Il car-fluff:ultimo anello del percorso di smaltimento degli autoveicoli a fine vita. Il caso della discarica controllata Faeco
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- Carmelo Forti
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1 Montichiari, 14 Settembre 2007 Il car-fluff:ultimo anello del percorso di smaltimento degli autoveicoli a fine vita. Il caso della discarica controllata Faeco Ing., Amministratore Delegato
2 Il Car-Fluff Il Car-Fluff è il residuo non ulteriormente recuperabile del ciclo di bonifica, demolizione, rottamazione e frantumazione dei veicoli a fine vita, grazie al quale avviene oggi il recupero e riciclo di metalli ferrosi e non ferrosi È una miscela composta sostanzialmente da tessuti, imbottiture, gomme, plastiche e altro materiale inerte, che rappresenta circa il 25% in peso degli autoveicoli La produzione del car-fluff in Italia ammonta a circa tonnellate annue La destinazione finale del car-fluff, chiusura del ciclo del recupero degli autoveicoli a fine vita, è la discarica controllata
3 La discarica La discarica oggi è un impianto a tecnologia complessa dotato di raffinati sistemi di protezione ambientale La discarica è realizzata con sistemi di impermeabilizzazione sul fondo e sulle pareti, corredata da sistemi di drenaggio e pompaggio per la raccolta del percolato dal fondo Controlli e collaudi avvengono, in ogni fase della costruzione, alla presenza di funzionari degli Enti pubblici interessati
4 La Società Faeco è una discarica controllata per rifiuti speciali (pericolosi e non pericolosi, non tossiconocivi) concepita con la precisa vocazione di soddisfare le richieste di un mercato specifico: quello degli impianti per il trattamento di rifiuti contenenti metalli, il cui residuo è denominato fluff. L impianto, in esercizio dal 1999 è situato a Bedizzole, in provincia di Brescia L impianto di smaltimento ha una capacità totale di m 3 suddivisa in due bacini di cui uno esaurito (Vasca A) e uno in attività (Vasca C). Nel luglio del 2007 è stato autorizzato un ampliamento della capacità della discarica (Vasca E) VASCA A VASCA E VASCA C
5 Ampliamento I lavori per la realizzazione dell ampliamento sono in corso d opera; la nuova Vasca E metterà a disposizione ulteriori m 3, riutilizzando impianti esistenti e realizzando le estensioni al nuovo bacino di tutte le reti di servizio e dei presidi ambientali
6 Bacino di utenza L impianto della discarica Faeco accoglie dal 1999 mediamente tonnellate/anno. Riceve in prevalenza rifiuti provenienti dalla Lombardia Più in dettaglio, la prevalenza dei conferimenti proviene dalla provincia di Brescia Fluff Fluff 2006
7 Impianti Sistema di impermeabilizzazione di fondo e pareti: permanente protezione del suolo e delle acque sotterranee Impianto di captazione, recupero e smaltimento del biogas: maglie di reti orizzontali e pozzi verticali all'interno della discarica, collegati ad un collettore perimetrale e a stazioni di regolazione, dalle quali partono le linee per il convogliamento all'impianto di estrazione (aspirazione) e combustione di emergenza (torcia) Impianto di drenaggio e captazione del percolato: strati drenanti sul fondo a contatto con il sistema di impermeabilizzazione e tubazioni fessurate con sistema di convogliamento ai pozzi! Fondo!! di raccolta, estrazione e trasferimento a 22 serbatoi, dotati di sistema di inertizzazione ad! Ghiaietto - spessore 0,5 azoto liquido metri!!! Geotessile non tessuto da 800 gr/m!!! Telo in HDPE - spessore 2,5 mm!!! Telo bentonitico - k < 5 x 10-9 cm/s!!! Sabbia (0/5 mm) spessore 0,3 metri!!! Telo in HDPE - spessore 2,5 mm!!! Telo bentonitico - k < 5 x 10-9 cm/s!!!! Argilla - spessore minimo di 1metro k < 5 x 10-8 cm/s!! Argilla - spessore minimo di 1metro k < 2 x 10-8 cm/s!!! Terreno naturale di fondo! Pareti!! Fondo!! Geotessile non tessuto da 500 gr/m?!! Ghiaietto - spessore 0,5 metri!! Telo in HDPE - spessore 2,5 mm!! Geotessile non tessuto da 800 gr/m!! Georete drenante da 500 gr/m?!! Telo in HDPE - spessore 2,5 mm!! Telo in HDPE - spessore 2,5 mm!! Telo bentonitico - k < 5 x 10-9 cm/s!! Telo bentonitico - k < 5 x 10-9 cm/s!! Sabbia (0/5 mm) spessore 0,3 metri!! Argilla spessore minimo 0,82 metri (1 metro in verticale) -K &Mac178;2 x 10-8 cm/s!! Telo in HDPE - spessore 2,5 mm!! Terreno naturale di fondo!! Telo bentonitico - k < 5 x 10-9 cm/s!!!! Argilla - spessore minimo di 1metro k < 5 x 10-8 cm/s!! Montichiari, Argilla spessore Settembre minimo di 1metro 2007!! k < 2 x 10-8 cm/s!!!! Terreno naturale di fondo!
8 Controlli ambientali Sistema di controllo acque sotterranee: postazioni monte e valle per il monitoraggio della qualità dell acqua di falda; oltre 30 piezometri per controllo di livello Controlli sulle emissioni nell aria con laboratori mobili Analisi sul biogas prodotto dalla discarica Analisi su campioni di terreno nella aree adiacenti la discarica Rilievi fonometrici diurni e notturni
9 Controlli rifiuto Analisi del rifiuto in ingresso per la verifica della accettabilità in discarica (composizione chimica, granulometrica e merceologica del rifiuto) Analisi del percolato prodotto Analisi acque di prima pioggia, lavaggio ruote, pozzo di servizio
10 Recupero energetico Il biogas prodotto all interno della discarica viene recuperato e convogliato a due motori da 500 kw, con i quali viene prodotta energia elettrica Tale riutilizzo ha consentito di produrre e cedere energia elettrica alla rete nazionale per circa MWh all anno, sostitutivi di energia prodotta dalle fonti tradizionali Nel 2007 un investimento di oltre ! è stato dedicato all installazione, a corollario del recupero ambientale della Vasca A, di un parco fotovoltaico dalla potenza installata di 50 kwp, che nel corso della sua vita permetterà il risparmio di 3,9 milioni di kwh di energia primaria e la mancata emissione di 815t di CO2
11 Il Sistema di Gestione Ambientale 1/2 Sistema di Gestione Ambientale non come regola o protocollo, ma come strumento gestionale condiviso e partecipato da chi lavora e collabora in Faeco Fase 1 - Politica Ambientale Individuazione di indirizzi ed obiettivi e pianificazione di risorse per il loro raggiungimento: il tutto identificato formalmente in un documento disponibile al pubblico Fase 2 - Analisi ambientale - Valutazione di tutti gli effetti ambientali diretti e indiretti dell attività, in condizioni normali e di emergenza - Pianificazione delle azioni e dei piani di miglioramento delle prestazioni ambientali
12 Il Sistema di Gestione Ambientale 2/2 Fase 3 - Programma di Gestione Ambientale - Individuazione specifici obiettivi di miglioramento; - Determinazione ordine di priorità degli interventi in base alle risorse - Definizione singole azioni e tempi di attuazione - Verifica dell esecuzione e valutazione efficacia del singolo e dell insieme degli interventi PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO Obiettivo Traguardo Programmi Funzione responsabile 1 Riduzione degli Valutare, attraverso specifici studi, possibilità di miglioramento per: impatti ambientali Prevenzione inquinamento attuali Prevenzione dell'impatto sul suolo Controllo e contenimento delle emissioni diffuse Controllo delle emissioni convogliate in atmosfera Miglioramento della qualità delle acque meteoriche scaricate nel sottosuolo Valutare attraverso uno specifico studio la possibilità di ottimizzazione dei processi biologici di degradazione all'interno della discarica SCADENZA: ANNO 2009 Impegno economico 2007/2009 Presidente Euro PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO Obiettivo Traguardo Programmi Valutazione del raggiungimento a Giugno Migliorare la gestione delle risorse Incrementare il recupero del biogas Incrementare il recupero del biogas con l'aggiunta di un nuovo motore all'impianto esistente Il secondo motore per il recupero energetico è in esercizio da dicembre NOTE il programma si può considerare ampiamente raggiunto anche alla luce di quantitativi di biogas prodotto dalla discarica al di sotto della potenzialità dell'impianto di recupero energetico installato pari a kwh. Un potenziamento dell'impianto di recupero energetico da biogas potrà essere valutata per la nuova vasca in progetto.
13 La gestione Faeco Principi dello sviluppo sostenibile, gestione integrata di qualità e ambiente: Le certificazioni ISO 9001:2000 e 14001:2004 corollario della prima fase del percorso di Faeco Impegno all autodisciplina ambientale e di tutta l organizzazione al miglioramento continuo: L adesione al regolamento EMAS dal maggio 2004 formalizza la filosofia gestionale Faeco Gestione ambientale trasparente, garanzia del rispetto normativo, impegno pubblico di risorse per il miglioramento continuo, comunicazione aperta alle parti interessate: La Dichiarazione Ambientale è l espressione della politica gestionale Faeco
14 La ricerca Faeco Ambiente Srl, controllata da Faeco Spa, presta servizi di elaborazione di studi in materia ambientale ed ecologica e realizza ricerche su processi di riciclaggio La società ha effettuato, in collaborazione con strutture universitarie e aziende del settore, ricerche al fine di studiare tecnologie migliorative degli attuali sistemi di smaltimento o alternative allo stoccaggio in discarica: Test presso impianti in Germania e Belgio su trattamenti meccanici del fluff ( ) Test di gassificazione al plasma negli USA in partnership con il Politecnico di Milano (2004) Studi e sopralluoghi compiuti presso impianti in Italia, Francia, Svizzera, Svezia, Germania, Islanda per lo sviluppo di trattamenti termici del fluff ( ) Collaborazione con aziende, consorzi di ricerca e università per definire un programma di attività sperimentali e lo studio di impianti pilota ( )
15 Grazie per l attenzione francesco.cinquegrana@faeco.it
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