Tettonica delle placche. volume D. Alfonso Bosellini. quinto anno. a cura di Gino Bianchi, Anna Ravazzi, Anna Rosa Baglioni

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Transcript:

Alfonso Bosellini Tettonica delle placche quinto anno a cura di Gino Bianchi, Anna Ravazzi, Anna Rosa Baglioni Programmazione p. 2 Prove di verifica p. 6 Soluzione delle prove di verifica p. 22 Risposte ai quesiti del testo p. 30

Prove di verifica Capitolo 1 L INTERNO ELLA TERRA nome cognome classe data OMANE A SCELTA MULTIPLA (1 sola risposta per domanda) 1 La discontinuità di: a Gutenberg è quella tra crosta e mantello; b Mohorovičić è quella tra nucleo esterno e nucleo interno; c Lehmann è quella tra mantello e nucleo; d nessuna delle precedenti. 2 È esatto dire che: a il calore interno della Terra è dovuto in parte alla radioattività; b il flusso di calore è la variazione di temperatura in funzione della profondità; c il grado geotermico è la quantità di calore che sfugge dalla Terra; d il calore radiogenico è dovuto alla presenza di un nucleo incandescente. 3 La struttura interna della Terra a «gusci» concentrici è stata dedotta da dati: a paleomagnetici; b geochimici; c sismici; d geotermici. 4 Le superfici di discontinuità separano zone: a con temperature molto diverse; b con proprietà fisiche e/o chimiche differenti; c dove la pressione varia bruscamente; d con magnetismo a polarità invertita. 5 Nel mantello, la zona di transizione è caratterizzata: a da passaggi di fasi minerali a diversa densità; b dalla presenza di abbondante materiale allo stato fuso; c dalla scomparsa delle onde S; d dalla presenza di discontinuità ben definite. 6 La suddivisione in litosfera, astenosfera, mesosfera è basata: a su differenze chimiche e mineralogiche; b sulla distribuzione dei minerali radioattivi; c sulla densità delle rocce; d sulle proprietà reologiche dei materiali. 7 Il lid corrisponde alla porzione: a più esterna del mantello superiore; b più profonda della crosta continentale; c del mantello compresa tra astenosfera e nucleo; d con bassa velocità di propagazione delle onde sismiche. 8 In linea di massima il flusso di calore: a diminuisce all aumentare dell età delle rocce; b decresce al diminuire dell età delle rocce; c è elevato nelle aree stabili delle Terra; d è basso nelle aree a maggiore attività sismica e vulcanica. 9 La geoterma: a è una curva che indica le temperature di fusione delle rocce; b descrive come la temperatura cresce con la profondità; c indica la quantità di calore che fluisce per unità di area e di tempo in un punto; d indica l intervallo di profondità cui corrisponde un aumento di 1 C. 10 Il flusso di calore che si riscontra nei continenti: a proviene dalle parti profonde del mantello; b deriva da processi di disintegrazione radioattiva; c ha origine primordiale; d è generato dalla conversione di energia cinetica in energia termica. 11 Al centro della Terra la temperatura dovrebbe essere intorno ai: a 200 000 C; b 50 000 C; c 5000 C; d 1300 C. 12 La crosta continentale: a è chiaramente suddivisibile in tre «strati»; b ha composizione prevalentemente granitica; c ha spessore costante intorno a 7 8 km; d ha densità elevata. 13 Il mantello superiore è essenzialmente costituito da: a perovskite; b ferro e nichel; c granito; d peridotite. 14 Il magnetismo terrestre: a è causato dai moti convettivi del mantello; b è originato dalle correnti elettriche del nucleo; c è in gran parte di origine esterna; d ha forza massima all equatore. 6 Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014

15 La magnetizzazione delle rocce: a interessa rocce contenenti qualsiasi tipo di minerale; b se è termoresidua riguarda le rocce metamorfiche; c detta «residua deposizionale» viene acquisita quando le rocce si raffreddano al di sotto del punto di Curie; d viene acquisita in base al campo geomagnetico del momento. ESERCIZIO - «CARATTERISTICHE EL MANTELLO SUPERIORE» 16 I poli magnetici: a migrano periodicamente; b si invertono periodicamente; c possono diventare est e ovest, anziché nord e sud; d vengono individuati mediante i magnetometri. 17 La figura 1 mostra le caratteristiche mineralogiche del mantello nei primi 700 km, dedotte da esperienze di laboratorio; sono messe in evidenza le condizioni ambientali di stabilità delle fasi «solido», «cristalli + liquido» e «liquido» di una roccia peridotitica. La figura 2 mostra la velocità delle onde P nel mantello superiore. a b c d e f g h Qual è la composizione delle rocce peridotitiche esistenti nelle varie zone del mantello superiore? Esistono zone di transizione con passaggio di fase dei minerali presenti nella roccia? A quali profondità? Quale potrebbe essere la causa dei passaggi di fase? Quali cambiamenti potrebbero subire i reticoli cristallini nelle condizioni di pressione e temperatura delle zone di transizione? Ci sono punti dove la curva della distribuzione delle temperature nel mantello si avvicina a quella di fusione della roccia? È possibile mettere in relazione le caratteristiche mineralogiche e fisiche della roccia con l andamento della velocità delle onde P di figura 2? A cosa corrispondono, nel diagramma della velocità, i passaggi di fase? Quali condizioni di temperatura sono presenti nello strato dove le onde P rallentano la propria velocità di propagazione? Profondità (km) 0 100 200 300 400 500 600 700 Peridotite a spinello Peridotite a granato Passaggio di fase Roccia a olivina e granato Ossidi di Fe e Mg Passaggio di fase Peridotite a plagioclasio Temperatura nel mantello Cristalli e liquido Liquido 0 1000 2000 3000 Temperatura ( C) Figura 1 Figura 2 Profondità (km) 0 100 200 300 400 500 600 700 8 9 10 11 12 Velocità delle onde P (km/s) PROVE I VERIFICA nome cognome classe data Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014 7

OMANE A RISPOSTA APERTA 18 efinisci il gradiente geotermico, il grado geotermico, il flusso di calore e i rispettivi valori ed unità di misura. Cita anche in quali zone il flusso di calore è più elevato e dove è meno elevato. nome cognome classe data 19 Spiega qual è la differenza tra declinazione magnetica e inclinazione magnetica, aggiungendo anche qual è il valore dell inclinazione magnetica ai due poli magnetici della Terra e all equatore. 8 Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014

Capitolo 2 LA TETTONICA ELLE PLACCHE: UNA TEORIA UNIFICANTE OMANE A SCELTA MULTIPLA (1 sola risposta per domanda) 1 Terremoti superficiali, formazione di nuova litosfera, attività vulcanica sono fenomeni che insieme accompagnano: a lo scontro tra una placca oceanica e una continentale; b lo scontro tra due placche continentali; c l allontanamento tra due placche; d lo slittamento orizzontale corrispondente a un margine trasforme. 2 Una delle maggiori placche litosferiche è quella: a di Nazca; b del Pacifico; c Sudamericana; d Arabica. 3 Le grandi faglie a scorrimento orizzontale corrispondono a: a margini conservativi; b margini in accrescimento; c margini in consunzione d margini passivi. 4 Una zona di subduzione è quella dove avviene: a lo scorrimento orizzontale tra una placca continentale e una oceanica; b la divergenza tra due placche oceaniche; c la convergenza tra una placca di crosta oceanica e una di crosta continentale; d la convergenza tra due placche continentali. 5 Tra la Placca Pacifica e la Placca di Nazca si sta verificando: a allontanamento tra due placche; b scontro tra una placca oceanica e una continentale; c scontro tra due placche oceaniche; d scorrimento orizzontale. 6 Lo scontro tra due placche entrambe continentali è accompagnato da: a formazione di faglie trasformi e presenza di materiale a magnetizzazione normale e inversa; b terremoti superficiali, orogenesi e attività vulcanica; c terremoti sia superficiali, sia intermedi, sia profondi e formazione di archi insulari; d subduzione e formazione di un sistema arcofossa. 7 È esatto affermare che: a nelle zone di convergenza le placche scendono fino a 1900 km di profondità; b vicino a una dorsale la litosfera oceanica è calda e molto sottile; c le placche oceaniche sono più facilmente deformabili di quelle continentali; d le placche che trasportano un continente sono molto resistenti dal punto di vista meccanico. 8 La tettonica delle placche è in qualche modo attiva da almeno: a 63 milioni di anni; b 200 milioni di anni; c 3,8 miliardi di anni; d 4,5 miliardi di anni. 9 La litosfera continentale è: a più sottile della crosta oceanica; b meno densa della litosfera oceanica; c più basaltica della litosfera oceanica; d meno rigida della crosta oceanica. 10 Oggi è possibile conoscere esattamente direzione e velocità di tutte le placche attraverso: a le faglie trasformi; b gli hot spot; c una rete di satelliti; d le strutture tettoniche. 11 Secondo la maggior parte degli scienziati le placche si muovono per: a il moto di rotazione delle Terra; b le velocità differenziali dei vari involucri terrestri; c gli attriti dovuti alle maree terrestri; d i moti convettivi del mantello. 12 Il piano di Benioff è interpretato come: a l evidenza di una zona di subduzione; b l esistenza di una zona di distensione; c l allineamento di edifici vulcanici; d la presenza di una grande faglia a scorrimento orizzontale. 13 I vulcani legati alla subduzione sono caratterizzati da: a lava riolitica o andesitica; b lava basaltica; c attività effusiva; d attività esclusivamente sottomarina. 14 Le lave delle dorsali oceaniche sono: a riolitiche; b povere di calcio e ricche di potassio; c tholeitiche; d andesitiche. PROVE I VERIFICA nome cognome classe data Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014 9

15 Quelli africani come il Kilimangiaro sono un esempio di vulcani: a legati alle dorsali oceaniche; b collegati alla subduzione; c intraplacca; d di arco magmatico. 16 A volte i vulcani delle dorsali affiorano a formare isole come: a le Hawaii; b il Giappone; c l Islanda; d le Filippine. nome cognome classe data COMPLETA LE EFINIZIONI 17 a Scontro tra placche:. b Così sono anche detti i margini in accrescimento:. c Ipotetico piano inclinato che evidenzia la subduzione:. d Il troncone settentrionale in cui si suddivise la Pangea:. e Nascita di una catena montuosa:. ESERCIZIO - «IL PIANO I BENIOFF» 18 La figura nella pagina a lato rappresenta una sezione del continente sudamericano al confine con l Oceano Pacifico meridionale, dove sono a contatto la Placca Sudamericana e la placca di Nazca. a b c d e f g h La tabella riporta le profondità (in km) degli ipocentri e le rispettive distanze ovest-est di diversi terremoti avvenuti in Sudamerica. Costruisci un grafico, riportando in ascissa le distanze dei fuochi in km e in ordinata la loro profondità in km. Indica con un rombo vuoto ( ) i terremoti superficiali (da 0 a 70 km di profondità), con un pallino ( ) i terremoti intermedi (da 71 a 300 km di profondità) e con un triangolino ( ) i terremoti profondi (da 301 fino a 700 km). Costruisci il grafico dell andamento degli ipocentri dei terremoti, riportando in ascissa la distanza degli epicentri da ovest a est e in ordinata la profondità dei fuochi. Qual è la disposizione degli ipocentri in funzione della profondità e della distanza, osservando il loro andamento nella sezione del Sudamerica in figura? Che cosa sta avvenendo sotto il Sudamerica, perché i fuochi dei terremoti siano raggruppati lungo la linea del grafico? La linea lungo la quale avvengono i terremoti potrebbe corrispondere ai limiti di un piano di scorrimento fra due placche? Giustifica la tua risposta. In che direzione sembrerebbe avvenire lo scorrimento? L addensamento degli ipocentri potrebbe essere in rapporto con la distruzione della crosta oceanica? Che cosa rappresenta il cosiddetto piano di Benioff? Al largo della costa ovest sudamericana vi è la fossa Perù-Cile. Quali dimensioni e quale andamento ha tale fossa rispetto al continente e alla crosta oceanica circostante e rispetto al piano di Benioff? 10 Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014

Profondità (km) W 0 100 200 300 400 500 600 700 800 Suggerimento Oceano Pacifico Ande 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 istanza ovest-est (km) Sudamerica Si può costruire il grafico su carta millimetrata, da ritagliare e poi incollare sulla figura. Adottare la stessa scala della figura: istanza in ascisse: 0,8 cm = 100 km Profondità in ordinate: 0,8 cm = 100 km Tracciare una retta obliqua (la linea di tendenza), in modo che vi sia circa lo stesso numero di punti al di sopra e al di sotto della linea. Incollare sopra la figura il grafico ottenuto. Oppure si può utilizzare direttamente la figura per riportarvi sopra i terremoti in tabella. E n sisma Profondità (km) istanza da W a E (km) 11 113 1300 12 137 1263 13 137 1287 14 138 1300 15 125 1350 16 125 1475 17 137 1400 18 139 1450 19 150 1550 10 150 1602 11 156 1325 12 162 1387 13 163 1500 14 168 1362 15 168 1375 16 182 1338 17 100 1425 18 113 1487 19 125 1437 20 125 1537 21 125 1600 22 187 1575 23 200 1500 24 194 1612 25 249 1600 26 212 1563 27 225 1662 28 300 1663 29 325 1600 30 338 1700 31 420 1750 32 375 1800 33 425 1800 34 475 1850 35 500 1784 36 537 1875 37 538 1938 38 563 1863 39 600 1838 40 600 1900 41 625 1953 42 650 1944 43 687 1975 44 700 1950 45 700 1000 PROVE I VERIFICA nome cognome classe data Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014 11

OMANE A RISPOSTA APERTA 19 Quali sono, dal punto di vista trico, i luoghi della superficie terrestre più importanti per la produzione di lava? nome cognome classe data 20 opo avere spiegato che cosa si intende per vulcano intraplacca, cita qualche esempio. 12 Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014

Capitolo 3 L ESPANSIONE EL FONO OCEANICO OMANE A SCELTA MULTIPLA (1 sola risposta per domanda) 1 Una dorsale oceanica: a occupa una posizione mediana in tutti gli oceani; b ha la rift valley ampia circa 500 km; c è costituita essenzialmente da rocce granitiche; d ha una larghezza che varia da 1000 a 4000 km. 2 Sono isole di dorsale: a le Filippine; c le Tonga; b le Azzorre; d le Marianne. 3 La rift valley delle dorsali: a è una zona di terremoti poco profondi e di attività vulcanica effusiva; b è una zona di terremoti poco profondi e di attività vulcanica esplosiva; c è una valle di sprofondamento caratterizzata da un basso flusso di calore; d è una zona di terremoti molto profondi e di elevato flusso di calore. 4 L Oceano Atlantico è: a in espansione; b in fase di chiusura; c attorniato da fosse localizzate ai margini continentali; d in espansione a est e in chiusura a ovest. 5 Le onde sismiche che attraversano la litosfera oceanica raggiungono la massima velocità: a nello Strato 1; b nello Strato 2; c nello Strato 3; d nel mantello peridotitico. 6 Lo strato 3 della crosta oceanica: a è attraversato dalle onde P con velocità di circa 2 km/s; b ha uno spessore compreso tra 1 e 2 km; c è costituito da gabbri; d è detto anche basamento oceanico. 7 Le faglie trasformi: a nei tratti esterni ai due tronconi di una dorsale sono attive; b sono sede di terremoti solo nel tratto compreso tra due segmenti di dorsale; c sono la causa della dislocazione dei vari tronconi di dorsale; d sono sede di attività vulcanica esplosiva. 8 I dicchi stratiformi sono formati da: a basalti che non riescono a fluire in superficie; b lava basaltica che scorre lungo i fianchi della dorsale; c magma che solidifica all interno della camera magmatica; d magma peridotitico che non si differenzia all interno della camera magmatica. 9 Le anomalie magnetiche dei fondi oceanici sono disposte: a a chiazze, con aree di forma irregolare; b a strisce perpendicolari all asse della dorsale; c a strisce parallele all asse della dorsale; d concentricamente attorno a un centro di espansione. 10 L età dei sedimenti che poggiano direttamente sul basamento basaltico: a è di circa 170 milioni di anni, uguale in tutti i punti; b corrisponde all età dell oceano di provenienza; c diminuisce allontanandosi dalla dorsale; d aumenta allontanandosi dalla dorsale. 11 Il flusso di calore: a è massimo in corrispondenza delle fosse oceaniche; b cresce all aumentare della distanza dalla dorsale; c è minimo in corrispondenza della regione assiale della dorsale; d è molto alto entro una distanza di 200 km dalla cresta della dorsale. 12 Il tasso di subsidenza dei fondi oceanici indica una contrazione dello spessore della placca di: a 3% per milione di anni; b 40% per milione di anni; c 350 metri ogni milione di anni; d 2500 metri ogni milione di anni. 13 In una «zona di frattura»: a il senso del movimento delle due parti è opposto; b la faglia è attiva; c il fondo oceanico si muove concordemente, come un blocco unico; d si generano terremoti superficiali. 14 È esatto affermare che: a i punti caldi si trovano quasi esclusivamente al centro degli oceani; b le lave dei punti caldi sono basaltiche e contengono percentuali piuttosto alte di metalli alcalini; c sono chiamati «pennacchi» i centri vulcanici isolati, caratterizzati da elevato flusso termico e intensa attività intraplacca; d le isole hawaiane si sono formate da più sorgenti profonde di magma. PROVE I VERIFICA nome cognome classe data Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014 13

15 È esatto affermare che: a l origine dei punti caldi è nella crosta inferiore da cui risalgono «bolle di magma» incandescente; b un punto caldo, la placca soprastante e i vulcani a esso associati si muovono all unisono; c i guyot sono rilievi sottomarini di origine vulcanica con la sommità piatta; d i guyot si trovano prevalentemente in zone dove la crosta ha un età inferiore ai 30 milioni di anni. 16 Per ricostruire i movimenti delle placche in base alle tracce dei vulcani dei punti caldi occorre: a che il tipo di attività vulcanica non sia cambiato nel tempo; b che i punti caldi stessi siano stazionari; c che i pennacchi siano in movimento sotto la crosta; d che l oceano non si stia chiudendo. nome cognome classe data COMPLETA LE EFINIZIONI 17 a Ci sono quelle magnetiche:. b Lo spreading del fondo oceanico:. c Fossa tettonica nel mezzo delle dorsali:. d Una faglia che disloca segmenti di dorsale:. e Montagna sottomarina dalla cima piatta:. ESERCIZIO - «INVERSIONE MAGNETICA» 18 Con l ausilio di una nave equipaggiata per realizzare sondaggi in mare è stata effettuata l estrazione di una carota di sedimenti da un fondo oceanico. Su tale campione, di qualche metro di lunghezza, si determina l età dei diversi livelli di sedimento utilizzando il metodo della datazione radiometrica. Sulla stessa porzione di carota si individua, grazie ai minerali ricchi in ossidi di ferro, l angolo che il vettore del campo magnetico fossile della roccia forma con la verticale del luogo (angolo α di figura 1). Verticale 2 α 1 Orizzontale Polo nord geografico 14 Figura 1 Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014 1. Valore positivo di α 2. Valore negativo di α

a b c Facendo riferimento alla figura 2, determina approssimativamente lo spessore dei sedimenti, espresso in centimetri, che si sono depositati in questa area oceanica in cento anni. Considera ancora la figura 2. Quale fenomeno importante è messo in evidenza? Confronta con la figura 3, che rappresenta la scala paleomagnetica costruita in base alle età delle inversioni magnetiche registrate in colate laviche degli ultimi 4 milioni di anni. Figura 2 a misure effettuate nell Oceano Atlantico, si è dimostrato che a 45 di latitudine nord l attività della dorsale medio-oceanica determina l allontanamento dell America dall Europa a una velocità di 3 cm l anno. Supponendo che nel corso dei tempi geologici questa velocità si sia mantenuta costante, calcola a quale distanza dal rift (in km) si trova attualmente la banda dell anomalia magnetica denominata «evento Olduvai» appartenente al periodo Matuyama. Figura 3 Profondità del carotaggio a partire dalla superficie dei sedimenti (in cm) 700 750 800 850 900 950 1000 1050 1100 1150 Età in Ma 1 2 3 4 80 Periodo Brunhes Matuyama Gauss Gilbert Valore dell angolo α 40 0 +40 +80 Evento 0,73 Jaramillo Olduvai Reunion 2,48 Kaena Mammoth 3,40 Cochiti 0,65 0,70 0,75 0,80 0,85 0,90 0,95 1 Età dei sedimenti (in Ma) PROVE I VERIFICA nome cognome classe data Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014 15

OMANE A RISPOSTA APERTA 19 Che cosa afferma l ipotesi dell espansione del fondo oceanico? nome cognome classe data 20 opo avere spiegato che cosa si intende per punto caldo cita qualche esempio. 16 Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014

Capitolo 4 I MARGINI CONTINENTALI OMANE A SCELTA MULTIPLA (1 sola risposta per domanda) 1 I margini continentali passivi sono caratterizzati da: a assenza di fenomeni endogeni; b presenza significativa di terremoti; c presenza di vulcani; d subduzione. 2 I margini continentali: a coincidono sempre con i margini di placca; b si trovano normalmente in corrispondenza delle linee di costa; c coincidono con aree sottomarine in cui l accumulo dei sedimenti è minimo; d sono localizzati alla profondità di 2 3 km in corrispondenza delle scarpate continentali. 3 Le fosse oceaniche: a sono zone profonde che si trovano al centro degli oceani; b si formano lungo i margini continentali passivi; c sono zone dove si impilano sedimenti oceanici trascinati da una placca in subduzione; d sono strutture allungate di profondità inferiore a 6 km. 4 La formazione di una rift valley continentale è preceduta da: a un vasto inarcamento; b ingente accumulo di sedimenti trasportati dai fiumi; c produzione di crosta oceanica; d sprofondamento della litosfera all interno dell astenosfera. 5 I margini continentali trasformi: a si distinguono per il brusco e ripido passaggio dal bordo del continente al fondo oceanico; b sono presenti nel Brasile settentrionale e lungo la costa nordoccidentale africana, ma sono del tutto assenti nella regione artica; c non hanno alcuna relazione con le faglie trasformi della dorsali oceaniche; d come i margini continentali passivi si riducono di spessore durante il passaggio da continente a oceano. 6 I margini continentali attivi: a sono legati a processi che non comportano la consunzione delle placche; b si formano al bordo di bacini oceanici in espansione; c costituiscono i margini di oceani in contrazione come l Oceano Pacifico; d si formano a coppie e si allontanano progressivamente l uno dall altro. 7 L intervallo arco-fossa: a presenta una morfologia e una batimetria standard; b ha un estensione variabile che dipende dall inclinazione della placca in subduzione; c si ha solo quando è presente un bacino marginale; d ha come limite esterno l arco magmatico. 8 L arco magmatico: a si forma per attività vulcanica dovuta a magmi di natura basaltica; b è seguito sempre da un bacino marginale che lo separa dal continente; c presenta un magmatismo che ostacola la formazione di corpi plutonici; d è una fascia vulcanica pressoché parallela alla zona di subduzione. 9 Un bacino marginale: a è un bacino marino posto lungo un margine continentale passivo; b si può formare solo quando un area di retroarco è impostata su crosta oceanica; c si forma per estensione crostale in seguito ai fenomeni tettonici che caratterizzano il sistema arco-fossa; d è un bacino marino compreso tra la zona dove inizia la subduzione e la linea di costa del continente. 10 La catena delle Ande: a si è formata per orogenesi da collisione; b ha un area di retroarco occupata da una depressione terrestre; c si è formata per accrescimento crostale; d è il frutto dello scontro tra due blocchi continentali. 11 La catena dell Himalaya: a è una tipica cordigliera; b si è formata per orogenesi da attivazione; PROVE I VERIFICA nome cognome classe data Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014 17

nome cognome classe data c si è formata a causa della subduzione di una placca oceanica sotto un margine continentale; d si è formata per collisione di due blocchi continentali trasportati passivamente dalle rispettive placche. 12 Le ofioliti: a sono rocce mafiche caratterizzate da una precisa composizione mineralogica; b sono il prodotto dei processi magmatici che accompagnano la formazione delle catene montuose; c si presentano normalmente in sequenze ordinate non alterate dai processi orogenici; d presentano una sequenza di tipi rocciosi del tutto simile a quella della crosta oceanica. 13 Nel corso del processo orogenetico: a la subduzione si verifica solo se una placca oceanica entra in collisione con una placca continentale; b oltre alla subduzione può verificarsi una obduzione; c anche un blocco continentale può subire una rapida subduzione; d non sempre si verifica una collisione tra placche. COMPLETA LE EFINIZIONI 17 a Mari di media profondità, posti dietro a sistemi di archi magmatici insulari, sono detti bacini:. b Quando una placca oceanica subduce velocemente e per lungo tempo un margine continentale, si parla di orogenesi da:. c Un fenomeno opposto alla subduzione è detto:. d Frammenti di fondi oceanici del passato, inglobati in varie catene montuose del globo, sono detti:. 14 Una catena montuosa: a si forma per orogenesi da attivazione quando la subduzione avviene velocemente e per lungo tempo; b è una cordigliera quando la sua formazione avviene per accrescimento crostale; c è sempre il prodotto della collisione tra due blocchi continentali; d se è il prodotto di un orogenesi da collisione si forma senza che si verifichi alcun processo di subduzione. 15 Il complesso ofiolitico più grande e più completo del mondo si trova: a nelle Ande; b negli Appalachi; c negli Urali; d nei monti dell Oman. 16 Le ofioliti più antiche si trovano: a nelle Ande; b negli Appalachi; c nelle Alpi; d nei monti dell Oman. e Corpo roccioso caotico, intensamente tettonizzato, spesso presente in aree a falde di ricoprimento:. 18 Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014

ESERCIZIO - «MARGINE CONTINENTALE ATTIVO» 18 Osserva la figura e rispondi alle domande. a Quale tipo di sistema è rappresentato nel complesso della figura, indicato con la lettera A? b Quale tipo di margine si può osservare a lato della figura, indicato con la lettera G? c Quali strutture si formano in corrispondenza e in prossimità del sistema A? d Associa i seguenti elementi morfotettonici indicati con i numeri da 1 a 5 con le lettere da B a F, completando la tabella. Elementi morfotettonici Arco magmatico Bacino marginale Fossa Intervallo arco-fossa Zona di subduzione Numeri 1 2 3 4 5 Lettere PROVE I VERIFICA nome cognome classe data Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014 19

OMANE A RISPOSTA APERTA 19 escrivi gli eventi che portano alla formazione di un rift continentale. nome cognome classe data 20 Spiega perché il confronto tra le sequenza ofiolitiche e la stratigrafia della litosfera oceanica ha portato a un interpretazione più precisa circa l origine delle ofioliti. 20 Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014

PROVE I VERIFICA nome cognome classe data Le scienze della Terra - Italo Bovolenta editore 2014 21