La conciliazione SOCIOLOGIA. Conciliazione tra lavoro e famiglia. Il lavoro delle donne e la condizione familiare.
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- Gianmaria Costantini
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1 SOCIOLOGIA Il lavoro delle donne e la condizione familiare La conciliazione SS - La partecipazione delle donne 2 Conciliazione tra lavoro e famiglia Presenza di figli Strategie di conciliazione: il part-time Strategie di conciliazione: i servizi, i nonni, le badanti e i trasferimenti monetari Fecondità SS - Lavoro e famiglia 3 1
2 Presenza di figli (1/5) In tutti i paesi esiste una relazione tra partecipazione al lavoro e presenza di figli. Le donne con figli sono meno inserite nel Mdl rispetto alle donne senza figli. La partecipazione si riduce ulteriormente quando i figli sono più di uno. SS - Lavoro e famiglia 4 Il confronto con l Europa (2/5) L Italia è uno dei paesi con la minore differenza tra i tassi di occupazione tra donne senza figli e donne con figli. Elemento solo apparentemente positivo. In realtà dipende da: difficoltà delle giovani donne (spesso senza figli) ad inserirsi nel mercato del lavoro basso tasso di occupazione anche tra le donne adulte senza figli, soprattutto per le donne poco istruite del mezzogiorno La bassissima partecipazione al lavoro delle donne meridionali non sembra essere dovuta alla difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia, ma alla grave carenza di domanda (o offerta) di lavoro per le donne poco istruite SS - Lavoro e famiglia 5 Il ruolo dell istruzione (3/5) L effetto negativo della presenza di responsabilità familiari è più alto per le donne a bassa istruzione e che vivono nel sud. Rappresentano un eccezione le donne laureate del sud: nessuna differenza per situazione familiare nel tasso di occupazione. Le donne laureate del sud quasi sempre lavorano nel settore dei servizio pubblici e il pubblico impiego costituisce un ottimo contesto di conciliazione tra lavoro e famiglia SS - Lavoro e famiglia 6 2
3 Anche il settore è importante (4/5) Quindi, oltre a dove si vive, per la conciliazione svolgono un importante ruolo: Alto titolo di studio Da un lato, le lavoratrici con livelli di istruzione alti tendono in maggior misura a non avere figli, dall altro lato, il possesso di un titolo di studio elevato permette una migliore conciliazione. Pubblico impiego Il rischio di perdere il lavoro dopo la nascita del primo figlio per le donne che lavorano nella pubblica amministrazione è meno della metà di quello per le donne che lavorano nel privato (Isfol 2006). SS - Lavoro e famiglia 7 Ma alla nascita del figlio... (5/5) Nonostante l aumento dei tassi di occupazione, la quota di donne che abbandona almeno temporaneamente il lavoro per motivi familiari è costante da una coorte all altra. Quasi la metà delle donne che hanno un figlio escono dal mercato del lavoro e soltanto la metà rientrano dopo un certo periodo. I 2/3 delle donne che escono dal mercato considerano la scelta provvisoria e reversibile (Istat 2007). Tanto più a lungo si resta fuori dal MdL, tanto più è difficile ritornarvi. SS - Lavoro e famiglia 8 Strategie di conciliazione: il part-time (1/2) La percentuale di donne che lavora part-time aumenta al crescere delle responsabilità familiari sia tra le dipendenti, sia tra le indipendenti. Le donne con figli sono quelle che meno spesso svolgono un lavoro part-time involontario (cioè, non scelto). SS - Lavoro e famiglia 9 3
4 Criticità del part-time (2/2) Il part-time può essere visto come uno strumento di conciliazione. Tuttavia, è caratterizzato da alcune criticità: Si parla di part-time solo per le donne: ma la conciliazione di cura è un problema solo femminile? Può avere implicazioni negative sulla permanenza nel mercato del lavoro. Può divenire una condizione doppiamente penalizzante: scarsa retribuzione/peggiori condizioni lavorative ed elevato volume di lavoro domestico. I vantaggi di conciliazione non sono automatici, ma si dispiegano solo se c è un controllo della sua flessibilità da parte delle donne. SS - Lavoro e famiglia 10 Strategie di conciliazione: i servizi (1/3) Esiste una relazione positiva tra la disponibilità di childcare formale/congedi parentali e occupazione delle donne, specie per quelle poco istruite. In Italia, la disponibilità dei servizi per la prima infanzia (0-3 anni) è molto ridotta. La percentuale di bambini sino a 3 anni che frequentano un asilo nido negli ultimi anni è passata dal 3% all 11%. Tale percentuale è nettamente inferiore all obiettivo fissato dalla CE (33%). SS - Lavoro e famiglia 11 Strategie di conciliazione: i servizi (2/3) E stato stimato che se la disponibilità di asili nido raggiungesse il 33%, il tasso di occupazione femminile potrebbe crescere di ben 7 punti percentuali. Non è un problema di scarsità di domanda delle mamme: il 30% delle madri che non utilizza asili nido vorrebbe farlo (Istat 2005). SS - Lavoro e famiglia 12 4
5 Strategie di conciliazione: i servizi (3/3) Per quanto riguarda il congedo di maternità l Italia risulta essere abbastanza generosa, ma con alcuni seri limiti. Il congedo di base è tra i più lunghi e copre l 80% della retribuzione, ma il congedo facoltativo è tra i più brevi e copre solo il 30% della retribuzione. Non usufruisce del congedo facoltativo il 19% delle madri del nord e il 40% di quelle del sud. SS - Lavoro e famiglia 13 Strategie di conciliazione: le nonne Ruolo determinante dei nonni: in Italia gran parte dell aiuto per la cura dei figli è prestato dalle reti parentali (soprattutto nonne) che spesso vivono vicino ai figli/e. I problemi di conciliazione sono minori per le madri che possono usufruire delle reti di aiuto informale: orari e modalità più adatte alle esigenze delle lavoratrici. SS - Lavoro e famiglia 14 Strategie di conciliazione: le badanti Ruolo determinante delle badanti: i servizi non ospedalieri di cura e assistenza per gli anziani fragili e non autosufficienti sono largamente al di sotto delle crescenti necessità. Si stima che quasi 1 anziano su 10 sia assistito a domicilio da una persona immigrata. La recente forte immigrazione femminile ha dato un importante contributo all aumento della partecipazione al lavoro delle donne italiane (specie quelle istruite, di ceto medio-alto e al nord). SS - Lavoro e famiglia 15 5
6 Strategie di conciliazione: i trasferimenti monetari Ruolo controverso dell assegno di accompagnamento sull occupazione delle donne: Incentivo al nord; Disincentivo al sud. SS - Lavoro e famiglia 16 Le tendenze della fecondità (1/4) Negli ultimi 40 anni all aumento della partecipazione al lavoro delle donne si è accompagnata una continua riduzione della fertilità. L Italia è uno dei paesi con la più bassa fertilità (1,35). SS - Lavoro e famiglia 17 Le tendenze della fecondità (2/4) Tuttavia, attualmente non sembra esistere una relazione negativa tra tasso di occupazione e fertilità. Negli anni 70 il tasso di natalità era più alto nei paesi a bassa partecipazione al lavoro delle donne, attualmente la situazione è opposta: la fertilità è più alta in Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna e Svezia; più bassa in Italia, Spagna e Grecia. SS - Lavoro e famiglia 18 6
7 Le tendenze della fecondità (3/4) Ruolo determinante delle caratteristiche del MdL e delle politiche pubbliche. La fertilità è favorita non soltanto da un mercato del lavoro più favorevole verso i giovani, ma anche da norme sociali non familiste e da politiche pubbliche rivolte ai giovani almeno altrettanto generose di quelle per le famiglie. SS - Lavoro e famiglia 19 Le tendenze della fecondità (4/4) Ruolo ambiguo del part-time sulla fertilità. Se le donne che non lavorano scelgono di lavorare part-time, la loro fertilità può anche calare, mentre se le donne che lavorano a tempo pieno scelgono il part-time la loro fertilità potrebbe crescere. L effetto netto sulla fertilità dipenderebbe dalla grandezza di queste due tendenze. SS - Lavoro e famiglia 20 7
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