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Prima che si spengano le luci dei mondiali di calcio in Sudafrica, non desiderate conoscere qualcosa in più su questo Paese? Sìììì! Cominciamo a darvi qualche informazione sulla popolazione e sull economia.

Le popolazioni del Sudafrica La popolazione del Sudafrica è multietnica,il 75,2% è costituito da neri, il 13,6% da bianchi, l 8,6% da etnie miste, dette coloured, e il 2,6% da asiatici. I neri appartengono a numerosi gruppi etnici bantu, tra cui gli zulu, gli xhosa, i sotho, i tswana, i venda, gli ndebele, i tsonga, gli swazi e i pedi. Di questi, gli zulu sono il gruppo più numeroso e rappresentano il 20% della popolazione totale. La maggior parte dei bianchi discende dagli inglesi, dai tedeschi e dagli olandesi, primi colonizzatori europei conosciuti come afrikaner (o boeri). I coloured, che abitano soprattutto nelle province del Capo, sono di razza mista, derivati principalmente da incroci tra neri e afrikaner. La maggior parte degli asiatici ha origini indiane e si trova soprattutto nella provincia di KwaZulu-Natal. Anche un piccolo gruppo d origine malese è compreso nella popolazione asiatica e vive prevalentemente nelle province del Capo. Gli Afrikaner (ampiamente noti fino al XX secolo come boeri, dall'olandese boer, "contadino") discendono principalmente dai coloni calvinisti bianchi che occuparono il Capo di Buona Speranza durante il periodo di amministrazione (1652-1795) della Compagnia Olandese delle Indie Orientali e nel susseguente periodo di amministrazione britannica. La Colonia del Capo, che nacque come stazione di rifornimento, fu fondata dagli olandesi nel 1652. Nel 1688 il numero dei coloni aumentò per l'arrivo di un piccolo gruppo di Ugonotti francesi. Le file degli afrikaner vennero inoltre ingrossate da nuovi coloni provenienti da altre regioni d'europa come la Scandinavia e le isole britanniche. Si calcola inoltre che il 5-7% dei primi coloni fossero di origine non europea.

Zulu La comunità rurale degli Zulu vive in villaggi, spesso senza elettricità e acqua corrente, in case costruite in una mistura di mattoni di fango e materiali più moderni ma economici. L'aristocrazia Zulu tende ancora a giocare un ruolo superiore nella guida del popolo Zulu rurale. I locali amakhosi tendono ad avere una certa influenza sulla gente della loro area. Alcune comunità Zulu vivono vendendo articoli di vimini e collanine ai turisti e agli abitanti della città. Alcuni sono solo semplici contadini, seguendo un'agricoltura di sussistenza. Gli Zulu più poveri vivevano nelle township, come conseguenza dell'apartheid. Comunque, un gran numero di Zulu adesso sono diventanti membri della classe media e vivono nei sobborghi delle città. La lingua del popolo Zulu è lo Zulu. Esso è il linguaggio principalmente parlato in Sudafrica, con più di metà della popolazione sudafricana capace di comprenderlo. Gran parte degli Zulu parla anche l'inglese, l'afrikaans e altre tra le undici lingue ufficiali del Sudafrica

Lingua Afrikaans L'afrikaans è una lingua germanica occidentale parlata principalmente in Sudafrica e Namibia. Deriva dal dialetto detto kaap-nederlands (olandese del Capo) che si sviluppò fra i coloni boeri e i lavoratori portati nella Colonia del Capo. I boeri erano originari soprattutto delle Province Unite (gli odierni Paesi Bassi), sebbene vi fossero anche molti tedeschi, francesi e scozzesi. Molte parole Afrikaans riflettono la loro origine del XVII secolo dai dialetti olandesi meridionali.

L'economia del Sudafrica è la più sviluppata del continente africano. Il Paese produce da solo oltre un quarto del reddito continentale, grazie soprattutto alle risorse minerarie (oro, diamanti, platino, ferro, cromo, carbone) e alle industrie collegate. L'agricoltura è tra le più sviluppate dell'africa, anche se con forti squilibri: alle efficienti e produttive aziende agricole che attuano un'agricoltura di piantagione altamente specializzata si affiancano le agricolture di sussistenza, praticate nei villaggi con metodi tradizionali. L'agricoltura e la pesca non solo soddisfano l'intero fabbisogno nazionale, ma producono anche prodotti di esportazione. La produzione di cereali è concentrata nel cosiddetto "triangolo del mais", cioè l'area compresa fra la città di Mafikeng, il Lesotho e lo Swaziland.

Il 69 per cento del terreno agricolo del paese è comunque destinato all'allevamento: il Sudafrica è uno dei principali produttori di lana di pecora e di pellicce di karakul. Per quanto riguarda la silvicoltura, il paese ha messo a punto programmi di rimboschimento di pini ed eucalipti, specie che sono alla base delle esportazioni di legno grezzo e dello sviluppo d'importanti attività industriali. Le aree dove tale settore è più sviluppato sono il Mpumalanga e la zona di George. Si è sviluppata anche un'importante industria pesante, che va a sommarsi a quelle che producono beni di consumo (meccaniche, tessili e alimentari) o di lavorazione dei prodotti agricoli e della pesca. Il livello relativamente alto di sviluppo economico del paese non impedisce una larga diffusione della povertà: circa il 40% della popolazione del paese vive con meno di 2 dollari statunitensi al giorno.

Il Sudafrica è in crisi. Colpa della recessione mondiale, ma anche delle promesse non mantenute dal partito di Nelson Mandela, l African National Congress, al potere da 15 anni. Con la povertà ha ancora a che fare ogni giorno quasi la metà della popolazione. Si è sviluppata una classe media nera benestante, che ha approfittato della fine dell apartheid per arricchirsi, ma è una minoranza. Sconfiggere la povertà è da 15 anni l obiettivo dell ANC: il percorso è ancora lungo, ma le basi ci sono: il Sudafrica è il primo produttore di platino, il terzo d oro, il quarto di diamanti. Il 43% della popolazione è al di sotto della soglia di povertà, un milione di famiglie vivono nelle bidonville, la disoccupazione è al 40%. Un ulteriore problema è l Aids, che riguarda il 18,3% della popolazione, è micidiale anche per l economia: dimezza la manodopera, abbassa la produttività, fa esplodere la spesa sanitaria. E a proposito di forza lavoro, c è il problema dei bianchi. L ANC ha aperto ai neri i posti che 15 anni fa erano riservati ai bianchi. Nelle aziende l obiettivo dello Stato è di riservare una quota del 40% ai neri nelle funzioni dirigenziali. Un inevitabile politica di riequilibrio che ha messo in fuga molti bianchi, emigrati in Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda.

Diamanti in Sudafrica Quanto ai diamanti, lo stato ha una produzione colossale; tale attività fa capo alla compagnia De Beers, che controlla gran parte del commercio mondiale delle pietre. Per i diamanti vanno soprattutto ricordate le miniere di Kimberley (Provincia del Capo), Premier (Transvaal). KIMBERLEY Kimberley è una città del Sudafrica, capoluogo della provincia del Capo Settentrionale. Si trova nei pressi del fiume Vaal. Conta circa 200.000 abitanti. La zona di Kimberley è nota soprattutto per le importanti miniere di diamanti.

Oro in Sudafrica Il Sudafrica è per tradizione il paese dei diamanti e dell'oro; tuttavia le sue risorse sono molto più varie e in alcuni casi grandiose. Benché sia ormai estratto a notevole profondità e quindi a costi crescenti, l'oro è una sbalorditivo primato sudafricano; l'area di estrazione più famosa è il Rand (Transvaal). TRANSVAAL Il Transvaal è stato una delle province del Sudafrica dal 1910 al 1994. La provincia non esiste più, e il suo territorio ora forma tutto, o parte del territorio delle, province di Gauteng, North West, Limpopo e Mpumalanga.

Città, Stadio e Capacità Johannesburg, FNB Stadium 94 700 posti Johannesburg, Ellis Park Stadium 61 000 posti Città del Capo, Green Point Stadium 70 000 posti Durban, Moses Mabhida Stadium 70 000 posti Tshwane / Pretoria, Loftus Versfeld Stadium 50 000 posti Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth, Nelson Mandela Bay Stadium 48 000 posti Mangaung / Bloemfontein, Free State Stadium 48 000 posti Nelspruit, Mbombela Stadium 46 000 posti Polokwane, Peter Mokaba Stadium 45 000 posti

FNB STADIUM JOHANNESBURG 11 Giugno esordio campionato del mondo: Sud Africa Messico. L FNB Stadium ospiterà la finale l 11 luglio.

Investimenti del Sud Africa IL SUD AFRICA E PRONTO AD OSPITARE IL MONDIALE DI CALCIO 2010: UN LAVORO PREPARATO DA TEMPO PER FARE IN MODO CHE OGNI COSA VADA PER IL MEGLIO. I MONDIALI DI CALCIO SONO UN IMPORTANTE SCOMMESSA PER IL FUTURO DELLA NAZIONE: SI STIMA CHE CONTRIBUIRANNO ALL ECONOMIA DEL PAESE CON UN APPORTO DI 4,6 MILIARDI DI EURO SOLO CON GLI INVESTIMENTI FATTI NELLE COSTRUZIONI E CON UN ULTERIORE CONTRIBUTO DI 1,5 MILIARDI DI EURO.

SICUREZZA IL COLONNELLO VISH NAIDOO HA DETTO: LA NAZIONE ITALIANA AVRA SUFFICIENTE PROTEZIONE ANCHE SE NON POSSIAMO RIVELARE MOLTI DETTAGLI SU QUESTO TEMA. NEL GIUGNO 2008 IL PAESE OSPITANTE HA PRESENTATO ALLA FIFA UN PIANO DI SICUREZZA MOLTO DETTAGLIATO COMPRENDETENTE LE MISURE PER FARE FRONTE A MINACCE TERRORISTICHE, VIOLENZA DEI TIFOSI E CRIMINALITA. 44 MILA AGENTI IN UNIFORME SARANNO DESTINATI A VIGILARE SUI MONDIALI DI CALCIO SUD AFRICA 2010. IN AZIONE 39 ELICOTTERI DELLA POLIZIA CON L APPOGGIO SUPPLEMENTARE DELL ESERCITO. SONO STAI INVESTITI 67 MILIONI DI EURO PER PREPRARE L EVENTO.

Creata dal designer italiano Silvio Gazzaniga nel 1970, verrà alzata dai vincitori del torneo l 11 luglio

Gli Stadi dei Mondiali 2010 Stadi Sud Africa In totale il governo ha investito 170miliardi di Rand (circa 15,5 miliardi di euro) dal 2005/2006 al 2009/2010 nel sistema dei trasporti. Per quanto riguarda gli aeroporti, gli investimenti più importanti riguardano i tre principali scali internazionali: Johannesburg, Cape Town e Durban. Per gestire il traffico aereo portuale di circa mezzo milioni di visitatori sono stati investiti circa 35 milioni di dollari in un programma di gestione tecnologica dei passeggeri. Per gli spostamenti all'interno delle città, il governo ha investito nel sistema Bus Rapid Transit (Brt), attivo 18 ore al giorno, estensibili a 24. Questo sistema prevede nelle città ospitanti una fermata ogni 500 metri, con telecamere collegate a una stazione di controllo per la sicurezza di pendolari e turisti. I Mondiali 2010 di Sudafrica si giocherà in dieci stadi di nove tra le più importanti città sudafricane. La maggior parte sono concentrati nella zona nord-orientale del paese africano, ma gli stadi più importanti, in cui verranno disputate le gare più attese, si trovano nella parte meridionale e centrale del paese. Tutti gli stadi dei Mondiali 2010 hanno subito un lavoro di restayling o sono stati costruiti completamente nuovi. Johannesburg sarà l unica città con due impianti di gioco.

Polokwane, vista della città e dello stadio dove si svolgeranno i mondiali di calcio questa estate. Dedicato ad un figlio dell emancipazione dall apartheid sudafricana, nato nella città di Polokwane, lo stadio è di nuova costruzione e sarà completato in prossimità dell inizio della manifestazione iridata. Costruito vicino al vecchio impianto, denominato con lo stesso del nuovo stadio, potrà contenere circa 46.000 spettatori. La struttura si ispira all icona locale degli alberi di baobab. In questo stadio verranno disputate quattro gare, tutte della prima fase a gironi, tra cui Francia-Messico e Grecia-Argentina.

Free State Stadium Noto per ragioni di sponsor come Vodacom Park, è uno stadio multiuso per rugby e calcio. Ospita le partite casalinghe di due squadre di rugby: i Free State Cheetahs e i Central Cheetahs, ma anche i match del Bloemfontein Celtic, squadra di calcio che gioca nella Premier Soccer League. L impianto si trova a 1700 metri di altitudine. Free Stadium di Blomfontein, conosciuto per ragioni di sponsor come Vodacom Park, è lo satdio che ospiterà sei gare, tra cui la sfida tra la Francia e i padroni di casa, oltre ad un ottavo di finale. I lavori di ristrutturazione hanno previsto la costruzione di una nuova gradinata, che porterà la capienza a 48.000 spettatori, ma saranno rimodernate le strutture tecniche, come i tornelli di ingresso, i tabelloni elettronici, il sistema sonoro e saranno potenziati i riflettori. Lo stadio occupa, come la maggior parte degli impianti di questi Mondiali 2010, gare di rugby e calcio, tra cui il Bloemfontein Celtic della Premier Soccer League sudafricana, ma anche le gare dei Free State Cheetahs e dei Central Cheetahs. Ha ospitato tre gare del campionato del mondo di rugby del 1995 e anche quattro gare della Confederations Cup 2009.

Green point stadium Il Green Point Stadium è situato nei pressi del centro di Città del Capo, tra l Oceano Atlantico e il Victoria & Alfred Waterfront, famoso luogo turistico e sede di negozi. L impianto precedente è stato demolito nel 2007 ed è stata la casa delle squadre di calcio del Santos Football Club e dell Ajax Cape Town. Il vecchio impianto è stato anche prevalentemente utilizzato per ospitare grandi concerti, come quello di Micheal Jackson o degli U2. Terminati i lavori nel 2009, avrà una capienza massima di 70.000 spettatori e ospiterà otto gare del campionato del Mondo, tra cui un ottavo di finale, un quarto e una semifinale, oltre a cinque gare della prima fase, tra cui Italia-Paraguay, Uruguay-Francia e Camerun-Olanda. Dopo il Mondiale verrà utilizzato per incontri di rugby e di calcio. Il Green Point Stadium sorge sui piedi del Table Mountain. Il Table Mountain fa parte di un complesso di rilievi che include a est il Devil's Peak (1.000 m) e a nord Lion's Head (669 m) e la collina di Signal Hill.Il punto più alto della montagna, il "Maclear's Beacon" è situato a 1,086 m s.l.m., e prende il nome da un segnale (beacon) postovi da Thomas Maclear come punto di riferimento per calcoli trigonometrici. Non si tratta di un vero e proprio picco, in quanto si trova appena 19 metri sopra il punto di arrivo della cabinovia che sale le pendici del monte partendo dalla città.

Ora che avete abbastanza informazioni sui Mondiali, vi consigliamo di visitare alcuni tra i più bei parchi del Sudafrica: Addo Elephant; Table Mountain; Kruger

Una delle maggiori attrattive turistiche del Sudafrica è sicuramente costituita dalla natura, riscontrabile un po ovunque in un paese capace di offrire un estrema varietà ambientale che spazia dai deserti del Kalahari alle alte montagne del Drakensberg, fino alle acque dell oceano Indiano popolate tra l altro da pinguini, balene, squali e megattere, ma in particolare nelle numerose aree protette, che in sud africa iniziarono ad essere istituite prima che altrove. Oggi esiste una rete di parchi nazionali (in tutto sono 18) e di riserve pubbliche e private che non trova uguali nel mondo e che si autofinanziano proprio con il turismo. Per non parlare poi delle Game Farm, fattorie in cui al posto degli animali domestici vengono allevati animali selvatici come leoni, ghepardi, struzzi e coccodrilli. Prima ancora della fauna, l estrema varietà della flora rappresenta la principale ricchezza ambientale del Sudafrica, con oltre 22 mila specie. La grande attrattiva per i turisti è però costituita dagli animali, facilmente avvistabili nei parchi,qui vivono: l elefante africano, il rinoceronte bianco, l ippopotamo, la giraffa, il ghepardo, il toporagno, scarabeo-rinoceronte, tessitore dei bufali, toporagno elefante, testuggine leopardina e formacaleone. Straordinaria anche la varietà degli uccelli, con ben 900 specie. I principali parchi nazionali sono: Addo Elephant Park, il Kruger e il Table Mountains.

Impossibile se si visita il sud africa saltare questa tappa, il meraviglioso parco Nazionale Addo Elephant, poiché potrete ammirare da vicino la maestosa imponenza degli elefanti, la vivacità dei pinguini africani e la stranezza dello scarabeo stercorario, infatti questa specie si può trovare solo all Addo Elephant. Il Parco è uno dei venti parchi nazionali del Sudafrica. Si trova nella provincia di Eastern Cape, circa 70 km a nordest di Port Elizabeth. Il territorio del parco è costituito di zone a vegetazione bassa, simili a steppa, e aree semidesertiche.prima dell'avvento dei coloni europei, gli elefanti erano diffusi in quasi tutta la parte meridionale del Sudafrica; furono gradualmente cacciati per far posto alle coltivazioni. All'inizio del XX secolo la caccia si intensificò, e la strage di pachidermi finì per interessare l'allora nascente movimento della protezione animale. Nel 1931, si contavano appena 11 elefanti sopravvissuti. Il parco Addo Elephant copre una superficie complessiva di 1.480 km². Recentemente, al Parco sono state unite altre due riserve, il Woody Cape Nature Reserve e una riserva marina. Ospita, tra l'altro, la seconda più grande colonia di pinguini africani. L'insieme dell'addo e di queste due riserve aggiuntive ha un'area di 3.600 km² e prende il nome di Greater Addo Elephant National Park.

Nel suo complesso, il Greater Addo Elephant National Park è molto probabilmente l'unico parco al mondo a ospitare i cosiddetti Big 7 ("i grandi 7"): elefante, rinoceronte, leone, bufalo, leopardo, balena e squalo bianco. Oggi il parco ospita oltre 420 elefanti, 450 bufali, una trentina di zebre, una quindicina di rinoceronti neri, centinaia di facoceri e una grande varietà di specie di antilopi. Recentemente sono stati introdotti nel parco anche leoni e iene maculate. Vi si trova anche una specie endemica di scarabeo stercorario incapace di volare, il Circellium bacchus.

L'elefante africano è il più grande animale terrestre. Mediamente, i maschi misurano 6-6,5 metri di lunghezza, circa 3,5 metri di altezza al garrese e il peso si aggira sui 4.500 kg. Le femmine sono più piccole, arrivano a 3 tonnellate di peso. L'esemplare più grande conosciuto fu ucciso in Angola nel 1974 e misurava 4,2 metri di altezza per un peso di circa 12 tonnellate. Questo animale ha orecchie enormi, che oltre ad assicurargli un udito molto fine sono anche utili per la dispersione di calore. Le zanne, che sono gli incisivi superiori allungati, sono molto grandi e nei maschi superano il metro e mezzo di lunghezza. Gli elefanti femmina del parco Addo sono sprovvisti di zanne.

La parte preponderante del suo pasto quotidiano è costituita da vegetazione erbacea come le graminacee, ma si nutre abbondantemente anche di fogliame, frutti, corteccia. Grazie alla sua lunga e robusta proboscide è in grado di raggiungere anche i rami più alti. Se non riesce ad arrivarvi, spesso l'elefante ricorre ad una soluzione drastica, e abbatte l'albero per nutrirsi delle sue fronde. Un branco di elefanti quindi esercita un certo impatto sull'ambiente, arrivando anche a disboscare piccole aree di vegetazione. Mediamente, questo animale deve ingerire circa 300 kg di cibo al giorno. Grazie alla notevole lunghezza del suo intestino riesce a digerire qualsiasi tipo di vegetale. Proporzionatamente, gli elefanti depositano 250 kg di escrementi al giorno, che fungono da immensa riserva per gli scarabei stercorari. L'elefante è un animale sociale che vive in grandi branchi, che possono arrivare a contare anche una settantina di individui. Questi gruppi hanno struttura matriarcale e sono guidati solitamente dalla femmina più anziana. Questo animale ama molto l'acqua che è fondamentale per rinfrescarsi e pulirsi; usa la sua proboscide per raccogliere parecchi litri d'acqua e spruzzarsela addosso a mo' di doccia. L'elefante è un animale notoriamente molto longevo; vive mediamente 70-75 anni; in almeno un caso noto un individuo ha superato gli 80 anni.

Il parco ebbe fra gli anni '40 e gli anni '60 una sorta di involontario "eroe" animale. Un grande elefante maschio, a cui fu dato il nome di Hapoor, fu colpito da un proiettile che gli bucò un orecchio, senza ucciderlo. Questo avvenimento contribuì a rendere Hapoor, già di temperamento notoriamente focoso, un nemico giurato degli esseri umani. Hapoor era a capo di un branco di una ventina di individui (e arrivò a uccidere un pretendente al trono). Nel 1968, all'età di 44 anni, Hapoor venne infine scacciato dal branco da un contendente più giovane; rimasto solo, riuscì a scavalcare l'alta barriera di protezione che delimitava il territorio dell'addo, ciò che nessun elefante aveva mai tentato prima. Hapoor fu alla fine abbattuto perché pericoloso; oggi la sua testa, con l'orecchio bucato, si trova nella sala del ristorante principale del parco.

Il Circellium bacchus è una specie di scarabeo stercorario endemica del Sudafrica. Si trova in pochissime aree, fra cui l'addo Elephant National Park. È l'unica specie del genere Circellium. È privo di ali, e specializzato nella raccolta di escrementi di grandi mammiferi come elefanti e bufali. Fra le caratteristiche peculiari di questa specie di stercorari c'è una cavità sotto le elitre (nel luogo dove mancano le ali) che consente una particolare respirazione con pochissima dispersione di umidità. Come gli altri stercorari, il C. bacchus crea pallottole di sterco di qualche centimetro di diametro, e le fa poi rotolare fino alla tana. Di questo compito si occupano un maschio e una femmina; la femmina spinge la pallottola e il maschio la segue, proteggendo la compagna da eventuali aggressori (in particolare, altri scarabei che tentino di rubare la pallottola). In genere, gli scarabei dell'addo si trovano a doversi avventurare sulle strade del parco, preferite dagli elefanti per gli spostamenti e quindi ricche di sterco; numerosi cartelli segnalano ai turisti di fare attenzione a non calpestare questi insetti o schiacciarli durante gli spostamenti in automobile. Quando la coppia di scarabei raggiunge la tana, la femmina depone nella palla di sterco un singolo uovo. Dopo pochi giorni l'uovo si schiude e la larva inizia a nutrirsi dello sterco raccolto dai genitori.

Pinguini?! In Sud Africa?! Li avete mai visti? Se volete passeggiare tra questi piccoli animali, visitate il parco: Table Mountains!!! Sarà una giornata indimenticabile!

Il Parco nazionale di Table Mountain è un'area protetta istituita nel 1998 che si trova in Sudafrica nella Provincia del Capo Occidentale. Questa area protetta conserva una notevole biodiversità relativamente alla flora endemiche detta fynbos. Il parco è stato istituito come Parco Nazionale del Sudafrica il 29 maggio 1998 con il nome di Cape Penisula National Parc. I vari habitat che compongono il parco ospitano una notevole varietà di fauna.purtroppo nessuno dei grandi mammiferi, che pure popolavano questa area, come il leone, il leopardo e la iena, è sopravvissuto alla caccia ed al degrado ambientale. Tuttavia grazie ad un attento programma di allevamento molte specie sono state conservate. Quest area è abitata da babbuini, struzzi, balene,pinguini, zebre e molti altri animali di piccola e grossa taglia. Dal 2004 il parco è entrato a far parte, insieme ad altri sette siti del Sudafrica, dei beni dell'umanità protetti dall'unesco con il nome di Area protetta della Regine Florale del Capo.

Un tempo il parco di Table Mountains copriva esclusivamente aree terrestri. Attualmente esiste una sezione meridionale del parco costituita dalla riserva, detta Cape of Good Hope Nature Reserve, creata nel 1938. I principali punti di interesse di questa sezione sono: il villaggio di conservazione di Scarborough sulla costa ovest, la spiaggia di Boulders Beach con la colonia di pinguini africani e naturalmente i promontori di Capo Point e Capo di Buona Speranza. Nell area marina di questa sezione è severamente vietata la pesca.

Il pinguino del Capo o pinguino africano è un pinguino diffuso in Sudafrica e su alcune isole della Namibia. È anche detto pinguino asino perché raglia. La sua lunghezza può raggiungere i 68-70 cm ed il suo peso i 2,9 chilogrammi circa. Il dorso dello Spheniscus demersus è di colore grigio-nero scuro mentre il ventre, il petto ed il collo sono bianchi. Una sorta di banda nera scende dal petto fino alle zampe dell'animale. Sopra l'occhio ha una macchia rossa. Ha zampe palmate,e come tutti i pinguini non sa volare. Si nutre soprattutto di gamberetti che si trovano nel mare detti "krill.

Lo struzzo è una specie di uccello dell'ordine degli Struthioniformes che, anche per via della sua incapacità di volare, risulta essere il più grande tra i pennuti viventi. Ha un corpo molto robusto, il collo lungo, la testa piccola e piatta, il becco dritto, ottuso, poco arrotondato nella parte anteriore e piatto in punta. Il maschio ha tutte le piume del tronco di color nerocarbone, quelle della coda e dell'ala bianche, il collo rosso-vivo e le cosce carnicine; le femmine sono grigio-brune e bianco-sporche sulle ali e sulla coda, e ripetono la colorazione dei compagni negli occhi bruni e nel becco giallo-corneo. Si nutrono principalmente di sostanze vegetali, pascolando tra le erbe fresche e tenere e beccando i semi, senza però mai razzolare, e danno pure la caccia ai piccoli vertebrati. Corre molto rapidamente e può raggiungere una velocità massima di circa 70 km/h, il che lo rende il più veloce uccello corridore.

I Babbuini (Papio) sono un genere di primati della famiglia Cercopithecidae. Sono animali onnivori, la cui dieta è costituita prevalentemente di vegetali: frutta, foglie, erba, semi e radici. La dieta include anche insetti e piccoli vertebrati. In qualche caso si cibano anche di mammiferi, fino alle dimensioni di cuccioli di gazzella. Ambedue i sessi hanno un pronunciato muso canino, occhi ravvicinati e una forte. mascella. Il muso e le natiche sono glabri. Il colore dipende dalla specie e dal sesso: può essere giallastro, oliva, marrone e argenteo. I babbuini comunicano tra loro con complessi sistemi sia vocali che gestuali.

Flora del Sudafrica In relazione alle variazioni climatiche, la copertura vegetale è alquanto differenziata; sugli altipiani predominano le praterie temperate, che trapassano in steppe cespugliose e xerofile verso le aree meridionali ed occidentali meno piovose; sul versante orientale si incontrano savane arbustive, spesso associate a piante d'alto fusto come acacia e baobab, e lembi di foresta tropicale, con carattere di foresta a galleria lungo i corsi di alcuni fiumi (Tugela). La copertura vegetale tipica della fascia sud-occidentale del paese, che gode di clima mediterraneo, è la macchia sempreverde; si trova in questa zona il Cape Floral Kingdom, una delle sei ecoregioni floristiche del mondo

Parco nazionale Kruger Flora e fauna Vegetazione Il Kruger Park è suddiviso in 6 ecosistemi con diversi tipi di vegetazione, dai fitti boschi di acacie, sicomori e salici spinosi del sudovest alla savana della regione centrale. Complessivamente, il parco ospita circa 1.900 specie di piante. Fauna Nel parco si incontrano oltre 500 diverse specie di uccelli, alcune residenti, altre migratorie o nomadi.il Kruger ospita tutti i membri del gruppo dei big five: bufali, leopardi, circa 1200 leoni, rinoceronti (sia neri che bianchi) ed elefanti. Altri mammiferi presenti nelparco includono zebre, ghepardi, giraffe, kudu, ippopotami, impala, moltespecie di antilopi, iene, facoceri, gnu, e via dicendo.

Nell'ultimo ventennio circa il parco ha sofferto di un'eccessiva crescita della popolazione degli elefanti, che crea notevoli problemi all'ecosistema. A partire dal 1989 il parco ha preso a vendere sistematicamente i propri elefanti ad altre riserve, e dal 1995 ha iniziato ad applicare la somministrazione annuale di farmaci contraccettivi. Nel parco si trovano inoltre 120 specie di rettili (tra cui circa 5000 coccodrilli), 52 specie di pesci, e 35 di anfibi.

Parco transfrontaliero Kgalagadi Flora La flora è caratterizzata da un bush arido e da dune di sabbia rossa Fauna Tutto l'ambiente circostante è un habitat adatto per i grossi predatori. Sono presenti nel parco iene, sciacalli, leoni, ghepardi, leopardi e molte specie di uccelli, soprattutto rapaci e struzzi. Inoltre vi si possono vedere grandi branchi di antilopi camoscio, di antilopi saltante (springbok), di antilopi alcina, gnu e zebre

Karoo Il progetto Quagga Il Karoo National Park è anche noto per il cosiddetto "Progetto Quagga". Il progetto, guidato dal tedesco Reinhold Rau, si propone di ricreare il quagga, un animale simile alla zebra estinto dai cacciatori alla fine del XIX secolo, attraverso una pratica nota come breeding back. L'idea originale venne proprio di Rau, che lavorava come tassidermista per il South African Museum di Città del Capo. Mentre stava restaurando un quagga impagliato, Rau trovò sotto la pelle dell'animale parti di sangue e muscolo disidratati. Su questi tessuti fu possibile eseguire un'analisi del DNA, arrivando a provare che il quagga non era una specie indipendente, ma una sottospecie della zebra delle pianure. Sulla base di questa scoperta, Rau suggerì di riportare alla luce il corredo genetico del quagga attraverso incroci controllati fra zebre selezionate per la loro somiglianza fisica con i quagga originali.

Le zebre adatte a questo progetto furono selezionate in numerosi parchi del Sudafrica e della Namibia, e nel 1987 il progetto di incroci ebbe inizio. Oggi, il parco del Karoo ospita circa 53 individui, molti dei quali assomigliano abbastanza ai quagga; un piccolo con striature quasi identiche a quelle dei quagga è nato nel 2005.

Progetti di sviluppo del parco Il Karoo National Park è gestito dal National Parks Board, e in parte finanziato dal WWF. All'origine, il territorio gestito era all'80% montagnoso e al 20% pianeggiante; in seguito furono gradualmente annesse nuove zone di plateau semidesertico. Questo processo di ampliamento del parco ha comportato anche l'acquisto dei terreni di grandi fattorie come Doringhoek e Sandrivier. Attualmente, l'amministrazione del Karoo National Park sta cercando un accordo per includere anche le proprietà di Gamka Dam e Grootplaat, a nordest del parco; l'obiettivo è quello di raggiungere un'estensione totale di 1.000.000 km². La zona di Gamka Dam è particolarmente importante perché costituisce l'habitat di alcune specie di uccelli acquatici che non si trovano altrove nel Karoo. L'ampliamento territoriale ha anche lo scopo di contrastare la principale minaccia all'ecosistema del parco, che deriva dall'uso di pesticidi nelle fattorie circostanti.