PONTEGGI METALLICI AUTOSOLLEVANTI



Documenti analoghi
7.2 Controlli e prove

SCHEDA di RILEVAZIONE per il RISCHIO di CADUTA DALL ALTO

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI

OPERE PROVVISIONALI: IL PONTEGGIO

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

POLISTUDIO. Anno 2010 Gru a ponte e a bandiera v.03 1

S.F.S. Scuola per la Formazione e Sicurezza in Edilizia della provincia di Massa Carrara - Ing. Antonio Giorgini

Elementi di giudizio. Cadute dall alto. Lavoratori esposti al rischio di caduta da una altezza superiore a circa tre. Estesa carenza di protezioni

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli)

Campagna Europea per la sicurezza nelle costruzioni.

1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici

TABELLA. ANALISI DEL RISCHIO relativa agli argomenti trattati nel D.P.R. 547/55 TITOLO V CAPO III Ascensori e Montacarichi

LAVORO SULLE COPERTURE

Linee Vita. Progettazione ed Posa in Opera D.Lgs.81/08 e s.m.i. L.R.5/2010. M.EN.S. Engineering. Dott. Ing. Corrado Giromini

Seminario Tecnico Sistemi di Sollevamento a Pignone-Cremagliera. Sabato 7 Maggio 2011

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.

VIABILITA LUOGHI DI LAVORO

Argomenti. Verbali di consegna e verifiche periodiche e straordinarie. Uso dei sistemi anticaduta durante il montaggio/trasformazione/smontaggio

PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)

PI.M.U.S ( Piano di Montaggio Uso e Smontaggio ) dei ponteggi, dei castelli di carico e dei trabattelli.

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

Dispositivi iti NON rmanenti PROVVISORI

Tipo: URT 1500 Modello: N Serie: Anno:..

A) DOCUMENTAZIONE SPECIFICA DELL IMPRESA

Il programma. I lavori in quota

Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO. Pannelli Fotovoltaici X 60

TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.

Corsi di:produzione EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE. PiMUS. prof. ing. Pietro Capone

SCALE. SCALE (Allegato XX del D.Lgs 81/08)

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Criteri di progettazione elettrica di impianti gridconnected

Corso di formazione TEORICO/PRATICO per Operatori Addetti alla conduzione di piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE)

OPERE PROVVISIONALI CADUTE DALL ALTO

Direttiva Macchine e Sicurezza in Cantiere

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

CHECK LIST PER LA SICUREZZA NEL CANTIERE EDILE

Cantieri temporanei o mobili. dott. ing. Giuseppe SEMERARO

I COSTI DELLA SICUREZZA

QUESITI DEL COLLEGIO GEOMETRI

PUNTI DI ANCORAGGIO LINEE VITA

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO

LA SICUREZZA legata all uso delle macchine agricole

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti

AGRICOLTURA SICURA CHECK-LIST DI BASE

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico

L equipaggiamento elettrico delle macchine

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta

Particolarità nell applicazione del DPR 462/01

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

I dispositivi di protezione ed il TU

/ / 2012

La vigilanza sulla sicurezza delle macchine

COSTI PER LA SICUREZZA

Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche)

Macchine per lo spandimento di concimi granulati

TEST DI VERIFICA INTERMEDIA DEL CORSO: ADDETTI AL MONTAGGIO, SMONTAGGIO E TRASFORMAZIONE DI PONTEGGI

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI

Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci?

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.

PROGRAMMA LINEE VITA

Lista controllo Gru di cantiere

Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 27 aprile 1955, n. 547, recante norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre Relatore: Ing. Carlo Calisse

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

Scheda. Descrizione della macchina


OPUSCOLO PER I LAVORATORI

L USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO IN QUOTA OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

INDICAZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE MISURE DI PROTEZIONE DA ADOTTARE PER LA RIDUZIONE DEI RISCHI

REGOLE DI SICUREZZA FASE DI LAVORAZIONE RISCHI MISURE

Quadri elettrici e norme di riferimento

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

D.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ORGANI DI VIGILANZA. Titolo III- Capo I Artt Decreto Legislativo n.81/2008. Giuseppe Fazio 1

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

C O M U N E D I C E R V I A

Normativa. Sicurezza

Manuale d Uso e Manutenzione Scala Telescopica 4+4 COD. ABUNIALURED

SOMMARIO DELLA PRESENTAZIONE

Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Direzione Regionale del Lavoro di

Davide Lombardi - Ambiente Igiene Sicurezza S.r.l. Iscritto all Elenco degli Esperti verificatori di apparecchi di sollevamento della PAT

Parapetti provvisori quali sistemi collettivi di protezione dei bordi

PESA A PONTE MODULARE SLIM Sopraelevata

ATTREZZATURE DI LAVORO

Prot. n Roma, 14 dicembre AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO SEDE

ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni

Transcript:

PONTEGGI METALLICI AUTOSOLLEVANTI di Salvatore Esposito e Giuseppe Greco Esperti in materia di Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro U.P.G. Il 5 Dicembre 2002 è scaduto il termine di adeguamento dei ponteggi autosollevanti ai requisiti prescritti dall allegato XV del D.Lgs. 626/94 e ss.mm. Il funzionamento del ponteggio. La normativa vigente. Spetta al datore di lavoro fare sottoporre il ponteggio autosollevante alle revisioni periodiche così come stabilito dall art.35, comma 4-quater D.Lgs. 626/94 e ss.mm.. La formazione e l informazione dei lavoratori i punti cardini per la riduzione degli infortuni. In questi anni stiamo registrando con più frequenza, l utilizzo dei ponteggi metallici autosollevanti. Il motivo di tale impiego è dovuto, verosimilmente, a due fattori : il primo,di natura pratica, il secondo di natura economica. Infatti, tra i vantaggi che offrono detti ponteggi, risalta principalmente il minor tempo che occorre sia per il montaggio che per lo smontaggio dello stesso, rispetto a quello tradizionale, con conseguente guadagno da parte dell utilizzatore sulla realizzazione dell opera. Inoltre la piattaforma, consente al personale addetto di posizionare la stessa a qualsiasi altezza con riduzione di fatica fisica e facilitazione del lavoro da eseguire. Si deve comunque precisare che non sempre è consigliabile o addirittura possibile utilizzare il ponteggio metallico autosollevante; infatti, nei cantieri di nuova installazione è sempre il ponteggio metallico fisso ad essere utilizzato. L impiego dei ponteggi metallici autosollevanti avviene soprattutto nei lavori di rifinitura, di intonaco, nonché nei lavori di ristrutturazione delle facciate degli edifici. La struttura dei ponteggi autosollevanti è costituita da uno o più telai di base sui quali insistono colonne verticali a sezione triangolare o quadrata, che si innestano le une alle altre, aventi funzioni di sostegno e guida nei movimenti di salita e discesa dell impalcato costituito da una piattaforma metallica con le funzioni di piano di lavoro. Il ponteggio autosollevante può essere a monocolonna o a bicolonna a seconda se la struttura di sostegno, che è formata da elementi reticolari modulari sovrapposti in modo solidali, è costituita da una o due colonne. Foto 1 Ponteggio autsollevante: ancoraggio con piastra e contropiastra La colonna verticale all interno della piattaforma è protetta, per circa 2m, dal piano di lavoro, da idonee griglie Funzionamento Il funzionamento dei ponteggi autosollevanti è semplice. La piattaforma, sostenuta da una o più colonne ( montanti verticali), effettua i movimenti di salita e discesa grazie a un gruppo motoriduttore elettrico autofrenante e ad un meccanismo di accoppiamento pignone-cremagliera. Si fa rilevare che quando si è raggiunta l altezza desiderata, vengono montati gli ultimi due tronconi terminali che sono dotati di un finecorsa di salita meccanico. Molto spesso, per ulteriore sicurezza,

la sommità dei terminali dei montanti verticali vengono collegati tra di loro con un telaio di chiusura. Non bisogna dimenticare che anche alla base del traliccio deve essere installato il dispositivo di finecorsa di discesa. Le colonne verticali vengono ancorate al fabbricato, o tramite dei tubi saldati a delle piastre che a loro volta vengono fissate su delle contropiastre, o con tubi e morsetti. Si precisa che l ancoraggio può essere effettuato nella maniera più vantaggiosa, sempre nel pieno rispetto della normativa vigente relativa ai ponteggi metallici fissi. L ancoraggio delle colonne è proporzionale alla grandezza della piattaforma; infatti per una piattaforma (piano di lavoro )di lunghezza da 4,5m a 8,5m circa, l ancoraggio viene effettuato ogni 6 m, mentre per una piattaforma di lunghezza da 10 m a 28 m circa, l ancoraggio viene effettuato ogni 3 m. E necessario comunque che l installatore si attenga scrupolosamente a quanto riportato nel libretto d istruzione e d uso. L altezza massima raggiungibile dipende dalle caratteristiche dei singoli ponteggi; gli stessi,comunque, possono raggiungere centinaia di metri. Tramite una scaletta,si accede alla piattaforma che è provvista almeno di una porta di accesso che si apre verso l interno. Tale porta si chiude automaticamente o è elettricamente interbloccata al fine di impedire il movimento della piattaforma stessa, qualora la porta non fosse chiusa. La piattaforma, per le sue caratteristiche costruttive e funzionali, è assimilata al piano di lavoro dei ponteggi metallici fissi, per cui deve rispondere alle norme del Capo IV del D.P.R. 164/56. Il piano di calpestio della piattaforma deve essere costituito da tavole aventi lo spessore non minore di 4 cm e la larghezza non minore di 20 cm; le tavole devono essere accostate tra di loro ed assicurate contro gli spostamenti ( art. 23, D.P.R. 164/56) Il piano di lavoro deve essere provvisto,dalla parte prospiciente il vuoto, di idoneo parapetto costituito da uno o più correnti paralleli al piano di lavoro, il cui margine superiore sia posto a non meno di metri uno dal piano di calpestio e di tavola fermapiede alta non meno di cm.20, messa di costa ed aderente al piano di lavoro; i correnti e la tavola fermapiede non devono lasciare una luce, in senso verticale, maggiore di 60 cm; sia i correnti che la tavola fermapiede devono essere applicati dalla parte Foto 2 Piattaforma: griglie di protezione alle interna dei montanti ( art.24, D.P.R. 164/56 ). strutture verticali Nei lavori di finitura, la distanza tra il piano di lavoro ( piattaforma ) e la muratura non deve superare i 20 cm. ( art.23, punto 3, D.P.R. 164/56). Se la distanza del piano di lavoro dalla muratura è maggiore di 20 cm. è necessario installare il parapetto lato muratura.nel caso di particolari situazioni, la distanza dal piano di lavoro dalla muratura può essere portata ad oltre 20 cm.. In quest ultimo caso, è necessario l utilizzo di tavole di accostamento ( spessore non inferiore a 4 cm ) che vengono posizionate su appositi supporti inseriti nei traversi del piano di lavoro, i quali vengono estratti della lunghezza necessaria e bloccati con viti ad alette. Sul parapetto della piattaforma viene montato il quadro elettrico di comando ( in bassa tensione 48 V), lo stesso deve avere una idonea collocazione affinché l operatore abbia la possibilità di controllare facilmente il movimento ascensionale della piattaforma. Il quadro comandi elettrici deve avere un grado di protezione non inferiore a IP 54. Le due cifre che seguono il simbolo IP ( Indice di Protezione ) indicano: la prima il grado di protezione contro i contati accidentali con corpi solidi e la penetrazione di polvere; la seconda il grado di protezione contro i liquidi. Aumentando il valore della cifra migliora il grado di protezione. E doveroso fare rilevare che tutti i cavi di alimentazione, per posa in opera in esterno, devono essere del tipo HO7RN-F o del tipo equivalente.

Il quadro comando elettrico comprende: 1) l interruttore generale con blocco porta; 2) il pulsante rosso a fungo di emergenza 3) il pulsante marcia 4) il pulsante salita 5) il pulsante discesa 6) una lampada spia indicante la emergenza inserita Il ponteggio metallico autosollevante, se rientra tra Le strutture metalliche.. di notevoli dimensioni situate all aperto, devono per se stessi o mediante conduttore e spandente appositi, risultare collegati elettricamente a terra in modo da garantire la dispersione delle scariche atmosferiche (art. 39, D.P.R. 547/55 ). Da quanto innanzi detto si consiglia di affidarsi a tecnici qualificati al fine di poter stabilire se il ponteggio di che trattasi è di notevole dimensione e quindi proteggerlo contro le scariche atmosferiche. Con l entrata in vigore del D.P.R. 462/2001 è necessario che il datore di lavoro, prima della messa in esercizio degli impianti Foto 3 Quadro comandi elettrici elettrici, sia in possesso del certificato di conformità dell impianto elettrico, rilasciato dall installatore. Tale certificato equivale a tutti gli effetti ad omologazione dell impianto. Entro trenta giorni dalla messa in servizio dell impianto, il datore di lavoro deve inoltrare la dichiarazione di conformità all ISPESL o ARPA territorialmente competenti. Nei comuni singoli o associati ove è stato attivato lo sportello unico per le attività produttive, la dichiarazione di conformità deve essere presentata al medesimo sportello ( art.2,d.p.r. 462/2001). Prima di utilizzare la piattaforma è necessario accertarsi che il senso di marcia della stessa sia corrispondente alle indicazioni dei pulsanti del quadro ed ai movimenti effettivi della piattaforma. Spesso si verifica che le fasi di alimentazione vengono invertite per cui premendo il pulsante di salita la piattaforma scende e viceversa. E consigliabile, durante l utilizzo della piattaforma, verificarne la portata massima consentita nonché la distribuzione uniforme del carico. Normativa vigente Per capire bene la normativa vigente che viene applicata ai ponteggi autosollevanti è necessario premettere che tali impalcature, per le loro caratteristiche costruttive e funzionali, sono assimilate ai ponteggi metallici fissi, disciplinati dal D.P.R. 7 Gennaio 56, n 164 al Capo IV e V. I ponteggi autosollevanti sono stati inseriti al punto 11 dell allegato XIV del D.Lgs 626/94 Elenco delle attrezzature da sottoporre a verifica, dall art.7,comma1,lettera a, del D.Lgs.359/99 ( entrato in vigore il 20 Aprile del 2000). Lo stesso art.7, comma 1,lettera b del precitato Decreto, al punto 2.2 del nuovo allegato XV del D.Lgs. 626/94, dà le Prescrizioni applicabili alle attrezzature di lavoro adibite al sollevamento di carichi ( Punto 2 ), rilevando che Le macchine per il sollevamento o lo spostamento di persone devono essere di natura tale : a) da escludere qualsiasi rischio di schiacciamento, di intrappolamento oppure di urto dell utilizzatore, in particolare i rischi dovuti a collisione accidentale; b) da garantire che i lavoratori bloccati in caso di incidente nell abitacolo non siano esposti ad alcun pericolo e possono essere liberati.

Con il D.P.R. 24 Luglio 1996 n 459 ( entrato in vigore il 21.09.96 e meglio conosciuto come Direttiva macchine ) sono divenute inapplicabili le disposizioni di cui all art.30 e di conseguenza dell art.31 del D.P.R. 164/56 relativamente a : Autorizzazione alla costruzione ed all impiego dei ponteggi metallici e Relazione tecnica.ciò è meglio chiarito nella circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale- Direzione Generale Rapporti di Lavoro Div.VII del 12.gennaio 2001 n 9. Pertanto, un ponteggio autosollevante, immesso sul mercato dopo il 21.09.96, provvisto del marchio CE, di dichiarazione di conformità ed installato secondo quanto prescritto dal costruttore nel libretto di manutenzione e d uso, può essere messo in servizio direttamente dall utilizzatore. Il D.P.R. 24 Luglio 1996 n 459 è stato migliorato,con l entrata in vigore del D.Lgs 4 Agosto 1999 n 359 ; infatti, l art.3 comma 3 ( 8-quater) precisa che le macchine alle quali sono stati apportati adeguamenti, senza che gli stessi abbiano comportato modifiche delle modalità di utilizzo e alle prestazioni imposte dal costruttore, non rientrano nell applicazione dell art.1,comma 3, del D.P.R. 459/96, per cui detti adeguamenti non comportano immissione nel mercato. I datori di lavoro in possesso di ponteggio autosollevante, immesso sul mercato antecedente alla data del 21.09.96 e privo dei requisiti di sicurezza di cui all allegato XV del D.Lgs 626/94 e ss.mm., dovevano provvedere agli adeguamenti necessari entro il 5 Dicembre 2002 così come sancito dall art.20 L. 1 Marzo 2002, n 39 che modifica l art.36, commi 8-bis,8-ter e 8 quater del D.Lgs 626/94, già integrato dall art.3, comma 3, del D.Lgs 359/99 ( che aveva fissato il termine per l adeguamento entro il 30. Giugno 2001). Il D.Lgs 626/94, all art.35, comm 4-quater, integrato dall art.2, comma 4, del D.Lgs. 359/99 sancisce che spetta al datore di lavoro, sulla base della normativa vigente, provvedere affinché i ponteggi autosollevanti, di cui al punto 11 dell allegato XIV dello stesso D.Lgs.626/94, utilizzati dalla data del 21.09.96 siano sottoposti successivamente a revisioni periodiche, al fine di assicurare l installazione corretta e il buon funzionamento. Infortuni E nostra consuetudine, quando ci troviamo in presenza di particolari macchine, eseguire una prima verifica sommaria, al fine di accertare se sulla stessa ci siano state omissioni di sistemi tali da poter provocare eventuali infortuni spesso mortali. Il ponteggio autosollevante a vista sembra un opera provvisionale di massima sicurezza, ma quando si accede sulla piattaforma ci si rende subito conto che, se lo stesso non viene installato rispettando scrupolosamente le norme di sicurezza, possono verificarsi infortuni sia al personale addetto che a persone estranee. Da quanto ci è stato possibile accertare per prevenire eventuali infortuni, si consiglia di : 1) verificare, prima dell inizio del lavoro, quanto riportato nel libretto d uso del ponteggio.il controllo delle parti meccaniche ed elettriche,oltre ad evitare infortuni assicurano un perfetto funzionamento della piattaforma, nonché una lunga durata della stessa. 2) Controllare che i dispositivi di fine corsa siano nella giusta posizione, così come riportati sul libretto d uso e di manutenzione. 3) Non lavorare a distanze superiori a 20 cm. dalla parete. Quando si supera tale distanza,a volte si raggiungono anche 60cm dalla parete, spesso, o non vengano installati parapetti, o non viene ampliato il piano di lavoro, come innanzi descritto, mettendo in serio pericolo di caduta dall alto i lavoratori addetti. 4) Utilizzare sempre i D.P.I.. Durante i lavori di intonaco, l operatore deve assolutamente utilizzare il casco, infatti molti infortuni si verificano a causa dell urto accidentale del capo sotto la pensilina. Non bisogna dimenticare che durante le operazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio, gli operatori devono indossare la cintura di sicurezza. Sulla piattaforma di lavoro ci dovrà essere una dotazione di cinture di sicurezza, pari al numero

degli operatori che vi lavorano, da utilizzarsi in particolari condizioni di pericolosità o in assenza di parapetti. 5) Non lavorare sulla piattaforma in presenza di vento forte. L infortunio, nella fattispecie potrebbe essere anche mortale. 6) Non portare materiale sulla piattaforma oltre la portata prevista. 7) Riportare la piattaforma, al termine della giornata lavorativa, nella posizione più bassa possibile. E opportuno disalimentare i circuiti elettrici e nel contempo asportare il quadro di manovra. L accesso al ponteggio autosollevante deve essere accuratamente ostruito al fine di evitarne l accesso agli estranei. 8) Vietare il transito e la sosta sotto o in prossimità della piattaforma con apposite segnalazioni e recinzione, durante il montaggio, lo smontaggio e l impiego. Oltre a quanto innanzi descritto, gli infortuni si possono prevenire rispettando almeno le norme basilari in materia di sicurezza. A tal proposito anche il Ministero del Lavoro ha emanato delle circolari elencando le misure minime di sicurezza che devono essere rispettate e precisamente: Sicurezza a) l ancoraggio dei castelli alla parete dell edificio deve essere effettuato ogni due elementi sovrapponibili e tale da impedire sia il rovesciamento della struttura verso l esterno, sia la rotazione o la traslazione dei castelli nel piano parallelo alla parete. b) Prima di procedere al sollevamento o abbassamento del ponte, devono essere resi edotti tutti i lavoratori che operano sullo stesso e deve essere accertato che non esistono ostacoli al movimento. c) Gli apparecchi dovranno essere provvisti di interruttori elettrici di controllo dei blocchi meccanici agenti nel caso in cui la piattaforma assuma un inclinazione superiore al 10%. d) I dispositivi di fine corsa meccanici devono essere installati sulle colonne. Durante le operazioni di montaggio, smontaggio e impiego del ponteggio autosollevante, deve essere vietato il transito e la sosta sotto la piattaforma a mezzo di recinzioni o con l adozione di misure o cautele adeguate. Le fasi di montaggio e smontaggio del ponteggio autosollevante, devono essere eseguite sotto la diretta sorveglianza di un preposto ai lavori ( art. 17 D.P.R. 164/56 ). Il personale addetto a tali operazioni,deve essere qualificato poiché la mancanza di professionalità spesso è causa di infortuni.durante la fasi di lavoro il personale deve essere dotato di idonei D.P.I.. Infatti il datore di lavoro, deve mettere a disposizione dei lavoratori i mezzi personali di protezione appropriati ai rischi inerenti alle lavorazioni ed operazioni effettuate, qualora manchino o siano insufficienti i mezzi tecnici di protezione ( art. 377 D.P.R. 547/55 ). E necessario inoltre che l uso dell attrezzatura venga consentita solamente ai lavoratori formati a tale scopo.il datore di lavoro deve assicurare che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza e di salute, con particolare riferimento al proprio posto di lavoro ed alle proprie mansioni ( art. 22 D.Lgs. 626/94 e ss.mm. ). Inoltre il datore di lavoro deve provvedere affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione sui rischi per la sicurezza derivanti dall attività produttiva e sui rischi specifici sul posto di lavoro ( art. 21 D.Lgs 626/94 e ss.mm. ). Abbiamo più volte affrontato il problema della sicurezza sul posto di lavoro e ci convinciamo sempre più, con noi speriamo anche i datori di lavoro, che alla base della sicurezza vi è la formazione e la informazione dei lavoratori. E necessario per raggiungere certi obiettivi che anche i datori di lavoro siano informati e formati perché solo così la sicurezza può raggiungere livelli rassicuranti e gli infortuni diminuire sempre di più