SOMMARIO Premessa V CAPITOLO I LA PREPARAZIONE ALLA PROVA SCRITTA DELL ESAME DI AVVOCATO 1 a cura di Valerio de GIOIA e Giovanna SPIRITO 1. La prova di esame in generale 1 2. Le prove scritte 1 2.1. I testi consultabili e la consegna dei codici 1 2.2. Le modalità di stesura dell elaborato 2 3. Il metodo di stesura dell elaborato 3 4. L organizzazione delle ore a disposizione per le prove scritte 4 5. Lo stile linguistico e la sintassi 5 6. La preparazione 6 7. Quali sono i criteri di valutazione ai quali si deve attenere la commissione di esame 7 8. La prova orale 7 9. La redazione dell atto giudiziario: criteri generali 8 10. La struttura classica dell atto giudiziario 8 11. L atto giudiziario in materia regolata dal diritto privato 10 11.1. Le regole di competenza, giurisdizione e determinazione del valore 11 11.2. Il difensore 11 11.3. La procura alle liti 12 11.4. Il contenuto e la sottoscrizione degli atti di parte 15 11.5. La mediazione (evoluzione normativa) 16 11.5.1. La negoziazione assistita 22 11.6. Il contenuto dell atto di citazione 25 11.7. Il contenuto della comparsa di risposta 26 11.8. Gli atti introduttivi del processo del lavoro 27 11.9. Il contributo unificato (misura e obbligo di indicazione) 28 12. Il contenuto degli atti giudiziari in materia regolata dal diritto penale 30 12.1. La forma e il contenuto dell impugnazione 32 12.2. Le formule assolutorie 33 12.3. Il difensore di fiducia 39 12.4. Il difensore di ufficio 40 12.5. Il difensore delle altre parti private 42 12.6. Il sostituto del difensore 43 13. Il contenuto degli atti giudiziari in materia regolata dal diritto amministrativo 47 13.1. Il patrocinio e la procura alle liti 49 VI
CAPITOLO II TECNICHE DI REDAZIONE DELL ATTO GIUDIZIARIO IN MATERIA REGOLATA DAL DIRITTO PRIVATO 51 a cura di Giovanna SPIRITO 1. Le tipologie di atti giudiziari di diritto privato 51 2. L atto giudiziario di diritto privato che impone l analisi di istituti e problematiche di diritto civile 68 2.1. Guida e svolgimento di un atto giudiziario con questioni di diritto civile: traccia assegnata all esame del 2012. Atto: comparsa di costituzione e risposta in opposizione a decreto ingiuntivo limiti alla prova orale in materiale contrattuale e in tema di adempimento delle obbligazioni pecuniarie. 69 3. L atto giudiziario di diritto privato che impone l analisi di istituti e problematiche di diritto processuale civile 77 3.1. Guida e svolgimento di un atto giudiziario con questioni di diritto processuale civile: traccia assegnata all esame del 2010. Atto: memoria di costituzione in procedimento cautelare ex art. 700 cod. proc. civ. esclusione del socio ammissibilità della domanda cautelare. 78 CAPITOLO III SVOLGIMENTO DI ATTI GIUDIZIARI IN MATERIA REGOLATA DAL DIRITTO PRIVATO 84 a cura di Giovanna SPIRITO 1. L azione di responsabilità del professionista limitazioni risarcimento dei danni atto di citazione 84 2. L inadempimento del contratto preliminare presupposti per la richiesta di esecuzione in forma specifica risarcimento dei danni atto di citazione 94 3. L azione di risarcimento dei danni presupposti per la risarcibilità del c.d. danno esistenziale comparsa di costituzione e risposta 104 4. L azione di adempimento contrattuale prescrizione presuntiva atto di appello avverso sentenza del g.d.p. 110 5. L azione di esecuzione in forma specifica dichiarazione di recesso dal contratto atto di appello 116 6. L azione generale di arricchimento obbligazione naturale (conviventi di fatto) comparsa di costituzione in appello 123 7. Abuso del diritto di azione parcellizzazione del credito opposizione a decreto ingiuntivo 131 8. L azione di ripetizione dell indebito obbligazione naturale opposizione a decreto ingiuntivo 140 9. Contratto di mutuo usura sopravvenuta opposizione a decreto ingiuntivo 145 10. L azione volta a conseguire l apertura della successione ereditaria con devoluzione della quota disponibile impossibilità (sopravvenuta) di adempimento dell onere testamentario atto di appello 155 11. Le immissioni intollerabili presupposti della tutela cautelare VII
memoria difensiva ex art. 700 cod. proc. civ. 164 12. La separazione giudiziale dei coniugi presupposti per la richiesta di addebito memoria difensiva 171 13. La reintegrazione nel posto di lavoro presupposti per la tutela reale - ricorso introduttivo di lavoro 178 14. Rendita per malattia professionale derivante da uso lavorativo di cordless e cellulari esclusione atto di appello 192 15. L azione di pagamento dei canoni di locazione pagamento al creditore apparente memoria difensiva (rito locatizio) 199 16. Diritto alla conoscenza delle proprie origini biologiche c.d. parto anonimo reclamo 206 17. L azione di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali presupposti per la risarcibilità del c.d. danno alla memoria o al ricordo comparsa di costituzione e risposta 216 CAPITOLO IV TECNICHE DI REDAZIONE DELL ATTO GIUDIZIARIO IN MATERIA REGOLATA DAL DIRITTO PENALE 223 a cura di Sonia GRASSI 1. Le tipologie di atti giudiziari di diritto penale 223 2. L atto giudiziario di diritto penale che non richiede l analisi di istituti e problematiche sottesi alla fattispecie proposta dalla traccia. 241 2.1. Guida e svolgimento di un atto giudiziario senza richiesta di analizzare gli istituti e le problematiche sottesi alla fattispecie proposta: traccia assegnata all esame del 2014. Atto: atto di appello avverso sentenza di condanna violazione del principio del ne bis in idem. 242 3. L atto giudiziario di diritto penale che impone l analisi di istituti e problematiche sottesi alla questione proposta dalla traccia. 249 3.1. Guida e svolgimento di un atto giudiziario in materia regolata dal diritto penale con espressa richiesta di analisi degli istituti e delle problematiche sottesi alla questione proposta dalla traccia: traccia assegnata all esame del 2010. Atto: atto di appello avverso sentenza di condanna tentata rapina aggravata requisito della idoneità degli atti. 250 CAPITOLO V SVOLGIMENTO DI ATTI GIUDIZIARI IN MATERIA REGOLATA DAL DIRITTO PENALE 256 a cura di Sonia GRASSI 1. Ecoreati delega di funzioni atto di appello 256 2. Applicabilità della causa di non punibilità di cui all art. 384 cod. pen. al convivente more uxorio - atto di appello 265 3. Il reato di appropriazione indebita presupposti atto di appello 271 4. Il reato di resistenza a pubblico ufficiale presupposti determinazione della pena atto di appello 276 5. I reati di falso contraffazione di opere d arte reato impossibile atto di appello 282 6. Il reato di furto in appartamento tentativo desistenza volontaria VIII
atto di appello 287 7. Il bilanciamento delle circostanze limiti riduzione della pena atto di appello 293 8. La mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice presupposti atto di appello 298 9. Il reato di ricettazione e incauto acquisto illecito amministrativo atto di appello 305 10. La misura della custodia cautelare in carcere rigetto della richiesta di revoca o sostituzione appello al tribunale del riesame 312 11. Il reato di omicidio stradale (art. 589-bis cod. pen.) danni riflessi costituzione di parte civile 328 12. L abolizione del reato incidente di esecuzione 335 13. Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca riesame reale 343 14. Rideterminazione della pena in sede esecutiva incidente di esecuzione 351 15. Reati commessi col mezzo della stampa e sequestro preventivo, mediante oscuramento, della pagina web di un quotidiano riesame reale 361 16. Il reato di furto in appartamento nozione di privata dimora atto di appello 371 CAPITOLO VI TECNICHE DI REDAZIONE DELL ATTO GIUDIZIARIO IN MATERIA REGOLATA DAL DIRITTO AMMINISTRATIVO 383 a cura di Carlo TANGARI 1. Le tipologie di atti giudiziari in materia di diritto amministrativo 383 2. Guida e svolgimento di un atto giudiziario di diritto amministrativo: traccia assegnata all esame del 2012. Atto: memoria difensiva project financing impugnabilità del provvedimento di scelta del promotore. 399 CAPITOLO VII SVOLGIMENTO DI ATTI GIUDIZIARI IN MATERIA REGOLATA DAL DIRITTO AMMINISTRATIVO 412 a cura di Carlo TANGARI 1. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi limiti ricorso 412 2. Il riconoscimento dei titoli di studio stranieri obbligo ricorso 422 IX
SVOLGIMENTO DI ATTI GIUDIZIARI DIRITTO PENALE 7. Il bilanciamento delle circostanze limiti riduzione della pena atto di appello TRACCIA Tizio viene condannato per aver commesso il reato di estorsione, aggravata dal fatto di aver esercitato la minaccia, ai danni di un imprenditore della zona, con l uso di armi e nella qualità di componente di un associazione camorristica. Essendo trascorso un cospicuo lasso di tempo dalla commissione del fatto di reato e avendo radicalmente mutato la personalità e la condotta di vita, si rivolge a un legale lamentando la mancata riduzione della pena per effetto della sua dissociazione, avendo il Tribunale considerato detta circostanza attenuante ad effetto speciale equivalente alla contestata aggravante. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l atto ritenuto più opportuno, illustrando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie posta al suo esame. ELEMENTI RILEVANTI DELLA TRACCIA Tizio viene condannato per aver commesso il reato di estorsione, aggravata dal fatto di aver esercitato la minaccia, ai danni di un imprenditore della zona, con l uso di armi e nella qualità di componente di un associazione camorristica. Essendo trascorso un cospicuo lasso di tempo dalla commissione del fatto di reato e avendo radicalmente mutato la personalità e la condotta di vita, si rivolge a un legale lamentando la mancata riduzione della pena per effetto della sua dissociazione, avendo il Tribunale considerato detta circostanza attenuante ad effetto speciale equivalente alla contestata aggravante. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l atto ritenuto più opportuno, illustrando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie posta al suo esame. PREMESSA METODOLOGICA L elemento rilevante della traccia si rinviene nella valutazione della assoggettabilità al bilanciamento delle circostanze della circostanza attenuante della c.d. dissociazione attuosa o collaborativa. RIFERIMENTI NORMATIVI Art. 69 cod. pen. Concorso di circostanze aggravanti e attenuanti (1). [I]. Quando concorrono insieme circostanze aggravanti e circostanze atte- 293
CAPITOLO V nuanti [157 3 ], e le prime sono dal giudice ritenute prevalenti, non si tien conto delle diminuzioni di pena stabilite per le circostanze attenuanti, e si fa luogo soltanto agli aumenti di pena stabiliti per le circostanze aggravanti. [II]. Se le circostanze attenuanti sono ritenute prevalenti sulle circostanze aggravanti, non si tien conto degli aumenti di pena stabiliti per queste ultime, e si fa luogo soltanto alle diminuzioni di pena stabilite per le circostanze attenuanti [2805]. [III]. Se fra le circostanze aggravanti e quelle attenuanti il giudice ritiene che vi sia equivalenza, si applica la pena che sarebbe inflitta se non concorresse alcuna di dette circostanze [280 5 ]. [IV]. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alle circostanze inerenti alla persona del colpevole, esclusi i casi previsti dall articolo 99, quarto comma, nonché dagli articoli 111 e 112, primo comma, numero 4), per cui vi è divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti sulle ritenute circostanze aggravanti, ed a qualsiasi altra circostanza per la quale la legge stabilisca una pena di specie diversa o determini la misura della pena in modo indipendente da quella ordinaria del reato (2). (1) In origine l art. 69 constava di un quinto comma abrogato dall art. 7 d.l. 11 aprile 1974, n. 99, conv., con modif., nella l. 7 giugno 1974, n. 220 che recitava: «In tal caso, gli aumenti e le diminuzioni di pena si operano a norma dell art. 63, valutata per ultima la recidiva». Per alcune deroghe alla disciplina prevista dal presente articolo, v., oltre all art. 2805, artt. 13 e 42 d.l. 15 dicembre 1979, n. 625, conv., con modif., nella l. 6 febbraio 1980, n. 15; art. 15-quater d.l. 26 novembre 1980, n. 776, conv., con modif., nella l. 22 dicembre 1980, n. 874 (ora art. 901d.lgs. 30 marzo 1990, n. 76); art. 22 l. 29 maggio 1982, n. 304; art. 23 l. 18 febbraio 1987, n. 34; art. 72 d.l. 13 maggio 1991, n. 152, conv., con modif., nella l. 12 luglio 1991, n. 203; art. 74 d.l. 31 dicembre 1991, n. 419, conv., con modif., nella l. 18 febbraio 1992, n. 172; art. 32 d.l. 26 aprile 1993, n. 122, conv., con modif., nella l. 25 giugno 1993, n. 205. (2) Comma da ultimo così sostituito dall art. 3 l. 5 dicembre 2005, n. 251. La Corte cost., con sentenza 15 novembre 2012, n. 251, ha dichiarato l illegittimità costituzionale del comma «nella parte in cui prevede il divieto di prevalenza della circostanza attenuante di cui all art. 73, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 sulla recidiva di cui all art. 99, quarto comma, cod. pen. Il comma era stato sostituito dall art. 3 l. 5 dicembre 2005, n. 251. Precedentemente il comma, come sostituito dall art. 6, d.l. 11 aprile 1974, n. 99, conv. nella l. 7 giugno 1974, n. 220, recitava: «Le disposizioni precedenti si applicano anche alle circostanze inerenti alla persona del colpevole ed a qualsiasi altra circostanza per la quale la legge stabilisca una pena di specie diversa o determini la misura della pena in modo indipendente da quella ordinaria del reato». La Corte cost., con sentenza 28 aprile 1994, n. 168, aveva dichiarato l illegittimità costituzionale del presente comma «nella parte in cui prevede che nei confronti del minore imputabile sia applicabile la disposizione del primo comma dello stesso art. 69 in caso di concorso tra la circostanza attenuante di cui all art. 98 del codice penale e una o più circostanze aggravanti che comportano la pena dell ergastolo, nonché nella parte in cui prevede che nei confronti del minore stesso siano applicabili le disposizioni del primo e del terzo comma del citato art. 69, in caso di concorso tra la circostanza attenuante di cui all art. 98 del codice penale e una o più circostanze aggravanti che accedono ad un reato per il quale è prevista la pena base dell ergastolo». La stessa Corte Costituzionale, con sentenza 21 giugno - 17 luglio 2017, n. 205 (Gazz. Uff. 19 luglio 2017, n. 29 - Prima serie speciale), ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente comma, come sostituito dall'art. 3 della legge 5 dicembre 2005, n. 251, nella parte in cui prevede il divieto di prevalenza della circostanza attenuante di cui all'art. 219, terzo comma, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 sulla recidiva di cui all'art. 99, quarto comma, cod. pen. QUESTIONE PROBLEMATICA La circostanza attenuante ad effetto speciale di cui all art. 8 del D.L. n. 152 del 1991, come convertito con modificazioni dalla legge n. 203 del 1991, è soggetta al giudizio di bilanciamento tra circostanze previsto 294