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DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 136 DEL 26.11.2009 OGGETTO: Riconoscimento legittimità del debito fuori bilancio IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che domenica 21 settembre 2008 si è svolto presso il parco del castello della sede municipale un evento denominato L Isola che non c è con il patrocinio dell Assessorato Provinciale alle Politiche familiari, presentato nella conferenza stampa, tenutasi presso la Provincia di Verona, alla presenza dell Assessore provinciale Maria Luisa Tezza; CHE all iniziativa di cui sopra, svoltasi con enorme successo, hanno aderito anche i comuni di Buttapietra, San Giovanni Lupatoto (annullato per maltempo), Casaleone, Nogara, Oppeano, Lazise e Zevio; CHE nel materiale pubblicitario è stato inserito anche il logo del Comune di Zevio e che l evento ha beneficiato, come si era inteso inizialmente, di contributi finanziari da parte della Provincia di Verona; CHE l Officina Piccoli Eventi snc di Bertolaso Isabella e Grandi Luca con sede in Minerbe, via G. Verdi n. 75, che ha realizzato l iniziativa, ha inviato propria fattura n. 47 in data 1.10.2008, relativa al compenso spettante per l organizzazione della giornata dedicata ai bambini all interno del Festival inerente L Isola che non c è, come sopra descritto, per un importo pari ad. 4.560,00; CHE in data 17.10.2008, con nota prot. n. 22116 il funzionario dirigente dell U.O. Servizi alla Persona e Famiglia e Segreteria Affari Generali ha comunicato alla Responsabile della U.O. Economico Finanziaria che né l U.O. Segreteria Affari Generali, né l U.O. Servizi alla Persona e Famiglia ha assunto relativo impegno di spesa né tantomeno ha seguito l organizzazione dell evento ; PRESO ATTO che l Amministrazione della Provincia di Verona ha dato corso all iniziativa con un proprio contributo e che l Officina Piccoli Eventi snc ha richiesto al Comune la quota di competenza del corrispettivo posta in capo al Comune di Zevio, come ha fatto in quota per tutti gli altri comuni in cui ha svolto l evento; PRESO ATTO che dopo alcuni incontri tra il Sindaco quale rappresentante dell ente, e l avvocato incaricato dall Officina Piccoli Eventi snc si è giunti ad un accordo concluso con il riconoscimento di un compenso per l iniziativa indubbiamente svolta nel comune per un importo pari ad. 4.000,00; DATO ATTO che la procedura di acquisizione del servizio di cui trattasi, come sopra descritta, è stata posta in essere in violazione delle disposizioni dell art. 191 del D. Lgs. 18.08.2000, n. 267 e successive modificazioni ed integrazioni e del vigente regolamento comunale di contabilità che impongono l assunzione del vincolo contabile sul bilancio mediante determinazione di impegno da parte del funzionario dirigente competente e l attestazione della copertura finanziaria; RITENUTO che la fattispecie in questione integri la previsione di cui all art. 194 comma 1 lett e) del D.L.gs. n. 267/00 ai sensi del quale, sono riconoscibili, tra gli altri, i

debiti fuori bilancio promananti da acquisizione di beni e servizi, in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 191, nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l'ente, nell'ambito dell'espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza ; SOTTOLINEATO che la sussistenza della utilità conseguita è valutata in relazione alla fruizione dei vantaggi economici corrispondenti agli interessi istituzionali dell ente, derivanti dalla partecipazione della cittadinanza all evento, soprattutto da famiglie con bambini, per cui, emerge la predetta utilità e vantaggiosità delle spese in questione, connesse a funzioni di propria competenza, di interesse generale, da attuarsi secondo scelte discrezionali dell'amministrazione, con contestuale arricchimento corrispondente alla diminuzione patrimoniale sofferta senza giusta causa dal soggetto privato che va, quindi, indennizzato nei limiti dell'arricchimento ottenuto dall'ente; OSSERVATO come non sussistano i presupposti per addivenire all applicazione del disposto di cui all art. 191, comma 4 del Tuel (D. Lgs. n. 267/00), fermo restando che ogni eventuale responsabilità sarà accertata dal competente Organo Giurisdizionale contabile cui la deliberazione di riconoscimento sarà trasmessa ai sensi dell art. 23 comma 5 della L. n. 289/02; RITENUTO di dover procedere senza indugio al riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio, PRESO ATTO che l ammontare complessivo del debito da riconoscere ammonta ad 4.000,00.= e che trova copertura finanziaria mediante imputazione all intervento 3 del Titolo 1 Funzione 5 Servizio 2 del Bilancio in corso 2009; VISTO il vigente Regolamento comunale di contabilità; VISTO e richiamato l art. 194 comma 1 lett. e) del Decreto Legislativo 18.08.2000, n. 267 e successive modificazioni ed integrazioni; SENTITI gli interventi dei Consiglieri Comunali che, di seguito, si riportano in allegato; PRESO ATTO del parere espresso ai sensi e per gli effetti dell art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, allegato al presente provvedimento; EFFETTUATA la votazione palese ed eseguito il computo dei voti si ha il seguente risultato: Consiglieri presenti: n. 19; Consiglieri votanti: n. 19; - voti favorevoli: n. 11 (Lista Zevio per le libertà); - voti contrari: n. 8: Migliorini, Bottacini, Costa, Guglielmoni, Maccachero, Ranghiero (Lista Uniti Cambiare si può), Falsirollo, Strambini Claudio (lista Partito Democratico per Zevio); - astenuti: n. == Il Sindaco ne proclama l esito. DELIBERA

1. DI RICONOSCERE, ai sensi dell art. 194 comma 1 lett. e) del Decreto Legislativo 18.08.2000, n. 267 e successive modificazioni ed integrazioni, la legittimità del debito fuori bilancio di complessivi 4.000,00.= 2. DI IMPUTARE la spesa di 4.000,00.= all intervento 3 del Titolo 1 Funzione 5 Servizio 2 del Bilancio in corso 2009, dove esiste idonea disponibilità. 3. DI TRASMETTERE copia della deliberazione di riconoscimento alla Procura Regionale della Corte dei Conti del Veneto ai sensi di quanto disposto dall art. 23 comma 5 della L. n. 289/02. 4. DI TRASMETTERE, altresì copia della presente deliberazione all Organo di Revisione Economico Finanziaria di questo Comune. 5. DI ALLEGARE copia del presente provvedimento al rendiconto della gestione del corrente esercizio finanziario.

INTERVENTI DEI CONSIGLIERI Il Sindaco passa alla discussione del punto n. 4 all Ordine del Giorno: Riconoscimento legittimità del debito fuori bilancio. Proseguendo illustra il provvedimento evidenziando che l Officina Piccoli Eventi ha realizzato, domenica 21 settembre 2008, presso il parco del Castello un evento denominato L Isola che non c è con il patrocinio dell assessorato provinciale alle Politiche familiari a cui hanno aderito anche i Comuni di Buttapietra, San Giovanni Lupatoto, Casaleone, Nogara, Oppeano e Lazise. Il Sindaco prosegue, evidenziando, che l Amministrazione della Provincia di Verona ha dato corso all iniziativa con un proprio contributo e che l Officina Piccoli Eventi ha richiesto al Comune la quota di competenza del corrispettivo posta in capo al Comune di Zevio come ha fatto per tutti gli altri Comuni in cui ha svolto l evento. L importo che ha chiesto la Ditta non è stato ritenuto subito dovuto perché si pensava che la partecipazione della Provincia fosse sufficiente ma poi, dopo aver acquisito agli atti, quanto fatto dall Officina Piccoli Eventi e considerato che tutte le altre amministrazioni hanno pagato, è stato convenuto di raggiungere un accordo per un riconoscimento di 4.000,00. A seguito di quanto convenuto con l Officina Piccoli Eventi, facendo riferimento ad alcuni articoli del Decreto Legislativo 267/2000 e preso atto che la sussistenza dell utilità conseguita è stata valutata in relazione alla fruizione di vantaggi economici corrispondenti agli interessi istituzionali dell ente, derivanti dalla partecipazione della cittadinanza all evento, soprattutto di famiglie con bambini, si è convenuto di procedere al riconoscimento del debito fuori bilancio che si riconosce in 4.000,00. Il Consigliere Strambini Claudio (Lista Partito Democratico per Zevio) ritiene che questo provvedimento sia un altra faccenda ingarbugliata. Ricorda che quando era Presidente della pro-loco e si voleva organizzare un evento si chiedeva alla Ditta prescelta un preventivo di spesa e poi veniva dato l assenso. In questo caso, invece, non si capisce chi ha dato l assenso. Dopo la risposta del Sindaco che riferisce che l assenso l ha dato la Provincia il Consigliere Strambini chiede perché deve essere il Comune a pagare se è stata la Provincia a dare l assenso. Forse, ipotizza il Consigliere, considerato che l Assessorato provinciale coinvolto era quello in capo all Avv. Tezza, probabilmente è stata lei a dare l ok. E dell avviso che vi siano delle responsabilità in capo agli amministratori. Infatti se il dirigente preposto non ha dato l assenso dovrebbe pagare chi ha dato l autorizzazione per la realizzazione dell evento. Inoltre, senza entrare nel merito dell iniziativa svolta, gli sembra, comunque, una spesa considerevole. Il Sindaco risponde che l iniziativa si è svolta anche in altri Comuni (come sopra esposto) ai quali, e per definire l entità del debito fuori bilancio, è stato chiesto quanto avessero contribuito per organizzare l evento in accordo con la Provincia. Dalle risposte pervenute si è riscontrato che le cifre sostenute sono tutte più alte di quella stabilita dal Comune di Zevio quale debito fuori bilancio, tranne il Comune di Casaleone che è, comunque, più piccolo. Quindi, riassume il Sindaco, l iniziativa è stata fatta con un piccolo contributo della Provincia ed il contributo (più consistente) di tutti i Comuni, più volte citati. Il Comune di Zevio, da parte sua, pur non avendo approvato, preventivamente, l iniziativa e la conseguente spesa ma essendosi verificata l utilità a favore delle famiglie del Comune di Zevio è stato convenuto di riconoscere questo debito fuori bilancio nell entità stabilita.

Il Consigliere Strambini Claudio, riallacciandosi a quanto emerso in precedenza durante il dibattito consiliare a proposito della discarica, si chiede: se il dirigente preposto non ha dato l assenso come è possibile pagare questa cifra così ragguardevole? Il Sindaco ritenendo che la domanda abbia assunto un carattere tecnico dà la parola al Funzionario-Dirigente Sig.ra De Marchi Paola, presente in aula. Il Funzionario De Marchi evidenzia che si è creato questo debito perché nel percorso dell assunzione della spesa non è stato seguito l iter canonico che prevede prima l impegno, poi la liquidazione ed infine il pagamento. Qualora queste fasi non si sviluppino il Decreto Legislativo 267/2000 con all art. 194 prevede che il Consiglio Comunale ritenga che, comunque, la spesa, anche se difforme, possa essere riconosciuta legittima. Quindi solo il Consiglio Comunale può riportare nell alveo della legalità una spesa assunta al di fuori delle norme. Ci troviamo di fronte al cd debito buono in quanto la Ditta ha effettuato la prestazione che è stata di utilità per la cittadinanza ed è giusto che venga retribuita. Il Funzionario evidenzia, inoltre, che questa assunzione di responsabilità in capo al Consiglio Comunale deve essere, per legge, trasmessa alla Procura della Corte dei Conte che poi farà, se riterrà, le sue indagini e le sue considerazioni. Il Consigliere Strambini Claudio preannuncia il voto contrario perché non vuole assumersi questa responsabilità mentre se la deve prendere il politico che ha dato l ok all iniziativa. Il Segretario Generale precisa che il riconoscimento del debito fuori bilancio viene effettuato anche per evitare ulteriori esposizioni risarcitorie a danno del Comune perché la controparte, che ha comunque eseguito la prestazione portando un arricchimento al Comune, avrebbe chiesto i danni e gli interessi mentre, invece, abbiamo ottenuto una transazione parziale che ha anche ridotto la pretesa di circa 600,00 euro. Precisa, infine, che il Dirigente preposto non ha ricevuto alcuna offerta nè preventivo in quanto nulla era arrivato in Comune. Il Consigliere Maccachero Lista Uniti cambiare chiede due precisazioni. La prima riguarda la responsabilità dell accordo che ha stabilito per la prestazione svolta la somma di 4.000,00 euro che è stata fatta direttamente dal Sindaco e non dal Dirigente preposto (infatti, nella bozza di provvedimento, non si parla mai del Dirigente), quindi la responsabilità risulta in capo all Amministrazione Comunale. Seconda precisazione: dal momento che la norma prevede l invio di questo provvedimento alla Corte dei Conti è perché può essere che l eventuale risarcimento debba essere effettuato dal Consiglio Comunale che l ha adottato? Il Segretario Generale evidenzia che la spesa è sempre quella solo che la ditta invece di chiedere una certa cifra (stabilita nella fattura) ha chiesto di meno a seguito dell accordo raggiunto. Se la Corte dei Conti riconoscere l illegittimità del debito fuori bilancio potrebbe condannare chi lo ha approvato a risarcire riscontrando un danno erariale. E dell avviso, però, che non vi siano gli estremi. Il Sindaco, chiude il dibattito, effettuando una precisazione cioè che ha partecipato, con il Segretario Generale, solo alla trattativa per il ribasso dell importo non certo per concordare l ammontare della prestazione.