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ALLEGATO A CONVENZIONE, EX ART. 30 L. 267/2000, TRA I COMUNI APPARTENENTI ALL AMBITO TERRITORIALE N16 - CALVIZZANO MELITO - MUGNANO DI NAPOLI - QUALIANO - VILLARICCA PER LO SVOLGIMENTO IN MODO COORDINATO DELL ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE E PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DEL PIANO SOCIALE DI ZONA, DEI SERVIZI DI AMBITO ZONALE E PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA L anno duemilaquattordici (2014), il giorno presente convenzione da valersi per ogni effetto di legge TRA del mese di con la - Il comune di Calvizzano, in persona del Commissario ad Acta, dott.ssa Mirella Murolo, domiciliata per la carica presso la sede comunale - Largo Caracciolo n. 1 codice fiscale 80101670638, che interviene nel presente atto in forza del Decreto Presidente Giunta Regionale n. 28 del 25.01.2014; - Il comune di Melito, in persona del Commissario ad Acta, dott.ssa Mirella Murolo, domiciliata per la carica presso la sede comunale Via Salvatore di Giacomo, 48 codice fiscale 80050560632, che interviene nel presente atto in forza del Decreto Presidente Giunta Regionale n. 28 del 25.01.2014; - Il comune di Mugnano di Napoli in persona del Commissario ad Acta dott.ssa Mirella Murolo, domiciliata per la carica presso la sede comunale Piazza Municipio n. 1, codice fiscale 00637570631, che interviene nel presente atto in forza del Decreto Presidente Giunta Regionale n. 28 del 25.01.2014; - Il comune di Qualiano, in persona del Commissario ad Acta, dott.ssa Mirella Murolo, domiciliata per la carica presso la sede comunale Piazza del Popolo n. 1, codice fiscale 80034790636, che interviene nel presente atto in forza del Decreto Presidente Giunta Regionale n. 28 del 25.01.2014; - Il comune di Villaricca, in persona del Commissario ad Acta, dott.ssa Mirella Murolo, domiciliata per la carica presso la sede comunale Corso Vittorio Emanuele n. 76, codice fiscale 80034870636, che interviene nel presente atto in forza del Decreto Presidente Giunta Regionale n. 28 del 25.01.2014 PREMESSO: Che la Regione Campania ha approvato la Legge Regionale 23 ottobre 2007, n. 11 (pubblicata sul B.U.R.C. n. 57 del 31 ottobre 2007) Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazione della Legge 8 novembre 2000 n. 328, al fine di programmare e realizzare sul territorio un sistema integrato di interventi e servizi sociali, a garanzia della qualità della vita e dei diritti di cittadinanza, secondo i principi della Costituzione, come riformata dalla Legge Costituzionale n. 3 del 18.10.2001; Che la predetta normativa, diretta alla realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali, individua, secondo i principi della responsabilizzazione, della sussidiarietà della partecipazione, il Piano di Zona strumento fondamentale per la realizzazione delle politiche per gli interventi sociali e socio-sanitari, con riferimento, in special modo, alla capacità dei vari attori, istituzionali e sociali, di definire, nell esercizio dei propri ruoli e compiti, scelte concertate in grado di 1

delineare opzioni e modelli strategici adeguati per lo sviluppo di un sistema a rete dei servizi sul territorio di riferimento, definito Ambito Territoriale; Che con la Deliberazione n. 134 del 27/05/2013 la Giunta Regionale, in attuazione della L.R. n. 11/2007, ha approvato il Piano Sociale Regionale 2013-2015 (PSR), che definisce i principi di indirizzo e coordinamento del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali per il prossimo triennio; Che con deliberazione n. 591 del 20.12.2013, la Giunta Regionale ha disp0osto di procedere, ai sensi dell art. 47 della Legge Regionale n. 11/07, all esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti dei comuni di: Calvizzano, Melito, Mugnano di Napoli, Qualiano, Villaricca appartenenti all Ambito Territoriale N16, attraverso la nomina di un Commissario ad Acta a motivo della mancata adozione e sottoscrizione della forma associativa ex art. 10, comma 2, Legge Regionale n. 11/07 e della mancata adozione del Piano di zona attraverso accordo di programma, ai sensi dell art. 21 della Legge Regionale n. 11/07, essenziali per l esercizio delle finzioni afferenti il sistema integrato locale degli interventi e dei servizi sociali; Che con Decreto Presidente Giunta n. 28 del 25.01.2014 attuazione della DGR n. 591 del 20.12.2013, si nominava la dott.ssa Mirella Murolo nata a Napoli il 09.12.1955 quale Commissario ad Acta dei comuni di: Calvizzano, Melito, Mugnano di Napoli, Qualiano, Villaricca appartenenti all Ambito Territoriale N16, con lo specifico mandato di provvedere, in sostituzione degli ordinari organi comunali: 1.1 alla adozione, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, lettera b), della legge regionale n. 11/2007, e alla sottoscrizione della forma associativa per l'esercizio associato delle funzioni afferenti il sistema integrato locale degli interventi e dei servizi sociali; 1.2 alla adozione e alla presentazione del piano di zona di ambito ai sensi dell'articolo 21 della legge regionale n. 11/2007, nel rispetto delle indicazioni operative di cui al decreto dirigenziale n. 308 del 17 giugno 2013, nonché alla sottoscrizione dell'accordo di programma; Che tra le forme associative contemplate dal TUEL è disciplinata, all art. 30, la forma della Convenzione a cui il Commissario ad Acta ha inteso fare ricorso. Art. 1 Finalità La finalità della presente Convenzione è la piena realizzazione di quanto previsto dal Piano Sociale di Zona 2013/2015 dell Ambito N16, attraverso lo strumento della gestione associata. L esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione associata dei servizi sono considerati presupposti essenziali per l attuazione degli interventi previsti dal piano Sociale di Ambito dei servizi socio-sanitari, che costituisce lo strumento attraverso il quale gli enti convenzionati assicurano l unicità di conduzione e la semplificazione di tutte le misure relative ai servizi socio-sanitari, nonché il necessario impulso per il miglioramento dei servizi sull intero territorio. In particolare con la presente Convenzione vengono determinati: - la gestione associata delle attività dei servizi di cui al Piano di Zona Sociale (art.3); - la definizione di modalità omogenee di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali conformi alle leggi ed alle indicazioni programmatiche; - la razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse a disposizione per le attività oggetto del presente atto. 2

L organizzazione dei servizi e l esercizio delle funzioni devono tendere in ogni caso a garantire pubblicità, economicità, efficienza, e rispondenza al pubblico interesse dell azione amministrativa. Art. 2 Oggetto La presente Convenzione, stipulata ai sensi dell art. 30 del D. Lgs. N. 267 del 18 agosto 2000, ha per oggetto l esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione in forma associata dei servizi e delle attività previste nel Piano Sociale di Ambito 2013-2015, approvato con relativo Accordo di Programma. Art. 3 Obiettivi L Ambito, come definito e regolamentato dal presente atto, è tra l altro finalizzato al perseguimento dei seguenti obiettivi: a) favorire la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili, stimolando in particolare le risorse locali di solidarietà, di auto-aiuto nonché responsabilizzare i cittadini nella programmazione e nella verifica dei servizi; b) qualificare la spesa, attivando risorse, anche finanziarie, derivate dalle forme di concertazione; c) prevedere iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori finalizzate a realizzare progetti di sviluppo dei servizi; d) seguire il criterio della massima diligenza per superare eventuali difficoltà sopraggiunte con particolare riferimento alla fase esecutiva dei programmi prestabiliti nel Piano di Zona; e) garantire la sollecita risposta alle richieste d informazione, di assistenza e di approfondimento o di valutazione necessarie per il coerente svolgimento degli interventi. Art. 4 Durata La presente convenzione ha durata fino alla conclusione dei servizi e degli interventi programmati nel Piano di Zona triennale di attuazione del II Piano Sociale Regionale e, comunque, non oltre 4 anni a decorrere dalla data di sottoscrizione. Art. 5 Comune Capofila Preso atto della nota della Giunta Regionale della Campania, Area Generale di Coordinamento Assistenza Sociale prot. n. 0860236 del 21.11.2012, è individuato il Comune di Melito di Napoli quale Comune capofila, tra i Comuni afferenti l Ambito, in quanto esso dispone delle caratteristiche più rispondenti alla stessa. Si attribuiscono al Comune di Melito responsabilità amministrative e risorse economiche, così come specificato nel presente atto. Il Comune capofila, per rendere ottimale l organizzazione e la gestione dei servizi, potrà affidare specifici compiti gestionali ad uno o più dei singoli Comuni aderenti, in conformità alle decisioni del Coordinamento Istituzionale ed in coerenza con quanto previsto nell Accordo di Programma. 3

Art. 6 Funzioni del Comune capofila Il Comune Capofila svolgerà le seguenti funzioni: a) adottare tutti gli atti, le attività, le procedure ed i provvedimenti necessari all operatività dei servizi e degli interventi previsti dalla presente Convenzione e dal Piano di Zona; b) ricevere da parte delle Amministrazioni competenti le risorse necessarie per l attuazione delle misure previste dal Piano di Zona e trasferirle agli enti convenzionati, secondo gli indirizzi previsti dal Coordinamento Istituzionale; c) adottare e dare applicazione ai regolamenti ed altri atti necessari a disciplinare l organizzazione ed il funzionamento degli interventi e dei servizi socio-assistenziali, in modo conforme alle decisioni del Coordinamento Istituzionale; d) esercitare ogni adempimento amministrativo, ivi compresa l attività contrattuale, negoziale o di accordo con altre pubbliche amministrazioni o con organizzazioni private no-profit e profit; e) la gestione del FUA e delle risorse assegnate all Ambito; f) verificare la rispondenza del FUA e delle risorse assegnate all Ambito; g) provvedere ad apportare le necessarie modifiche al Piano Sociale di Zona, in occasione degli aggiornamenti periodici ovvero in esecuzione di specifiche integrazioni e/o modifiche richieste dalla Regione, supportato dall Ufficio di Piano di Zona e previa formulazione di indirizzi puntuali da parte del Coordinamento Istituzionale; h) rappresentare presso Enti ed Amministrazioni i soggetti sottoscrittori del Piano di Zona. Il Sindaco del Comune capofila, attraverso l Ufficio di Piano, controlla l esecuzione delle decisioni assunte dal Coordinamento Istituzionale, le azioni finalizzate a rafforzare la collaborazione tra gli enti convenzionati e relaziona periodicamente al Coordinamento stesso sull andamento delle attività previste dal Piano di Zona. Art. 7 - Coordinamento istituzionale Il Coordinamento Istituzionale, ai sensi dell art. 11 della L.R. 11/07 e s.m.i., è il soggetto deputato alla funzione d indirizzo programmatico, di coordinamento e di controllo della realizzazione della rete integrata d intervento e servizi sociali e socio-sanitari d Ambito. Il Coordinamento Istituzionale è composto dai Sindaci dei Comuni associati, dal Presidente della Provincia di Napoli e. in materia d integrazione socio-sanitaria dal Direttore generale della ASL territorialmente competente o loro delegati. Il Coordinamento Istituzionale al fine di esercitare le funzioni di cui è titolare: - si dota di un proprio regolamento che ne disciplina il funzionamento; - promuove l adozione e definisce, anche attraverso l individuazione degli obiettivi e delle finalità gli indirizzi per l adozione degli atti sui criteri e modalità organizzative della erogazione dei servizi, dell accesso prioritario, della compartecipazione degli utenti al costo dei servizi e sulle modalità di controllo di regolarità amministrativa e contabile, di gestione e di valutazione e controllo strategico di cui al decreto legislativo n. 286/1999; - attribuisce ad uno dei Comuni associati il ruolo di Comune capofila d Ambito, con funzioni di coordinamento e responsabilità di gestione amministrativa e contabile del piano di zona; - definisce la costituzione del FUA e le modalità di compartecipazione degli Enti Associati; - propone, ai Comuni associati nell Ambito territoriale, la forma associativa per l esercizio delle funzioni e la modalità di gestione degli interventi e dei servizi 4

programmati nel piano sociale di ambito, ai sensi del testo unico degli enti locali; - istituisce l Ufficio di Piano dell Ambito Territoriale, ne nomina il Coordinatore e ne definisce la relativa dotazione organica, regola il funzionamento ed i rapporti con il comune capofila e i comuni associati, nel rispetto delle direttive regionali e della forma associativa prescelta; - verifica la corrispondenza dell attività gestionale con le finalità e la programmazione del piano di zona; - approva con atto deliberativo congiuntamente al piano di zona, il bilancio del piano di zona. Alle riunioni del Coordinamento Istituzionale partecipano, ciascuno per le proprie competenze, il Responsabile dell Ufficio di Piano, i! Direttore Sanitario dei distretti, il referente socio-sanitario dell Ambito. Il Coordinamento Istituzionale è presieduto e convocato dal Sindaco del Comune capofila. Il Coordinamento Istituzionale ha la propria sede operativa presso l Ufficio di Piano o presso altra sede messa a disposizione da uno dei Comuni dell Ambito. Per la realizzazione delle politiche il Coordinamento Istituzionale si avvale dell Ufficio di Piano, quale organismo tecnico con il compito di attuare la programmazione e svolgere le funzioni di gestione, amministrazione e valutazione del Piano di zona triennale. Art. 8 - Ufficio di Piano Gli Enti aderenti costituiscono con la presente Convenzione un ufficio comune, denominato Ufficio di Piano, quale struttura di coordinamento intercomunale a natura tecnico-amministrativa, avente sede presso il Comune di Melito (NA), in qualità di Comune capofila, che provvederà all arredo e alla fornitura di strumenti informatici i cui costi saranno divisi in compartecipazione tra i Comuni costituenti l Ente di Ambito N16 Il Comune capofila provvede all attuazione del Piano di Zona attraverso l Ufficio di Piano. L Ufficio di Piano riveste un ruolo estremamente delicato in quanto struttura tecnica di supporto per la realizzazione del Piano di zona. Ha il compito di elaborare e attuare la programmazione secondo gli indirizzi forniti dall organo politico di riferimento, inoltre, svolge le funzioni di gestione, amministrazione, monitoraggio e valutazione del Piano Sociale di Zona Territoriale. Esso costituisce, inoltre, l ufficio di raccordo con l amministrazione regionale in quanto è allo stesso che vengono generalmente inviate tutte le comunicazioni inerenti il sistema integrato dei servizi sociali, anche quando esse vanno poi diramate a tutti i Comuni dell Ambito o ad altri uffici dell Ambito stesso. A tale organismo, proprio per il ruolo strategico di programmazione e controllo, vanno garantite tutte le prerogative istituzionali e tecniche di autonomia gestionale nel rispetto dell indirizzo programmatico. L ufficio, dotato di un proprio regolamento, si avvale di personale competente rispetto alle funzioni da svolgere. Le risorse umane saranno individuate prioritariamente fra il personale già in organico nei Comuni dell Ambito o nella ASL; qualora non vi sia disponibilità in tal senso, e in caso di comprovata necessità, saranno reclutate, con le modalità previste dalla normativa vigente, fra professionisti esterni nel rispetto dell art.23 Legge Regionale n. 11/07. A tal fine, l obiettivo da raggiungere è quello di dotare l Ufficio di Piano, in quanto struttura strategica per la governance dell intero sistema, di un organico sempre più stabile. Allo stesso modo il periodo temporale di contrattualizzazione di eventuali collaboratori esterni va definito a livello triennale sempreché ricorrano le condizioni di necessità per il convenzionamento degli stessi. 5

Con la presente Convenzione si stabilisce che la dotazione organica dell Ufficio di Piano, dovrà quantomeno prevedere le seguenti figure: un Coordinatore dell Ufficio di Piano esperto di programmazione sociale e sociosanitaria con comprovata esperienza nel Settore delle Politiche Sociali con titolo di studio adeguato; un funzionario amministrativo contabile con comprovata esperienza nella gestione e rendicontazione del FUA; un esperto informatico; un esperto di programmazione dei fondi europei. Si stabilisce, altresì, che il personale interno distaccato dai Comuni dell Ambito N16 presso l Ufficio di Piano concorrerà alla compartecipazione dei Comuni dell Ambito al FUA, nel limite massimo del 60% del costo tabellare contrattuale per ogni unità di personale formalmente messa a disposizione dell Ufficio di Piano, in base alle ore di effettivo impiego. Le funzioni soprarichiamate prevedono la seguente articolazione di attività: Quanto alla programmazione: analisi del sistema d offerta dei servizi (localizzazione, funzioni, prestazioni, professioni, costi) presenti nell Ambito territoriale per valutarne l appropriatezza e l eventuale ridefinizione; redazione del piano sociale di zona sulla base degli indirizzi programmatici forniti dal coordinamento istituzionale e dell attività di concertazione svolta; monitoraggio dei problemi e della domanda sociale e l individuazione di eventuali nuovi bisogni, attraverso l organizzazione di momenti concertativi con i soggetti presenti nel territorio dell Ambito territoriale; progettazione/ri-progettazione partecipata dei servizi da realizzare nell Ambito territoriale; definizione del sistema di comunicazione fra i Comuni e i diversi soggetti dell Ambito territoriale; raccordo con il Servizio Sociale Professionale, e il Servizio dì Segretariato sociale laddove esistente; programmazione sociosanitaria; programmazione delle risorse europee; predisposizione di piani di comunicazione sociale; aggiornamento in materia di normativa regionale, nazionale, europea anche al fine di intercettare nuove e differenti risorse economiche. Quanto alla gestione tecnica e amministrativa: definizione delle procedure amministrative connesse alla programmazione, gestione, controllo e rendicontazione delle risorse finanziarie; definizione delle modalità di individuazione, allocazione delle risorse economiche, strutturali, umane; organizzazione e affidamento dei servizi ai soggetti del terzo settore previsti dal Piano sociale di zona (definizione di bandi, gare d appalto, procedure per l autorizzazione e accreditamento, ecc); definizione dei regolamenti d accesso e di compartecipazione degli Utenti. 6

Quanto al monitoraggio ed alla valutazione: predisposizione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei servizi; rnonitoraggio della qualità offerta ai destinatari dei servizi; monitoraggio delle procedure di affidamento dei servizi previsti nel Piano di zona con particolare attenzione alle caratteristiche dei soggetti a cui affidare, ai criteri di valutazione, delle proposte progettuali ed ai vincoli posti nei bandi e negli avvisi per sostenere il rispetto della normativa vigente in materia di contratti di lavoro per tutte le risorse umane impegnate dai soggetti affidatari per la erogazione dei servizi; implementazione di sistemi informativi già esistenti per l elaborazione di dati territoriali locali, provinciali e regionali. Quanto alla comunicazione sociale, pubbliche relazioni e segreteria utilizzo e diffusione nell Ambito dell ICT (tecnologie dell informazione e comunicazione): tenuta del sistema informativo dei servizi sociali; manutenzione ed aggiornamento del portale di Ambito e di una newsletter; manutenzione ed aggiornamento degli applicativi; tenuta dell albo dei soggetti del Terzo Settore; predisposizione e tenuta di un elenco degli attori istituzionali coinvolti nell attuazione del Piano di Zona di Ambito; costruzione di reti interistituzionali finalizzate al trattamento di specifici problemi; svolgimento periodico della programmazione sociale negoziata territoriale, mediante l istituzione di un Tavolo permanente di concertazione; planning delle attività dell Ufficio di Piano. Dalla tipologia delle funzioni sopra elencate l Ufficio di piano sarà articolato nelle seguenti aree: - Area Programmazione e Progettazione sociale e socio-sanitaria; - Area Gestione Tecnico e Amministrativa; - Area Monitoraggio e Valutazione; - Area Segreteria, Comunicazione Sociale e Pubbliche Relazioni. L Ufficio di Piano deve pertanto dotarsi: di una struttura, di risorse, di competenze, di professionalità e di una metodologia che rappresenti un riferimento per tutti i comuni dell Ambito Territoriale nella pratica delle sue funzioni di programmazione, gestione, amministrazione e valutazione. Da un punto di vista organizzativo ciascuna di queste funzioni deve essere presidiata da un referente, che va indicato in ogni documento e al quale ogni attore del processo può svolgersi. Per tutto quanto non previsto nella presente Convenzione, il funzionamento dell Ufficio di Piano è disciplinato da un regolamento di funzionamento adottato dal Coordinamento Istituzionale e approvato con delibera di Giunta Comunale da parte di ciascun ente aderente. Art. 9 - Coordinatore dell Ufficio di Piano Il Coordinatore dell Ufficio di Piano è nominato dal Coordinamento Istituzionale, detta responsabilità va attribuita ad un professionista con comprovata esperienza nel Settore delle Politiche sociali; esso assume la responsabilità del funzionamento dell Ufficio, assolvendo principalmente a funzioni di direzione e coordinamento. 7

Il Coordinatore dell Ufficio di Piano sovrintende a tutte le attività necessarie per il buon funzionamento dell Ufficio stesso. Ed in particolare: a) garantisce, su tutto il territorio dell Ambito, una programmazione condivisa ed una regolamentazione omogenea della rete dei servizi sociali; b) segue l esercizio delle funzioni attribuite all Ufficio di Piano, interpellando direttamente, se necessario, gli Uffici o i Responsabilidegli interventi di competenza; c) è responsabile dell attuazione dei programmi affidati all Ufficio di Piano, nel rispetto delle leggi, delle direttive regionali, degli indirizzi ricevuti dal Coordinamento Istituzionale; d) promuove la definizione di Accordi di Programma e Convenzioni con altri enti; e) sollecita le Amministrazioni o gli Uffici in caso di ritardi o di inadempimenti; f) indice le Conferenze di servizi; g) coordina i Responsabili degli interventi che prendono in carico direttamente tutti i provvedimenti connessi ai compiti ed alle attività delle funzioni amministrative affidate al Piano di Zona; h) svolge un ruolo propositivo, di indirizzo e di coordinamento dell Ufficio di Piano; i) garantisce l attuazione e la gestione degli interventi e dei servizi affidati all Ufficio di Piano; j) tiene i rapporti con l ASL, la Provincia e con gli altri organi istituzionali; k) attribuisce compiti ed obiettivi al personale dell Ufficio; l) cura, in collaborazione con l Ufficio di Piano ed i Responsabili dell Ambito, la redazione della proposta del Piano Sociale di Zona in base alle linee espresse dal Coordinamento Istituzionale; m) svolge funzioni di monitoraggio sullo stato di attuazione del Piano Sociale di Zona segnalando al Coordinamento Istituzionale eventuali difficoltà in ordine agli obiettivi definiti nel Piano; n) sovrintende alle Aree d intervento dell Ufficio di Piano, quale centro di programmazione e committenza unitaria; o) coordina le procedure amministrative connesse alla programmazione, gestione, controllo e rendicontazione delle risorse finanziarie; p) organizza l affidamento dei servizi ai soggetti del Terzo Settore; q) gestisce le Risorse Umane impegnate nei Piani di Zona dell Ambito N16; r) promuove il coordinamento dei percorsi formativi all interno dell Ambito territoriale in stretto contatto con il Coordinamento Istituzionale; s) promuove ed attiva l integrazione socio-sanitaria attuata in base alle indicazioni nazionali e regionali e del Coordinamento Istituzionale; t) partecipa alle riunioni del Coordinamento Istituzionale. Art. 10 - Scambio di informazioni Per tutte le attività - dirette o indirette - legate alla gestione del Piano di Zona, lo scambio di informazioni tra gli Enti aderenti alla presente Convenzione dovrà essere continuativo e dovrà garantire i criteri della tempestività e della certezza. Art. 11 - Impegno degli enti associati Ciascuno degli enti associati si impegna ad organizzare a propria struttura interna secondo quanto previsto dalla presente Convenzione, al fine di assicurare omogeneità delle caratteristiche organizzative e funzionali del Piano di Zona. 8

Gli Enti si impegnano, altresì, a: ENTE RISORSE UMANE RISORSE FINANZIARIE COMUNE Dl CALVIZZANO 1 assistente sociale 14h/sett. 1 LSU a tempo pieno COMUNE Dl MELITO 1 assistente sociale 24h/sett. 1 funzionario 24h/sett Compartecipazione nella misura di 7,00 per abitante con riferimento ai dati Istat 2011. Compartecipazione nella misura di 7,00 per abitante con riferimento ai dati lstat 2011. COMUNE Dl MUGNANO COMUNE DI QUALIANO 1 assistente sociale 24 h sett. 1 funzionario amministrativo 24h/sett. 1 amministrativo 24h/sett 1 impiegato esecutivo Compartecipazione nella misura di 7,00 per abitante con riferimento ai dati Istat 2011. Compartecipazione nella misura di 7,00 per abitante con riferimento ai dati Istat 2011. COMUNE Dl VILLARICCA 1 assistente sociale 18h/sett 1 amministrativo 24h/sett Compartecipazione nella misura di 7,00 per abitante con riferimento ai dati Istat 2011. Per il funzionamento di detto Ufficio si rimanda al Regolamento attuativo che disciplina l organizzazione dello stesso con particolare riguardo alla rilevazione e certificazione delle presenze del personale applicato sia esso proveniente dai Comuni, dall ASL che eventualmente convenzionato. I Funzionari/Responsabili di Settore dei Comuni afferenti l Ambito dovranno partecipare alle attività collegate alla Programmazione e Gestione di quanto previsto dal Piano di zona in sinergia con il Responsabile dell Ufficio di Piano. In ogni caso gli Enti si impegnano ad assegnare le risorse umane, strumentali e le somme necessarie a far fronte agli oneri assunti, nonché ad assicurare la massima collaborazione nella gestione del servizio. Gli Enti si impegnano a porre in essere tutte le azioni preliminari ed utili finalizzate alla costituzione dell Unione dei Comuni aderenti all Ambito N16. Art. 12 - Rapporti finanziari La partecipazione finanziaria di ciascun ente alla gestione del Piano di Zona è determinata in misura di almeno 7,00 ad anno per ogni abitante, con riferimento alla popolazione residente l anno precedente la programmazione. Il Coordinatore dell Ufficio di Piano redige apposito rendiconto delle spese sostenute per la gestione, al termine di ciascun esercizio finanziario. 9

Il rendiconto finanziario per il funzionamento dell Ufficio di Piano redatto secondo le modalità previste dalla Regione Campania e copia sarà trasmessa agli enti convenzionati entro il 31 gennaio dell anno successivo. Art. 13 - Fondo Unico d Ambito Il Fondo Unico di Ambito è costituito da: - risorse provenienti dal Fondo Sociale Regionale; - risorse del sistema delle autonomie locali; - fondi europei a disposizione dell ambito per la realizzazione di interventi che rientrano nel piano di zona; - risorse provenienti da altri soggetti del settore pubblico o privato. Il Fondo Unico di Ambito è pertanto lo strumento finanziario unico per la realizzazione del Piano di Zona così come previsto dall art.52 bis della L.r.11/2007, nello stesso confluiscono, tra le altre, le risorse dei bilanci dei Comuni associati in Ambito, nella misura stabilita dal PSR e dai documenti ad esso correlati. I Comuni associati assicurano la tenuta di una contabilità separata analitica per centri di costo e responsabilità tale da consentire analisi comparative dei costi e dei risultati. Le risorse del FUA non possono essere utilizzate dal Comune capofila per altri finì se non quelli previsti dal piano di zona. Accanto al contributo in termini finanziari, potrà essere contabilizzata anche la messa a disposizione di risorse umane per le esigenze di funzionamento dell Ambito, secondo le modalità stabilite dal PSR e dai documenti ad esso correlati. Alla misura del contributo finanziario prevista dal Coordinamento istituzionale si applica il disposto deil art. 52 co. 1 bis della L.R. 11/2007. Art. 14 L ufficio di tutela degli utenti Gli Enti associati si impegnano ad istituire, ai sensi del novellato comma 1 dell art. 48 della LR. 11\2007, presso l ufficio relazioni con il pubblico, l Ufficio di Tutela degli Utenti con il compito di sollecitare, a seguito di reclamo dell utente, il rispetto, da parte degli erogatori delle prestazioni, della carta dei servizi sociali in precedenza adottata e sottoscritta. Art. 15 Recesso Sulla base delle disposizioni di cui al PSR 2013-2O15, si sottolinea non è possibile che un Comune receda unilateralmente dalla convenzione ivi adottata. Art. 16 Approvazione e Pubblicità della presente Convenzione Dell approvazione della presente convenzione verrà data notizia attraverso l affissione agli Albi Pretori degli Enti Associati, la pubblicazione per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania (B.U.R.C.), la comunicazione formale alla Provincia di Napoli, alla Regione Campania e soggetti di cui ai commi 4 e 6, art. 1, L. 328/00. A tale onere informativo provvede l Ufficio di Piano, utilizzando le risorse del Piano Sociale di Zona. 10

Art. 17 Foro competente Per le contestazioni che avessero a insorgere per causa o in dipendenza dell osservanza, interpretazione ed esecuzione del presente accordo, Foro competente è quello di Napoli. Art. 18 - Rinvio Per quanto non previsto nella presente Convenzione, si rimanda alla normativa vigente ed, in particolare, al Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000. Art.19 Norme finali Il presente atto, redatto in n.1 (uno) originale è sottoscritto dalle Parti come sopra costituite che dichiarano di approvarlo. Letto, sottoscritto, approvato COMUNE Dl CALVIZZANO COMUNE Dl MELITO COMUNE Dl MUGNANO COMUNE DI QUALIANO COMUNE DI VILLARICCA Il Commissario ad Acta Il Commissario ad Acta Il Commissario ad Acta Il Commissario ad Acta Il Commissario ad Acta 11