VADEMECUM REFERENDARIO Manuale operativo per la raccolta firme per la proposizione del referendum abrogativo dell'art. 8 Decreto Legge n. 138/2011 recante Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo", con le modifiche apportate dalla legge di conversione 14 settembre 2011 n. 148, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 216 del 16 settembre 2011. PREMESSA GENERALE Chi raccoglie le firme per i referendum abrogativi deve essere consapevole che sta esercitando un diritto previsto dall'articolo 75 della Costituzione, e che tale diritto non può essere in alcun modo conculcato o limitato da chicchessia, tanto meno dalle istutuzioni legali o nazionali che, invece, devono agevolare al massimo l'esercizio del diritto costituzionale stesso. MODULI I moduli possono essere anche scaricati dal sito nell'apposita area oppure scaricati e stampati autonomamente le indicazioni. Va ricordato che le dimensioni fanno riferimento alla carta bollata (altezza cm 30.8 e larghezza complessiva dei due fogli cm 42.6). VIDIMAZIONE I moduli per la raccolta delle firme devono essere preventivamente vidimati. Ciascun comitato avrà quindi cura di consegnare i moduli per la vidimazione agli uffici preposti che sono tenuti ad eseguirla entro 48 ore dalla consegna. I soggetti che possono eseguire la vidimazione sono: la Corte di Appello il Cancelliere Capo di Tribunale o funzionario delegato il Segretario Comunale Capo, o un impiegato comunale a lui delegato. La vidimazione va apposta nell'apposito spazio sulla facciata 1 di ciascun modulo e 1
deve riportare: il bollo dell'ufficio: esclusivamente Cancellerie uffici giudiziari (Corte di Appello, Tribunali, Segreterie comunali). La data: non anteriore a quella fissata per l'inizio della raccolta firme e chiaramente non posteriore a quella dell'autentica. La firma del pubblico ufficiale vidimante: cioè la firma del segretario comunale, del cancelliere capo o primo dirigente o dirigente superiore della cancelleria dell'ufficio giudiziario. A proposito la legge parla di firma di funzionario proposto all'ufficio, cioè del massimo responsabile dello stesso. In realtà, si desume che è sufficiente la firma di persone appartenenti agli uffici previsti dalla legge, quindi anche di un cancelliere non dirigente la cancelleria o di un funzionario appartenente alla segreteria comunale. Quindi se il sindaco o il presidente della provincia autorizza il dipendente a prescindere dal suo livello, non c'è alcun problema secondo il principio del funzionario di fatto. L'appartenenza all'ufficio di segreteria è in ogni caso condizione tassativa. La delega può risultare anche da un atto di delega a parte che deve però essere sempre allegato ai moduli, ancor meglio se risulta da un timbro ad hoc. Il timbro: o la scrittura a macchina o in stampatello con la specificazione della qualifica di chi vidima e anche del suo Nome e Cognome qualora la firma non sia per esteso e leggibile. N.B. La vidimazione traccia i confini geografici entro i quali il modulo può essere utilizzato. Non seleziona i firmatari, bensì il territorio di utilizzo del modulo. Esempio: se un modulo è vidimato dal Comune di Bologna, quel modulo può essere utilizzato solo nel territorio del Comune di Bologna. Ciascun cittadino di qualunque provenienza che si trovi a Bologna lo può firmare. AUTENTICATORI 2
Le firme per la proposizione del referendum ex art. 75 della Costituzione possono essere raccolte solo in presenza di autenticatore/trice che dovrà autenticare le firme dei sottoscrittore sui moduli correttamente vidimati. La legge 130 del 1998 e la legge n.120 del 1999 hanno ampliato l'elenco di coloro che sono abilitati ad autenticare le firme. Sono perciò all'autentica delle firme: Notai Giudici di pace Segretari delle Procure della Repubblica Cancellieri e collaboratori delle cancellerie dei Tribunali o primo dirigente o dirigente superiore della cancelleria dell'ufficio giudiziario ossia Corte di Appello, Tribunale Presidente delle Province Assessori provinciali Presidenti di Consigli Provinciali Segretari Provinciali Funzionaro incaricati dal Presidente della Provincia Consiglieri Provinciali che comunichino la propria disponibilità al Presidente della Provincia Sindaci Assessori Comunali Presidenti di Consigli Comunali Segretari comunali Funzionari incariti dal Sindaco Consiglieri Comunali che comunichino la propria disponibilità al Sindaco. Presidenti dei Consigli Circoscrizionali Vice Presidenti dei Consigli Circoscrizionali I Consiglieri comunali e provinciali possono autenticare purchè comunichino 3
preventivamente al sindaco o al presidente della Provincia la loro disponibilità al riguardo ed è bene che tale comunicazione sia prodotta per iscritto, anche è una comunicazione che non comporta autorizzazione. I Funzionari comunali e provinciali devono essere autorizzati dal Sindaco e dal Presidente della Provincia. Gli Assessori comunali e provinciali non hanno bisogno di nessuna autorizzazione. I Cancellieri possono autenticare le firme dentro i loro uffici in orario di lavoro; per autenticare fuori dagli uffici fuori orario di lavoro per autenticare ai tavoli per strada devono essere autorizzati dal Presidente del Tribunale o della Corte di Appello. I Giudici di pace, per poter autenticare le firme, devono essere autorizzati dal coordinatore dei giudici di pace. Alcuni autenticatori hanno in ogni caso una limitata competenza territoriale: infatti ogni autenticatore ha competenza ad autenticare le firme di tutti i cittadini italiani purchè lo faccia all'interno del territorio di sua competenza. Un consigliere comunale di Bologna può autenticare nel territorio del comune, ma non può andare ad autenticare in un altro comune. Tutti gli autenticatori che dipendono dal Ministero della Giustizia (cancellieri, giudici, di pace, ecc.) possono autenticare solo le firme dei resisenti nel loro territorio di competenza. Se il numero indicato nell'autentica non corrisponde esattamente al numero delle firme apposte e quindi autenticate, la Corte di Cassazione annulla tutte le sottoscrizioni, indipendetemente che l'errore sia per difetto o che per eccesso. Ogni errore commesso dall'autenticatore va corretto, apponendo accanto alla correzione un ulteriore bollo dell'ufficio ed un'ulteriore firma dell'autenticatore. RACCOLTA DELLE FIRME Per ogni cittadino maggiorenne che intende firmare: Chiedere innanzi tutto dove è residente. Bisogna tenere in considerazione che non tutti i sottoscrittori sono residenti 4
nel comune dove si stanno raccogliendo le firme. È utile allora farli firmare su moduli a parte. Questo faciliterà la richiesta dei certificati elettorali (anche collettivi) per quanto riguarda i residenti, mentre i moduli con i sottoscrittori non residenti dovranno essere inviati presso la sede del Comitato Regionale di appartenenza. Dietro presentazione di un documento, scrivere a stampatello sulle rispettive colonne a righe: nome e cognome, luogo e data di nascita, comune di residenza. AUTENTICAZIONE DELLE FIRME L autenticatore deve autenticare le firme contenute in ciascun modulo. L autenticazione consiste nell apporre il nome, il cognome e la qualifica dell autenticatore (specificare se funzionario incaricato), il numero delle firme (in cifre e in lettere) contenute nel modulo, il luogo, la data, la firma leggibile dell autenticatore, il timbro personale con la qualifica (specificare se funzionario incaricato) e il timbro tondo dell Ufficio. CERTIFICAZIONE ELETTORALE I moduli contenenti le firme autenticate devono essere portati al Sindaco (o ai funzionari appositamente delegati dell ufficio elettorale) per il rilascio dei certificati di iscrizione nelle liste elettorali. La certificazione può essere fatta in due modi: singola o collettiva. La singola consiste nell allegare i singoli certificati elettorali dei firmatari: se 20 elettori hanno firmato occorrono 20 certificati elettorali. La certificazione collettiva, molto più semplice e ragionevole, si fa apponendo il numero di iscrizione nelle liste elettorali nell apposito spazio a fianco di ciascuna firma. Nell apposito spazio per la certificazione collettiva deve esserci: la firma del Sindaco ( se firma un delegato, deve essere specificato nome, cognome e qualifica), la data, il bollo tondo dell Ufficio. 5
I sindaci debbono rilasciare tali certificati entro 48 ore dalla relativa richiesta. I moduli contenenti le firme autenticate e certificate vanno recapitati il più presto possibile al Comitato Promotore. ERRORI Può capitare che i soggetti abilitati alla vidimazione, all autenticazione e alle certificazione elettorale commettano degli errori. Se ci si accorge di un errore, questo può essere corretto, secondo le semplicissime modalità. Il problema serio è quando l errore sfugge e nessuno se ne accorge: le firme raccolte in quel modulo corrono il fondato rischio di essere tutte annullate. COSA PUÒ FARE UN CITTADINO Andare a firmare presso la segreteria del proprio Comune. Il Comune deve indicare, con appositi cartelli, la stanza dove si firma e gli orari precisi di ogni giorno lavorativo. Portare o mandare altre persone a firmare in Comune o fare un volantinaggio davanti al Comune invitando i cittadini ad andare a firmare. Partecipare ad un tavolo di raccolta firme, chiamando il Comitato Promotore per avere notizie su chi contattare nella tua città. Contattare il sindaco o i consiglieri comunali per invitarli a raccogliere le firme: loro possono fare direttamente la raccolta perché sono abilitati dalla legge ad autenticare le firme degli elettori Organizzare un tavolo di raccolta delle sottoscrizioni. ORGANIZZARE UN TAVOLO DI RACCOLTA FIRME Per installare un tavolo in piazza o in una strada, occorre comunicare al Comune l occupazione di suolo pubblico indicando nella comunicazione il giorno (o il periodo dal al ), l orario e la superficie di suolo occupata con il tavolo, tenendo presente che, in base alla legge n. 549 del 28/12/1995, se lo spazio occupato è inferiore ai 10 metri quadrati non si paga la relativa tassa. 6
Copia della ricevuta della comunicazione deve essere portata al tavolo perché può essere chiesta dai Vigili Urbani. Quando si fa un tavolo per raccogliere le firme sulla proposta di legge, occorre la presenza di autenticatore che al termine della tenuta del tavolo, dovrà autenticare le firme dei sottoscrittori. È importante chiedere ad ogni cittadino un contributo per la campagna. Una volta terminato un tavolo, è importantissimo comunicare al Comitato Promotore (che tiene il conteggio generale) il numero delle firme raccolte. Così come è fondamentale recapitare al Comitato Promotore il più presto possibile i moduli contenenti le firme autenticate e certificate. Solo in caso di gravi difficoltà a reperire i certificati di iscrizioni nelle liste dei residenti in altri comuni, si dovranno inviare subito al Comitato Promotore i moduli con le firme autenticate affinché possa provvedere ad una certificazione centralizzata. 7