Attuazione della certificazione energetica degli edifici in Italia - Rapporto 2011 Giovanni Murano Comitato Termotecnico Italiano Via Scarlatti 29, 20124 Milano Tel. +39 02 266.265.1 Fax +39 02 266.265.50 Giovanni Murano P.IVA - Stato 11494010157 applicativo della certificazione energetica a livello nazionale
INDAGINE CONOSCITIVA - REGIONI E PROVINCE AUTONOME Riferimenti amministrativi - Assessorato di riferimento - Ufficio di riferimento Applicazione della certificazione - Riferimenti legislativi - Procedura di calcolo - Procedura semplificata - Obbligatorietà Gestione della procedura - Ente di accreditamento - Catasto regionale dei certificati - Procedure di controllo La figura del Certificatore energetico - Requisiti del tecnico certificatore - Elenco dei certificatori - Corsi di formazione - Mutuo riconoscimento 2
REGIONI CHE HANNO EMANATO PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI Ben dieci Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Umbria e Veneto) non hanno una legge quadro regionale sulla materia. In queste Regioni la certificazione energetica degli edifici è comunque obbligatoria, come previsto dalla normativa nazionale, ma manca tuttora un regolamento regionale di attuazione. Prima delle Linee Guida Nazionali Dopo le Linee Guida Nazionali 3
CATASTO REGIONALE DEI CERTIFICATI ENERGETICI I dati riguardanti gli ACE dovrebbero essere archiviati, a livello regionale, in un catasto regionale dei certificati energetici cartaceo oppure digitale. Anche in questo caso si evidenziano delle differenze tra i comportamenti delle diverse Regioni o Province autonome. Solo quattro Regioni, infatti, hanno costituito un catasto regionale dei certificati energetici: Emilia Romagna; Lombardia; Piemonte e Valle d Aosta. Sedici non ce l hanno ancora e solo undici di queste prevedono di costituirlo. 4
MODELLI DI CALCOLO PER LE PRESTAZIONI ENERGETICHE Regione Lombardia Procedura CENED Prov. Autonoma di Bolzano Procedura Casaclima Resto dell Italia Pacchetto UNI/TS 11300 La procedura di calcolo utilizzata per la valutazione degli indicatori energetici non è uguale per tutte le Regioni. In particolare, la Lombardia e la Provincia Autonoma di Bolzano non utilizzano le norme tecniche nazionali del pacchetto UNI/TS 11300. 5
CALCOLO SEMPLIFICATO E AUTOCERTIFICAZIONE Le linee guida nazionali prevedono l utilizzo di procedure di calcolo semplificato per edifici esistenti residenziali a partire da una superficie inferiore ai 3.000 m 2. Alcune regioni non consentono la semplificazione, altre la consentono in modo totale o parziale. Le stesse Linee guida nazionali introducono la possibilità di autocertificare l edificio assegnandogli la classe G. L autocertificazione non è consentita in solo cinque Regioni (Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e attualmente Trento), il che vuol dire che in tutte le altre la certificazione energetica vera, in caso di compravendita, può essere evitata. 6
CLASSIFICAZIONE ENERGETICA E ATTESTATO Tutte le Regioni o Province autonome considerano gli usi energetici legati alla climatizzazione invernale e alla produzione di acqua calda sanitaria Solo tre Regioni considerano gli usi energetici legati alla climatizzazione estiva e all illuminazione (prevista nel rispetto della Direttiva 91 ma solo per gli edifici non residenziali) e cioè la Lombardia, la Valle d Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano. 7
CLASSIFICAZIONE ENERGETICA E ATTESTATO Per quanto riguarda l attestato di certificazione energetica gli orientamenti sono due: Bolzano - PA Lombardia Piemonte utilizzare il modello previsto dalle Linee guida nazionali (sono 14 le Regioni che hanno scelto questa soluzione) utilizzare un modello personalizzato che differisce da Regione a Regione. l ACE in 13 casi viene emesso dal software certificato (dal CTI) mentre negli altri casi dalla piattaforma web gestita dalla Regione o dall Organismo di abilitazione LGN Trento Valle d Aosta Emilia Romagna Liguria 8
LA TARGA ENERGETICA Sicilia Valle d Aosta 10 In fase di attivazione. 11 Targa energetica obbligatoria per tutti gli edifici nuovi e ristrutturati. 12 Negli edifici di proprietà pubblica, l affissione della targa in un luogo dell edificio facilmente accessibile al pubblico, costituisce adempimento equivalente dell obbligo di affissione dell attestato di certificazione energetica di cui all articolo 7, comma 6, della L.R. 21/2008. Piemonte Lombardia Bolzano 9
I TECNICI CERTIFICATORI ENERGETICI Per quanto riguarda le sanzioni ai certificatori, solamente Lombardia, Piemonte e Valle d Aosta toccano questa tematica; tutte le altre Regioni non lo affrontano rimandando in modo implicito la definizione e l applicazione delle sanzioni alle regole nazionali. Regione Puglia: Sentenza n 2426/2010, emessa dal TAR di Puglia l'11 giugno 2010, la Regione Puglia ha deciso di sospendere la gestione dell'elenco regionale dei Certificatori Energetici e sta lavorando su una nuova procedura per consentire ai soggetti titolati l'inoltro delle attestazioni energetiche degli edifici. 10
I REQUISITI PER DIVENTARE CERTIFICATORE I requisiti per diventare certificatori variano infatti da Regione a Regione. Oltre alla laurea o al diploma, in sei Regioni è sempre obbligatorio seguire un corso specifico, mentre in tre è obbligatorio, ma solamente per quelle figure tecniche che non rientrano in modo specifico tra i tecnici competenti (architetti, ingegneri, geometri e periti). Le durate dei corsi variano dalle 54 ore della Valle d Aosta alle 116 della Provincia Autonoma di Bolzano. La sola Regione Liguria propone un corso di 16 ore senza esame finale, ma con l accertamento della frequenza, per i tecnici competenti abilitati all esercizio della professione. 11
COSTI PER L ACCREDITAMENTO DEI CERTIFICATORI 12
MUTUO RICONOSCIMENTO 13
ELEMENTI DI RIFLESSIONE La certificazione energetica degli edifici, dove applicata in modo convinto, ha incentivato il mercato della nuova edilizia efficiente L Italia è il Paese europeo nel quale la certificazione energetica, nonostante i problemi iniziali e le criticità che rimangono, è stata applicata con maggiore convinzione I corsi per tecnico certificatore energetico hanno svolto una funzione importante di aggiornamento anche per i progettisti Nell esistente, invece, viene percepita ancora come una semplice norma da rispettare e non se ne vedono dei benefici immediati. Sul piano normativo emerge chiaramente l esigenza di una uniformità dei metodi di calcolo a livello nazionale e, possibilmente, una sola procedura che valga sia per gli edifici nuovi sia per quelli esistenti Il principio di uniformità dovrebbe essere applicato anche alla figura del tecnico certificatore L avvio sistematico dei controlli campione renderebbe la certificazione energetica più credibile La nuova Direttiva ci pone obiettivi ancora più ambiziosi (edifici a energia quasi zero): la definizione dei criteri è un elemento di grande criticità per il mercato edilizio e influirà sullo sviluppo delle norme che da questi criteri dovranno avere degli input chiari. 14
Dove scaricare il Rapporto 2011? 15
RIFERIMENTI arch. Giovanni Murano Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente CTI Via Scarlatti, 29-20124 Milano - Italy Phone + 39 02 26.62.65.22 Fax + 39 02 26.62.65.50 www.cti2000.it murano@cti2000.it 16