Come accogliere le donne vittime di violenza? Kyriacoula Petropulacos Direttore generale Cura della persona, salute e welfare

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Come accogliere le donne vittime di violenza? Kyriacoula Petropulacos Direttore generale Cura della persona, salute e welfare Bologna, 19 marzo 2018

3.951 donne si sono rivolte ai Centri Antiviolenza in Regione (2017) (in costante crescita rispetto agli anni precedenti) 2013 donne accolte hanno con sé i figli Hanno subito violenze fisiche nel 64,2% dei casi (1832 donne); violenze psicologiche nel 89,6% (2555 donne); violenze economiche nel 40,1% (1145 donne); violenze sessuali nel 14,1% (412 donne) (dati Emilia Romagna). 12 femicidi (2016) 9.000 denunce di violenza da parte di donne (2014) 659 donne vittime di stalking (2014) Alcuni dati sulla violenza di genere in Emilia-Romagna Fonti: - Le donne in Emilia Romagna. Edizione 2016 Quaderni di Statistica/a cura del Servizio Statistica e Informazione geografica della Regione Emilia-Romagna - Rapporto di monitoraggio. I dati dei Centri Antiviolenza del Coordinamento regionale Regione Emilia- Romagna - Anno 2017 - I femicidi in Italia. I dati raccolti sulla stampa relativi al 2016, a cura del Gruppo di lavoro sui femicidi della «Casa delle donne per non subire violenza» di Bologna

è solo la punta dell iceberg! 3.951 donne si sono rivolte ai Centri Antiviolenza in Regione (2017) (in costante crescita rispetto agli anni prece 2013 donne accolte hanno con sé i figli Hanno subito violenze fisiche nel 64,2% dei casi (1832 donne); violenze psicologiche nel 89,6% (2555 donne); violenze economiche nel 40,1% (1145 donne); violenze sessuali nel 14,1% (412 donne) (dati Emilia Romagna). 12 femicidi (2016) 9.000 denunce di violenza da parte di donne (2014) 659 donne vittime di stalking (2014) Violenza sulle donne di recente immigrazione Violenze non denunciate Violenze non intercettate dai Centri Antiviolenza

L impegno per il contrasto alla violenza di genere: A LIVELLO REGIONALE. 2013- Linee di indirizzo regionali per l accoglienza di donne vittime della violenza di genere e linee guida sul maltrattamento e l abuso dei minori 2014- Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere 2017 - Avvio Osservatorio contro la violenza di genere 2015- Piano regionale contro la violenza di genere 2018 Avvio azioni di sostegno all Accordo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro Sindacati Confederati-Confindustria E A LIVELLO NAZIONALE (atti più recenti). Piano Strategico Nazionale sulla Violenza Maschile Contro le donne 2017-2020, che sostituisce il precedente del 2015 Linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza

PSSR 2017-19 scheda 25 Prevede: attivazione dell Osservatorio regionale sulla violenza di genere e attività di monitoraggio rete dei servizi sostegno alla rete regionale dei Centri antiviolenza e delle case rifugio attuazione del Piano d azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, azioni a supporto dell autonomia abitativa e lavorativa delle donne in uscita da percorsi di violenza; monitoraggio dell attuazione delle linee di indirizzo regionali per l accoglienza di donne vittime di violenza di genere (DGR 1677/2013); attivazione di iniziative di informazione e divulgazione, e approfondimenti tematici sull educazione al rispetto delle differenze e al contrasto alla violenza di genere, con particolare attenzione al tema delle diverse radici culturali; sostegno a progetti rivolti alla promozione ed al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere, anche attraverso specifici bandi regionali; azioni di protezione e prevenzione, in attuazione del Piano regionale contro la violenza di genere, in particolare azioni di contrasto della fragilità sociale della donna, attraverso formazione e orientamento professionale e sostegno all'inserimento lavorativo, porre particolare attenzione alla protezione delle donne nella fase successiva alla denuncia; prosecuzione e rafforzamento dei programmi d intervento e trattamento degli uomini autori di violenza e loro monitoraggio (Centri Liberiamoci dalla violenza-ldv).

PSSR 2017-19 scheda 33 Per quanto riguarda l accoglienza in emergenza si precisa che: la qualificazione del ruolo del PS si completa con lo sviluppo e l implementazione di percorsi di gestione di specifiche situazioni di fragilità come ad esempio nei casi di violenza e abuso, sviluppando anche sinergie con il sociale ed il volontariato da cui conseguono azioni specifiche quali promuovere iniziative formative trasversali e dove pertinente (es. violenza e abuso) condivise con gli altri servizi della rete sanitaria e sociale del territorio.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 novembre 2017 Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza. Il Percorso per le donne che subiscono violenza, di seguito delineato, dovrà garantire una tempestiva e adeguata presa in carico delle donne a partire dal triage e fino al loro accompagnamento/orientamento, se consenzienti, ai servizi pubblici e privati dedicati presenti sul territorio di riferimento al fine di elaborare, con le stesse, un progetto personalizzato di sostegno e di ascolto per la fuoriuscita dalla esperienza di violenza subìta. Destinatarie del Percorso per le donne che subiscono violenza sono le donne (con il termine «donne» sono da intendersi anche le ragazze di meno di 18 anni come previsto dalla Convenzione di Istanbul), italiane e straniere, che abbiano subìto una qualsiasi forma di violenza. Sono coinvolti nel Percorso anche le/gli eventuali figlie/i minori della donna, testimoni o vittime di violenza, tenuto conto della normativa riguardante i minori e delle vigenti procedure di presa in carico socio-sanitaria delle persone minorenni.

Soggetti della rete per l accoglienza delle donne vittime di violenza Centri antiviolenza Forze dell Ordine Servizi sociali Nella maggior parte dei casi questi soggetti hanno sottoscritto protocolli/accordi che garantiscono procedure condivise, ma molto è ancora da fare Servizi sanitari (PS- 118, Consultori, Centri LDV, Medici di medicina generale, ecc)

I Centri Antiviolenza in Emilia-Romagna 21 Centri Antiviolenza 19 Centri già operativi 2 Nuovi Centri in fase di avvio 35 case rifugio (+ 5 di prossima apertura) Annualmente il Coordinamento dei Centri Antiviolenza realizza un rapporto di monitoraggio sull attività dei Centri

I Centri per il trattamento degli uomini maltrattanti in Emilia-Romagna 4 Centri pubblici presso Consultori AUSL: Modena (1 centro nato nel 2011) Parma Bologna Romagna Vi sono anche alcuni centri privati, prossimamente partirà un apposito monitoraggio

Uomini che agiscono comportamenti violenti Centro LDV AUSL Modena (avvio dic. 2011) 315 uomini per informazioni e/o appuntamento 249 uomini presi in carico 44 uomini che al 31.12.17 avevano in corso un percorso di trattamento Almeno l'85% delle persone incontrate è padre Centro LDV AUSL Parma (avvio dic. 2014) 57 uomini per informazioni e/o appuntamento 54 uomini presi in carico 14 uomini che al 31.12.17 avevano in corso un percorso di trattamento Almeno l'80% delle persone incontrate è padre A completamento della rete assistenziale*: Novembre 2017 = attivazione Centro LDV Azienda USL Romagna Dicembre 2017 = attivazione Centro LDV Azienda USL Bologna *(Obiettivo 2.9.1 «Contrasto alla violenza», D.G.R. 830/2017)

Quando il lavoro diventa il luogo del rischio Donne da 15 a 65 anni che hanno subito ricatti sessuali o molestie fisiche sessuali sul lavoro nel corso della vita e negli ultimi 3 anni, per regione Anni 2015-2016 (per 100 donne della stessa zona) REGIONE Nel corso della vita Negli ultimi 3 anni Piemonte 9,5 1.7 Valle d'aosta 5,6 1.7 Lombardia 6,2 2.4 Trentino Alto Adige 8,8 5,0 Bolzano 9,8 4.5 Trento 7,8 5.6 Veneto 6,6 2.3 Friuli Venezia Giulia 9,3 3.2 Liguria 10,4 2.7 Emilia-Romagna 9,7 3.6 Toscana 12,0 0.7(*) Umbria 9,4 4.1 Marche 8,3 3.1 Lazio 16,4 4.1 Abruzzo 9,2 5.0 Molise 6,2 1.3 (*) Campania 8,4 2.8 Puglia 6,0 2.2 Basilicata 11,3 5.5 Calabria 5,2 2.7 Sicilia 6,9 2.0 Sardegna 9,8 2.6 Totale 8,9 2.7 Fonte: «Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro», Statistiche report, anni 2015-2016, ISTAT febbraio 2018 Accogliere le donne vittime di violenza - Un progetto formativo per gli operatori della

Violenza alle donne in gravidanza Comparazione dati «La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia» (ricerche 2014 vs. 2006)* il fenomeno della violenza in gravidanza è aumentato (dal 10,2% all' 11,8%) per le donne, che l'hanno subita in questo periodo, l'intensità della violenza è: - rimasta costante (57,7%) - è diminuita (23,7%) - è aumentata (11,3%) - è iniziata (5,9%) *Fonte: dati ISTAT, giugno 2015

Bambine/i o ragazze/i vittime di maltrattamento/abuso in carico ai servizi sociali territoriali al 31.12, anni 2008-2016* (Valori assoluti e % casi di violenza sul totale in carico) Minori al 31.12 Vittima di violenza % casi di violenza su totale in carico al 31.12 2500 2000 1500 2,0 2,2 2,8 2,8 2,9 3,4 3,2 3,4 3,8 1000 500 962 1.188 1.490 1.511 1.545 1.846 1.760 1.913 2.078 0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2.078 i bambini e ragazzi in carico per maltrattamento fisico o psicologico, violenza sessuale, violenza assistita o per trascuratezza grave (circa 2,9 ogni 1.000 residenti minorenni) *Fonte dati: flusso SISAM-ER, ultimo dato disponibile, provvisorio. Accogliere le donne vittime di violenza - Un progetto formativo per gli operatori della

Bambini e ragazzi vittime di violenza in carico al servizio sociale al 31.12.16* per tipo di violenza (Distribuzione %) VIOLENZA ASSISTITA 45,7 MALTRATTAMENTO FISICO 24,2 VIOLENZA SESSUALE 14,4 MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO 9,9 TRASCURATEZZA GRAVE 8,2 VITTIMA DELLA TRATTA 2,0 PEDO-PORNOGRAFIA 0,9 PROSTITUZIONE 0,5 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Ogni minore può essere interessato da più tipi di violenza subìta. Per oltre 8 casi su 10 la violenza è intrafamiliare, ad opera di conviventi. In aumento i casi di violenza extrafamiliare (quasi 1 caso su 10). *Fonte dati: flusso SISAM-ER, ultimo dato disponibile, provvisorio. Accogliere le donne vittime di violenza - Un progetto formativo per gli operatori della

Il ruolo del Pronto Soccorso Dati ricognizione 2017 3,5 casi di violenza di genere segnalati* x 1000 accessi (uomini e donne) nel 2016 Rapportati al numero complessivo di accessi in RER circa 6600 accessi per violenza di genere /anno * I dati sono stati trasmessi da 6 aziende per complessivi 22 PS-PPI

Finanziamenti anno 2017 Riparto e programmazione dei fondi nazionali per il contrasto alla violenza di genere, ex. Artt. 5 e 5bis L. 119/2013 Art. 5 Bis L.119/2013 Di cui: 1.403.305,00 Trasferiti agli EE.LL. per il funzionamento di Case Rifugio e Centri anti Violenza (DGR 1193/2017) 115.000,00 Finanziamento centri per trattamento uomini autori di violenza LDV (2017/2018) 423.530,00 Da trasferire agli EE.LL per attivazione di nuove Case Rifugio e nuovi Centri antiviolenza. DGR 1613/2017 Par. 4 Piano di azione straordinario di cui all'art. 5 D.L. 93/2013 (Euro 920.400) Di cui: Formazione personale Pronto Soccorsi e sociali e sanitari per soccorso ed assistenza 240.000,00 delle donne vittime di violenza. DGR 1890/2017 Bando rivolto ad enti locali per sostenere l'autonomia abitativa delle donne in uscita da percorsi di 650.000,00 violenza. Con Deliberazione della Giunta regionale 2 ottobre 2017, n. 1446 è stato approvato l avviso pubblico. 40.000,00 Sistema informativo e raccolta dati a supporto dell'osservatorio sulla violenza di genere.

I principali obiettivi della formazione in partenza Sostenere, qualificare e integrare il lavoro dei tanti operatori e servizi che entrano in contatto con le donne vittime di violenza e con i loro figli; Mettere a sistema e coordinare meglio l attività nelle varie fasi, dall emergenza alla messa in sicurezza, fino al sostegno all autonomia di queste donne. Nella formazione saranno utilizzando le competenze e l esperienza dei Centri antiviolenza (da molti anni operanti nella nostra Regione) e saranno messe a disposizione di tutti le migliori esperienze esistenti di accoglienza e assistenza presenti nei servizi sociali e sanitari regionali.

Grazie