevalentemente costituiti dai rifiuti provenienti dagli impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito (capitolo 19) come evidenziato nelle figure 3 e 4. In particolare per questa tipologia di rifiuti quello che incide maggiormente sulla produzione dei non pericolosi risulta essere l EER 191212 (rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti) mentre per quelli pericolosi l EER 190304 (rifiuti pericolosi parzialmente stabilizzati). Figura 3 > Produzione di rifiuti speciali pericolosi per capitolo EER (esclusi C&D), 2015 Altri capitoli CER 15 Rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti) 13 Oi esauriti e residui di combustibili liquidi (tranne oli commestibili ed oli di cui ai capitoli 05, 12 e 19) 12 Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastica 07 Rifiuti dei processi chimici organici 16 Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 19 Rfiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla sua preparazione 50.000 100.000 (t) 150.000 200.000 250.000 4

Figura 4> Produzione di rifiuti speciali non pericolosi per capitolo EER (esclusi C&D), 2015 Altri capitoli CER 07 Rifiuti dei processi chimici organici 03 Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone 01 Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento fisico o chimico di minerali 02 Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti 08 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (pitture, vernici e smalti vetrati), adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 15 Rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti) 12 Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastica 20 Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata 16 Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 10 Rifiuti prodotti da processi termici 19 Rfiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla sua preparazione 500.000 1.000.000 1.500.000 2.000.000 2.500.000 3.000.000 3.500.000 (t) 2. Modalità di gestione I dati di gestione desunti dalle dichiarazioni MUD consentono di ricostruire un quadro attendibile e completo dei quantitativi di rifiuti speciali che vengono trattati, recuperati e/o smaltiti nel territorio regionale in quanto i soggetti obbligati sono tutti coloro che gestiscono rifiuti. Nel 2015 sono state gestite complessivamente 9.308.688 tonnellate di rifiuti speciali (tabella 1) escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi e pericolosi (C&D). Non vengono computati i rifiuti in giacenza (R13 messa in riserva e D15 deposito preliminare ) e i rifiuti appartenenti al capitolo CER 20 (ad esclusione del CER 200304 fanghi delle fosse settiche), secondo quanto indicato nell art. 230, comma 5, D. Lgs 152/2006. La tabella1 mostra le attività di gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi effettuate in Regione nel 2015, lo studio evidenzia che il 91% dei rifiuti speciali gestiti sono non pericolosi e a scala regionale le modalità di gestione prevalenti sono il recupero di materia (52%) e le altre operazioni di smaltimento (25%). Tabella 1> Tipologia di gestione dei rifiuti speciali (no C&D), 2015 CL Recupero di energia (R1) t Recuper o di materia (da R2 a R12) t Discarica (D1) t Incenerimento (D10) t Altre modalità di smaltimento (da D2 a D14) t Totale a recupero (no R13) t Totale a smaltimento (no D15) t Totale gestito (no R13 e no D15) t Messa in riserva (R13) t Deposito preliminare (D15) t NP 591.790 4.594.337 1.164.517 211.546 1.918.521 5.186.127 3.253.951 8.440.079 1.018.281 129.231 P 49.139 219.986 114.046 72.772 414.612 269.125 599.485 868.609 52.479 42.042 Totale 640.929 4.814.323 1.278.563 284.319 2.333.133 5.455.252 3.853.436 9.308.688 1.070.760 171.273 Il 54% dei rifiuti speciali non pericolosi (vd. figura 5) viene recuperato come materia, mentre viene ancora smaltito in discarica il 14%. Nella gestione dei rifiuti speciali pericolosi (vd. figura 6) prevalgono le operazioni di smaltimento, da D2 a D14, e il 25% viene recuperato come materia. Figura 5 > Modalità di gestione dei rifiuti speciali non pericolosi, 2015 5

5.000.000 4.500.000 t 4.000.000 3.500.000 Rifiuti speciali non pericolosi 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 Recupero di energia Recupero di materia (R1) t (da R2 a R12) t Discarica (D1) t Incenerimento (D10) t Altre modalità di smaltimento (da D2 a D14) t Figura 6 > Modalità di gestione dei rifiuti speciali pericolosi, 2015 t 450.000 400.000 Rifiuti speciali pericolosi 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 Recupero di energia (R1) t Recupero di materia (da R2 a R12) t Discarica (D1) t Incenerimento (D10) t Altre modalità di smaltimento (da D2 a D14) t 3. Flussi in entrata ed in uscita dal territorio regionale L analisi dettagliata del flusso di rifiuti speciali in entrata e in uscita dall Emilia Romagna completa il quadro conoscitivo dei rifiuti speciali. Le dinamiche che governano l importazione e/o l esportazione dei rifiuti speciali possono derivare da una carenza impiantistica, ma più facilmente possono dipendere da ragioni commerciali ed economiche, in quanto la gestione dei rifiuti speciali non può essere assoggettata a vincoli territoriali. Nel 2015, escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi (C&D), il flusso di rifiuti 6

speciali in uscita dal territorio regionale è stato di 2.464.724 tonnellate, di cui circa il 12% costituito da rifiuti speciali pericolosi, mentre il flusso in entrata ha riguardato 2.821.340 tonnellate di rifiuti anche in questo caso prevalentemente non pericolosi. Lo schema riportato in figura 7 riassume il bilancio del sistema regionale di gestione dei rifiuti speciali per il 2015. I flussi extranazionali identificano gli scambi import export fra la regione Emilia Romagna e i paesi esteri, si tratta di quantitativi limitati e costanti negli ultimi anni; da segnalare il flusso di rifiuti pericolosi in uscita verso la Germania costituito prevalentemente dai rifiuti contenenti amianto. Figura 7> Il bilancio regionale Import 206.789 t P: 2.829 t NP: 203.960 t Export 2.297.289 t P: 244.097 t NP: 2.053.192 t Produzione 8.618.516 t P: 713.776 t NP: 7.904.740 t Avviati a recupero 5.455.252 t P: 269.125 t NP: 5.186.127 t Avviati a smaltimento 3.853.436 t P: 599.485 t NP: 3.253.951 t Flussi extranazionali Flussi nazionali Import 2.614.551 t P: 372.510 t NP: 2.242.040 t Export 167.436 t P: 54.258 t NP: 113.178 t 4. I rifiuti da costruzione e demolizione I rifiuti da costruzione e demolizione comprendono tutti i rifiuti pericolosi e non appartenenti al codice EER 17, derivanti in gran parte dalle attività di costruzione e demolizione. La consistenza quantitativa, secondo i dati MUD, di questa tipologia di rifiuti, nel 2015, incide per il 23% sul totale dei rifiuti prodotti. I dati relativi ai rifiuti non pericolosi contenuti nella banca dati MUD non sono comunque sufficienti a definire la produzione dei rifiuti da C&D, essendo questo settore caratterizzato da un numero elevato di imprese esentate dall obbligo di dichiarazione. Per colmare questa carenza si stima un dato di produzione dei C&D non pericolosi partendo dal dato di gestione al netto dei rifiuti che provengono da fuori regione e al lordo delle quote avviate a trattamento fuori regione. La figura 8 riporta i trend della produzione stimata (pari a 4.438.763 tonnellate) e quella dichiarata nel MUD (pari a 2.600.259); dal confronto emerge una differenza significativa dei due quantitativi che conferma la importante sottostima dei quantitativi prodotti e ufficialmente dichiarati. Ne consegue che il dato di produzione stimato risulta più attendibile rispetto al dato ufficialmente dichiarato in quanto è come ordine di grandezza prossimo e confrontabile a quelli 7

che sono i quantitativi gestiti. Figura 8 > Trend dei quantitativi di rifiuti speciali da C&D prodotti dal 2007 al 2015 I rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi sono composti in maggioranza da rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione (CER 170904), dalle terre e rocce (CER 170504) e dalle miscele bituminose (CER 170302). I rifiuti da costruzione e demolizione pericolosi invece, quantitativamente molto inferiori rispetto ai precedenti, sono costituiti prevalentemente da materiali contenenti amianto (CER 170506) e da terra e rocce contenenti sostanze pericolose (CER 170503). La banca dati MUD costituisce invece una fonte dati completa per quanto riguarda la gestione, perché la norma obbliga alla dichiarazione MUD tutti i soggetti che gestiscono rifiuti. Nel 2015 sono stati trattati in regione complessivamente 4.381.011 tonnellate di rifiuti speciali da C&D al netto delle quote messe in giacenza (R13 e D15) (tabella 2). I dati evidenziano che il recupero di materia interessa il 97% dei rifiuti gestiti (sempre al netto delle giacenze) confermandosi pertanto la forma di trattamento prevalente per questa tipologia di rifiuti. Tabella 2> Tipologia di gestione dei rifiuti speciali da C&D, 2015 CL Non pericolosi Recupero di energia t (R1) Recupero di materia t (da R2 a R12) Tot a recupero t (no R13) Discarica t (D1) Incenerimento t (D10) Altre modalità di smaltimento t (da D2 a D14) Tot a smaltimento t (no D15) Totale gestito t (no R13 e D15) 785 4.255.734 4.256.519 62.308 353 22.098 84.759 4.341.278 Pericolosi 0 14.298 14.298 6.523 470 18.443 25.436 39.734 Totale 785 4.270.031 4.270.816 68.832 823 40.541 110.195 4.381.011 Si evidenzia inoltre che il 99% dei rifiuti da C&D gestiti in regione sono speciali non pericolosi. 8

5. I RAEE professionali RAEE è l'acronimo di "Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche". La famiglia dei RAEE racchiude tutti i rifiuti derivanti dai piccoli e grandi elettrodomestici, dai computer, dai dispositivi elettrici ed elettronici, dai cellulari, dalle lampade fluorescenti ecc, una volta giunti al termine del loro ciclo di vita. La produzione di RAEE professionali viene desunta dalla banca dati MUD 2016 relativa all anno 2015. Lo studio dei RAEE professionali ha interessato i seguenti codici CER: CER 160209* (trasformatori e condensatori contenenti PCB); CER 160210*(apparecchiature fuori uso, contenenti PCB o da essi contaminate, diverse da quelle di cui alla voce 160209*); CER 160211* (apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, HCFC, HFC); CER 160212* (apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere); CER 160213* (apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolose diverse da quelle di cui alle voci 160209* e 160212*); CER 160214 (apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 160209* e 160213*) ; CER 1602015 (componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso); CER 160216 (componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215). La produzione di RAEE professionali, nell anno 2015, è stata pari a 24.556 tonnellate solamente 606 tonnellate in meno rispetto all anno precedente, in figura 9 è riportato il trend dal 2007 al 2015 Figura 9 >Trend della produzione di RAEE professionali suddivisa per EER anni 2007 2015 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 160216 160215 160214 160213 160212 160211 160210 160209 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Come risulta dalla tabella 3, la produzione di RAEE professionali si concentra principalmente nelle province di Bologna e Modena e i codici EER che incidono maggiormente sulla produzione sono il 160214 (apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 160209* e 160213*) per il 45% e il 160216 (componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215) per il 41%. 9

Tabella 3 >Produzione di RAEE professionali suddivisa per EER e provincia, anno 2015 RAEE Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Totale t/a 160209 12 15 4 25 7 12 4 6 85 160210 0,4 8 8 160211 61 70 67 309 295 33 81 33 31 980 160212 13 0,3 0,14 1 3 39 7 35 100 160213 221 101 128 297 454 136 52 101 54 1.543 160214 1.066 1.060 1.201 1.782 4.158 419 335 758 226 11.006 160215 4 1 3 626 66 3 0,3 33 3 739 160216 55 185 422 3.058 3.710 931 65 1.296 373 10.095 Totale 1.433 1.432 1.826 6.097 8.692 1.537 583 2.234 722 24.556 La quantità di RAEE professionali gestita nell anno 2015, intesa come recupero e smaltimento comprese le attività di messa in riserva R13 e deposito preliminare D15, è pari a 42.161 tonnellate, di cui il 94% (pari a 39.552 tonnellate) sono RAEE non pericolosi. La forma di gestione più diffusa (figura 10), per i RAEE non pericolosi e pericolosi è la messa in riserva, con una quantità pari a 26.469 tonnellate. Figura 10 > Modalità di gestione dei RAEE professionali, 2015 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 R1 Recupero di materia R13(t) D1 D10 Altre modalità di smaltimento (da D2 a D14) D15(t) NP P 6. I Veicoli fuori uso La sezione dedicata ai Veicoli Fuori Uso (VFU) nel Modello Unico di Dichiarazione Ambientale è stata approvata con il D.P.C.M. 22/12/2004 ed è stata compilata per la prima volta a partire dall anno 2005 relativamente ai dati dell anno 2004. Tale sezione è rappresentativa dei dati relativi alle tre operazioni principali di trattamento dei VFU: autodemolizione per le operazioni di messa in sicurezza e demolizione; rottamazione per il trattamento dei VFU già bonificati; frantumazione per le operazioni di riduzione in pezzi o frammenti del veicolo. I dati utili per lo studio di questa tipologia di rifiuto, vengono estratti dalla banca dati MUD considerando la somma fra la produzione del rifiuto pericoloso identificato dal EER 160104 (veicoli fuori uso contenenti sostanze pericolose) con il quantitativo del flusso in ingresso dalla regione Emilia Romagna. 10

I dati MUD relativi al 2015, riportati in tabella 4, evidenziano una produzione complessiva di veicoli fuori uso (CER 160104), pari a 101.425 tonnellate. Tabella > 4, CER 160104: produzione, 2007 2015 Provincia 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Piacenza 12.658 4.187 6.073 14.288 2.496 6.974 2.492 4.703 7.081 Parma 22.657 18.084 27.266 19.675 7.531 13.421 6.342 10.363 11.738 Reggio nell'emilia 29.846 22.697 36.105 28.353 9.195 12.547 4.805 6.160 14.444 Modena 29.221 16.303 40.134 27.713 12.056 16.400 7.700 9.156 17.270 Bologna 32.352 21.983 39.029 33.221 10.174 20.353 15.363 9.730 17.464 Ferrara 8.941 8.363 21.821 18.803 5.395 9.850 9.163 5.149 9.881 Ravenna 20.609 14.076 28.507 20.765 6.259 8.784 8.301 4.060 7.684 Forli'-Cesena 23.616 18.623 30.309 26.779 10.568 13.048 12.697 6.140 11.047 Rimini 13.565 10.929 20.496 12.625 2.802 6.010 4.690 3.033 4.817 VFU (dati MUD) 193.465 135.246 249.741 202.222 66.477 107.386 71.551 58.495 101.425 La produzione MUD, è stata comparata con una stima di produzione di VFU, desunta dalla banca dati ACI (disponibile sul sito web), ottenuta moltiplicando il numero di veicoli demoliti, per il peso medio stimato di un veicolo, pari a 1,4 tonnellate, di seguito riportata in figura 11. Figura > 11, Quantitativi CER 160104 fonte MUD e stima di VFU su dati ACI, 2007 2015 (t) 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 VFU (dati MUD) VFU (stima dai dati ACI) Fonte: Elaborazione ARPA sui dati provenienti da MUD e da ACI Nel 2012, sono state gestite 89.303 tonnellate di rifiuto riconducibile al CER 160104 (vd. tabella 5). 11

Tabella > 5, VFU (cer 160104) avviati a trattamento, 2015 Recupero di materia (R2, R3, R4, R5, R6, R7, R8, R9, R10, R11, R12) t Totale gestito al netto delle giacenze t Giacenza (R13) t Giacenza (D15) t Totale gestito al lordo delle giacenze t Piacenza 6.060 6.060 1.425 0 7.484 Parma 10.347 10.347 604 0 10.952 Reggio nell'emilia 11.424 11.424 1.083 0 12.506 Modena 10.521 10.521 2.094 0 12.615 Bologna 12.700 12.700 1.564 0 14.264 Ferrara 7.272 7.272 1.671 0 8.943 Ravenna 4.559 4.559 1.553 0 6.112 Forlì-Cesena 6.228 6.228 4.882 0,52 11.110 Rimini 4.793 4.793 523 0 5.317 Totale Regione 73.903 73.903 15.399 0,52 89.303 Le modalità di gestione prevalenti sono il recupero di materia delle parti metalliche del veicolo pari al 83% e la messa in riserva (R13), rappresentativa del 17% dei quantitativi totali gestiti. In Emilia Romagna nel 2015 hanno dichiarato di aver svolto attività di autodemolizione, frantumazione e rottamazione finalizzate alla gestione dei VFU, 131 soggetti. Si stima che le operazioni di bonifica, recupero e demolizione dei VFU abbiano generato in Regione 119.965 tonnellate di rifiuti, il 75% dei quali è riconducibile a rifiuti prodotti dallo smaltimento dei VFU, il 23% è costituito dai rifiuti prodotti da operazioni di frantumazione di rifiuti contenenti metallo (vd. figura 12). Figura > 12, Tipologie di rifiuti pericolosi e non pericolosi derivanti dal trattamento dei VFU, 2015 1% 1% EER 1601 rifiuti prodotti dallo smantellamento dei veicoli fuori uso 23% EER 1910 rifiuti prodotti da operazioni di frantumazione di rifitui contenenti metallo 75% EER 1606 batterie ed accumulatori ALTRO 7. Il sistema impiantistico Nel 2015 in Regione hanno dichiarato di aver trattato più di 100 tonnellate l anno di rifiuti speciali 905 impianti. La figura seguente riporta a scala provinciale i quantitativi gestiti per tipologia di trattamento, suddivise secondo le linee di aggregazione utilizzate da Ispra riportate di seguito: Recupero energetico R1; Recupero di materia R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10 R11 R12; Altre operazioni di smaltimento D8 D9 D13 D14; Incenerimento D10; 12

Smaltimento in discarica D1, D2. Figura 13> Quantitativi di RS gestiti per tipologia di operazione 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 PC PR RE MO BO FE RA FC RN Recupero Energetico Recupero di materia Smaltimento in discarica Incenerimento Altre modalità di smaltimento Nel 2015 le operazioni di recupero di materia risultano la tipologia di gestione prevalente in tutte le province con la concentrazione maggiore nella provincia di Modena mentre le operazioni di smaltimento (comprensive dello smaltimento in discarica) si riscontrano prevalentemente nelle provincie di Ravenna e Bologna. 13