CONVEGNO 20 DICEMBRE 2012 PONTEGGI METALLICI FISSI: PROGETTAZIONE E MESSA IN OPERA Dott. Ing. Dario CASTAGNERI T.d.P. SPreSAL ASL TO 3 Reg. Piemonte D.Lgs. 81/2008 Lavori in altezza Capo II Sez. I Art. 107- Definizioni Agli effetti delle disposizioni di cui al presente capo si intende per lavoro in quota: attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 mrispetto ad un piano stabile. DA NON CONFONDERSI CON IL SEGUENTE PRECETTO Capo II Sez. IV Art. 122 Ponteggi ed opere provvisionali 1. Nei lavori in quota, devono essere adottate, t seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose conformemente al punto 2, 3.1, 3.2 e 3.3 dell allegato XVIII. Tipologie di ponteggio metallico I ponteggi metallici disponibili sul mercato sono di tre tipi: a tubi e giunti; i a telai prefabbricati del tipo: a portale, ad acca; a montanti e traversi prefabbricati (c.d. multidirezionale). 1
STILATA MODULO CAMPO Circolare 85/1978 (valida solo più per ponteggi a tubi e giunti) PONTEGGIO DA COSTRUZIONE O DA MANUTENZIONE? Punto 4. Calcolo del ponteggio secondo varie condizioni di impiego Premesso che per altezza del ponteggio deve essere intesa la distanza massima verticale tra il piano di appoggio delle basette o quello dell'impalcato più alto, [ ]. 4.1. Ipotesi di carico Devono essere previsti itialmeno 4 impalcati, due dei quali con carico di esercizio (per il secondo impalcato carico è ammessa una riduzione del 50%). Nei calcoli inoltre devono essere indicati i carichi permanenti e quelli di esercizio previsti; di regola saranno previsti carichi di esercizio non inferiori a: 150 kg/m 2 per lavori leggeri (quali normali lavori di manutenzione e riparazione); i 300 kg/m 2 per ponteggi di servizio per normali lavori di costruzione. Circolari 44/1990 (telai prefabbr.) e 132/1991 (multidirezionali). PONTEGGIO DA COSTRUZIONE O DA MANUTENZIONE? 4. Calcolo l del ponteggio secondo varie condizioni i i di impiegoi 4.1. Tipi di ponteggi. Possono essere autorizzati i seguenti tipi di ponteggi: ponteggi da costruzione, destinati alla realizzazione di opere di costruzione edilizia; i ponteggi da manutenzione, destinati ad attività di riparazione e di manutenzione. 4.2. I carichi si distinguono in: carichi fissi e carichi variabili. 4.2.1. Carichi fissi Sono costituiti dai pesi propri degli elementi metallici che debbono essere valutati con riferimento al valore nominale dei pesi di ciascun elemento metallico di ponteggio montabile in relazione allo schema tipo. Inoltre ci sono i pesi propri degli impalcati che vanno assunti, quando non strutturali, di valore non inferiore a 300 N/m 2. 4.2.2. Carichi variabili. Sono costituiti da: a) Carichi di servizio sui piani di lavoro, da assumere nei seguenti valori: 1500 N/m 2, per ponteggi da manutenzione; 3000 N/m 2, per ponteggi da costruzione; 4500 N/m 2, per piazzole di carico. 2
Ponteggio a tubi e giunti Giunti: i più utilizzati GIUNTO ORTOGONALE GIUNTO GIREVOLE 3
Ponteggio gg ad elementi p prefabbricati ad acca - H Ponteggio gg ad elementi prefabbricati p a portale 4
Ponteggio gg a montanti e traversi prefabbricati (multidirezionale) 5
D.Lgs. 81/2008 ponteggi: costruzione ed impiego Art. 131, comma 4 Autorizzazione alla costruzione ed all'impiego 4. Possono essere autorizzati alla costruzione ed all'impiego ponteggi aventi interasse qualsiasi tra i montanti della stessa fila a condizione che i risultati adeguatamente verificati delle prove di carico condotte su prototipi p significativi degli schemi funzionali garantiscano la sussistenza dei gradi di sicurezza previsti dalle norme di buona tecnica. D.Lgs. 81/2008 Aut. Min. del ponteggio Art. 131, comma 6 Aut. alla costruzione ed all'impiego 6. Chiunque intende impiegare ponteggi deve farsi rilasciare dal fabbricante copia della autorizzazione di cui al comma 2 e delle istruzioni e schemi elencati al comma 1, lettere d), e), f) e g) dell'articolo 132 (relazione tecnica circa gli schemi-tipo di ponteggio per i quali non sussiste l'obbligo del calcolo per ogni singola applicazione). D.Lgs. 81/2008 Progetto del ponteggio - 1/3 Art. 133, comma 1 - Progetto 1. I ponteggi di altezza superiore a 20 metri tiequelli per i quali nella relazione di calcolo non sono disponibiliibili le specifiche configurazioni i i strutturali tt utilizzate con i relativi schemi di impiego, nonché le altre opere provvisionali, costituite da elementi metallici o non, oppure di notevole importanza e complessità in rapporto alle loro dimensioni ed ai sovraccarichi, devono essere eretti in base ad un progetto comprendente: a) calcolo di resistenza e stabilità eseguito secondo le istruzioni approvate a nell'autorizzazione a o e ministeriale; se ae; b) disegno esecutivo. 6
D.Lgs. 81/2008 Progetto del ponteggio 2/3 Art. 133, comma 2 - Progetto 2. Dal progetto, che deve essere firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all'esercizio i della professione, deve risultare quanto occorre per definire il ponteggio nei riguardi dei carichi, delle sollecitazioni e dell'esecuzione esecuzione. D.Lgs. 81/2008 Progetto del ponteggio 3/3 Art. 133, comma 3 - Progetto 3. Copia dell'autorizzazione i ministeriale i i di cui all'articolo 131 e copia del progetto e dei disegni esecutivi i devono essere tenutet ed esibite, a richiesta ihi degli organi di vigilanza, nei cantieri in cui vengono usati i ponteggi e le opere provvisionali di cui al comma 1. ORGANI DI VIGILANZA Circolare 20/2003 (uso promiscuo dei ponteggi metallici fissi) QUESITO AL MIN. LAV. Liceità ità circa l uso promiscuo di elementi di ponteggio multidirezionale con quelli a telai prefabbricati? Risposta del Min. Lav. L'autorizzazione ministeriale di cui all'art. 30 del D.P.R. n. 164/1956 (ora art. 131, co.6 D.Lgs. 81/08), sia dei ponteggi a telai prefabbricati che dei ponteggi a montanti e traversi prefabbricati, consente l'impiego limpiego anche di elementi di ponteggio a tubi e giunti, appartenenti ad una unica autorizzazione ministeriale, per la realizzazione di schemi tipo riportati nell'allegato A della stessa autorizzazione. 7
Circolare 20/2003 ((uso promiscuo p dei ponteggi metallici fissi) Infatti gli elementi di ponteggio a tubi e giunti, purché appartengano ad una unica autorizzazione ministeriale, possono essere utilizzati nell'ambito di uno specifico schema di ponteggio, ponteggio insieme ai ponteggi a telai o insieme ai ponteggi a montanti e traversi prefabbricati, prefabbricati per la realizzazione di: parasassi, montanti di sommità, piazzole di carico, mensole travi carraie, mensole, carraie particolari partenze e particolari connessioni. D.Lgs. g 81/2008 PiMUS Art. 136, comma 1 - Montaggio e smontaggio 1. 1 Nei N i lavori l i in i quota t il datore d t di lavoro l provvede d a redigere a mezzo di persona competente un piano di montaggio, t i uso e smontaggio t i (Pi.M.U.S.), (Pi M U S ) in i funzione f i della complessità del ponteggio scelto, [ ] 8
D.Lgs. g 81/2008 Allegato g XVIII Intavolati 3/4 Punto 2.1.4. - Intavolati 2.1.4.3. Le tavole devono essere assicurate contro gli spostamenti e ben accostate tra loro e all'opera in costruzione; è tuttavia consentito un distacco dalla muratura non superiore a 20 centimetri soltanto per la esecuzione di lavori in finitura. finitura NORME PARTICOLARI Art 138, comma 2 del D.Lgs. 81/2008 2 E consentito 2. tit un distacco di t d ll tavole delle t l del d l piano i di calpestio l ti dalla muratura non superiore a 20 centimetri. (deroga per uniformarsi alle Norme UNI EN 12810 e UNI EN 12811 valide in tutta Europa) Aderenza del ponteggio al fabbricato Step 1 St 2 Step 9
D.Lgs. g 81/08 Parapetti Art. 125, comma 4 Disposizione dei montanti L altezza dei montanti deve superare di almeno m 1,20 ultimo impalcato; 1 20 ll ultimo dalla parte interna dei montanti devono essere applicati correnti e tavola fermapiede a protezione esclusivamente dei lavoratori che operano sull ultimo impalcato. p Circ Min Lav. Circ. Lav 29/2010 chiarimenti sull art. 125, comma 4 Quesito n. 3 E possibile ll impiego E impiego di ponteggi di cui all all art art. 131 del D.Lgs. D Lgs 81/2008 e s.m.i., smi previo specifico progetto eseguito ai sensi dell art. 133 del citato decreto, come protezione collettiva peri lavoratori che svolgono la loro attività sulle coperture e quindi i di in i posizione i i di diversa d ll lti dall ultimo i impalcato l t del d l ponteggio t i? Risposta p Premessi gli artt. 111 c. 1, 115 c. 1, 122 c. 1, 125 c. 4, 133 c. 1, 138 c. 5 lett. a), 148 c. 1; Si è dell avviso che è possibile l impiego di ponteggi di che trattasi come protezione collettiva per i lavoratori che svolgono la loro attività sulle coperture e quindi anche in posizione diversa dall ultimo impalcato del ponteggio, a condizione che per ogni singola realizzazione ed a seguito di adeguata valutazione dei rischi venga eseguito uno specifico progetto. Da tale progetto, eseguito nel rispetto del già citato art. 133 e quindi firmato da ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all esercizio della professione, deve tra l altro risultare quanto occorre per definire lo specifico schema di ponteggio nei riguardi g dei carichi,, delle sollecitazioni e dell esecuzione,, naturalmente tenendo conto della presenza di lavoratori che operano, oltre che sul ponteggio, anche in copertura. Approfondimento protezione caduta da tetto inclinato In termini di valutazione del rischio per i lavori effettuati su falde inclinate dei tetti, è opportuno allestire il parapetto dell dell ultimo ultimo impalcato in modo tale da scongiurare, in caso di rotolamento di oggetti o persone, la caduta dal ponteggio nonostante il parapetto dell ultimo i impalcato l t sia i allestito ll tit come da d norma (allestito ( ll tit per proteggere t esclusivamente i lavoratori che operano sull ultimo piano di ponte). Uso di rete metallica elettrosaldata 10
Linea Guida ISPESL nov. 2006 Sistemi di protezione dei bordi Punto 9.2.5 - Sistema U Questo tipo di reti di sicurezza svolge la funzione di protezione da cadute laterali, ad esempio per rotolamento da tetto spiovente o superficie inclinata. Esse possono essere messe in opera direttamente t sul telaio della struttura di sostegno facendo passare ogni maglia all interno del tubo del telaio. Esempio scheda tecnica rete anticaduta Rete in nylon ad alta tenacità con maglia da mm. 50 x 50 e spessore da 5 mm. Provestatichesureteinnylon su rete in nylon poliammide 6 titolo 210/180 senza nodo di colore bianco (treccia diametro 5 mm e maglia da 50 mm) secondo le modalità indicate dalla norma EN 1263 1. Le prove effettuate su campioni di rete nuova con dimensioni da 3 x 3 m. hanno dato i seguenti risultati: carico di rottura medio: 2720 dan UNI EN 1263-1:2003 e UNI EN 1263-2:2003: sono dispositivi di protezione collettiva utilizzati in lavori di costruzione ed assemblaggio e hanno la funzione di proteggere dalle cadute dall alto. Reti di protezione per parapetti da scheda tecnica: D.Lgs. 81/08 Sottoponti Art. 128, comma 1 - Sottoponti 1. Gli impalcati e ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza, costruito come il ponte, a distanza non superiore a m 2,50. 11
ANCORAGGI caratteristiche e tipologie 12
Definizione di ancoraggio Ancoraggio del ponteggio: elemento di collegamento strutturale del ponteggio all opera servita. (definizioni i i i Linee guida ISPESL ponteggi metalli fissii difacciata). i D.Lgs. 81/2008 Disposizione dei montanti Art. 125, comma 6 6. Il ponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione almeno in corrispondenza ad ogni due piani di ponteggio e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggi a rombo o di pari efficacia. Circ. Min.Lav. 85/1978 Ancoraggi- verifica Gli ancoraggi dei ponteggi e delle altre opere provvisionali debbono essere idonei a resistere agli sforzi di trazione e di compressione risultanti dal calcolo. Verifica degli ancoraggi: la resistenza deve essere determinata t in relazione alle più gravose condizioni di carico; la verifica degli ancoraggi deve effettuarsi con grado di sicurezza non inferiore a 2,5. ciascun ancoraggio dovrà essere dimensionato per una forza diretta normalmente alla facciata pari a ± 500 Kg circa. Ancoraggi orizzontali: almeno 1 ogni 22 m 2 di facciata interessante i montanti estremi del ponteggio. 13
Numero minimo di ancoraggi N. 2 moduli di altezza = 4,00 m TOTALE = 21,60 m N. 3 campi larghezza = 5,40 m E pertanto necessario n. 1 ancoraggio, avente le seguenti caratteristiche minime: forza di ± 500 dan diretta normalmente alla facciata ( con grado di sicurezza 2,5). Gli ancoraggi gg p previsti nella Autorizzaz. Ministeriale Da Autorizzazione Ministeriale Resistenza effettiva dell ancoraggio _ Fcompr _ traz Ks u X + Fcompr_traz compr traz 500u 500 u 2,5 1250daN Dove: Ks: carico di sicurezza della forza diretta in modo perpendicolare alla facciata pari ad almeno ± 500 dan; : grado di sicurezza pari a 2,5 14
Posizione degli ancoraggi Come si evince degli schemi tipo delle Autoriz. Min. gli ancoraggi vengono sempre rappresentati direttamente collegati con uno o due montanti, rispettivamente per ancoraggi semplici o speciali. Non è previsto il collegamento ad altri elementi del ponteggio quali correnti già presenti o installati ti per l occasione. SI SI ACORAGGIO SEMPLICE come da Aut. Minist. MANTOVANA PARASASSI caratteristiche e tipologie D.Lgs. 81/2008 - Impalcature nelle costruzioni in congl. cementizio Art. 129, comma 3 In corrispondenza ai luoghi di transito o stazionamento deve essere sistemato, all'altezza del solaio di copertura del piano terreno, un impalcato di sicurezza (mantovana) a protezione contro la caduta di materiali dall'alto. Tale protezione può essere sostituita con una chiusura continua in graticci sul fronte del ponteggio, qualora presenti le stesse garanzie di sicurezza, o con la segregazione dell'area sottostante. 15
Mantovane PER PONTEGGI A TUBI E GIUNTI ogni 12 m (6 piani di impalcato) Larghezza minima di segregazione dell area dell area, in sostituzione solo della prima mantovana. fine e qui? 16