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R E G I O N E C A L A B R I A G I U N T A R E G I O N A L E Deliberazione n. 277 della seduta del 04/08/2015 originale Oggetto: Adempimenti e art. 29-decies del D.lgs. 152/2006 per i controlli AIA a cura di ARPACal - Adozione del Sistema di Supporto alla Programmazione dei Controlli (SSPC). Assessore all Ambiente: Antonietta Rizzo Dirigente Generale Dipartimento Ambiente e Territorio: Domenico Pallaria Alla trattazione dell argomento in oggetto partecipano: 1 2 3 4 5 6 7 8 Gerardo Mario OLIVERIO Antonio Viscomi Carmela Barbalace Roberto Musmanno Antonietta Rizzo Federica Roccisano Francesco Rossi Francesco Russo Giunta Presente Assente Presidente Vice Presidente Assiste il Segretario Generale del Dipartimento Presidenza. La delibera si compone di n.4 pagine compreso il frontespizio e di n.1 allegati. Il dirigente di Settore Arch.Orsola Reillo Ai sensi dell art. 44 della L.R. 4.2.2002, n 8 si esprime il prescritto visto di regolarità contabile, in ordine all esistenza degli elementi costitutivi dell impegno, alla corretta imputazione della spesa ed alla disponibilità nell ambito dello stanziamento di competenza autorizzato. Il Dirigente di Settore Ragioneria Generale

LA GIUNTA REGIONALE Premesso che: - la direttiva 2010/75/UE del parlamento europeo e del consiglio del 24 novembre 2010, relativa alle emissioni industriali, ha sostituito la Direttiva 2008/1/CE sulla prevenzione e la riduzione integrate dell inquinamento (IPPC); - in data 27/03/2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 72 Supplemento Ordinario n. 27 il D.lgs. 4 Marzo 2014, n. 46 Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento), che modifica il Codice Ambientale (D.lgs. 152/2006), aggiornando le regole su autorizzazioni, controlli e sanzioni ambientali per le industrie ad elevato potenziale inquinante; - A seguito dell entrata in vigore del D.lgs. n. 46/2014, il comma 3 dell art. 29 decies del D.lgs. 152/2006 prevede che la competenza per i controlli ordinari in materia di AIA regionali sia attribuita all Autorità competente al rilascio dell autorizzazione, che si «avvale» a tal fine delle ARPA; infatti detto comma così recita testualmente L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, per impianti di competenza statale o, negli altri casi, l'autorità competente, avvalendosi delle agenzie regionali e provinciali per la protezione dell'ambiente, accerta, secondo quanto previsto e programmato nell'autorizzazione ai sensi dell'articolo 29-seies, comma 6 e con oneri a carico del gestore modificando la precedente formulazione che poneva direttamente in capo alle agenzie regionali i controlli in questione ( L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale,per impianti di competenza statale, o le agenzie regionali e provinciali per la protezione dell'ambiente, negli altri casi, accertano, secondo quanto previsto e programmato nell'autorizzazione ai sensi dell'articolo 29-seies, comma 6 e con oneri a carico del gestore ) - In particolare è posto a carico dell Autorità competente al rilascio dell AIA l accertamento del rispetto delle condizioni dell AIA, della regolarità dei controlli a carico del gestore, dell ottemperanza degli obblighi di comunicazione a carico di quest ultimo, nonché tutta l attività di programmazione; - A tal ultimo riguardo. con l introduzione dei commi 11 bis ed 11 ter del predetto art. 29 deces del D., lgs 152/2006, è previsto che le visite ispettive di cui al comma 4 dello stesso articolo e quella di cui all art. 29 seies comma 6ter siano inserite in un Piano di Ispezione Ambientale Regionale, periodicamente aggiornato, sentito il Ministero dell Ambiente, al fine di garantire il coordinamento con quanto previsto nelle Autorizzazioni Integrate Statali; - Nello specifico, secondo la citata normativa il Piano Regionale deve contenere i seguenti elementi: - un analisi generale dei principali problemi ambientali pertinenti ; - l identificazione della zona geografica coperta dal piano d ispezione ; - le procedure per l elaborazione dei programmi per le ispezioni ambientali ordinarie ; - le procedure per le ispezioni straordinarie, effettuate per indagare nel più breve tempo possibile e, se necessario, prima del rilascio, del riesame o dell aggiornamento di un autorizzazione, le denunce ed i casi gravi di incidenti, di guasti e di infrazioni in materia ambientale ; - se necessario le disposizioni riguardanti la cooperazione tra le varie autorità di ispezione. - In Calabria, l Autorità competente al rilascio dell AIA è la Regione Dipartimento Ambiente e Territorio - cui dall entrata in vigore del D.lgs. n. 46/2014 è affidato il compito di procedere allo svolgimento dei controlli sulle installazioni AIA, nonché alla programmazione delle attività ispettive e alla definizione e all aggiornamento del Piano di Ispezione Ambientale sopracitato; ATTESO che - L'ARPACAL, istituita con L. R. agosto 1999, n. 20, opera per la tutela, il controllo, il recupero dell'ambiente e per la prevenzione e promozione della salute collettiva, perseguendo l'obiettivo dell'utilizzo integrato e coordinato delle risorse, al fine di conseguire la massima efficacia nell'individuazione e nella rimozione dei fattori di rischio per l'uomo, per la fauna, per la flora e per l'ambiente fisico, svolgendo, tra l altro: 1. attività di accertamento tecnico e di controllo, campionamenti, misure, analisi di laboratorio, elaborazioni e valutazioni, documentazioni tecniche connesse all esercizio delle funzioni di protezione ambientale; 2. svolgere compiti di indagine conoscitiva in ordine alla costituzione della mappa dei rischi della regione;

3. fornire il necessario supporto tecnico-scientifico alla Regione, alle Province, ai Comuni ed alle altre amministrazioni pubbliche finalizzato all'elaborazione di atti di pianificazione e programmazione e di interventi destinati alla tutela ed al recupero dell'ambiente; - Nell ambito dell AIA, i controlli ordinari e le ispezioni straordinarie, benché espletati sotto la responsabilità dell Autorità Competente al rilascio dell AIA, necessitano pertanto delle funzioni e delle competenze tecniche proprie dell Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria (A.R.P.A.Cal.); - Tali funzioni e competenze tecniche sono, altresì fondamentali, anche per la programmazione dei controlli in conformità a quanto stabilito dal D.lgs. 46/2014 e, quindi, per la definizione del Piano di Ispezione Ambientale Regionale. - Secondo quanto previsto dalla nuova disciplina l indicazione delle visite ispettive nel suddetto Piano deve avvenire sulla base di una valutazione sistematica dei rischi ambientali associati alle installazioni AIA; - è sorta, pertanto, la necessità di adottare un Sistema che consenta di programmare le attività ispettive sulla base di tale valutazione del rischio e che fornisca la distribuzione delle aziende per priorità di controllo; CONSIDERATO che - ARPACAL fino ad oggi, - in ragione di quanto previsto dalla legge istitutiva L.R. 20/1999 alla luce delle sue funzioni istituzionali ha svolto le attività ispettive previste per legge in materia di AIA impiegando gruppi di tecnici con competenze multidisciplinari e provvedendo anche alla relativa programmazione; - ARPACAL sta collaborando con Arpa Lombardia, Arpa Puglia e Arpa Emilia Romagna allo sviluppo di un Sistema di Supporto alla Programmazione dei Controlli (SSPC) - quale componente del Gruppo di Lavoro che ha avuto mandato da AssoArpa di affrontare il problema della programmazione dei controlli alla luce dell entrata in vigore del D.lgs. n. 46/2014; - il suddetto Sistema è stato inizialmente sviluppato da ARPA Lombardia sulla base di EasyTool IRAM (IMPEL, EU) (gennaio 2013) ed è stato sottoposto a programma di sperimentazione e messa a punto dal Gruppo di Lavoro sopraindicato per l analisi e classificazione del rischio delle imprese IPPC secondo i criteri tecnici stabiliti dalla norma; detto sistema è descritto in dettagli nei seguenti documenti: Definizione ed algoritmi dei parametri aziendali e territoriali e Il modello: algoritmo e manuale d uso forniti ad ARPACAL da ARPA Lombardia; - detto programma è stato altresì condiviso da ISPRA, che ha partecipato alle ultime fasi di sviluppo del Sistema da parte del Gruppo di Lavoro; - ARPACAL ha applicato per prima in Italia, a livello di sperimentazione operativa, l uso di SSPC sulle aziende AIA calabresi e che l applicazione pratica del sistema è stata illustrata nel corso dei diversi seminari tenutisi sul tema, alla presenza di rappresentanti dei vari Enti (ARPA, ISPRA Autorità competenti e gestori IPPC) e del Ministero dell Ambiente (tra cui il Workshop PONGAS FSE 2007-2013 La procedura di A.I.A.: le novità introdotte dal D.lgs. n. 46/2014 sulle emissioni industriali del 24.09.2014 svoltosi a Lamezia Terme; il Workshop PONGAS FSE 2007-2013 Impianti di gestione dei rifiuti: nuovi strumenti e criteri tecnico-metodologici per una valutazione ambientale efficace del 04/12/2014 a Napoli; il Convegno ASSOARPA del 27/11/2014 a Milano); - l SSPC è stato presentato da ARPA Lombardia al Coordinamento ministeriale e art. 29- quinquies del D.lgs. 152/2206 e ss.mm.ii., per l uniforme applicazione sul territorio nazionale delle nuove norme introdotte dal D.lgs. 46/2014 nella seduta del 28.10.2014; - per l anno in corso il Gruppo di Lavoro sopraindicato ha previsto l uso in via sperimentale del prodotto elaborato SSPC con l obiettivo di mettere a disposizione uno strumento di servizio condiviso a livello nazionale dalle Agenzie Regionali e delle provincie Autonome per la Protezione dell Ambiente (relativamente al quale è in corso la validazione a livello del Sistema Nazionale per la Protezione dell Ambiente, (affidata ad un gruppo di lavoro appositamente individuato di cui ARPACAL è componente); - ARPACAL ha, altresì, previsto di mettere a punto il suddetto sistema in tempi brevi, così da poter essere utilizzato per la programmazione delle attività di controllo relative all anno 2015; - Il suddetto sistema (SSPC) appare idoneo a contemperare - da un lato - la limitata disponibilità di risorse necessarie alle ispezioni AIA e dall altro -la necessità di garantire un efficace azione di controllo nel rispetto delle norme; RILEVATO che i costi dei controlli ordinari sugli impianti sottoposti ad AIA sono a carico dei Gestori, ai sensi dell art. 33, comma 3bis del D.lgs. 152/2006 e versati direttamente ad ARPACAL ai sensi del DM 24.04.2008 e del Regolamento Regionale n. 10 del 5.11.2013;

RILEVATO altresì che - Le risorse economiche per le ispezioni straordinarie, ai sensi dell art, 29decies comma 4 del D.lgs. 152/2006, devono essere reperite dall Autorità competente nell ambito della disponibilità finanziarie del proprio bilancio destinate allo scopo ; - Tra i principi e i criteri guida della direttiva 2010/75/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, relativa alle emissioni industriali, è compreso l utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative per finalità connesse al potenziamento delle ispezioni ambientali straordinarie previste dalla direttiva 2010/75/Ue e di quelle finalizzate a verificare il rispetto degli obblighi autorizzatori per gli impianti già esistenti e privi di autorizzazione, in deroga a quanto indicato dalla direttiva 2008/1/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2008; - Il Governo italiano nel dare attuazione a tale Direttiva con il D.lgs. n. 46/2014 ha introdotto il comma 13 dell art. 29quattordecies; - i proventi derivanti dall applicazione della sanzioni amministrative pecuniarie di competenza regionale possono essere utilizzati per le finalità previste dalla normativa comunitaria e nazionale soprarichiamate e, quindi, per lo svolgimento delle ispezioni straordinarie previste dall'articolo 29- decies, comma 4, nonché delle ispezioni finalizzate a verificare il rispetto degli obblighi ambientali per impianti ancora privi di autorizzazione, previa adozione di specifica normativa da parte del Consiglio regionale; VISTO l art. 29-decies, commi 3, 4, 11-bis, 11-ter, del D.lgs. 152/2006 (modificato dal D.lgs. n. 46/2014); VALUTATO necessario adeguare alla nuova normativa la disciplina dei controlli in materia di AIA, definendo i rapporti tra la Regione Dipartimento Ambiente e Territorio -, in qualità di Autorità competente, ed ARPA.Cal, nonché disciplinare i criteri e le modalità di adozione del Piano di Ispezione Regionale di cui agli commi 11bis e 11ter dell art. 29deces del D.lgs. n. 152/2006 e, pertanto, per quanto sopra rappresentato, di disporre con il presente provvedimento che: - La Regione Dipartimento Ambiente e Territorio si avvalga di ARPA.Cal per lo svolgimento dei controlli ordinari e delle ispezioni straordinarie, poste dal D.lgs. 46/2014 a carico dell Autorità competente al rilascio dell AIA; - ARPA.Cal svolga le attività inerenti l accertamento, la contestazione e la notifica delle violazioni alle prescrizioni di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), di cui al Titolo III-bis della Parte II del D.lgs. 152/2006, al fine dell irrogazione delle sanzioni amministrative previste; - ARPACAL provveda, a seguito dell accertamento - sia durante le attività ispettive in campo che durante il controllo documentale degli illeciti amministrativi e le ipotesi di reato ravvisabili, a tutti gli adempimenti e comunicazioni all uopo dovute; - nelle more dell adozione del Decreto Ministeriale previsto dall art. 2 comma 3bis del D.lgs. n. 61/2013, convertito in L.89/2013, con cui saranno definiti i contenuti minimi e i formati dei verbali di accertamento, contestazione e notificazione relativi ai procedimenti sanzionatori di cui all art. 29-quattordecies del D.lgs. 152/06, siano impiegati i modelli di verbale di accertamento e di informativa all A.G. già in uso presso ARPACAL; - il Piano di Ispezione ambientale regionale sia definito dalla Regione Dipartimento Ambiente e Territorio - in collaborazione con ARPACAL, e successivamente trasmesso al Ministero dell ambiente prima della relativa adozione; - nelle more della elaborazione del Piano di cui al precedente punto venga adottato il Sistema di Supporto per la Programmazione dei Controlli (SSPC), sopra indicato, quale metodo di valutazione sistematica del rischio associato alle installazioni AIA, i cui contenuti sono esposti nell all.1. Metodologia per la predisposizione del Piano di ispezione Ambientale presso le istallazioni soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) collocate in regione Calabria ai sensi dell art. 29 decies commi 11 bis e 11ter del d.lgs.152/2006 - Esemplificazione del sistema SSPC: prima applicazione del modello in Calabria ; - sia disposto che ARPA.Cal, nelle more della definizione del Piano di Ispezione Ambientale regionale, provveda allo svolgimento delle attività ispettive con l applicazione in via sperimentale del sistema SSPC di cui al precedenti punti, allo stato di sviluppo disponibile al momento della sua applicazione; - sia demandato al dipartimento Ambiente e Territorio la predisposizione di una proposta di legge da sottoporre al Consiglio regionale al fine di utilizzare i proventi derivanti dall applicazione delle sanzioni amministrative in materia di AIA per l espletamento delle ispezioni straordinarie di cui all art.29decies comma 4 del D.lgs. 152/2006; Vista la nota ARPACAL prot.31608 del 1.08.2014, assunta agli atti del Dipartimento Politiche dell Ambiente (oggi Dipartimento Ambiente e Territorio) con prot. 255829 del 7.08.2014;

Dato atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale, in quanto: - i costi dei controlli ordinari sugli impianti sottoposti ad AIA sono a carico dei gestori, che versano ad ARPACAL la tariffa prevista ai sensi del DM 24/04/2008 e ss.mm.ii e del Regolamento Regionale n. 10 del 5.11.2013; - il sistema SSPC sopracitato è fornito da AssoArpa senza oneri a carico delle Regione; Visto l allegato 1 Metodologia per la predisposizione del Piano di ispezione Ambientale presso le istallazioni soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) collocate in regione Calabria ai sensi dell art. 29 decies commi 11 bis e 11ter del d.lgs.152/2006 - Esemplificazione del sistema SSPC: prima applicazione del modello in Calabria ; Su proposta dell Assessore all Ambiente, formulata sulla base dell istruttoria compiuta della relativa struttura il cui dirigente si è espresso sulla regolarità amministrativa; DELIBERA di disporre che il Piano di Ispezione ambientale regionale, previsto dal D.lgs. n. 46/2014, da trasmettere al Ministero dell ambiente ai fini della relativa adozione, venga definito dalla Regione Dipartimento Ambiente e Territorio - in collaborazione con ARPA.Cal; di approvare il Sistema di Supporto per la Programmazione dei Controlli (SSPC), descritto in premessa, quale metodo di valutazione sistematica del rischio associato alle installazioni AIA, i cui contenuti sono esposti nell all.1. Metodologia per la predisposizione del Piano di ispezione Ambientale presso le istallazioni soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) collocate in regione Calabria ai sensi dell art. 29 decies commi 11 bis e 11ter del d.lgs.152/2006 - Esemplificazione del sistema SSPC: prima applicazione del modello in Calabria ; di disporre che il suddetto prodotto sia utilizzato a supporto dell attività di programmazione della Regione in materia di controlli AIA - sulla base dell elenco delle installazioni da sottoporre a visita ispettiva del Dipartimento Ambiente e Territorio - e che ne siano recepiti i criteri ai fini della definizione del Piano di Ispezione Ambientale previsto dal D.lgs. n. 46/2014; di autorizzare ARPACAL - nelle more della definizione del Piano di Ispezione Ambientale regionale - allo svolgimento delle attività ispettive con l applicazione in via sperimentale del sistema SSPC di cui al punto precedente, allo stato di sviluppo disponibile al momento della sua applicazione; di disporre, in applicazione di quanto disposto dall art 29decies del D.lgs 152/2006, che sia ARPA.Cal a svolgere i controlli posti dal D.lgs. n. 46/2014 a carico dell Autorità competente al rilascio dell AIA, occupandosi pertanto delle attività inerenti l accertamento, la contestazione e la notifica delle violazioni alle prescrizioni di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), di cui al Titolo III-bis della Parte II del D.lgs. n. 152/2006, al fine dell irrogazione delle sanzioni amministrative, nonché di tutti gli adempimenti e comunicazioni all uopo dovute; di autorizzare ARPACAL - nelle more dell adozione del Decreto Ministeriale previsto dall art. 2 comma 3bis del D.lgs. n. 61/2013, convertito in L.89/2013, con cui saranno definiti i contenuti minimi e i formati dei verbali di accertamento, contestazione e notificazione relativi ai procedimenti sanzionatori di cui all art. 29-quattordecies del D.lgs. 152/06 - all impiego dei modelli di verbale di accertamento e di informativa all A.G. già in uso; di prendere atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale, in quanto: a) i costi dei controlli ordinari sugli impianti sottoposti ad AIA, ai sensi dell art. 33, comma 3-bis, del D.lgs. 152/2006 sono a carico dei Gestori, che versano ad ARPACAL la tariffa prevista ai sensi del DM 24/04/2008 e ss.mm.ii. Regolamento Regionale n. 10 del 5.11.2013; b) il citato sistema SSPC è fornito da AssoArpa senza oneri a carico delle Regione; di demandare al dipartimento Ambiente e Territorio la predisposizione di una proposta di legge da sottoporre al Consiglio regionale al fine di utilizzare i proventi derivanti dall applicazione delle sanzioni amministrative in materia di AIA per l espletamento delle ispezioni straordinarie di cui all art.29decies comma 4 del D.lgs. 152/2006; di notificare il presente provvedimento a cura del Dipartimento Ambiente e Territorio ad ARPA.Cal - Direzione Generale; di provvedere alla pubblicazione integrale del provvedimento sul BURC a cura del Dipartimento Ambiente e Territorio, ai sensi della legge regionale 6 aprile 2011, n. 11, a richiesta del Dirigente Generale del Dipartimento Proponente;

di disporre che la presente deliberazione sia pubblicata sul sito istituzionale della Regione Calabria, a cura del Dirigente Generale del Dipartimento proponente, ai sensi del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33. IL SEGRETARIO GENERALE DEL DIPARTIMENTO PRESIDENZA IL PRESIDENTE Del che è redatto processo verbale che, letto e confermato, viene sottoscritto come segue: Il Verbalizzante Si attesta che copia conforme della presente deliberazione è stata trasmessa in data al Dipartimento interessato al Consiglio Regionale alla Corte dei Conti L impiegato addetto