Istituto di Istruzione Superiore Felice Faccio - Castellamonte



Documenti analoghi
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

CONVENZIONE tra il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell'università degli Studi di Firenze,

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

AI DOCENTI. to della. attività di sostegno per l'anno accademico 2014/2015. CODICE MECCANOGRAFICO PNISOOoOOT. aluzazi. IL DIRIGENTE Prof.

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TFA RICONOSCIMENTO CREDITI. Il tirocinio formativo attivo comprende quattro gruppi di attività:

Prot. A/ Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Indicazioni per laureati non abilitati (e per gli iscritti alle lauree quinquennali e lauree specialistiche che permettono l accesso all insegnamento)

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno

ACCORDO LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

Il Ministro dell Università e della Ricerca

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1

DISPOSIZIONE DEL DIRETTORE CONCERNENTE LA RIDUZIONE DEL CARICO DIDATTICO PER GLI ALLIEVI DEI CORSI DI TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2014/2015

IL MINISTRO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

T.F.A. LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE MANIFESTO DEGLI STUDI PER IL TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

DIREZIONE GENERALE. Prot. n. AOODRCA/R.U. 660/U Napoli, 29/01/2014 IL DIRETTORE GENERALE

Convengono e stipulano quanto segue

Scaricato da Tutti i diritti riservati ai legittimi titolari. Art.1

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

(*) Ore dedicate alla rielaborazione dell'esperienza anche su piattaforma on-line.

ATTIVAZIONE DEI PERCORSI ABILITANTI SPECIALI

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

LINEE GUIDA DIDATTICO AMMINISTRATIVE - RICONOSCIMENTO CREDITI PREGRESSI TFA 2014/15

REGOLAMENTO DIDATTICO del Corso di Laurea in Scienze dell educazione e della formazione (Classe di Laurea XVIII )

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Direzione Studenti - Area Post Lauream Responsabile Dott.ssa Maria Letizia De Battisti

IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

REGOLAMENTO INDICE. Art.1 Scopo e ambito di applicazione dell associazione..pag.2. Art.2 Formazione e aggiornamento pag.2

Comunicato sull avvio del Corso di Specializzazione per le attività di Sostegno (CSS) A.A

PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE


Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

OGGETTO: aggiornamento dell elenco regionale delle istituzioni scolastiche accreditate ai sensi del D.M. n. 249/2010 e del D.M. n.

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Gli Atenei (AFAM) istituiscono i PAS (art.15 commi 1ter e 16 bis del DM 249/10)

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise

Psicologia sociale e delle organizzazioni

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Gestione Progetto Organizzazione d'impresa Classi QUINTE A.S

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari

REGOLAMENTO SULLA FORMAZIONE INIZIALE DEGLI INSEGNANTI

Al dr. Daniele Livon Direttore Generale per l Università, lo Studente ed il Diritto allo studio

PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

PERSONE DISABILI E PROGETTO DI VITA. Anno Accademico

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

Prot. n. AOOODRCAL9298 Catanzaro, 06/05/2011 Alle Direzioni Didattiche e agli Istituti Comprensivi della Regione Calabria LORO SEDI

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA E REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DEGLI APPRENDIMENTI

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Scuola di Lettere e Beni culturali

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione

Classe delle lauree magistrali in Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education

PROGETTO PILOTA DI FORMAZIONE LINGUA INGLESE

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.

Art. 1 Finalità. Art. 2 Apprendistato.

Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto

NORME PER L AMMISSIONE

MINISTERO DELL'INTERNO

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

Nuovi percorsi abilitanti: TFA lo stato dell arte

PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO. a.a. 2012/2013

VADEMECUM NORMATIVO PER L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI TFA II CICLO

LA FUNZIONE DOCENTE NELLA SCUOLA CHE CAMBIA: METODOLOGIA, DOCIMOLOGIA E STRUMENTI STATISTICI

Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei

degli incentivi all' occupazione e della normativa che disciplina l' INAIL, nonche' disposizioni per il riordino degli enti previdenziali"

DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

UNIVERSITÀ' DEGLI STUDI DI PERUGIA

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013

PERSONE DISABILI. E PROGETTO DI VITA Il lavoro sociale con la famiglia e le istituzioni. Anno Accademico

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

Piano Annuale per l Inclusione A.S. 2012/13 - PARTE I - ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ

REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE IN MODALITÀ E

IIS GIULIO COMUNICATI INTERNI AI DOCENTI COMUNICATO N. 240

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Transcript:

Istituto di Istruzione Superiore Felice Faccio - Castellamonte COMUNICATO del 16 maggio 2012 Numero Ai docenti OGGETTO CORSI DI FORMAZIONE DESTINATI AL PERSONALE DOCENTE IN ESUBERO A.S. 2012/2013 Si comunica che in data 14/05/2012 è stata emanata la Circ. Reg. n. 261 del USR Piemonte relativo a corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero a.s. 2012/2013 (nota n. 2935 del 17/04/2012 e Decreto Direttoriale n. 7 del 16/04/2012). La suddetta circolare è scaricabile dal sito dell istituto www.isafaccio.it. I docenti interessati devono compilare il form on line entro il 24/05/2012. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Ennio Rutigliano Didattica/ev Via Pullino 24, 10081 Castellamonte (TO) - Tel. 0124 515432 - Fax 0124 513341 - Cod. Fisc. n 83502460013 Rif. SCUOLA MEDIA Tel. 0124 515498 - Fax 0124513266 E-mail: tosd010002@istruzione.it Sito internet: www.isafaccio.it

UFFICIO V POLITICHE FORMATIVE, RETE SCOLASTICA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA SICUREZZA ED EDILIZIA SCOLASTICA Prot. N. 5299/U/C12.a Circ. reg. n. 261 Torino, 14/05/2012 Ai Dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado statali e paritarie del Piemonte Ai Dirigenti e funzionari reggenti degli Uffici Scolastici Territoriali del Piemonte Oggetto: corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero a.s. 2012/13 (nota 2935 del 17/04/2012 e Decreto Direttoriale 7 del 16/04/2012). Con riferimento all oggetto, si pregano le SS.LL. di acquisire la disponibilità dei docenti che chiedono di accedere ai percorsi di formazione sopra citati compilando l apposito form on line al seguente indirizzo Internet: http://linguestraniere.usrpiemonte.it/ entro e non oltre il 24/05/2012. I corsi sono suddivisi in tre moduli, ciascuno equivalente a 20 crediti formativi universitari. I moduli base e intermedio terminano con prova specifica di valutazione; il terzo si conclude con prova di valutazione finale, come previsto dall allegato decreto MIUR. Si prega di dare la massima diffusione all iniziativa e si ringrazia della consueta collaborazione. Il Reggente Tecla RIVERSO Allegato 1 Decreto Direttoriale 7 del 16.aprile 2012 UFFICIO V POLITICHE FORMATIVE, RETE SCOLASTICA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA SICUREZZA ED EDILIZIA SCOLASTICA Via San Tommaso, 17 10121 Torino Reggente Dott.ssa Tecla Riverso Rif. Alessandro Perri Tel. 011/5163693 Fax. 011/5163674 alessandro.perri@istruzione.it

UFFICIO V POLITICHE FORMATIVE, RETE SCOLASTICA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA SICUREZZA ED EDILIZIA SCOLASTICA n.b. in versione accessibile a seguito di scansione OCR potrebbe contenere qualche imprecisione UFFICIO V POLITICHE FORMATIVE, RETE SCOLASTICA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA SICUREZZA ED EDILIZIA SCOLASTICA Via San Tommaso, 17 10121 Torino Reggente Dott.ssa Tecla Riverso Rif. Alessandro Perri Tel. 011/5163693 Fax. 011/5163674 alessandro.perri@istruzione.it

IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni recante "Legge - quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone", e in particolare gli articoli 12 e 13; VISTO il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto scuola del 29 novembre 2007 e in particolare gli articoli 63 e 64; VISTO il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca del 10 settembre 2010, n. 249 recante "Regolamento concernente la definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell'articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244", ed in particolare gli articoli 5 e 13 che prevedono la definizione, da parte del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentiti il Consiglio Universitario Nazionale e le associazioni nazionali competenti in materia, delle caratteristiche dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, delle modalità del loro svolgimento e delle prove di accesso ai medesimi corsi; VISTO il decreto del Ministro dell'istruzione dell'università e della Ricerca recante "Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di formazione per i1 conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno, ai sensi degli articoli 5 e 13 del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249"; VISTO il decreto dipartimentale del 15 ottobre 2010 n. 44 col quale è stato costituito un Gruppo di Lavoro con il compito di "dare attuazione alla definizione dei percorsi formativi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno agli alunni disabili"; VISTO l'accordo tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca e la Conferenza Nazionale Permanente dei Presidi di Scienze della Formazione sottoscritto in data 5 luglio 2011 e in particolare l'articolo 4, che prevede che "nell'ambito del presente Accordo, possono essere attivate altre tipologie di corso/master, relative alla disabilità, per la formazione, il perfezionamento e l'aggiornamento professionale del personale scolastico in servizio"; VISTA la legge del 15 luglio 2011, n. 111 recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge del 6 luglio 2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria" e in particolare l'articolo 19, comma 11, il quale prevede che "nell'ambito delle risorse assegnate per la formazione del personale docente, viene data priorità agli interventi di formazione di tutto il personale docente sulle modalità di integrazione degli alunni disabili"; VISTA la convenzione tra la Direzione Generale per il Personale Scolastico, la Direzione Generale per lo Studente, l'integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, le Università di Firenze, Bari, Salerno, Padova e Cattolica di Milano e il Liceo Alfano I di Salerno del 27dicembre 2011; CONSIDERATA l'opportunità di dare attuazione a quanto disposto dal sopracitato articolo 19, comma 11, della legge 15 luglio 2011, n. 111 recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria" prevedendo specifici percorsi destinati ai personale docente;

VALUTATA altresì la necessità di prevedere un corso di specializzazione per le attività di sostegno in base ai criteri definiti dal decreto Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno, ai sensi degli articoli 5 e 13 del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca del 10 settembre 2010, n. 249 rivolto al personale in esubero; SENTITE le Organizzazioni Sindacali del Comparto Scuola; DECRETA Art. 1 - Modalità di formazione del personale scolastico sull'integrazione degli alunni con disabilità 1. Il presente decreto regolamenta i corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero. 2. I corsi sono a numero programmato, sulla base delle risorse disponibili ai sensi, rispettivamente, dell'articolo 19, comma 11, della legge 15 luglio 2011, n. 111 e dell'articolo 63 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto scuola del 29 novembre 2007. 3. Il costo dei corsi è coperto dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca. Le risorse possono essere incrementate con altre rese disponibili dagli Uffici Scolastici Regionali, dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca e da enti pubblici e privati. Art. 2 - Attivazione dei corsi 1. I corsi di cui al presente decreto sono istituiti ai sensi dell'articolo 4 dell'accordo tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca e la Conferenza Nazionale Permanente dei Presidi di Scienze della Formazione sottoscritto in data 5 luglio 2011, di seguito denominato Accordo. I corsi sono organizzati dalle reti di cui alla Convenzione tra la Direzione Generale per il Personale Scolastico, la Direzione Generale per lo Studente, l'integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, le Università di Firenze, Bari, Salerno, Padova e Cattolica di Milano e il Liceo Alfano I di Salerno del 27 dicembre 2011, di seguito denominata Convenzione, tenendo conto delle esigenze del personale in servizio. 2. Al fine di realizzare un'offerta formativa flessibile che si adatti ai diversi bisogni formativi del personale docente in esubero, i corsi sono attivati in tre moduli, ciascuno equivalente a 20 Crediti Formativi Universitari, di seguito, corrispondenti rispettivamente a un livello base, intermedio e avanzato. 3. I moduli base e intermedio terminano con una specifica prova di valutazione da effettuarsi in presenza. La prova di valutazione finale è costituita dalla prova di cui all'articolo 9 del Decreto del Ministro dell'istruzione dell'università e della Ricerca 30 settembre 2011 recante "Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno, ai sensi degli articoli 5 e 13 del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249", di seguito denominato Decreto specializzazione sostegno. 4. La parte telematica dei percorsi può essere organizzata avvalendosi di quanto disposto dall'articolo 6 dell'accordo, fermo restando che la valutazione di ogni insegnamento è svolta in presenza.

5. L'istituzione dei corsi è subordinata all'istituzione, nelle singole sedi, dei percorsi di cui al Decreto specializzazione sostegno. Art. 3 - Struttura dei corsi 1. I corsi di cui al presente decreto sono finalizzati alla realizzazione del Profilo del docente specializzato per le attività di sostegno di cui all'allegato A che riporta il Profilo di cui all'allegato A del Decreto specializzazione sostegno. I corsi sono articolati sulla base dell'allegato B al presente decreto. 2. L'accesso ai corsi, la valutazione e l'esame finale, con conseguimento del titolo di specializzazione per le attività di sostegno sono regolate rispettivamente dagli articoli 4, 5, 6, 8 e 9 del Decreto specializzazione sostegno. I corsisti che abbiano riportato una valutazione di almeno 18/30 negli insegnamenti, nei laboratori e nelle attività di tirocinio previste dal livello di base possono accedere al livello intermedio. I corsisti che abbiano riportato una valutazione di almeno 18/30 negli insegnamenti, nei laboratori e nelle attività di tirocinio previste dal livello intermedio possono accedere al livello avanzato. I corsisti che abbiano riportato una valutazione di almeno 18/30 negli insegnamenti, nei laboratori e nelle attività di tirocinio previste dal livello avanzato possono accedere alla prova finale, di cui all'articolo 9 del Decreto specializzazione sostegno. Art. 4 - Comitato tecnico Il coordinamento, il monitoraggio, i curriculum dei corsi di cui al presente decreto e le proposte di aggiornamento sono affidati al Comitato Tecnico di cui all'articolo 3 dell'accordo, integrato, ai fini di cui al presente decreto, da 2 membri nominati rispettivamente dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti e per l'autonomia Scolastica e dalla Direzione Generale per l'istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti con i Sistemi Formativi delle Regioni. Art. 5 - Norme transitorie e finali 1. In prima applicazione, i docenti iscritti e frequentanti il corso di cui all'articolo 3, possono essere utilizzati su posto di sostegno dopo l'acquisizione del livello intermedio, ovvero del livello base nel caso in cui la tempistica non consenta di espletare le prove di verifica del livello intermedio in tempo utile ai fini delle procedure di utilizzazione, in subordine ai docenti in possesso di titolo di specializzazione, preferibilmente presso l'istituzione scolastica di ultima titolarità. A tal fine, è compilato dagli Ambiti territoriali uno specifico elenco, diviso per grado di scuola, in cui confluiscono tutti gli specializzandi. L'interruzione della frequenza comporta l'immediata decadenza dall'incarico. 2. I docenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado frequentanti il percorso di cui all'art. 3 che hanno conseguito il livello intermedio, ai sensi dell'articolo 4 comma 11 del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca del 13 luglio 2011, n. 62, sono ricompresi, ai sensi di cui al comma 1, in un unico elenco senza alcuna suddivisione in aree disciplinari. Successivamente al conseguimento del titolo, sono impiegati sulla base della normativa vigente. 3. In prima applicazione, nelle more dell'istituzione dei percorsi di cui al Decreto specializzazione sostegno, i corsi di cui all'articolo 1, lettera b), in deroga a quanto previsto all'articolo 2 comma 5 sono organizzati dalle reti di cui alla Convenzione, purché le sedi posseggano i requisiti di cui all'articolo 3, comma 2 del Decreto specializzazione sostegno.

Allegato A - Profilo del docente specializzato Il docente specializzato per il sostegno è assegnato alla classe in cui è iscritto un alunno con disabilità; egli assume la contitolarità della sezione e della classe in cui opera, partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti ai sensi dell'articolo 13, comma 6 della legge 5 febbraio 1992 n. 104. Il docente specializzato si occupa delle attività educativo-didattiche attraverso le attività di sostegno alla classe al fine di favorire e promuovere il processo di integrazione degli alunni con disabilità. Offre la sua professionalità e competenza per apportare all'interno della classe un significativo contributo a supporto della collegiale azione educativo-didattica, secondo principi di corresponsabilità e di collegialità. Il docente specializzato per il sostegno deve perciò possedere: - competenze teoriche e pratiche nel campo della pedagogia speciale; - competenze teoriche e pratiche nel campo della didattica speciale; - conoscenze psico-pedagogiche sulle tipologie delle disabilità, - competenze nell'ambito della pedagogia della relazione d'aiuto; - conoscenze e competenze sulle modalità di interazione e di relazione educativa con gli alunni della classe promuovendo relazioni pro-sociali fra gli stessi e fra questi e la comunità scolastica; - competenze educative delle dinamiche familiari e delle modalità di coinvolgimento e cooperazione con le famiglie; - approfondite conoscenze di natura teorica e operativa per l'approccio interdisciplinare allo studio dell'interazione corpo-mente, della psicomotricità, del comportamento e dell'apprendimento dell'essere umano; - approfondite conoscenze di natura teorica e operativa in relazione ai processi di comunicazione; - familiarità e competenza con prassi e metodologie simulative, osservative e sperimentali nell'ambito dell'educazione e della didattica speciale; - capacità di analizzare e comprendere i processi cognitivi a livello individuale e collettivo, in condizioni di disabilità e non; - competenze per co-ideare, co-monitorare e co-condurre progetti innovativi finalizzati a promuovere il processo di integrazione all'interno del contesto classe; - competenze didattiche speciali in ambito scientifico, umanistico e antropologico; - competenze didattiche negli approcci metacognitivi e cooperativi; - competenze didattiche speciali per le disabilità sensoriali e intellettive;

- competenze psico-educative per l'intervento nei disturbi relazionali e comportamentali: - competenze pedagogico-didattiche nella gestione integrata del gruppo classe; - competenze per monitorare e valutare gli interventi educativi e formativi; - conoscenze in ambito giuridico-normativo sull'integrazione scolastica e sui diritti umani; - competenze didattiche con le T.I.C.; - competenze di comunicazione e collaborazione con i colleghi e gli operatori dei servizi sociali e sanitari; - competenze pedagogico-didattiche per realizzare le forme più efficaci ed efficienti di individualizzazione e personalizzazione dei percorsi formativi; - competenza pedagogica nello sviluppo del PEI per il Progetto di Vita; - competenze didattiche finalizzate allo sviluppo delle abilità comunicative e linguistiche; - competenze di osservazione e valutazione dei vari aspetti del funzionamento umano secondo l'approccio ICF dell'oms. Le attività di insegnamento, i laboratori e il tirocinio sono finalizzati alla realizzazione del profilo. Allegato B - Insegnamenti, attività laboratoriali e di tirocinio SSD - Settori scientificodisciplinari Ambiti disciplinari Attività formativa - Insegnamenti Tot. 1. M-PED/03 - Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe 2. M-PED/03 - Progettazione del PDF, del PEI-Progetto di Vita e modelli di Qualità della Vita Area 11 - Scienze M-PED/03 - Didattica 3. M-PED/03 - Didattica speciale e storiche, filosofiche, 20 e Pedagogia Speciale apprendimento per le disabilità pedagogiche e sensoriali psicologiche 4. M-PED/03 - Pedagogia e didattica speciale della Disabilità Intellettiva e dei disturbi generalizzati dello sviluppo 5. M-PED/03 - Didattica speciale: approccio metacognitivo e cooperativo M-PED/01 6. Pedagogia della relazione d'aiuto 1 36

Area 12 - Scienze giuridiche Area 06 - Scienze mediche M-PSI/04 - Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione IUS/09 - Istituzioni di Diritto Pubblico 7. M-PSI/04 - Modelli integrati di intervento psico-educativi per la disabilità intellettiva e dei disturbi generalizzati dello sviluppo 8. M-PSI/04 - Psicologia dello sviluppo, dell'educazione e 4 dell'istruzione: modelli di apprendimento 9. IUS/09 - Legislazione primaria e secondaria riferita all'integrazione scolastica MED/39 - Neuro 10. MED/39 - Neuro psichiatria 4 psichiatria infantile infantile Laboratori. Laboratori diversificati per grado di scuola 9 9 - Tirocinio diretto 6 - rielaborazione dell'esperienza personale ed organizzazione delle Tirocinio da svolgersi esclusivamente presso competenze professionali ("dimensione 3 istituzioni scolastiche diversificato per ordine operativa o tirocinio diretto" e e grado di scuola "tirocinio indiretto") 12 - Nuove Tecnologie per 3 l'apprendimento (T.I.C.) Prova finale 3 3 4 3 Crediti Formativi Universitari Lezioni: 1 = 6 ore Laboratori: 1 = 10 ore Tirocinio: 1 = 10 ore Metodologia di conduzione Secondo le indicazioni riportate nello Schema Primo Modulo, nello Schema Secondo Modulo e nello Schema Terzo Modulo del presente Allegato B (Ripartizione in moduli delle attività), ciascun insegnamento può essere erogato in modalità on-line, per un non superiore al 50% dei previsti, unicamente ed esclusivamente per i destinatari di cui al presente decreto. Per i laboratori e per il tirocinio (diretto e indiretto) non è possibile utilizzare la formazione online e neppure la formazione blended.

Riconoscimento dei crediti formativi Non sono previsti riconoscimenti di crediti formativi per gli insegnamenti, per i laboratori e per il tirocinio. Non sono previste eccezioni. Assenze Le assenze sono accettate nella percentuale del 10% di ciascun insegnamento. Il monte-ore di assenza sarà recuperato tramite attività on-line, predisposte dal titolare dell'insegnamento. Per il tirocinio e i laboratori vige l'obbligo di frequenza delle attività previste, senza riduzioni né recuperi. LABORATORI Le attività di laboratorio sono realizzate privilegiando modalità di apprendimento cooperativo e collaborativo, ricerca-azione, apprendimento metacognitivo, attraverso: - lavori di gruppo, simulazioni, approfondimenti, - esperienze applicative in situazioni reali o simulate, - esperienze applicative relative ad attività formative nei settori disciplinari caratterizzanti la classe (gestione del gruppo-classe). Scuola dell'infanzia M-PED/03 9 Metodologie e tecniche per lo sviluppo dell'autonomia personale e 1 sociale, della relazione, della socializzazione e degli apprendimenti M-PED/03 Metodologie e tecniche per la didattica ludica e l'attività manuale 1 M-PED/03 Metodologie e tecniche per lo sviluppo iconica e grafo-motorio 1 M-PED/03 Didattica delle attività espressive e metacognitive 1 M-PED/03 Didattica per le disabilità sensoriali 1 M-PSI/07 Elementi di comunicazione: linguaggi e tecniche comunicative non 2 verbali M-PSI/04 Interventi psico-educativi e didattici con disturbi comportamentali e/o 1 relazionali M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie 1 Scuola Primaria M-PED/03 9 Metodologie e tecniche per l'adattamento dei materiali di studio e per 1 l'attività manuale espressiva M-PED/03 Metodologie e tecniche dell'apprendimento cooperativo e metacognitivo 1 M-PED/03 Didattica per le disabilità sensoriali 1

Didattica speciale: codici comunicativi della educazione linguistica, del M-PED/03 linguaggio scientifico e logico-matematico, delle educazioni e dell'area 3 antropologica M-PSI/07 Elementi di comunicazione: linguaggi e tecniche comunicative non verbali 1 M-PSI/04 Interventi psico-educativi e didattici con disturbi comportamentali e/o 1 relazionali M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie 1 Scuola secondaria di primo grado 9 M-PED/03 Orientamento per la realizzazione del Progetto di Vita 1 M-PED/03 Metodologie e tecniche per l'adattamento dei materiali di studio e 1 per l'attività manuale espressiva M-PED/03 Metodologie e tecniche dell'apprendimento cooperativo e 1 metacognitivo M-PED/03 Didattica per le disabilità sensoriali 1 Didattica speciale: codici comunicativi della educazione linguistica, M-PED/03 del linguaggio scientifico e logico-matematico, delle educazioni e 2 dell'area antropologica M-PSI/04 Interventi psico-educativi e didattici con disturbi comportamentali 1 e/o relazionali M-PSI/07 Elementi di comunicazione: Linguaggi e tecniche comunicative non 1 verbali M-EDF/01 e M- Metodi e didattiche delle attività motorie e sportive 1 EDF/02 Scuola secondaria di secondo grado 9 M-PED/03 Orientamento per la realizzazione del Progetto di Vita; stage scuolalavoro 1 M-PED/03 Metodologie e tecniche per l'adattamento dei materiali di studio 1 M-PED/03 Metodologie e tecniche dell'apprendimento cooperativo e 1 metacognitivo Didattica speciale: codici comunicativi della educazione linguistica, M-PED/03 del linguaggio scientifico e logico-matematico, delle educazioni e 2 dell'area antropologica M-PED/03 Didattica per le disabilità sensoriali 1 M-PSI/04 Interventi psico-educativi e didattici con disturbi comportamentali 1 e/o relazionali M-PSI/07 Elementi di comunicazione: linguaggi e tecniche comunicative non 1 verbali M-EDF/01 e M- Metodi e didattiche delle attività motorie e sportive EDF/02 1 TIROCINIO

Area professionalità Rielaborazione dell'esperienza personale ed organizzazione delle competenze professionali ("dimensione operativa o tirocinio diretto" e "tirocinio indiretto") Tabella 12 Tirocinio diretto 6 Rielaborazione con il tutor coordinatore 3 Tirocinio indiretto Rielaborazione con il tutor dei tirocinanti T.I.C.* 3 Totale 12 Note - Le ore di tirocinio sono calcolate in 60'. Non è previsto riconoscimento di crediti. Tirocinio diretto Il Tirocinio diretto è effettuato presso le istituzioni scolastiche; è seguito dal tutor dei tirocinanti, scelto tra i docenti dell'istituzione scolastica. Le attività di Tirocinio diretto possono prevedere modalità operative basate su "progettualità" proposte dagli Atenei ovvero dalle istituzioni scolastiche. Le progettazioni devono essere coerenti con le finalità del percorso formativo di specializzazione per le attività di sostegno, con particolare attenzione alla crescita professionale del personale scolastico in servizio nelle Istituzioni coinvolte nel processo. Il tutor dei tirocinanti è un docente individuato fra coloro che prestano servizio presso l'istituzione scolastica sede del tirocinio diretto. È individuato sulla base della disponibilità, del curriculum e secondo le priorità di seguito indicate: - docente in servizio con contratto a tempo indeterminato, specializzato per le attività di sostegno, incaricato su posto di sostegno, con non meno di 5 anni di anzianità di servizio su posto di sostegno; - docente in servizio con contratto a tempo indeterminato, specializzato per le attività di sostegno, incaricato su posto comune o disciplinare, con non meno di 5 anni di anzianità di servizio su posto di sostegno (ruolo o pre-ruolo); Tirocinio indiretto Comprende attività di supervisione da parte dei docenti del corso ovvero dei docenti dei laboratori e dei tutor dei tirocinanti, rispettivamente presso gli Atenei e presso le sedi di tirocinio; tali attività riguardano: - rielaborazione dell'esperienza professionale;

- rielaborazione dell'esperienza professionale da un punto di vista personale e psicomotivazionale T.I.C. (Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione) Nelle attività di tirocinio indiretto è compresa un'attività pratica sull'utilizzo delle nuove Tecnologie, applicate alla didattica speciale (TIC), per un di 3, pari a 75 ore complessive, da espletarsi in presenza. Ripartizione in moduli delle attività 1 modulo 2 modulo 3 modulo Pedagogia speciale 6 8 Pedagogia speciale Pedagogia speciale Pedagogia generale 1 2 Modelli di intervento Psicologia dello sviluppo psico-educativo IUS 2 Psicologia dello 2 sviluppo Neuropsichiatria 2 Laboratorio 4 Tirocinio indiretto 1 T.I.C. 2 20 Schema primo modulo IUS Neuropsichiatria Prova finale (preparazione elaborato finale) Laboratorio Tirocinio indiretto T.I.C. Modalità di frequenza On line In presenza Pedagogia speciale 50 % 50 % 6 Pedagogia generale 50 % 50 % 1 IUS 50 % 50 % 2 Psicologia dello sviluppo 50 % 50 % 2 Neuropsichiatria 50 % 50 % 2 Laboratorio - 100 % 4 Tirocinio indiretto - 100 % 1 T.I.C. - 100 % 2 20 2 2 1 3 1 1 20 Tirocinio diretto Laboratorio Tirocinio indiretto Prova finale 6 4 6 1 1 2 20

Schema secondo modulo Modalità di frequenza On line In presenza Pedagogia speciale 50 % 50 % 8 Psicologia dello sviluppo 50 % 50 % 2 IUS 50 % 50 % 2 Neuropsichiatria 50 % 50 % 2 Prova finale (preparazione elaborato finale) - - 1 Laboratorio - 100 % 3 Tirocinio indiretto - 100 % 1 T.I.C. - 100 % 1 20 Schema terzo modulo Modalità di frequenza On line In presenza Pedagogia speciale 50 % 50 % 6 Modelli di intervento psico-educativo 50 % 50 % 4 Tirocinio diretto - 100 % 6 Laboratorio - 100 % 2 Prova finale - 100 % 2 20