Al segretario Nazionale FIMMG dott. Giacomo Milillo



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Transcript:

Al segretario Nazionale FIMMG dott. Giacomo Milillo Ai Segretari Provinciali FIMMG E p.c. All Assessore alla Salute della Regione F.V.G Prof. Vladimiro Kosic All Assessore alla Salute della Regione Lombardia dott. Luciano Bresciani All Avv. Guido Galberti Senatore della Repubblica ( Regione Lombardia ) All Arch Vanni Lenna senatore della Repubblica ( Regione F.V.G. ) All Europarlamentare On. Giovanni Collino ( Regione F.V.G. ) Al Prof. Antonio D Andrea Ordinario di Diritto Costituzionale della Università di Brescia Mentre ascoltavo il ripasso di mio figlio su alcune nozioni di educazione civica, non ho potuto fare a meno di spiegargli alcune clamorose e palesi incongruenze. La scontata divisione dei poteri tra esecutivo e legislativo che viene scolasticamente insegnata non sempre risponde alla realtà dei fatti. Spesso ci sono delle incredibili distorsioni i cui effetti i comuni cittadini possono toccare con mano Ho spiegato a mio figlio che la risposta corretta per avere una buona valutazione e per fare la figura del bravo studente è ovviamente quella appresa dalla lezione : le leggi le fa il parlamento ( potere legislativo ) mentre al governo ( potere esecutivo ) spetta il compito di applicarle. Ci sono poi situazioni particolari, urgenti come, ad esempio, gli eventi calamitosi che non danno il tempo materiale di discutere ampiamente su come e cosa fare. In questo caso, spiegavo a mio figlio, il governo emana dei provvedimenti che si chiamano decreti, i quali verranno successivamente convertiti in legge Nei fatti le cose non stanno sempre così. Spesso, troppo spesso succede il contrario : le leggi le fa il governo e i parlamentari dicono di si o di no a seconda dello schieramento senza avere o non volere avere il tempo di discuterne tra di loro. La verità dei fatti non è quella appresa a scuola. D altra parte, indicavo a mio figlio, non è una novità perché anche il papà ha fatto un percorso simile quando, studente delle superiori è stato costretto a vedere il buio su quei fatti della storia che le testimonianze dei propri genitori e di chi ha vissuto quei momenti davano conto di una verità diversa, oggi documentata con i film sulle foibe. A quel tempo, però, zitti e avanti con la versione ufficiale altrimenti si rischiava di compromettere i risultati scolastici se andava bene, se andava male si rischiava di prenderle all uscita di classe da chi non la pensava come te. Avanti con la versione ufficiale!! Avanti con gli equivoci, le mosse, i convenevoli opportunistici che non ci consentono di stabilire non dico la verità, ma la certezza dei propri compiti e doveri.

Preambolo apparentemente superfluo, ma che in realtà consente di capire meglio quanto andrò ad esporre. Arriviamo al DL Brunetta e alle perplessità che sta suscitando. La prima cosa che viene in mente rileggendo il comunicato FNOM, quando il decreto circolava come bozza, è se sono stati avvisati tutti i parlamentari medici. Se sono stati avvisati, si può affermare che poco o nulla hanno fatto per correggere quei contenuti del decreto che avranno un effetto dirompente non solo sulla attività del medico certificatore ma anche sulla vita dei cittadini. Può anche darsi che non vi sia stata la possibilità materiale di un sereno dibattito e confronto per le necessarie modifiche ( parlo esclusivamente di un aspetto tecnico \ applicativo ) nella sede più appropriata : le commissioni parlamentari. La certificazione di malattia rappresentava una questione talmente urgente (!!? ) da dover prendere immediatamente dei provvedimenti senza ascoltare il prezioso apporto di un parere tecnico? Tanto è stato fatto o poco è stato fatto ( dipende dai punti di vista ) che questo DL oramai è Legge! A parte la sproporzione della pena che contrasta con il senso comune del giusto, si può sempre sostenere : uomo avvisato mezzo salvato! Gli elementi sconvolgenti,dell art 55-quinquies, sono contenuti in poche parole : le sanzioni disciplinari si applicano se il medico, in relazione all assenza dal servizio, rilascia certificazioni che attestano dati clinici non direttamente constatati né oggettivamente documentati. Direttamente constatati che vuol dire? Che di fronte ad una lettera di dimissione ospedaliera di un paziente che so, ad esempio, essere stato operato di ernia, dovrei comunque andare a domicilio, ammesso che il medesimo non sia nelle condizioni di recarsi in ambulatorio, a constatare, come San Tommaso, se veramente è stato operato? Oggettivamente documentati che vuol dire? Per chi legge e non è del mestiere deve sapere che una visita medica è fatta da una anamnesi ( il racconto del paziente, es. dolore addominale, dolore lombare, cefalea, insonnia, ecc. ) e da un esame obbiettivo ( dati che il medico constata personalmente, es. contrattura muscolare, pressione arteriosa, rantoli e sibili in una bronchite acuta ecc) e da eventuali referti di tipo specialistico e\o strumentale. A questo punto il legislatore riuscirebbe a darmi qualche chiarimento che abbia una speranza di essere istituzionalmente normato e costituisca una fonte a cui far riferimento in modo certo e sicuro? Se il medico non può certificare dati non oggettivi, senza ricorrere nelle pesanti sanzioni, va da se che tutte le brevi patologie riferite dal paziente e non possibili da obbiettivare ne documentare sono per così dire non certificabili. Non l esistenza di quelle patologie, che per legge non possono essere cancellate (!!!?) ma la inabilità temporanea al lavoro da esse generata e, prima del decreto, serenamente certificata, è ora fuori legge!

Se l intenzione del legislatore ( pardon del governo ) non fosse questa, al più presto qualcuno ( legislatore, governo,funzionariato?) lo metta per iscritto in modo chiaro e comprensibile senza vie di fughe e di scorciatoie interpretative. In un Paese come il nostro che, credo ancora rappresenti una matura democrazia non mi pare di chiedere troppo se domando di conoscere il confine tra quello che si può fare e quello che non si deve fare, tra ciò che è nella legge e ciò che è al di fuori della legge. La certezza, la chiarezza di una norma dovrebbe originare dall inizio per non costringere poi i cittadini, dal purgatorio in cui sono stati cacciati, a reclamare spiegazioni e delucidazioni. Alcuni esempi di fatti accaduti ci possono illuminare più di ogni altra cosa. Vorrei ricordare, se la memoria fa difetto, gli scioperi dell Alitalia quando contemporaneamente moltissimi lavoratori si ammalavano suscitando una comprensibile irritazione nella opinione pubblica. Erano stati presi di mira anche i MMG, accusati a furor di popolo e di stampa, di rilasciare certificati falsi e\o compiacenti. E presumibile che per ammalarsi contemporaneamente i lavoratori disonesti sfoggiassero il più ampio armamentario possibile simulando patologie non oggettivabili al medico ( cefalea, dolori premestruali, lombalgia cronica riacutizzata, ansia, astenia da insonnia, ecc ). In casi simili il medico o crede o non crede al paziente! Ci furono accuse e indagini, ma nulla successe!!! I medici nulla sano di eventuali contrasti tra lavoratori e datori di lavoro. Non possono sapere se un lavoratore disonesto, ma furbo e attento a tutte le trasmissioni televisive sulla medicina, pronto a consultare su internet le enciclopedie mediche, pone in atto un imbroglio simulando patologie non obbiettiva bili e se utilizza il suo medico come incolpevole vettore dell imbroglio! Che colpa ha il medico di medicina generale? Proviamo a calare su questo esempio le norme contenute nell oramai legge Brunetta, attualmente riguardante i lavoratori del pubblico impiego, ma che in futuro, molto probabilmente verranno estese a tutti i lavoratori Qualcuno, di fronte all ira del datore di lavoro e alle inevitabili e legittime denunce, è in grado di rassicurare quei medici, loro stessi vittime, che non sentiranno alle loro spalle il tintinnio delle manette? Una matura democrazia come la nostra, celebrata ovunque dai banchi della scuola elementare alle aule universitarie, dalla carta stampata e dalla televisione, dalle aule del Parlamento al Consiglio comunale del più piccolo Comune, può costringere una categoria di cittadini al pericoloso gioco della roulette russa?? Andiamo avanti e facciamo parlare altri esempi \ testimonianza.

Una mia paziente ( dipendente pubblico ) con lombo sciatalgia riacutizzata in ernia discale lombare RMN documentata non risolve la sintomatologia dolorosa dopo riposo e la terapia medica ( prognosi iniziale 15 gg ), esegue la visita ortopedica con modifica della cura ( altri 15 gg di prognosi ), situazione migliorata ma non risolta, i giorni di malattia stanno scadendo e la paziente non vuole tornare dall ortopedico. Le propongo una visita NCH ma i tempi sono lunghi e la signora che ha già speso un bel po di soldini di ticket non vuole ( e ha ragione!) fare la visita in libera professione. Ma io ho necessità di mettere in sicurezza il mio lavoro di fronte al rischio che qualcuno mi accusi di aver contribuito a rovinare il Paese facendo perdere ore di produzione ai lavoratori. In attesa che questo decreto venga esplicitato e, nero su bianco, mi dica come devo comportarmi, e mi restituisca quel minimo indispensabile di serenità e autonomia, richiedo una visita NCH urgente. Altro esempio, con musica un po diversa, è quello di un lavoratore dipendente di una piccola azienda privata che si presenta in ambulatorio chiedendomi di poterlo aiutare perché la ditta dove lavora non ha più commesse, la cassa integrazione non è vicina e rischia di restare senza paga per due settimane. Di fronte a questa richiesta, pur esprimendo tutta la mia solidarietà e partecipazione per le sue difficoltà, gli spiego che deve bussare ad altre porte : dal Sindaco, dal Parroco, da suoi sindacati non saprei da chi, come, Una cosa è certa : la certificazione di malattia non è un ammortizzatore sociale!! La pratica quotidiana del MMG evolve arricchendosi di nuovi paradossi. Una nuova urgenza per il medico di famiglia Senza futuri e auspicabili chiarimenti normativi \ legislativi è stata creata una nuova entità di urgenza burocratico amministrativa che ha pari dignità con la richiesta urgente motivata dalle condizioni cliniche del paziente. Tutti noi la consideriamo come una futura causa di complicazioni e lungaggini nelle liste di attesa oltre che di incomprensioni e conflittualità con i colleghi ospedalieri Quantunque una norma crei disagio e difficoltà va rispettata : è la legge! Di fronte al paziente con sintomi soggettivi e quindi non obbiettivabili, a tutt oggi, non vi è la possibilità di certificare la inabilità temporanea del lavoratore dipendente pubblico. Il dovere etico del medico di stare vicino al paziente soprattutto nei momenti della malattia che crea sofferenza e debolezza, associato alle difficoltà arrecate al cittadino, potrebbe indurre il MMG a percorrere una pericolosa ( pericolosa per se!) scorciatoia nell immaginare che tali norme non esistano, che siano così irreali e lontane dal suo operare, che difficilmente qualcuno, di fronte ad un comportamento deontologicamente corretto e senza dolo, possa muovergli una qualsiasi accusa.

Il medico nel seguire la sua mission, pur con tutta l attenzione e la prudenza del caso, continuerebbe a lavorare in una illusoria serenità. Il problema è proprio questo: la legge anti fannulloni punisce con le stesse pesanti sanzioni tanto chi dolosamente certifica il falso ( cosa sacrosanta e giusta! ) quanto chi si rende responsabile di errori procedurali!! Noi medici non siamo uomini di legge, non ne capiamo più di tanto, non è il nostro mestiere! L aver ascoltato, in un incontro organizzato dalla sezione provinciale FIMMG di Gorizia, un magistrato che ci ha illustrato il decreto Brunetta. ( un caldo invito a tutte le segretarie provinciali a promuovere, se non l avessero fatto, simili incontri ) ha rafforzato quei dubbi e quelle perplessità che avevo sin dall inizio. Se accadesse che un altro uomo di legge, diverso da quello che ho ascoltato, dia una interpretazione diversa del decreto avremmo la conferma di essere stati cacciati in una infernale roulette russa!! E inutile dirvi che alla fine della serata ne siamo usciti sconvolti ed impauriti; d altra parte adottare la politica dello struzzo non aiuta di certo ad evitare le tagliole disseminate lungo il nostro cammino! Come tutti i cittadini, abbiamo il dovere di rispettare la legge, non dobbiamo derogare per nessuna ragione!! Il decreto Brunetta, che è legge, fino a prova contraria, va applicato ad litteram!!!! Sorgeranno disagi? Evidentemente si! Si muoveranno i rappresentanti dei lavoratori pubblici e in futuro i sindacati dei dipendenti privati? In altri tempi sicuramente si ma oggi con i dipendenti del pubblico impiego messi alla gogna al punto da suscitare sentimenti di riprovazione sociale appena alzano timidamente la mano, e i lavoratori privati spaventati di perdere il lavoro, qualche dubbio ce l avrei. E se avanzasse il motto zitti e avanti così? Che colpaccio!! Milioni di ore di lavoro recuperate senza colpo ferire con il cerino consegnato nelle mani del medico di medicina generale! Scusate se lo dico sommessamente, ma per noi Medici di medicina generale non è arrivato il momento di pensare anche alla nostra debolezza, spaventosamente accresciuta negli ultimi periodi? Non è il caso di seguire le regole istituzionali stabilite dalla nostra democrazia? Non è il caso di limitarci a segnalare ( per ora senza grande successo ) le incongruenze di tali norme e lasciare che ognuno faccia il suo mestiere e che sia il legislatore se lo desidera ( o il governo?) a modificare tale legge? A me parrebbe cosa giusta e sacrosanta! Intanto Mettere in sicurezza il proprio lavoro Qualsiasi attività, nei moderni sistemi, ha questo imperativo. Come l operaio salendo su una armatura deve indossare il casco e gli scarponi antinfortunistici, come la segretaria deve essere messa nelle condizioni di lavorare garantendo la propria sicurezza non si capisce come mai il MMG non possa porre in atto tutte quelle

misure per tutelare la propria salute. Non si parla solamente di fare attenzione a non pungersi con l ago di una siringa; si tratta di non essere accusati ingiustamente di un reato penale, si tratta di evitare ansia, notti insonni, stress per se e per la propria famiglia!! Di fronte al rischio potenziale non voluto, non cercato, di essere licenziati e di finire in galera perché individuati come categoria sociale da moralizzare e contemporaneamente strumento per una azione moralizzatrice nei confronti dei cittadini, ha ancora senso parlare tout court di medicina difensiva? Nello specifico, può il medico di famiglia ( medico certificatore! ) esigere e pretendere quelle misure che riguardano la sua sicurezza sul lavoro senza essere colpevolizzato di praticare la medicina difensiva? In un mondo di tutele e di ricerca della sicurezza sul posto di lavoro qualcuno pensa che il MMG debba lavorare senza indossare il casco? Ebbene lo dica!! Sono queste rivendicazioni fuori della storia? Sono richieste corporative? O, piuttosto, l aspirazione di cose giuste? La stringente necessità di riformare l istituto della malattia Bene ha fatto il Segretario Nazionale Milillo a tornare sull argomento delle lievi patologie ( la maggior parte delle quali, guarda caso, non sono oggettivabili perché riferite dal paziente ) che originano una brevissima inabilità temporanea al lavoro; bene ha fatto a chiedere che siano auto dichiarate dal paziente. Sarebbe una buona soluzione. Peccato che simili richieste siano state proposte anni fa, dall allora segretario Falconi. Non hanno trovato alcun ascolto ne dalla politica, ne dal mondo sindacale dei lavoratori, ne da nessuno: non se ne parlò più! Per chi avesse la memoria corta, era il tempo degli scioperi selvaggi di parte dei lavoratori dell Alitalia, era il tempo di quei lavoratori disonesti e fannulloni, che guarda caso non si ammalavano di polmonite o di fratture ossee o distorsioni articolari ( patologie tutte documentabili ed oggettivabili ). Era il tempo degli abili simulatori, che sfoggiavano l ampio ventaglio delle patologie soggettive non documentabili!! Il MMG come deve fare? Come deve comportarsi? Il Prof. Brunetta, nonostante tutto, ha il merito di aver fatto e fare una battaglia di principio giusta e sicuramente condivisibile da larga parte della popolazione. Proprio per questo non era il caso di discutere nelle sedi opportune ed istituzionali gli aspetti tecnici \ applicativi della sua legge? Che fretta c era di irrompere nella vita quotidiana di migliaia di persone con un decreto legge al cui interno vi sono norme che meritano, al contrario, un approfondimento meditato e ragionato? I contratti di lavoro La logica vorrebbe che simili problematiche, ancor più alla luce del decreto Brunetta, trovassero giusta risposta negli accordi di lavoro. Illustri giuslavoristi si

sono occupati di questa materia ma non ricordo di avere letto nulla che ci faccia ben sperare. I contratti di lavoro costituiscono una materia delicata e anche pericolosa per chi è chiamato a predisporre un testo di riforma ; l unico accenno ai Medici di famiglia era l accusa ( intervista pubblicata sulla stampa 3-4 anni fa al giuslavorista Prof Ichino ) di contribuire alla perdita di milioni di ore di lavoro per false certificazioni di malattia! Non ricordo che l illustre studioso abbia fatto alcun accenno alle enormi pressioni esercitate sul MMG, ne si è fatto soprattutto alcun accenno o proposta che sgravi il MMG delle brevi prognosi di malattia ( quelle che più si prestano alla simulazione ed all inganno ) responsabilizzando al contempo il lavoratore con meccanismi disincentivanti \ incentivanti, e riservare il certificato medico per patologie importanti e con prognosi superiore ai 3\4 giorni ( vedasi le gravi patologie per gli insegnanti che evita loro la visita fiscale e le penalizzazioni per le assenze da malattia ) L Accordo Collettivo Nazionale Sono passati pochi mesi dalla firma dell ACN. Un accordo siglato con un credito di fiducia nei confronti della parte pubblica in cui i MMG si sono impegnati più a dare che a ricevere.. Un contratto firmato dal Segretario Nazionale e dalle altre OOSSAA impostato su una filosofia diversa dal passato per il grande progetto della Ri- fondazione della Medicina Generale. Negli ultimi mesi questa fiducia è stata ricambiata con un susseguirsi di provvedimenti che hanno tutto il sapore di un anticipo di altre misure limitative e punitive nei confronti della medicina generale. Personalmente non riesco a trovare alcuna ragione per salutare con soddisfazione la coda contrattuale appena conclusa. Tuttavia bisogna riconoscere che la trattativa è stata estenuante e la Segretaria Nazionale impegnata al massimo. Il 3,8 % della coda contrattuale appena firmata? Che mi importa???!!! Ogni giorno il MMG rischia di essere rovinato, rischia la galera senza sapere il perché!! Questo è il punto!! C è una strategia sindacale capace di uscire dall acquiescente silenzio e in grado di fronteggiare i pericoli che minano la Medicina Generale? C è o non c e? Se c è e ora di battere un colpo! Se non c è e ora di costruirla, assieme, con la partecipazione di tutte le figure della medicina generale. I MMG hanno visto aumentare smisuratamente le difficoltà per compiti imposti extracontratto ( i pesantissimi risvolti legali del certificato di malattia, le certificazioni on line del medesimo, ricette on line prossime a venire, controllo delle esenzioni per reddito dei pazienti, ecc) e per obblighi originati dalla Convenzione per la Medicina Generale ( dai flussi informativi al generale appesantimento burocratico che dovrebbe trovare, in parte, soluzione dall aiuto del personale di segreteria).

Facciamo alcuni esempi. Pensiamo al controllo delle esenzioni ticket per reddito. Improvvisamente, per decreto, il medico di famiglia, viene arruolato forzosamente come controllore fiscale del reddito del paziente! Quale è la connessione tra il medico di famiglia ed il reddito del paziente? E una domanda incredibile!! Eppure è così, è proprio così!! Perché il Medico di Medicina Generale deve accertare che il cittadino rientri nell elenco dei pazienti esenti per età e reddito? Perchè il MMG deve convalidare, di volta in volta con la sua firma e quindi con la sua responsabilità, la fruizione della esenzione per reddito?. Un compito in più per il medico di famiglia ridotto a impiegato controllore!! E l istituto delle autocertificazioni? Fa difetto? Non ci si fida delle auto certificazioni che il cittadino appone sulla impegnativa nel riquadro della esenzione per reddito? Il personale di segreteria dello studio del Medico di Medicina Generale Come è possibile che solo una parte dei medici generalisti siano dotati del personale di segreteria e altri continuino a lavorare da soli? Ma soprattutto come è possibile che i secondi abbiano gli stessi obblighi convenzionali dei primi e siano posti nelle condizioni di sobbarcarsi in totale solitudine tutti quegli adempimenti burocratici svolti, almeno in parte, da chi la segretaria ce l ha? La risposta è ovvia, scontata e se vogliamo anche credibile : la crisi economica! Meno ovvio, scontato e credibile, è l aver messo in cantiere progetti di riforma ad alto costo economico con risorse del tutto insufficienti! Intanto abbiamo figli e figliastri! E parlo del Friuli Venezia Giulia, una Regione virtuosa! In Friuli alcuni rappresentanti dei MMG, assieme ai funzionari della ASL 3, hanno dedicato tempo ed energie per affrontare la criticità dell elevato turnover dei MMG nelle zone montane. Era stato individuato, come progetto da proporre alla Regione, un meccanismo compensativo ( un massimale virtuale ) per i MMG che decidessero di rimanere a lavorare nei piccoli paesi di montagna ( progetti simili sono realtà in territori affini di altri Paesi europei!!). Il nostro Assessore alla Salute, dopo averci chiesto fiducia e pazienza in applicazione alla sentenza del Consiglio di Stato che riduce il numero di scelte ottimali da 1300 a 1000, ha pensato di ridurre, per venire incontro alle legittime richieste dei Sindaci dei piccoli Comuni montani, il numero di scelte sino a 750 assistiti per definire il rapporto ottimale in questi territori disagiati. Non ci vuol molto a immaginare che ogni piccolo campanile richiederà un medico tutto per se!

E pensare che la stessa FIMMG regionale aveva avanzato una possibilità di riduzione del rapporto ottimale con la garanzia però del riconoscimento di un compenso pari a 1300 assistiti!! Quello che non ci si aspettava è la dimenticanza dell inserimento dei meccanismi compensativi che ha messo in tutta evidenza la volontà di creare posti di lavoro virtuali, a zero scelte. Un miraggio occupazionale che aggraverà e destabilizzerà ulteriormente la medicina generale del territorio montano demograficamente già fragile. I certificati on - line Pensiamo, ed è l ultimo esempio prima di avviarmi alle conclusioni, alle draconiane sanzioni art. septies del decreto Brunetta ( che arrivano sino al licenziamento! ) per il medico di medicina generale recidivo nel mancato invio in tempo reale del futuro certificato di malattia e delle ricette on line. La banda larga non arriva dappertutto, vi sono delle difficoltà con conseguenti ritardi e appesantimenti lavorativi!!!. Nel caso le linee non dovessero funzionare ed i collegamenti ritardare ( questo succede assai frequentemente!! ), i pazienti aspetteranno in sala d attesa? Ritorneranno nello studio del medico di medicina generale più tardi? Il tempo dedicato a questa procedura chi lo restituirà al MMG e ai cittadini? Chi smaltirà tutto il lavoro accumulato? Dopo chilometri di strada di montagna per effettuare le visite domiciliari richieste e quelle programmate in ADI e ADP dei pazienti fragili, il MMG dovrà ritornare in ambulatorio a inviare i certificati o a compilare le ricette, se tutte le ricette entro il 2012 dovranno essere spedite on line al 100 %,come annunciato dal ministro Brunetta? A chi dovrò segnalare l eventuale mancato invio dei certificati e ricette per giustificarmi ed evitare le pesanti sanzioni che arrivano sino alla risoluzione del contratto di lavoro? Ci sono delle istruzioni per l uso? Proviamo a guardare il problema sotto un altra luce. Chi sono questi medici di medicina generale, quali azioni hanno compiuto per meritare punizioni che arrivano sino al licenziamento tanto da indurre il legislatore a pensare subito, d impeto, alle pesanti sanzioni e a non preoccuparsi invece, come dovrebbe, di mettere tutti i MMG, dal più piccolo paese del profondo nord come del profondo sud, nelle stesse condizioni per poter operare al meglio? Normalmente, all interno di una cornice reciprocamente rispettata, si fanno le trattative per discutere le reali e possibili applicazioni di un progetto. Anche a voler saltare questo passaggio democratico e preferire l imposizione unilaterale di una norma ad alto contenuto tecnico pratico, ci si aspetterebbe di essere messi nelle condizioni operative di poter realizzare una determinata cosa e poi, eventualmente, di essere sanzionati! O no?!!

Che risultati hanno prodotto le riunioni tra FNOM, vertici Fimmg, e funzionari ministeriali delle quali il Segretario Nazionale ci teneva informati? Se c era un cono di luce nell oscuro, il Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n 65 del 19\03\2010 ha fatto scendere il buio pesto!! L emanazione di questo decreto ha anche dimostrato che Lei, signor Segretario Nazionale, è una guida inascoltata. La FIMMG, di fatto è senza condottiero!!! Me ne dolgo ma i fatti lo dimostrano : giornate e giornate di colloqui sulle problematiche delle certificazioni per poi leggere, notizie delle ultime ore, che entro il 03\04\2010 i MMG dovranno essere operativi nella trasmissione telematica delle certificazioni on line!!!!! Non si parla di una fase di transizione, di rodaggio che consentirebbe di verificare sul campo le difficoltà tecniche di questo tipo di procedura e trovare le necessarie soluzione operative!! Niente di niente!! Lei, e ne sono convinto, si è dedicato con impegno ed energia a ricercare soluzioni per i problemi e le difficoltà posti dai decreti, ma questo ultimo provvedimento d urgenza del Governo ha certificato la linea del non ascolto. Bisogna prenderne atto!! Certamente in itinere ci si accorgerà della non applicabilità di tanti progetti e si riconsidereranno i propositi iniziali ma resto dell avviso che per capire il vero pensiero di chi ti sta di fronte conti la prima mossa. Ciò che succede dopo è la conseguenza di tardivi aggiustamenti diplomatici! Il rischio futuro delle certificazione per le patenti di guida Il disegno di legge n 1720 prevede che il medico, nel momento in cui riscontra una patologia tale da compromettere la capacità di guida ( sulla scorta di un elenco che dovrebbe essere definito successivamente ) debba darne segnalazione al Ministero dei trasporti allo scopo di sottoporre il paziente alla revisione della patente. In caso di incidente e mancata segnalazione il medico sarebbe esposto alla rivalsa delle compagnie di assicurazioni! Fermo restando che l interesse generale debba prevalere su quello del singolo, si può ancora parlare di rapporto di fiducia medico paziente? Il paziente non si fiderebbe più del generalista e lo eviterebbe. Il percepito del comune cittadino è a non fidarsi del medico spione. La soluzione potrebbe essere quella proposta dalla FNOM : individuare i codici di esenzione per patologia, invalidità civile, Inail, ecc come elementi terzi e neutri cui attingere le dovute informazioni per la tutela della incolumità dei cittadini. Speriamo che l intervento della Federazione Nazionale dei Medici non sia tardivo come lo è stato per il decreto Brunetta. per non doverci ritrovare a discutere di

chiarimenti, modifiche e circolari di un provvedimento quando è già legge dello Stato!! Nel riprendere la liaison iniziale di queste mie osservazioni non posso che esprimere tutta la difficoltà nello spiegare agli adulti di domani come siano le regole nel nostro Paese e come vengono fatte rispettare. Una doppia difficoltà : come genitore e come cittadino che sente il peso di una montagna di incoerenze. Signor Segretario Nazionale Signori Segretari Provinciali I colleghi, in questo particolare momento storico-economico del Paese, non pongono, per quanto legittimo, le mere rivendicazioni salariali, ma avanzano una semplice richiesta di aiuto per risolvere i numerosissimi problemi che rendono accidentato, difficile e con i nervi a fior di pelle una giornata lavorativa fino a pochi anni fa, faticosa ma serena. I medici di Medicina Generale chiedono di poter lavorare con quel minimo di indispensabile serenità per poter curare al meglio i propri pazienti. Banalizzare ogni singola richiesta fatta al medico di medicina generale fa dimenticare che tante piccole quantità di tempo fanno una grande quantità di tempo!!!! Una grande quantità di tempo tolta al paziente!!!! Che se ne fa il cittadino di un medico smisuratamente preoccupato di non incorrere in sanzioni, di un medico che riesce a malapena a staccare le mani dal PC, di un medico che non trova il tempo necessario per aiutarlo a risolvere i suoi problemi di salute? Al cittadino non serve tale figura di medico! I MMG chiedono, con forza, un giusto equilibrio tra la richiesta di risoluzione dei problemi quotidiani e il grande progetto della Ri-fondazione delle cure primarie. Come ha sottolineato qualche collega, le due esigenze non sono tra loro inconciliabili.. Al momento vi è, però, la stringente necessità di riequilibrare le due visioni, ora troppo sbilanciate a favore della seconda ( il grande progetto della Rifondazione della Medina Generale ). Servono entrambe : la prima visuale, dal contenuto pratico, per convincerci a camminare con i piedi per terra, la seconda, ideale, per stimolarci a ricercare nuovi modelli con lo scopo di progettare il futuro.

Tantissimi colleghi, FIMMG e non, delusi ed increduli, chiedono come e cosa fare di fronte alle innumerevoli difficoltà che hanno stravolto e cambiato in pochissimo tempo la professione. Questa classe medica attempata, con sacrificio e grande sforzo, sta sperimentando l innovazione tecnologica e aprendo la strada alle future generazione di Medici Generali. Pensare, comunque, che abbia la forza e la resistenza di avanzare velocemente come i cavalli da corsa è una follia!! L utilizzo delle tecnologie informatiche dovrebbe costituire un supporto al lavoro dei MMG ; al contrario i medici, loro malgrado, sono diventati funzionali a quel mondo Un ACN non è solo un contratto di quanto faccio per che cosa, ma il frutto di un intesa che si richiama alla fiducia e al rispetto della parola data e sottoscritta. E un sentimento importante. Gli uomini ne hanno bisogno per andare avanti e per costruire giorno dopo giorno la propria azione La fiducia serve a tutti! Anche se non sarà facile per il futuro recuperare questo sentimento, bisogna andare avanti! I futuri Accordi Integrativi Regionali non potranno non tener conto di tutte le novità degli ultimi mesi ; sarà necessario ri- tarare il patto di lavoro sottoscritto con l ACN. Per due ordini di motivi : 1) Le risorse economiche ( Il ministro Brunetta, a proposito della digitalizzazione del funzione pubblica, ha affermato che non ci saranno costi aggiuntivi per lo Stato. Ma allora chi pagherà? Chi metterà i soldini? I Medici di Medicina Generale? ) Leggo sulla stampa locale PIL regionale giù del 14 % ; ( che sia vero, non sia vero, quanto sia vero: dipende dal balletto delle cifre! Di certo è a tutti evidente, che viviamo un periodo di vacche magre ). Come operatore direttamente interessato oltre che come cittadino pongo questo interrogativo: dove verranno reperite le risorse per il grande progetto della Rifondazione della Medicina Generale? 2) Il rapido infoltimento dell ACN di contenuti decretati d urgenza, che stravolgono il lavoro del MMG, sviliscono i contratti di lavoro, irrompono nella

vita quotidiana di migliaia se non centinaia di migliaia di persone vanificando, sovente, gli sforzi spesi in lunghe ed estenuanti trattative. Ma soprattutto aggiungono difficoltà a difficoltà!! Congresso Nazionale A questo punto la celebrazione di un Straordinario appare più una necessità che una possibilità!! Pontebba, 23\03\2010 Dott Gabriele Tomat Medico di Medicina Generale Ambito territoriale dei Comuni di Malborghetto- Valbruna Pontebba Dogna Chiusaforte Consigliere provinciale FIMMG Udine Consigliere regionale FIMMG Friuli Venezia Giulia Tel 0433\52110 Cell 338\9985233 Mail : Gabriele.tomat@ass3.sanita.fvg.it PS : Al fine di contribuire ad un più ampio dibattito tra tutti i medici di medicina generale, invito i sigg. Segretari, se lo ritengono opportuno, ad una diffusione di queste mie osservazioni.