4) la mafia: CHI?
gli altri: CHI? I movimenti di opposizione al fenomeno mafioso
I movimenti di opposizione Ci sono sempre stati (es. Movimenti di lotta contadina in Sicilia nei primi anni del 900, singoli amministratori, magistrati,insegnanti, sacerdoti, giornalisti, esponenti di forze dell ordine che hanno lottato contro la mafia) Anni 80 - primi movimenti collettivi organizzati Anni 90 - dopo gli attentati stragisti che hanno causato la morte di Falcone e Borsellino, e degli uomini delle loro scorte, presa di coscienza della società civile (prime manifestazioni di popolo nelle strade di Palermo Comitato dei lenzuoli, Palermo anno uno, Acio (associazione antiracket di Capo D Orlando) 25 marzo 1995 - nasce Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, grande rete di associazioni che lottano contro le mafie e promuovono legalità e giustizia sociale Oggi - numerosi movimenti giovanili come Ammazzatecitutti a Locri e Contracamorra a Napoli
Libera Progettare una società alternativa alle mafie grazie all educazione e alla prevenzione, offrire solidarietà alle vittime della violenza mafiosa, del narcotraffico, del racket delle estorsioni, dell usura e della prostituzione, ricostruire le ragioni della legalità fondanti la nostra democrazia, contribuire a una politica al servizio dei cittadini, potenziare le capacità di sviluppo offerte dalla cultura e dall informazione, battersi per l affermazione di una piena giustizia sociale: per tutte queste ragioni nasce Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, il cartello nazionale di associazioni guidato da don Luigi Ciotti (Frigerio in AA.VV, Dizionario 2008, p.333)
Libera Attività Sostegno diretto a realtà dove è molto forte la penetrazione mafiosa, con progetti tesi a sviluppare risorse di legalità umane, sociali ed economiche presenti nel territorio; Formazione e aggiornamento sul mutare del fenomeno mafioso e sulle soluzione di contrasto ad esso attraverso corsi di formazione, convegni, seminari, Diffusione della cultura della legalità democratica e della partecipazione attraverso lo sport, contro il doping e la politica della vittoria ad ogni costo; Ampliare la conoscenza e il contrasto alla criminalità organizzata transazionale, proponendo momenti di incontro, approfondimento e formazione a associazioni e Ong internazionali; Informazione sul fronte del contrasto alle mafie attraverso la diffusione di notizie e di approfondimenti tematici mediante documenti stampati e multimediali; Creazione di una banca dati delle vittime innocenti delle mafie, dare un volto e un nome a tutte quelle persone che sono state uccise volontariamente o accidentalmente dalla criminalità organizzata; Mettere in rete tra loro i familiari delle vittime innocenti delle mafie, lavorando per il loro riconoscimento Riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi (lg 109/96), per la quale Libera ha raccolto un milione di firme; Promozione dei prodotti provenienti dalle cooperative che gestiscono i beni confiscati alle mafie, realizzando il marchio Libera Terra e promuovendo l apertura di Botteghe della legalità
LA CATENA MONTUOSA DEI RIFIUTI SCOMPARSI: I rifiuti speciali prodotti in Italia nel 2006 sono stati 134,7 milioni di tonnellate (di cui 9,2 pericolose), mentre quelli gestiti con operazioni di recupero e smaltimento previsti dalla legge sono stati 103,7 milioni di tonnellate. La differenza tra questi due dati, pari a 31 milioni di tonnellate, ci fornisce il quantitativo di rifiuti di cui è certa la produzione ma assolutamente ignota la destinazione finale; una mole impressionante di rifiuti industriali scomparsi nel nulla: una montagna, con base di tre ettari, alta 3.100 meri, quasi quanto l'etna.