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Istituto Comprensivo PIERO GOBETTI Via L. Gatti 18-10098 Rivoli (TO) Tel. 0119587969 - Fax 0119564348 E-mail I.C.: TOIC8A800L@istruzione.it sito: www.gobettirivoli.gov.it C.F. 95626120018 PROTOCOLLO di ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI IL COLLEGIO DEI DOCENTI VISTO il R.D. 4/05/1925, art. 14 VISTA la Costituzione VISTA la Dichiarazione dei diritti del fanciullo proclamata dall ONU VISTA la legge 23/08/88 n. 400, art. 17, comma 1, in cui..sono dettate le disposizioni di attuazione... delle modalità di realizzazione di specifici progetti nazionali e locali, con particolare riferimento all attivazione di corsi intensivi di lingua italiana e dei criteri per l adattamento dei programmi di insegnamento". VISTA la legge 6/03/98 n. 40, art. 36 che ribadisce non solo il diritto alla scuola per tutti, ma l obbligo all inserimento scolastico dei minori stranieri presenti nel territorio VISTO il D.P.R. 31/08/99 n. 394, art. 45 in cui si indica che i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica salvo che la Commissione Accoglienza deliberi l'iscrizione ad un altra classe VISTO il D.P.R. 31-8-99 n. 394, art. 45, comma 4: "Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento..." VISTE la C.M. 1/3/06 n. 24 del Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Dipartimento dell'istruzione- Direzione Generale per lo studente- Ufficio per l'integrazione degli alunni stranieri: Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri in cui si fa riferimento alle modalità di valutazione e di certificazione degli alunni stranieri, in particolare dei neo - arrivati, DELIBERA all unanimità (verbale n. 5 del 14/03/17, delibera n. 11/2) IL PROTOCOLLO di ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI dell Istituto Comprensivo Piero Gobetti di Rivoli Autore S.M.S. "P.Gobetti" Rivoli - Protocollo ACCOGLIENZA alunni STRANIERI 1

INDICE DEL DOCUMENTO 1. Introduzione 2. Commissione di accoglienza alunni stranieri 3. Prima fase di accoglienza iscrizione prima conoscenza 4. Inserimento nella classe criteri di inserimento nelle classi prima accoglienza in classe 5. Compiti del team docente 6. Valutazione 7. Collaborazione con il territorio 1. INTRODUZIONE Il Protocollo d Accoglienza è un documento inserito nel P.T.O.F. che prevedela costituzione di una Commissione di Accoglienza, con l obiettivo di predisporre e organizzare le procedure che la nostra scuola intende mettere in atto riguardo l iscrizione e l inserimento degli alunni stranieri. Tale documento si propone di facilitare l'ingresso nel sistema scolastico e sociale di ragazzi e ragazze di altra nazionalità, sostenendoli nella fase di adattamento al nuovo contesto, favorendo un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni, in modo da prevenire e rimuovere eventuali ostacoli alla piena integrazione eda individuare le risorse necessarie alla realizzazione di tali obiettivi. Il protocollo d'accoglienza delinea prassi condivise di carattere (ordine): 1. Amministrativo burocratico informativo, riguardanti l'iscrizione e l'inserimento a scuola degli alunni stranieri 2. Comunicativo relazionale, atto a puntualizzare i compiti e i ruoli degli operatori scolastici, nonché le fasi dell'accoglienza dell allievo e della sua famiglia nella scuola 3. Educativo didattico, relativo all'assegnazione della classe, all insegnamento dell'italiano come seconda lingua, ai criteri di adattamento dei programmi di insegnamento. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate. Compito di tutti i docenti che operano nella scuola è la ricerca e il mantenimento di climi relazionali caratterizzati da apertura, rispetto reciproco, dialogo e accoglienza. Autore S.M.S. "P.Gobetti" Rivoli - Protocollo ACCOGLIENZA alunni STRANIERI 2

2. COMMISSIONE DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI La Commissione di accoglienza alunni stranieri è formata dal Dirigente Scolastico, dal Vicario, dal docente referente individuato dal Collegio Docenti e dai Coordinatori delle classi in cui siano presenti alunni di nuovo inserimento o con problematiche da affrontare. Ha il compito di: seguire le varie fasi dell inserimento degli alunni di recente immigrazione a partire dal momento della richiesta di iscrizione a scuola promuovere l attuazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterne e spazi adeguati e facilitando, dove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti che tengono il corso di alfabetizzazione predisporre schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di altre abilità con la collaborazione dei dipartimenti disciplinari curare la raccolta di documentazione relativamente ai processi di integrazione attivati, creare una bibliografia ragionata sulle tematiche dell integrazione I materiali saranno conservati presso l Ufficio di Presidenza e saranno consultabili in qualsiasi momento 3. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA L ISCRIZIONE L iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza dell alunno straniero e della sua famiglia. La Segreteria ha il compito di: raccogliere documenti e/o autocertificazioni relativi alla precedente scolarità fissare un primo incontro tra famiglia e Dirigente Scolastico iscrivere l alunno utilizzando la modulistica bilingue (obiettivo da raggiungere) fornire ai genitori modulistica bilingue per facilitare loro la comunicazione con gli insegnanti (obiettivo da raggiungere) MATERIALE Presentazione della scuola tradotta in più lingue Autore S.M.S. "P.Gobetti" Rivoli - Protocollo ACCOGLIENZA alunni STRANIERI 3

LA PRIMA CONOSCENZA È gestita dalla Commissione d Accoglienza formata dal Capo d Istituto e da alcuni docenti che raccoglierà informazioni sul bambino, sulla sua storia scolastica, sulle sue competenze linguistiche, e sul progetto migratorio del nucleo familiare attraverso un colloquio approfondito con l alunno e con la famiglia stessa eventualmente con l aiuto di un mediatore culturale. Verranno fornite informazioni sull organizzazione della scuola, sul materiale minimo indispensabile e si farà presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia. Tutti i dati raccolti saranno forniti al team docente che accoglierà il nuovo iscritto. 4. INSERIMENTO NELLA CLASSE Fra l atto formale dell iscrizione e l effettivo inserimento in classe intercorrerà un lasso di tempo (max. 4 giorni) che permetterà di curare l inserimento stesso (scambio di informazioni, accordi con il team docente, preparazione della classe, individuazione delle risorse docenti per il corso di alfabetizzazione...). CRITERI DI INSERIMENTO NELLE CLASSI La scelta della classe da parte del Capo di Istituto, sentita la Commissione Formazione classi e gli insegnanti interessati, deve essere effettuata tenendo conto di: età anagrafica dell alunno ordinamento degli studi del Paese di provenienza accertamento di competenze ed abilità aspettative familiari emerse dal colloquio la scelta della sezione tiene inoltre conto di: numero di alunni per classe presenza di altri alunni stranieri eventuali problematiche rilevanti già esistenti. MATERIALE: traccia di primo colloquio con la famiglia raccolta aggiornata di schede informative sui sistemi scolastici di altri Paesi PRIMA ACCOGLIENZA IN CLASSE Si sottolinea l importanza della prima accoglienza di un alunno straniero nella classe, specialmente se arriva in corso d anno, al fine di creare rapporti di collaborazione da parte dei compagni, che devono sentirsi protagonisti del processo di integrazione. La commissione individuerà i più opportuni percorsi facilitati di inserimento: orario flessibile, eventuali discipline da privilegiare o da ridurre, necessità di corsi integrativi in alcune materie, inserimento in laboratori di lingua italiana, inserimento in altre classi per colmare lacune evidenti di preparazione, priorità formative su cui convergere. Fornirà modalità di semplificazione linguistica. Autore S.M.S. "P.Gobetti" Rivoli - Protocollo ACCOGLIENZA alunni STRANIERI 4

5. COMPITI DEL TEAM DOCENTE: Il Coordinatore del Consiglio di Classe coordinerà la fase di accoglienza, manterrà i contatti con la Commissione Stranieri e cercherà di favorire e facilitare il dialogo con la famiglia informando del percorso predisposto dalla scuola per l alunno. La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione: la lingua è trasversale a tutte le discipline. Si specifica, inoltre, che l alunno è inserito in una classe, pertanto è affidato alla classe e all intero consiglio di classe, non ad un unico insegnante. Il team docente ha, quindi, il compito di: favorire l inserimento dell alunno straniero nella classe - informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa - dedicando il tempo necessario ad attività di benvenuto e conoscenza - individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor (compagno di viaggio) dell alunno straniero rilevare i bisogni specifici di apprendimento individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione programmare il lavoro con gli insegnanti che seguono l alunno straniero per l apprendimento della lingua italiana valorizzare la cultura di tutti i componenti della classe 6. VALUTAZIONE La norma non accenna alla valutazione degli alunni stranieri,ma date le norme previste dal DPR n 394/99, art. 45, comma 4 ("il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi d insegnamento "), è possibile prevedere un adattamento dei percorsi formativi alle reali e specifiche esigenze degli alunni. Ciò comporta un adeguamento della valutazione, anche in considerazione degli orientamenti espressi in circolari e direttive, atti a sottolineare l'attenzione ai percorsi personali degli alunni. Per il Consiglio di classe che deve valutare gli alunni stranieri inseriti nel corso dell'anno scolastico - per i quali i percorsi personalizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto curricolare - diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella "certificativa", si prendono in considerazione il percorso dell'alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l'impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. Per il Consiglio di classe che deve valutare gli alunni stranieri inseriti nel corso dell'anno scolastico - per i quali i percorsi personalizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto curricolare - diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli Autore S.M.S. "P.Gobetti" Rivoli - Protocollo ACCOGLIENZA alunni STRANIERI 5

esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella "certificativa", si prendono in considerazione il percorso dell'alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l'impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. Nelle materie i cui contenuti sono più discorsivi e presentano maggiori difficoltà a livello linguistico (come scienze, storia, educazione tecnica teorica, geografia, letteratura ) qualora, alla fine del primo quadrimestre, gli alunni non abbiano raggiunto competenze linguistiche sufficienti ad affrontare l apprendimento di contenuti anche semplificati, e pertanto non possano essere valutati, si potrà mettere Non Classificato sulla scheda di valutazione, spiegandone poi le motivazioni a verbale oppure scrivendo esplicitamente : non viene valutato perché è nella prima fase di alfabetizzazione. Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curriculari, essi dovranno essere opportunamente selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili e semplificati, in modo da permettere almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione stabilita dal consiglio di classe. Nel caso in cui gli alunni stranieri abbiano una buona conoscenza di una lingua straniera condivisa da un docente del Consiglio di Classe, essa, almeno in un primo tempo, potrà essere utilizzata come lingua veicolare per l acquisizione dei contenuti e l esposizione degli stessi, previa la predisposizione di opportuni materiali. Le competenze raggiunte dall'alunno non italofono saranno anche valutate, sia nelle fasi intermedie che nelle fasi finali, utilizzando parametri diversificati rispetto al resto della classe, tenendo presente che alcuni fattori generali (emotivi, motivazionali, cognitivi) influiscono anche sull'apprendimento della seconda lingua. Le prove di verifica degli alunni stranieri saranno quindi congrue alla programmazione svolta: occorrerà graduare le prove stesse dichiarando gli obiettivi minimi previsti per gli alunni stranieri che hanno seguito percorsi didattici personalizzati. Per le prove d esame occorrerà individuare i criteri essenziali per la conduzione del colloquio in relazione al candidato e alla programmazione attuata Nell arco dell anno i docenti del Consiglio di classe unitamente al docente di Italiano come L2 rileveranno i progressi, le eventuali difficoltà e coordineranno gli interventi di miglioramento. 7. LA COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO Per promuovere la piena integrazione dei bambini/ragazzi nel più vasto contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni, luoghi d'aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con le Amministrazioni locali, per costruire una rete d'intervento che rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell'accoglienza e dello scambio culturale, in un'azione strettamente sinergica. In quest ottica la Commissione Accoglienza si impegna a: contattare le associazioni di volontariato che operano nel territorio anche alla ricerca di un possibile aiuto per l insegnamento della Lingua Italiana ai ragazzi e alle loro famiglie attivare collaborazioni con le Amministrazioni locali per costruire percorsi comuni di formazione e per proporre servizi ed esperienze comuni. Autore S.M.S. "P.Gobetti" Rivoli - Protocollo ACCOGLIENZA alunni STRANIERI 6