Funghi? solo se li controlla il micologo



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Provincia Funghi? solo se li controlla il micologo Riparte l'attività di consulenza degli esperti micologi dell'asl su tutto il territorio provinciale. Ecco tutti gli indirizzi e gli orari nelle sedi Asl e i consigli di primo soccorso PROVINCIA Con l arrivo dell autunno si è riaperta la stagione di raccolta dei funghi, e contemporaneamente riparte l attività di consulenza degli esperti micologi dell Asl su tutto il territorio provinciale che si protrarrà per i mesi di ottobre e novembre 2013. L attività, che rientra negli interventi di prevenzione della salute, consente ogni anno di evitare parecchi casi di intossicazione o avvelenamento dovuti all ingestione di funghi non commestibili. Infatti gli esperti micologi del Servizio Alimenti e Nutrizione dell Asl diretto dal dottor Corrado Rendo, sono a disposizione del pubblico per esaminare i funghi raccolti, rilasciando un certificato che attesta la loro commestibilità e ne indica le corrette modalità di consumo. Le prestazioni del Micologo sono gratuite per i privati raccoglitori e/o diretti consumatori. SEDI ED ORARI DELL ISPETTORATO MICOLOGICO dell ASL AL ALESSANDRIA presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione - via Venezia 6 - tel. 0131 307800 verifica funghi al lunedi dalle ore 8,30 alle 12,00 e dalle ore 14,00 alle 15,00 i restanti giorni previo appuntamento telefonico CASALE MONFERRATO presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione- via Palestro 41 - tel. 0142 434531-543 Martedì e Venerdì dalle 9.00 alle 10,30 previo appuntamento; Lunedì e Giovedì dalle 14,30 alle 15,30 TORTONA presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione, via Milazzo 1 (ex Caserma Passalacqua) tel. 0131 865300 verifica funghi al martedi dalle ore 09,00 alle 10,00 ACQUI TERME presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione via Alessandria, 1- tel. 0144 777448 verifica funghi al lunedi dalle ore 14, 00 alle 15,00 OVADA presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione, via XXV Aprile, 22 - tel. 0143 826664 verifica funghi al lunedi dalle ore 15,30 alle ore 16,30. NOVI LIGURE presso il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione, via Papa Giovanni XXIII,1 - tel. 0143.332638 verifica funghi al martedi dalle ore 10,30 alle ore 11,30 Al di fuori degli orari stabiliti, per richieste straordinarie o di effettiva urgenza, è possibile telefonare ai numeri citati per avere informazioni circa la contattabilità del micologo. Gli esperti Micologi dell ASL sono inoltre disponibili a fornire tutte le informazioni necessarie per consumare i funghi raccolti senza rischi, ne ricordiamo alcune:

- Evitare la raccolta indiscriminata di tutti i funghi rinvenuti, poiché solo alcune specie sono commestibili. Si evita così di provocare un danno all ecosistema. - I funghi vanno raccolti interi e completi di ogni loro parte (radichetta, bulbo, volva, anello,...) e non in stato di alterazione (ammuffiti, fradici ecc.), ripuliti dal terriccio avendo cura di manipolarli il meno possibile per evitare cambiamenti di colore. - I funghi raccolti si trasportano in contenitori rigidi ed aerati (es. cestini di vimini) che consentono un ulteriore disseminazione delle spore e diminuiscono i fenomeni di compressione e fermentazione dei funghi. - Non raccogliere funghi in aree sospette di inquinamento (discariche, bordi stradali,...). - Per il riconoscimento delle commestibilità dei funghi non affidarsi a metodi empirici come cucchiaino di argento, latte, mollica di pane. - Di norma i funghi vanno mangiati sempre ben cotti, da crudi sono scarsamente digeribili se non addirittura velenosi (il comune chiodino, Armillariella mellea, risulta tossico se non è prebollito per almeno 15 minuti prima della cottura definitiva) perchè contengono tossine termolabili che si degradano al calore di cottura. - Non somministrare funghi a bambini, donne in gravidanza o allattamento, a individui con intolleranze alimentari o a farmaci o disturbi a stomaco, fegato, pancreas, senza il consenso del medico. Cosa fare in caso di avvelenamento da funghi: Se dopo aver consumato dei funghi insorgono disturbi recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso. Prestare attenzione ai sintomi di malessere e gastroenterici (nausea, vomito, diarrea), a prescindere dal tempo trascorso dal pasto. Le sindromi da intossicazione da funghi possono essere a breve incubazione (sintomi entro 4-5 ore dal consumo), lunga incubazione (sintomi da 6-8 ore fino a 48 ore ed oltre dal pasto). Portare gli avanzi dei funghi disponibili, compresi quelli gettati via in pattumiera, utili ai fini del riconoscimento. Non tentare terapie autonome. Non ingerire nulla, soprattutto niente alcolici. Gli esperti del Dipartimento di Prevenzione dell Asl AL forniscono anche alcune raccomandazioni di carattere generale utili a prevenire i rischi ai quali si espongono persone inesperte o anziane inoltrandosi nei boschi in cerca di funghi senza la necessaria cautela e l attrezzatura adeguata: - scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche e psichiche; - comunicare l itinerario a qualcuno prima di intraprendere l escursione; - non andare mai da soli; - consultare prima della partenza i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l evoluzione delle condizioni atmosferiche; - scegliere l abbigliamento e l attrezzatura adatta all escursione ( calzature da trekking, cellulare, lampada e coltello. Redazione - redazione@alessandrianews.it

Tortona Povertà in aumento, ma ai servizi vengono ridotti i fondi E' stimabile dell'ordine del 100 per cento annuo l'incidenza delle nuove povertà per i servizi sociali sul territorio tortonese. Negli ultimi quattro anni, la spesa per sostenere famiglie e persone in difficoltà sociale ed economica è quadruplicata TORTONA - E' stimabile dell'ordine del 100 per cento annuo l'incidenza delle nuove povertà per i servizi sociali sul territorio tortonese. Negli ultimi quattro anni, la spesa per sostenere famiglie e persone in difficoltà sociale ed economica è quadruplicata. Secondo i dati resi noti dal Cisa, Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale, che copre 40 comuni del Tortonese, i casi di nuove povertà emersi negli ultimi anni hanno fatto crescere i contributi erogati da 130.000 euro l'anno a 600.000, suddivisi per 400.000 euro in contributi economici in forma di aiuti alle famiglie per pagamenti di boleltte, utenze o affitto a famiglie in difficoltà con presenza di minori o di un componente con invalidità, e 180.000 erogati nella forma delle borse lavoro, un sostegno per ovviare alla perdita di lavoro o al reinserimento. Il problema della perdita di lavoro in particolare ha reso drammatica l'esistenza di famiglie che in passato non si erano mai rivolte ai servizi sociali per fare fronte alle loro difficoltà: significa 200 famiglie in più rispetto a quelle che abitualmente facevano richieste di aiuto. Le borse lavoro sono aumentate in quattro anni da 52 a 130 unità. Ai complicare ulteriormente le gravi situazioni economiche ci sono ulteriori fattori, come l'indebitamento che poi le famiglie non riescono ad onorare e il gioco d'azzardo. Il presidente del Cisa Pierpaolo Cortesi stigmatizza però come negli anni le istituzioni stiano riducendo i fondi per i servizi sociali La Regione continua a decurtare i fondi. Il contributo è decurtato, nelle previsioni 2013, del 30 per cento, da 1.400.000 a 800.000: il fondo indistinto dovrebbe passare a 1.100.000 da 1.400.000, quello vincolato, in particolare per disabilità e non autosufficienze da 2.600.000 a 1.900.000: su un bilancio di 7.500.000, di cui un terzo circa proviene dall'asl e il resto dalla fiscalità o dal pagamento delle rette, si capisce come certi tagli siano quantomeno inopportuni. Piuttosto che sulle strutture, il futuro della popolazione dipenderà dall'investimento sui servizi sanitari e assistenziali, speriamo che la politica comprenda questo necessario cambio di atteggiamento. Stefano Brocchetti - redazione@tortonaonline.net

Scuola Un vademecum per l integrazione scolastica Dal Centro Down per le scuole e le famiglie con ragazzi diversamente abili. Attivato anche uno sportello con due psicopedagogiste PROVINCIA - A vedersi è un libricino di una 30 di pagine, dalla veste curata ma non appariscente, che sulla copertina accoglie un simpatico disegno con un gruppo di bimbi che evoca il ricordo, comune ad ognuno di noi, delle foto di classe. Il titolo, poi, Vademecum per l integrazione scolastica non lascia dubbi: è una guida destinata al mondo della scuola e dedicata ad alunni speciali, quelli diversamente abili, in primis, ma non solo, bambini con la Sindrome di Down. La peculiarità di questo vademecum non deve stupire visto che, a realizzarlo, e l Associazione Centro Down di Alessandria, grazie al supporto del Csva e, soprattutto, grazie alla disponibilità del Csa dell Aquila che ne detiene la paternità, sia per quanto concerne i contenuti che la divulgazione sul territorio nazionale a quanti ne facciano richiesta. Il vademecum che oggi il Centro Down di Alessandria mette a disposizione delle scuole e delle famiglie della provincia è stato concepito e realizzato a beneficio di tutti e dal quale tutti possono trovare utili e applicabili indicazioni per facilitare l inserimento scolastico - primo e fondamentale passo nel cammino della vita sociale - dei bimbi e ragazzi diversamente abili. Questa pubblicazione - spiega Mario Bianchi, direttore del Centro Down di Alessandria - va ad affiancarsi alla guida 'Un progetto di vita, elaborata dai componenti del Glip e del Glh di Alessandria e Novara e distribuita nel 2010 a tutte le scuole e ai genitori degli alunni portatori di handicap della nostra provincia: entrambi gli opuscoli possono aiutare genitori e docenti ad orientarsi nel difficile percorso che ha come fine una reale integrazione scolastica. Bianchi ricorda inoltre che proprio presso la sede dell associazione Centro Down Alessandria (via Mazzini 85) a partire da questo mese viene attivato uno Sportello Integrazione Scolastica, gestito da due psicopedagogiste che, previo appuntamento telefonico al n. 0131260123 o scrivendo una mail a alessandria@centrodown.org offrono consulenza gratuita a insegnanti e genitori per favorire l'integrazione scolastica. La pubblicazione del vademecum è un occasione per ricordare la preziosa attività svolta dal Centro Down sul territorio che, dagli anni 90, mette i propri servizi ed attività a disposizione dei bambini e ragazzi disabili della provincia. Opera con lo scopo di aiutare, da un lato le persone portatrici della trisomia 21, sia nel percorso riabilitativo sia nell'inserimento nella vita normale, dall'altro, di creare un gruppo di supporto e di aiuto ai genitori che si trovano a dover gestire i propri figli affetti da questa disfunzione genetica. L'aiuto dell'associazione - sottolinea Mario Bianchi - non si limita all'offerta di sostegni di logopedia, musicoterapia, nuoto e danza terapia ma offre ai soci la possibilità di laboratori di falegnameria, tessitura, decoupage, cucina, coro. Con l'aiuto di esperti il centro gestisce un laboratorio teatrale che, tutti gli anni, mette in scena una rappresentazione interpretata dai nostri ragazzi, con il sostegno di volontari. Da non dimenticare l importante attività che l associazione svolge a favore e sostegno dei genitori di bambini

con Sindrome di Down: vieni, infatti, offerta alle famiglie la possibilità di colloqui con una psicologa esperta in persone sindrome di Down, l'appoggio di personale altamente qualificato nello studio dei percorsi scolastici, attività da fare con i propri ragazzi ed il confronto e l'appoggio di altri genitori che vivono la stessa avventura. I volontari, all interno del Centro Down, rappresentano la forza trainante, come ci tiene a sottolineare Bianchi: svolgono, nella nostra associazione, un ruolo fondamentale. Appoggiano i professionisti nel proprio compito di aiuto ai ragazzi, gestiscono, dopo un'adeguata preparazione ed affiancamento, attività in proprio secondo le personali capacità, svolgono ruoli di segreteria e di supporto amministrativo, sono, in poche parole, la spina dorsale dell'associazione. Da sottolineare che, recentemente, per venire incontro alle molte richieste, l'associazione ha aperto le porte anche ai soci con diverse patologie riguardanti la sfera intellettiva: la scelta di pubblicare il vademecum, strumento utile per l inserimento scolastico dei bimbi diversamente abili in generale, ne è una chiara dimostrazione. Il Vademecum sarà veicolato dal Centro Down, grazie alla collaborazione del Provveditorato agli Studi, presso le scuole della provincia e si potrà trovare oltre che presso la sede del Centro Down (via Mazzini 85 - Alessandria) anche presso il Csva. Per avere la pubblicazione, inoltre, è possibile contattare il Centro Down (tel. 0131260123 mail: alessandria@centrodown.org). Invitiamo, inoltre - conclude Mario Bianchi - i genitori di bambine e bambini con problematiche psicointellettive e chi avesse la voglia e la disponibilità di dedicare qualche ora al volontariato, a contattarci presso la sede sociale o via mail, all'indirizzo alessandria@centrodown.org. Per le attività proposte dall Associazione potete contattare la segreteria o visitare il sito www.centrodown.org. Pagina facebook: gruppo associazione centro dowm alessandria. Redazione - redazione@alessandrianews.it

Alessandria Associazioni a confronto sul tema del gioco d'azzardo Si è parlato di ludopatia e dipendenza da gioco lunedì 23 settembre, presso la sala Consiliare di Palazzo Ghilini dove si è svolto un incontro sul tema, inserito all'interno della rassegna di appuntamenti 'Tra Cuore e Mente'. Dal convegno è emersa la proposta di un tavolo di confronto tra tutte le associazioni del territorio per monitorare il fenomeno ALESSANDRIA - Si è parlato di ludopatia e dipendenza da gioco lunedì 23 settembre, presso la Sala Consiliare di Palazzo Ghilini dove si è svolto un interessante incontro sul tema. L'incontro era inserito all'interno della rassegna di appuntamenti 'Tra Cuore e Mente', aperti ai cittadini e rivolti a varie problematiche ed aspetti socio-culturali, un ciclo promosso dal presidente del Consiglio provinciale Giovanni Barosini, che ha avuto questa volta come argomento, appunto, la ludopatia, definita la pandemia del III millennio, perché il contagio si è diffuso velocemente tra giovani e meno giovani, scegliendo le sue "vittime" tra le fasce sociali più fragili, quelle che sognano di risolvere i loro problemi con un colpo di fortuna. Negli ultimi anni è aumentato il numero dei giocatori presenti in area di rischio. Si sono accentuati quei fenomeni di carattere economico e psicosociale che trasformano velocemente il soggetto da giocatore sociale in giocatore patologico. Si tratta di una sorta di disabilità cognitivo-comportamentale che coglie una delle parti più emotive della personalità umana. A relazionare e dibattere con il pubblico presente sono state, in primis, la professoressa Paola Binetti che ha presentato il suo saggio "Quando il gioco si fa serio", un libro sul gioco d'azzardo rivolto innanzitutto alle persone a rischio, a coloro che cominciano a sentire il bisogno compulsivo di giocare, dedicato alle loro famiglie, e a quanti fanno politica, cominciando dai comuni e dai loro sindaci che, concedendo le licenze necessarie per aprire nuovi locali o nuovi punti-gioco, si assumono concrete responsabilità. Assieme hanno relazionato, dando un notevole contributo all argomento trattato, il direttore della Caritas alessandrina Gianpaolo Mortara e il referente provinciale di Libera Carlo Piccini. Davvero apprezzabile è stato poi l intervento del prefetto di Alessandria Romilda Tafuri che ha manifestato l intenzione di promuovere al più presto un tavolo di confronto con tutte le associazioni in merito, per cercare di dare anche da parte delle Istituzioni un contributo concreto e necessario ad un problema che sta assumendo proporzioni sempre più serie e preoccupanti anche per la nostra comunità. Presenti all incontro anche il vice sindaco di Alessandria Oria Trifoglio, il Questore Filippo Dispenza, in rappresentanza della Fondazione Cral Agostino Gatti, l'assessore Paola Bonzano di Valenza. " Riteniamo davvero, lo voglio ribadire, importante che un palazzo, dove di consueto si amministra e si fa politica, possa essere percepito da tutti come un luogo ove si affrontino anche gli aspetti culturali socialmente preoccupanti, nonché le problematiche quotidiane delle persone e delle famiglie, come hanno testimoniato i precedenti incontri" ha affermato Barosini. Redazione - redazione@alessandrianews.it

Alessandria Grande festa per i 30 anni dell Apmc Venerdì 27 settembre l'associazione Prevenzione Malattie del Cuore propone musica e intrattenimento con Gianni Naclerio, Massimo Brusasco, Al Rangone, Franco Ragona, Ricky Show e i Calagiubella ALESSANDRIA - Venerdì 27 settembre, dalle 21.30, presso il Circolo Europa La Casetta si svolgerà una grande festa per i 30 anni di attività dell Associazione Prevenzione Malattie del Cuore di Alessandria. L iniziativa, aperta a tutti gli amanti della buona musica e a quanti hanno a cuore la propria salute, è realizzata con il patrocinio del Comune di Alessandria con il supporto del Csva. Ad essere proposto un programma di musica e intrattenimento di sicuro successo: la serata, sarà infatti condotta dallo show man Gianni Naclerio con la partecipazione del giornalista e presentatore Massimo Brusasco. Ospiti d onore della festa saranno Al Rangone, Franco Ragona, Riccardo Schiavini (Ricky Show) e i Calagiubella con un imperdibile programma musicale. Al termine dello spettacolo l associazione organizza un buffet per tutti i presenti. Sarà un momento di convivialità ma anche di solidarietà per celebrare un grande traguardo: 30 anni di attività di un associazione di volontariato onlus che, costituita da un gruppo di persone volonterose, è impegnata sul territorio alessandrino per radicare una necessaria cultura della prevenzione per tutelarsi dall insorgere delle malattie cardiovascolari. Come ricorda il dottor Giuseppe Massimelli, presidente di Apmc, da 30 anni siamo, al servizio dei cittadini per la loro salute: nelle piazze con elettrocardiogrammi, visite cardiologiche ed esami vari, nelle scuole parlando di stili di vita salutari, nelle palestre con corsi di rianimazione cardio-polmonare. Perché la prevenzione è l arma vincente. Redazione - redazione@alessandrianews.it

Tortona Gli universitari di infermieristica potranno sostenere gli esami a Tortona Una buona notizia verso l'autonomia della facoltà: gli studenti non dovranno più recarsi a Novara per gli esami ma potranno sostenerli in sede a Tortona TORTONA - Una buona notizia verso l'autonomia della facoltà: gli studenti non dovranno più recarsi a Novara per gli esami ma potranno sostenerli in sede a Tortona. Dopo anni di inertezza e fosche previsioni circa la facoltà, l'ateneo dle Piemonte Orientale ha compiuto per Tortona un passo significativo in termini di autonomia, consentendo di avviare alla sede di Tortona oltre che i corsi anche le sessioni d'esame, non costringendo più gli studenti, circa 120, del corso triennale della facoltà di infermieristica a recarsi a Novara per sostenere gli esami e le tesi. Le sessioni si terranno nella medesima sede delle lezioni, in via Bonavoglia, zona Dellepiane. il nuovo anno accademico inizierà lunedì 7 ottobre, alle 8, per le matricole che hanno superato il test effettuato nella sede di Novara dell Università Amedeo Avogadro, presso Medicina; in quell'occasione sono state selezionate le 30 matricole su 175 che avevano fatto domanda di iscrizione alla facoltà tortonese. Redazione - redazione@tortonaonline.net