IL RIENTRO IN PATRIA DALLA DIASPORA BABILONESE I LIBRI DI ESDRA E NEEMIA
LA STORIA POST-ESILICA I TAPPA: - prima ondata di rimpatriati e ricostruzione del tempio (515 A.C.) II TAPPA: - Prima missione di Neemia. Ricostruzione delle mura e ripopolamento di Gerusalemme ( seconda meta del V sec.) - Seconda missione (430 A.C.) riforma nazionale. - Esdra giunge a Gerusalemme nel 398 settimo anno di Artaserse II III TAPPA: - IV secolo: prende corpo la memoria su Esdra accanto al documento autobiografico di Neemia. Con Alessandro Magno si apre il periodo ellenistico
- I Diadochi si contendono la Palestina. Sorge l opera delle Cronache (tra il IV e il III sec.) mentre la Palestina è sotto i Tolomei d Egitto IV TAPPA: La Palestina passa sotto i Seleucidi e avviene l imposizione della «normalizzazione» ellenistica (idolatria ): Antioco IV Epifane e la rivolta dei Maccabei. Avviene la riedizione delle Cronache
Mappa della narrazione di Esdra e Neemia 1. QUADRO: CAPP.1-6: - Ricostruzione del tempio dopo il rimpatrio (1-2) - Altare e fondamenta (3) - Le prime ostilità (4) - Consacrazione del tempio e celebrazione della pasqua
2. QUADRO (7-10) - Esdra giunge a Gerusalemme con grandi risorse dalla Persia: la sua missione è quella di dare una fisionomia precisa alla nazione - Abolizione dei matrimoni misti, il cui scioglimento avviene dopo una liturgia penitenziale 3. QUADRO (Nee. 1-7) - Neemia viene mandato a dar man forte per la ricostruzione del tempio (1-2) - Le ostilità (3) - Entusiasmo per la costruzione del baluardo (4)
- Riforma sociale con un impegno comunitario (5) - Tobia, l ammonita, vorrebbe bloccare i lavori, ma non ci riesce (6-7) 4. QUADRO (Nee 8-12) - Riappare Esdra che promulga la legge (8) - Liturgia penitenziale (9-10) per l osservanza della legge 5. QUADRO (Nee 13-14) - Riassunto sull opera della seconda missione di Neemia
LA REDAZIONE DEI DUE LIBRI - Esdra (il cui nome significa «Dio aiuta») parla in prima persona (7,37-9,15) - Sono presenti altri documenti autonomi (es. l editto di Ciro; le missive in aramaico ) - Sono enormi le liste dei rimpatriati come quelli che costruiscono le mura - Esdra è prima o dopo Neemia (il cui nome significa «Dio conforta»)?
LA FONDAZIONE DEL GIUDAISMO Sono questi gli elementi che offrono l idea del Giudaismo: 1. L esodo- ritorno 2. Lo spazio sacro: autodifesa perché non entri il profano a contaminare. La sacralità tocca il suo apice circoscrivendola alla città di Gerusalemme (la edificazione delle mura) 3. La razza santa: chi sono i veri israeliti? Cioè i «puri»: viene bloccata ogni diversità. Una cittadella dei santi in disprezzo con tutto ciò che sta fuori. Il motto è in Esdr.10,11 : «rendete lode al Signore, Dio dei vostri padri, e fate la sua volontà, separandovi dalle popolazioni del paese e dalle donne straniere». 4. La Torah: testo sacro e carta costituzionale 5. La spiritualità della Penitenza (Esdr.9)
EDITTO DI CIRO (538 A.C)
Esdr.1,1-5: 1 Nell anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremia, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: 2 «Così dice Ciro, re di Persia: Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. 3 Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il suo Dio sia con lui e salga a Gerusalemme, che è in Giuda, e costruisca il tempio del Signore, Dio d Israele: egli è il Dio che è a Gerusalemme. 4 E a ogni superstite da tutti i luoghi dove aveva dimorato come straniero, gli abitanti del luogo forniranno argento e oro, beni e bestiame, con offerte spontanee per il tempio di Dio che è a Gerusalemme».
Alcune considerazioni: a) Realizzazione della profezia di Geremia (25,11-12 e 29,10) b) Siamo di fronte al volere sovrano di Dio nella storia c) Evocazione dell uscita dall Egitto d) La ricostruzione del tempio, per volere di Ciro, corrisponde a un obbedienza al volere di Dio
Le diverse fasi del ritorno degli Israeliti: - Alcuni tornarono subito - Altri preferirono rimanere a Babilonia - Sotto il regno di Dario I, Zorobabele deve ritornare a Babilonia per discutere un compromesso con gli Ebrei dell esilio, con la conseguenza che una grossa carovana di sacerdoti della diaspora nel 520 arrivarono a Gerusalemme - In patria ci furono molti problemi per la ricostruzione e restituzione dei beni confiscati e il reinserimento del clero esisliato.
2. RICOSTRUZIONE DEL TEMPIO 1. ZOROBABELE governatore e GIOSUE sacerdote sono i responsabili della ricostruzione: Esdr. 3,1-6 1 Giunse il settimo mese e gli Israeliti stavano nelle città. Il popolo si radunò come un solo uomo a Gerusalemme. 2 Allora si levarono Giosuè, figlio di Iosadàk, con i suoi fratelli, i sacerdoti, e Zorobabele, figlio di Sealtièl, con i suoi fratelli, e costruirono l altare del Dio d Israele, per offrirvi olocausti, come è scritto nella legge di Mosè, uomo di Dio. 3 Fissarono l altare sulle sue basi, poiché erano presi dal terrore delle popolazioni locali, e vi offrirono sopra olocausti al Signore, gli olocausti del mattino e della sera. 4 Celebrarono la festa delle Capanne, come sta scritto, e offrirono olocausti quotidiani, nel numero prescritto per ogni giorno, 5 e poi l olocausto perenne, per i noviluni, per tutte le solennità consacrate al Signore e per tutti coloro che volevano fare offerte spontanee al Signore. 6 Cominciarono a offrire olocausti al Signore dal primo giorno del mese settimo, benché del tempio del Signore non fossero poste le fondamenta.
Esdr.3,7-17: cerimonia della edificazione del tempio: 7 Allora diedero denaro agli scalpellini e ai falegnami, e alimenti, bevande e olio alla gente di Sidone e di Tiro, perché inviassero il legname di cedro dal Libano per mare fino a Giaffa, secondo la concessione fatta loro da Ciro, re di Persia. 8 Nel secondo anno dal loro arrivo al tempio di Dio a Gerusalemme, nel secondo mese, diedero inizio ai lavori Zorobabele, figlio di Sealtièl, e Giosuè, figlio di Iosadàk, con gli altri fratelli sacerdoti e leviti e quanti erano tornati dall esilio a Gerusalemme. Essi incaricarono i leviti dai vent anni in su di dirigere i lavori del tempio del Signore. 9 Giosuè, i suoi figli e i suoi fratelli, Kadmièle i suoi figli, i figli di Giuda, si misero come un solo uomo a dirigere chi faceva il lavoro nel tempio di Dio; così pure i figli di Chenadàdcon i loro figli e i loro fratelli, leviti. 10 Mentre i costruttori gettavano le fondamenta del tempio del Signore, vi assistevano i sacerdoti con i loro paramenti e con le trombe, e i leviti, figli di Asaf, con i cimbali, per lodare il Signore secondo le istruzioni di Davide, re d Israele. 11 Essi cantavano lodando e rendendo grazie al Signore, ripetendo: «Perché è buono, perché il suo amore è per sempre verso Israele». Tutto il popolo faceva risuonare grida di grande acclamazione, lodando così il Signore perché erano state gettate le fondamenta del tempio del Signore. 12 Tuttavia molti tra i sacerdoti e i leviti e i capi di casato anziani, che avevano visto il tempio di prima, mentre si gettavano sotto i loro occhi le fondamenta di questo tempio, piangevano forte; i più, invece, continuavano ad alzare grida di acclamazione e di gioia. 13 Così non si poteva distinguere il grido dell acclamazione di gioia dal grido di pianto del popolo, perché il popolo faceva risuonare grida di grande acclamazione e il suono si sentiva lontano.
2. Tuttavia i lavori procedono molto lentamente nonostante i rimproveri di Aggeo e Zaccaria (Esdr.5,1s): - Ostilità delle popolazioni indigene - Ostilità dei samaritani che non vedono di buon occhio una nuova comunità giudaica, anche dapprima si erano offerti come collaboratori nella ricostruzione (4,1-5). - I giudei non accettano i samaritani (popolazione ibrida) e non vogliono condividere i vantaggi economici. - I samaritani che potevano contare su vari appoggi sia a Babilonia che a Gerusalemme, riescono ad interrompere i lavori - Esiste una somiglianza con la storia di Abramo e di Giosuè nel possesso della terra
3. Nel 520 i lavori riprendono ma sono contestati da Tattenai che denunzia gli ebrei a Dario (5,1-6,15) 4. I profeti Aggeo e Zaccaria parlano molto bene di Zorobabele, chiamandolo «germoglio», ma Zorobabele scompare di scena, forse perché era diventato un personaggio sospetto ai persiani, preferendogli invece il sacerdote Giosuè 5. Nel 615 viene celebrata la dedicazione del tempio (Esdr.6,16s): 16 Gli Israeliti, i sacerdoti, i leviti e gli altri rimpatriati celebrarono con gioia la dedicazione di questo tempio di Dio; 17 offrirono per la dedicazione di questo tempio di Dio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli e dodici capri come sacrifici espiatori per tutto Israele, secondo il numero delle tribù d Israele. 18 Stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè.
I rimpatriati pur essendo di tre tribù sole, sono consapevoli di essere loro il popolo di Dio, intero e vero. 6. Allora si può celebrare la Pasqua: 19 I rimpatriati celebrarono la Pasqua il quattordici del primo mese. 20 Infatti i sacerdoti e i leviti si erano purificati tutti insieme, come un sol uomo: tutti erano puri. Così immolarono la Pasqua per tutti i rimpatriati, per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi. 21 Ne mangiarono gli Israeliti che erano tornati dall esilio e quanti si erano separati dalla contaminazione del popolo del paese, unendosi a loro per cercare il Signore, Dio d Israele. 22 Celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, poiché il Signore li aveva colmati di gioia, avendo piegato a loro favore il cuore del re d Assiria, per rafforzare le loro mani nel lavoro per il tempio di Dio, il Dio d Israele.
LA MISSIONE DI ESDRA (7-12)
(ANNO 398) Esdra ottiene il permesso di partire da Babilonia per Gerusalemme, con una carovana piena di tante cose. - Ha un documento del re che lo autorizza ad applicare la Torah. L interesse del re persiano era di carattere politico - E. vede in questo documento la benevolenza di Dio verso il suo popolo - La situazione che trova è tutt altro che bella espressa in una lunga supplica penitenziale (cap.9) - Egli comincia l epurazione delle situazioni irregolari (cap.10). Non si tratta di una condanna, ma di una incapacità di partecipare al culto.