Viene pubblicata la versione 1.0 di HTML: HTML permette di definire formalmente la struttura logica dei documenti ipertestuali, offrendo semplici strumenti di formattazione e per collegare vari documenti (esempio: intestazioni h1 h2, paragrafi p, collegamenti a ). Gli aspetti di presentazione vengono demandati al singolo browser. Struttura logica e layout fisico sono ben separati. I primi documenti HTML sono molto compatti e robusti (non dipendono da strumenti proprietari).
Negli anni successivi, il linguaggio si arricchisce di tag per il layout fisico. 1993: nasce MOSAIC, il primo browser grafico. 1994: nasce Netscape Navigator, il primo browser commerciale di successo, che incorpora modifiche non standard al linguaggio HTML. 1995: scoppia la guerra dei browser. Netscape Navigator e Internet Explorer di Microsoft si contendono il mercato, sviluppando in concorrenza versioni non standard di HTML.
Viene definita la versione 3.2 di HTML sulla base delle pratiche d uso correnti, con molti tag per la gestione del layout fisico. Problemi: Alcuni marcatori logici vengono usati impropriamente per controllare aspetti di presentazione. La manutenzione di ipertesti di grandi dimensioni risulta difficoltosa. La semantica dei documenti è spesso scorretta. Viene elaborato il linguaggio CSS 1.
La versione 4.0 di HTML introduce i CSS per la gestione del layout fisico, riportando alla separazione di struttura e presentazione. Nel 1998 verrà pubblicata la versione 2 di CSS. Nel 1999, la versione 4.01 di HTML apporterà solo piccole modifiche alla versione precedente.
HTML à struttura CSS à presentazione
La gestione morbida degli errori di HTML: Molti documenti HTML non sono validi (non rispettano la sintassi definita nella DTD di HTML). I browser non segnalano gli errori di validazione, ma cercano di mostrare comunque il contenuto: il risultato è diverso a seconda del browser. 2000: viene pubblicato XHTML 1.0, una riformulazione di HTML 4.01 basata sul metalinguaggio XML, con una sintassi rigorosa. Prevede tre diverse versioni/dtd: Transitional, Strict, Frameset. 2001: nasce XHTML 1.1, una riformulazione di XHTML Strict.
XML è un framework (o metalinguaggio, o insieme di regole ) per la definizione di linguaggi di markup. I marcatori XML non sono predefiniti, ma vengono creati appositamente a seconda del dominio che si vuole rappresentare. Ogni linguaggio (o vocabolario ) XML si applica ad uno specifico dominio. Tutti condividono la sintassi di base e gli strumenti generici per l elaborazione dei documenti. XHTML è un vocabolario XML.
2002: inizia lo sviluppo di XHTML 2.0. E un linguaggio quasi completamente nuovo e scarsamente retro-compatibile con le versioni precedenti. 2004: in polemica con il W3C, nasce il gruppo di ricerca WHAT (Web Hypertext Application Technology). I gruppi XHTML2 e WHAT proseguono i lavori sulle proprie specifiche in modo parallelo.
2006: Tim Berners-Lee annuncia la volontà di creare un gruppo di ricerca del W3C che accolga i lavori del WHAT (HTML5). 2009: Berners-Lee non riconferma il gruppo XHTML2 per l anno successivo, preferendo la direzione intrapresa dall HTML5. La prima versione dello standard HTML5 è stata pubblicata il 28 ottobre 2014 (come W3C Recommendation). 2011: viene pubblicata la versione 2.1 di CSS. Sono iniziati (da diversi anni) i lavori su CSS 3.
Raccoglie l eredità semantica dell XHTML2 + supporta lo sviluppo di applicazioni Web (WHAT). E retro-compatibile. Alcune novità: Grafica 2D (elemento <canvas>). Riproduzione di contenuti multimediali (elementi <video> e <audio>). Possibilità di memorizzare dati in locale. Nuovi elementi semantici strutturali (es. <article>, <footer>, <header>, <nav>, ). Nuovi controlli per i form. Supporto completo di CSS 3.
E composto da vari moduli indipendenti Colore Selettori Namespaces Media Queries Attributo style Box Model Sfondi e bordi Effetti di testo Trasformazioni 2D/3D Animazioni