IL SISTEMA DI TYCHO BRAHE ( )

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Transcript:

IL SISTEMA DI TYCHO BRAHE (1546-1601) S T L Sistema in parte eliocentrico e in parte geocentrico: Il solo (S) è al centro delle orbite dei cinque pianeti; la terra (T) è il centro dell universo e delle orbite del sole e della luna (L) Fonte: J.L.E. Dreyer, History of planetary systems from Thales to Kepler

KEPLERO PITAGORICO Mysterium Cosmographicum (1596) SFERA Saturno Giove Marte Terra Venere SOLIDO INSCRITTO Cubo Tetraedro Dodecaedro Icosaedro Ottaedro Mercurio L animazione sul Mysterium cosmographicum può essere scaricata dal sito: http://www.mogi-vice.com/

JOHANNES KEPLER (1571-1630) Le tre leggi 1.I pianeti si muovono lungo orbite ellittiche di cui il sole occupa uno dei fuochi S P Astronomia nova AITIOLOGETOS, seu physica coelestis tradita commentariis de motibus stellae Martis (1609)

JOHANNES KEPLER (1571-1630) 2.Il raggio vettore (SP) spazza aree uguali in tempi uguali; la velocità areale è costante: a 1 :a 2 =t 1 :t 2 Astronomia nova AITIOLOGETOS, seu physica coelestis tradita commentariis de motibus stellae Martis (1609)

JOHANNES KEPLER (1571-1630) 3.Il quadrato dei periodi di rivoluzione di due pianeti qualsiasi sono proporzionali ai cubi dello loro distanze medie dal sole T 1 2 :T 2 2 =d 1 3 :d 2 3 Harmonices mundi libri V (1619)

L armonia del mondo secondo Keplero L animazione sull Harmonices mundi può essere scaricata dal sito: http://www.mogi-vice.com/

Teatro anatomico Galileo Galilei (1564-1642)

Discorsi intorno a due nuove scienze (1638) Moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato Moto eguale o uniforme intendo quello in cui gli spazi percorsi da un mobile in tempi uguali, comunque presi, risultano tra di loro eguali. Moto equabilmente, ossia uniformemente accelerato, dico quello che, a partire dalla quiete, in tempi uguali acquista eguali momenti di velocità. Galilei, Discorsi intorno a due nuove scienze (1638), p. 725-727

Principio di semplicità Quando, dunque, osservo che una pietra, che discende dall alto a partire dalla quiete, acquista via via nuovi incrementi di velocità, perché non dovrei credere che tali aumenti avvengano secondo la più semplice e più ovvia proporzione? Ora, se consideriamo attentamente la cosa, non troveremo nessun aumento o incremento più semplice di quello che aumenta sempre nel medesimo modo Galilei, Discorsi intorno a due nuove scienze (1638), p. 728

Momento deduttivo 1. Viene formulata la definizione del moto uniformemente accelerato: la velocità è proporzionale al tempo. v = kt, v/t = k Moto equabilmente, ossia uniformemente accelerato, dico quello che, a partire dalla quiete, in tempi uguali acquista eguali momenti di velocità. Galilei, op. cit., p. 727 v t 10 1 20 2 30 3 40 4

Momento deduttivo 2. Si richiede di accettare un postulato Assumo che i gradi di velocità, acquistati da un medesimo mobile su piani diversamente inclinati, siano eguali allorché sono eguali le elevazioni di quei piani medesimi Galilei, op. cit., p. 737

Momento deduttivo 3. Si cerca di dimostrare il postulato precedente Oltre al verisimile, voglio con una esperienza accrescer tanto la probabilità, che poco gli manchi all uguagliarsi ad una ben necessaria dimostrazione Galilei, op. cit., p. 738

Momento deduttivo 4. Si dimostra che gli spazi percorsi da un corpo che cade con moto uniformemente accelerato sono proporzionali al quadrato dei tempi v=kt, per ipotesi s(t)=v m t, v m =1/2v f, allora s(t)=1/2v f t poiché v=kt, s(t)=1/2kt 2 cost. ponendo k=g, s(t)=1/2gt 2 g rappresenta l accelerazione di gravità: g 9,81 m/s 2

Momento deduttivo v cost v 2 v 3 t 1 t 2 t 3 TEOREMA I. PROPOSIZIONE I. Il tempo in cui uno spazio dato è percorso da un mobile con moto uniformemente accelerato a aprtire dalla quiete, è eguale al tempo in cui quel medesimo spazio sarebbe percorso dal medesimo mobile mosso di moto equabile, il cui grado di velocità sia sudduplo [la metà] del grado di velocità ultimo e massimo [raggiunto dal mobile] nel precedente moto uniformemente accelerato Galilei, op. cit., p. 740 v f t f s=v m t v m =1/2(v f -v 0 )=1/2kt

Momento deduttivo t 0 1 2 3 4 5 s=kt 2 0 1 4 9 16 25 1-0= 4-1= 9-4= 16-9= 25-16= 1 3 5 7 9 TEOREMA II. PROPOSIZIONE II. Se un mobile scende, a partire dalla quiete, con moto uniformemente accelerato, gli spazi percorsi da esso in tempi qualsiasi stanno tra di loro in duplicata proporzione dei tempi [...], cioè stanno tra di loro come i quadrati dei tempi. s=kt 2 COROLLARIO I. [spazi percorsi in tempi uguali] staranno tra di loro come i numeri impari ab unitate, cioè come 1,3, 5, 7 [...] Galilei, op. cit., p. 741

Conferma sperimentale Vengono effettuati degli eperimenti, utilizzando piani inclinati con diverse elevazioni; per la stima dei rapporti tra i tempi Galilei si serve di una clessidra ad acqua (?).

Il metodo di Galilei per la scoperta della legge di caduta dei gravi 1. Si formula una prima ipotesi: v=kt 2. Si formula una seconda ipotesi: la velocità finale di una sfera che rotola su piani inclinati diversi, ma con uguale elevazione, è uguale 2.1.Si cerca di dimostrare la seconda ipotesi attraverso l esperienza del pendolo 2. Dalla prima ipotesi si deduce che s=kt 2 3. Si sperimenta la legge s=kt 2 su di un piano inclinato 4. Appoggiandosi alla conclusione di 2.1, si conclude che i corpi cadono in natura con moto uniformemente accelerato

Galileo Galilei (1564-1642) Demarcazione della fisica: proprietà primarie e proprietà secondarie Importanza della verifica empirica Importanza della matematica per la fisica Importanza delle astrazioni e delle idealizzazioni È ancora legato ai moti circolari Elementi della concezione pitagorica