Regione Campania Assessorato Politiche Sociali e Pari Opportunità Servizio Pari Opportunità Nota sulle attività di Conciliazione in Regione Campania Giugno 2007
La tematica della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro rappresenta un elemento centrale nel contesto delle politiche di pari opportunità avviate dalla Regione Campania, con l Assessorato per le Pari Opportunità e il relativo Servizio, a partire dal 2001. Infatti, l Amministrazione Regionale, ha incluso tale priorità nella programmazione strategica delle politiche attuate per la parità tra uomini e donne, sia nella gestione ordinaria che in quella riguardante i Fondi Strutturali. Questo intento si è tradotto nello specifico della misura 3.14 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro, nella previsione nel contesto dei diversi Servizi e interventi rivolti alle donne, di misure di accompagnamento, in grado di favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Ne sono esempio i diversi baby parking e le banche del tempo attivate presso le sedi dei Centri per l Occupabilità Femminile realizzati sull intero territorio regionale. E noto, infatti, che le necessità familiari rappresentano molto spesso delle barriere di accesso al mercato del lavoro, testimoniate dal variare dei tassi di occupazione al modificarsi del numero dei figli. Solo a titolo esemplificativo riportiamo il dato che testimonia come tra le donne che vivono in coppia e con figli, i tassi di occupazione più elevati sono relativi a quelle che hanno un solo figlio (63,8%) e i più bassi per quelle che ne hanno 3 o più (35,5%) (Fonte: ISTAT 2004) A questo dato si collega un altro indicatore di lettura dell'intersezione tra mercato del lavoro, donne e conciliazione è l'analisi del ricorso al lavoro part-time, il quale rappresenta ormai da tempo, una delle modalità, non sempre dettata da una scelta, della presenza femminile nel mercato del lavoro. Le ricerche statistiche (Istat) su questo fenomeno, relativi al territorio della Campania, emerge che dove l'occupazione femminile è minore, è meno influente anche il ricorso al lavoro part.time; va inoltre rilevato che in Campania, in linea con la tendenza registrata in tutta Europa, il lavoro a tempo parziale è più diffuso tra le donne che tra gli uomini e questa caratteristica si è accentuata nel periodo dal 1993 al 2003 (dati Istat). Tuttavia, i dati indicano che l aumento del lavoro a tempo parziale femminile in Campania è stato meno considerevole che nel resto del paese. Sappiamo, inoltre, che nel Sud, le analisi mostrano che le donne non solo hanno minori opportunità di lavoro, ma quelle che lavorano possono contare di meno, sulle reti di aiuto formali ed informali e sui servizi sociali. L'affidamento e la cura dei bambini in età prescolare è, il primo problema che si pone per le madri che intendono rimanere e reinserirsi nel mercato del lavoro. La carenze delle strutture adeguate ad accogliere le fasce d'età dei bimbi in età prescolare, è un problema che riguarda in modo particolare il mezzogiorno, dove la situazione della Campania è particolarmente problematica. Il potenziamento di tali strutture va auspicato in un'ottica che tenga conto sia del dato quantitativo ma anche qualitativo, e questo significa programmare i servizi in base alle specifiche esigenze del 2
territorio affiancando ai servizi prescolari una gamma di altri servizi integrativi come ludoteche, Centri estivi, e altri servizi innovativi. E', quindi auspicabile, che in contesto come quello campano, si effettuino in modo tempestivo azioni in favore della conciliazione tra vita familiare e lavorativa, attuando un passaggio da forme di "conciliazione individuale" - ovvero quelle che tutte le donne tentano combinando vari fattori, tra i quali il ricorso alle reti familiari - ad una "conciliazione di sistema" consistente in una possibilità reale, generalizzata e oggettiva di coniugare vita e lavoro. Alla sintetica analisi di contesto, va aggiunto che, nel contesto delle strategie comunitarie, il ruolo delle politiche di conciliazione è sempre più crescente, come si evince dalle nuove indicazioni strategiche contenute nella più recente Comunicazione della Commissione Europea in materia di pari opportunità, adottata a marzo 2006, denominata "Una tabella di marcia per la parità tra donne e uomini 2006-2010", dove la conciliazione assume un ruolo di particolare importanza. In quest'ottica, alcune risorse della misura 3.14 del POR Campania 2000-2006 in sinergia con la misura 3.21 sempre del POR Campania 2000-2006 sono state, recentemente, utilizzate per l attuazione di un intervento relativo a misure di conciliazione. Infatti, con D.G.R. n. 1384 del 15.09.2006 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro POR CAMPANIA 2000-2006 - Programmazione degli interventi per azioni di conciliazione nell ambito dei Piani Sociali di Zona di cui alla Legge 328/2000 e con il successivo decreto di D.D. n. 710 del 4.10.2006, sono state programmate e assegnate specifiche azioni/interventi a favore della promozione delle Pari Opportunità nell ambito dei Piani Sociali di Zona per un importo pari a 5 milioni di euro - incrementato successivamente con ulteriori risorse pari a circa 1 milione di euro - da destinare ai vari Enti Capofila degli ambiti territoriali, in base a tre criteri quali: la popolazione residente la popolazione minorile con età compresa tra 0 e 5 anni i nuclei familiari. L intervento è finalizzato, nello specifico, all attivazione di servizi all infanzia e/o rivolti alle famiglie in grado di migliorare la gestione dei tempi di vita e di lavoro. L iniziativa messa in campo dall Assessorato ha riscosso un ampio riscontro sul territorio e i progetti presentati, oltre quaranta, prevedono azioni quali l attuazione di interventi specifici che riguardano il sostegno all inserimento delle donne nel mercato del lavoro, agendo in modo diretto sulla leva della conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro, attraverso l implementazione e il rafforzamento di strutture e servizi già presenti sui territori o con la creazione di nuove strutture finalizzate ad alleviare i carichi di cura delle donne. 3
Dal punto di vista quantitativo su 52 ambiti territoriali della Regione Campania 41 (pari a circa il 79%) hanno presentato proposte progettuali, mentre andando ad analizzare la progettazione degli ambiti territoriali, in base alla tipologia vediamo che su ogni singolo territorio provinciale saranno attivati i seguenti servizi: TERRITORIO PROVINCIA di AVELLINO NUMERO E TIPOLOGIA DI INTERVENTI n. 7 Progetti Tipologia interventi: Nidi d Infanzia Servizi di Sostegno alla Genitorialità PROVINCIA di BENEVENTO PROVINCIA DI CASERTA PROVINCIA DI NAPOLI n. 4 Progetti Tipologia interventi: Ludoteche Servizi di Sostegno alla Genitorialità n. 9 Progetti Servizi Socio Educativi per l Infanzia Ludoteche Servizi di assistenza domiciliare Nidi d Infanzia n. 12 Progetti Servizi di sostegno e orientamento per donne con carichi di cura a persone disabili Servizi socio-educativi per la prima infanzia Servizi di assistenza domiciliare Ludoteca Nidi di mamme, con l attivazione di 8 sezioni dislocate su 2 municipalità della città di Napoli. Nello specifico, saranno aperte: 4 sezioni a Motecalvario, 2 sezioni a San Giovanni a Teduccio e 2 sezioni a Barra 4
PROVINCIA DI SALERNO n. 9 Progetti Centro Polifunzionale Servizi di Assistenza Domiciliare Nidi di Quartiere Servizi di Prossimità Familiare 5