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Transcript:

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA Focus su Foro Italico Roma Maggio 2014 Data Testata Titolo Pag. 4 maggio la Repubblica.it Malagò domani all'università del Foro Italico 2-3 5 maggio Capdi.it Diritto ed etica dello sport 4 05 maggio ANSA Sport: nasce rivista su diritto e etica 5 05 maggio la Repubblica.it Università del Foro Italico Nasce rivista di etica e diritto 6 05 maggio Rai Sport Sport: nasce rivista su diritto e etica 7 6 maggio Corriere della Sera Diritto ed etica dello sport È nata una nuova rivista 8 6 maggio Corriere dello Sport Una rivista su diritto e etica 9 14 maggio Napoli Today Il ministro Lorenzin alla Pegaso: Presto un Open Data della salute 10 15 maggio la Repubblica.it L Università dello Sport lanciata verso il futuro 11 15 maggio LiberoQuotidiano.it Università: Foro Italico e Fondazione Roma presentano progetto su nuove tecnologie 12 16 maggio la Repubblica.it L ateneo dello sport punta sulla tecnologia grazie al supporto della Fondazione Roma 13-14 16 maggio Il Messaggero Università dello sport Il progetto: lezioni via web 15 16 maggio Corriere della Sera Università Foro Italico, le nuove tecnologie 16 16 maggio La Gazzetta dello Sport Accordo web Roma Foro Italico Fondazione Roma 17 16 maggio D la Repubblica 10 regole per chi è a dieta 18 29 maggio la Repubblica.it Convegno su Olimpismo oggi 19-20 30 maggio Gazzetta dello Sport Università del Foro Italico Si parla di Olimpismo 21

04/05/14 La rabbia di Abete ''Pronti a risposte forti'' L'ira di Giancarlo Abete, n.1 della Figc, il giorno dopo i fatti di Roma: "Il calcio è vittima di situazioni che vanno oltre: gli ultrà utilizzano gli stadi per manifestazioni di potere. E' un dato di fatto: in alcuni stadi gli ultrà hanno un ruolo inaccettabile", ha detto il presidente. "Siamo pronti a fare la nostra parte per invertire la tendenza, senza se e senza ma. Riflettiamo ad esempio sulla idea di dare ai club il potere di vietare a vita lo stadio a certi tifosi, come il Villareal con chi ha lanciato la banana a Dani Alves". Tutti i club, non solo quelli proprietari di stadi, possono mettere al bando i delinquenti. Per ora al massimo si può dare un Daspo di 5 anni (Alfano vuole estenderlo a vita). Ma la Lega di serie A ha già annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile nei confronti dei violenti: e siccome organizza la Coppa Italia (oltre al campionato) è arrivato il momento di farlo. E stavolta, chiusa l'inchiesta, lo farà. Intanto Carlo Tavecchio, vicepresidente vicario della Figc, lancia una provocazione: "Aboliamo le barriere come abbiamo fatto noi della Lega Dilettanti: siamo l'unico Paese ad averle ancora, alte addirittura 2 metri e venti. Sono d'accordo con Abete: certa gente non solo deve finire in galera ma negli stadi non può più mettere piede. Quell'immagine dell'ultrà del Napoli che arringava la curva, ha fatto il giro del mondo: mi ha telefonato un amico da Panama e mi ha chiesto, "ma che succede in Italia?". Succedere che adesso è arrivato il momento di dire basta". Il filo di sangue che non si è mai spezzato. Due febbraio 2007: è iniziato tutto quel giorno. Il derby Catania- Palermo è finito da appena due ore: intorno allo stadio Massimino i "soliti" incidenti, quelli che capitano (capitavano) sovente, troppo sovente, al termine della partite. L'ispettore di polizia Filippo Raciti, colpito da un corpo contundente non individuato, muore. Undici anni di carcere per Daniele Micale, 8 per Antonino Speziale. Campionato sospeso. Annullata un'amichevole della Nazionale. Da lì è iniziato tutto. Da quel giorno è iniziato un giro di vite dopo troppi anni di silenzi, compiacenze, complicità. Troppe bandiere naziste. Cori antisemiti. Guerriglia coi tifosi avversari. Con la polizia. La voglia di dare battaglia. Troppi i feriti. I lacrimogeni. Ed ecco, appunto, il pugno duro: niente più striscioni (se non autorizzati), tornelli, filtraggio e prefiltraggio, tessera del tifoso, biglietti nominativi, Daspo, arresto in flagranza differita, eccetera. E' bastato? No, purtroppo non è bastato. Dentro gli stadi adesso succedono meno incidenti, è vero: ma c'è troppo becerume, prevaricazione e "violenza strisciante". Lo stesso capo della polizia, Alessandro Pansa, ha ammesso che la situazione è peggiorata (sta peggiorando). Nell'introduzione al libro "C'era una volta l'ultrà" (di Roberto Massucci e Nicolò Ferrigni) il direttore dell'ordine pubblico del Viminale, Armando Forgione, scrive: "Il rischio di ricadere in situazioni emergenziali è sempre presente...". E parla anche di "relazioni poco chiare fra gruppi ultras e società sportive, tendenza all'appropriazione degli spazi all'interno degli stadi". Parole quanto mai attuali: c'è il sospetto al Viminale (di più, la convinzione) della necessità di rompere quel "cordone ombelicale" che lega ancora i violenti con alcuni club, anche importanti. Sempre più curve in mano a gentaglia che non solo fa cori razzisti contro i calciatori di colore e contro Napoli (e non sempre questi idioti sono una minoranza), ma spaccia, minaccia, offende. Gentaglia che si sente padrona del pallone. Con la quale devi trattare (vedi Olimpico): la questura di Roma adesso si giustifica, spiegando che i funzionari erano andati sotto la curva del Napoli solo per informare i tifosi delle condizioni dei feriti. Ma vedere "Genny a' carogna", figlio di camorrista, che decide lui che la partita "si deve giocare" non è 2

certo un bello spettacolo. Chi gestisce l'ordine pubblico, in certe situazioni, cerca sempre il minore dei mali. Cerca di trattare. Sarebbe stato pericolosissimo sospendere la partita e gestire 60.000 tifosi costretti a tornare a Firenze e Napoli. Si è scelto quindi il male minore: ma ai capi ultrà è stata data troppo importanza, troppo spazio. Chi rappresentano? Una minoranza, non certo tutti i tifosi. Quest'anno, anche quest'anno, ci sono stati troppi episodi di prevaricazione, e società imbelli (vedi l'inter) hanno dovuto piegare la testa. La task force del Viminale, proprio di recente, aveva stabilito nuove misure per la prossima stagione: segmentazione delle curve per individuare i "coristi" (ma l'uefa non vuole nuove barriere), più stewards e anche sistemi ultramoderni, di riconoscimento audiometrico. Ma i cori e le curve chiuse, quest'anno, non hanno certo contribuito a calmare gli animi. Nel 2004-'5 erano stati impiegati oltre 270.000 poliziotti negli stadi. Nel 2012-'13 si era scesi a 140.000. Ma gli incidenti, adesso, sono (soprattutto fuori dagli stadi) fuori dagli stadi: siamo ad una fase nuova, pericolosissima. Quella degli agguati. E dei colpi di pistola... Sarà dura riportare le famiglie al calcio: sabato sera troppi bambini, anche quelli di Renzi, si sono spaventati e sono fuggite dalle tribune. Napolitano inaugura la mostra sulla storia della Nazionale La storia della Nazionale di calcio in una mostra unica con una cornice speciale: sarà, infatti, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ad inaugurarla domani 5 maggio alle ore 18.30 all'auditorium di Roma. "La Nazionale tra emozioni e storia. Un secolo di calcio azzurro", questo il nome dell'evento promosso da Figc e Puma con l'obiettivo di ripercorrere i 104 anni di storia della Nazionale di calcio, uno dei simboli del nostro Paese, protagonista di un'ininterrotta sfida sportiva che ha accompagnato la storia d'italia nell'ultimo secolo. La rassegna si svolgerà dal 6 maggio al 27 luglio, accompagnerà l'avventura degli azzurri alla Coppa del Mondo in Brasile. Si tratta di un'opera ambiziosa, che intende proporre ad un vasto pubblico la possibilità di rivivere o scoprire per la prima volta la storia della Nazionale di calcio, attraverso le maglie di tanti campioni indimenticabili, come quella di Silvio Piola ricamata a mano dalla madre; i palloni usati nelle partite consacrate alla storia del calcio italiano; oggetti che hanno simboleggiato alcune delle vittorie più gloriose, come le pipe di Enzo Bearzot e del Presidente Sandro Pertini. Malagò domani all'università del Foro Italico Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sarà presente domani alla conferenza di stampa di presentazione di una nuova rivista internazionale di diritto ed etica dello sport. Il progetto sarà presentato alle ore 12 presso la sala Marinozzi dell'università Foro Italico di Roma, alla presenza del Magnifico Rettore, professor Fabio Pigozzi. La pubblicazione scientifica, dal titolo "International Journal of Sports Law and Ethics (IJSLE)" e che utilizzerà per la sua uscita la piattaforma OJS (Open Journal Systems), avrà periodicità trimestrale e accetterà contributi in tre lingue (inglese, italiano e spagnolo). La rivista si occuperà principalmente di aspetti giuridici ed etici dello sport nella società contemporanea 3

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Università degli Studi di Roma 14/05/14 10

15/05/14 L'Università dello Sport lanciata verso il futuro Unica in Italia, fra le pochissime in Europa: l'università dello sport vuole crescere. Adesso ci sono 2500 studenti (numero chiuso) ma il rettore, professor Fabio Pigozzi, vuole arrivare presto a quota 4.000. E intanto pensa a rendere sempre più moderna ed efficiente l'università del Foro Italico (ex Isef, ex Iusm): presentato oggi il nuovo progetto per l'informatizzazione delle aule universitarie lezioni via web, ricerche condotte sfruttando le banche dati digitali e approfondimenti attraverso internet. L'Università dello Sport ha raggiunto un primo importante accordo con la Fondazione Roma. Il professor Pigozzi ha spiegato: "Siamo l'unica Università in Italia, e una delle poche in Europa, dedicata alle ricerche sullo sport, dove la didattica si fa sul campo. Questo rapporto con la Fondazione Roma è particolarmente significativo". Il prof. Emmanuele F. M. Emanuele, presidente della Fondazione Roma, ha spiegato che "purtroppo in Italia manca una legge sul mecenatismo che esiste in quasi tutte le altre nazioni. Ho parlato col Ministro Dario Franceschini e mi ha dato buone speranze per il futuro. Da parte della mia Fondazione siamo più che disponibili a venire incontro alle esigenze dell'istruzione, come detto, ma anche della cultura, della salute e della ricerca scientifica". Allo studio altre iniziative fra l'università del Foro Italico e Fondazione Roma. Ma per gli studenti è in arriva un'altra novità positiva: è in arrivo la mensa, ci cui si sente la mancanza. Mentre gli ottimi rapporti fra Pigozzi e il presidente del Coni, Giovanni Malagò, lasciano aperta la strada ad altre proficue colloborazioni. San Paolo, 10.000 bambini al posto dei violenti Dopo la Juventus, il Napoli. Il San Paolo, chiuso per gli incidenti di Coppa Italia, sarà riempito dall'allegria di 10.000 bambini. I violenti, stavolta, restano a casa. "Il Comune di Napoli è lieto che la Società Sportiva Calcio Napoli abbia accolto con favore il progetto 'Napoli ama, ama il Napolì dell'assessorato alla scuola che consentirà a circa 10.000 alunni delle scuole primarie e secondarie napoletane e della provincia, di accedere allo stadio S. Paolo domenica 18 maggio per assistere alla partita Napoli-Verona". Lo fa sapere, con una nota, l'assessore alla Scuola, Annamaria Palmieri. "La loro presenza, il sorriso e le voci dei bambini e delle bambine, trasformeranno tale occasione in una festa di pace che restituisca ai bambini l'amore e la passione per il gioco del calcio come sport pulito e sano". Forza bambini, tocca a voi: date una lezione ai beceri. 11

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16/05/14 10 REGOLE PER CHI È A DIETA La prova costume è ormai dietro l angolo e 1 italiano su 3, secondo una recente indagine dell Osservatorio Sanità di UniSalute, mira a perdere i chili di troppo con le famigerate diete fai da te. Niente di più pericoloso e di sbagliato, perché spesso inducono a un aumento di peso nel momento in cui vengono interrotte. Su questo errore diffuso si è concentrato il focus del convegno Le diete fanno ingrassare, come e quando farle organizzato della Fondazione Atena Onlus, promotrice di incontri aperti al pubblico in tutti i municipi di Roma, in particolare nelle periferie, sulla salute dell universo femminile. A fare il punto sui principi di una corretta alimentazione e sul modo più sano di dimagrire è stata la Prof.ssa Silvia Migliaccio, medico chirurgo, nutrizionista e specialista di Endocrinologia e Malattie Metaboliche presso l Università Foro Italico di Roma. Le abbiamo chiesto un decalogo, che vi presentiamo per immagini. Le immagini dell articolo sono visibili al link: http://d.repubblica.it/benessere/2014/05/15/foto/dieta_fai_da_te_regole_decalogo_atena_onlus_alimenta zione-2142187/10/#share-top 18

29/05/14 Il caso Coppa Italia e quella maglietta... Chissà quando (e se) si saprà la verità su quello che è successo in occasione della finale di Coppa Italia, Napoli-Fiorentina, del 3 maggio. C'è da definire le responsabilità di alcuni tifosi, da individuarne altri. Si è rischiata la tragedia e come sempre succede, dopo, si sono sprecate le parole. Ma qualcosa non ha funzionato nell'organizzazione: a Tor di Quinto non ci dovevano essere i bus dei tifosi del Napoli, c'era pochissima polizia e poi dentro lo stadio, "trattativa" a parte, sono entrati troppi petardi e fumogeni (i prefiltraggi toccano alle forze dell'ordine, non agli stewards). Il questore di Roma, Massimo Maria Mazza, stava a San Vitale e non all'olimpico: difficili le comunicazioni (telefonini in tilt) col prefetto Giuseppe Pecoraro, eppure siamo nel 2014. In passato altri questori stavano sul campo, all'olimpico, per coordinare meglio i loro uomini. Ma secondo il ministro Angelino Alfano tutto ha funzionato alla perfezione: a caldo ha proposto il Daspo a vita (ma potrebbe essere anticostituzionale), a freddo più telecamere (ma ci sono i soldi?), segmentazione delle curve e si è parlato anche di maggiore collaborazione dell'intelligence per evitare quello che è successo a Tor di Quinto (ma le "barbe finte" sono già oberate di lavoro...). Renzi ha proposto invece di fare pagare le spese, almeno una parte, della sicurezza ai club: ma ha anche proposto un tavolo di confronto dopo le elezioni. Vedremo se qualcosa si muoverà. Intanto Gennaro Di Tommaso, soprannominato Genny'a carogna, ha avuto subito il Daspo. Per due motivi: invasione di campo e la maglietta "Speziale libero". Spiega l'avvocato romano Lorenzo Contucci, che difende molti ultrà: "L'invasione di campo non esiste perché era stato invitato dagli stessi funzionari di polizia a discutere con loro e con Hamsik sulla possibilità di iniziare o meno la partita. Secondo: la maglietta "Speziale libero" non è un reato penale. Così come non lo è la stessa maglietta "Berlusconi libero" o "Scajola libero"... Probabile quindi che il Daspo al tifoso del Napoli possa essere revocato". Genny a'carogna è indagato anche per spaccio, per altre vicende, ma certo quella maglietta fatta vedere all'olimpico, anche se davvero non fosse un reato, è un'offesa per la vedova e i figli di Raciti. Antonino Speziale, come noto, è stato condannato a 8 anni con sentenza definitiva per l'omicidio dell'ispettore di polizia a Catania. Ma ora su quello che è successo in curva c'è anche un'indagine della Procura di Roma: speriamo possa fare chiarezza. L'Osservatorio del Viminale ha proposto per il futuro il Daspo di gruppo e preventivo perché non sempre è facile individuare i colpevoli: ma già adesso esiste il fermo di polizia che consente, ad esempio, di poter portare i questura tutti gli appartenenti di un club coinvolto in incidenti in un autogrill. Le norme ci sono, non sempre vengono applicate. E molti Daspo sono revocati dai Tar per carenza di motivazione: c'è da mettere ordine in questa materia. In futuro, altra proposta, è quella del Daspo portato a 8 anni (adesso il massimo è 5) in caso di recidiva. E il mondo dello sport cosa fa? Parla. Non agisce. Malagò e Abete hanno subito elogiato il Villareal, club spagnolo che ha espulso, a vita, dal suo stadio quel tifoso che ha lanciato una banana a Denis Alves. Ma in Italia, almeno per ora, nessuno si muove: né la Figc, né la Lega di A (che pure aveva promesso di costituirsi parte civile chiedendo i danni ai violenti). La Lega in assemblea discute dei soldi dei diritti tv, la Figc in consiglio federale delle comproprietà e della riforma dei campionati. Certo, bisognerà cambiare la norma sulla discriminazione territoriale, che quest'anno ha fatto impazzire il giudice Tosel e che è di complicata applicazione. Ci saranno di nuovo le attenuanti per i club: i cori contro Napoli continueranno? Più multe e 19

meno curve chiuse? Di una cosa ha ragione Abete: non è tanto un problema di norme, ma di comportamenti. E su questi bisogna lavorare molto. La segmentazione delle curve dovrebbe consentire di individuare più facilmente questi idioti, che poi appartengono a 4-5 società, non di più. Mentre i tifosi perbene, se vogliono, possono metterli nell'angolo. Da qui si deve ricominciare. Università Foro Italico: domani convegno su "Olimpismo oggi" Un argomento di grande attualità e interesse: domani 30 maggio all'università del Foro Italico (ore 10, Sala Marinozzi, piazza Lauro De Bosis 15) si terrà il convegno su "L'Olimpismo oggi: modello etico e pratica sociale". Scopo di questo seminario internazionale è quello di riflettere sull'olimpismo, sul suo modello etico, educativo e sociale, e il suo stato attuale, sviluppando una prospettiva critica sui significati e valori che esso esprime nella società contemporanea. I lavori saranno aperti dal professor Fabio Pigozzi, rettore dell'università dello Sport. Il professor Mario Pescante, membro Cio e professore onorario dell'università del Foro Italico, terrà una relazione sul tema "I valori dell'olimpismo nella società contemporanea". L'ingegner Mauro Checcoli, olimpionico di equitazione e membro del Comitato olimpico internazionale, parlerà su "Il ruolo delle istituzioni di promozione dell'educazione olimpica". La professoressa Clea Hadjistephanou Papaellina dell'università di Cipro tratterà l'argomento "L'olimpismo nell'educazione, nuove sfide ed opportunità". Infine, il professor Emanuele Isidori dell'università del Foro Italico interverrà su "Sport e democrazia: la prospettiva dell'educazione olimpica". I lavori si concluderanno con un dibattito. E prima o poi di Olimpiade si dovrà parlare anche a Roma: Renzi e Malagò, giustamente, prendono tempo visto come è ridotta la Capitale. Ma entro la prossima estate si dovrà decidere (Governo, Coni e Comune) se Roma si deve candoidare all'edizione estiva 2024 dei Giochi dopo lo schiaffo di Monti per il 2020. In tutto il mondo ormai c'è fermento, anche se nessuna città si è ancora fatta avanti ufficialmente. Parigi potrebbe essere una rivale pericolosa per tutti, così come una candidatura Usa: New York ha rinunciato, restano in corsa Los Angeles, Boston, San Francisco e Washington. Il Comitato olimpico Usa presto potrebbe decidere presto quale città scegliere (è prevista dal Cio una sola candidatura per Nazione). Il Coni gode di grande considerazione e Thomas Bach, presidente del Cio, sarà a Roma il 9 e 10 giugno per i festeggiamenti del Centenario. Di base sarà in uno splendido albergo di Monte Mario, da dove si domina la città. Ma è meglio che non vada troppo in giro a vedere come sono ridotte alcune zone di Roma fra degrado, sporcizia, accampamenti, bancarelle abusive... 20

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