FORSU Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano

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Transcript:

FORSU Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano In Italia rappresenta circa il 35% della produzione complessiva di rifiuti urbani Definizione raccolta differenziata ai sensi del D.Lgs 152/06 «Norme in materia ambientale: la raccolta idonea, secondo criteri di economicità, efficacia, trasparenza ed efficienza, a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, al momento della raccolta o, per la frazione organica umida, anche al momento del trattamento [ ] a condizione che tutti i rifiuti sopra indicati siano effettivamente destinati al recupero.

DIGESTIONE ANAEROBICA è un processo biologico di decomposizione del materiale organico operato da comunità microbiche e di batteri in assenza di ossigeno Rifiuto in ingresso (Frazione Organica della Raccolta Differenziata) Processo di digestione anaerobica Frazione volatile: biogas (CH4 + CO2) Frazione solida: digestato

Il processo di digestione anaerobica Il processo deve avvenire in ambienti con perfetta tenuta all aria, tipicamente silos oppure celle in cemento armato. A seconda della tecnica utilizzata i processi si suddividono in: Processo umido (wet) Frazione secca nel materiale in ingresso inferiore al 15 %; Processo semisecco (semidry) - Frazione secca nel materiale in ingresso tra il 15 % ed il 20%; Processo secco (dry) - Frazione secca nel materiale in ingresso superiore al 20 %.

Il processo di digestione anaerobica dati tecnici La durata del processo è compresa tra i 20 ed i 30 giorni. Le temperature sono comprese tra i 35 ed i 55 C. La produzione di biogas è variabile tra gli 80 ed i 160 Nmc/t. L energia che si può ricavare, ad esempio con un motore a combustione accoppiato ad un generatore di energia, è compresa tra i 140 e i 320 kwh/t elettrici oltre a 300 650 kwh/t termici.

I vantaggi economici della digestione anaerobica Beneficio economico Riduzione dei consumi energetici Riduzione degli odori

I vantaggi economici della digestione anaerobica Un impianto di digestione anaerobica che tratta 30.000 t/anno, attraverso la produzione di biogas e la successiva purificazione per ottenere biometano, permette la produzione di circa 7.000 MWh/anno. Biogas 60% CH4 40% CO2 Eliminazione di CO2 e impurità + trasformazione in combustibile ad alta percentuale di metano (>95%) Biometano da immettere nella rete nazionale Biometano per autotrazione La normativa vigente prevede un quantitativo obbligatorio da immettere in commercio.

I vantaggi ambientali della digestione anaerobica Abbattimento delle emissioni odorigene I processi fermentativi avvengono in ambiente a tenuta d aria. La frazione volatile viene raccolta e impiegata nella produzione di biogas.

I vantaggi ambientali della digestione anaerobica Chiusura del ciclo dei rifiuti a livello «energetico» Il recupero energetico, oltre al surplus di biometano da cedere all esterno, permette di coprire il fabbisogno anche della successiva fase di digestione aerobica (circa 800 MWh/anno), ovvero i consumi energetici rappresentano solamente l 11% della produzione dell impianto.

I vantaggi di un digestore anaerobico presso l impianto di San Zeno Rifiuto in ingresso (Frazione Organica della Raccolta Differenziata) Processo di digestione anaerobica Frazione volatile Frazione solida Biometano Ammendante

I vantaggi di un digestore anaerobico presso l impianto di San Zeno La digestione anaerobica è a tutti gli effetti un pretrattamento; in particolare il «digestato» deve essere trattato successivamente in modo da poter ottenere un ammendante, ovvero un materiale da aggiungere al suolo in situ, principalmente per conservarne o migliorarne le caratteristiche fisiche o chimiche o l attività biologica (come definito nel D.Lgs 75/2010, Disciplina in materia di fertilizzanti). Quindi un digestore è un impianto che non «vive» da solo, ma deve essere abbinato ad un ulteriore impianto. L impianto integrato di San Zeno è dotato di una linea di compostaggio in grado di trattare il digestato e produrre ammendante. Il pretrattamento mediante biodigestione anaerobica è una migliore tecnologia disponibile (BAT), ovvero una tecnica che permette di raggiungere un livello il più possibile elevato di protezione dell ambiente. Il digestore anaerobico permette inoltre una riduzione della durata della fase successiva del trattamento di digestione aerobica, liberando dunque spazio per il trattamento di ulteriori flussi di rifiuto.

I vantaggi di un digestore anaerobico presso l impianto di San Zeno Un digestore anaerobico si può inserire nelle strutture esistenti dell impianto integrato di San Zeno, in particolare all interno del capannone aperto della linea di compostaggio, senza produrre impatti.

NOTE: Il nuovo piano Regione Toscana Rifiuti urbani Raccolta differenziata al 70% del totale dei rifiuti urbani (dalle attuali 900mila t/anno a 1,7 milioni) Recuperare concretamente il 60% del totale dei rifiuti urbani. Raccolta differenziata spinta della frazione organica Potenziamento dei servizi di raccolta e degli impianti di trattamento frazione organica Priorità al potenziamento degli impianti di digestione anaerobica Il digestato in uscita da un digestore anaerobico è ancora un rifiuto (ad esempio non è permesso lo spandimento in campo), mentre lo stesso materiale successivamente trattato in digestione aerobica è un prodotto (ammendante) e ciò consente di chiudere il ciclo dei rifiuti.