P.O. di PESCIA. Cap.1 RELAZIONE TECNICA GENERALE 1.1 Stato di Fatto 1.2 Unità di misura e Riferimenti normativi. Cap.2 RELAZIONE SUI MATERIALI



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Transcript:

P.O. di PESCIA * OPERE STRUTTURALI * INDICE Cap.1 RELAZIONE TECNICA GENERALE 1.1 Stato di Fatto 1.2 Unità di misura e Riferimenti normativi pag.3 Cap.2 RELAZIONE SUI MATERIALI pag.5 Cap.3 RELAZIONE DI CALCOLO 3.1 Modifiche interne 3.1.1 Cerchiatura tipo C1 3.1.2 Cerchiature tipo C2 3.1.3 Architravatura tipo A1 3.1.4 Architravatura tipo A2 3.2 Pensilina ingresso struttura in acciaio 3.2.1 Analisi dei Carichi 3.2.2 Travi curve - Dimensionamento e verifica 3.2.3 Mensole Dimensionamento e verifica pag.7 Cap.4 FASCICOLO DEI CALCOLI Calcoli cerchiature tipo C1 e C2 pag.20 1

Cap. 1 - RELAZIONE TECNICA GENERALE Oggetto del presente intervento è la ristrutturazione interna del piano terra e seminterrato del corpo di fabbrica ovest (lato fiume Pescia) del Padiglione SUD dell Ospedale di Pescia, sito in via C. Battisti in Pescia (PT). Il Padiglione Sud è un edificio con struttura a telai in c.a., pluripiano (n.1 piano seminterrato, n.1 p.t., n.3 o 4 piani fuori terra in base al corpo di fabbrica considerato, oltre copertura piana), a pianta variabile con l altezza con forma trapezoidale fino all impalcato del piano terra e successivamente con una forma a U. L edificio è stato costruito prima della classificazione sismica del Comune avvenuta a seguito dell O.P.C.M. n.3274 del 20/03/2003. Per effettuare lo spostamento del Pronto Soccorso (P.S.) dall ala su via Battisti al corpo di fabbrica retrostante lungo il Pescia, il progetto prevede la ristrutturazione interna completa dei locali del piano terra e seminterrato di quest ultimo corpo di fabbrica. Le opere strutturali previste consistono in puntuali interventi necessari per adeguare sul piano distributivo e funzionale i locali oggetto d intervento alla luce della nuove attività previste come meglio descritte nella Relazione Generale di progetto. I lavori strutturali consistono in interventi di tipo locale e riguardano: - realizzazione di piccola struttura metallica di collegamento tra la Camera calda esistente e la pensilina esistente di accesso al corpo di fabbrica da installare sopra il solaio del piazzale carrabile esistente tra le due ali principali del padiglione; - realizzazione del vano corsa del nuovo ascensore con demolizione e rifacimento parziale dei solai interessati - realizzazione di architravature in tramezzi interni (nuove e in sostituzione/integrazione) L immobile è sito in Comune di Pescia (PT) e, pertanto, cade in zona classificata sismica di III categoria (S=6). L immobile è classificabile come edificio strategico in quanto è uno del padiglioni dell Ospedale di Pescia. 2

Sul piano conoscitivo, sono state eseguite le schede di LIVELLO 0 di competenza regionale in forza dell art.2 cc.3 e 4 della citata O.P.C.M. e sono in corso le verifiche per la redazione delle schede di Livello 1. 1.1 STATO DI FATTO Realizzato negli anni 70, l immobile risulta strutturalmente costituito da telai multipiano in cemento armato. Sono presenti alcuni nuclei rigidi realizzati con setti in c.a. presso alcune pareti trasversali laterali, alcuni vani scala e vani ascensori. Le travi di bordo in c.a. sono di varie dimensioni e prevalentemente ricalate. Gli impalcati sono costituiti da: solai tipo predalles con soletta superiore in c.a. (zona d'intervento per ascensore); solai in latero-cemento con soletta in c.a. collaborante per il piazzale interno (zona d'intervento per pensilina di collegamento camera calda) ; solai in latero-cemento con soletta in c.a. collaborante per i corpi di fabbrica principali di tipo multipiano (oggetto solo di architravature); solai in getto c.a. nervati e solette in c.a. (zone non d'intervento). Le zone soggette ad intervento strutturale sono costituite dai primi due tipi di solaio. 1.2 UNITÀ DI MISURA E RIFERIMENTI NORMATIVI Unità di misura: conforme al S.I. (m, N, sec). Principali riferimenti normativi: D.M. 14.01.2008 (NTC 2008) Circolare esplicativa alle NTC 2008 Legge 1086/71 e D.M. attuativi Legge 64/1974 e D.M. attuativi CNR-UNI 10011/88 e 10022/84 Norme CNR-UNI in genere 3

Cap. 2 - RELAZIONE SUI MATERIALI MURATURE ESISTENTI: le pareti in muratura oggetto d intervento sono costituite - presumibilmente da murature: murature di mattoni pieni per pareti ad una testa (spessore non superiore a cm.15) murature a malta bastarda (o calce) e risultano prive di lesioni. Nel calcolo si sono assunti i seguenti valori per le caratteristiche meccaniche: k,m = 12 t/m 2 k,m = 300 t/m 2 G muro = 132.000 kn/ m 2 = 13.200 t/m 2 per murature esistenti E/G muro = 6 t/m 2 µ muro = 1,5 MURATURE NUOVE: sono previste per la chiusura di vani porta o per realizzazione di nuovi elementi murari, ad integrazione e/o parziale ripristino delle rigidezze delle strutture murarie esistenti; in tutti i casi, di rilevanza strutturale, saranno ammorsate alle murature e/o cordoli in c.a. esistenti e sono costituite da murature di mattoni pieni murati con malta cementizia. Nel calcolo si sono assunti i seguenti valori per le caratteristiche meccaniche: k,m = 20 t/m 2 k,m = 500 t/m 2 G muro = 26.000 t/m 2 per murature in poroton G muro = 19.800 t/m 2 anche per murature consolidate E/G muro = 6 t/m 2 µ muro = 2 ACCIAI E METALLI DA CARPENTERIA: Per gli acciai da carpenteria metallica (profilati, piatti, ecc..): Fe 430 C (UNI EN 10025-92) s,amm = 190 N/mm 2 E = 2,1 10 4 kn/cm 2 Bulloni: classe 8.8 (UNI 3740) b,amm = 280 N/mm 2 b,amm = 190 N/mm 2 4

Saldature: min. II classe Semiautomatiche in atmosfera MAG (UNI CNR 10011-88) CALCESTRUZZI ED FERRI DI ARMATURA: Strutture in elevazione, solaio, solette e cordoli: Rck 30 N/mm 2 Strutture di fondazione: Rck 30 N/mm 2 Magroni: Rck 25 N/mm 2 Ferri di armatura: Fe B 44 k controllato Reti elettrosaldate Fe B 44 k controllato N.B.: i calcestruzzi impiegati per integrazione di elementi strutturali (ad es. sostituzioni solai) e per consolidamenti dovranno essere di tipo antiritiro ed antibleding (ad es. Emaco). 5

Cap. 3 - RELAZIONE DI CALCOLO 3.1. Intervento REALIZZAZIONE NUOVO VANO ASCENSORE Il progetto prevede di collocare il nuovo impianto ascensore di tipo montaletti all interno della volumetria rappresentata dalla camera calda/accesso ambulanze all attuale servizio di Emodinamica/Angiografia. Strutturalmente tale elemento è un manufatto su due livelli a telai in c.a. con gli orizzontamenti di piano (livelli terra e copertura) realizzati con solaio tipo predalles e travi perimetrali in c.a. ricalate. Risulta parte della struttura in c.a. monopiano che compone l intero piazzale interno dell impalcato del piano terra, mentre presenta dei giunti tecnici (non sismici) verso la struttura in c.a. del corpo di fabbrica del padiglione lato fiume Pescia. La maglia strutturale di tale elemento bipiano è di m. 5,20 x 4,50 ca. (interasse pilastri), i pilastri hanno sezione cm.30x30 ed hanno lunghezza netta interpiano rispettivamente di cm.300 per il livello seminterrato e di cm.310 per il livello terreno (cioè pari alle altezze nette di piano). Le travi perimetrali sono ricalate con sezione cm.30x50-60. Le armature interne sia degli elementi strutturali principali che del solaio non sono note anche se si può presumere che: a) i pilastri abbiamo almeno n.4 ferri a.m. Min. Diam.16mm con staffe min.6 mm/20 cm (passo) b) le travi abbiamo almeno la stessa armatura dei pilastri al punto a), anche se risulta probabile l'impiego anche di staffe piegate e di una maggiore armatura a momento flettente c) il sovraccarico dei solai interni (essendo di tipo carrabile per autoambulanze) si può presumere non inferiore a kg/mq 300 (anche in sede di progetto originario) d) il sovraccarico della copertura si può presumere non inferiore a kg/mq 100 (anche in sede di progetto originario) Per realizzare il vano corsa dell'ascensore occorre: 1) la parziale demolizione dei solaio dei piano seminterrato, terra e copertura (predalles); 2) la realizzazione della fossa dell'ascensore (in base alle caratteristiche tecniche dell'impianto ascensore offerto e comunque non superiori a 2 m di profondità rispetto all'attuale piano di calpestio) con realizzazione di opere di fondazione costituite da una 6

platea e dei muri perimetrali alla fossa in c.a. oltre un pozzetto di drenaggio eventuali acque; 3) consolidamento delle porzioni di solaio mantenute; 4) realizzazione di elemento di copertura del vano corsa idoneo per il sostegno degli ancoraggi dell'ascensore e dotato di aerazione permanente (laterale) di superficie non inferiore a 1 mq. 5) Realizzazione di pareti del vano ascensore con caratteristiche REI 120 6) Previsione di ascensore tipo monospace a carico centrato bilanciato (sistema di spinta e distribuzione dei carichi con azione prevalente sulla platea di fondazione, azione peso proprio su solaio di copertura e con montanti solo per fini supporto guide) 7) montanti ascensore solo per fini impiantistici ancorati alle travi in c.a. Esistenti e travi nuove e/o solaii. Sul piano realizzativo, occorre considerare che i solai in predalles vengono intercettati nella propria orditura e ridotti a circa 1/3 della propria luce con necessità di realizzare una nuova trave di appoggio da ancorare alle due travi principali esistenti. Progettualmente si ritiene più opportuno (ai fini della corretta solidarizzazione dei vari elementi in c.a.) procedere mediante la demolizione dei solai, la realizzazione delle nuove travi di appoggio mediante inghisaggio alle travi in c.a. esistenti e le realizzazione di nuovi solai per le specchiature rimaste. Per quanto attiene la copertura il punto 4) sarà realizzato con l'impiego di manufatto metallico per l'extracorsa dell'ascensore e in travette in acciaio appoggiate alle travi in c.a. esistenti per il sostegno dell'ascensore. Per la definizione degli elementi strutturalmente significativi del progetto prendiamo a riferimento alcune caratteristiche dimensionali e tecniche tipiche per tali impianti indicati da primarie marche, precisando fin d ora che queste non hanno valore d indicazione della marca dell impianto. Sulla base della scelta di cantiere del tipo e modello di ascensore, nel caso di modifiche significative, dovrà essere cura della Direzione Lavori procedere all eventuale variazione della pratica sismica presso il Genio Civile e dovrà essere cura dell Appaltatore l esecuzione di tali opere. Il vano vuoto netto per l ascensore di progetto risulta: - al netto dei tamponamenti di chiusura del vano cm. 280 x 210 circa - larghezza porte di piano = 110 cm ca. - profondità fossa = 205 220 cm max. 7

- testata massima = altezza cabina + max 160 cm = max 3,85 cm da ultimo sbarco ANALISI DEI CARICHI: STATO DI FATTO IMPALCATO PIANO SEMINTERRATO, PRIMO E COPERTURA Carichi permanenti: kn/m 2 p.p. Solaio predalles e soletta c.a. sp. Min. 4 cm 2,60 p.p. Sottofondo (sp. 6 cm x 10,00 kn/m3) 0,60 p.p. Pavimentazione (per la copertura: leggi guaina ) 0,20 sommano 3,40 Carichi Accidentali (Sovraccarico): kn/m 2 3,00 Totale carichi e sovraccarichi verticali 6,40 STATO DI PROGETTO IMPALCATO PIANO SEMINTERRATO, PRIMO E COPERTURA Carichi permanenti: kn/m 2 p.p. Solaio predalles e soletta c.a. sp. Min. 4 cm 2,30 p.p. Sottofondo (sp. 6 cm x 10,00 kn/m3) 0,60 p.p. Protezione al fuoco (controsoffitti e trattamenti) 0,30 p.p. Pavimentazione (per la copertura: leggi guaina ) 0,20 sommano 3,40 Carichi Accidentali (Sovraccarico): kn/m 2 3,00 Totale carichi e sovraccarichi verticali 6,40 SOLAIO dimensionamento e verifica Per semplicità realizzativa si prevede la realizzazione di solaio in acciaio realizzato con travetti HE180A posti ad interasse i = 50 cm, semplicemente appoggiati agli estremi (da un lato su trave 8

in acciaio HE220A e dall'altro a trave c.a. Esistente), completo da getto di soletta superiore in c.a. Spessore cm.5 armata con rete elsd diam.6 mm maglia cm.15x15. La sollecitazione massima risulta pari a sigma,acc = 78,37 kg/cmq in corrispondenza del momento flettente max in mezzeria pari a M = 230,40 kgm Si rimanda al fascicolo dei calcoli in appendice alla presente. I travetti HE180A saranno ancorati come segue: alla trave in ferro, mediante appoggio diretto dell'ala inferiore sulla corrispondente del profilo HE220A e collegamento bullonato con n.4 bulloni classe 8.8 diam.16 tra anima dell'he220a e piatto sp.10 mm appositamente saldato in testa al profilo HE180A mediante saldature in officina a completo ripristino di classe I. alla trave c.a. esistente mediante collegamento con ancoranti pesanti meccanici tipo Hilti con almeno n.4 bulloni idonei e piatto in acciaio sp.10 mm appositamente saldato in testa al profilo HE180A mediante saldature in officina a completo ripristino di classe I. In alternativa, si può prevedere la realizzazione di solai in laterocemento semplicemente appoggiati con: travetti: interasse non superiore a cm.50, armatura n.2 ferri diam.10 FeB44k c. (nel fascicolo dei calcoli impiegato As = area ferri tesi e compressi= min. 1 cm2) altezza solaio 20 cm inclusa soletta c.a. Spessore cm.4 armatura con rete elsd a.m. Diam.8 mm maglia cm.10x10 Dal calcolo risultano le seguenti tensioni massime: mezzeria calcestruzzo = 10,91 kg/cmq acciaio = 806 kg/cmq appoggio calcestruzzo = 31,11 kg/cmq acciaio = 869 kg/cmq La luce libera del solaio è di 2,40 m (max). Nel caso di impiego di tale ipotesi, dovrà essere sostituita la trave HE220A con una trave in c.a. opportunamente dimensionata ed ancorata alle travi esistenti. Quest'ultimi elementi saranno a cura dell'appalatatore in base alle NTC 2008. Ulteriori alternative. Le porzioni di nuovo solaio potranno essere eseguite, in alternativa, mediante impiego di solai in lamiera grecata autoportante da completarsi in opera con getto armato in cls o con lastre tipo predalles. In ogni caso gli elementi di solaio prefabbricato dovranno essere idonei per garantire, una volta completati, il rispetto del sovraccarico accidentale e del proprio peso proprio previsto nella precedente analisi. 9

TRAVE APPOGGIO SOLAIO Si prevede l'impiego di una trave metallica costituita da un profilo HE220A Fe430 C Luce libera solaio = 540. Dal fascicolo dei calcoli, adottando uno schema statico di calcolo costituito da una trave appoggio appoggio con carico rappresentato da peso proprio e carico trasmesso dal solaio (uniformemente distribuito), risulta un carico complessivo di 768 kg/m (incluso 100 kg/m per p.p.) Assunto p = 8,00 kn/m W = 515 cm3 J = 5410 cm4 A =64,3 cm2 Caratteristiche della sollecitazione max: Momento max = M = p L 2 /12 = 19,44 knm Taglio max = T = pl/2 = 21,6 kn Verifiche di sicurezza: a = M/2 W x = 37,8 N/mm 2 < a,amm a = T/2 sa ha = 3,4 N/mm 2 < a,amm Verifica di deformabilità: fmax = p L 4 /(120 E J) = 0,49 cm < L/500 = 540/500 = 1,08 cm VALUTAZIONE AZIONE SU TRAVE IN C.A. Le travi in c.a. esistenti, prima non direttamente interessate dal carico dei solai (in quanto l'orditura prevalente era parellela) ora vengono caricate ciascuna con un Peso concentrato pari a taglio trasmesso all'appoggio dalla trave metallica e cioè pari a 21,6 kn. Trascurando il contributo dell'armatura, si possono assumere le seguenti caratteristiche per la sezione della trave in c.a. Cm 30x50 Modulo d'inerzia J = 312.500 cm4 Dal fascicolo dei calcoli, adottando uno schema statico di calcolo costituito da una trave con doppio incastro agli estremi e con carico concentrato posto a distanza 2,4 m dall'appoggio risulta 10

Caratteristiche della sollecitazione max: Reazione Incastro A (lato dist. 2,4 m): Va = taglio A = 972,16 kg Ma= momento incastro A = - 1128,96 kgm Reazione incastro B: Vb= taglio B = 1187,84 kg Mb= momento incastro B = -1290,24 kgm Momento max mezzeria = Mc = 12,0422 knm Verifiche di sicurezza: Le verifiche di sicurezza sono esiguite nel fascicolo dei calcoli con l'ipotesi che le travi siano armate con As = As' = 2 cm2. Per l'azione Mc, si ottiene y = 8,3 cm c = 17,11 kg/cmq = 1,71 N/mm 2 < amm a = 1273 kg/cmq = 127,3 N/mm 2 < a,amm Per l'azione Mb, si ottiene y = 8,39 cm c = 18,32 kg/cmq = 1,83 N/mm 2 < amm a = 1362,9 kg/cmq = 136,3 N/mm 2 < a,amm Per il taglio massimo pari a V = 1187,94 kgm = 118,8 kn, si ottiene per la sezione rettangolare un max = 0,917 kg/cmq = 0,092 N/mm 2 <,C0 = 5,33 kg/cmq = 0,533 N/mm 2 considerando un calcestruzzo Rck 250 come da fascicolo dei calcoli. Verifica di deformabilità: fmax = 0,023 cm < L/500 = 450/500 = 0,9 cm 11

OPERE DI FONDAZIONE VANO ASCENSORE La fondazione del vano ascensore sarà costituita da una platea in c.a. di spessore cm.30 e da pareti in c.a. entro terra di spessore cm.20. Prima di realizzare la platea dovranno essere eseguiti: - stesa di strato di ghiaia compattato per uno spessore di circa 15 cm al fine di eliminare le eventuali tensioni neutre del terreno; - strato di magrone di spessore non inferiore a cm.10 La platea in c.a. sarà armata con doppia rete ELSD diam.10 maglia cm.10x10 e cavallotti in ferro sagomato a omega diam.12 di collegamento. I ferri perimetrali di ancoraggio delle reti e di collegamento con le pareti in c.a. saranno costituiti da ferri diam.16. Le pareti saranno armate con rete ELSD diam.10 maglia cm.10x10 con cavallotti a U di chiusura inferiore (platea) e superiore diam.10 passo 10 collegati da n.2+2 ferri diam.16 longitudinali per tutto il perimetro del vano. L azione massima del carico centrato dell impianto elevatore è stimabile in P = 21,00 kn (sovraccarico p.p. persone) + 30,00 kn (p.p. impianto) + 15,00 kn (incremento per spinta c. dinamico) = 66,00 kn L azione viene distribuita in maniera pressochè uniforme dalla platea al terreno in quanto di norma il carico trasmesso dall impianto cade all interno del nocciolo d inerzia della sezione. Pertanto l azione sul terreno risulta pari a Sigma terreno = 66,00 kn/ (2,80x2,1)m 2 = 11,224 kn/m 2 = 0,011 N/ mm 2 < sigma terreno amm. 12

3.2. Intervento REALIZZAZIONE PENSILINA-TUNNEL COLLEGAMENTO CAMERA CALDA - INGRESSO Del presente intervento, viene redatto specifico e separato documento di progetto come Relazione tecnica, di calcolo e Fascicolo dei Calcoli denominato Fascicolo dei Calcoli al quale si rinvia. In questa relazione vengono presentate gli elementi principali progettuali di input e l'analisi sinitetica delle uscite dei calcoli e delle verifiche condotte. La nuova struttura è prevista realizzata con profili in acciaio ed è costituta da n.8 pilastri, n.10 travi metalliche e n.6 cordoli in c.a., al fine di ancorarlo come basamento e distribuzione dei carichi sul solaio del piazzale esterno. Il manufatto sarà chiuso laterlamente e superiormente da serramenti in alluminio con elementi vetrati ed opachi in base al progetto archiettettonico. La collocazione all'interno della corte esistente consente un notevole riparo dalle azioni del vento impedito di fatto da quasi tutte le direzioni. Sul piano della modellazione strutturale è stata eseguita mediante modellazione spaziale agli elementi finiti con programma applicati freeware (limite 200 nodi) della Mastersap ed analisi statica e dinamica di tipo lineare. Ipotesi progettuali: è stato trascurata l'interazione con la struttura esistente, è stato assunto il piano sottostante come terreno infinitamente rigido. Vita nominale costruzione = 50 anni Classe d'uso = IV Vita di riferimento = 100 anni L'azione sismica è stata assunta tramite spettro di risposta SLV riferito ad Udine Centro con tempo di ritorno 949 anni. Fattore qor = 2 Duttilità = bassa Dall'analisi agli elementi finiti risulta: Primo modo di vibrare = Tipo flessionale, f= 4.174 Hz, T = 0,240 s 13

Caratteristiche della sollecitazione max: Cordoli di fondazione : Pressione massima = 67,514 kg/m2 Pilastri: Fx,max = 26,28 kg Fy,max = 12,.64 kg Fz,max = 3,808 kg Mx,max = 4,614 kgm (cordoli fondazione) My,max = 6,274 kgm pilastri Mz,max = 10,165 kgm = 101,65 Nm travi e pilastri Verifiche di sicurezza: PILASTRI (HE200A) A = 53,8 cmq Wx = 389 cm3 Jx = 3692 cm4 Wy=134 cm3 Jy=1336 cm4 a = Mz,max/ W x = 101,97 Nm / 389 cm 3 = 2,61 N/mm 2 < a,amm Di conseguenza sono verificate anche le travi. CORDOLI C.A. di fondazione CLS. Rbk 30,0 kn/m2 Sez. 40x25 cm Armatura Feb 44 k c. ferri long. = 4+4 diam.14 staffe = diam.8/15 cm Pressione massima = 67,514 kg/m2 = 0,00067 N/mm2 = 0,0067 kg/cm2 14

3.3. Intervento ARCHITRAVI TRAMEZZI INTERNI ARCHITRAVATURA tipo A1 La sostituzione dell architrave riguarda essenzialmente l apertura di vani porta/finestra L apertura della parete avviene attraverso il riquadramento delle mazzette con mattoni pieni ammorsati all esistente e murati con malta cementizia, e con il posizionamento di idonea architravatura realizzata da due profilati metallici accoppiati del tipo IPE 100. Adottando uno schema statico di calcolo costituito da una trave appoggio appoggio con carico rappresentato da peso proprio (uniformemente distribuito), triangolo di spinta muratura superiore (distribuzione triangolare con max in mezzeria). L eventuale (in base alla zona di applicazione dell architrave) quota parte di carico trasmessa dal solaio superiore è sempre trascurabile in considerazione della presenza di cordoli di piano in c.a., nonché per una distanza tra architrave e solaio di circa 1 m. Geometria tipo Distanza tra architrave e imposta solaio = 0,90 1 m Lunghezza massima architrave = 1,80 m Spessore della parete s = 35 cm (le pareti hanno dimensione variabile fino a 35 cm) Geometria = trave semplicemente appoggiata agli estremi. Analisi dei carichi (agenti sull architrave): Peso proprio parete superiore = 2200 kg/mc = 22,00 kn/m 3 Peso proprio profilati metallici = 2 * 8,1 kg/m = 0,162 kn/m Il carico trasmesso all architrave è costituito dalla somma di: - il peso proprio dei profili q (carico con distribuzione uniforme) = 16,2 kg/m (trascurabile) - il peso proprio della parete con valore massimo p (con distribuzione triangolare con massimo in mezzeria) pari a p = 22,00 * 0,35 * 1,00 = 7,70 kn/m Caratteristiche della sollecitazione max: Momento max = M = p L 4 /12 = 6,74 knm 15

Taglio max = T = pl/4 = 3,47 kn Verifiche di sicurezza: a = M/2 W x = 98,5 N/mm 2 < a,amm a = T/2 sa ha = 4,2N/mm 2 < a,amm Verifica di deformabilità: fmax = p L 4 /(120 E J) = 0,19 cm < L/500 = 180/500 = 0,36 cm Verifica appoggio muratura: m = 2 T/ (3 B u) = 0,178 N/mm 2 < m,amm con B = 26 cm (spessore muro) ed 3u = lunghezza appoggio = 15 cm. I due profilati metallici saranno collegati all appoggio da una piastra sp.6 mm di dimensioni cm.20x20 saldata agli stessi e posta inferiormente per ripartire il carico sulle murature. Al di sotto di tale piastra dovrà essere posizionato idoneo strato elastico (gomma o malte speciali per assorbire le deformazioni). 3.1.4 ARCHITRAVATURA tipo A2 L architravatura di tipo A2 viene applicata nel caso di ampliamento del vano porta d ingresso di circa 30 cm con conseguente necessità di adeguare l appoggio dell architrave attuale mediante sostituzione, stante il fatto che tale modifica non alterna in maniera significativa la rigidezza del fabbricato. L apertura della parete avviene attraverso il riquadramento delle mazzette con mattoni pieni ammorsati all esistente e murati con malta cementizia, e con il posizionamento di idonea architravatura realizzata da due profilati metallici accoppiati del tipo IPE 120. Geometria tipo Distanza tra architrave e imposta solaio = 0,90 1 m Lunghezza massima architrave = 3,50 m (architrave ingresso) Spessore della parete s = 35 cm Geometria = trave semplicemente appoggiata agli estremi. Analisi dei carichi (agenti sull architrave): 16

Peso proprio parete superiore = 2200 kg/mc = 22,00 kn/m 3 Peso proprio profilati metallici = 2 x 10,4 kg/m = 0,204 kn/m Il carico trasmesso all architrave è costituito dalla somma di: - il peso proprio dei profili q (carico con distribuzione uniforme) = 0,204 kn/m (trascurabile) - il peso proprio della parete con valore massimo p (con distribuzione triangolare con massimo in mezzeria) pari a p = 22,00 * 0,35 * 1,00 = 7,70 kn/m Caratteristiche della sollecitazione max: Momento max = M = p L 4 /12 = 96,29 knm Taglio max = T = pl/2 = 13,48 kn Verifiche di sicurezza: a = M/2 W x = 140,77 N/mm 2 < a,amm a = T/2 sa ha = 16,44N/mm 2 < a,amm Verifica di deformabilità: fmax = p L 4 /(120 E J) = 0,72 cm < L/500 = 350/500 = 0,70 cm Verifica appoggio muratura: m = 2 T/ (3 B u) = 1,1 kg/cm 2 = 0,11 N/mm 2 < m,amm con B = 0,30 cm (spessore muro) ed 3u = lunghezza appoggio = 20 cm. I due profilati metallici saranno collegati all appoggio da una piastra sp.6 mm di dimensioni cm.20x30 saldata agli stessi e posta inferiormente per ripartire il carico sulle murature. Al di sotto di tale piastra dovrà essere posizionato idoneo strato elastico (gomma o malte speciali per assorbire le deformazioni). 17