Rif. 5a PIANO DI GESTIONE AMBIENTALE. Realizzazione del Terzo Modulo della Discarica a servizio dell Impianto di Trattamento di Coldianu



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COMPLESSO IPPC Realizzazione del Terzo Modulo della Discarica a servizio dell Impianto di Trattamento di Coldianu PIANO DI GESTIONE AMBIENTALE Rif. 5a

Sommario 1. PREMESSA...4 2. CICLO PRODUTTIVO - DISCARICA...5 2.1. Descrizione della discarica...5 I modulo in post-esercizio...6 II modulo in esercizio...6 2.2. Sistema barriera...7 Sistema barriera di fondo...7 Sistema barriera nelle pareti...7 Rete di controllo sottomanto...8 Sistema di collettamento delle acque meteoriche...9 2.3. GESTIONE DEL CICLO OPERATIVO...10 Accettazione rifiuti...10 Coltivazione discarica...11 Estrazione e raccolta, stoccaggio e caricamento del percolato...11 Captazione e combustione biogas...13 3. CICLO PRODUTTIVO MESSA IN RISERVA...14 Descrizione attività...15 Accettazione rifiuti...15 4. GESTIONE AMBIENTALE...16 4.1. MONITORAGGIO E CONTROLLO - II MODULO IN ESERCIZIO...16 Piano di sorveglianza e controllo...16 4.2. MONITORAGGIO E CONTROLLO - I MODULO IN POST-ESERCIZIO...20 Piano di gestione post-operativa e piano di sorveglianza e controllo...21 5. CONSUMI DI MATERIE PRIME E INTERMEDI...24 5.1. CONSUMI DI MATERIE PRIME...24 5.2. CONSUMI DI MATERIALI TECNICI AUSILIARI...24 5.3. CONSUMI IDRICI...24 5.4. ENERGIA...25 Consumo di energia...25 Produzione di energia...25 5.5. EMISSIONI...26 6.5.1. Emissioni in atmosfera...26 pag 2

Emissioni convogliate in atmosfera...26 Emissioni diffuse in atmosfera...26 Monitoraggio...27 Odori...27 Sostanze lesive dello strato di ozono...27 Emissioni di CO2 indirette relative al consumo di energia elettrica...27 Polveri...28 6.5.2 Emissioni sonore...28 6.5.3 Rifiuti...29 5.6. SISTEMI DI CONTENIMENTO...30 pag 3

1. PREMESSA La discarica proposta costituirà l impianto di riferimento per il conferimento del residuo secco del trattamento meccanico dei rifiuti urbani prodotti da Comuni appartenenti ai trerritori del Logudoro, Goceano e Meilogu della Provincia di Sassari, L attività di gestione della discarica sarà effettuata dal Consorzio Z.I.R. Chilivani- Ozieri 2. CICLO PRODUTTIVO - DISCARICA 2.1. Descrizione della discarica L impianto nella sua configurazione finale verrà realizzato attraverso più fasi in relazione alla disponibilità finanziaria. Complessivamente i due invasi occupano una superficie in pianta pari a circa 12.700 m 2. La discarica ha una volumetria netta complessiva finale pari a circa 189.885 m 3 corrispondente a 208.874. ton. di rifiuto secco. A servizio dell impianto sono presenti: - caseggiato uffici, comprensivi di: ufficio responsabile impianto; servizi igienici; spogliatoi e relativi servizi; locali deposito attrezzature e materiali. - impianto antincendio (verificato periodicamente dal personale addetto e adeguatamente formato allo scopo) costituito da: rete fissa ad anello costituita da idranti e manichette UNI 45 collocate in appositi pozzetti protetti, ubicati lungo il perimetro di tutto il I modulo a partire dal caseggiato uffici rete fissa ad anello dotata di pozzetti per i monitori (spingarde), rete mobile di estintori a polvere e a CO2 di tipo portatile negli uffici, nei magazzini e nei deposito di olio e carburanti, etc, in numero tale da assicurare un primo efficace intervento su un principio di incendio, ubicati in posizione agevole, accessibile e segnalata da apposita cartellonistica visibile anche a distanza. Gli estintori sono sottoposti a revisione semestrale. A servizio della rete fissa è presente una vasca di accumulo delle acque. pag 4

-impianto di captazione del biogas, realizzato mediante pozzi in opera e l installazione della rete di drenaggio del biogas e collegamento alla centrale di aspirazione per la successiva combustione in torcia L area è accessibile dai mezzi attraverso la stessa strada a servizio della Discarica in esercizio, in parte bitumata. E presente la segnaletica relativa alla circolazione dei veicoli e dei limiti di velocità. L attività lavorativa è svolta prettamente in orario diurno, comunque verrà installato un impianto di illuminazione interno ed este 2.2. Sistema barriera Il sistema di impermeabilizzazione della discarica è del tipo a doppio-componente, di differente tipo per fondo e argini. Sistema barriera di fondo Il sistema barriera di fondo è costituito, dal basso verso l alto, da: strato di cm 100 di argilla avente coefficiente di permeabilità k 1. 10 6 cm/s; strato drenante di sottotelo di spessore 20 cm; i primi 15 cm costituiti da ghiaia fine (φ 6-12 mm) e gli ultimi 5 cm da sabbia (φ 2 mm); telo in HDPE di spessore pari a 2 mm a facce ruvide; strato drenante di captazione del percolato di spessore 30 cm; i primi 5 cm costituiti da sabbia (φ 2 mm) ed i restanti 25 cm costituiti da ghiaia grossa (φ 32-64 mm). Lo straterello di sabbia di 5 cm che fa da sandwich alla membrana in HDPE ha lo scopo di operare una protezione per evitare il contatto diretto della ghiaia col telo. A tal fine è stata utilizzata una sabbia fine/media con pezzatura 2 mm. L intero sistema barriera posato nel fondo ha uno spessore complessivo di 1,5 m. Sistema barriera nelle pareti Il sistema barriera nelle pareti è costituito, dal basso verso l alto, dalle seguenti unità: geotessile di grammatura 300 g/m 2, come strato di protezione per i teli sovrastanti onde impedire il contatto diretto col terreno; materassino bentonitico ad alta capacità impermeabilizzante ed adatto per la posa su pareti anche a forte pendenza; telo in HDPE di spessore 2 mm, dello stesso tipo di quello previsto nel fondo e ad esso solidale; strato di protezione. pag 5

Il sistema di ancoraggio del telo in HDPE e del geocomposito bentonitico è stato realizzato con risvolto al di sotto della canaletta perimetrale di captazione delle acque di ruscellamento. Rete di controllo sottomanto Tra lo strato impermeabile naturale e lo strato impermeabilizzante sintetico è presente un sistema per il controllo delle eventuali perdite sottomanto. Il sistema è costituito da elettrodi posti sotto il telo. In pratica, appena dopo la posa del livello impermeabile di argilla, verranno posizionati degli elettrodi al suo interno, in corrispondenza dei nodi di una maglia regolare. Ciascun elettrodo verrà collegato ad una centralina tramite un cavo elettrico. I cavi elettrici verranno quindi interrati. La rete di monitoraggio verrà quindi coperta dal telo. A seguito dell'installazione del sistema, ciascun elettrodo risulterà separatamente collegato ad un pannello a cui verrà collegata una centralina di monitoraggio la quale si farà carico di eseguire automaticamente le necessariemisure. Il funzionamento del monitoraggio si basa sulla misura di due fenomeni fisici associati alla presenza di una lesione nel manto. Il primo consiste nel passaggio di corrente attraverso la lesione, qualora si stabilisca una differenza di potenziale fra interno ed esterno della discarica. Il secondo fenomeno fisico riguarda l'alterazione della conducibilità del terreno in presenza di percolato fuoriuscito dalla lesione. La misura del passaggio di corrente attraverso la lesione è una tecnica già ampiamente applicata e sperimentata durante i collaudi geoelettrici che si eseguono a discarica ultimata. La misura della conducibilità è una pratica geofisica molto comune anche se non con dispositivi elettrodici di questo genere. Il sistema risulterà quindi costituito da un numero di elettrodi sufficiente a ricoprire con una maglia prestabilita tutto il fondo della vasca. Gli elettrodi consisteranno in piastre di alluminio o acciaio inossidabile delle dimensioni di 10x10 cm dotate di un foro centrale al quale verrà collegato il cavo monopolare che collegherà ciascuno di essi ad un unico punto del bordo della vasca. L ubicazione sarà a bordo vasca alla minima distanza possibile tenendo conto della necessità di accedere al pannello terminale anche successivamente al momento del completo riempimento della vasca. In corrispondenza di questo punto sarà necessario costruire un piccolo alloggiamento, del tipo di quelli utilizzati per contenere in esterno i gruppi di interruttori. Tutti i cavi confluiranno in questo alloggiamento e saranno collegati al pannello terminale. Il cavo utilizzato è dotato di doppio isolamento PVC tale da fornire il miglior isolamento per utilizzo in esterno. Le operazioni di installazione verranno eseguite a partire dal punto scelto quale terminale dei cavi. Da qui ciascuna piastra, preventivamente collegata al cavo, verrà portata al punto di interramento che sarà uno dei nodi della maglia regolare. La piastra verrà interrata pochi centimetri, così da proteggere il manto in HDPE dal contatto con gli spigoli della piastra o con il bullone di fissaggio del cavo. L installazione verrà quindi testata con l apposita strumentazione, per verificare la funzionalità del sistema di monitoraggio pag 6

. Piano di gestione ambientale Sistema di collettamento delle acque meteoriche Il sistema di collettamento delle acque meteoriche tiene conto della necessità di intercettare sia le acque di ruscellamento che dall esterno possono andare ad interessare la discarica, sia quelle provenienti dal ruscellamento sulla superficie di discarica una volta colmatata. L articolazione delle canalette di guardia ha una funzione di intercettamento delle acque provenienti dalla discarica, con ubicazione nel lato interno della pista di coronamento in modo da ottenere il duplice vantaggio: di evitare un ruscellamento che interessi le piste; di configurarsi come opere utili all ancoraggio dei teli impermeabili. pag 7

2.3. GESTIONE DEL CICLO OPERATIVO Accettazione rifiuti Poiché la discarica è a servizio solo dell Impianto di Trattamento meccanico degli RSU l accettazione dei rifiuti viene effettuata con una procedura standardizzata nel rispetto della normativa, eseguita direttamente dal personale tecnico coadiuvato, nel caso si rendesse necessario, da esperti consulenti esterni. La procedura standard può essere schematizzata nelle fasi come di seguito riportate: accettazione smaltimento. Solo la verifica della conformità a quanto autorizzato preventivamente consente l'ingresso in discarica dei mezzi per lo smaltimento. Coltivazione discarica I rifiuti conferiti alla discarica vengono abbancati e costipati con idonei mezzi meccanici (fino ad una densità di circa 0,9 t/m 3 ) in strati dello spessore massimo di 2 metri senza tener conto del costipamento dovuto alla fermentazione e del conseguente abbassamento; si procede poi alla ricopertura di ciascun strato di rifiuti e, in ogni caso, tutti i giorni al termine dei conferimenti, con uno strato di terra dello spessore minimo di 20 cm. Il modulo di discarica viene suddiviso in celle di conferimento giornaliero il cui ordine di colmata determina i percorsi che i mezzi di trasporto dovranno seguire per conferire i rifiuti in discarica. L accesso al modulo dalla fascia di disimpegno viene realizzato mediante una rampa in terra e misto di cava in corrispondenza della cella che sarà colmata per prima; l accesso alle celle che dovranno essere colmate successivamente avverrà attraverso quelle in precedenza riempite, costipate e ricoperte con la terra di protezione. E vietato lo scarico di rifiuti pulverulenti o finemente suddivisi e soggetti a dispersione eolica: in presenza di vento, per evitare la dispersione dei rifiuti, si costruiscono degli schermi mobili, infilando dei pali nel corpo della discarica e fissandovi una rete al fine di delimitare la zona di abbancamento. Gli eventuali rifiuti sparsisi nel sito sono raccolti giornalmente, insaccati e successivamente interrati nel modulo. pag 88

Estrazione e raccolta, stoccaggio e caricamento del percolato Il percolato, formatosi a causa dell umidità contenuta nei rifiuti e per la penetrazione delle acque piovane, è raccolto da un impianto predisposto a tale scopo, composto da tubazioni fessurate, posizionate sul fondo della discarica al di sopra dello strato di impermeabilizzazione e collegata ad una tubazione di convogliamento che per caduta convoglia il percolato alla vasca di stoccaggio. Durante la giornata si deve provvedere al controllo del livello di riempimento della vasca di stoccaggio del percolato Dalla vasca di stoccaggio il percolato viene prelevato tramite cisterna, per differenza di livello piezometrico o tramite pompe, e conferito ad impianto di trattamento autorizzato allo scopo. L operatore addetto alla gestione del percolato durante la giornata lavorativa provvede al controllo dello svuotamento in automatico di alcuni pozzi di raccolta, alla verifica dei livelli di stoccaggio per provvedere in tempi utili al loro svuotamento e alle eventuali emergenze. Tra le varie attività provvede, anche, alla chiusura e apertura della valvola a saracinesca della tubazione di convogliamento. Lo stesso addetto, inoltre, controlla i canali di guardia delle acque meteoriche e provvede all eventuale svuotamento e pulizia degli stessi e dei relativi pozzetti.. pag 99

Captazione e combustione biogas L impianto di captazione e combustione del biogas, nelle sue linee principali è costituito dalle seguenti sezioni: sistema di captazione verticale, costituito da pozzi in opera rete di raccolta superficiale biogas rete di raccolta superficiale del percolato circuito di ritardo sistema di aspirazione torcia di combustione sistema di controllo e sicurezza quadro di analisi del biogas completo di analizzatore di O2 e di CH4. Il compressore avrà le seguenti caratteristiche: portata 300 Nm 3 /h prevalenza 300 mbar alimentazione elettrica 380 V; 50 Hz; potenza 9 kw; torcia costituita dal basamento, camicia in acciaio termoresistente con rivestimento ceramico per combustione alta temperatura di 1200 C e con un tempo di ritenzione di 0,5 sec. Sistema di controllo della temperatura, bruciatore. pag 10 10

3. GESTIONE AMBIENTALE 3.1. MONITORAGGIO E CONTROLLO Il piano di controllo riguarda gli aspetti di monitoraggio di: acque di falda aria percolato biogas rumore odori etc. Piano di sorveglianza e controllo La gestione della discarica è affidata a personale interno qualificato oltre ad avvalersi di professionisti esterni per funzioni di supporto. Le operazioni di campionamento ed analisi sono condotte da un laboratorio esterno accreditato SINAL con cui verrà stipulato apposita convenzione. Di seguito sono descritte le modalità e frequenze di esecuzione dei monitoraggi eseguiti in impianto. ACQUE DI FALDA L impianto di discarica è dotato di N 3 pozzi che intercettano l acqua di falda; in particolare sono presenti N 1 pozzi a monte e N 2 pozzi a valle. I pozzi sono utilizzati per il monitoraggio dell intera discarica. Con frequenza mensile si provvede alla verifica del livello piezometrico attraverso l uso di un freatimetro. Con frequenza trimestrale si provvede al campionamento e analisi della qualità delle acque dei pozzi prendendo in esame i seguenti parametri: PH, temperatura, conducibilità elettrica, ossidabilità Kubel, BOD5, TOC, Ca, Na, k, Cloruri, Solfati, Floruri, IPA, Fe, Mn, As, Cu, Cd, Cr totale, Cr VI, Hg, Ni, Pb, Mg, Zn, Cianuri, Azoto ammoniacale, nitroso e nitrico, composti organoalogenoti (compreso cloruro di vinile), Fenoli, Pesticidi fosforiti e totali, Solventi organici aromatici, Solventi organici, Solventi clorurati RILIEVI TOPOGRAFICI I rilievi topografici della morfologia della discarica sono effettuati con frequenza semestrale. pag 11 11

PERCOLATO Con frequenza trimestrale si provvede al campionamento e analisi della qualità del percolato prendendo in esame i seguenti parametri: ph, temperatura, conducibilità, COD, BOD5, cloruri, solfati, Fe, Mn, As, Cu, Cd, Cr totale, Cr VI, Hg, Ni, Pb, Mg, Zn, azoto totale, azoto ammoniacale, nitroso e nitrico. Con frequenza annuale si prendono in esame, in aggiunta, i seguenti parametri: TOC, Al, Ca, Na, K, Floruri, IPA, cianuri, THM, cloruro di vinile, fenoli distillabili totali, pesticidi fosforiti e totali, solventi organici aromatici, solventi organici azotati e solventi clorurati. ACQUE DI RUSCELLAMENTO Il modulo di discarica è dotato di canalette in calcestruzzo, da cui sono stati prelevati i campioni per la verifica della qualità con frequenza semestrale. Il prelievo dei campioni è vincolato all entità delle piogge. pag 12 12

PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO MONITORAGGIO DELL ARIA Con frequenza mensile si provvede al campionamento e analisi della qualità dell aria prendendo in esame i seguenti parametri: - pressione atmosferica - polveri totali (a monte dell impianto) - polveri totali (a valle dell impianto) - NH3 (a monte dell impianto) - NH3 (a valle dell impianto) - mercaptani (a monte dell impianto) - mercaptani (a valle dell impianto). DATI METEOCLIMATICI L impianto è dotato di una centralina per la rilevazione dei parametri meteoclimatici, in cui, tra gli altri, si rilevano i seguenti parametri: - precipitazioni - temperatura - direzione e velocità del vento - evaporazione - umidità atmosferica. CAMPIONAMENTO BIOGAS ALL INGRESSO IN TORCIA Sull impianto di aspirazione e combustione del biogas, entrato in esercizio in via definitiva nell aprile 2006, sono svolte le analisi sui parametri previsti dal Piano di sorveglianza e controllo. In particolare, con frequenza mensile, si provvede al campionamento e analisi della qualità del biogas all ingresso in torcia prendendo in esame i seguenti parametri: CH4; O2; CO2. Con frequenza semestrale si provvede, in aggiunta, all analisi dei seguenti parametri: polveri totali; NH3; H2S; H2; pag 13 13

mercaptani5. 4-CONSUMI DI MATERIE PRIME E INTERMEDI 4.1. CONSUMI DI MATERIE PRIME Le materia prima utilizzata in discarica è essenzialmente costituita da terra per la copertura giornaliera. In base alle necessità, per i lavori di manutenzione e completamento impianto, sono utilizzate materie prime costituite da: ghiaia geotessile tessuto inpolietilene tubazioni in PEAD geogriglia in polietilene 4.2. CONSUMI DI MATERIALI TECNICI AUSILIARI I materiali tecnici ausiliari di cui si fa uso in discarica sono: oli lubrificanti, insetticidi ederattizzanti disinfettanti, detergenti. 4.3. CONSUMI IDRICI L approvvigionamento idrico viene garantito tramite l acquedotto comunale di acqua potabile. Nei mesi estivi sono necessari approvvigionamenti di acque tramite autocisterna da privati. L acqua viene utilizzata per: servizi antincendio lavaggio ruote dei mezzi conferenti i rifiuti, in uscita dall impianto igienico sanitario irrigazione della piantumazione lavaggio piazzale e depolverizzazione strade. igienico-sanitario pag 14 14

4.4. ENERGIA Consumo di energia Le fonti di energia utilizzate sono il gasolio per autotrazione e l energia elettrica. Il gasolio viene utilizzato per tutto quello che riguarda la movimentazione dei rifiuti (compattatore, pale meccaniche, terne, autocompattatori, ecc.) e, come emergenza, per i generatori di energia elettrica. Il sistema di condizionamento (riscaldamento/raffreddamento) dei locali ad uso uffici e spogliatoi per il personale è assicurato da climatizzatori split elettrici a parete. 4.5 EMISSIONI Emissioni in atmosfera La Torcia è un impianto è definito, ai sensi del D.P.C.M. 21 luglio 1989, come impianto di emergenza e pertanto non soggetto alle prescrizioni del D.P.R. 203/88. Con periodicità mensile vengono svolti campionamenti per accertare la presenza di inquinanti in aria a monte e a valle del modulo di discarica in esercizio. Situazioni straordinarie o di emergenza Al fine di evitare il richiamo d aria dall esterno nel corpo discarica, il biogas viene captato in modo da non creare eccessiva depressione nei pozzi e nei drenaggi di captazione orizzontali. Per quanto concerne le depressioni alla testa dei pozzi queste vengono misurate con cadenza costante. Emissioni diffuse in atmosfera Non vi sono riferimenti normativi specifici riguardanti le emissioni diffuse. Nel sito è presente, un impianto di lavaggio ruote degli automezzi di conferimento, in modo che anche in caso di condizioni meteorologiche critiche, i veicoli che circolano sulla viabilità di conferimento al sito non rilascino i residui di terra raccolti sulla piazzole di scarico della discarica. Sono diverse le fonti di emissioni diffuse che provengono dal sito della discarica: la dispersione di polveri l emissione di biogas non captato. pag 15 15

La produzione di biogas, conseguente alla decomposizione delle sostanze putrescibili messe a dimora, costituisce la principale emissione in atmosfera dell impianto, per il quantitativo di biogas non captato che, sotto forma di sorgente diffusa, fuoriesce in atmosfera dall area adibita alla discarica. Monitoraggio Per il biogas emesso dalla discarica si effettuano le misurazioni del volume e della sua composizione. Ai punti di captazione (teste di pozzo) viene controllata la percentuale del metano, di ossigeno e la depressione tramite un apparecchiatura apposita. Alla torcia vengono misurati i flussi e la composizione del biogas, al fine di evitare la formazione di miscele esplosive. Odori Le emissioni odorigene provenienti dalla discarica in fase di gestione post-operativa risultano modeste; sono abbastanza limitate in fase di gestione operativa o avvengono in situazioni straordinarie. La fase di gestione più critica è quella riguardante lo scarico e lo spargimento dei rifiuti di natura organica. Sostanze lesive dello strato di ozono Le sostanze lesive dello strato di ozono sono in genere utilizzate in piccole quantità nei condizionatori d aria, i sistemi di climatizzazione-condizionamento presenti nei locali uffici e spogliatoi del sito sono di nuova generazione e pertanto non utilizzano sostanze lesive all ozono stratosferico. Emissioni di CO2 indirette relative al consumo di energia elettrica La discarica ha un consumo di energia elettrica basso riconducibile essenzialmente al sistema di estrazione del percolato e di aspirazione del biogas. pag 16 16

Polveri La maggior parte delle polveri prodotte in fase di gestione della discarica può essere causata dalle seguenti operazioni: la polverizzazione interna alla discarica delle aree no pavimentate ; il trascinamento del particolato dovuto all azione del vento sul lotto in coltivazione, sui cumuli di materiale incoerente (terra) stoccati e su tutta la superficie della discarica; il conferimento dei rifiuti contenenti materiale pulverulento durante le operazioni di scarico dagli autocompattatori in discarica; l azione meccanica sui rifiuti messi a dimora e sulla terra da parte del compattatore o della pala, addetti allo spargimento e compattazione dei rifiuti ed alla copertura del modulo in esercizio. Emissioni sonore Il sito della discarica è interessato prevalentemente dal rumore emesso dalle macchine per la movimentazione dei rifiuti che operano sulla discarica e dal rumore determinato dagli automezzi in entrata ed in uscita dalla discarica. La discarica è ubicata in una zona in cui non si rilevano abitazioni. L insediamento abitativo più vicino è ubicato a circa 3 chilometri a Sud. Aspetti gestionali Il conferimento in impianto avviene nelle ore diurne, in modo che i mezzi di trasporto rifiuti non arrivino alla discarica prima delle ore 7.00 e fino alle 14.00, esclusi periodi di emergenza per cui l orario di conferimento può essere protratto anche nel pomeriggio. Per quello che riguarda il rumore proveniente dai macchinari nel sito, la rumorosità è tenuta sotto controllo attraverso gli interventi di manutenzione ordinaria. Per la discarica, le principali sorgenti presenti sono: le macchine operatrici che operano sul fronte della discarica, che presentano una potenza sonora non superiore a 84 db(a); l impianto di aspirazione del biogas con potenza sonora di 79.3 db(a). Le macchine operatrici sono in esercizio solamente nel periodo diurno. Il sistema di aspirazione e combustione è in esercizio nell arco dell intera giornata. pag 17 17

Rifiuti I rifiuti prodotti nel sito sono costituiti essenzialmente dal percolato prodotto in discarica. Il percolato da discarica viene conferito per lo smaltimento a vari impianti di depurazione tramite trasporto su gomma. Altri rifiuti prodotti dalle attività del sito, non smaltibili in discarica, sono, oltre al percolato, i seguenti: - filtri dell olio; - oli esausti; - fusti e i contenitori vuoti; - stracci unti d oli. Tutti i rifiuti in uscita sopra citati, e conferiti ad impianti di smaltimento autorizzati, sono registrati nel Registro di carico e scarico. Monitoraggio Le modalità costruttive e gestionali della discarica portano a considerare come fattore di rischio raro uno sversamento di percolato nel suolo. Il monitoraggio dello stato del sottosuolo e quindi della qualità delle acque di falda viene attuato tramite una rete di monitoraggio sottotelo (vedi paragrafo. Rete di controllo sottomanto,). 5.- SISTEMI DI CONTENIMENTO Emissioni aeriformi Il trattamento del biogas estratto dalla discarica avviene tramite combustione in torcia. Emissioni sonore I sistemi di contenimento sono assicurati dalle migliori tecnologie per le macchine e apparecchiature, rispondenti alla normativa in merito alle emissioni. pag 18 18