POLITICA ECONOMICA EUROPEA. 3- Gli obiettivi della politica di bilancio

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Nota di aggiornamento

Transcript:

POLITICA ECONOMICA EUROPEA 3- Gli obiettivi della politica di bilancio 2017

2 Framework Lezione 1: Governance economica dell'ue: un quadro d insieme Lezione 2: Il Patto di stabilità e crescita e le sue articolazioni Lezione 3: Gli obiettivi della politica di bilancio Lezione 4: Sorveglianza macroeconomica, European Stability Mechanism Lezione 5: Il quadro normativo nazionale: dalla revisione costituzionale all applicazione delle nuove regole

3 Ricordiamo che Prima della riforma del patto di stabilità e crescita, il trattato di Maastricht (1992) prevedeva due sole regole da rispettare: Rapporto Deficit/Pil 3% Rapporto Debito/Pil 60% Con la riforma del patto di stabilità e crescita si aggiungono nuove procedure e vincoli

4 Gli obiettivi della politica di bilancio Saldo Strutturale Obiettivo di medio Termine Braccio Preventivo (Preventive Arm) Regola della spesa Indebitamento Netto Debito (debt rule) Braccio Correttivo (Corrective Arm)

5 Gli obiettivi della politica di bilancio: Indebitamento Netto e Debito Indebitamento/Accreditamento netto delle Amministrazioni pubbliche: saldo contabile tra le entrate e le uscite del conto economico delle Amministrazioni pubbliche (definite nella lista S13). Il saldo, rapportato al Pil, non deve superare la soglia del -3%; al superamento del vincolo si attivano le procedure correttive previste dalle regole europee Debito pubblico: è la somma delle passività finanziarie delle AP, in essere al 31 dicembre di ciascun anno al valore nominale del settore delle Amministrazioni pubbliche, come definita ai fini della Procedura per i Disavanzi Eccessivi. Il debito calcolato è lordo, non vengono sottratte le attività detenute dalle AP e consolidate (annullate le passività che costituiscono attività di altri enti delle AP). Gli strumenti finanziari inclusi nel debito pubblico sono: monete e depositi; titoli a breve e a lungo termine; prestiti a breve e a lungo termine Esclude gli strumenti finanziari derivati, le passività imputate per garanzie standardizzate e le altre passività legate a semplici sfasamenti temporali nei pagamenti (es. debiti commerciali). Il debito rapportato al Pil non deve essere superiore al 60% o mostrare una diminuzione ad un ritmo soddisfacente

6 Gli obiettivi della politica di bilancio: Indebitamento Netto e Debito Relazione, teorica, tra indebitamento netto e debito Stock del debito pubblico alla fine del periodo t-1 Stock del debito pubblico alla fine del periodo t B t-1 + D t = B t Disavanzo del periodo t (+ le partite finanziarie)

7 200 Deficit vs Debito 2016 180 EL 160 140 IT PT 120 100 80 60 40 ES FR UK RO BE PL SI HU FI SK AT DK HR IE LV BG LT CY NL CZ DE SE MT 20 EE LU 0-5 -4-3 -2-1 0 1 2

8 Fonte: Istat 14.0 12.0 10.0-8.0-6.0-4.0-2.0 0.0 2.0 4.0 6.0 8.0 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Saldo Primario/pil deficit/pil Serie3

9 Fonte: Banca d Italia e Istat 0 25 50 75 00 25 50 75 1861 1864 1867 1870 1873 1876 1879 1882 1885 1888 1891 1894 1897 1900 1903 1906 1909 1912 1915 1918 1921 1924 1927 1930 1933 1936 1939 1942 1945 1948 1951 1954 1957 1960 1963 1966 1969 1972 1975 1978 1981 1984 1987 1990 1993 1996 1999 2002 2005 2008 2011 2014 2017 2020

10 Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale Con la riforma del Patto di stabilità e crescita (2005) introdotti nuovi obiettivi Saldo strutturale = saldo nominale componente ciclica misure una tantum Misure una tantum: provvedimenti con effetti transitori sul bilancio pubblico che non producono cambiamenti duraturi sui saldi strutturali. Le entrate una tantum (one off revenues) sono differenti dalle entrate straordinarie (windfall revenues) Componente ciclica = parametro di aggiustamento ciclico x output gap parametro di aggiustamento ciclico (ε= 0,54): esprime la semi-elasticità del saldo di bilancio al ciclo economico output gap= Pil effettivo PIL potenziale PIL potenziale: il livello massimo di prodotto ottenibile con il pieno utilizzo delle risorse (lavoro e capitale) e coerente con un'inflazione stabile. il PIL potenziale e l'output gap devono essere stimate con metodi statistici

11 Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima Le due principali strategie di stima del PIL potenziale : "statistiche", si basano su filtri univariati o multivariati (algoritmi ricorsivi che partendo dal PIL effettivo stimano la componente di trend e quella ciclica); "economiche", si basano sulla funzione di produzione. Il metodo della funzione di produzione è il metodo adottato dalla Commissione europea; ha il vantaggio di fornire una spiegazione economica all'andamento del PIL potenziale e mostra il contributo di ciascun fattore di produzione e della produttività totale dei fattori. Particolare l'attenzione ad una delle componenti che determina la stima del PIL potenziale: NAWRU (non-accelerating-wage rate of unemployment), il tasso di disoccupazione coerente con un inflazione salariale stabile.

12 Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima il PIL potenziale è rappresentato con la funzione di produzione Cobb-Douglas Y T = L t α K t 1 α TFP t dove Y T è il PIL in livelli espresso in termini reali L il lavoro, K il capitale, α è l elasticità del prodotto al fattore lavoro (0,65); TFP rappresenta il contributo del progresso tecnologico ( Produttività Totale dei Fattori, Total Factor Productivity) alla crescita economica; non è altro che il residuo di Solow: la componente di crescita del PIL non è spiegata né dalla crescita di L né da quella di K

13 Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima Nella stima della funzione di produzione: K utilizzato il suo livello effettivo (metodo dell inventario permanete); TFP stima della componente di trend è ottenuta utilizzando un filtro di Kalman multivariato; L misurato attraverso il totale delle ore lavorate; dove la componente trend è ottenuta attraverso la seguente decomposizione: LP=HOURST t *POPW t * PARTS t * (1- NAWRU t ) HOURST: componente di trend delle ore lavorate per occupato; POPW: popolazione in età lavorativa nella fascia di età 15-74 anni; PARTS: componente di trend del tasso di partecipazione; NAWRU: tasso di disoccupazione compatibile con una crescita dei salari stabile; è stimato applicando un filtro di Kalman alla serie del tasso di disoccupazione e all equazione che esprime la relazione tra crescita dei salari e disoccupazione (curva di Phillips).

14 Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima L utilizzo di procedure econometriche, se pur con metodologie condivise, comporta alcuni svantaggi: dipendenza delle stime dalla revisione statistica delle serie storiche distorsione alla fine della serie (end point bias): in prossimità degli ultimi valori della serie storica mancano osservazioni sul futuro la metodologia tende a sottostimare la lunghezza del ciclo economico sviluppi economici recenti interpretati come ciclici bias nella stima dell output gap Stima del NAWRU (curva Phillips ) in periodi di deflazione ha mostrato alcuni paradossi; diminuzione disoccupazione avrebbe creato inflazione quando si osservavano, invece, segnali di deflazione

15 Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima

16 Gli obiettivi della politica di bilancio: Saldo Strutturale stima Volatilità delle stime di output gap - Stime Commissione Europea (da Autunno 2002 a Autunno 2014)

17 Gli obiettivi della politica di bilancio: Obiettivo di medio Termine l'obiettivo di Medio Termine (OMT): È un risultato di bilancio che garantisce un margine di sicurezza rispetto alla soglia del 3% per cento del PIL in caso di peggioramento del contesto economico e varia da paese a paese; Il margine di sicurezza è differente tra i diversi Stati membri perché è determinato considerando la produzione e la sensibilità del bilancio alle oscillazioni del PIL; Gli Stati dovrebbero registrare un saldo di bilancio strutturale pari all'omt o in rapida convergenza (correzione annuale del saldo strutturale pari almeno a 0,5 pp Pil); Per gli Stati con un livello di debito maggiore del 60% richiesta una velocità di convergenza all'omt maggiore

18 Gli obiettivi della politica di bilancio: Obiettivo di medio Termine OMT = max(omt ILD ; OMT MB,OMT EURO/ERM2 ) OMT EURO/ERM2 : raggiungere un saldo di bilancio strutturale non inferiore al -1 % del Pil (paesi area euro o tasso di cambio europeo ERM II) ; per i paesi firmatari del c.d. Fiscal compact OMT EURO/ERM2 pari a -0,5 % OMT MB (minimum benchmark): = -3-ε ROG ε: la semi-elasticità del saldo di bilancio rispetto all'output gap; ROG è l'output gap rappresentativo determinato come valore più sfavorevole di OG che ci si può attendere durante il ciclo economico; Quindi OMT MB è pensato per assicurare il rispetto del 3% durante il ciclo economico, tenuto conto della volatilità del PIL registrata in passato e della sensibilità del bilancio alle variazioni del PIL stesso.

19 Gli obiettivi della politica di bilancio: Obiettivo di medio Termine OMT ILD = Saldo debito 60% + α Costi Ageing + Sforzo debito 60% Saldo debito 60% = il saldo di bilancio strutturale che consentirebbe di stabilizzare il debito pubblico al 60% PIL; α Costi Ageing = aggiustamento ulteriore per a coprire una quota (α) del valore attuale dell'incremento di spesa atteso dall'invecchiamento della popolazione; Sforzo debito 60% = sforzo supplementare di riduzione del Debito specifico per i paesi con rapporto debito/pil >60 % In definitiva per l Italia: OMT = max [OMT ILD (0); OMT MB (-1,5),OMT EURO/ERM2 (-0,5)] OMT = 0,0 pareggio del bilancio strutturale

20 Gli obiettivi della politica di bilancio: DEF 2018

21 Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola della spesa Valutata l'evoluzione della spesa pubblica rispetto al tasso di crescita di medio periodo (decennale) del PIL potenziale (media: t-4<pil t <t+5) L'aggregato di spesa pubblica sottoposto a valutazione è: Totale spesa PA interessi spesa programmi UE - spese non discrezionali per indennità di disoccupazione Inoltre l aggregato finale deve essere depurato dalla variabilità propria della spesa per investimenti (livello di ciascun esercizio sostituito da un valore medio (t, t-1, t-2, t-3) Al valore della spesa così ottenuto deve essere sottratto l'importo delle entrate derivanti da misure discrezionali

22 Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola della spesa six pack (2011) nuove modifiche coerenti con il concetto di politica di bilancio prudente Regola della spesa: rafforza e agevola il rispetto dell'omt fissando un limite massimo per l'evoluzione temporale della spesa pubblica le entrate straordinarie (windfall revenues) destinate alla riduzione disavanzo e quindi del debito Se OMT raggiunto tasso di crescita annuale della spesa non dovrebbe essere superiore ad un tasso di crescita del PIL a medio termine definito come prudente. «tasso prudente»: valutato sulla base delle proiezioni del prodotto potenziale su un orizzonte temporale di dieci anni aggiornato a intervalli regolari. Se OMT non raggiunto tasso di crescita annuale della spesa dovrebbe essere inferiore al tasso prudente di crescita del PIL a medio termine.

23 Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola della spesa Per gli Stati membri che hanno già raggiunto l'omt, il tasso di crescita della spesa pubblica non deve essere più elevato del tasso di crescita di medio periodo del PIL potenziale. (ammesse eccezioni se previste opportune compensazioni con misure discrezionali dal lato delle entrate) Per gli Stati che non hanno ancora raggiunto l'omt il tasso di crescita della spesa deve essere inferiore a quello del PIL potenziale e coerente con un miglioramento del saldo strutturale di almeno 0,5 punti percentuali di PIL. La differenza tra il tasso di crescita della spesa ammesso nel caso di mancato raggiungimento dell'omt e il tasso di crescita di medio periodo del PIL potenziale è chiamato shortfall. Il rispetto del benchmark viene valutato ex post nell ambito del giudizio sull avvicinamento o raggiungimento dell OMT.

24 Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola della spesa (Def 2016)

25 Gli obiettivi della politica di bilancio: deviazioni significative

26 Gli obiettivi della politica di bilancio: deviazioni significative Per il 2018, l aggiustamento strutturale richiesto sarebbe di 0,6 punti percentuali di PIL, anche a causa dell elevato debito pubblico. Rispetto a questo aggiustamento, si registrerebbe una deviazione annua del saldo strutturale di circa 0,5 punti e di 0,4 punti sulla media biennale del 2017 e del 2018. Nel caso della regola di spesa, lo scostamento sarebbe pari a 0,7 punti di PIL su base annua e di 0,5 punti come media dell anno in corso e del precedente. Nelle raccomandazioni specifiche sul Programma di Stabilità 2017, la Commissione ha richiesto all Italia un aggiustamento significativo (substantial fiscal effort ) nel 2018, senza indicare in modo esplicito l ammontare di tale correzione. Il Governo, ha richiesto un margine di discrezionalità poiché l aggiustamento fiscale di 0,6 punti percentuali di PIL previsto avrebbe messo a repentaglio la ripresa economica e la coesione sociale; ha proposto di ridurre il miglioramento del saldo strutturale a 0,3 pp di PIL. La Commissione Europea ha sostanzialmente accettato richiedendo che l aggiustamento strutturale per il 2018 fosse di 0,3 punti percentuali di PIL

27 Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola del debito Regola del debito: introduce una regola numerica che specifica il ritmo di avvicinamento del debito al valore soglia del 60 per cento del PIL. In generale per ogni anno il debito deve ridursi : B t Y t 100 60 1 20 Nello specifico La regola prevede il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri : 1. la parte di debito in eccesso rispetto al valore di riferimento del 60 per cento del PIL deve essere ridotta in media di 1/20 nel corso dei tre anni antecedenti quello in corso (criterio di tipo backward-looking); 2. l eccesso di debito rispetto al primo benchmark sia attribuibile al ciclo economico 3. la correzione intervenga nei due anni successivi a quello di riferimento (criterio di tipo forward-looking). Il mancato rispetto non implica automaticamente l'apertura di una procedura per disavanzo eccessivo; la valutazione finale deve tener conto di alcuni fattori di rischio.

28 Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola del debito Backward-looking b t > bb t con bb t = 60% + 0.95 3 (b t 1 60%) + 0.952 3 (b t 2 60%) + 0.953 3 (b t 3 60%) dove b t uguale al debito/pil nell anno t e bb t è il backward-looking benchmark nell anno t. Nei tre anni precedenti, rispetto all anno di riferimento, l ecceso del debito rispetto al soglia si è ridotto in media di 1/20

29 Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola del debito forward-looking : b t+2 > bb t+2 bb t+2 = 60% + 0.95 3 b t+1 60% + 0.952 3 b t 60% + 0.953 3 b t 1 60% dove b t+1 e b t+2 sono le previsioni del debito stimate dalla Commissione La correzione intervine nei due anni seguenti l anno di riferimento

30 Gli obiettivi della politica di bilancio: Regola del debito La violazione del benchmark non può essere attribuita all influenza del ciclo L aggiustamentodel debito per la componente ciclica prevede la correzione sia del numeratore sia del denominatore B t Y t 3 years adjusted = 2 h=0 B t + 2 i=0 C t i Y t 3 1 + y t h pot 1 + p t h dove y pot è la crescita potenziale, p è il deflatore, C la componente ciclica del saldo di bilancio. Questo aggiustamento implica che se l output gap è positivo allora l aggiustamento del livello del debito sarà più ampio rispetto al debito osservato e vice versa

GLI OBIETTIVI DELLA POLITICA DI BILANCIO: REGOLA DEL DEBITO Not Applicabl e No further step No further step Yes Yes forwardlooking Yes b t+2 < bb t+2 B t b t <60 % GDP Debt ratio No b t < bb t backward-looking No cycle B t 3 y adj < bb t No Commission report Yes No further step STEP 1 STEP 2 STEP 3

32 Bibliografia minima La governance economica europea servizi del bilancio del Senato; n.3 Giugno 2013. Vade Mecum on the Stability and Growth Pact; Institutional paper 052 ; Economic and Financial Affairs ; march 2018 La stima del Pil potenziale e dell output gap: analisi di alcune criticità; nota di lavoro n 1 gennaio 2015; Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB). Documento di economia e finanza 2018