RENDICONTO ANNUALE SULL ATTIVITA DI SORVEGLIANZA 2012 (1 gennaio 31 dicembre 2012) CAMPAGNA DI MISURE GRAVIMETRICHE AI CAMPI FLEGREI

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RENDICONTO ANNUALE SULL ATTIVITA DI SORVEGLIANZA 2012 (1 gennaio 31 dicembre 2012) CAMPAGNA DI MISURE GRAVIMETRICHE AI CAMPI FLEGREI Giovanna BERRINO, Vincenzo d ERRICO & Giuseppe RICCIARDI 9 gennaio 2013 Nel corso del 2012 è stata effettuata una sola campagna gravimetrica ai Campi Flegrei che si è svolta dal 27 febbraio al 23 marzo 2012. La seconda campagna iniziata il 7 novembre 2012 è stata forzatamente interrotta a causa del cattivo funzionamento del gravimetro (LaCoste & Romberg, modello D n. 85) verificatosi sin dai primi giorni di misure, durante i quali sono stati effettuati solo i collegamenti tra le stazioni di riferimento ubicate nella città di Napoli ( precisamente Napoli Università, Palazzo Reale e quelle nella zona di Mergellina). Il malfunzionamento, dopo una serie di verifiche, è risultato tale da richiedere un intervento di revisione e riparazione da parte di tecnici specializzati della casa costruttrice e per il quale si sta procedendo. I dati rilevati sulle stazioni misurate sono comunque non attendibili. Inoltre, la campagna di misure assolute programmata e organizzata per il mese di ottobre (Rif. Rapporto I semestre 2012, gravimetria Campi Flegrei) non è stata effettuata in quanto non autorizzata. La campagna prevedeva la ripetizione della misura in tutte le stazioni assolute già presenti nell area napoletana e l istituzione di una nuova stazione presso il Palazzo Reale di Napoli. Quest ultima è necessaria al fine di caratterizzare in modo più completo il sito che, come dettagliato più avanti, è stato selezionato quale possibile nuovo riferimento in sostituzione dell attuale; inoltre, la ripetizione della misura in futuro consentirà di confermare o meno la sua stabilità sul lungo termine. Nel presente rapporto sono quindi riportati i risultati della campagna di misure relative svolta durante il primo semestre del 2012, già discussi nel rapporto relativo all attività svolta nel corso del I semestre 2012. Le misure son state rilevate sull intera rete che dall ottobre 2011 è costituita da 33 vertici, di cui 5 all interno del cratere Solfatara (figura 1). Tutte le stazioni sono coincidenti o prossime a capisaldi della linea di livellazione e sono collegate alla stazione assoluta di Napoli assunta quale riferimento. Come precedentemente introdotto, una delle nuove stazioni istituite nel 2011 nella città di Napoli, precisamente quella ubicata presso il Palazzo Reale (indicata con un quadrato aperto rosso in figura 1), è stata individuata per la sua posizione come il possibile futuro nuovo riferimento per tutte le reti gravimetriche esistenti sui vulcani napoletani poichè, come già detto nel rapporto annuale del 2011, l attuale riferimento, per motivi logistici collegati alla istituizione della ZTL nel centro storico, potrebbe negli anni a venire non essere più occupabile. I motivi della scelta sono stati la posizione del sito rispetto alle reti e la disponibilità di locali idonei per la misura assoluta, oltre al fatto che la ripetizione delle misure non ha indicato alcuna significativa variazione.

Figura 1: Rete gravimetrica ai Campi Flegrei. Il gravimetro LaCoste & Romberg modello D numero 85 (LCR-D85) è stato utilizzato per il rilevamento dei dati di campagna. Come già accaduto nel 2010 e in altri periodi dal 2000 (precisamente dal 2000 al 2004 e nell ottobre 2005) durante l intero periodo di svolgimento della campagna le misure sono risultate disturbate da un elevato noise di fondo. Il noise di fondo è stato tanto elevato da comportare la ripetizione di numerose tratte, nonostante queste fossero singolarmente affette da un errore dell ordine del microgal, in particolare per le tratte ai bordi dell area e per alcune inserite in circuiti di compensazione comprendenti collegamenti effettuati a distanza di tempo lungo. Le stesse difficoltà si erano già avute nel corso della campagna del marzo 2011. Le operazioni di campagna adottate, finalizzate a ottenere errori sulle misure piccoli, possibilmente entro i 10 Gal, richiedono che ciascuna stazione sia collegata, in maniera indipendente, ad almeno altre due stazioni mediante una serie di letture effettuate in tempi diversi e atte a determinare in particolare la deriva strumentale e l errore sulla singola tratta. Le tratte che risultano affette da un errore superiore ai 4-5 Gal sono solitamente ripetute. Il numero delle tratte misurate è ridondante rispetto a quello minimo necessario, ciò per costruire una serie di circuiti concatenati che saranno poi sottoposti a compensazione. Sono poi ripetute anche le tratte che nonostante siano affette da errore piccolo comportano un errore elevato nella chiusura dei circuiti ai quali appartengono. L errore ottenuto dalla compensazione, in genere superiore a quello sulle singole tratte, è considerato come errore medio per l intera rete ai fini della valutazione delle variazioni di g. Sino alla fine degli anni 90 gli errori di compensazione ottenuti erano tutti inferiori a 10 Gal, mentre dal 2000 l errore è in generale aumentato e i dati di alcune campagne hanno esibito errori anche fino a 20 Gal. L errore medio della campagna del marzo 2012, di 24 Gal, è il più alto mai ottenuto sin dal 1981. Nella figura 2 è riportato l andamento dell errore di compensazione dal 1981 a oggi, nel quale si può vedere chiaramente l aumento dell errore dal 2000.

Figura 2: Andamento temporale degli errori di compensazione ottenuti per le misure gravimetriche ai Campi Flegrei. I valori incorniciati da un quadrato blu indicano le misure effettuate con un gravimetro LCR mod.g per il quale, date le sue caratteristiche, è atteso un errore finale superiore a 10 Gal. La linea tratteggiata rosa indica l errore massimo suggerito come accettabile per le misure di precisione. L errore ottenuto per la campagna oggetto del presente rapporto, per quanto osservato durante lo svolgimento della campagna, è stato ancora attribuito prevalentemente ad un aumento del noise di fondo locale, per lo più di origine naturale. Dopo la compensazione dei dati sono state calcolate le differenze di gravità tra le singole stazioni e quella di riferimento di Napoli, che sono state successivamente confrontate con quelle ottenute nel corso della campagna precedente (ottobre 2011), il cui errore medio è risultato 10 Gal, e con quelli della campagna del marzo 2011, il cui errore è pari a 11 Gal. Il confronto con i dati del mese di marzo 2011 è stato effettuato al fine di ridurre gli effetti prodotti da fenomeni ad andamento stagionale, come ad esempio la variazione di livello delle falde acquifere. I campi variometrici relativi ai vari confronti effettuati (figura 3) sono stati tutti tracciati con equidistanza delle isolinee di 25 Gal. Il confronto ottobre 2011- marzo 2012 (figura 3a) mostra che in questo intervallo di tempo solo lungo la fascia costiera, ed in particolare da La Pietra a Pozzuoli Porto, si sono verificate variazioni di gravità pur se ai limiti della significatività statistica. Le variazioni di g risultano statisticamente significative solo alle stazioni di Villa Anna e Club Tonga, nella zona di La Pietra, dove sono state rilevate variazioni rispettivamente di -46 e -53 µgal. Ancora si evidenzia che la direttrice costa Solfatara Pisciarelli individua una fascia che separa due zone che in passato hanno sempre esibito comportamento opposto, come si può ad esempio osservare nella figura 3b che rappresenta il campo delle variazioni di g occorse nell intervallo marzo-ottobre 2011.

Figura 3: Variazioni di gravità ai Campi Flegrei, riferite alla stazione assoluta di Napoli Università, nei periodi: a) ottobre 2011 marzo 2012; b) marzo ottobre 2011; c) marzo 2011 marzo 2012. Il confronto con lo stesso periodo stagionale dell anno precedente (marzo 2011 figura 3c) suggerisce che parte delle variazioni lungo la costa possa essere di origine stagionale poiché nella stessa area, nell intervallo marzo-ottobre 2011, era stato osservato un aumento di g (figura 3b). I dati recenti, confermano ancora che dal 2007, come già segnalato in rapporti precedenti, l area flegrea è caratterizzata dall alternarsi, sempre nelle stesse aree, di intervalli di aumenti di g con periodi di diminuzioni di gravità, anche se in generale di entità non significativa, o significativa ma in zone molto limitate. Inoltre i dati rilevati nel corso delle due ultime campagne (ottobre 2011 e marzo 2012) evidenziano, almeno per le stazioni centrali dell area, di nuovo una relazione inversa tra variazioni di g e di quota che ha caratterizzato il comportamento dinamico dell area flegrea sin dal 1981 ma non più evidente dal 2003. Infatti, dal 2003 e sino al marzo 2011 le variazioni di g e di h hanno presentato lo stesso segno. Inoltre, i movimenti verticali erano di piccola entità e, di conseguenza, il Δg equivalente è risultato altrettanto piccolo, contenuto entro l errore sulla misura gravimetrica. Pertanto, le variazioni di gravità misurate sono state considerate esclusivamente residui gravimetrici, indicativi di variazioni di massa. Se si analizzano le relazioni dirette tra variazioni di gravità (Δg) e variazioni di quota (Δh), confrontando i gradienti sperimentali ottenuti con quelli indicati in uno schema teorico (Gottsmann et al.,2003), si può avere una immediata indicazione dei processi che hanno causato le variazioni di gravità. Perciò, per definire il tipo di sorgente che è causa delle variazioni di gravità nel periodo considerato (ottobre 2011 marzo 2012), i Δg alle singole stazioni sono stati confrontati con le variazioni di quota. Queste ultime sono state valutate su ogni singola stazione dal campo deformativo ottenuto dai dati rilevati dalle stazioni permanenti GPS nell area flegrea.

Figura 4: relazione tra le variazioni di gravità e di quota per tutte le stazioni della rete flegrea nel periodo ottobre 2011- marzo 2012 (in alto a sinistra); in alto a destra è rappresentato il confronto tra la relazione Δg/Δh per il periodo 10/2011-3/2012 con quelle ottenuta durante la fase bradisismica 1982-1985; in basso è mostrato lo schema teorico (da Gottsmann et al., 2003) che suggerisce i possibili processi che causano le variazioni di gravità in funzione della relazione Δg/Δh. In figura 4, in alto a sinistra, è rappresentata la relazione ottenuta che, confrontata con lo schema teorico mostrato in figura 4 - in basso, indica chiaramente che le variazioni di g rilevate sono da associare a processi molto superficiali, quali ad esempio l attività del sistema idrotermale e/o fluttuazioni nelle emanazioni gassose. Nella figura 4 - in alto a destra è anche mostrato il confronto con la relazione ottenuta nel periodo 1982-1985. Riferimenti bibliografici: Gottsmann J., Berrino G., Rymer H., William-Jones G., 2003. Hazard assessment during unrest caldera at the Campi Flegrei, Italy: a contribution from gravity-height gradients. Earth and Planetary Science Letters., 211, 295-309