Moto Club di Pergine Valsugana. Inventario della documentazione (1960-1962) a cura di Giuliana Campestrin



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Moto Club di Pergine Valsugana. Inventario della documentazione (1960-1962) a cura di Giuliana Campestrin Comune di Pergine Valsugana 2013

Abbreviazioni e sigle: ACP = Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana art./artt. = articolo/i ASD = associazione sportiva dilettantistica cc. = carte CONI = Comitato olimpico nazionale italiano CRAL = Circolo ricreativo assistenza lavoratori D.lgs. = decreto legislativo DPR = decreto del Presidente della Repubblica FMI = Federazione motociclistica italiana MC = Moto club n. = numero n.n. = non numerate seg. = seguenti s.m. = successive modificazioni L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Le schede sono state compilate secondo le norme di Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati, Trento, 2006. 1

Albero delle strutture Carte del Moto Club di Pergine Valsugana, 1960-1962 "Corrispondenza", 1960-1962 Albero dei soggetti produttori Moto Club di Pergine Valsugana, Pergine Valsugana, 1926-2

Ente Moto Club di Pergine Valsugana 1926 - Luoghi All'epoca della sua ricostituzione nel 1959 il Moto Club aveva sede a Pergine Valsugana presso il bar "Al Pilota" (Via Crivelli, 4). Attualmente l'associazione ha sede legale a Pergine Valsugana presso l'edificio dell'ex Pretura in via Tre Novembre, 3. Forme parallele del nome Moto club Pergine Moto club Pergine Valsugana Altre forme del nome Moto Club "Centauri perginesi" (1959-1962) Archivi prodotti Fondo Carte del Moto Club di Pergine Valsugana, 01/01/1960-31/12/1962 Storia Il Moto Club di Pergine Valsugana fu ricostituito il I luglio 1959 a Pergine Valsugana con sede presso il bar "Al Pilota" in Via Crivelli, 4. Al momento l'associazione contava 77 soci. Dal registro della Federazione motociclistica italiana (FMI) il Moto Club di Pergine vi risulta tuttavia iscritto già dal 1926 con tessera n. 317. Nella seduta generale straordinaria dei soci del 15 gennaio 1951 ne fu approvato lo statuto, poi ridefinito il 27 novembre 1988 e tuttora in vigore. Il sodalizio si sosteneva economicamente con i proventi delle tessere di iscrizione, i contributi della FMI e gli utili ricavati dalle manifestazioni organizzate dal club. Il Moto Club, iscritto pure nel registro delle associazioni comunali, è ancora attivo e gestisce la pista comunale di motocross Croz del cius nei pressi della frazione di Canezza. Condizione giuridica Associazione sportiva dilettantistica. L'associazione o società sportiva dilettantistica è un ente associativo, ovvero una particolare categoria di enti non commerciali che perseguono, in forma associata, finalità di interesse generale considerate meritevoli di tutela. Esse non hanno scopo di lucro, sono affiliate alle federazioni sportive nazionali o alle discipline sportive associate o agli enti di promozione sportiva e svolgono attività sportiva dilettantistica definita nell'ambito della normativa regolamentare degli organismi federali cui l'associazione è affiliata. Il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) è l'unico ente certificatore dell'effettiva attività sportiva svolta dalle società e associazioni sportive dilettantistiche e pertanto l'art. 7 della legge 27.07.2004, n. 186 prevede che le disposizioni di natura fiscale e tributaria di cui ai commi 1, 3, 5, 7, 8, 9, 10, 11 e 12 dell'art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 e s.m., si applicano alle società e associazioni in possesso del riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal CONI, quale garante dell'unicità dell'ordinamento sportivo nazionale (D.lgs. 23.07.1999, n. 242, art. 5, comma 1). Il CONI trasmette annualmente al Ministero dell'economia e delle finanze - Agenzia delle Entrate l'elenco delle società e associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi. Tali associazioni possono configurarsi in: a) associazione sportiva priva di personalità giuridica disciplinata dagli artt. 36 e seg. del codice civile; 3

b) associazione sportiva con personalità giuridica di diritto privato ai sensi del regolamento di cui al DPR 10.02.2000, n. 361; c) società sportiva di capitali o cooperativa costituita secondo le disposizioni vigenti, ad eccezione di quelle che prevedono le finalità di lucro. Per godere dei benefici fiscali previsti dalla normativa vigente (in particolare il Testo unico delle imposte sui redditi, artt. 143 e 148), l'associazione sportiva dilettantistica (ASD) deve rispettare i seguenti requisiti: - divieto di distribuire utili o capitale durante la vita dell'associazione; - inserimento dell'indicazione "sportiva dilettantistica" nella denominazione sociale; - obbligo di devolvere il patrimonio residuo, in caso di scioglimento dell'associazione, a enti con finalità sportive, sentito l'apposito organismo di controllo; - disciplina uniforme del rapporto associativo; - divieto di soci temporanei; - obbligo di redigere e approvare un rendiconto economico e finanziario; - libera eleggibilità degli organi amministrativi e principio del voto singolo; - divieto per gli amministratori di ricoprire cariche del medesimo genere in altre società o associazioni sportive dilettantistiche; - criteri di ammissione ed esclusione degli associati e idonee forme di pubblicità delle convocazioni, delle delibere e dei bilanci; - intrasmissibilità della quota e sua non rivalutabilità. Funzioni, occupazioni e attività Il Moto Club di Pergine Valsugana svolge attività di tipo sportivo e agonistico nell'ambito del motociclismo. In particolare, negli anni Sessanta, organizzava gare, gimkane, motoraduni, uscite motociclistiche di tipo turistico e soprattutto contribuiva allo svolgimento delle pratiche per il conseguimento della patente di guida di tipo A, fungendo da tramite tra gli allievi tesserati e l'ufficio assistenza e Motoscuola di Trento. Le lezioni si tenevano presso la sede sociale a cura della Motoscuola stessa, dipendente dall'unione provinciale motociclistica, cui il Moto Club di Pergine era affiliato. L'art. 1 dello statuto del 1951 individuava le seguenti finalità dell'ente: "La società attua gli scopi della FMI i quali sono: riunire tutti i motociclisti e simpatizzanti, sviluppare e incrementare ogni forma di attività motociclistica, offrire ai soci la massima consulenza tecnica e legale, promuovere il movimento sportivo e turistico, organizzare gare, convegni ed altre manifestazioni, esplicare ogni altra forma di attività allo scopo di propagandare il motociclismo". La società aveva carattere apolitico e in essa era espressamente vietata qualsiasi discussione o manifestazione di parte (art. 3). Il carattere apolitico e apartitico del sodalizio è ribadito nell'attuale statuto vigente approvato nel 1988, unitamente alla peculiarità dell'assenza di lucro (art. 3). Attualmente la società fa propri gli scopi della FMI, l'affianca nella cura degli interessi generali del motociclismo e accetta gli obblighi derivanti dallo statuto e dal regolamento organico della FMI (art. 1). Struttura amministrativa Il Moto Club di Pergine era affiliato all'unione provinciale motociclistica di Trento, organo della FMI con sede a Milano, fondata nel 1911 e riconosciuta dal CONI. La società era composta da soci benemeriti, vitalizi e effettivi (art. 3). I soci benemeriti erano nominati dal consiglio direttivo per speciali benemerenze verso la società. Erano definiti vitalizi i soci che sottoscrivevano il sodalizio a vita mediante un unico versamento stabilito dalla direzione, mentre gli effettivi rinnovavano la tessera di anno in anno mediante una quota variabile stabilita dall'assemblea generale ordinaria dei soci. Gli associati avevano diritto a frequentare la sede sociale, ricevere la tessera sociale e federale, fregiarsi del distintivo della FMI e di fruire delle agevolazioni offerte dalla società e dalla federazione. L'ammissione a socio era subordinata alla presentazione della domanda controfirmata da due soci presentatori. La stessa, esposta all'albo sociale per tre giorni, doveva essere approvata 4

dal consiglio direttivo a maggioranza di voti. Il Moto Club di Pergine era presieduto da un presidente coadiuvato da un vicepresidente, un segretario cassiere, un direttore sportivo, tre consiglieri e due revisori dei conti. Nell'assemblea sociale del 20 maggio 1961 il consiglio direttivo fu rinnovato e furono eletti: Presidente: Silvio Devarda Presidente onorario: Silvio Copat Vicepresidente: Carlo Oss Noser Segretario cassiere: Tullio Andriollo Direttore sportivo: Piergiovanni (Gianni) Lorenzi Consiglieri: Pio Toller, Emilio Tomasi, Maria Vittoria Toller Revisori dei conti: Serafino Toller, Silvio Tomasini. Nel 1962 la carica di vicepresidente fu conferita a Bruno Alverà. Il consiglio direttivo veniva eletto dall'assemblea generale dei soci e durava in carica un anno. L'assemblea generale ordinaria era convocata dal presidente almeno una volta all'anno entro 15 giorni dalla chiusura dell'esercizio finanziario che coincideva con l'anno solare. L'assemblea straordinaria era convocata dallo stesso presidente al bisogno o previa richiesta scritta di almeno 1/3 dei soci effettivi. In quest'ultimo caso l'assemblea era convocata dal consiglio direttivo. Le delibere dell'assemblea erano prese sempre a maggioranza di voti fra i presenti (art. 6). Il consiglio direttivo era convocato dal presidente ogni qual volta lo ritenesse opportuno o quando almeno tre componenti ne facessero richiesta. Spettava al consiglio direttivo: realizzare il programma delle attività approvato dall'assemblea; amministrare il patrimonio e le rendite sociali sottoponendo ogni anno il rendiconto al voto dell'assemblea convocata in seduta ordinaria; stipulare atti e vincolare la società verso terzi nei limiti fissati dall'assemblea. Se un consigliere si fosse assentato senza motivo per tre sedute consecutive, lo stesso era considerato dimissionario (art. 7). Il presidente era il legale rappresentante della società. Convocava il consiglio direttivo, facendone eseguire le deliberazioni, e l'assemblea, cui relazionava circa l'andamento generale della società in occasione della riunione ordinaria (art. 8). Il vicepresidente sostituiva a tutti gli effetti il presidente in caso di assenza o impedimento e per quegli incarichi delegatigli dallo stesso presidente nell'interesse della società (art. 9). Spettava al segretario redigere i verbali assembleari e delle sedute consiliari, gestire l'archivio e la corrispondenza, provvedere al tesseramento dei soci e all'aggiornamento degli elenchi degli associati, provvedere a tutte le incombenze per il buon funzionamento della società, redigere l'inventario di tutti i beni e della contabilità in generale, esibire i registri e la documentazione a richiesta degli aventi diritto (art. 10). Il direttore sportivo provvedeva a organizzare le manifestazioni sportive e a guidare in generale la vita sportiva della società (art. 11). Il consiglio direttivo, di propria iniziativa o previa domanda di almeno 1/3 dei soci effettivi, poteva proporre all'assemblea generale modifiche statutarie, eventualmente da approvarsi a maggioranza di voti (art. 12). In caso di scioglimento del sodalizio, il patrimonio era destinato a scopi sportivi o assistenziali. Lo statuto approvato nel 1988, all'art. 11, stabilisce che le cariche di presidente, consigliere del consiglio direttivo e sindaco revisore, hanno la durata di quattro anni e sono subordinate a: possesso dei requisiti di cui al DPR 28 marzo 1986, n. 157, art. 3; possesso della tessera associativa da almeno sei mesi. Tutte le cariche sono gratuite. Le votazioni per le cariche elettive avvengono a scrutinio segreto, ad eccezione delle cariche onorifiche conferite a persone che abbiano svolto attività particolarmente rilevanti nell'interesse della società. Vengono inoltre definite le competenze del cassiere economo (art. 16), eletto dall'assemblea, cui è affidata la responsabilità diretta della cassa e la facoltà di effettuare acquisti in favore della società, e la figura del dirigente al turismo e alla propaganda (art. 18). Quest'ultimo è nominato dal consiglio direttivo e, d'intesa con lo stesso, promuove il turismo motociclistico in tutte le sue forme e mantiene rapporti con la FMI per ciò che riguarda in genere le attività promozionali. 5

Nell'art. 19 vengono stabiliti i compiti dei sindaci revisori, fissati in numero di tre effettivi e due supplenti. I sindaci revisori effettivi eleggono tra di loro il presidente del collegio. Tale organo esercita periodicamente la vigilanza sull'amministrazione della società, redigendo apposito verbale e, se del caso, denunciando eventuali irregolarità amministrative al presidente ed eventualmente anche al consiglio o all'assemblea per i provvedimenti necessari. E' facoltà dei sindaci revisori partecipare alle riunioni di direttivo. Fonti normative Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1986, n. 157: "Nuove norme di attuazione della legge 16 febbraio 1942, n. 426, recante costituzione e ordinamento del comitato olimpico nazionale italiano (CONI)". Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917: "Approvazione del Testo unico delle imposte sui redditi". Decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242: "Riordino del Comitato olimpico nazionale italiano - CONI, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59". Decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361: "Regolamento recante norme per la semplificazione dei procedimenti di riconoscimento di persone giuridiche private e di approvazione delle modifiche dell'atto costitutivo e dello statuto (n. 17 dell'allegato 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59)". Legge 27 dicembre 2002, n. 289: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)". Legge 27 luglio 2004, n. 186 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136, recante disposizioni urgenti per garantire la funzionalità di taluni settori della pubblica amministrazione. Disposizioni per la rideterminazione di deleghe legislative e altre disposizioni connesse". Fonti archivistiche Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana (ACP), Carte del Moto Club di Pergine Valsugana. Archivio del Comune di Pergine Valsugana, Ufficio attività sociali e culturali, Statuti delle associazioni comunali, Moto club Pergine Valsugana. 6

Fondo Carte del Moto Club di Pergine Valsugana, 1960-1962 3 fascicoli; metri lineari 0.05 Soggetti produttori Moto Club di Pergine Valsugana, 1926 - Storia archivistica Il piccolo fondo è costituito da soli tre fascicoli conservati presso l'archivio comunale in relazione all'attività professionale svolta dal segretario cassiere del sodalizio, Tullio Andriollo, impiegato presso il Comune di Pergine Valsugana. Nello stesso faldone in cui si trovava la documentazione afferente al Moto Club era riposta pure documentazione relativa al CRAL (Circolo ricreativo assistenza lavoratori) di Pergine di cui Andriollo fu presidente e poi segretario. Lingua 7

Serie 1 "Corrispondenza", 1960-1962 3 fascicoli; metri lineari 0.05 Contenuto Nei tre fascicoli è confluita la documentazione prodotta dall'ente nei primi tre anni dalla sua ricostituzione avvenuta nel 1959. La camicia di ciascuna unità è contrassegnata dalla sigla MC (=Moto Club). In ciascun fascicolo, oltre la corrispondenza interlocutoria ordinata in sequenza cronologica e il programma di attività motociclistica, è presente anche la documentazione contabile costituita dal registro di cassa annuale e dalle relative pezze d'appoggio. Lingua 1 Corrispondenza 1960 Fascicolo; carta, cc. 100 n.n. Segnature precedenti: MC 2 "Corrispondenza. Anno 1961" 1961 Fascicolo; carta, cc. 75 n.n. Segnature precedenti: MC 3 "Corrispondenza. Anno 1962" 1962 Fascicolo; carta, cc. 80 n.n. Segnature precedenti: MC 8