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Agenzia provinciale per i pagamenti Unità tecnica e di autorizzazione CONDIZIONALITÀ 2009 Istruzioni per l uso 1

2 A cura di Matteo Faes e Mattia Pamelin (Unità Tecnica e di Autorizzazione APPAG)

PREMESSE Questa pubblicazione riassume gli obblighi che le aziende agricole devono rispettare secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria, nazionale e provinciale in tema di condizionalità per l annualità 2009. Per quanto nella stesura di questa breve guida si sia perseguito un obiettivo di completezza dell informazione, essa non può essere considerata esaustiva. Per ogni approfondimento si rimanda alla normativa vigente e alla circolare APPAG n. 5/UTA di data 15 settembre 2009 pubblicata sul sito internet: http://www.trentinoagricoltura.it (alla sessione Agenzia Provinciale per i Pagamenti). Che cos è la condizionalità La condizionalità rappresenta l insieme degli impegni che gli agricoltori della Comunità Europea devono rispettare per beneficiare degli aiuti previsti da: Regime di Pagamento Unico (Reg. CE 73/2009); Piano di sviluppo rurale 2007-2013 (Reg. CE 1698/2005): - misura 211 (Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane); - misura 214 (pagamenti agroambientali); OCM vino: - domanda di Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti; - domanda di Premio di Estirpazione vigneti. La condizionalità si applica attraverso un insieme di ATTI, chiamati Criteri di Gestione Obbligatori (C.G.O.) e di NORME, definite Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali (B.C.A.A.) Gli impegni riguardano la sicurezza alimentare, l ambiente, l igiene e benessere degli animali, il corretto mantenimento dei terreni e degli elementi caratteristici del paesaggio. alla condizionalità Sono tenute al rispetto degli impegni della condizionalità tutte le aziende che presentano domanda di aiuto per: Regime di Pagamento Unico (Reg. CE 73/2009); Piano di sviluppo rurale 2007-2013 (Reg. CE 1698/2005): - misura 211 (Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane); - misura 214 (pagamenti agroambientali); OCM vino: - domanda di Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti; - domanda di Premio di Estirpazione vigneti; Sono effettuati controlli su un campione di aziende estratto annualmente fra quelle che hanno presentato domanda. Perché la condizionalità La riforma della PAC (Politica Agricola Comunitaria) ha posto come obiettivi fondamentali la tutela dell ambiente, la sicurezza alimentare dei consumatori, la salvaguardia igienico - sanitaria e il benessere degli animali. L Unione Europea assegna al comparto agricolo oltre il 40% degli aiuti stanziati a livello comunitario; come contropartita l agricoltore deve rispettare gli impegni della condizionalità quale risposta alle richieste espresse dalla collettività, la stessa che versa quelle risorse finanziarie che diventano sostegno al reddito degli agricoltori.! ATTENZIONE: il mancato rispetto delle Norme di condizionalità porta il beneficiario a vedere ridotto l aiuto spettante in funzione dell infrazione commessa. 3

La condizionalità ha lo scopo di far rispettare le buone pratiche agricole e di orientare verso modalità operative più rispettose della sicurezza alimentare, della salvaguardia dell ambiente e del benessere animale. In questo contesto diventa fondamentale il ruolo che il produttore agricolo svolge nel rispetto di questi obiettivi che coinvolgono sempre di più l azienda agricola in un contesto integrato tra ambiente, agricoltura e società. Atti da rispettare per alcune aziende tipo: TIPOLOGIA AZIENDALE A1 A2 A3 R.M. fertilizzanti R.M. fitosanitari A5 A6 A7 A8 B9 B10 B11 B12 B13 B14 B15 C16 C17 C18 Azienda che ha terreni ricadenti in Zone definite Natura 2000 Azienda che utilizza sostanze pericolose in relazione all'inquinamento delle acque sotterranee Azienda che utilizza fanghi di depurazione Azienda produttrice di reflui zootecnici x x x x x x x x x Azienda zootecnica x x x x x x x x x x x x x Azienda che utilizza prodotti fitosanitari X x x 4 Legenda Acronimi: APPAG: Agenzia Provinciale per i Pagamenti APSS: Azienda Provinciale Servizi Sanitari BCAA: Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali CGO: Criteri di Gestione Obbligatori SIC: Siti di Interesse Comunitario ZPS: Zone di protezione speciale ZSC: Zone speciali di conservazione ZVN: Zone vulnerabili ai nitrati

AVVISO IMPORTANTE AI LETTORI Tutte le indicazioni riportate in questo documento riguardano esclusivamente il rispetto della condizionalità. I relativi controlli verteranno, pertanto, solo sul rispetto dei limiti indicati e saranno effettuati su di un campione di aziende estratte fra quelle che hanno presentato domanda per l annualità 2009.! Attenzione!! Questo manuale tratta solo la normativa per la condizionalità, in alcuni casi la normativa nazionale e provinciale potrebbe essere più restrittiva. Ogni settore normato in modo più restrittivo rispetto alla condizionalità è segnalato nella guida. 5

AZIENDE AGRICOLE CON TERRENI CHE RICADONO IN AREE PROTETTE RETE NATURA 2000 (AREE Z.P.S. e Z.S.C.) (Atti A1 e A5) Tutte le aziende agricole i cui i terreni ricadono, anche parzialmente, nelle Zone di Protezione Speciale e nelle Zone Speciali di Conservazione (Z.P.S. + Z.S.C. = Rete Natura 2000). A) Tutte le aziende che gestiscono stoppie e residui culturali hanno il divieto di: bruciatura dei residui di vegetazione delle colture (es.: stoppie del mais, residui di vegetazione delle patate). B) Tutte le aziende che possiedono pascoli permanenti hanno il divieto di: ridurre e convertire le superfici a pascolo permanente. C) Tutte le aziende che possiedono terreni con elementi caratteristici del paesaggio devono: mantenere i terrazzamenti esistenti delimitati a valle da muretto a secco o da scarpata inerbita; effettuare degli interventi di diserbo meccanico dei fossi al di fuori del periodo riproduttivo degli uccelli; eseguire livellamenti solo se autorizzati. D) Tutte le aziende che intendono realizzare interventi (es. costruzione di fabbricati zootecnici, recinzioni, strade, taglio dei boschi, impianti di trasformazione, ecc.) devono: verificare con il Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della PAT se l intervento necessita di autorizzazione alla realizzazione e/o valutazione d incidenza, se necessaria. Personale APPAG. 6

AZIENDE AGRICOLE CHE UTILIZZANO SOSTANZE PERICOLOSE IN RELAZIONE ALL INQUINAMENTO DELLE ACQUE SOTTERRANEE (Atto A2) Tutte le aziende che producono, utilizzano e/o smaltiscono anche attraverso scarichi sostanze pericolose. A scopo esemplificativo, si elencano alcune categorie di sostanze che possono essere presenti in azienda, da considerarsi sostanze pericolose: prodotti fitosanitari e loro contenitori vuoti; diserbanti ed i loro contenitori; farmaci scaduti per i trattamenti sanitari negli allevamenti; olii esausti; carburanti agricoli che possono fuoriuscire dal loro contenitore; siero di latte, qualora non utilizzato per l alimentazione animale; sacchetti di concimi, fertilizzanti, torba, ecc. A) Tutte le aziende devono garantire il corretto stoccaggio di: combustibili; olii di origine petrolifera e minerali; lubrificanti usati; filtri; batterie esauste. Lo stoccaggio è permesso: all interno di un locale; in contenitore chiuso o protetto e posto su di un pavimento impermeabilizzato (nel caso di carburanti e olii lubrificanti i contenitori e distributori devono essere a perfetta tenuta). Nel caso di contenitori di dimensioni limitate (es. taniche) queste devono essere poste su di un contenitore (vedi figura 1b) che sia in grado di contenerne le eventuali perdite. N.B. In alternativa l azienda può smaltire le sostanze elencate al punto A presso un officina o ad un centro specializzato per la manutenzione ordinaria di macchine ed attrezzi. 7

Esempi di stoccaggio carburanti 1. Contenitori di dimensioni limitate 1a) Modalità NON corretta per lo stoccaggio di olii e combustibili. 1b) Modalità corretta per lo stoccaggio di olii e combustibili. 2. Serbatoio singolo 2a) Serbatoio NON a norma per la Condizionalità 8 2b) Serbatoio a norma per la Condizionalità

! ATTENZIONE: esiste normativa provinciale che prevede norme più restrittive rispetto alla condizionalità. B) Tutte le aziende che effettuano lo scarico di sostanze pericolose (per esempio: latticello, siero ) devono: possedere l autorizzazione per lo scarico rilasciata da APPA o dal Comune di competenza; rispettare le condizioni di scarico contenute nell autorizzazione. Personale APPAG. AZIENDE AGRICOLE SUI CUI TERRENI SI EFFETTUA SPANDIMENTO DI FANGHI DI DEPURAZIONE (Atto A3) Sull intero territorio della Provincia Autonoma di Trento non è consentito lo spandimento al suolo dei fanghi di depurazione ai fini agronomici. 9

AZIENDE AGRICOLE CHE UTILIZZANO FERTILIZZANTI AZOTATI (Requisito Minimo Fertilizzanti) Le aziende che hanno presentato domanda di aiuto per le misure agro-ambientali (214) dello Sviluppo Rurale in Provincia di Trento. Tutte le aziende con indirizzo produttivo zootecnico devono: A) garantire l autonomia di stoccaggio delle deiezioni (liquame, letame, ecc.) attraverso: la presenza del/degli impianto/i necessari; il corretto dimensionamento dell impianto (la vasca deve consentire lo stoccaggio delle deiezioni per almeno 3 mesi); N.B. La vasca per le deiezioni deve essere dimensionata rispettando almeno il parametro di 6,6 mc per UBA (di cui, approssimativamente 5,4 mc per il letame e 1,2 mc per il liquame) per 3 mesi di stoccaggio. la corretta funzionalità dell impianto: deve essere garantita la manutenzione e l impermeabilizzazione dell impianto e l assenza di perdite; la corretta gestione (impedire il sovraccarico). B) rispettare i massimali previsti di 340 chili/ettaro/anno di apporto di azoto (media aziendale) proveniente dalle deiezioni prodotte in azienda. N.B. (340 chili/ettaro/anno equivalgono approssimativamente a 4 UBA/ha).! ATTENZIONE: per poter accedere a determinati aiuti previsti dal PSR i limiti del rapporto UBA/ha sono più restrittivi. C) rispettare gli obblighi agronomici relativi alla distribuzione delle deiezioni prodotte in azienda. Non è possibile spandere effluenti zootecnici: nelle fasce di rispetto in prossimità di corsi d acqua (10 m); nei terreni in pendenza superiore al 10% (solo per lo spandimento dei liquami); nelle aree a destinazione non agricola e nei centri abitati; nei boschi; nei terreni gelati o innevati, in frana, saturi d acqua; in colture orticole in atto, nel caso in cui i liquami possano entrare in contatto con prodotti destinati al consumo umano; su colture foraggere nelle tre settimane precedenti lo sfalcio del foraggio ed il pascolamento; in prossimità di strade e centri abitati (5 m) solo per liquami. Personale APPAG. 10

AZIENDE ZOOTECNICHE - ANAGRAFE ZOOTECNICA (Atto A6, A7, A8) Tutte le aziende con allevamenti di bovini, bufalini, suini, ovini e caprini. Tutte le aziende con indirizzo produttivo zootecnico devono: A) registrare l allevamento presso l APSS (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari); B) tenere il registro di stalla aggiornato; C) identificare correttamente i capi (passaporti, marche auricolari, tatuaggi); D) comunicare le movimentazioni dei capi, con le modalità previste per ciascuna specie. Personale APSS. 11

AZIENDE AGRICOLE CHE ACQUISTANO E UTILIZZANO PRODOTTI FITOSANITARI (Atto B9) Tutte le aziende che acquistano e utilizzano prodotti fitosanitari. Tutte le aziende che utilizzano prodotti fitosanitari devono: A) possedere il patentino valido per l utilizzo dei prodotti fitosanitari, in caso di acquisto e utilizzo di prodotti classificati come molto tossici (T+), tossici (T) e nocivi (Xn) e conservare le fatture di acquisto per un anno; B) rispettare le prescrizioni di utilizzo previste nell etichetta del prodotto impiegato; C) stoccare i prodotti fitosanitari in appositi locali o in appositi armadi ambedue da tenere chiusi a chiave; possedere i dispositivi di protezione previsti, conservati separatamente dai prodotti fitosanitari; D) registrare i trattamenti effettuati nel corso dell anno di coltivazione nel registro dei trattamenti (quaderno di campagna). Il registro dei trattamenti deve riportare: elenco cronologico dei trattamenti eseguiti sulle diverse colture, oppure, in alternativa, una serie di moduli distinti, relativi ciascuno ad una singola coltura agraria; prodotto utilizzato e quantità; superficie della coltura a cui si riferisce il singolo trattamento; avversità per la quale si è reso necessario il trattamento; registrazione delle fasi fenologiche/agronomiche principali di ogni coltura: semina o trapianto, inizio fioritura e raccolta. N.B. è possibile utilizzare come registro dei trattamenti la modulistica predisposta annualmente per ogni tipo di coltura, disponibile presso il Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione E. Mach - Istituto Agrario di San Michele all Adige. Il registro, inoltre, deve essere: aggiornato entro 30 giorni dal trattamento effettuato; sottoscritto dal titolare dell azienda; conservato per l anno successivo a quello a cui si riferiscono i trattamenti. N.B. Nel caso in cui il trattamento fosse effettuato conto terzi, il contoterzista dovrà annotare il trattamento direttamente sul registro dell azienda controfirmando ogni intervento fitosanitario effettuato. In alternativa, il registro potrà essere aggiornato direttamente dal titolare aziendale sulla base di una delega scritta da parte del contoterzista.! ATTENZIONE: per rispettare gli obblighi previsti da alcune misure del PSR, è necessario dotarsi di ulteriori sistemi di registrazione delle pratiche agronomiche aziendali. Personale APPAG. 12

AZIENDE AGRICOLE CHE UTILIZZANO PRODOTTI FITOSANITARI (Requisito minimo Prodotti Fitosanitari) Le aziende che hanno presentato domanda di aiuto per le misure agro-ambientali (214) dello Sviluppo Rurale in Provincia di Trento. Tutte le macchine aziendali distributrici di prodotti fitosanitari (es. atomizzatori, barre diserbo, ecc) devono essere sottoposte a controllo funzionale, da personale tecnico abilitato a rilasciare una certificazione, con periodicità di 5 anni. N.B. L obbligo deve essere assolto entro: 30 giugno 2010 per tutte le aziende che hanno attivato l impegno relativo alla misura 214 negli anni 2007, 2008 e 2009; 31 dicembre dell anno successivo a quello in cui viene attivato l impegno per le aziende che attivano l impegno relativo alla misura 214 negli anni successivi al 2009. Personale APPAG. 13

AZIENDE ZOOTECNICHE (Atto B10) Divieto di utilizzazione di alcune sostanze nelle produzioni animali Tutte le aziende che allevano animali. Tutte le aziende zootecniche hanno il divieto di: A) somministrare sostanze ad azione tireostatica, estrogena, androgena ecc., nonché sostanze ad effetto anabolizzante agli animali d azienda o di acqua-coltura. Alcune sostanze possono essere impiegate a scopo terapeutico o zootecnico, purché siano somministrate dal veterinario ad animali chiaramente identificati; B) commercializzare animali o prodotti da essi derivati (latte, uova, carne, ecc) ai quali siano state somministrate illecitamente sostanze di cui al punto A), oppure in caso di trattamento previsto ad uso terapeutico o zootecnico non sia stato rispettato il tempo di sospensione. Personale APSS. 14

AZIENDE AGRICOLE, ZOOTECNICHE E MANGIMISTICHE (Atto B11) Sicurezza alimentare Tutte le aziende che producono vegetali, prodotti animali o derivati, quali latte crudo e uova, mangimi o alimenti per animali. Tutte le aziende, in relazione al proprio settore di attività, devono: A) produzioni animali curare il corretto stoccaggio e la corretta manipolazione delle sostanze pericolose (come previsto dall Atto A2); prevenire l introduzione e la diffusione di malattie infettive trasmissibili all uomo attraverso gli alimenti; assicurare il corretto uso degli additivi dei mangimi e dei prodotti medicinali veterinari, nonché il loro corretto stoccaggio; tenere opportuna registrazione di: - natura e origine degli alimenti e mangimi di origine esterna all azienda somministrati agli animali; - trattamenti medicinali veterinari; - ogni eventuale analisi effettuata sugli animali; - ogni rapporto o controllo effettuato sugli animali o sui prodotti di origine animale. stoccare gli alimenti destinati agli animali (es. fieno e mangimi) separatamente dalle macchine e dagli attrezzi, dai prodotti chimici o da altri prodotti o sostanze proibite per l alimentazione animale, in modo che queste non entrino in contatto con gli alimenti per gli animali. (es. non parcheggiare il trattore e gli attrezzi all interno del fienile) immagazzinare e manipolare separatamente gli alimenti trattati a scopi medicamentosi, destinati a determinate categorie di animali, al fine di evitare il rischio che siano somministrati impropriamente o che si verifichino contaminazioni. B) produzioni vegetali curare il corretto stoccaggio e manipolazione delle sostanze pericolose; curare il corretto uso dei prodotti fitosanitari, erbicidi e pesticidi; tenere correttamente aggiornato il registro dei trattamenti fitosanitari (quaderno di campagna); tenere opportuna registrazione dei risultati di ogni eventuale analisi effettuata sulle piante o sui prodotti vegetali; C) produzione di latte crudo assicurare la completa rintracciabilità del latte prodotto attraverso: - Manuale aziendale per la rintracciabilità del latte (per i produttori di latte fresco); - identificazione, documentazione e registrazione del latte venduto e della sua prima destinazione (per i produttori di latte crudo); D) produzione di uova conservare le uova in locali puliti, asciutti, lontano da fonti di odori estranei, al riparo dai raggi solari e protette dagli urti; identificazione, documentazione e registrazione delle uova vendute e della loro prima destinazione; 15

E) produzione di mangimi o alimenti per gli animali registrare l operatore all Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS); curare il corretto stoccaggio e manipolazione dei mangimi e degli alimenti per animali; tenere nella giusta considerazione i risultati delle analisi realizzate su campioni prelevati su prodotti primari; tenere correttamente aggiornato il registro dei trattamenti fitosanitari; tenere opportuna registrazione dell uso di semente OGM; tenere opportuna registrazione della provenienza e della quantità di ogni elemento costitutivo del mangime. Personale APSS e APPAG. 16

AZIENDE ZOOTECNICHE (Atti B12, B13, B14 e B15) Encefalopatie spongiformi, afta epizootica, malattia vescicolare dei suini, febbre catarrale degli ovini (blue tongue) Tutte le aziende zootecniche con allevamenti di bovini, bufalini, ovini, caprini e suini in funzione della specie allevata. Le aziende devono rispettare gli adempimenti e i divieti contenuti nelle normative di riferimento. In particolare deve essere rispettato l obbligo di notifica immediata dei casi sospetti di malattia. Personale APSS. AZIENDE ZOOTECNICHE (Atti C16) Protezione dei vitelli Tutte le aziende agricole che detengono vitelli all interno dell allevamento. Tutte le aziende che detengono vitelli all interno dell allevamento devono rispettare gli adempimenti e i divieti previsti dalla normativa vigente. I vitelli non devono essere legati, ad eccezione di quelli allevati in gruppo per essere alimentati per un periodo massimo di 1 ora. I vitelli di età superiore alle 8 settimane non possono essere allevati in recinti individuali, salvo casi particolari certificati dal veterinario. Personale APSS. 17

AZIENDE ZOOTECNICHE (Atti C17) Protezione dei suini Tutte le aziende con allevamenti di suini. Tutte le aziende che detengono suini devono rispettare gli adempimenti e i divieti previsti dalla normativa vigente, in particolare gli impegni relativi alla cura e alla libertà di movimento degli animali, nonché alle caratteristiche dei fabbricati adibiti al ricovero. Personale APSS. AZIENDE ZOOTECNICHE (Atto C18) Protezione degli animali negli allevamenti Tutte le aziende zootecniche. Tutte le aziende zootecniche devono rispettare gli adempimenti e i divieti previsti dalla normativa vigente, in particolare gli impegni relativi alla cura e alla libertà di movimento degli animali, nonché alle caratteristiche dei fabbricati adibiti al ricovero. Personale APSS. 18

19

20 Supplemento allo IASMA NOTIZIE istituzionale n. 7 del 29 settembre 2009 Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all Adige