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DOLCEVITA Via XXV Aprile SIRMIONE VALUTAZIONE DEL PROGETTO ai sensi del d.p.r. 01/08/2001 n. 151 RELAZIONE TECNICA IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO VVFF IL PROGETTISTA Arch. Dennis Pisoni IL TECNICO Arch. Dennis Pisoni DATA DI REDAZIONE Gennaio 2013

I N D I C E 1. PREMESSA 2. RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE 3. INDIVIDUAZIONE DELL EDIFICIO 3.1. PIANO INTERRATO 3.2. PIANO TERRA 3.3. PIANO PPRIMO 3.4. PIANO SECONDO 3.5. PIANO TERZO 4. MISURE PER L'ESODO DELLA STRUTTURA 4.1 AFFOLLAMENTO 4.2 SISTEMA DELLE VIE DI USCITA 4.2.1 GENERALITA' 4.2.2 NUMERO DELLE USCITE 4.2.3 LARGHEZZA DELLE VIE DI USCITA 4.2.4 LUNGHEZZA DELLE VIE DI USCITA 4.3 PORTE DELLE STANZE 4.4 SCALE 4.4.1 VENTILAZIONE 4.5 ASCENSORI 5. IMPIANTI TECNOLOGICI 5.1 IMPIANTI DI PRODUZIONE CALORE 6. IMPIANTI ELETTRICI 6.1 GENERALITA' 6.2. QUADRI ELETTRICI GENERALI 7. SISTEMA DI ALLARME 8. MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI 8.1 GENERALITA' 8.2 ESTINTORI 8.3 IDRANTI 8.4 IMPIANTO IDRICO ESTERNO 9. IMPIANTO DI RIVELAZIONE E SEGNALAZIONE AUTOMATICA DEGLI INCENDI 2

10 ILLUMINAZIONE DI SICUREZA 11 EGNALETICA DI SICUREZZA 12. GESTIONE DELLA SICUREZZA 12.1 GENERALITA' 12.2 CHIAMATA DEI SERVIZI DI SOCCORSO 12.3 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE 12.4 ISTRUZIONI DI SICUREZZA 12.5 PIANO DI SICUREZZA ANTINCENDIO 12.6 REGISTRO DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO 3

1. PREMESSA L'edificio per il quale si inoltra a codesto spettabile Comando la richiesta di VALUTAZIONE DEL PROGETTO ai sensi dell art. 3 del D.P.R. 01 agosto 2011 n. 151 è una nuova costruzione che verrà realizzata in via XXV Aprile nel comune di Sirmione (BS). L edificio oggetto dell intervento nuovo hotel Dolcevita **** 4

2. RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE Per il soddisfacimento dei requisiti di resistenza al fuoco degli elementi strutturali in base a quanto previsto dalla classificazione di resistenza al fuoco delle costruzioni secondo il D.M. del 09 marzo 2007 calcolato con il ClaRaF 1.2 per la struttura in oggetto è richiesta una classe di riferimento per livello di protezione III = 30. 3. INDIVIDUAZIONE DELL EDIFICIO La struttura è composta da un piano interrato e quattro piani fuori terra, in grado di ospitare 96 persone 3.1. PIANO INTERRATO Al piano interrato nella zona sud viene realizzata un autorimessa per ospitare gli autoveicoli degli ospiti con capacità di parcamento pari a 24 automezzi. Tra l autorimessa e l attività recettiva non è previsto nessun collegamento le pareti di compartimentazione che separano le due attività avranno caratteristiche REI 120. I solai della stessa, pur essendo questi quasi totalmente attestai a cielo libero, verranno realizzati con materiali cementizi tali da avere caratteristiche REI 120. Nella zona nord verrà realizzato un centro wellness, sala conferenze, palestra, sala relax, cabina massaggi, magazzino, servizi, reception. La centrale termica, sarà alimentata a gas metano, avrà caratteristiche REI 120. L accesso alla centrale avverrà da filtro a prova di fumo, la parete del lato ovest è attestata a cielo libero come pure una parte della parete del lato nord e due terzi del solaio. La centrale è dotata di una ventilazione permanentemente aperta corrispondente a 2,64 m 2, e comunque adeguata alla potenzialità deela caldaia 5

installata, in prossimità dell accesso verrà posizionala una valvola di intercettazione per la chiusura del gas in caso di evento. Il locale che verrà adibito a deposito merci sarà dotato di adeguata ventilazione naturale permanentemente aperta. Il locale macchine previsto sul lato nord avrà caratteristiche REI 120 e dotato di adeguata ventilazione permanente. 3.2. PIANO TERRA Al piano terra il progetto prevede la realizzazione di diverse zone suddivise in : Due sale prime colazioni sala prime colazioni Piccola cucina Sala bar Soggiorno Piscina Hall d ingresso Servizi Ufficio 3.3. PIANO PPRIMO Al primo piano verranno realizzate 16 stanze da letto con relativi servizi e un locale adibito a ripostiglio. 3.4. PIANO SECONDO Al primo piano verranno realizzate 16 stanze da letto con relativi servizi e un locale adibito a ripostiglio. 3.5. PIANO TERZO 6

Al primo piano verranno realizzate 16 stanze da letto con relativi servizi e un locale adibito a ripostiglio. 4. MISURE PER L'ESODO DELLA STRUTTURA 4.1 AFFOLLAMENTO L'affollamento massimo ipotizzabile previsto è di 90 persone occasionali più 8 persone dipendenti a servizio degli ospiti. La struttura viene quindi ad avere un massimo affollamento ipotizzabile di 0.03 perone m 2 Vi è tuttavia il piano interrato ove possiamo arrivare ad un affollamento massimo ipotizzabile di 0.08 persone a m 2 in quanto viene realizzata una sala riunioni con capienza di circa 60 persone. 4.2. SISTEMA DELLE VIE DI USCITA 4.2.1 GENERALITA' Come risulta dalle planimetrie di progetto allegate, sono state predisposte vie di uscita organizzate in maniera tale da garantire un rapido esodo delle persone in caso di incendio. La larghezza utile dei percorsi è misurata deducendo l'ingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione delle attrezzature antincendio. Tra gli elementi sporgenti non sono considerati quelli posti ad un'altezza superiore a 2 m ed i corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm. Nei passaggi interni alla sala, i gradini sono realizzati con pedate ed alzate di dimensioni rispettivamente non inferiori a 30 cm (pedata) e non superiore a 18 cm (alzata). 7

4.2.2. NUMERO DELLE USCITE Come previsto dal D.M. sono state previste le seguenti uscite di sicurezza: Autorimessa n. 2 uscite Sala riunioni centro wellness n. 3 uscite Piano primo n. 2 uscite Piano secondo n. 2 uscite Piano terzo n. 2 uscite Le uscite di sicurezza sono dotate di porte apribili verso dell'esodo tutte con maniglione o barra antipanico. 4.2.3. LARGHEZZA DELLE VIE DI USCITA Come consentito per i locali con capienza non superiore a 150 persone è ammesso che le uscite abbiano larghezza inferiore a 1,20 m, sono state comunque realizzate solo uscite con larghezza non inferiore a 1,20 m.. 4.2.4. LUNGHEZZA DELLE VIE DI USCITA Data la ridotta dimensione dell'edificio, è garantita una lunghezza massima del percorso d esodo, misurata a partire dal punto più lontano di oni singolo piano fino al luogo sicuro, o scala di sicurezza esterna o protetta inferiore a 45 m. 4.3. PORTE DELLE STANZE Tutte le stanze degli ospiti sono dotate di porte REI 30, tutte con congegno di autochiusura e sblocco automatico dall interno 8

4.4. SCALE Come previsto dalla normativa di settore, i gradini sono a pianta rettangolare e hanno pedate ed alzate di dimensioni costanti, rispettivamente non inferiore a 30 cm (pedata) e non superiore a 18 cm (alzata). Le rampe delle scale hanno non meno di tre e non più di quindici gradini. Le rampe presentano larghezza non inferiore a 1,2 m. I pianerottoli hanno la stessa larghezza delle rampe. Nessuna sporgenza esiste nelle pareti delle scale per un'altezza di 2 m dal piano di calpestio, fatta eccezione delle attrezzature antincendio, non verranno posizionati specchi che possono trarre in inganno le persone in caso di evacuazione. I corrimano lungo le pareti non sporgeranno più di 8 cm e le loro estremità sarà arrotondata verso il basso o rientrare, con raccordo, verso le pareti stesse. Nei punti ove le scale sono aperte su uno o entrambi i lati, queste sono protette da ringhiere o balaustre alte almeno 1 m, atte a sopportare le sollecitazioni derivanti da un rapido deflusso del pubblico in situazioni di emergenza o di panico. Il vano scale sarà realizzato con strutture aventi caratteristiche non inferiori a REI 60. 4.4.1. VENTILAZIONE Il vano della scala interno sarà del tipo protetto è provvisto superiormente di apertura di aerazione con superficie non inferiore ad 1 m 2, tale apertura sarà dotata di serramento apribile distanza comandata dall impianto di rivelazione fumi. Nella parte superiore del vano ascensore verrà fatta un apertura di ventilazione permanente con superficie non inferiore a 0,50 m 2. 4.5. ASCENSORI E' prevista l installazione di un ascensore all'interno del vano scala protetto il quale avrà caratteristiche REI 60. 9

5. IMPIANTI TECNOLOGICI 5.1. IMPIANTI DI PRODUZIONE CALORE Gli impianti di produzione di calore sono realizzati secondo norma, e verrà certificato dall'installatore abilitato e regolarmente iscritto alla C.C.I.A.A.. 6. IMPIANTI ELETTRICI 6.1. GENERALITA' Gli impianti elettrici di servizio e quelli elettrici di sicurezza saranno realizzati in conformità alla legge I marzo 1968, n. 186, (Gazzetta Ufficiale n. 77 del 23 marzo 1968), come certificato da relazione del tecnico abilitato e regolarmente iscritto alla C.C.I.A.A.. 6.2. QUADRI ELETTRICI GENERALI Il quadro elettrico generale verrà ubicato in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall'incendio. 7. SISTEMA DI ALLARME I locali saranno muniti di un sistema di allarme acustico realizzato mediante sirena o altro dispositivo acustico approvato, con caratteristiche idonee ad avvertire le persone presenti delle condizioni di pericolo in caso di incendio. Il comando di attivazione del sistema di allarme verrà ubicato in un luogo permanentemente presidiato e su tutti i piani dell edificio, in zone facilmente raggiungibili e adeguatamente segnalato. 8. MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI 10

8.1. GENERALITA' Le attrezzature e gli impianti di estinzione degli incendi saranno realizzati a regola d'arte ed in conformità a quanto di seguito indicato. 8.2. ESTINTORI Tutti i piani saranno dotati di un adeguato numero di estintori portatili di tipo approvato. Gli estintori saranno distribuiti in modo uniforme nell'area da proteggere, e precisamente: Autorimessa n. 5 34A - 144B Sala riunioni, centro wellness, palestra n. 4 34A - 144B Sale colazioni, sala bar, zona piscina n. 4 34A - 144B Piano primo n. 4 34A - 144B Piano secondo n. 4 34A - 144B Piano terzo n. 4 34A - 144B Gli estintori saranno ubicati in posizione facilmente accessibile e visibile; appositi cartelli segnalatori ne faciliteranno l'individuazione, anche a distanza. 8.3. IDRANTI Come riportato nelle planimetrie di progetto allegate, all interno della struttura verrà realizzata una colonna montante DN 70 dalla quale ci saranno le derivazioni degli idranti DN 45 corredati di tubazione lunga 20 m e lancia a tre posizioni (chiusa getto frazionata), realizzata a regola d'arte in conformità alla UNI 10779 e UNI 9487. Il numero e la posizione degli idranti sono stati prescelti in modo da consentire il raggiungimento, con il getto, di ogni punto dell'area protetta. 8.4. IMPIANTO IDRICO ESTERNO 11

All'esterno dell'edificio, vi è posizionato un idrante DN 70, da utilizzare per il rifornimento dei mezzi dei Vigili del Fuoco. Tale idrante assicurerà una portata non inferiore a 460 l/min. per almeno 60 min., con una pressione residua non inferiore a 3 bar. 9. IMPIANTO DI RIVELAZIONE E SEGNALAZIONE AUTOMATICA DEGLI INCENDI Per i motivi sopra richiamati è stato installato un impianto di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi. Tale impianto è realizzato a regola d'arte secondo le norme UNI EN 54-2. 10. LUCI DI EMERGENZA Tutta la srutura sarà dotata di luci di emergenza installate a regola d arte e dislocate in modo tale da garantire una sufficiente intensità luminosa, comunque non inferiore a 5 Lux ad un metro da terra, tale da garantire l esodo in sicurezza delle persone. 11. SEGNALETICA DI SICUREZZA Si applicano le vigenti disposizioni di Legge sulla segnaletica di sicurezza, espressamente finalizzate alla sicurezza antincendio, di cui al D.P.R. 8 giugno 1982, n. 524 (Gazzetta Ufficiale n. 218 del 10 agosto 1982) nonché le prescrizioni di cui alla direttiva 92/58/CEE del 24 giugno 1992. In particolare sulle porte delle uscite di sicurezza verrà installata una segnaletica di tipo luminoso, mantenuta sempre accesa durante l'esercizio dell'attività, e alimentata con impianto privilegiato o autonomamente in emergenza. In particolare la cartellonistica indica: a. le uscite di sicurezza 12

b. i percorsi per il raggiungimento delle uscite di sicurezza c. l'ubicazione dei mezzi fissi di estinzione incendi d. l'ubicazione dei mezzi portatili di estinzione incendi e. i pulsanti di emergenza ALLARME INCENDIO f. le valvole di intercettazione del gas metano 12. GESTIONE DELLA SICUREZZA 12.1. GENERALITA' Il responsabile dell'attività, o persona da lui delegata, deve provvedere affinché nel corso dell'esercizio non vengano alterate le condizioni di sicurezza, ed in particolare: a) i sistemi di vie di uscita devono essere tenuti costantemente sgombri da qualsiasi materiale che possa ostacolare l'esodo delle persone e costituire pericolo per la propagazione di un incendio; b) prima dell'inizio di qualsiasi manifestazione deve essere controllata la funzionalità del sistema di vie di uscita, il corretto funzionamento dei serramenti delle porte, nonché degli impianti e delle attrezzature di sicurezza; c) devono essere mantenuti efficienti i presidi antincendio, eseguendo le manutenzioni con cadenza non superiore a 6 mesi sia per estintori che manichette; d) devono mantenersi costantemente efficienti gli impianti elettrici, in conformità a quanto previsto dalle normative vigenti; e) devono mantenersi costantemente in efficienza i dispositivi di sicurezza degli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento (serrande tagliafuoco); f) devono essere presi opportuni provvedimenti di sicurezza in occasione di situazioni particolari, quali manutenzioni ordinarie e straordinarie e sistemazioni; 13

g) deve essere fatto osservare il divieto di fumare; h) nei depositi e nei laboratori, i materiali presenti devono essere disposti in modo da consentirne una agevole ispezionabilità. 12.2. CHIAMATA DEI SERVIZI DI SOCCORSO I servizi di soccorso devono poter essere avvertiti in caso di necessità tramite rete telefonica. La procedura di chiamata deve essere chiaramente indicata a fianco di ciascun apparecchio telefonico, dal quale questa sia possibile effettuare la chiamata. 12.3. INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE Tutto il personale dipendente sarà adeguatamente informato e formato sui rischi prevedibili, sulle misure da osservare per prevenire gli incendi e sul comportamento da adottare in caso di incendio. Il titolare inoltre formerà alcuni dipendenti, addetti in modo permanente al servizio di primo intervento in caso di incendio o altro pericolo. 12.4. ISTRUZIONI DI SICUREZZA Negli atri, nei corridoi e nelle stanze saranno collocate in vista le planimetrie dei locali, recanti la disposizione dei locali, le attrezzature antincendio, l'ubicazione dei servizi tecnologici e le indicazioni dei percorsi d esodo da seguire per raggiungere le scale e le uscite di sicurezza. A tutti i piani saranno posizionate planimetrie generali, nelle quali verranno riportati: vie di uscita (corridoi, scale, uscite) mezzi ed impianti di estinzione quadri elettrici 14

valvole di intercettazione impianto di distribuzione gas metano ambienti di pertinenza con indicazione delle relative destinazioni d'uso. 12.5. PIANO DI SICUREZZA ANTINCENDIO Tutti gli adempimenti necessari per una corretta gestione della sicurezza antincendio saranno pianificati in un apposito documento, adeguato alle dimensioni e caratteristiche della struttura, che specifichi quanto di seguito riportato: la prevenzione dei rischi; l informazione dei lavoratori e delle persone presenti; la formazione dei lavoratori; le misure tecnico organizzative destinate a porre in atto i provvedimenti necessari. La prevenzione del rischio di incendio terrà conto: a) del tipo di attività; b) dei materiali immagazzinati e manipolati; c) delle attrezzature presenti nel luogo di lavoro compresi gli arredi; d) delle caratteristiche costruttive del luogo di lavoro compresi i materiali di rivestimento; e) delle dimensioni e dell articolazione del luogo di lavoro, del numero di persone presenti, siano esse lavoratori dipendenti che altre persone, della loro prontezza ad allontanarsi in caso di emergenza. 12.6. REGISTRO DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO Il responsabile dell'attività, o personale da lui incaricato, registrarà i controlli e gli interventi di manutenzione sui seguenti impianti ed attrezzature, finalizzate alla sicurezza antincendio: sistema di allarme ed impianti di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi; attrezzature ed impianti di spegnimento; sistema di evacuazione fumi e calore; 15

impianti elettrici di sicurezza; porte ed elementi di chiusura per i quali è richiesto il requisito di resistenza al fuoco. Inoltre deve essere oggetto di registrazione l'addestramento antincendio fornito al personale. Tale registro sarà tenuto aggiornato e reso disponibile in occasione dei controlli dell'autorità competente. IL TECNICO 16