IL SOCIALISMO. privilegia il principio della BENEFICIALITA

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Transcript:

IL SOCIALISMO privilegia il principio della BENEFICIALITA 100

La bioetica contemporanea in occidente I movimenti politici odierni hanno una cultura che poggiano su questi tre principianche se, propendendo in modo diverso per l uno o l altro principio, propugnano diversi sistemi morali: La socialdemocrazia si pone tra i primi due proponendo la giustizia come equilibrio trabeneficialitàe autonomia. 101

LA SOCIALDEMOCRAZIA si pone tra i primi due e propone, come equilibrio tra beneficialità e autonomia, LA GIUSTIZIA 102

IL RAPPORTO BELMONT Il Tuskegee study e la nuova etica biomedica L'evento che catalizzò la svolta politica, determinando la nascita di una nuova etica della medicina fu il Tuskegee study of untreated syphylis in the negro male. Nel luglio del 1972 venne alla luce che a Tuskegee in Alabama, da quarant'anni era in corso un esperimento: 399 persone di colore affette da sifilide non erano mai state curate nonostante la disponibilità di antibiotici dopo la fine della Seconda guerra mondiale allo scopo di studiare in modo completo l'evoluzione naturale dell'infezione sifilitica nell'uomo. A seguito dello scandalo venne creato un comitato che nel rapporto finale giudicava l'esperimento immorale, sia per quanto riguarda il modo in cui era iniziato, sia per come era stato continuato, raccomandandone l'immediata cessazione e il risarcimento delle vittime sopravvissute.il dibattito politico scatenato e l'ulteriore scandalo sollevato da scienziati e teologi cattolici a seguito di alcune ricerche condotte su feti umani indusse il Congresso degli Stati Uniti a votare nel 1974 il National research act, che istituiva la National Commission for the Protection of Human Subject of Biomedical and Behavioral Research. La commissione, composta da undici esperti, licenziò il 18 aprile 1979 il RAPPORTO BELMONT, che proponeva quelli che sarebbero diventati i principî di una nuova etica biomedica: il rispetto per le persone, la beneficità e/o non maleficità, e la giustizia. 103

IL RAPPORTO BELMONT I tre fondamentali principi etici, in primis per l'uso dei soggetti umani in unaricerca e poi per ogni atto medico sono: 1)principio di AUTONOMIA,o del rispetto per le persone: proteggere l'autonomia di tutte le persone e trattarle con rispetto e permettere il consenso informato. Esso comprende almeno due sottoprincipi, ovvero: - riconoscere l'autonomia - proteggere coloro ai quali diminuisce la stessa autonomia (come, ad esempio, nelle malattie, disabilità mentale). Viene pure riconosciuto che alcune persone hanno bisogno di una grande protezione, altre di una protezione molto piùmoderata. 104

IL RAPPORTO BELMONT I tre fondamentali principi etici, in primis per l'uso dei soggetti umani in una ricerca e poi per ogni atto medico sono: 2) principio di BENEFICIALITA e principio di NON MALEFICIENZA: massimizzare i benefici per il progetto di ricerca, mentre si devono minimizzare i rischi per i soggetti. 3) principio di GIUSTIZIA: assicurare che le procedure ragionevoli, non di sfruttamento ed equilibrate siano gestite equamente (l'equa distribuzione degli oneri e dei benefici). 105

Riassumendo: qual è l oggetto della bioetica? Sono gli interventi dell uomo sulla vita umana resi possibili dalle scoperte scientifiche. hannol UOMO Questi come protagonista e come destinatario privilegiato. 106

E, QUINDI TRATTA DELLA DIGNITA DELLA PERSONA 107

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i DIRITTI INVIOLABILI DELL UOMO, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietàpolitica, economica e sociale. 108

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignitàsociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 109

MA, CHI (COSA) E E PERSONA? 110

E QUALI SONO I DIRITTI CHE SPETTANO ALLA PERSONA? 111

L AUTODETERMINAZIONE DELLA PERSONA Lo scenario di fondo dell etica clinica contemporanea ècontraddistinto da una grande considerazione per l'autodeterminazione della persona malatanell esercizio delle scelte sanitarie che la riguardano. Ciò si realizza con lo strumento clinico del CONSENSO INFORMATO e si esprime principalmente nella 112 relazione medico-paziente.

Essa pone poi, necessariamente, le questioni dell APPROPRIATEZZA CLINICA. Il ricorso ad essa può chiamare in causa le questioni etiche relative alla fine della vita, cioèse debba porsi un limite alle curee, in caso affermativo, chi, quando e come debba decidere, affinchèla prosecuzione oltre questo limite non configuri un indebita ostinazione, cioèquello che è definito ACCANIMENTO TERAPEUTICO. Paolo 113

Ma nel nostro caso, cioè la TERAPIA del DOLORE, si tratta di altra situazione che attiene alla QUALITA e alla DIGNITA soprattutto della vita nella sua fase terminale. 114

TUTTE QUESTIONI PRIORITIRE E DALLA GRANDE VALENZA BIOETICA Paolo 115

MA POICHE,, PURTROPPO, DI QUESTI TEMPI SIAMO COSTRETTI A PARLARE ANCHE DI SPENDING REVIEW (cioè,, come prima detto, del vil denaro) 116

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IL PIANETA DOLORE Noi riteniamo che per certe patologie (quelle terminali) sia molto più etico sospendere le terapie, dalle quali abbiamo la certezza non vi è alcun miglioramento della durata e della qualitàdella vita, e concentrarci nelle terapie che possono alleviare, in tutto o in parte,il DOLORE. Ciò non èsemplice da realizzare per due motivazioni, comprensibili ma, secondo noi, non giustificabili. 119

1) La difficoltà, da parte dei curante di accettare questa scelta, il che vuol dire ammettere la propria impotenza nella battaglia contro la Malattia. 120

2) La non accettazionedi questa alternativa da parte dei familiariche rimangono quasi sempre appesi alla speranza che, ad esempio, la chemioterapia possa, alla fine, guarire il loro caro, pur accettando, ovviamente, la terapia del dolore. 121

IL PROBLEMA, OGGI, E E CHE NON ABBIAMO RISORSE PER SODDISFARE TUTTE E DUE LE NECESSITA 122

PER QUESTO E E NECESSARIO FARE DELLE SCELTE CHE SICURAMENTE NON SONO AFFATTO GRADEVOLI, MA SONO INDISPENSABILI E QUINDI PRIVILEGIARE LA QUALITA E LA DIGNITA DELLA VITA UMANA. 123

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