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Transcript:

STATUS FUNZIONE NOME COGNOME DATA FIRMA Elaborato Se.P.P. --- 31/05/ Verificato R.S.P.P. arch. Rosario Di Muzio 15/06/ Visionato MEDICI COMPETENTI dott.ssa E. Russo e dott. C. Sapio 15/06/ Giugno Revisione 3 Pag. 1 di 10 STATO DATA FIRMA APPROVATO 15.06. ARCH. ROSARIO DI MUZIO

Con procedura si intende l'insieme di norme da seguire agendo per un determinato fine; il suo scopo è far sì che, in un determinato ambito, tutti gli operatori agiscano in modo uniforme e formalmente riconosciuto Oggi si può dire che in qualsiasi ambito ci sia un minimo di organizzazione esistono procedure che stabiliscono il modo di agire in specifiche situazioni o come trattare determinati eventi. Tale aspetto è così importante che esistono Enti nazionali ed internazionali il cui scopo istituzionale è quello di redigere, formalizzare, mantenere, diffondere procedure unificate, come ad esempio: UNI, EN, ISO. Le procedure pertanto sono strumenti irrinunciabili delle organizzazioni aziendali in quanto indispensabili per una corretta gestione delle attività. Rappresentano documenti necessari allo sviluppo controllato delle attività, in quanto rispondono ad esigenze di chiarezza e trasparenza. Le procedure di sicurezza, possono essere definite come gli strumenti che formalizzano la successione di un insieme di azioni fisiche e/o mentali e/o verbali attraverso le quali raggiungere un obiettivo di tutela della salute e di prevenzione dei rischi. Nell organizzazione del sistema di gestione della prevenzione dell Azienda ci si avvale pertanto delle procedure di sicurezza per identificare con esattezza le modalità con cui devono essere portate a termine le operazioni, considerate pericolose, al fine di prevenire i rischi legati alla sicurezza. Le procedure di sicurezza di seguito riportate sono il risultato delle misure di tutela che il Datore di Lavoro, (nel caso di attività determinanti l esposizione ad agenti pericolosi ed insalubri come ad es. procedure per la manipolazione di materiali a rischio, oppure per affrontare delle emergenze), richiede che siano applicate. Sono state redatte dal Servizio di Prevenzione e Protezione a seguito della Valutazione dei Rischi, saranno integrate con altri capitoli inerenti la sicurezza e sono solo un primo passo verso la definizione finale delle stesse che potrà avvenire solo con l ausilio ed il contributo fattivo dei Direttori, dei Preposti e Lavoratori UOS/UOC interessate e dei Servizi Aziendali. Giugno Revisione 3 Pag. 2 di 10

Indice degli argomenti Procedura 01: SISTEMA DI CONTROLLO MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Rev. 2 Contenuti e finalità del Sistema di controllo di Misure di Prevenzione e Protezione (MPP) Modello organizzativo per assicurare il sistema di controllo delle MPP Modalità di implementazione del sistema del controllo Idoneità lavorative Infezioni occupazionali Infortuni sul lavoro Formazione Audit su Piano di Miglioramento Audit su Piano di Adeguamento Aggiornamento e Monitoraggio Procedura 02: GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI (DPI) Rev. 3 Contenuti e finalità della procedura di gestione dei DPI Riferimenti normativi Definizioni Compiti e responsabilità Categorie e caratteristiche dei DPI Modalità operative Scelta e adozione dei DPI Formazione specifica e addestramento all uso Assegnazione e Consegna Giugno Revisione 3 Pag. 3 di 10

Pulizia e manutenzione e verifiche periodiche Verifica sull utilizzo e sull appropriatezza (tecnica ed ergonomica) Aggiornamento e Monitoraggio Allegato I -Modulo di consegna Dispositivi di Protezione Individuali Allegato II- Elenco di DPI per tipologia e per attività Segnaletica di sicurezza Procedura 03: ATTREZZATURE, MACCHINE, IMPIANTI E DISPOSITI Rev. 0 Utilizzo bombole per gas medicinali e tecnici Utilizzo trattori elettrici Verifiche minime di sicurezza per trattori elettrici Postazione di lavoro al videoterminale Prevenzione dal rischio elettrico Procedura 04: AGENTI BIOLOGICI Rev. 0 Oggetto e scopo Campo e luogo di applicazione Responsabilità responsabilità di applicazione responsabilità di redazione responsabilità di approvazione spp Documenti di riferimento riferimenti normativi riferimenti bibliografici riferimenti aziendali Definizioni e abbreviazioni Contenuto elenco non esaustivo delle attività Giugno Revisione 3 Pag. 4 di 10

elenco non esaustivo dei dpi Raccomandazioni e/o misure di emergenza Procedura 05: AGENTI CHIMICI E CANCEROGENI Rev. 0 Utilizzo azoto liquido Utilizzo sostanze e preparati infiammabili Sversamento di sostanze e preparati pericolosi Utilizzo ossigeno liquido Preparazione farmaci antiblastici presso le U.O. assistenziali dotate di locali attrezzati e dedicati Somministrazione farmaci antiblastici Utilizzo sostanze e preparati pericolosi Sversamento e contaminazioni ambientali da farmaci antiblastici Trasporto farmaci antiblastici Contaminazione da antiblastici di cute e mucose Eliminazione e trattamento escreti in pazienti sottoposti a farmaci antiblastici Procedura 06: L INFERMIERE E LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI Rev. 0 Riferimenti Normativi Scopo Definizione Fattori critici relativi agli aspetti individuali degli operatori Ffattori di rischio La prevenzione da attuare Gli obblighi del datore di lavoro Gli obblighi del preposto Conclusioni Giugno Revisione 3 Pag. 5 di 10

Procedura 07: IL RISCHIO BIOLOGICO IN AMBITO ASSISTENZIALE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Rev. 0 Obiettivo Protezione individuale ( dpi ) Definizioni dpi Sheda tecnica dpi Normativa Procedure Misure protezione generale Misure specifiche di protezione contro le malattie a trasmissione ematica Indicazioni in caso di esposizione a materiale biologico Procedura di sorveglianza sanitaria dopo esposizione professionale a materiale biologico Procedura 08: NORME COMPORTAMENTALI NEI LABORATORI Rev. 0 Principali norme generali Sostanze pericolose Dispositivi di protezione individuale (dpi). Conclusioni Procedura 09: LA PREVENZIONE NELL USO DI DETERGENTI, DISINFETTANTI E STERILIZZANTI Rev. 0 Oggetto e scopo Campo di applicazione Responsabilità Giugno Revisione 3 Pag. 6 di 10

Definizioni e abbreviazioni Documenti di riferimento Moduli e documenti di registrazione Modalità operative detergenti situazioni di rischio detergenti riduzione del rischio detergenti situazioni di rischio disinfettanti e sterilizzanti aldeide formica servizi di istologia e anatomia patologica procedure in caso di fuoriuscita accidentale dell aldeide formica identificazione dei pericoli dell aldeide formica misure di primo soccorso eliminazione aldeide glutarica riduzione del rischio nell uso dell aldeide glutarica identificazione dei pericoli dell aldeide glutarica stoccaggio misure di primo soccorso misure in caso di fuoriuscita accidentale Eliminazione indicatori di qualità Procedura 10: RACCOMANDAZIONE PER PREVENIRE GLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI Rev. 0 Oggetto e scopo Campo di applicazione Responsabilità Giugno Revisione 3 Pag. 7 di 10

Aree maggiormente coinvolte Fattori favorenti Programma di prevenzione della violenza Interventi strutturali eventualmente da programmare Riconoscimento e gestione della aggressività contro gli operatori sanitari Procedura 11: LINEE GUIDA OPERATIVE PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI DA PUNTURA D AGO E TAGLIENTI Rev. 0 Prefazione Classificazione degli agenti biologici Esposizione a rischio biologico Precauzioni universali (norme di comportamento) Norme per l uso di aghi e taglienti Prevenzione del rischio biologico nelle manovre invasive Procedure di pronto intervento in caso di esposizioni a patogeni Contrazione di infezioni per contaminazione della siringa o dell ago L uso della tecnologia per la protezione dai danni derivanti dall utilizzo di dispositivi taglienti. Dispositivi di sicurezza per la prevenzione delle punture accidentali Indicazioni specifiche per area di lavoro Esempi ed illustrazioni Procedura 12: PIANO DI PRIMO SOCCORSO INTERNO Rev. 0 Premessa Generalità ed Obiettivi Principi generali Classificazione dell Azienda - Formazione obbligatoria Organizzazione del Primo Soccorso Giugno Revisione 3 Pag. 8 di 10

Procedura di Primo Soccorso in Azienda Compiti e responsabilità Allegato 1 - Cassetta di Primo Soccorso: Contenuto Modulo di autocontrollo Bibliografia e normative di riferimento Procedura 13: PROCEDURA PER LO SVOLGIMENTO OPERAZIONI DI RIDUZIONE DI UN CAMPIONE ISTOLOGICO IN ANATOMIA PATOLOGICA Rev. 0 Premessa Scopo Campo di Applicazione Riferimenti Accorgimenti organizzativi sull'utilizzo dei locali Accorgimenti sull'utilizzo della cappa aspirante Vestizione dell'operatore Preparazione del campione - Preparazione del campione fresco - Preparazione del campione sotto formalina Operazioni di campionatura e riduzione Pulizia della cappa Misure da adottare in caso di sversamento accidentale di formalina Procedura 14: SICUREZZA SCAFFALATURE Rev. 0 Scopo Campo di applicazione Terminologie e acronimi Destinatari dell attuazione della procedura Modalità operative Giugno Revisione 3 Pag. 9 di 10

- criteri tecnici per l utilizzo di scaffalature non di nuova acquisizione già installate o da installare - norme di sicurezza installazione delle scaffalature - norme di sicurezza utilizzo delle scaffalature - criteri per l acquisto Riferimenti legislativi Indicatori di monitoraggio del processo (per cda Modalità di archiviazione Giugno Revisione 3 Pag. 10 di 10