MANUALE DI SICUREZZA PER LA MANIPOLAZIONE DI BOMBOLE DI GAS COMPRESSO. Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria



Documenti analoghi
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA H. Procedura utilizzo gas compressi

UNITA DI STAFF SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE NORME DI SICUREZZA PER L UTILIZZO E LO STOCCAGGIO DI BOMBOLE DI GAS

PROCEDURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE NELL UTILIZZO DI BOMBOLE DI GAS COMPRESSI

REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI Via Marconi, Biella

Sommario. 2. Classificazione dei gas: caratteristiche, rischi, precauzioni.

ISTRUZIONI PREVENTIVE ANTINCENDIO A TUTTO IL PERSONALE

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Università degli Studi di Bari Facoltà di Farmacia Dip.ti Farmaco-Biologico e Farmaco-Chimico

Alcune Norme Applicabili. Dott. Ing. Valter Melotti 1

L A B O R A T O R I N A Z I O N A L I D I FRAS C A T I

Segnaletica rischio chimico

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE "Frasi di Rischio" ( R ) e "Consigli di Prudenza" ( S )

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

SIMBOLI CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53

Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose

PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA

Trasporto Accumulo e Distribuzione di Gas

AMBIENTE DI LAVORO SALDATURA FOCUS DAY REGIONALE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEL MONDO DELLA SALDATURA. 24 maggio 2007, Vicenza

Università degli Studi della Basilicata Documento di valutazione del rischio D.Lgs.81/08 PROCEDURA OPERATIVA DI SICUREZZA

SCHEDA TECNICA N 16 AZOTO LIQUIDO

È assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

Università degli Studi della Basilicata Documento di valutazione del rischio D.Lgs. 81/08 Scheda informativa GENERALE BOMBOLE DI GAS NEI LABORATORI

Io saldo in Sicurezza.

2) REGOLAMENTO D ACCESSO E COMPORTAMENTO ALL INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza

Co.ma. S.p.a. COILS MANUFACTURER BATTERIE RADIANTI MANUALE DI MONTAGGIO, AVVIAMENTO E MANUTENZIONE BATTERIE ALETTATE

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO

Esplosioni di polveri: prevenzione

Sito Web: UNI /2013 fasi di manutenzione 4 ATTIVITA E PERIODICITA DELLA MANUTENZIONE

7.2 Controlli e prove

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

SCHEDA DI SICUREZZA DEI GRANULI DI GUSCI DI NOCE

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli)

PREVENZIONE DEGLI INCENDI

Manutenzione estintori: Norma UNI ( )

MANUALE DELLA SICUREZZA a cura del Dott. L. Lambertucci RSPP-DiSVA

2 Principali misure di protezione antincendio da adottare

PRESS INFO. Dove stoccare le sostanze pericolose? Piccola guida asecos allo stoccaggio

GUIDA PER GLI ADDETTI AI CENTRI DI RACCOLTA. Come raccogliere correttamente i tubi fluorescenti e le lampade a scarica

IMPRESA SICURA s.r.l.

LA GESTIONE DEI GAS E LA NUOVA NORMATIVA Genova, 4 febbraio 2016

UTILIZZO, STOCCAGGIO E MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA DEI GAS TECNICI E DELLE RELATIVE APPARECCHIATURE DI DISTRIBUZIONE E CONTROLLO

SOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio.

Corsi di:produzione EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE. PiMUS. prof. ing. Pietro Capone

Affinché un incendio si sviluppi, è necessario che si verifichino tre condizioni indicate nel "cerchio del fuoco".

Scheda. Descrizione della macchina

SCHEDA DI SICUREZZA. Revisione n del 31/05/2006 COD. OL.ES.11 Pag. 1 di 5

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

REGISTRO ANTINCENDIO. Azienda SPA Via Roma, Milano (MI)

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore

I dispositivi di protezione ed il TU


Guida alla segnaletica di sicurezza (prima parte)

CODICI IDENTIFICATIVI PER IL TRASPORTO Dl MERCI PERICOLOSE PER FERROVIA O PER STRADA. 1. Significato del numero di identificazione del pericolo

Come si monta uno scambiatore di calore a piastre?

1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE

Manuale d Uso e Manutenzione Scala Telescopica 4+4 COD. ABUNIALURED

Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri

Corso Base - Livello A1-01 per operatori volontari di Protezione Civile Edizione 20

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI N. 1

In accordo alla Direttiva ATEX, gli equipaggiamenti sono progettati in funzione del tipo d atmosfera nella quale possono essere utilizzati.

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre Relatore: Ing. Carlo Calisse

Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA

GOLVER SAFETY PRIMA DI TUTTO SICUREZZA.

PREVENZIONE INCENDI. Celsino Govoni

Istruzioni per l installazione. combinazione frigo-congelatore Pagina CNes

Allegato alla circolare n. 9/ / Istruzioni d installazione

Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio.

Ferrara Fiere Congressi Fascicolo Sicurezza - Allegato scheda 1 Informazioni sui rischi. Fascicolo Sicurezza. Allegato scheda 1

1. Prodotto / preparazione e dati del produttore

building applications TECNO Med

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS)

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

Il programma. I lavori in quota

PROCEDURA PER LA GESTIONE IN SICUREZZA DELLE BOMBOLE DI OSSIGENO

9.1 CESOIA A GHIGLIOTTINA. Scheda. Descrizione della macchina. Nelle cesoie meccaniche l energia usata per il taglio della lamiera viene fornita da un

PEARL VIA F.LLI CERVI CAMPI B.ZIO (FI)

Norma UNI

Ente Scuola Edile Taranto MOVIMENTAZIONE MECCANICA DEI CARICHI

REGOLE DI SICUREZZA FASE DI LAVORAZIONE RISCHI MISURE

Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari

Macchina: OVERFLOW A PRESSIONE ATMOSFERICA


GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R

T.d.P. Fabozzi Marco ASS 4 "Medio Friuli"

Aspetti di Sicurezza nella gestione dei gas medicinali nelle strutture ospedaliere

mcm Manutenzione di macchine e impianti nella nuova Direttiva macchine 2006/42/CE istruzioni, dichiarazioni, marcatura

Le novità subentrate sono le seguenti: 1. CAPITOLO 3 TERMINI E DEFINIZIONI

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Manuale macchina sottovuoto

3D Mini-agitatore Sunflower

OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE

i cartelli Segnaletici Per la Sicurezza e le emergenze

Dispositivi di Protezione Individuale e Segnaletica

Antincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile

Transcript:

Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria S.C. Servizio Prevenzione e Protezione Direttore: ing. Alberto Peracchio MANUALE DI SICUREZZA PER LA MANIPOLAZIONE DI BOMBOLE DI GAS COMPRESSO Ed. Giugno 2008 - Redatto sulla base di specifiche norme tecniche e documentazione di sicurezza. Immagini tratte da sito internet safety gas 1

DEFINIZIONI BOMBOLE: recipienti a pressione per gas o liquidi realizzati di un sol pezzo di capacità compresa tra 5 e 150 litri. ETICHETTA: fornisce l identificazione del contenuto (tipo di gas), frasi di rischio, frasi di prudenza, produttore. FRASI DI RISCHIO: la lettera R seguita da uno più numeri identifica i rischi correlati all uso del gas specifico. FRASI DI PRUDENZA: la lettera S seguita da uno più numeri identifica consigli di prudenza necessari per mettere in atto le misure più semplici di prevenzione correlate all uso del gas specifico. VALVOLA: rubinetto regolatore per l afflusso di gas. CAPPELLOTTO: copertura mobile del rubinetto valvola. OGIVA: parte alta della bombola la cui colorazione ne identifica il tipo di gas contenuto come definito da Norma UNI EN 1089 3 D.M. 7/1/99 SCHEDE DI SICUREZZA: scheda informativa del gas indicante: identificazione del prodotto, pericoli connessi, misure di pronto soccorso ed antincendio, manipolazioni ed immagazzinamento, proprietà fisico-chimiche, informazioni tossicologiche ed ecologiche, altre informazioni. Codici di colore identificativi per le bombole. La codifica dei colori riguarda solo l ogiva delle bombole. In generale il corpo della bombola può essere dipinto di qualsiasi colore che non comporti il pericolo di erronee interpretazioni. Dal 30 Giugno 2006 è stato adottato il nuovo sistema di colorazione, in applicazione della norma UNI EN 1089-3 recepita con Decreto 07.01.1999 del Ministero dei Trasporti. In generale la colorazione dell ogiva della bombola non identifica il gas ma solo il rischio principale associato al gas. 2

TIPO DI PERICOLO VECCHIA COLORAZIONE NUOVA COLORAZIONE inerte alluminio brillante verde infiammabile alluminio rosso ossidante alluminio chiaro blu tossico e/o corrosivo giallo giallo tossico e infiammabile tossico o ossidante giallo giallo giallo+rosso giallo+blu chiaro 3

Solo per i gas più comuni sono previsti colori specifici TIPO DI GAS VECCHIA COLORAZIONE NUOVA COLORAZIONE acetilene C2H2 arancione rossiccio marrone ammoniaca NH3 verde giallo argon Ar amaranto scuro verde azoto N2 nero nero biossido di carbonio CO2 chiaro grigio grigio cloro Cl2 giallo giallo elio He marrone marrone idrogeno H2 rosso rosso 4

ossigeno O2 bianco protossido d'azoto N2O blu blu bianco Si riporta infine il colore identificativo di altri gas TIPO DI GAS VECCHIA COLORAZIONE NUOVA COLORAZIONE aria ad uso industriale bianco+nero brillante verde aria respirabile bianco+nero bianco+nero miscela elioossigeno ad uso respiratorio alluminio bianco+marrone 5

Nell ambito dell Azienda ospedaliera i gas compressi comunemente utilizzati sono: GAS COLORE IDENTIFICATIVO RISCHI SPECIFICI Ossigeno Bianco Comburente Protossido d azoto Blu Comburente, nocivo Aria Bianco+Nero - Acetilene Marrone rossiccio Estremamente infiammabile, esplosivo Anidride carbonica Grigio In alta concentrazione (o anche Biossido di carbonio) può provocare asfissia Argon Verde scuro In alta concentrazione può provocare asfissia Azoto Nero In alta concentrazione può provocare asfissia Elio Marrone In alta concentrazione può provocare asfissia 6

USO DI BOMBOLE DI GAS COMPRESSO L'uso improprio di bombole contenenti gas compresso può essere origine di incidenti gravissimi; oltre al rischio, sempre presente, connesso alla manipolazione di un apparecchio a pressione, è necessario sempre considerare i rischi dovuti al tipo di gas contenuto. Dal punto di vista dei rischi per la sicurezza del lavoro non assume alcuna importanza il fatto che il gas sia previsto per uso medicale (FU) o tecnico. Allo scopo di prevenire i rischi dovuti all'utilizzo di bombole di gas compresso è necessario osservare le precauzioni minime di seguito riportate. Identificazione e ricevimento delle bombole E di fondamentale importanza, ai fini della sicurezza, la certa identificazione del contenuto di una bombola. Nella fase di ricevimento è necessario assicurarsi che sulla bombola sia indicato il tipo di gas contenuto. Mai, in nessun caso, possono essere accettate bombole delle quali non sia chiaramente identificabile il contenuto: la sola colorazione di codice (ad esempio il bianco per l'ossigeno), non può essere considerata sufficiente per l'identificazione e quindi per l'accettazione. Tutte le bombole in arrivo devono essere munite del cappellotto di protezione della valvola; detto cappellotto non può mai essere rimosso se non all'atto dell'utilizzo: bombole senza questo cappellotto non possono essere accettate. 7

Stoccaggio e deposito dei recipienti Il deposito e lo stoccaggio dei recipienti deve avvenire in locali appositi o spazi chiaramente definiti. Le bombole non devono essere esposte all azione diretta del sole né tenute vicino a fonti di calore o comunque in ambienti in cui la temperatura possa raggiungere i 50 C. Nei locali di deposito e stoccaggio i recipienti devono essere sistemati in maniera separata a seconda del contenuto e tenuti in posizione verticale ed assicurati alle pareti con catenelle od altro mezzo idoneo, per evitarne il ribaltamento, quando la forma del recipiente non sia già tale da garantirne la stabilità (i carrelli portabombole sono considerati sufficienti a questo scopo). Nei locali di deposito e stoccaggio devono essere tenuti separati i recipienti pieni da quelli vuoti, utilizzando adatti cartelli murali per contraddistinguere i rispettivi depositi di appartenenza. E fatto divieto di immagazzinare in uno stesso locale recipienti contenenti gas tra loro incompatibili (per esempio gas infiammabili con gas ossidanti) e ciò per evitare,in caso di perdite, reazioni pericolose quali esplosioni od incendi. E necessario altresì evitare lo stoccaggio dei recipienti in locali ove si trovino materiali combustibili o sostanze infiammabili. 8

Movimentazione ed utilizzo dei recipienti - Il trasporto delle bombole deve essere effettuato con mezzi ed accorgimenti che garantiscano la stabilità delle bombole stesse e proteggano contro cadute ed urti; la regola è generale e va rispettata anche nel trasporto mediante montacarichi. - Il cappellotto di protezione della valvola deve essere sempre lasciato su ciascuna bombola fino a che la bombola pronta per l'utilizzo non sia stata assicurata ad un punto fisso e non stiano per iniziare le operazioni vere e proprie di utilizzo; in qualche caso il cappellotto non è svitabile ma è fisso e provvisto di un'apertura laterale per il codolo del riduttore e di un'altra apertura superiore per la chiave di apertura. - Evitare in modo assoluto che le bombole possano cadere o urtarsi violentemente l'un l'altra; quindi, debbono sempre essere legate a strutture fisse anche durante l'utilizzo presso i reparti (i carrelli portabombole sono considerati sufficienti a questo scopo). - Quando si deve interrompere per un qualsiasi motivo l'erogazione del gas bisogna chiudere la valvola della bombola: non ci si deve fidare dei riduttori o altri dispositivi. - Quando una bombola è considerata vuota bisogna chiudere la valvola, quindi avvitare l eventuale tappo cieco sul bocchello della valvola ed infine rimettere il cappellotto di protezione della valvola stessa. 9

- Bisogna avere cura che nessuna parte della bombola sia sottoposta ad una temperatura superiore ai 50 C. Bisogna evitare in modo assoluto che fiamme possano venire in contatto con una qualsiasi parte di una bombola. Inoltre, le bombole vanno tenute lontano ed efficacemente protette da forni o altre fonti di calore. - Quando si deve saldare o effettuare operazioni di taglio con cannelli alimentati da bombole bisogna proteggere le bombole stesse dalla proiezione di scorie incandescenti; in particolare, quando vengono eseguiti i lavori a diverse quote in altezza, occorre evitare che le bombole vengano ammassate sotto i punti di saldatura per impedire che le scorie, cadendo, possano incendiare i tubi di gomma. - Non bisogna mai sistemare bombole in posti dove queste possano divenire parte di un circuito elettrico: in caso di saldature all'arco elettrico, bisogna prendere tutte le precauzioni per evitare che scocchi un arco tra la bombola e le altre strutture metalliche. - E vietato sollevare le bombole dal cappellotto, trascinarle, farle rotolare o scivolare sul pavimento. - Lo spostamento a mano delle bombole deve essere eseguito tenendole in posizione eretta, leggermente inclinate e facendole rotolare sull orlo della base. 10

- L utilizzatore non deve cambiare, modificare, manomettere, tappare i dispositivi di sicurezza eventualmente presenti, né in caso di perdite di gas eseguire riparazioni sui recipienti pieni e sulle valvole. - Non devono essere montati riduttori di pressione, manometri, manichette od altre apparecchiature previste per un particolare gas o gruppo di gas su recipienti contenenti gas con proprietà chimiche diverse ed incompatibili. - Il montaggio e lo smontaggio dei riduttori deve essere fatto esclusivamente da personale specializzato e formato. - Le bombole non possono essere utilizzate per altri scopi diversi da quello di contenere il gas per il quale sono state costruite e collaudate. - Quando l utilizzo avviene mediante tubo di gomma, per evitarne lo sfilamento, devono essere usati mezzi di fissaggio appropriati, per esempio le fascette a vite; legature di fortuna devono essere evitate. - L utilizzatore non deve mai cancellare o rendere illeggibili le scritte, né asportare le etichette, le decalcomanie, i cartellini applicati sui recipienti dal fornitore per l identificazione del gas contenuto. - Non lasciare mai bombole piene insieme a quelle vuote per evitare confusione: si potrebbero infatti avere gravi inconvenienti collegando una bombola vuota con un sistema a pressione maggiore. 11

- Il riduttore ed i flussometri devono essere protetti dalle azioni meccaniche. All interno dei reparti le bombole devono essere adeguatamente posizionate al fine di evitare cadute accidentali - Non collocare mai bombole di gas compressi sotto il vano di corsa dei montacarichi e presso le porte di passaggio degli stessi; evitare anche le aree di manovra dei mezzi di sollevamento. - E vietato depositare, anche in via temporanea, le bombole lungo qualsiasi via di esodo. - E vietato l utilizzo di gas in bombole in locali con presenza di visitatori non autorizzati all assistenza. - Le bombole non devono essere maneggiate con le mani o con guanti unti d olio o di grasso. Questa norma è particolarmente importante quando si movimentano recipienti di gas ossidanti. - La ricarica delle bombole non viene mai eseguita in Azienda. E tassativamente vietato il riempimento di bombole, anche se di piccole dimensioni, con qualsiasi tipo di gas compresso o liquefatto, ed il trasferimento di gas da una bombola piena ad una vuota. - Lo scoppio può essere provocato da qualsiasi sorgente di calore che faccia aumentare eccessivamente il volume del gas e la pressione all interno delle bombole. Ecco perché le bombole vanno tenute distanti da fonti di calore. 12

- Lo scoppio può avvenire anche per forte urto o caduta. Occorre quindi che: - Le bombole vengano normalmente fissate a pareti o a stabili sostegni preferibilmente non posti su luoghi di passaggio di persone o mezzi di trasporto, mediante cravatte o catene metalliche. - Il trasporto orizzontale venga effettuato con mezzi che garantiscano la stabilità delle bombole e le proteggano contro le cadute e gli urti. Per bombole singole si possono usare carrelli a mano, per gruppi di bombole dei carrelli elevatori con selle di appoggio, funi di trattenuta, ecc. - La valvola sia protetta dal cappuccio metallico in permanenza (tranne quando è applicato il riduttore) - Lo scoppio può avvenire per insufficiente resistenza. Perciò le bombole vanno protette dalle azioni fisiche o chimiche deleterie (vibrazioni, corrosioni, ecc.) e dalle correnti elettriche (di esercizio o di fuga a terra). Una bombola che evidenzi segni di corrosione o altri danni alla struttura va immediatamente messa fuori uso e segnalata al fornitore. 13

Fughe di gas - Le fughe importanti si verificano di solito per rottura della valvola non protetta durante le operazioni di trasporto o manipolazione: la bombola, sotto l azione della spinta di reazione, si mette in movimento provocando danni a persone e cose. Le fughe di minore entità hanno effetti diversi a seconda della natura del gas, potendo provocare incendi, miscele esplosive, intossicazioni, asfissie. Contro le fughe sono necessarie costante sorveglianza e manutenzione; per le riparazioni, bombole ed accessori, vanno rimandati al fornitore Divieti particolari: E fatto divieto assoluto introdurre recipienti di gas compresso nei locali di Risonanza magnetica nucleare (RMN) ad eccezione si tratti di recipienti amagnetici 14

Modalità di gestione dei contenitori contenenti gas compressi secondo l organizzazione di questa Azienda - La struttura operativa utilizzatrice, quando ha una bombola vuota e necessita del rifornimento, avvisa la SOC di Farmacia; - Il Servizio di Farmacia, tramite suo personale e della SOC Provveditorato- Economato, consegna all operatore tecnico interno della SOC Tecnico la bombola piena che è prelevata dallo stesso (Operatore della SOC Tecnico) dal deposito centralizzato; - L operatore tecnico della SOC Tecnico provvede alla consegna ed installazione, presso la Struttura operativa richiedente, della bombola piena e contestualmente ritira la bombola vuota che sarà immagazzinata nel deposito centralizzato, in apposito spazio identificato. Presso i Presidi C.Arrigo e T.Borsalino la fase di consegna ed installazione, presso le SS.OO. è fatta direttamente dall operatore della SOC Tecnico. Tutti i contenitori/bombole contenenti gas compressi utilizzati in quest Azienda sono di proprietà di una Ditta esterna. 15