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Istituti Scientifici: PAVIA 27100 Sede di Via Salvatore Maugeri 10 Sede di Via Palestro 26 Tel. 0382 5921 Fax 0382 592081 Sede di Via Boezio 28 Tel. 0382 5931 Fax 0382 593081 MILANO Sede di Via Clefi 9 (CAP 20146) Tel. 02 43069511 Fax 02 43069529 Sede di Via Camaldoli, 64 (CAP 20138) Tel. 02 507259 Fax 02 50725201 MONTESCANO 27040 (PV) Via per Montescano Tel. 0385 2471 Fax 0385 61386 LISSONE 20851 (MB) Via Mons. Bernasconi 16 Tel. 039 4657235 Fax 039 4657234 LUMEZZANE 25066 (BS) Via Mazzini 129 Tel. 030 8253011 Fax 030 8920262 TRADATE 21049 (VA) Via Roncaccio 16 Tel. 0331 829111 Fax 0331 829555 CASTEL GOFFREDO 46042 (MN) Via Ospedale 36 Tel. 0376 77471 Fax 0376 779886 VERUNO 28010 (NO) Via per Revislate 13 Tel. 0322 884711 Fax 0322 884816 Sede distaccata di Torino Presidio Major TORINO 10124 Via Santa Giulia 60 Tel. 011 8151611 Fax 011 8171864 NERVI 16167 (GE) Genova-Nervi Sede di Via Missolungi 14 Sede di Via Val Cismon 7 Tel. 010 307911 Fax 010 30791269 CASSANO DELLE MURGE 70020 (BA) Via per Mercadante Km 2 Tel. 080 7814111 Fax 080 7814310 TELESE TERME 82037 (BN) Via Bagni Vecchi 1 Tel. 0824 909111 Fax 0824 909614 Laboratori di medicina del lavoro e igiene industriale: PAVIA 27100 Via Salvatore Maugeri 10 Tel. 0382 592300 Fax 0382 592072 CASSANO DELLE MURGE 70020 (BA) Via per Mercadante Km 2 Tel. 080 7814111 Fax 080 7814310 PADOVA 35127 Via Svizzera 16 Tel. 049 8064511 Fax 049 8064555 Relazione Tecnica n I-407/12 Misure eseguite il 17 aprile 2012 Spett. Studio Allegrini Via Tasso 94 27100 Pavia Fax 0382.571453 PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI OLEVANO DI LOMELLINA - Provincia di Pavia Relazione Tecnica illustrativa Allegato 1: cartografia in formato autocad contenuta nel CD Allegato 2: rapporti di prova delle misure eseguite e certificati di calibrazione Allegato 3: bozza di regolamento per autorizzazione in deroga Pavia, 13/06/2012

1 Introduzione... 3 2 Normativa applicabile... 5 2.1 Legislazione nazionale... 5 2.2 Legislazione Regionale... 8 3 Analisi del territorio... 9 4 Individuazione delle classi... 10 4.1 Classe I Aree particolarmente protette... 14 4.2 Classe II: Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale... 14 4.3 Classe III: Aree di tipo misto... 15 4.4 Classe IV: Aree di intensa attività umana... 15 4.5 Classe V Aree prevalentemente industriali... 16 4.6 Classe VI Aree esclusivamente industriali... 16 4.7 Aree destinate a spettacoli temporanei... 17 4.8 Raccordo con la zonizzazione acustica dei comuni confinanti... 17 5 Limiti applicabili e loro significato... 18 5.1 Limiti assoluti di immissione... 18 5.2 Limiti di emissione... 20 5.3 Valori di attenzione... 22 5.4 Valori di qualità... 22 5.5 Limiti differenziali di immissione... 23 6 Misure di verifica... 24 7 Criticità e possibili soluzioni... 26 8 Partecipanti all attività di zonizzazione... 27 Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 2-

1 INTRODUZIONE Il presente documento intende illustrare i criteri seguiti per la classificazione acustica del territorio comunale, in particolare interpretando la definizione delle diverse classi acustiche riportata dalla normativa per la specifica situazione del Comune di Olevano di Lomellina. Si ricorda preliminarmente che la zonizzazione acustica è essenzialmente uno strumento di programmazione del territorio in quanto finalizzata a individuare le aree che richiedono maggiore tutela dal punto di vista della qualità acustica ambientale e, possibilmente separarle da quelle nelle quali, a causa delle attività antropiche, può essere ammesso un livello di rumore più elevato. I limiti più importanti individuati dalle diverse classi sono i limiti assoluti di immissione, riferiti al rumore percepibile in un dato punto del territorio e generato da tutte le sorgenti sonore avvertibili. Gli stessi limiti sono relativi all intero periodo diurno (ore 6:00 22:00) piuttosto che notturno (ore 22:00 6:00). Ne discende che il piano di zonizzazione acustica è finalizzato a orientare le scelte, principalmente degli amministratori, ma anche degli imprenditori e dei cittadini in generale, in termini di come possono essere distribuite sul territorio le attività rumorose al fine di prevenire l inquinamento acustico. Quest ultimo, è definito dalla Legge Quadro 447/95, l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento. degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi. Nel territorio di Olevano di Lomellina, le principali sorgenti di inquinamento acustico sono, al momento, il traffico veicolare e le attività agricole meccanizzate; un incremento potrà verificarsi nell arco più settentrionale del territorio comunale a causa della futura centrale elettrica ed eventualmente dell Autostrada Broni-Mortara. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 3-

Il presente piano ha pertanto la funzione principale di individuare le aree nelle quali tali impatti acustici possono essere ammessi e possibilmente limitati a cura dei soggetti che attueranno gli interventi; a questi infatti la Legge Quadro attribuisce il dovere di valutare il proprio impatto acustico e mettere in atto i provvedimenti necessari a rispettare la classificazione acustica assegnata. La definizione delle controversie per immissioni di rumore da sorgenti fisse è invece basata sul rispetto dei limiti differenziali di immissione, i quali sono praticamente indipendenti dalla zonizzazione acustica in quanto applicabili per tutte le classi eccetto la VI. Si ricorda infine che, fatte salve le competenze dei comuni in materia di verifica della previsione di impatto acustico, previsione di clima acustico, verifica dei requisiti acustici passivi degli edifici, le controversie tra privati in materia di immissioni di rumore devono essere risolte facendo riferimento all art. 844 del Codice Civile. Nel documento saranno illustrate in particolare le situazioni critiche nelle quali le caratteristiche del territorio quali densità di popolazione, utilizzo residenziale piuttosto che produttivo etc suggerirebbero una certa classe acustica mentre lo stato di fatto impone scelte diverse, compresi gli accostamenti critici tra zone con limiti differenti per più di 5 db(a). La presente relazione illustra le scelte ed i criteri applicabili al Comune di Olevano di Lomellina, per tutte le definizioni ed i criteri generali stabiliti dalla normativa nazionale e regionale si rimanda alle specifiche norme richiamate nel paragrafo seguente. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 4-

2 NORMATIVA APPLICABILE 2.1 LEGISLAZIONE NAZIONALE LEGGE 4 Giugno 2010, n. 96, Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee Legge comunitaria 2009. (G.U. n. 146 del 25/06/10 Supp. Ord. 138/L) all Art. 15 le disposizioni sul D.P.C.M. 05/12/97 LEGGE 7 Luglio 2009, n. 88, Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee Legge comunitaria 2008. (G.U. n. 161 del 14/07/09 Supp. Ord. 110/L) all Art. 11 comma 5 le disposizioni sul D.P.C.M. 05/12/97 LEGGE 27 febbraio 2009, n. 13, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell ambiente. (G.U. n. 49 del 28/02/09) D.M. 4 Aprile 2008, Ministero dei Trasporti. Rettifica del decreto 14 dicembre 2007 di recepimento della direttiva 2007/34/CE della Commissione del 14 giugno 2007, che modifica, ai fini dell'adattamento al progresso tecnico, la direttiva 70/157/CEE del Consiglio relativa al livello sonoro ammissibile e al dispositivo di scappamento dei veicoli a motore. (GU n. 135 del 11/06/08) D.M. 24 luglio 2006, Modifiche all'allegato I - Parte b, del decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 262, relativo all'emissione acustica Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 5-

ambientale delle macchine ed attrezzature destinate al funzionamento esterno. (G.U. n. 182 del 07/08/06) Ripubblicazione del testo del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194, recante: «Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale», corredato delle relative note. (Decreto legislativo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 222 del 23 settembre 2005) D. LGS. 19/08/05 n 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale (GU n. 222 del 23-9-2005) CIRCOLARE 6 SETTEMBRE 2004 Ministero dell'ambiente e tutela del territorio - Interpretazione in materia di inquinamento acustico: criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziali DPR 30/03/04 n. 142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (GU n. 127 del 01/06/04) DPR 03/04/01 n. 304 Regolamento recante disciplina delle emissioni sonore prodotte nello svolgimento delle attività motoristiche, a norma dell'articolo 11 della legge 26 novembre 1995, n. 44 7 (GU n. 172 del 26/07/01) DPCM 16/04/99 n. 215 Regolamento recante norme per la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo e nei pubblici esercizi (GU n. 153 del 02/07/99). DPR 18/11/98, n. 459 Regolamento recante norme di esecuzione dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 6-

inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario ( GU n. 2 del 04/01/99). DM Ambiente 16/03/98 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico (GU n. 76 del 01/04/98). DPCM 05/12/97 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici (GU n.297 del 22/12/97). DPCM 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore (GU n. 280 del 01/12/97). DM Ambiente 11/12/96 Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo (GU n. 52 del 04/03/97). LEGGE 26/10/95, n. 447. Legge quadro sull'inquinamento acustico (GU n. 254 del 30.05.95 -suppl. ord. n. 125) Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 7-

2.2 LEGISLAZIONE REGIONALE Legge Regionale n.13 del 10 agosto 2001 Norme in materia di inquinamento acustico" (B.U.R. Lombardia n. 33 del 13/8/01) DGR 16 Novembre 2001 n.7 6906 Piano di risanamento acustico DGR 2 Luglio 2002 n.vii-9776 Criteri tecnici di dettaglio per la classificazione acustica del territorio comunale Allegato DGR n VII/8313 -Approvazione del documento "Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico." (B.U.R. Lombardia n 12 del 18/03/02) DGR 13/12/2002-n.VII-11582- Linee guida per la redazione della relazione biennale sullo stato acustico del Comune.(B.U.R. Lombardia n 53 del 30/12/02) Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 8-

3 ANALISI DEL TERRITORIO Il piccolo Comune di Olevano di Lomellina, ha una superficie di 14,42 Km 2 ed una popolazione (al 31/12/2010) di 806 abitanti. Il territorio è essenzialmente pianeggiante con la popolazione concentrata essenzialmente nel nucleo urbano, nella zona nord est del centro abitato sono presenti alcune attività artigianali/industriali a funzionamento esclusivamente diurno. Un ulteriore insediamento industriale è previsto da PGT al confine nord del territorio sulla provinciale per Mortara. La viabilità principale è costituita da due sole strade provinciali, la n 14 che lo collega con Zeme e Vellezzo Lomellina a sud e Castello d Agogna a nord, e la provinciale 57 che lo collega con Mortara e Cergnago. Strade rurali non asfaltate collegano le due provinciali e queste alle aziende agricole e ai rustici presenti sul territorio. Lungo il confine con il territorio di Mortara è al momento previsto il tracciato di un autostrada, la relativa classificazione Il Comune è anche servito dalla linea ferroviaria Allessandria-Mortara-Milano, con una stazione alla periferia del paese; appena oltre la ferrovia è previsto l insediamento di una centrale termoelettrica. Il suolo è coltivato intensivamente con le tipiche produzioni della pianura comportanti un certo utilizzo di macchine agricole. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 9-

4 INDIVIDUAZIONE DELLE CLASSI Nel seguito saranno discusse le definizioni delle classi acustiche di cui alla Tabella I del D.P.C.M 14/11/97 (testo in grassetto) con quanto applicabile al territorio di Olevano di Lomellina. Il significato dei colori è riportato nella legenda in Figura 1. Nella Figura 2 è riportata una vista d insieme della zonizzazione acustica del territorio urbano, meglio dettagliata nelle Tavole allegate; le lettere riportate in colore nero sono riferite alle posizioni delle misure effettuate i cui risultati sono discussi al capitolo 6. Nella Figura 3 è invece riportata la vista d insieme della zonizzazione del territorio extra-urbano, nella quale già individuata l area di classe IV dovuta al tracciato dell Autostrada Broni-Mortara, attualmente in fase di studio; questa parte di classificazione entrerà in vigore solo al momento della partenza dei cantieri per la costruzione. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 10-

Figura 1: legenda dei colori per l interpretazione della zonizzazione acustica Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 11-

Figura 2: prima classificazione del territorio urbano e posizioni di misura Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 12-

Figura 3: prima classificazione del territorio extra urbano e posizioni di misura Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 13-

4.1 CLASSE I AREE PARTICOLARMENTE PROTETTE Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. Non sono presenti nel territorio ospedali o case di cura né servizi scolastici. Le aree residenziali sono caratterizzate dal transito dei mezzi agricoli, appartenenti agli stessi proprietari, la stessa carenza di servizi, inoltre obbliga a frequenti spostamenti in auto. Non sono state pertanto individuate aree alle quali si possa attribuire questa classe. 4.2 CLASSE II: AREE DESTINATE AD USO PREVALENTEMENTE RESIDENZIALE Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali. Questa classificazione risulta attribuibile alla parte di centro abitato non interessata dagli insediamenti artigianali. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 14-

4.3 CLASSE III: AREE DI TIPO MISTO Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici Considerato l uso agricolo con impiego di macchine, e la distribuzione dei flussi di traffico, la classe III interessa la maggior parte del territorio extraurbano nonché le aree industriali/artigianali ai margini del centro abitato. 4.4 CLASSE IV: AREE DI INTENSA ATTIVITÀ UMANA Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. La classificazione è stata adottata per la linea ferroviaria e la centrale elettrica di prossima costruzione; considerando la distanza dal centro abitato le emissioni acustiche di quest ultima dovranno infatti essere limitate per non comportare un sensibile peggioramento del clima acustico, in particolare in periodo notturno quando il rumore a bassa frequenza prodotto da questo tipo di insediamenti è particolarmente avvertibile. La zonizzazione in classe IV appare pertanto il migliore compromesso. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 15-

La classe IV relativa al percorso dell Autostrada Broni-Mortara è attribuita in via previsionale; il Comune nella delibera di adozione può esplicitamente prevedere che, fino all apertura dei cantieri, l area interessata dal tracciato rimane in classe III come il territorio circostante. 4.5 CLASSE V AREE PREVALENTEMENTE INDUSTRIALI Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. Considerata la distanza dalle abitazioni, una classificazione di questo tipo si attribuisce all insediamento industriale previsto sulla strada per Mortara; non è stata individuata un area intermedia rispetto al circostante territorio di classe III a causa dell assenza di ricettori. 4.6 CLASSE VI AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi Non sono state individuate aree con questa classificazione. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 16-

4.7 AREE DESTINATE A SPETTACOLI TEMPORANEI Il Comune, in base ad un proprio specifico regolamento (vedi la bozza riportata in Allegato 3), può concedere l autorizzazione a svolgere singole manifestazioni in deroga al presente Piano. Non sono state individuate a questo scopo aree specifiche. 4.8 RACCORDO CON LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEI COMUNI CONFINANTI Anche il Comune di Mortara ha previsto la zonizzazione in classe IV della ferrovia e la classe III per il resto del territorio confinante. Le aree poste sui confini tra i comuni sono generalmente destinate ad uso agricolo e dunque classificabili come Aree di Tipo misto (classe III). I comuni di Cergnago e Velezzo Lomellina non hanno ancora completato l iter della classificazione acustica mentre Zeme e Castello d Agogna hanno previsto la classe III per tutto il territorio confinante. Eventuali problematiche legate a singole aree potranno essere discusse fra i singoli comuni in accordo con il Dipartimento Provinciale dell ARPA di Pavia. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 17-

5 LIMITI APPLICABILI E LORO SIGNIFICATO Con riferimento alla normativa citata al capitolo 2, si riportano i limiti di rumore applicabili in ciascuna zona ed il loro significato ai fini del presente documento. Le definizioni sono tratte in particolare dall art. 2 della Legge Quadro 447/95 e dagli artt. 2, 3 e 4 del D.P.C.M 14/11/97. 5.1 LIMITI ASSOLUTI DI IMMISSIONE Si definisce valore limite di immissione il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori. I limiti assoluti di immissione sono riferiti al rumore immesso nell'ambiente esterno dall'insieme di tutte le sorgenti e all intero periodo di riferimento. Per le infrastrutture stradali e ferroviarie, i limiti di cui sopra, non si applicano all'interno delle rispettive fasce di pertinenza, individuate dai relativi decreti attuativi. All'esterno di tali fasce, dette sorgenti concorrono al raggiungimento dei limiti assoluti di immissione I valori sono riportati nella Tabella C allegata al D.P.C.M. 14/11/97: Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 18-

Tabella C D.P.C.M. 14/11/97 classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento Diurno (06.00-22.00) Notturno (22.00-06.00) I aree particolarmente protette 50 40 II aree prevalentemente residenziali 55 45 III aree di tipo misto 60 50 IV aree di intensa attività umana 65 55 V aree prevalentemente industriali 70 60 VI aree esclusivamente industriali 70 70 I valori sopra riportati sono la base per il confronto fra il presente Piano di Zonizzazione Acustica e i valori misurati riportati nel capitolo seguente. In base ai limiti di cui sopra vengono stabiliti i limiti di accettabilità (vedi paragrafo 5.3) superati i quali i comuni sono tenuti predisporre i piani di risanamento acustico. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 19-

5.2 LIMITI DI EMISSIONE Si definisce valore limite di emissione il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa. I rilevamenti e le verifiche sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità. Sono questi i valori che si confrontano con le misure eseguite al perimetro delle sorgenti fisse, tipicamente le industrie, al fine di controllare le emissioni acustiche. I limiti di emissione sono infatti riferiti alle singole sorgenti (quindi prescindendo dal fondo, compreso il traffico veicolare) e, come nel caso dei limiti di immissione, sono relativi all intero periodo di riferimento. I valori sono riportati nella Tabella B allegata al D.P.C.M. 14/11/97 Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 20-

Tabella B allegata al D.P.C.M. 14/11/97 classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento diurno (06.00-22.00) notturno (22.00-06.00) I aree particolarmente protette 45 35 II aree prevalentemente residenziali 50 40 III aree di tipo misto 55 45 IV aree di intensa attività umana 60 50 V aree prevalentemente industriali 65 55 VI aree esclusivamente industriali 65 65 Come si vede i limiti di emissione sono inferiori di 5 db(a) ai limiti di immissione proprio perché riferiti alle specifiche sorgenti. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 21-

5.3 VALORI DI ATTENZIONE Definiti dalla Legge 447 il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente sono stabiliti come segue: a) se riferiti ad un'ora, i valori della tabella C (limiti assoluti di immissione), aumentati di 10 db per il periodo diurno e di 5 db per il periodo notturno; b) se relativi ai tempi di riferimento, i valori di cui alla tabella C Al superamento di questi valori i comuni provvedono all'adozione di piani di risanamento acustico, assicurando il coordinamento con il piano urbano del traffico di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, e con i piani previsti dalla vigente legislazione in materia ambientale. I piani di risanamento sono approvati dal consiglio comunale. I piani comunali di risanamento recepiscono il contenuto dei piani predisposti dallo stato o dagli enti gestori delle infrastrutture di trasporto ai sensi della stessa Legge 447/95. 5.4 VALORI DI QUALITÀ Sono definiti dalla Legge 447 i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla legge stessa. I valori di qualità sono indicati nella Tabella D allegata al D.P.C.M 14/11/97. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 22-

Tabella D allegata al D.P.C.M. 14/11/97 classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento diurno (06.00-22.00) notturno (22.00-06.00) I aree particolarmente protette 47 37 II aree prevalentemente residenziali 52 42 III aree di tipo misto 57 47 IV aree di intensa attività umana 62 52 V aree prevalentemente industriali 67 57 VI aree esclusivamente industriali 70 70 5.5 LIMITI DIFFERENZIALI DI IMMISSIONE Tutti i valori limite sopra descritti dipendono dalla classificazione della zona e sono relativi all intero periodo di riferimento. L applicazione degli stessi permette al Comune di predisporre, attuare e controllare una programmazione della distribuzione delle varie sorgenti sonore sul lungo periodo. La tutela dalle immissioni di rumore all interno degli ambienti abitativi è viceversa affidata ai limiti differenziali di immissione, ovvero alla differenza fra il livello equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo. I valori sono 5 db per il periodo diurno e 3 db per il periodo notturno, all'interno degli ambienti abitativi. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 23-

Tali valori non si applicano nelle aree classificate nella classe VI e nei seguenti casi nei quali ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e 40 db(a) durante il periodo notturno; b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno. Si noti che i valori di cui al punto a) corrispondono ai limiti assoluti di immissione per la classe I. Le disposizioni di cui sopra non si applicano alla rumorosità prodotta: dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime; da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali; da servizi e impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all'interno dello stesso. 6 MISURE DI VERIFICA Nella Tabella I sono riportati globalmente i risultati delle misure eseguite nelle posizioni indicate nelle Figure 2 e 3. I rapporti di prova di ciascuna misura sono riportati in Allegato 2 unitamente agli estratti dei certificati di taratura della strumentazione impiegata. Nella tabella, oltre ai valori di livello equivalente, sono riportati anche i valori dei parametri statistici, L 1, L 10 e L 90 oltre al livello massimo e al livello minimo. Il parametro L10, per definizione il livello superato per almeno il 10 % del tempo di misura, rappresenta, in presenza di rumore da traffico veicolare, il livello corrispondente alla fase di transito dei veicoli in prossimità del microfono. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 24-

La differenza tra questo livello e il livello massimo è data essenzialmente dal fatto che il valore Lmax rappresenta la punta massima di rumore eventualmente raggiunta per qualche frazione di secondo mentre l esposizione al livello L10 dura almeno il 10% del tempo di misura. Analogamente, ma in modo simmetrico, il valore L90 fornisce normalmente una valutazione del livello minimo migliore del valore Lmin, che può essere raggiunto anche solo per brevi istanti. Le stesse linee guida regionali richiedono l utilizzo dei parametri statistici e riportano in particolare che il livello L1 può servire ad individuare le sorgenti e le cause che originano i valori di punta che sono quelli che hanno una forte influenza sul valore di livello equivalente rilevabile. Tabella I: riepilogo misure eseguite Posizione Rapporto di prova Ora della misura Leq (TM) Lmin (TM) L90 (TM) L10 (TM) L1 (TM) LmaxS (TM) Note Eventi mascherati A 1 12.26.44 55,6 30,1 38,2 56,7 69,1 71,8 Centro storico attraversamento interno B 2 13.35.36 48,1 29,1 36,3 51,8 58,8 62,3 Campo sportivo C 3 13.51.16 55,8 29,8 40,1 56,9 69,3 72,8 Zona artigianale D 4 16.28.14 42,0 25,0 28,8 42,7 53,5 56,2 Futura centrale termoelettrica C 5 16.48.52 52,4 31,9 39,1 54,5 63,7 68,3 Zona artigianale B 6 21.59.36 49,5 26,5 29,0 46,4 58,2 76,8 Campo sportivo A 7 22.24.38 53,3 23,5 29,7 53,1 66,8 72,4 Centro storico attraversamento interno A 8 22.47.20 57,1 22,7 28,7 52,6 69,9 81,2 Centro storico attraversamento interno C 9 23.11.38 43,9 21,5 26,5 43,3 55,3 67,5 Zona artigianale D 10 23.44.30 33,2 22,9 25,1 34,1 43,4 47,0 Futura centrale termoelettrica A 11 23.59.50 50,9 19,6 23,2 47,5 65,1 71,9 Centro storico attraversamento interno, Bar chiuso E 12 18/04/2012 48,7 40,6 41,5 51,1 60,8 57,2 Depuratore Disturbo davanti a microfono In tutte le posizioni di misura il rumore ambientale è risultato < 60 db(a); il parametro L90, indicativo del rumore in assenza di traffico veicolare è sempre < 42 db(a). I livelli di rumore più elevati, in periodo notturno si misurano al centro del paese in prossimità dell unico locale pubblico, dopo l orario di chiusura persiste un leggero traffico di attraversamento (Rapporto di Prova 11), con L90 < 25 db(a), il che porta a concludere che i livelli equivalenti ambientali sul tempo di riferimento sono compatibili con la zonizzazione. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 25-

In posizione E, in prossimità del depuratore si misura un valore di fondo più elevato (la misura è interferita dai cani ) a causa del motore dell impianto, il rumore è comunque compatibile con la classificazione in classe III. Nei Rapporti di Prova sono inoltre riportati gli spettri del livello minimo, le componenti tonali ad alta frequenza sono quelle dovute a uccelli, cicale etc, a dimostrazione del clima acustico essenzialmente naturale. 7 CRITICITÀ E POSSIBILI SOLUZIONI Al momento si evidenzia un accostamento critico tra la zona industriale in classe V e il territorio circostante in classe III; come precedentemente evidenziato non sono presenti ricettori in questa zona, al momento non ancora utilizzata, per cui non si ritiene penalizzante l accostamento. La futura costruzione della centrale ed eventualmente in seguito, dell Autostrada Broni-Mortara, costituiscono possibili future criticità dal punto di vista acustico. Esercitando un puntuale controllo sulle previsioni di impatto acustico che i soggetti promotori dovranno presentare sarà possibile contenere questi impatti imponendo il rispetto almeno delle previsioni del presente piano. Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 26-

8 PARTECIPANTI ALL ATTIVITÀ DI ZONIZZAZIONE La base cartografica per il presente piano di Zonizzazione Acustica è stata fornita dallo Studio Allegrini. Le valutazioni e le misure sono state eseguite dal Dott. Francesco Frigerio, Tecnico Competente in Acustica Ambientale, con comunicazione n. 18196 del 17/7/2000 della Regione Lombardia, dipendente del della Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia. Fanno parte integrante del piano di Zonizzazione Acustica: Allegato 1: cartografia in formato autocad contenuta nel CD; Allegato 2: rapporti di prova delle misure eseguite IL TECNICO COMPETENTE Dott. Francesco Frigerio Per approvazione: CENTRO DI RICERCHE AMBIENTALI IL DIRETTORE Dott Danilo Cottica Relazione Zonizzazione Olevano.doc, pagina 27-