Proposte per il potenziamento del diritto allo studio universitario



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Proposte per il potenziamento del diritto allo studio universitario Con il presente documento ci proponiamo di contribuire, come negli anni passati, alla redazione del prossimo bando per il diritto allo studio in Toscana, uno dei pochi strumenti in grado di migliorare le condizioni di accesso degli studenti al mondo universitario, in un contesto di crisi economica che da anni ha bloccato definitivamente l ascensore sociale nel nostro Paese, a danno delle giovani generazioni. I giovani, rappresentano, infatti, la categoria demografica più colpita dalla crisi economica, ma anche quella più penalizzata dai cambiamenti strutturali intervenuti nel mercato del lavoro. I numeri a riguardo sono impietosi: i dati ISTAT attestano a giugno 2013 il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni al 38,5% (era il 35,9% nel primo trimestre 2012). Nell ultimo anno accademico le iscrizioni all'università sono calate del 10% ( - 18.000 studenti), in linea con l andamento negativo delle immatricolazioni nell ultimo decennio: dai 338.842 dell anno accademico 2003/2004 si è passati a 280.144 del 2011/2012, segno evidente delle difficoltà delle famiglie italiane a sostenere le spese per gli studi dei figli. In crescita anche il drammatico fenomeno dei Neet, ossia i ragazzi fra i 15 e 29 anni che non studiano né lavorano, arrivati, in base ai recenti dati OCSE, a 2 milioni e 250 mila ( 23,9%). Nel solo 2012 il numero di Neet è ulteriormente aumentato di 95 mila unità (4,4%). Situazione in Toscana In Toscana il tasso di disoccupazione giovanile a fine 2011 1 si attesta al 16%, mentre la quota di giovani NEET è al 17%, in crescita del 34% rispetto al 2008 ( a fine 2011 sono circa 86.ooo i neet mentre i disoccupati arrivano a 35.000). Come si può notare dalla tabella seguente, quasi la metà della popolazione giovanile ( tra i 15 e 29 anni) è composta da studenti: Categoria Composizione % Variazione % rispetto al 2008 Occupati 34,8-13,6 Studenti lavoratori 4,0-27,9 Studenti 44,3 + 3,4 NEET 16,9 + 34,0 TOTALE 100,0-1,3 COMPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE GIOVANILE IN TOSCANA AL 2011 1 calcolato sulla fascia dei giovani tra i 15 e i 29 anni disposti a lavorare, che cercano un occupazione attivamente e non la trovano e con esclusione di coloro che sono impegnati nel percorso di studio 1

Grazie agli investimenti della Regione Toscana, accompagnati da una gestione efficiente dei fondi provenienti dal Ministero, negli ultimi anni è stato realizzato un sistema di DSU che costituisce il punto di riferimento su scala nazionale per gli interventi in tale settore. A fronte di circa 121.500 iscritti negli atenei toscani (dati MIUR), nella nostra Regione vengono erogate circa 11.153 borse di studio, assicurando la totale copertura delle richieste rispetto ad una media nazionale del 67,7% ( dati relativi all anno accademico 2011/2012), caratterizzata da forti squilibri a livello territoriale tra Nord e Sud ( in Campania viene coperto solo il 34% sul totale degli aventi diritto). Proprio per questi numeri la Toscana è riuscita ad attrarre nel tempo sempre più studenti dalle altre Regioni Italiane: un terzo degli immatricolati in Toscana proviene da fuori regione (35.000 studenti) e il saldo migratorio netto, ossia la differenza tra gli immatricolati che entrano in regione per iscriversi in Atenei presenti sul territorio e gli immatricolati che escono per studiare fuori sede è pari a circa 3500 studenti. Solo il 9% degli universitari residenti in Regione decide di trasferirsi per studiare un in altra Regione. La quota di fuori sede non toscani è particolarmente alta a Siena (45% del totale immatricolati), mentre è inferiore a Pisa (35%) e soprattutto a Firenze (24%). Circa 46.000 studenti Toscani sono iscritti in un Ateneo che ha sede in una Provincia diversa da quella di residenza. Tuttavia, anche nella nostra Regione si riscontra un calo delle iscrizioni ( - 7,4%) ai corsi di laurea triennale e magistrale, anche se in misura inferiore alla media nazionale (-10%), con una perdita complessiva di circa 9 mila studenti rispetto allo scorso anno accademico ( di cui 3.742 iscritti in meno a Firenze (-7,2%), 2.256 a Pisa (-4,4%), 2.994 a Siena (-16,5%). Questi dati preoccupanti, da addebitare agli effetti della crisi economica che si sono abbattuti anche sulle famiglie toscane e che sono testimoniati dalla riduzione della loro la spesa interna del -3.7%, ci spingono a chiedere un rafforzamento degli interventi nel settore del welfare studentesco, anche in ragione delle maggiori risorse economiche che saranno a disposizione della Regione. Grazie, infatti, alla qualità che ha caratterizzato negli ultimi anni gli interventi in materia di DSU, alcuni dei quali proposti nella nostra campagna Contro la crisi investi in sapere, la Toscana è stata premiata nel riparto del Fondo integrativo per la concessione delle borse di studio, in quanto Regione più virtuosa in tale settore in base ad una serie di parametri: numero di studenti idonei, percentuale di borsisti sugli idonei, tempi di assegnazione delle borse, numero di posti letto nelle residenze universitarie. 2

PROPOSTE DI INTERVENTO E RELATIVA BASE ECONOMICA Nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 marzo 2013, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno 2013, sono state assegnate alla Regione Toscana risorse pari a 25.356.289,94 su un totale di 162.861.740,00, circa il 15% del totale e ben 12 mln di euro in più rispetto all anno precedente. A questi fondi vanno aggiunti quelli derivanti dalla rideterminazione della tassa regionale, innalzata l anno scorso dal decreto legislativo n. 68/2012, art. 18 c. 8) da 96 euro a 140 euro, che ha comportato un extragettito di circa 5 mln di euro. In considerazione dei dati sopra riportati, chiediamo l immediato investimento del surplus economico, consistente in circa 17 mln di euro, in una serie di interventi sul welfare studentesco da inserire nel prossimo bando per le borse di studio, in corso di emanazione. Le proposte di seguito elencate, partendo da un analisi reale delle voci di costo individuate dal Decreto legislativo 68/2012 2, ovvero materiale didattico, trasporto, ristorazione, alloggio e accesso alla cultura, mirano a potenziare le misure aggiuntive inserite nel bando dello scorso anno (borsa servizi e innalzamento soglie ISEE per l accesso alle borse di studio), nell ottica di un progressivo ampliamento della platea dei beneficiari e di un effettivo miglioramento della qualità dei servizi connessi alla borsa di studio. - Modifica dei requisiti economici di accesso alle borse di studio Nel 2012, come ricordato, è stato conseguito l obiettivo di assicurare la copertura totale delle borse di studio. Sono state erogate 10.579 borse al netto delle rinunce e delle revoche avvenute in corso d anno. Numeri senz altro positivi ma che vanno incrementati per estendere ancora di più il diritto di accesso agli studi universitari. Con riferimento alle condizioni economiche dello studente per l accesso alle borse di studio che, ai sensi del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 109, e successive modificazioni e integrazioni, sono individuate in base ai valori dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e dell Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE) del nucleo familiare di appartenenza, proponiamo un allargamento di tali indicatori nelle modalità di seguito indicate, in modo da ricomprendere nella fascia dei borsisti maggiori studenti, salvaguardando anche quelli appartenenti al quel ceto medio gravemente colpito dalla crisi: a) innalzamento del valore dell indicatore della Situazione economica equivalente ( ISEE ) da 18.000 a 19.000 euro,. b) innalzamento del valore dell indicatore della situazione patrimoniale (ISPE)dello studente richiedente i benefici della borsa di studio da 31.000 a 32.000 2 recante la revisione normativa di principio in materia di diritto allo studio e valorizzazione dei collegi universitari 3

Per quanto riguarda la borsa servizi, introdotta lo scorso anno e consistente nel riconoscimento a favore degli studenti con un ISEE compreso tra 18.000 euro e 20.000 euro, di un pasto gratuito giornaliero e di sconti sui trasporti (del 20% e fino a un massimo di 200 euro sugli abbonamenti), proponiamo, al pari di quanto richiesto sopra, una sua estensione in termini di requisiti economici che vada in parallelo con la proposta d innalzamento dei valori ISEE e ISPE per i beneficiari delle borse di studio: a) innalzamento del valore dell indicatore della Situazione economica equivalente ( ISEE ) da 19.000 a 21.000 euro; b) innalzamento del limite del valore dell indicatore della situazione patrimoniale dello studente richiedente la borsa servizi da 33.000 a 34.000; - Abbattere i costi per aumentare il sapere! Il potenziamento dei servizi connessi alla borsa di studio mira alla riduzione dei costi di mantenimento degli studenti che, in continuo aumento, tendono a scoraggiare l investimento delle famiglie negli studi universitari dei loro figli, salvo ricorrere all indebitamento al fine di sostenere le relative spese. Nello stesso Decreto legislativo 68/2012, che ha innovato la materia del diritto allo studio, è previsto che la determinazione dell importo standard della borsa si basi sulla rilevazione dei costi di mantenimento agli studi, in termini di costi delle prestazioni essenziali relative alle già citate voci (materiale didattico, trasporto, ristorazione, alloggio e accesso alla cultura). Sulla base di questi parametri, l IRPET ha calcolato che il costo medio annuo di mantenimento agli studi di uno studente borsista toscano è pari a 1.572 se in sede, di 2.034 euro se pendolari e di 7.474 euro se fuori sede, come riportato nella tabella seguente: Materiale didattico Trasporto Ristorazione Alloggio Accesso TOTALE alla cultura In sede 588 186 728-71 1.572 Pendolare 588 647 728-71 2.034 Fuori sede 588 375 2.961 3480 71 7.474 Per verificare l adeguatezza della borsa di studio a coprire i suddetti costi di mantenimento è sufficiente sottrarre dall importo complessivo della borsa previsto per le diverse fasce ISEE di riferimento (da 0 a 8.500, da 8.500a 11.000 e da 11.000a 18.000) comprensivo del costo 4

annuo attribuito per la fruizione dei servizi mensa e alloggio - il costo medio stimato per le 3 categorie di studente: in sede, pendolare e fuori sede 3. Da questi dati emerge chiaramente la non adeguatezza del valore dell importo della borsa di studio degli studenti fuorisede rispetto ai corrispondenti costi di mantenimento agli studi poiché tali studenti, penalizzati soprattutto dalle spese abitative, subiscono una perdita tra i 2.560 ai 3.340 euro ( pari a circa il 60% del costo di mantenimento totale) a seconda della fascia ISEE di appartenenza. Gli studenti in sede e pendolari invece, riescono a coprire totalmente, mediante la borsa di studio, il costo del loro mantenimento, registrando in alcuni casi un avanzo di denaro. - Adeguamento importi monetari delle borse di studio Al fine di ridurre gli squilibri sopra evidenziati e per consentire agli studenti di fronteggiare i suddetti costi di mantenimento occorre rivedere l importo monetario della borsa di studio. In tal senso, in linea con il previsto aumento degli importi minimi delle borse di studio, ai sensi del Decreto Ministeriale 26 marzo 2013 n.222, per l anno accademico 2013/2014 e in adeguamento alla variazione dell Indice generale ISTAT (fuorisede 5.052,56 pendolari 2.785,40 e in sede 1.904,42), chiediamo: - un ulteriore integrazione della quota monetaria della borsa di studio, con aumenti differenziati in base alla tipologia degli studenti borsisti (in sede, pendolari, fuori sede); - il contemporaneo aumento del contributo affitto destinato agli studenti borsisti fuori sede che non ottengono il posto alloggio a causa dell indisponibilità delle strutture. - Potenziamento della borsa servizi attraverso un contributo per l acquisto di libri di testo e materiale didattico Rispetto alle già analizzate voci di costo si segnala come l incidenza della borsa servizi sia limitata a coprire parzialmente solo le spese relative a trasporti e ristorazione, garantendo un pasto gratis al giorno e un max del 20% di sconto sulle spese di trasporto. Anche in questo caso si verifica una sproporzione nell efficacia di tale misura in quanto volta a supportare maggiormente gli studenti pendolari (costo medio annuo di circa 647 euro) rispetto ai fuori sede (costo medio annuo di circa 375) e agli studenti in sede (costo medio di circa 185 euro). Da queste considerazioni emerge la necessità di integrare tali misure con strumenti che abbattano ulteriormente e in modo uniforme i costi di mantenimento degli studenti. L acquisto di materiale didattico comporta un costo medio annuo di spesa per gli studenti toscani che viene stimato in 588 euro (IRPET) con variazioni a seconda dei vari settori scientifico disciplinari dei corsi di laurea frequentati ( 883 euro facoltà tecnico-scientifiche, 461 facoltà umanistiche 3 il costo figurativo del servizio mensa è pari a 850 euro per i borsisti in sede e pendolari e di 1.600 euro per quelli fuori sede. Il costo dell alloggio, è pari a 1.920 euro per i borsisti fuori sede. 5

e 302 facoltà economico-sociali) e del materiale utilizzato dagli studenti (slides, libri nuovi o usati, fotocopie, ecc..). L erogazione, a richiesta, di un contributo per l acquisto di materiale didattico, sotto forma di buono libri dell importo di 200 euro spendibile nelle librerie universitarie, consentirebbe un abbattimento consistente di questa voce di costo (66% per gli studenti delle facoltà economico sociali,43% nelle facoltà umanistiche e 22% in quelle scientifiche). I destinatari di tale misura, ossia gli studenti vincitori della borsa servizi, vedrebbero in tal modo ricoperte all interno del proprio paniere tre voci di costo: ristorazione, trasporti e didattica. Un tale intervento sarebbe perfettamente compatibile con le risorse a disposizione e permetterebbe di sgravare gli studenti interessati da una spesa fissa senza distinzione del corso di laurea afferente, in linea con le finalità della stessa borsa servizi, la cui erogazione, tra l altro, non è differenziata a seconda della facoltà frequentata. - Modalità di erogazione a) Il contributo in esame potrebbe essere concesso ex ante attraverso l attribuzione per il valore corrispondente di un voucher spendibile presso le librerie tradizionali o librerie on-line scelte dallo studente al momento della richiesta, a cui andrebbe allegata copia dell attestato di iscrizione all Università (in alternativa, copia del pagamento delle tasse di iscrizione) e il piano di studio comprovante la materia a cui fa riferimento il materiale da acquistare; b) In alternativa, la liquidazione del buono libri potrebbe essere posticipata, sotto forma di rimborso, dopo l effettiva spesa di acquisto del materiale didattico da parte dello studente, procedendo all erogazione del contributo direttamente agli aventi diritto, previa necessaria presentazione della rendicontazione di spesa ( copia delle ricevute) sostenuta per l acquisto dei libri di testo rilasciata dai librai e rivenditori. Tale modalità di erogazione consentirebbe di coprire la discrasia che si verifica fra la data di inizio dei corsi (generalmente nel mese di settembre) e la data in cui vengono stilate le graduatorie definitive per il conseguimento della borsa di studio (attualmente fissata al 30 novembre per le graduatorie definitive). - Continuare a investire in residenze universitarie per combattere la speculazione Una voce considerevole di costo per il mantenimento agli studi è rappresentata dall alloggio, che interessa principalmente la categoria degli studenti fuori sede. Sugli alloggi universitari il nostro Paese registra un notevole ritardo rispetto al resto d Europa. Nel 2011 rispetto ai circa 700.000 studenti fuori sede presenti sul territorio nazionale sono stati solo 41.000 gli alloggi universitari messi a disposizione degli studenti. Lo stesso anno Francia e Germania avevano riservato 160.000 e 180.000 posti letto per gli studenti borsisti. Solo il 3% del 6

totale degli studenti iscritti all università ha trovato posto in un alloggio studentesco, contro il 27% della Finlandia, il 18% della Danimarca, il 13% della Germania è l 11% della Francia. In Toscana si registrano prestazioni sicuramente migliori rispetto al resto d Italia: nell a.a. 2011/2012 è stato garantito un tasso di copertura del 66%, assicurando, a fronte di 6.379 vincitori, 4.237 posti alloggio sul territorio regionale ( di cui 1340 a Firenze, 1536 a Pisa e 1334 a Siena). Auspichiamo un ulteriore ampliamento dei posti alloggio 4 al fine di combattere efficacemente la piaga degli affitti al nero e di contrastare il continuo aumento dei prezzi delle locazioni, a danno degli studenti fuori sede. Questi ultimi nella nostra regione sopportano ogni anno un costo medio di 3.480 euro, parzialmente coperto dal contributo monetario erogato dall ARDSU a favore degli studenti che pur vincitori di posto alloggio non possono fruire a causa dell indisponibilità di strutture. In Toscana ai vincitori di borsa di studio e di posto alloggio viene trattenuta una quota della borsa come corrispettivo del prezzo di un posto letto (pari a 1.920 euro annuali per l A.A. 20112012). La tariffa media mensile di locazione di un posto letto in un bilocale è stata stimata a 277 euro. - Realizzare la cittadinanza studentesca. Chiediamo, inoltre, l immediata attivazione della Carta regionale dello studente, ancora in fase di progettazione. L obiettivo è quello di utilizzare la tessera sanitaria regionale già dotata di microchip, con funzione di CNS, per abilitare o disabilitare l'accesso fisico a laboratori, mense, residenze universitarie, biblioteche, aule, parcheggi, strutture sportive, aree riservate, convegni ed eventi e per il pagamento delle borse di studio. Un servizio del genere non può essere limitato alla semplice integrazione della tessera sanitaria ai servizi di ristorazione universitari ma deve comprendere l intera gamma dei servizi sopra indicati in modo da diventare il passaporto dello studente per l accesso a tutti servizi universitari, includendo le informazioni sicure e certe comprovanti l identità digitale del suo possessore. L attivazione della Carta Regionale dello studente permetterebbe di realizzare una vera cittadinanza studentesca da estendere anche gli studenti non toscani, con una diffusione massiva a tutti gli immatricolati negli atenei toscani e delle spese relativamente contenute previste nell ordine di 182.000 una tantum per l inizio del servizio, 22.000 per i nuovi immatricolati e un canone annuale di circa 14.000. 4 pochi mesi fa è stata attivata a Siena una nuova residenza di circa 200 posti mentre a Firenze dovrebbe essere inaugurata in breve tempo una nuova residenza con 80 posti letto ed è in via di acquisizione dall ateneo fiorentino la residenza di San Salvi con 100 posti. 7

- Agevolazioni sui trasporti per la mobilità regionale. In linea con le richieste avanzate lo scorso anno ribadiamo, infine, l urgenza di intervenire sul costo dei trasporti a carico degli studenti ( l entità dei relativi costi è riportata nella tabella a pag. 4) procedendo a uniformare le agevolazioni attualmente in vigore nei comuni sede di Ateneo su tutto il territorio regionale. A tal fine chiediamo la convocazione di un tavolo tecnico tra Regione, ARDSU,e i tre Atenei toscani e le aziende dei trasporti per verificare la possibilità di realizzare un unico abbonamento regionale Studenti a prezzo agevolato, con sconti legati alla condizione di studenti ( differenziati sulla base della fascia ISEE di appartenenza ), valevole per i trasporti su gomma e rotaia relativamente al percorso residenza/domicilio e luogo di studio, con estensione urbana qualora l'origine e/o la destinazione siano in un'area urbana. CONCLUSIONI Si evidenzia infine come le proposte contenute nel presente documento, pur comportando un aumento, sia dal punto di vista quantitativo sia in termini di qualità ed efficacia, delle prestazioni da rendere in materia di Diritto allo Studio Universitario, sarebbero perfettamente compatibili sotto il profilo economico con le risorse a disposizione della Regione nelle misure sopra analizzate e assicurerebbero una tenuta del sistema nel medio periodo anche al netto dell eventuale riduzione dei trasferimenti statali e regionali finalizzati all erogazione delle borse di studio. Appare evidente come un ulteriore investimento regionale nei confronti dei servizi da destinare agli studenti, nelle modalità sopra specificate, possa comportare evidenti benefici sia ai destinatari di tali interventi sia allo sviluppo economico e sociale della nostra Regione, riducendo il gap di opportunità che caratterizza la nostra generazione. 8