CIRCOLARE n. 9 del 20 febbraio Le agevolazioni alle imprese

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CIRCOLARE n. 9 del 20 febbraio 2015 Le agevolazioni alle imprese

INDICE 1. LA LEGGE DI STABILITA 2015 E IL CREDITO D IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO 2. IL BONUS MACCHINARI 2015 3. IL BANDO INCENTIVI INAIL 2014 4. IL FONDO DI ROTAZIONE E CONTRIBUTI PER INVESTIMENTI FINALIZZATI AL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI POR VENETO 2007-2013 5. LA SABATINI BIS 6. PATENT BOX 2

1. LA LEGGE DI STABILITA 2015 E IL CREDITO D IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO Con la Legge di Stabilità 2015 il legislatore ha introdotto alcune novità in materia di agevolazioni fiscali per le attività di Ricerca e Sviluppo, ridisegnando il credito d imposta di cui all art. 3 del DL 145/2013. L agevolazione è riconosciuta, per gli investimenti realizzati nel quinquennio 2015 2019, a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dalle dimensioni aziendali, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato e dal fatturato annuo realizzato. Si segnala che con un prossimo decreto specifico del Ministero dell Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, saranno adottate le disposizioni applicative necessarie, nonché le modalità di verifica e controllo dell effetività delle spese sostenute, le cause di decadenza e revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d imposta di cui l impresa ha fruito indebitamente. Attività di ricerca e sviluppo agevolabili Sono ammissibili al credito d imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo: - Lavori sperimentali o teorici svolti aventi quale principale finalità l acquisizione di nuove conoscenze senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette; - Ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi, per migliorare quelli già esistenti o per creare componenti di sistemi complessi per la ricerca industriale; - Acquisizione, combinazione, strutturazione ed utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale finalizzate all elaborazione di progetti, disegni e piani, per la realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali (definizione concettuale, pianificazione e documentazione di nuovi prodotti, processi e servizi, compresa l elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, realizzazione di prototipi e di progetti pilota); - Produzione e collaudo di prodotti, processi o servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali. Non si considerano, invece, attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti anche quando tali modifiche rappresentino dei miglioramenti. Spese ammissibili Si precisa che sono ammissibili le seguenti spese: 3

- Spese relative al personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo alternativamente in possesso: di un titolo di dottore in ricerca, ovvero di iscrizione ad un ciclo di dottorato presso un università italiana o estera; di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced o di cui all Allegato 1 del DL 145/2013; - Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di laboratorio, nei limiti dell importo risultante dall applicazione dei coefficienti ministeriali, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l attività di ricerca e sviluppo e comunque con costo unitario non inferiore a 2.000,00 euro (al netto di iva); - Costi relativi a contratti di ricerca e sviluppo stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, start up innovative di cui all art. 25 del DL 179/2012; - Costi relativi a competenze tecniche e privative industriali per invenzioni industriali o biotecnologiche anche acquisiste da fonti esterne; - Costi sostenuti per l attività di certificazione contabile entro un limite massimo di 5.000,00 euro. Misura dell agevolazione Il credito d imposta che verrà riconosciuto sarà pari al 25% (in precedenza 50%) delle maggiori spese sostenute nel periodo d imposta 2015 in attività di ricerca e sviluppo rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati in ricerca e sviluppo nei tre periodi d imposta precedenti (triennio 2012-2014); relativamente alle spese per il personale altamente qualificato e per i contratti di ricerca, il credito d imposta riconosciuto sarà pari al 50% delle spese. Per accedere all agevolazione è previsto che siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo almeno pari a 30.000,00 euro in ciascuno dei suddetti periodi d imposta. L importo annuale massimo di credito d imposta riconosciuto ad ogni singolo beneficiario è di euro 5.000.000,00, nel rispetto di un limite complessivo di spesa delle risorse individuate per ciascun anno da apposito decreto ministeriale. Modalità di accesso all agevolazione Secondo la nuova formulazione dell art. 3 del DL 145/2013 non è più prevista la procedura di istanza telematica per fruire del contributo. 4

Rilevanza fiscale del credito d imposta Per espressa previsione normativa, il credito d imposta in commento: - non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile IRAP; - non rileva ai fini della determinazione del pro rata di deducibilità degli interessi passivi e delle spese generali di cui agli art. 61 e 109 comma 5 del TUIR. Il credito d imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi (quadro RU) relativa al periodo d imposta nel corso del quale il beneficio è maturato ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24. Per la fruizione del credito d imposta non si applica il limite annuale di utilizzazione dei crediti d imposta da quadro RU pari a 250.000 euro e il limite massimo per la compensazione di 700.000 euro. Qualora, a seguito di controlli, venga accertata l indebita fruizione, anche parziale, del credito d imposta, l Agenzia delle Entrate provvederà al recupero dell importo indebitamente fruito, maggiorato di sanzioni ed interessi. Documentazione certificata da revisore Tutta la documentazione contabile inerente al sostenimento delle spese che possono beneficiare del credito d imposta deve essere obbligatoriamente certificata da un revisore iscritto nell elenco dei revisori legali o dal collegio sindacale. Anche le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di collegio sindacale devono adempiere a tale obbligo avvalendosi di un revisore legale dei conti o di una società di revisione legale iscritti quali soggetti attivi nel registro di cui all art. 6 del Dlgs 27.01.2010 n. 39. 2. BONUS MACCHINARI 2015 Il Bonus Macchinari 2015 è stato introdotto dall articolo 18 del Decreto Competitività DL 91/2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 144 del 24 giugno 2014 ed entrato in vigore dal 25 giugno 2014. Caratteristiche dell agevolazione Il Bonus Macchinari 2015 è un agevolazione per le imprese che investono nell acquisto di nuovi beni strumentali e nuove apparecchiature da impiegare all interno del processo produttivo, con esclusione di beni trasformati o assemblati per l ottenimento di prodotti destinati alla vendita. I beni strumentali che possono usufruire del Bonus sono quelli elencati nella divisione 28 della Tabella Ateco 2007. Tale agevolazione consiste in un credito d imposta pari al 15% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali effettuati nel corso degli ultimi cinque anni, escludendo dal calcolo della 5

media, l anno in cui l investimento è stato più alto. Il credito d imposta dovrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione, dividendo l importo in tre quote di pari importo. La spesa minima per cui è riconosciuto il Bonus beni strumentali ammonta a 10.000 euro; con riferimento a tale limite, l Agenzia delle Entrate chiarisce, con la circolare n. 5 dello scorso 19 febbraio 2015, che l ammontare minimo di 10.000 euro deve essere verificato in relazione a ciascun progetto di investimento effettuato e non ai singoli beni che lo compongono. I criteri utilizzati per individuare i beni agevolabili valgono anche, sulla base del criterio di omogeneità, per individuare gli investimenti del quinquennio precedente. Soggetti beneficiari Hanno diritto al credito d imposta gli imprenditori che tra il 25 giugno 2014 e il 30 giugno 2015 acquisteranno beni strumentali nuovi; per il calcolo del credito d imposta spettante si dovrà confrontare la spesa effettuata con la media degli investimenti in beni strumentali dell ultimo quinquennio, escludendo dalla media l anno in cui l investimento è stato maggiore. Possono usufruire del Bonus anche le imprese che hanno iniziato la propria attività da meno di cinque anni; la media dgli investimenti verrà calcolata, in questo caso, in relazione agli anni di attività. Beni agevolabili Sono agevolabili i beni strumentali acquistati per la realizzazione dell attività produttiva dell impresa, per cui nuovi macchinari e nuove apparecchiature. Sono agevolabili anche i beni da inserire in impianti e strutture più complessi già esistenti e non inclusi nella divisione 28 della Tabella Ateco 2007, così come i beni compresi nel medesimo investimento complessivo, qualora indispensabili per il funzionamento dello stesso, anche se non ricompresi nella divisione 28 (esempio: computer, programmi e software che servono a far funzionare macchinari ed apparecchiature). Modalità di fruizione del credito d imposta L agevolazione consiste in un credito d imposta pari al 15% che può essere utilizzato esclusivamente tramite Modello F24; tale credito deve essere diviso in tre quote annuali di pari importo. Per espressa previsione normativa, il credito d imposta in commento non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile IRAP e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi (quadro RU) relativa sia al periodo d imposta nel corso del quale il beneficio è maturato, sia al periodo d imposta in cui è avvenuto l utilizzo in compensazione. 6

3. IL BANDO INCENTIVI INAIL 2014 L INAIL, lo scorso mese di dicembre, ha annunciato la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del nuovo bando 2014 per l assegnazione di contributi a favore di imprese italiane interessate alla realizzazione di progetti in materia di prevenzione e di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro. Risorse disponibili Con il bando 2014, l INAIL ha stanziato 267 milioni di euro, che saranno ripartiti su base regionale in funzione del numero di addetti e della gravità degli infortuni sul territorio. Progetti finanziabili L obiettivo di questa agevolazione è quello di sensibilizzare ed incentivare le imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Soggetti beneficiari Il bando, come per le precedenti edizioni, è rivolto a tutte le imprese, anche ditte individuali, con sede in Italia ed iscritte alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura. I finanziamenti vengono assegnati fino ad esaurimento, secondo l ordine cronologico di arrivo delle domande. Ammontare del contributo L incentivo è costituito da un contributo in conto capitale nella misura del 65% dei costi del progetto. Il contributo massimo è pari a 130.000,00 euro, mentre il contributo minimo erogabile (previsto per i soli progetti di investimento) è pari a 5.000,00 euro. L incentivo sarà erogato solo dopo la realizzazione degli investimenti, ma per i progetti che comportano contributi superiori a 30.000,00 euro è possibile richiedere un anticipazione del 50% che sarà concessa previa costituzione di garanzia fideiussoria a favore dell Inail. Modalita e tempi di presentazione della domanda Dal 3 marzo 2015 e fino alle ore 18.00 del 7 maggio 2015, nella sezione servizi online, le imprese registrate al sito Inail hanno a disposizione un applicazione informatica per la compilazione della domanda che consentirà di effettuare simulazioni relative al progetto da presentare verificando il raggiungimento del punteggio soglia di ammissibilità e salvare la domanda inserita. Dal 12 maggio 2015 le imprese che hanno raggiunto la soglia minima di ammissibilità e salvato la domanda possono accedere nuovamente alla procedura informatica ed effettuare il download del proprio codice identificativo che le individua in maniera univoca. 7

Le imprese possono, infine, inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda, ottenuto mediante la procedura di download. La data e gli orari di apertura e chiusura dello sportello informatico per l invio delle domande saranno pubblicati sul sito Inail a partire dal 3 giugno 2015. 4. IL FONDO DI ROTAZIONE E CONTRIBUTI PER INVESTIMENTI FINALIZZATI AL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI POR VENETO 2007-2013 Il Fondo, costituito in attuazione dell Azione 2.1.3, ha per obiettivo la concessione di agevolazioni a fronte di investimenti realizzati nel territorio della Regione Veneto ed orientati al perfezionamento delle tecniche produttive, al fine di migliorare i rendimenti energetici degli impianti, mediante l adozione di soluzioni che consentono di sfruttare il potenziale energetico utilizzando le fonti rinnovabili e sistemi di generazione non tradizionali. Soggetti finanziabili Possono richiedere l ammissione alle agevolazioni le PMI (anche in forma associata), iscritte ai pubblici registri, che rientrino nei parametri di cui all Allegato I del regolamento CE n. 800/2008, aventi sede legale o almeno una sede operativa nel territorio della Regione Veneto. Le PMI devono essere in attività e finanziariamente ed economicamente sane; devono inoltre operare nei settori B C D E F G H I J N P Q R S della classificazione Istat Ateco 2007. Progetti finanziabili I progetti oggetto di finanziamento devono riguardare il miglioramento del rendimento energetico degli impianti esistenti, la produzione combinata di energia termica ed elettrica in cogenerazione, la produzione di energia elettrica mediante celle a combustibile, la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il progetto risulta ammissibile qualora porti a conseguire un risparmio energetico che, valutato per unità di prodotto o centro di lavorazione, può riguardare l intero impianto oppure specifiche linee produttive o reparti. Le spese ammesse riguardano: - l acquisto di macchinari, apparecchiature, attrezzature ed impianti; - la realizzazione di opere edili strettamente collegate ai macchianri e agli impianti di cui al punto precedente; - l acquisto di software di gestione della strumentazione di controllo e regolazione degli impianti; - l acquisto di diritti di brevetto, di licenze, di know how; 8

- spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudo, certificazione degli impianti ed eventuale certificazione dei conti da parte di un revisore esterno (max 15% sul costo totale dll operazione agevolata); - studi specialistici di diagnosi energetica dell attività produttiva e degli impianti (max 10.000 euro). Presentazione delle domande Le domande possono essere presentate fino al 30 giugno 2015, con la procedura a sportello ai sensi dell art. 5 del D.Lgs 123/1998. La modulistica è scaricabile dai siti internet www.venetosviluppo.it e www.regione.veneto.it. Gli interventi dovranno essere ultimati e rendicontati entro 18 mesi dall ammissione della domanda, pena la decadenza dal contributo. Caratteristiche tecniche delle agevolazioni L agevolazione viene concessa in forma mista (finanziamento agevolato e contributo in conto capitale); il contributo in conto capitale interessa una parte pari al 23% della spesa, mentre, una parte pari al 38,5% della spesa viene coperta da un finanziamento agevolato a tasso zero, e la rimanente parte viene coperta da un finanziamento bancario a tasso agevolato convenzionato. L importo minimo dell investimento è di euro 25.000 mentre quello massimo amnmonta ad euro 2.000.000. Il finanziamento avrà una durata massima di 84 mesi compreso il periodo di preammortamento di massimo 18 mesi. 5. LA SABATINI BIS A seguito dell entrata in vigore a partire dall 1.1.2015 dei nuovi Regolamenti in materia di aiuti di stato, è stata aggiornata la modulistica utilizzabile per accedere all agevolazione Sabatini bis, consistente nell erogazione di un contributo a parziale copertura degli interessi sul finanziamento contratto per l acquisto di beni strumentali, finalizzato a favorire la ripresa economica mediante l ammodernamento ed il rafforzamento degli apparati produttivi. In particolare nella nuova modulistica, sono stati inseriti alcuni specifici campi riservati alle imprese estere che dovranno attestare l avvenuta attivazione all interno del territorio nazionale della sede operativa presso la quale è stato realizzato l investimento ed è stata specificata più nel dettaglio, rispetto alla precedente circolare 10.2.2014 n, 4567, la definizione dei programmi d investimento. Gli investimenti ammissibili riguardano l acquisto (o leasing) di macchinari, impianti, beni strumentali d impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, hardware, software, ecc da impiegarsi nella creazione o ampliamento di un unità produttiva, nella diversificazione della produzione, nel cambiamento del processo produttivo e nell acquisizione di asset per impedire la chiusura di uno stabilimento. 9

Gli investimenti, come precisato nella recente circolare n. 71299 del 24.12.2014, dovranno essere avviati successivamente alla richiesta di finanziamento e conclusi entro il periodo di preammortamento o di prelocazione di massimo 12 mesi. Le nuove disposizioni sono applicabili dall 1.1.2015. 6. PATENT BOX A decorrere dal periodo d imposta successivo a quello in corso al 31.12.2014, viene introdotto un regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall utilizzo e/o dalla cessione di alcune tipologie di beni immateriali, quali opere dell ingegno, brevetti industriali, marchi, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili. Le modalità applicative di tale norma agevolativa saranno fissate da un decreto di futura emanazione da parte del Ministero dello Sviluppo di concerto con il Ministero dell Economia e delle Finanze. Soggetti beneficiari Possono usufruire dell agevolazione tutti i titolari di reddito d impresa. L opzione è consentita a condizione che i soggetti svolgano attività di ricerca e sviluppo, anche mediante contratti di ricerca stipulati con Università o enti di ricerca e organismi equiparati, attività finalizzate alla produzione di beni immateriali. Regime di tassazione agevolato L agevolazione consiste nell esclusione dal reddito complessivo del 50% (30% nel 2015 e 40% nel 2016) dei redditi derivanti dalla concessione in uso a terzi o dall utilizzo diretto dei beni immateriali sopra elencati. La quota di reddito agevolabile è determinata sulla base del rapporto tra i costi di ricerca e sviluppo sostenuti per il mantenimento, l accrescimento e lo sviluppo del bene immateriale ed i costi complessivi per produrre tale bene. Non concorrono a formare il reddito complessivo le plusvalenze derivanti dalla cessione dei suddetti beni immateriali. L esclusione si applica a condizione che almeno il 90% del corrispettivo derivante dalla cessione dei predetti beni sia reinvestito nella manutenzione e nello sviluppo di altri beni immateriali agevolabili prima della chiusura del secondo periodo d imposta successivo a quello nel quale si è verificata la cessione. Durata dell opzione L opzione per il regime di tassazione agevolataha durata per cinque esercizi ed è irrevocabile. Ulteriori richieste di chiarimenti potranno essere inoltrate al seguente indirizzo di posta elettronica: quesiti.areafiscale@finpronet.com 10