TABELLA 1. Limite LASlow In Facciata. Limite LASmax per il pubblico. Tipologia di Manifestazione Rumorosa a carattere temporaneo

Documenti analoghi
COMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. N. atto DD-18 / 777 del 03/07/2015 Codice identificativo

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITA DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI TRATTENIMENTI MUSICALI PRESSO PUBBLICI ESERCIZI ED ALL APERTO

Comunicazione di effettuazione di piccoli trattenimenti in pubblico esercizio

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. N. atto DD-18A / 805 del 30/06/2016 Codice identificativo

Comune di Trissino Provincia di Vicenza Ufficio Commercio

Cognome Nome. C.F. Data di Nascita Sesso M _ F _. Cittadinanza nato a prov. Stato e residente a. _ titolare dell impresa

REGOLAMENTO PER L ATTIVITA DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE. (Legge regionale 26 luglio 2003, n. 14)

REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ TEMPORANEE settembre 2006

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI TRATTENIMENTI MUSICALI PRESSO PUBBLICI ESERCIZI ED ALL APERTO

COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA

COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI INQUINAMENTO ACUSTICO DERIVANTE DA PARTICOLARI ATTIVITÀ

REGOLAMENTO RECANTE NORME SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO IN MATERIA DI PUBBLICI ESERCIZI PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

IL CONSIGLIO COMUNALE

Ripartizione Tecnica LL.PP. / AMBIENTE Il Funzionario 4 Sezione

COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO REGOLAMENTO PER L ATTIVITA DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

COMUNE DI PARMA NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE

COMUNE DI SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO PROVINCIA DI BOLOGNA

Regolamento comunale per la disciplina delle attività di allietamento, di trattenimento e di pubblico spettacolo

(marca da bollo) Mod. All. 3

ACCENSIONE E SPARO DI FUOCHI D ARTIFICIO

ORDINANZA N. 62 DEL 28/09/2016. ordinanza contingibile e urgente per la disciplina delle emissioni sonore relative al pubblico spettacolo IL SINDACO

COMUNICAZIONE PER SVOLGIMENTO DI PICCOLO TRATTENIMENTO IN PUBBLICO ESERCIZIO

COMUNE DI PRADAMANO REGOLAMENTO

LICENZA per SPETTACOLI e TRATTENIMENTI

Comando Polizia Municipale. Oggetto: Ordinanza contingibile ed urgente in materia di rumori e quiete pubblica. IL SINDACO

VARCHI MAURO PER. IND. ING. EurEta

COMUNE DI CARONNO VARESINO (VARESE) REGOLAMENTO INERENTE GLI ASPETTI DI ACUSTICA AMBIENTALE NEL TERRITORIO COMUNALE

REGOLAMENTO PER LA LIBERALIZZAZIONE DEL TURNO DI CHIUSURA SETTIMANALE E PERLA DISCIPLINA DEGLI ORARI DI APERTURA E CHIUSURA DEI PUBBLICI ESERCIZI

O R D I N A N Z A Registro Generale n. 33

Ditta: (associazione, ditta o persona singola che organizza la manifestazione)

COMUNE DI LUGO SERVIZIO COMMERCIO E ATTIVITA PRODUTTIVE

COMUNE DI LAVAGNA Provincia di Genova PIANO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ATTIVITA DI SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO DI ALIMENTI E BEVANDE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

Manifestazioni temporanee. Luca Patanè Rosanna Pippa 12 Dicembre 2013

ALLEGATI AL REGOLAMENTO

CRITERI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

COMUNE DI ARBA. Regolamento comunale per l apertura e la gestione di sale giochi

COMUNE DI FORTE DEI MARMI (Provincia di Lucca) 3 SETTORE SERVIZI FINANZIARI

C O M U N E D I U R B I N O

T.U.L.P.S. pag. 1 di 5. Provincia di UDINE

COMUNE DI MASSA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE IN OCCASIONE DI SAGRE E MANIFESTAZIONI

ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI FIDENZA

Prot. n Lì, 11 aprile 2008 ORDINANZA N. 7 IL SINDACO O R D I N A

Regolamento comunale per la disciplina dell attività di allietamento, di trattenimento e di pubblico spettacolo in pubblici esercizi.

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE SAGRE E DELLE FIERE

COMUNE DI CESENATICO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio attività produttive

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DI PICCOLI TRATTENIMENTI MUSICALI PRESSO PUBBLICI ESERCIZI

Comune di Grosseto REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA DELLO SPETTACOLO ED INTRATTENIMENTO NEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE

COMUNE DI SENIGALLIA AREA RISORSE UMANE E FINANZIARIE U F F I C I O SPORTELLO UNICO ATTIVITA' PRODUTTIVE

COMUNE DI MONTEROTONDO (Provincia di Roma)

ALLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE DEL COMUNE DI ROSSANO

COMUNE DI MASSA MARITTIMA

PIANO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ATTIVITA' DI SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO DI ALIMENTI E BEVANDE"

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE

COMUNE DI ANDORA PROVINCIA DI SAVONA REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA TEMPORANEE SUL TERRITORIO

Cell. Fax della ditta/società /Associazione denominata

COMUNE DI CANICATTINI BAGNI

Al Sindaco del Comune di Caneva. Il sottoscritto nato a ( ) della ditta sede legale in_ ( ) denominazione evento: ;

(Art. 10 L.R. 26 luglio 2003, n Art. 86 R.D. 18 giugno 1931, n Art. 19 L. 7 agosto 1990 n. 241)

IL SINDACO. ORDINANZA N 15 del 18/03/2010

COMUNE DI SAN CANZIAN D ISONZO

Trattenimenti danzanti e attività di spettacolo (accessorie) interni a pubblici esercizi

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

ORARIO DEI PUBBLICI ESERCIZI

All Unione dei Comuni della Bassa Romagna Comune di

COMUNE DI MALEGNO (BS) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA RUMOROSE

COPIA CONFORME ALL ORIGINALE PER USO AMMINISTRATIVO E D UFFICIO DELLA ORDINANZA N. 33 DEL ORDINANZA DEL SINDACO N.

CITTÀ DI ERCOLANO (Provincia di Napoli)

COMUNE DI ROVATO (Provincia di Brescia) CRITERI COMUNALI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI

Comune di Bardolino Provincia di Verona

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI VERGATO PROVINCIA DI BOLOGNA C O P I A

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA RUMOROSE

1. Manifestazioni che rispettano i limiti fissati dal DPCM 14/11/1997 NON ESISTONO OBBLIGHI

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA IN DEROGA DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE

REGOLAMENTO DEGLI INTRATTENIMENTI MUSICALI E DANZANTI. Deliberazione del Commissario Straordinario n 41 del 09/04/2013

Regolamento Comunale per la disciplina della Commissione Comunale di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo

REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI INQUINAMENTO ACUSTICO

ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE

1. Manifestazioni che rispettano i limiti fissati dal DPCM 14/11/1997 NON ESISTONO OBBLIGHI

COMUNE DI SENIGALLIA

PROVINCIA DI PISTOIA

CITTA DI IMOLA. Settore Comando Polizia Municipale Servizio Interventi Economici

Tutta la documentazione dovrà essere presentata, telematicamente allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) dell Unione Comuni della Garfagnana

REGOLAMENTO RECANTE NORME SUL PROCEDIMENTO IN MATERIA DI PUBBLICI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

COMUNE DI FONTEVIVO. Provincia di Parma

COMUNE DI SAN SALVO Provincia di Chieti

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. - la legge regionale 9 maggio 2001, n. 15 "Disposizioni in materia di inquinamento acustico"

Comune di Viadana Provincia di Mantova

cognome nome Sesso M nato/a a il, Provincia (o Stato estero) di nascita cittadinanza residente a (Prov. ) C.A.P. in Via/Piazza n.,

COMUNE DI CERCIVENTO

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE NORME DI ATTUAZIONE

Prot. n 3961 Casaleone, lì 23/03/2006 Ns. Rif. Ord-ORARI ORDINANZA N. 16 R.O. Ai titolari di pubblici esercizi del Comune di Casaleone

COMUNE DI PIMONTE PROVINCIA DINAPOLI

COMUNE DI NOVARA AREA SICUREZZA DEL CITTADINO POLIZIA AMMINISTRATIVA SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE COMMERCIO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DEI PUBBLICI ESERCIZI NEI QUALI SI SVOLGONO ATTIVITA DI SVAGO ED INTRATTENIMENTO.

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO DI ATTIVITÀ

OGGETTO: Richiesta autorizzazione per pubblico spettacolo/trattenimento. (ai sensi dell'art. 69 T.U.L.P.S.)

Transcript:

CAPO II - ATTIVITA RUMOROSE A CARATTERE TEMPORANEO PRESSO PUBBLICI ESERCIZI O CIRCOLI PRIVATI O NELL AMBITO DI MANIFESTAZIONI IN LUOGO PUBBLICO OD APERTO AL PUBBLICO FESTE POPOLARI, LUNA PARK ED ASSIMILABILI art. 207 - manifestazioni a carattere temporaneo 1. Le manifestazioni RUMOROSE A CARATTERE TEMPORANEO devono rispettare i limiti di durata degli eventi e di numero delle giornate massime previste, così come definiti dalla seguente Tabella 1: TABELLA 1 Cat. Tipologia di Manifestazione Rumorosa a carattere temporaneo Afflusso atteso Durata N.Max. di gg per Sito Limite In Facciata LAeq Limite LASlow In Facciata Limite Orario Limite LASmax per il pubblico 1 Concerti all aperto >=1000 < 5000 4h 3 95 100 24,00 108 2 Concerti al chiuso (nelle strutture non dedicate agli spettacoli) >=1000 4h 10 70 75 24,00 108 3 Concerti all aperto >= 200 < 1000 4h 6 85 90 24,00 108 4 Feste di partito, feste parrocchiali, feste dello sport, altri tipi di feste o sagre, manifestazioni sportive ecc. < 2000 4h 30 65 70 24,00 108 5 Attività musicali all aperto, quali ad es. piano-bar e selezione musicale con dj, esercitati a supporto di attività principale, quali ad es. bar, gelaterie, ristoranti, alberghi, ecc. < 200 4h 30 massimo 2 volte alla settimana 85 90 23,30 108 6 Attività musicali al chiuso, quali ad es. piano-bar e selezione musicale con dj, esercitati a supporto di attività principale, quali ad es. bar, gelaterie, ristoranti, alberghi, ecc. < 1000 4h 30 massimo due volte alla settimana 70 75 23,30 108

2. Lo svolgimento nel territorio comunale delle manifestazioni che rispettano i limiti di orario e di rumore sopra indicati nella Tab. 1, in deroga agli artt. 4 e 7 del DPCM 14/11/1997 relativi ai valori limite di immissione ed emissione, è subordinato a denuncia di inizio attività di cui all art.19 della legge n.241/1990 da presentare all Amministrazione Comunale almeno 30 giorni prima dell inizio in conformità alla modulistica come da Allegato 7), congiuntamente alla domanda per la manifestazione di pubblico spettacolo. Per le manifestazioni di cui al punto 4 della tabella 1 con afflusso di pubblico previsto inferiore alle 200 unità si prescinde dalla presentazione, a corredo della denuncia di inizio attività, della relazione di impatto acustico redatta da un tecnico competente in acustica. In tali casi la denuncia verrà presentata utilizzando la modulistica di cui all allegato L delle Linee guida approvate dalla Comunità Montana dell Appennino Forlivese con deliberazione consiliare n. 8/2008 e dal Comune con deliberazione consiliare n. 13/2008. Resta, inoltre, salva la possibilità per l Amministrazione Comunale, nei casi di cui ai punti 1, 2, 3, 5 e 6 della tabella 1, nonché del caso di cui al punto 4 in presenza di un afflusso di pubblico compreso fra le 200 e le 1999 unità, di esentare il denunciante dalla presentazione della relazione di un tecnico competente in acustica, quando il contesto dei luoghi in cui l attività si svolge (assenza di ricettori nelle immediate vicinanze, strumenti musicali privi di amplificazione ecc.) lo consente, oppure di esentare lo stesso se è già stata presentata una relazione di impatto acustico in una edizione precedente e la manifestazione si ripete con gli stessi allestimenti temporanei e sorgenti rumorose posizionati nella stessa maniera. L Amministrazione Comunale si riserva di chiedere integrazioni, espletare controlli o inibire l attività nel caso in cui non sussistano le condizioni per il rispetto delle disposizioni vigenti in materia. 3. Le manifestazioni che, per motivi eccezionali e documentabili, non siano in grado di rispettare le prescrizioni di cui alla Tab.1 sono subordinate al rilascio di specifica autorizzazione in deroga da richiedersi almeno 40 giorni prima dell inizio dell attività, come da Allegato 8) corredata da una relazione a firma di un tecnico competente in acustica ambientale, ai sensi dell art.2 commi 6-7 della Legge n.447 del 1995, congiuntamente alla domanda per la manifestazione di pubblico spettacolo. L autorizzazione in deroga ai limiti di rumore di cui alla Tab.1, viene essere rilasciata previa acquisizione del parere di ARPA. L Amministrazione comunale può discrezionalmente richiedere tale parere anche in caso di rilascio di autorizzazione in deroga ai limiti di orario.

4. Le manifestazioni previste nelle aree individuate con Classe I nel Piano di classificazione acustica (aree particolarmente protette di cui al D.P.C.M. 14/11/1997) e specificatamente nelle aree destinate ad attività sanitaria di ricovero e cura devono essere autorizzate in maniera espressa. 5. Le fattispecie di cui al punto 5 e 6 della Tab. 1 di cui al presente articolo individuano le attività musicali e di spettacolo che usualmente vengono svolte nei pubblici esercizi, circoli privati, alberghi ecc. come attività di piano-bar, concerti, audizioni musicali e ogni altra forma di spettacolo o trattenimento musicale, indetti all interno dei locali dei pubblici esercizi, circoli privati, alberghi ecc. o in un area esterna adiacente, con l impiego di sorgenti sonore, amplificate e non, che producono inquinamento acustico. Tali attività musicali svolte all interno di condomini o nelle immediate adiacenze di case di civile abitazione comportano sempre la presentazione di una relazione di un tecnico competente in acustica ambientale, unitamente alla denuncia di inizio attività, nel caso di rispetto dei limiti di cui alla tabella sopra riportata da presentare al Comune almeno 30 giorni prima dello svolgimento in conformità alla modulistica come da Allegato 9), oppure unitamente alla domanda di autorizzazione in deroga nel caso di mancato rispetto dei citati limiti da presentare almeno 40 giorni prima dello svolgimento, come da Allegato 10). L autorizzazione in deroga, ai limiti di rumore di cui alla Tab.1, può essere rilasciata previa acquisizione del parere di ARPA. L Amministrazione Comunale si riserva di chiedere integrazioni, espletare controlli o inibire l attività nel caso in cui non sussistano le condizioni per il rispetto delle disposizioni vigenti in materia. Nel periodo 01/05 30/09, le attività di cui al punto 5 e 6 della Tab. 1 sono vietate nelle seguenti fascie orarie: 14,00/16,00 e 24,00/09,00. 6. Per le manifestazioni elencate nelle categorie 4, 5 e 6 della Tab. 1 è possibile presentare una denuncia di inizio attività cumulativa per ogni anno solare con indicate le date di tutte le attività all aperto previste; eventuali variazioni della data e degli orari dovranno essere comunicate, con un preavviso di 7 giorni dall evento.

COMUNE DI PREDAPPIO Area Socio Produttiva DISCIPLINA DEI PROCEDIMENTI CONCERNENTI LE DOMANDE RELATIVE AGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE, DEI PICCOLI TRATTENIMENTI E DELL UTILIZZO DELLE AREE ESTERNE AI LOCALI DI SOMMINISTRAZIONE (Legge regionale 26 luglio 2003, n. 14 in materia di esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 68 del 21/11/2005 Capo V Disciplina dei piccoli trattenimenti Art. 19 Definizione dei piccoli trattenimenti 1. Ai sensi dell art. 12, comma 2, della legge regionale n. 14 del 2003, l autorizzazione all esercizio della somministrazione di alimenti e bevande, svolge anche la funzione di licenza di cui all art.68-69 del t.u.l.p.s. limitatamente allo svolgimento di piccoli trattenimenti musicali senza ballo, così come meglio definiti ai commi 3 e 4. 2. Le stesse disposizioni richiamate al comma 1, si applicano anche nei confronti delle attività di somministrazione di cui all art. 8, commi 2 e 3, il cui esercizio è soggetto a denuncia di inizio attività. 3. Agli effetti dei commi 1 e 2, si intendono inclusi nella definizione di piccoli trattenimenti musicali senza ballo: a) l effettuazione di spettacoli, ovvero di divertimenti, attrazioni, cui il pubblico assiste in forma prevalentemente passiva e consistenti in rappresentazioni musicali, nell esposizione di opere artistiche, nella presentazione di libri, nell effettuazione di conferenze e manifestazioni similari; b) l effettuazione di trattenimenti, ovvero di divertimenti, attrazioni, cui il pubblico può attivamente partecipare, fatta salva l esclusione di trattenimenti danzanti. 4. L effettuazione degli spettacoli e dei trattenimenti deve comunque avvenire, agli effetti di cui ai commi 1 e 2, in modo tale da non configurarsi quale attivazione di un locale di pubblico spettacolo, ovvero, nel rispetto delle condizioni di cui al successivo art. 20. 5. E esclusa, per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, la possibilità di effettuare attività di spettacolo e trattenimento diverse da quelle di cui al presente Capo V, salvo che: a) l esercente sia munito di licenza di cui all art. 68-69 del t.u.l.p.s.; b) il locale sia dotato della prescritta agibilità di cui all art. 80 del t.u.l.p.s.

Art. 20 Caratteristiche dei locali e modalità di esercizio dei piccoli trattenimenti 1. Agli effetti dell art. 19, comma 4, non configura l attivazione di un locale di pubblico spettacolo l esercizio di un attività di spettacolo e trattenimento che sia svolta entro i limiti e secondo le modalità di seguito indicate: a) Afflusso delle persone E consentito un afflusso di non oltre 100 persone, da intendersi come presenza massima di clienti all interno dell esercizio di somministrazione, compatibilmente con le dimensioni che ne determinano la capienza di cui alla successiva lett. b); b) Capienza del locale E assunto come limite di affollamento massimo consentito il vincolo di 0,7 persone per metro quadrato di superficie di somministrazione al chiuso e di 1,2 persone per metro quadrato di superficie di somministrazione in aree esterne; c) Utilizzo degli spazi L attività di spettacolo e trattenimento deve comunque avvenire nell ambito degli spazi qualificati come superficie di somministrazione dell esercizio e non deve implicare la realizzazione di strutture particolari, quali palchi, o una diversa collocazione delle attrezzature di sosta, quale la sistemazione a platea delle sedie, né destinare in tutto o in parte gli spazi medesimi ad esclusivo o prevalente utilizzo dello spettacolo o del trattenimento, mediante la realizzazione di apposite sale; d) Ingresso gratuito L ingresso all esercizio deve essere mantenuto gratuito e pertanto, il pubblico deve potere accedere liberamente, fatti salvi i limiti di cui alle precedenti lett. a) e b), indipendentemente dalla presenza di attività di spettacolo e trattenimento; e) Divieto di maggiorazione dei prezzi E vietata qualsiasi maggiorazione del prezzo delle consumazioni rispetto ai prezzi normalmente praticati dall esercizio; f) Complementarietà dell attività di spettacolo e trattenimento L attività di spettacolo e trattenimento deve in ogni caso mantenersi complementare rispetto all esercizio dell attività di somministrazione di alimenti e bevande ed a tal fine, debbono essere osservate le seguenti prescrizioni: 1) è vietata la pubblicizzazione degli avvenimenti di spettacolo e trattenimento disgiuntamente dalla pubblicizzazione inerente l attività di somministrazione; 2) l esercizio dell attività di spettacolo e trattenimento è consentito entro i limiti orari che potranno essere stabiliti nell ambito dell ordinanza sindacale con la quale è fissata la disciplina degli orari di apertura e di chiusura degli esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi dell art. 16 della legge regionale n. 14 del 2003 e comunque, non è mai consentito l utilizzo dell esercizio di somministrazione ai soli fini di attività di spettacolo e trattenimento; 3) il titolare dell attività di somministrazione di alimenti bevande mantiene in ogni caso la piena responsabilità, agli effetti del rispetto delle norme vigenti, in ordine alla effettuazione delle attività di trattenimento e di spettacolo; g) Occasionalità e temporaneità delle attività di spettacolo e trattenimento L effettuazione delle attività di spettacolo e trattenimento, qualora comportino l effettuazione di attività soggette alla disciplina in materia di inquinamento acustico, non può superare il limite di trenta serate per ogni anno solare e per non più di due volte nel corso della stessa settimana, oltre alla serata del 31 dicembre; h) Attività di spettacolo e trattenimento non soggette alla disciplina in materia di inquinamento acustico L effettuazione di attività di spettacolo e trattenimento non ricadenti nell ambito della disciplina in materia di inquinamento acustico, non è soggetta a limiti diversi da quelli previsti per l apertura e la chiusura degli esercizi pubblici di somministrazione.

Art. 21 Applicabilità delle disposizioni in materia di sicurezza ed inquinamento acustico 1. Le attività di spettacolo e trattenimento il cui svolgimento avvenga nel rispetto delle caratteristiche e delle modalità di cui agli artt. 19 e 20, non sono soggette a visita e controllo ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi, in quanto da ritenersi escluse in virtù di quanto previsto nell Allegato al decreto ministeriale 16 febbraio 1982, punto 83. 2. Le attività di cui al comma 1, debbono ritenersi altresì escluse dall ambito di applicabilità delle disposizioni di cui all art. 80 del t.u.l.p.s. in materia di agibilità dei locali, non qualificandosi i medesimi come locali di pubblico spettacolo, fatto salvo quanto previsto al comma 3. 3. E fatto comunque salvo l esercizio, da parte della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo istituita ai sensi dell art. 141-bis del regolamento di esecuzione del t.u.l.p.s., delle funzioni di controllo ai fini della sicurezza, ai sensi dell art. 141 dello stesso regolamento. 4. In materia di inquinamento acustico, è fatto integrale rinvio alla disciplina di settore, in quanto applicabile.