I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E d i C A L I T R I. Agli ATTI Sede



Documenti analoghi
Per opportuna conoscenza si invia la circolare in oggetto, affinché tutto il personale segua le disposizioni in essa contenute.

MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONIO DE CURTIS

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Prot. n. 3148/A20d Empoli, 07/09/2013. Oggetto: Aspetti organizzativi, norme comportamentali e prescrizioni in materia di sicurezza.

PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE

LA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO

LE PROVE DI EVACUAZIONE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO

Ai docenti Al DSGA Al personale ATA Al sito web Atti

della SICUREZZA NELLA SCUOLA


ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO

IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI

IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA. corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S.

PROGETTO SICUREZZA ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

Schede sicurezza Lasciare affisse in aula e prelevare in caso di evacuazione A.S

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

VADEMECUM ADDETTI SICUREZZA E PREPOSTI INFORMAZIONI PRELIMINARI PER UN CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE MANSIONI DEGLI ADDETTI ALLA SICUREZZZA

COMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Servizio di Prevenzione e Protezione PIANO DI EMERGENZA

ALLEGATO H MISURE DI MIGLIORAMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO G. FERRARIS Scuola dell Infanzia, Primaria, Secondaria di I Grado Tel Fax

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA IC8 (Approvato dal Consiglio d Istituto nella seduta del 30/06/2015)

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

IMPRESA SICURA s.r.l.

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO VIA A. MANZONI, 1 PREGANZIOL (TV)

NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

7.2 Controlli e prove

PER TUTTI GLI UTENTI DELLA SEDE DI VIA CREMONA, 99-BS NORME COMPORTAMENTALI DEGLI UTENTI CONOSCERE E GESTIRE LE EMERGENZE

ISTITUTO COMPRENSIVO PAVONE CANAVESE Via Vignale n. 2 Pavone Canavese (TO)

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

COMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari

REGOLAMENTO D USO AMBIENTI SCOLASTICI

della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO

Sicurezza sul lavoro domande Test conclusivo

SCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 SEGNALE DI ALLARME: ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI AGLI ALLIEVI

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

LICEO SCIENTIFICO STATALE TITO LUCREZIO CARO Via A. Manzoni, NAPOLI Tel.: fax:

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

INDICAZIONI ESTRATTE DAL PIANO DI EVACUAZIONE aggiornamento 2015

DELL'ATTO DI NOTORIETA'

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE

REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA. Norme di accesso:

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

rischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI

SCHEDA C1. 6 STUDENTI APRI-FILA / CHIUDI-FILA / SOCCORSO. All ordine di evacuazione dell edificio:

SEZIONE 4 IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DI CIASCUNA UNITA OPERATIVA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA

CARENZE EVIDENZIATE E PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO

Istituto Comprensivo Via Sauro Via N. Sauro,30 tel fax VERANO BRIANZA (MB)

Corso di formazione 15 marzo 2013

MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA

due squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato due squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

REGISTRO DI SORVEGLIANZA PERIODICA

RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI

SCHEDA n. 5. Le figure costitutive della sicurezza. 1. Le figure costitutive del D. Lgs. 626/ 94. Contenuti e finalità del D. Lgs , n.

PIANO DI EVACUAZIONE I.C. ALBERTELLI - NEWTON (da esporre nelle aule e da inserire nella busta di plastica nel registro di classe)

Datori di Lavoro LORO SEDI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N 1 ETTORE PAIS SSMM C.F tel. 0789/25420 Via A. Nanni OLBIA

I.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA

Istituto Superiore Magnaghi Viale Romagnosi Salsomaggiore Terme (PR) Tel Fax

INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE

Preparazione Verifica Approvazione

ABC della sicurezza sul lavoro

PIANO DI EVACUAZIONE MODALITA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE

ACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL VERBALE RELATIVO ALLE PROVE DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO ESEGUITE SUI PLESSI

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

LE FIGURE PER LA SICUREZZA

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto

Disposizioni comportamentali in caso di emergenza.

ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

UNIVERSITA DI MESSINA. REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

RSPP - CARATTERISTICHE

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

NORME DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA Procedura Di Evacuazione

Transcript:

I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E d i C A L I T R I C O N S E Z I O N I A N N E S S E D I C A I R A N O, C O N Z A D E L L A C. E S. A N D R E A D I C O N Z A Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria I grado via Pietro Nenni, 1-83045 - Calitri (AV) tel 0827 30063 fax 0827 30063 e-mail: avic85400e@istruzione.it e-mail-pec: avic85400e@pec.istruzione.it sito: www.istitutocomprensivocalitri.gov.it Codice Meccanografico AVIC85400E Codice Fiscale 91005700645 Prot. N 3233 / A6 Calitri, 26 - novembre 2014 Al personale docente I.C. Al personale ATA I.C. Sede Al sito della scuola www.istitutocomprensivocalitri.gov.it Agli ATTI Sede Oggetto: circolare informativa La sicurezza nella Scuola Per opportuna conoscenza si invia la circolare in oggetto, affinché tutto il personale segua le disposizioni in essa contenute. Tutto il personale dell istituto è tenuto al rispetto delle norme di prevenzione, di emergenze e di sicurezza contenute nel presente documento. Invitando tutti alla massima attenzione e scrupolosità nell osservanza delle disposizioni in oggetto, al fine di favorire la propria/altrui sicurezza, si ringrazia per la collaborazione. La Sicurezza nella Scuola Informazioni e Procedure comportamentali in materia di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro 1. NORMATIVE DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n.81 (D.Lgs. 81/08), conosciuto anche come Testo Unico della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Decreto Legislativo del 3 agosto 2009 n.106 (D.Lgs. 106/09) Disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n.81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18.11.2010, recanti indicazioni per la valutazione del rischio da Stress lavoro-correlato. Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 integrante l art. 37 del D.Lgs. 81/08 Ancora in validità per regolamentare la formazione delle squadre antincendio e primo soccorso: Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 (D.M. 10.03.98) Decreto Ministeriale 15 luglio 2003 n.388 (D.M. 388/03) 2. LA SICUREZZA SUL LAVORO: SOGGETTI COINVOLTI E ORGANIGRAMMA PREVENZIONISTICO Tutto il personale (lavoratori) è coinvolto nel sistema della Sicurezza. All interno del personale sono individuati soggetti con ruoli e compiti specifici, così come previsto dalle normative vigenti.

Questi soggetti sono fondamentali per l attuazione delle azioni promosse dal Servizio di Prevenzione e Protezione DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Salvatore A. Di Napoli Responsabile Servizio Prevenzione Protezione: Prof. Vito Antonio Miele Rappresentante Lavoratori Sicurezza: Sig.ra Giovanna Di Cairano Altri soggetti previsti nell Organigramma della Sicurezza: Servizio di Prevenzione e Protezione Addetti al Primo Soccorso Designati secondo l art.18 del D.lgs.81/08, vengono formati attraverso appositi corsi i cui programmi si rifanno al D.M. 388/03. Addetti Antincendio Designati secondo l art.18 del D.lgs.81/08, vengono formati attraverso appositi corsi i cui programmi si rifanno al D.M. 10.03.1998attraverso appositi corsi i cui programmi si rifanno al D.M. 388/03. Preposti Ruoli legati all organizzazione scolastica (non sono oggetto di nomina) secondo quanto previsto dall art.2 del D.Lgs.81/08. Esempio di preposti: coordinatori di plesso, referenti aule speciali/palestra, La Formazione avviene secondo l art.37, comma7 del D.Lgs.81/0 attraverso appositi corsi i cui programmi si rifanno al D.M. 10.03.1998 attraverso appositi corsi i cui programmi si rifanno al D.M. 388/03. In ogni edificio scolastico deve essere presente un organigramma completo dei nominativi riferiti ad ogni soggetto della sicurezza. In sintesi, cosa fa: Il Preposto: D.Lgs.81/08 art.2 comma 1-e) Il preposto, durante lo svolgimento delle proprie attività, ha l obbligo di sovrintendere e vigilare sulla osservanza delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, compresi eventuali dispositivi di protezione collettivi e individuali. Segnala al dirigente scolastico (datore di lavoro) ogni condizione di pericolo di cui è a conoscenza. (art.19 D.Lgs.81/08). L addetto alle emergenze: In caso di emergenza ha il compito di segnalare la situazione alla direzione scolastica, coordinarsi con gli altri componenti della squadra e chiamare i soccorsi (quando occorre). Deve coordinare l evento secondo le procedure apprese nei corsi di formazione e riportate nei piani delle emergenze scolastici. Gli addetti alle emergenze, inoltre effettuano un controllo visivo periodico del materiale contenuto nella cassetta di primo soccorso (es. se è presente tutto il contenuto conforme all elenco ministeriale; se ci sono prodotti scaduti, ecc ) e dell avvenuta manutenzione dei presidi antincendio (es. controllo date nei cartellini degli estintori). Tutto il personale docente e non docente è tenuto a segnalare e comunicare al preposto o alla Direzione dell Istituto eventuali anomalie o problematiche relative alle condizioni di sicurezza e igiene sul lavoro. 3. LA SICUREZZA SUL LAVORO: FINALITA Gli obiettivi fissati dalle normative vigenti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, vengono condivisi dal Servizio di Prevenzione e Protezione e sintetizzati di seguito: Valutazione e monitoraggio dei possibili rischi per l igiene, la salute e la sicurezza Adozione di idonee misure di prevenzione e protezione (individuali e collettive) Rispetto delle misure di prevenzione e protezione adottate Adozione di misure per la gestione delle emergenze (in particolare di primo soccorso e antincendio) I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 2/9

Promozione ed attuazione della formazione (art.37 e sue integrazioni) dell informazione (art.36) e consultazione periodica (art.35) [rif. D.Lgs.81/08.] Diffusione di una cultura della sicurezza 4. LA DOCUMENTAZIONE Negli uffici di Direzione e Segreteria è mantenuta la documentazione obbligatoria prevista dalle normative vigenti, compresa la documentazione richiesta dal Dirigente Scolastico all Ente Locale competente per gli Edifici scolastici. E bene, però che tutto il personale conosca quale documentazione debba essere presente in ogni edificio scolastico: a. Organigramma Prevenzionistico (o della sicurezza) b. Piano delle emergenze e relative procedure comportamentali c. Planimetrie delle emergenze d. Check-list di valutazione salute e sicurezza e. Registro dei controlli e delle manutenzioni (antincendio/impianti) f. Nelle aule speciali : Procedure di utilizzo g. Presso i collaboratori scolastici: Schede di sicurezza dei prodotti utilizzati Questa documentazione dovrà essere mantenuta nello spazio Bacheca Sicurezza (escluso f) e g)) presente in ogni plesso scolastico. 5. I POSSIBILI RISCHI La valutazione dei rischi viene effettuata in relazione alle mansioni svolte dal personale, alle attrezzature e/o sostanze utilizzate. Tutto ciò in riferimento agli ambienti lavorativi (interni od esterni) in cui vengono svolte tali mansioni. Statisticamente, rispetto ad altri settori produttivi, operare o vivere nell ambiente scolastico non comporta elevati rischi per il personale o gli alunni, ciò non toglie che si debba prestare la massima attenzione al rispetto delle misure di prevenzione e protezione adottate dall Istituto. Si tenga presente che i momenti dell attività che comportano maggiore rischio per la sicurezza degli adulti e dei bambini sono i seguenti: ENTRATA ed avvio delle attività didattiche RICREAZIONE o MOMENTI DI GIOCO LIBERO all interno o all esterno degli spazi scolastici Percorrenza di CORRIDOI e SCALE interne o esterne all edificio scolastico Attività nelle AULE SPECIALI, nelle PALESTRE e nei REFETTORI USCITE DIDATTICHE Termine delle attività e conseguente USCITA dalla scuola Fruizione dei bagni da parte dei bambini I collaboratori scolastici adoperino correttamente: Le ATTREZZATURE in uso (manuali o elettriche) Le SOSTANZE CHIMICHE utilizzate (detergenti) Il personale amministrativo: Mantenga una CORRETTA POSTURA durante il lavoro al videoterminale Utilizzi correttamente le ATTREZZATURE in uso (con particolare riferimento a quelle elettriche) 6. PROCEDURE COMPORTAMENTALI GENERALI In questo documento vengono riportate le Procedure di sicurezza generali a cui tutto il personale si deve attenere: Emergenze 1. Il Piano di Emergenza scolastico deve essere presente in ogni edificio scolastico. 2. Il Piano delle Emergenze prevede diverse procedure comportamentali da attuare a seconda del tipo di evento (es. incendio, terremoto, alluvione, ecc ). I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 3/9

3. Tutto il personale in servizio (compresi i supplenti) è tenuto a prendere visione delle procedure comportamentali inserite nel Piano di emergenza scolastico. 4. I docenti hanno l obbligo di diffondere tali informazioni agli alunni. 5. Le esercitazioni di emergenza monitorate e verbalizzate sono quantificate in un minimo di n. 2 per anno scolastico (così come previsto dalle normative vigenti). Si possono comunque prevedere esercitazioni aggiuntive. 6. Le uscite di emergenza non devono essere ostruite da ingombri (arredi o materiali vari) e i dispositivi di apertura antipanico vanno mantenuti integri e ben funzionanti. 7. Tutti i presidi antincendio (estintori, idranti), devono essere visibili, segnalati da apposita cartellonistica e periodicame nte controllati da personale specializzato. 8. Si deve evitare di nascondere gli estintori o di rendere meno agevole il loro utilizzo depositando materiali davanti a loro. 9. Le planimetrie generali dell edificio scolastico, riportanti le vie di fuga sono collocate negli atri e nei corridoi. 10. In ogni aula deve essere presente copia della planimetria con evidenziato il percorso di esodo in caso di emergenza. 11. In caso di emergenza è vietato l utilizzo di ascensori o di montacarichi. 7. INTERVENTI DI PREVENZIONE GENERALE. Tutti i lavoratori sono tenuti a: verificare che le porte lungo le vie di fuga non siano chiuse. Nell istituto la maggior parte sono apribili a spinta, le altre devono essere quotidianamente aperte; tenere libere le aree di passaggio; eventuali ingombri devono essere opportunamente e visivamente segnalati; tenere sgombri gli spazi antistanti le vie di fuga; mantenere in efficienza e pronti all'uso i mezzi antincendio (manichette ed estintori), le cassette di pronto soccorso e i cartelli segnalatori; controllare che tutti i punti luce (prese ed interruttori) non presentino deterioramenti; rendere innocui o eliminare eventuali spigoli vivi; controllare ed eventualmente rimuovere chiodi o sporgenze pericolose all'altezza dei ragazzi; controllare che i termosifoni siano efficienti, anche nella pulizia dei filtri; controllare che i pavimenti non presentino rotture che possono costituire cause di caduta accidentale; verificare la funzionalità e l'idoneità degli attrezzi ginnici e dei giochi all'aperto. Tutte le deficienze, le anomalie dei dispositivi di sicurezza, i guasti alle strutture ed alle apparecchiature, nonché le condizioni di pericolo di cui si viene a conoscenza devono: 1. essere subito segnalati con appositi accorgimenti e, se necessario, essere messi in sicurezza mediante segregazione; 2. essere comunicati alla segreteria che provvederà ad inoltrare le richieste di intervento all'ufficio Tecnico del Comune competente. In particolare i collaboratori scolastici impegnati nelle operazioni di pulizia e di sistemazione dei materiali, avranno cura di: riporre i detersivi in luoghi non accessibili agli alunni; spalancare le finestre quando gli alunni lasciano le aule e dopo aver usato prodotti di pulizia; rimuovere dalle aule, al termine della giornata, materiali infiammabili (cestini pieni di carta, polistirolo, legno, ) non mescolare mai sostanze usate per la pulizia (candeggina con acidi e derivati di ammoniaca); usare i dispositivi di protezione individuali (principalmente guanti) e scale regolamentari (non sedie o altri oggetti); lavare i pavimenti dal punto più lontano verso la porta senza camminare sul bagnato; durante l operazione si consiglia l utilizzo di scarpe idonee al lavoro che si sta svolgendo; evitare ogni accumulo di materiale alla rinfusa in sgabuzzini, sotterranei, archivi; i materiali devono essere riposti ordinatamente in modo da consentire facile ispezionabilità (eventuali scaffalature devono essere posizionate fino a un max di 0,6 m dal soffitto con passaggi di larghezza non inferiore a 0,90 m); I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 4/9

Il personale che utilizza il videoterminale deve alternare il lavoro a videoterminale con altri compiti. Tutto il personale (docente ed ATA) non può accedere alle cucine delle mense. 8. INFORTUNI ALUNNI In caso di infortunio ad alunni si segue la procedura di seguito riportata: 1. prestare i primi soccorsi con l aiuto degli operatori appositamente incaricati (figure sensibili). In caso di perdita di sangue e/o di altri liquidi organici è fatto obbligo di utilizzare guanti monouso; 2. se necessario, trasportare l'alunno al Pronto Soccorso mediante ambulanza; 3. avvertire immediatamente i genitori dell'alunno o altri parenti reperibili; 4. informare dell'accaduto l'ufficio di Segreteria della Scuola; 5. presentare tempestivamente alla segreteria una relazione scritta sull'accaduto, evidenziando dinamica, eventuali testimoni e soccorsi prestati; 6. richiedere alla famiglia il certificato rilasciato dal Pronto Soccorso per l'assicurazione e/o per la denuncia INAIL. I docenti e il personale ATA designati come figure sensibili sono tenuti a verificare le scorte di materiale sanitario e segnalare, con congruo anticipo, all'ufficio di Segreteria, le eventuali carenze. 9. INFORTUNI ADULTI Gli infortuni ai docenti e al personale ATA sul luogo di lavoro o in itinere devono essere comunicati immediatamente alla Segreteria in forma scritta. La denuncia deve contenere: generalità dell infortunato, giorno e ora dell infortunio, cause e circostanze anche in riferimento ad eventuali deficienze di misure igieniche e di prevenzione, natura e sede della lesione, rapporto con le cause denunciate, nome e cognome e indirizzo di eventuali testimoni. L Ufficio di Segreteria deve provvedere a segnalare gli infortuni, con prognosi superiore a tre giorni, alla Pubblica Sicurezza e all'inail entro 48 ore dalla denuncia del dipendente. 10. USO DEI SUSSIDI DIDATTICI La scuola è responsabile della integrità e della conformità dei sussidi didattici utilizzati dagli alunni. In generale l utilizzo di attrezzi sportivi, dei sussidi didattici e di altro materiale a scopo didattico va rapportato all'autonomia ed alle abilità maturate dagli alunni. Si raccomanda tuttavia di evitare l'uso improprio e non controllato di attrezzi, di sussidi, di materiali e di sostanze. Durante le attività manuali ed artistiche è fatto obbligo di adoperare sostanze atossiche. In particolare per quanto riguarda l utilizzo di apparecchiature elettriche è necessario: controllare che non vi siano cavi, spine, prese di corrente ed altri particolari elettrici senza opportuna protezione o con parti deteriorate; verificare la presenza del marchio IMQ (o CE o analogo) e spina con messa a terra (tre spinotti, spina tonda tedesca o a due spinotti con simbolo doppio quadrato); dismettere apparecchiature non a norma; evitare l utilizzo di adattatori; le norme di sicurezza ne ammettono solo un uso saltuario; vietare il collegamento tra due spine o collegamenti di fortuna; è opportuno impiegare ciabatte col marchio IMQ anziché spine doppie; ricorrere a prolunghe solo se strettamente necessario e lontano dagli alunni. La prolunga deve essere provvista del marchio IMQ; evitare di toccare le apparecchiature elettriche con le mani bagnate o in presenza di pavimento bagnato; I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 5/9

disinserire le spine dalle prese afferrando l'involucro esterno e non il cavo; non inserire mai le estremità di conduttori nudi negli alveoli delle prese; disinserire la spina solo dopo aver spento lo strumento dal suo interruttore; non permettere l utilizzo di apparecchiature elettriche agli alunni, specie se piccoli; spegnere le apparecchiature al termine dei lavori o quando si prevedono lunghe pause di inattività. La progettazione delle attività motorie deve tener conto, oltre dell età, dell autonomia e dello stato fisico degli alunni, anche degli spazi a disposizione e delle loro caratteristiche. In ogni caso il docente è tenuto a vigilare sullo spazio a disposizione per l attività motoria e a segnalare agli allievi eventuali fonti di pericolo. 11. PREVENZIONE DAL RISCHIO DI FUOCO I sussidi ed i materiali di facile consumo devono essere conformi alla normativa vigente in materia igienico-sanitaria e di sicurezza. Tale norma vale anche per ogni sussidio e materiale utilizzato a scuola, ancorché di proprietà privata o fornito alla scuola dalla famiglia. E' vietato usare stufe elettriche o riscaldatori con resistenze a vista, fornelli o stufe a gas, fiamme libere, stufe a kerosene, tranne nei luoghi all'uopo destinati. E possibile tenere liquidi infiammabili (utilizzati per esigenze igienico -sanitarie o per attività didattiche) solo in quantità strettamente necessaria (non superiore a venti litri per ogni edificio scolastico); tale materiale deve essere custodito in armadio metallico chiuso a chiave e dotato di bacino antisversamento; nei locali dove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili è comunque vietato fumare (divieto rigorosamente espresso per l'intero edificio) ed usare fiamme libere. Le bombolette spray contenenti sostanze infiammabili devono essere conservate lontano dalle fonti di calore (raggi del sole o termosifoni). 12. IGIENE, SICUREZZA e PREVENZIONE E vietato conservare alimenti all interno delle aule scolastiche Durante lo svolgimento delle mansioni lavorative di riordino e pulizia degli ambienti scolastici è vietato il consumo di cibi e bevande Gli spogliatoi del personale non docente devono essere mantenuti in ordine evitando di inserire oggetti o materiali non pertinenti all uso e chiusi a chiave. Sulle porte di tutti i depositi e locali in uso al personale non docente, deve essere affisso un cartello riportante la dicitura Riservato al Personale Si devono eliminare fornelletti o piastre elettriche e controllare che i quadri elettrici siano chiusi a chiave e inaccessibili alle persone non autorizzate. E obbligatorio rispettare il divieto di fumo, così come segnalato da apposita cartellonistica. Non possono essere somministrati farmaci agli alunni se non dietro espressa autorizzazione del medico scolastico. E assolutamente vietato tenere farmaci all interno di armadi, o cassetti presenti nelle aule. Nei casi specifici, ove, in accordo col medico scolastico è necessario somministrare farmaci a bambini affetti da particolari patologie, la conservazione dei farmaci o dei presidi medici va effettuata attraverso appositi armadietti/cassetti chiusi a chiave. Curare l igiene anche dei locali che rimangono chiusi a lungo come ripostigli, archivi, ecc. Differenziare lo stoccaggio dei materiali (es: i detersivi non possono essere conservati insieme a stoviglie, ecc.) Nelle operazioni di pulizia non miscelare mai prodotti diversi poiché potrebbero svilupparsi fumi tossici e/o reazioni pericolose. Durante le operazioni di pulizia dei locali, segnalare con apposito cartello i pavimenti bagnati o scivolosi. Le aule didattiche non devono essere sovraffollate da arredi eccessivi (ad esclusione dei banchi e della cattedra). Si ricorda infatti che troppi arredi limitano lo spazio netto disponibile per ogni alunno. Eliminare dalla parte sovrastante degli scaffali e armadi presenti nelle aule, atri e corridoi, materiali quali scatoloni, imballaggi, vasi, ecc... Controllare che tutti gli arredi e le scaffalature pesanti siano fissate ed adeguatamente ancorate alla parete I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 6/9

Controllare la stabilità degli arredi posti nei corridoi. Eliminare materiali inutilizzati e attrezzature obsolete. Controllare che l abbigliamento degli alunni non sia fonte di potenziale rischio (es. scarpe slacciate) Controllare che il materiale scolastico sia trasportato in uno zaino di peso non eccessivo e che le mani risultino libere, per proteggersi in caso di caduta (porre molta attenzione nella salita e discesa delle scale) Nei locali scolastici, con esclusione della palestra, evitare il transito di corsa, specialmente percorrendo le scale Non assegnare ai bambini incarichi pericolosi (es. trasporto di pesi o di bevande calde). In cortile assicurare la massima sorveglianza, distribuendola in più zone. Non permettere che si svolgano giochi di movimento in prossimità di parti a rischio (vetri, spigoli ). Nella predisposizione dell ambiente, calcolare bene i volumi occupati dalle finestre e dalle porte aperte, prevedendo comunque idonei spazi di transito. Non eseguire lavori chinati alle finestre se queste prima non sono state chiuse. Non permettere agli alunni di sporgersi dalle finestre e tanto meno di sedersi sui davanzali. Tenere i cassetti chiusi per evitare spigoli sporgenti Non usare i cassetti aperti come base di appoggio. Controllare frequentemente lo stato degli arredi per evitare che schegge, crepe o viti che sporgendo possano costituire pericolo. Non permettere che vengano appesi allo schienale delle sedie gli zaini o altri materiali pesanti che possano sbilanciarle. Gli zaini non vanno comunque messi in posizioni tali da costituire intralcio per gli spostamenti. Nelle attività è vietato utilizzare utensili pericolosi (es. punteruoli o simili) Occorre evitare che si svolgano giochi di movimento in prossimità dei termosifoni non protetti 13. PREVENZIONE DEL RISCHIO DA ELETTRICITA Non eseguire mai riparazioni su impianti elettrici o attrezzature: queste operazioni saranno eseguite da personale autorizzato. Non usare mai riduttori che permettano il collegamento di spine grandi con spine piccole Non usare spine multiple Non toccare mai con le mani bagnate gli apparecchi in tensione, le prese e le spine. Le prese a più uscite parallele (ciabatte) non debbono poggiare sul pavimento, devono essere dotate di apposito interruttore; non si devono usare più di tre uscite e, comunque, il carico totale non deve essere superiore a 1000 W. Non inserire le prese a spina di tipo Schuko (rotondo) in prese di tipo piatto, in quanto il collegamento a terra sarebbe interrotto. L uso delle prolunghe deve essere considerata una soluzione temporanea (quella definitiva richiede che il numero e la collocazione delle prese sia adeguato alle reali esigenze), in ogni caso le prolunghe devono essere dotate di marchio IMQ, la spina a capo deve essere larga. La prolunga deve essere srotolata in tutta la sua lunghezza e bisogna prestare attenzione al percorso (lontano da fonti di calore e disposto in modo da non dare intralcio al passaggio). Spegnere gli apparecchi elettrici prima di disinserire la spina. Non estrarre mai la spina agendo sul filo, ma assicurare con una mano la presa per evitarne la fuoriuscita e staccare la spina tenendone il corpo con l altra mano. Controllare frequentemente lo stato di deterioramento di prese, spine e cavi, nel caso di anomalie, segnalare al preposto. Utilizzare solamente gli apparecchi in dotazione alle scuole. L utilizzo di altri apparecchi deve essere autorizzato dalla Direzione dell Istituto. 14. GESTIONE EMERGENZE Il Personale ATA - Collaboratori Il personale ATA verifica, prima dell'accesso degli allievi, la praticabilità delle vie di fuga segnalando immediatamente le eventuali I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 7/9

anomalie al RGE In caso di emergenza il personale non coinvolto in altre operazioni connesse al Piano di Emergenza ed Evacuazione deve (salvo differenti disposizioni del RGE che vadano a modificare le procedure prefissate dal piano): Raggiungere la postazione di lavoro assegnata Chiudere le finestre dei corridoi di Piano Verificare l'assenza di persone nei locali servizi provvedendo alla chiusura di porte e finestre Indirizzare verso la più vicina uscita le eventuali persone presenti (genitori, fornitori, ecc.) salvo che l emergenza non imponga di rimanere all interno. Mettere in sicurezza le apparecchiature in uso (carrelli pulizie ecc.) In caso di evacuazione deve (salvo differenti disposizioni del RGE che vadano a modificare le procedure prefissate dal piano): Interrompere le attività Lasciare gli oggetti personali Chiudere la porta alle proprie spalle, verificata l'assenza di persone all'interno del locale Verificare, ove praticabile in sicurezza, l'assenza di persone nei locali e servizi di pertinenza raccogliendo (intervallo ecc.) i registri di classe Collaborare con gli insegnanti nelle operazioni connesse alla evacuazione del Piano assegnato Raggiungere l'area di Raccolta Assegnata (il collaboratore c/o Guardiania-Ingresso acquisisce il modulo evacuazione personale ATA e le chiavi di apertura dei cancelli esterni) Il Personale Docente Il personale docente presente nelle classi mantiene il controllo della classe di sua competenza durante tutte le operazioni dell'emergenza. In caso in cui la causa dell'emergenza sia chiara (evento sismico, nube tossica, emergenza elettrica, incendio nelle vicinanze dell'aula ecc.) il personale docente farà sì che tutte le misure di autoprotezione già note siano adottate dagli alunni, attendendo disposizioni da parte del RGE. In caso di pericolo imminente per la vicinanza della fonte il docente può decidere l'immediato allontanamento della classe. In caso vi siano infortunati o feriti il docente responsabile avverte immediatamente il RGE. I docenti facenti parte della squadra di emergenza verranno sostituiti, per quanto praticabile, nelle operazioni previste a carico del docente della classe. In caso di evacuazione il personale docente deve (supportato, se necessario, dal personale individuato per la evacuazione di alunni disabili): prendere il registro delle presenze (in caso di classi smistate i docenti si riuniranno con i rispettivi gruppi di alunni in prossimità del Responsabile Area di Raccolta al fine di facilitare il ricongiungimento della classe e le successive operazioni di verifica presenze) guidare la classe col sussidio degli alunni aprifila (designato o primo in elenco presente) e serrafila (designato o ultimo in elenco presente) alla zona di raccolta controllando la chiusura della porta della propria classe fare l appello e provvedere alla compilazione del MODULO DI EVACUAZIONE che, salvo differenti indicazioni, verrà archiviato c/o il registro di classe attenersi alle istruzioni del RGE nel caso in cui vi siano degli imprevisti che vadano a modificare le procedure prefissate dal piano. Il personale docente non impegnato nelle classi si mette immediatamente a disposizione del RGE. 15. RAPPORTI CON GLI ENTI COMPETENTI E SEGNALAZIONI Secondo quanto stabilito dalle normative vigenti, la Direzione di un Istituto di Istruzione Pubblica, si configura gestore dell attività scolastica e ha l obbligo di segnalare all Ente locale di competenza (proprietario degli edifici) le anomalie relative alla struttura dei plessi scolastici. Il Servizio di Prevenzione e Protezione dell Istituto e funzionari tecnici incaricati dai Comuni di Calitri, Cairano, Conza e S. Andrea, svolgono periodici sopralluoghi presso gli edifici scolastici allo scopo di rilevare possibili anomalie e pianificare interventi risolutivi. I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 8/9

Per ottimizzare il sistema sicurezza, si ricorda che è preciso dovere di tutto il personale docente e non docente in servizio nelle diverse scuole segnalare, alla Dirigenza scolastica, i problemi eventualmente riscontrati durante il quotidiano svolgersi delle attività. In particolare si ponga attenzione ai seguenti aspetti: STRUTTURA (interna ed esterna) IMPIANTI ORGANIZZAZIONE delle attività Modalità di segnalazione: INDIVIDUAZIONE DEL PROBLEMA SEGNALAZIONE VERBALE O SCRITTA AL PREPOSTO COMUNICAZIONE SCRITTA ALLA DIREZIONE SCOLASTICA Il Dirigente scolastico prende in carico la problematica e la verifica insieme al SERVIZIO DI PREVENZIONE PROTEZIONE Se necessario SEGNALAZIONE/RICHIESTA DI ADEGUAMENTO ALL ENTE LOCALE DI COMPETENZA Il Servizio di Prevenzione e Protezione dell Istituto Comprensivo di Calitri ha sede presso la sede della Dirigenza scolastica di via P. Nenni n. 1 Calitri (Av). Si riunisce periodicamente (una o due volte all anno), secondo le modalità stabilite dall art.35 del D.Lgs. 81/08. Formalmente: tutto il personale è tenuto a utilizzare le presenti disposizioni come strumento di informazione (art.36, D.lgs.81/08) in adempimento agli obblighi di ogni lavoratore (art.20, D.lgs.81/08). Concretamente: ci auguriamo che le indicazioni contenute nella presente informativa vengano condivise e rispettate con l obiettivo di contribuire alla realizzazione di un ambiente di lavoro e di vita più sicuro e protetto per tutti. Il Servizio di Prevenzione e Protezione In adempimento all art. 36 del D.Lgs.81/08, comma 1 IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. Salvatore A. Di Napoli ) Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell art.3 co.2 del D.lgs n.39/93 I. C. S. Calitri ( Av) - Pagina 9/9