ing. Francesco Ciardo p.i. Massimo Osiliero p.i. Nerio Bovo sig. Carlo Ferrari avv. Giovanni Scudier



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Transcript:

PREMESSA A seguito all entrata in vigore del D.P.R. 222/03 il GRUPPO DI LAVORO sulla sicurezza nei cantieri, più sotto dettagliato, ha approvato il 19/09/2005 l aggiornamento dello schema del Piano Operativo di Sicurezza (P.O.S.). L obiettivo è stato quello di fornire un interpretazione ed uno schema di riferimento, che orientino le Imprese del settore edile e di riflesso i Coordinatori ed i Committenti. Questo documento, pur non avendo caratteristiche cogenti, rappresenta il risultato di un tavolo di lavoro a cui hanno partecipato Associazioni di Categoria, Parti Sociali, Ordini Professionali e Organi di Vigilanza della provincia di Padova: riteniamo pertanto che si possa considerarlo un documento guida. Si confida che questo schema possa quindi contribuire al miglioramento dell aspetto qualitativo dei Piani e di conseguenza ad una maggiore efficacia e praticità degli stessi. La raccomandazione è che il documento, rappresentando un recepimento di contenuti minimi, sia compilato in ogni sua parte. Si fa infine notare che questo modello del P.O.S. è stato pensato in presenza del PSC, pertanto in assenza dell eventuale Piano di Sicurezza e Coordinamento, alcune parti saranno omesse se le tipologie del cantiere non richiedono l obbligo della nomina dei Coordinatori per la sicurezza. GRUPPO DI LAVORO SPISAL ULSS n. 14, Chioggia Piove di Sacco: p.i. Sabrina Gobbo SPISAL ULSS n. 15, Camposampiero Cittadella: p.i. Francesco Zecchin SPISAL ULSS n. 16, Padova: ing. Francesco Ciardo SPISAL ULSS n. 17, Este Conselve: p.i. Massimo Osiliero DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO: p.i. Nerio Bovo ORDINE DEGLI ARCHITETTI PROV. DI PADOVA: arch. Maurizio Michelazzo ORDINE DEGLI INGEGNERI PROV. DI PADOVA: ing. Guido Cassella COLLEGIO DEI GEOMETRI PROV. DI PADOVA: geom. Oddone Zecchin COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI DI PADOVA: p.i. Emilio Pontarollo COLLEGIO COSTRUTTORI - PROVINCIA DI PADOVA: dott. Leonardo Pesadori COMITATO PARITETICO TERRITORIALE - PADOVA: ing. Paolo Balladore UNINDUSTRIA - PADOVA: geom. Alessandro Timossi UNIONE PROVINCIALE ARTIGIANI - PADOVA: dott. Federico D Andrea C.N.A. - PADOVA: sig. Carlo Ferrari Consulenza legale: avv. Giovanni Scudier

IMPRESA Commento [p1]: Ragione sociale e indirizzo LAVORI DI: CANTIERE DI: Commento [p2]: Tipologia dei lavori Commento [p3]: Indirizzo del cantiere PIANO OPERATIVO di SICUREZZA (ai sensi del D.Lgs. 494/96, del D.P.R. 222/03 e s.m.i.) L Impresa: (Il Datore di Lavoro) timbro e firma Per presa visione: Il Rappresentante dei Lavoratori Firma

INDICE 1 DATI IDENTIFICATIVI DELL'IMPRESA ESECUTRICE... 4 2 SPECIFICHE MANSIONI INERENTI LA SICUREZZA... 6 3 DESCRIZIONE DELL'ATTIVITÀ DI CANTIERE... 7 4 ELENCO DELLE MACCHINE, ATTREZZATURE ED IMPIANTI... 8 5 ELENCO DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI... 10 6 ELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE... 10 7 ESITO DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE DEL RUMORE... 11 8 PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO RICHIESTE DAL PSC... 13 9 DOCUMENTAZIONE IN MERITO ALLA FORMAZIONE SVOLTA... 14 10 VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE... 15 ALLEGATO 1: LAVORAZIONI AFFIDATE A TERZI... 18 ALLEGATO 2: SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI... 19 DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI: Direttore tecnico di cantiere: Figura incaricata della gestione del cantiere, compresa la sicurezza. Può essere un Legale Rappresentante o un dipendente della ditta appaltatrice o un professionista esterno da questa individuato. Capocantiere o preposto: La giurisprudenza chiarisce che deve essere considerato preposto "chiunque assuma una posizione di preminenza tale da poter impartire ordini, istruzioni e direttive sul lavoro da eseguire". In sostanza gli obblighi del preposto consistono nella sorveglianza dell'attività lavorativa e nella attuazione di disposizioni esecutive impartite dal datore di lavoro. Lavoratore autonomo: Persona fisica la cui attività professionale concorre alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione. PSC: il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni. CSE: Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. CSP: Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione. Pag. 3 di 19

1 DATI IDENTIFICATIVI DELL'IMPRESA ESECUTRICE Impresa esecutrice Indirizzo Telefono / fax Titolare e/o Rappresentante legale Attività dell impresa esecutrice Lavorazioni da eseguire nel cantiere direttamente dall impresa esecutrice Commento [p4]: Si intende l attività principale dell impresa: es. demolizioni, opere murarie, impianti, coperture ecc. Nominativo/i Addetto/i Prevenzione Incendi ed evacuazione Nominativo/i Addetto/i Primo Soccorso Nominativo del Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (RLS) aziendale o territoriale (ove eletto o designato) Nominativo del Medico Competente (ove previsto) Nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) dell Impresa esecutrice Nominativo del Direttore Tecnico di Cantiere dell Impresa esecutrice Nominativo del Capocantiere dell Impresa esecutrice Numero previsto dei lavoratori dell impresa esecutrice presenti in cantiere Numero previsto dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto dell impresa esecutrice 1 Commento [p5]: Vedi definizioni, può coincidere con il Legale Rappresentante dell impresa e/o con il capocantiere, non richiede un titolo di studio particolare, salvo i casi in cui sono specificamente previsti dalla legge (es. appalti pubblici). 1 Nota: vedere ALLEGATO 1: LAVORAZIONI AFFIDATE A TERZI. Pag. 4 di 19

Numero lavoratori dell impresa impegnati in cantiere (divisi per mansione) QUALIFICA o MANSIONE Commento [p6]: Per esempio: n 5 muratori polivalenti, n 1 gruista, n 1 escavatorista ecc. Numero lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto dell impresa (divisi per attività) TIPO DI ATTIVITA Commento [p7]: Per esempio: un lattoniere, un cartongessista, un elettricista ecc. Pag. 5 di 19

2 SPECIFICHE MANSIONI INERENTI LA SICUREZZA Si riportano le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice: Qualifica Nominativo Mansione svolta in cantiere ai fini della sicurezza Direttore Tecnico di Cantiere (DTC) Capocantiere Caposquadra Addetto antincendio ed evacuazione dei lavoratori Addetto al primo soccorso RSPP Commento [p8]: A titolo di esempio, si indicano alcune mansioni tratte dalla norma UNI 10942:2001: a)fare proprio il documento di valutazione cantiere e il piano operativo; b)renderli costantemente coerenti con le misure di sicurezza previste nel piano di sicurezza e nelle relative edizioni revisionate dal CSE; c)esercitare la sorveglianza sull attuazione di tutte le misure di sicurezza previste nelle procedure; d)attuare le misure di informazione e formazione previste per i lavoratori Commento [p9]: A titolo di esempio, si indicano alcune mansioni tratte dalla norma UNI 10942:2001: fare attuare ai lavoratori le procedure di sicurezza e impartire le istruzioni di lavoro desunte dai documenti della sicurezza del cantiere; cooperare con il CSE per evidenziare eventuali incongruenze tra le evenienze del cantiere e la pianificazione prevista; Tenere sotto controllo la manutenzione delle macchine e degli apparati di sicurezza delle attrezzature. Commento [p10]: Mansioni introdotte a titolo di esempio: Interviene direttamente in caso di emergenza. Valuta la gravità dell emergenza. Effettua la chiamata agli organi di competenza. Nel caso di incendio di limitate dimensioni, interviene nell eliminazione di tutte le possibili fonti di propagazione con incendi di maggiori dimensioni. Dà l eventuale segnalazione di allarme in modo da far evacuare il luogo dove si è verificata la situazione di emergenza. Raduna le persone in un luogo sicuro ed, in attesa dell arrivo degli organi di competenza, ne effettua il conteggio. Commento [p11]: Mansioni introdotte a titolo di esempio In caso di emergenza di primo soccorso interviene nel caso ci fossero infortunati all interno del cantiere; il suo compito si limita a portare il primo soccorso ed eventualmente ad allontanare gli infortunati da fonti di pericolo persistenti, assicurando la massima cautela nell intervento Pag. 6 di 19

3 DESCRIZIONE DELL'ATTIVITÀ DI CANTIERE Si riporta il seguente elenco delle lavorazioni svolte direttamente dall impresa esecutrice: LAVORAZIONE 2 (in ordine presunto di esecuzione) DURATA DELLA LAVORAZIONE EV. TURNI DI LAVORO Commento [p13]: Indicare eventuali turni Commento [p12]: Inserire la durata in giorni, settimane, mesi Nell allegato 1 vengono riportate le lavorazioni affidate a terzi 2 NOTA: Nel capitolo 10 (VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE ) vengono riportate le modalità organizzative e le valutazioni dei rischi delle singole lavorazioni. Pag. 7 di 19

4 ELENCO DELLE MACCHINE, ATTREZZATURE ED IMPIANTI Si riporta l elenco delle macchine, attrezzature ed impianti dell impresa esecutrice previste per il cantiere. Macchine, attrezzature ed impianti Pistola sparachiodi Molatrice portatile (Flessibile) Avvitatore elettrico Betoniera a bicchiere Martellone Sega circolare Spruzzatrice per intonaci Fiamma ossiacetilenica Tagliamattoni elettrica Lampada portatile Macchine per la lavorazione del ferro Martello demolitore Perforatore elettrico (tipo kango) Gruppo elettrogeno Centrale di betonaggio Motopompa o elettropompa Saldatrice elettrica Spruzzatrice per pitture Staggia vibrante Tagliapavimenti elettrica Compressore Presente in cantiere Libretti di istruzione o procedure di utilizzo Collaudo Verifiche periodiche Uso comune con altre imprese Altre indicazioni Commento [p14]: Indicare soltanto le verifiche periodiche obbligatorie (ai sensi della Circolare {PRIVATE}CIRCOLARE N. 3/2001 del Ministero del Lavoro) effettuate da Organismi di Vigilanza del territorio. Le altre verifiche periodiche, comunque obbligatorie ai sensi della stessa circolare, effettuate da tecnici abilitati o da personale specializzato dell impresa (esempio le verifiche dei ponteggi metallici fissi prima e durante l uso, effettuate dal responsabile di cantiere, con modalità previste ai sensi della CIRCOLARE N. 46 del 11 luglio 2000 del Ministero del Lavoro) saranno allegate al POS e conservate in cantiere. Commento [p15]: Indicare l eventuale presenza di marchio CE della macchina o di altri elementi caratterizzanti della macchina (perizie, ecc.) o di documentazione specifica (ad esempio il PìMUS piano di montaggio, uso e smontaggio per i ponteggi - ai sensi del Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n. 235). Ponte su ruote (Trabattello) Ponte sospeso con argano ISPESL ARPA Ponteggi Ponte su cavalletti Gru a torre ISPESL ARPA Funi e bilancini Cestoni Forche Gru con rotazione dal basso ISPESL ARPA Argano a bandiera (< 200 kg) Pag. 8 di 19

Attrezzi di uso corrente Presente in cantiere Libretti di istruzione o procedure di utilizzo Collaudo Verifiche periodiche Dumper Autogrù semovente ISPESL ARPA Escavatore Compattatore Rullo compressore Cestello idraulico ISPESL ARPA Pinza idraulica Carrello elevatore Pala meccanica e/o ruspa Autobetoniera Autocarri Elevatore a cavalletto (> 200 kg) ISPESL ARPA Vibrofinitrice per asfalti Battipalo Uso comune con altre imprese Altre indicazioni Impianto di messa a terra DENUNCIA ISPESL e ARPA Impianto elettrico di cantiere invio copia della dichiarazione di conformità a ISPESL e ARPA Impianto scariche atmosferiche DENUNCIA ISPESL e ARPA Pag. 9 di 19

5 ELENCO DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI SOSTANZA O PRODOTTO FASE LAVORATIVA DI UTILIZZO Commento [p16]: Esempio: Iperfluidificanti: a base di polimeri acrilici, che permettono di ottenere calcestruzzi fluidi a lunga conservazione senza alcuna diminuzione delle resistenze meccaniche alle brevi stagionature. In genere non liberano formaldeide nei calcestruzzi autoclavati. Dosaggi più usati: da 0,9 a 1,9 lt.per ogni 100 kg di cemento. Commento [p17]: Esempio: utilizzo di calcestruzzi Le schede di sicurezza delle sostanze chimiche utilizzate in cantiere sono riportate nell ALLEGATO 2 (SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI). Commento [p18]: Esempio: Disarmanti ad azione chimicofisica per casseri metallici. 6 ELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Si riporta la lista dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) di corredo ai lavoratori presenti in cantiere: DPI Presenza in cantiere Casco (o elmetto) protettivo SI NO Scarpe antinfortunistiche SI NO Guanti SI NO Occhiali, maschere schermi SI NO Otoprotettori (cuffie antirumore, tappi auricolari ecc.) 3 SI NO Facciali filtranti o maschere con filtro 3 SI NO Dispositivi di protezione individuale anticaduta (come imbracature di SI NO sicurezza, cinture di sicurezza per il posizionamento ecc.) 3 Visiera per saldatura SI NO Indumenti alta visibilità SI NO Indumenti di protezione per rischi specifici (come tute per lavori di sabbiatura, grembiuli di cuoio per saldatori, tute impermeabili ad agenti chimici, tute termoriflettenti ecc.) SI NO Commento [p19]: Indicare quali Per la scelta corretta dei DPI, in relazione alla mansione svolta, vedere: capitolo 10 (VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE ). 3 Nota: L addestramento obbligatorio, per l utilizzo di questi DPI, è indicato nel capitolo 9. Pag. 10 di 19

7 ESITO DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE DEL RUMORE Il rapporto di valutazione di esposizione dei lavoratori al rumore, relativamente alle lavorazioni svolte in questo cantiere, è il seguente: Commento [p20]: Indicare se il rapporto di valutazione del rumore è il risultato di un RILIEVO STRUMENTALE effettuato in cantiere, di cui si dovrà allegare relazione, oppure se è stato dedotto da una FONTE DOCUMENTALE. In tal caso occorre riportare i dati della fonte documentale utilizzata per redigere il Documento di Valutazione del Rischio Rumore. Pag. 11 di 19

Mansione (o nominativo) TABELLA RIEPILOGATIVA DEI LIVELLI DI ESPOSIZIONE Esposizione giornaliera L EP, d in db(a) 4 Esposizione settimanale L EP, w in db(a) 7 Fascia acustica di esposizione Fascia acustica del L EP, d o L EP, w in db(a) fino agli 80 db(a) tra 80 e 85 db(a) tra 85 e 90 db(a) oltre 90 db(a) Livello di rischio Livello di rischio Rischio irrilevante Rischio basso Rischio medio Rischio elevato Commento [p22]: Le fasce acustiche significative entro cui i diversi lavoratori possono eventualmente rientrare sono: Commento [p21]: Per ognuna di tali fasce sono poi adottati gli adempimenti previsti dal D.Lgs 277/91, finalizzati alla protezione dei lavoratori rispetto al rischio rumore. Individuando quindi le attività svolte in cantiere dai lavoratori che assumono determinate mansioni, ed i relativi tempi applicativi, si può, conoscendo i livelli di esposizione al rumore (L eq) per ciascuna mansione, individuare il valore di esposizione del lavoratore su base giornaliera (L EP,d) o settimanale (L EP,w) per il cantiere in questione. 4 Nota: per L EP si intende il livello di esposizione personale, derivante dal livello sonoro continuo equivalente(l eq ) così come definito nel D.Lgs. 277/91, calcolato su base giornaliera (L EP, d ) o settimanale (L EP, w ). Pag. 12 di 19

8 PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO RICHIESTE DAL PSC Le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC, sono le seguenti: A titolo di esempio riportiamo qui sotto uno schema di procedura complementare e di dettaglio. TITOLO PROCEDURA SCHEMA DI PROCEDURA Commento [p23]: Descrivere le procedure di sicurezza di tipo funzionale/organizzativo che dovranno essere osservate nelle fasi e sottofasi di lavoro previste nel PSC, che sono di competenza dell impresa per il cantiere. Se non è previsto il PSC ovviamente non va compilato. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE EVENTUALE SCHEMA GRAFICO DESCRIZIONE DEL LAVORO MEZZI UTILIZZATI RISCHI POSSIBILI MISURE DI SICUREZZA OSSERVAZIONI E RESPONSABILITA PER IL CONTROLLO TITOLO PROCEDURA: SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: DESCRIZIONE DEL LAVORO: ESEMPIO DI PROCEDURA GRU INTERFERENTI La procedura ha lo scopo di impedire eventuali collisioni o interferenze dei bracci delle gru durante le normali manovre di movimentazione dei carichi. La procedura si applica alle due gru a torre presenti nel cantiere di.. Movimentazione meccanica dei carichi tramite gru MEZZI UTILIZZATI: Gru a torre tipo.. Gru automontante a rotazione in basso tipo RISCHI POSSIBILI: Collisione dei carichi Interferenza dei bracci Caduta dall alto di materiali MISURE DI SICUREZZA: Viene prescritto ai gruisti quanto segue: 1. E obbligatorio comunicare prima e durante ogni manovra (o via radio telefono o con gesti convenzionali) 2. Dare comunque la precedenza alla gru a torre. 3. Non effettuare alcuna manovra delle gru, nella zona di interferenza, se prima non concordata. 4. Nelle fasi di sosta del cantiere i carrelli di entrambe le gru devono essere sempre posizionati ad inizio corsa OSSERVAZIONI E RESPONSABILITA PER IL CONTROLLO: e senza carichi sospesi. Diretti responsabili per l applicazione della procedura sono i gruisti. Responsabile del controllo è il capocantiere. Gli operatori sottoscrivendo tale documento si impegnano a rispettare quanto ordinato. Pag. 13 di 19

9 DOCUMENTAZIONE IN MERITO ALLA FORMAZIONE SVOLTA Mansione Formazione svolta Formazione in fase di programmazione 5 Commento [p24]: Ad esempio: Addetto Antincendio Commento [p25]: Indicare titolo corso, durata, data e luogo di svolgimento. Ad esempio: Corso antincendio di 4 ore per rischio basso (DM 10.03.98) svolto in data.presso.. La documentazione originale della formazione svolta è disponibile presso la sede dell impresa. 5 Nota: la data programmata dovrà essere antecedente alla lavorazione interessata. Pag. 14 di 19

10 VALUTAZIONE DEI RISCHI DEL CANTIERE METODOLOGIA E CRITERI Commento [p26]: Viene suggerito un modello di valutazione dei rischi che adotta un criterio semplice e molto diffuso. Per ogni lavorazione vengono individuati i relativi pericoli connessi con le lavorazioni stesse, le attrezzature impiegate e le eventuali sostanze utilizzate. I rischi sono stati analizzati in riferimento ai pericoli correlati alle diverse attività, alla gravità del danno, alla probabilità di accadimento ed alle norme di legge e di buona tecnica. La stima del rischio, necessaria per definire le priorità negli interventi correttivi, è stata effettuata tenendo conto di: gravità del danno (funzione del numero di persone coinvolte e delle conseguenze sulle persone in base a eventuali conoscenze statistiche o a previsioni ipotizzabili); probabilità di accadimento (funzione delle condizioni di sicurezza legate principalmente a valutazioni sullo stato di fatto tecnico). Il valore numerico della valutazione del rischio riportato nelle valutazioni è il seguente: 1. BASSO 2. MEDIO 3. ALTO Tale quantificazione tiene conto anche della probabilità di presenza nella zona di rischio, il tempo di permanenza nella stessa, l'esperienza e la formazione degli esposti, la dotazione di dispositivi di protezione individuale e collettiva. Si sottolinea che il criterio di valutazione non consiste solo nell'attribuzione di un punteggio, quanto piuttosto nell'individuazione di un percorso logico. Pag. 15 di 19

VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORAZIONI FASE DI LAVORAZIONE 1) DESCRIZIONE DELLA LAVORAZIONE 2) MODALITA DI GESTIONE IN SICUREZZA DELLA FASE LAVORATIVA 3) MACCHINE, ATTREZZATURE E IMPIANTI UTILIZZATI MACCHINA Scheda di riferimento Commento [p27]: Si riporta a titolo esemplificativo i modelli della valutazione del rischio relative alle lavorazioni per gruppi omogenei ed alle attrezzature usate nel cantiere specifico. 0)Fasi di lavorazione: riportare la fase di lavorazione che si intende descrivere. 1)Descrizione della lavorazione: descrizione delle lavorazioni previste (scavi, demolizioni, opere murarie ecc.). 2)Modalità di gestione in sicurezza della fase lavorativa: descrivere le modalità con cui si intende svolgere la fase lavorativa con particolare riguardo alle misure di sicurezza adottate. 3)Macchine, attrezzature e impianti utilizzati: riportare l elenco di macchine, attrezzature e impianti necessari per svolgere la lavorazione. Se esiste una SCHEDA di valutazione della macchina o impianto, riportarne il riferimento 4)Valutazione del rischio: effettuare la valutazione del rischio secondo le modalità sopra descritte. Vedi anche la scheda successiva di valutazione dei rischi per la fase lavorativa. 5)Eventuali precauzioni e misure di prevenzione da adottare prima e durante la fase: inserire la descrizioni di eventuali misure 6)Note informative per il CSE: inserire eventuali comunicazioni per il CSE. 4) VALUTAZIONE DEL RISCHIO 5) EVENTUALI PRECAUZIONI E MISURE DI PREVENZIONE DA ADOTTARE PRIMA E DOPO LA FASE 6) NOTE INFORMATIVE PER IL CSE 6 6 Nota: da predisporre prima dell inizio della lavorazione, l elenco di informazioni verrà tenuto aggiornato durante l esecuzione dei lavori. Commento [p28]: Esempio: Esecuzione di demolizioni effettuate con macchine MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI PRIMA DELL USO: Segregare la zona interessata Prima di iniziare le demolizioni, verificare che nella struttura da demolire non siano ancora attivi gli impianti di distribuzione (gas, elettrico, idraulico, telefonico) Verificare l assenza di linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all uso Pag. 16 di 19

SCHEDA DI VALUTAZIONE FASE DI LAVORAZIONE Commento [p29]: Si riporta a titolo esemplificativo un modello di valutazione dei rischi. INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI STIMA DEL RISCHIO MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONE PER ADDETTI DPI Rischio basso Rischio medio Rischio alto Rischio basso Rischio medio Rischio alto Pag. 17 di 19

ALLEGATO 1: LAVORAZIONI AFFIDATE A TERZI Riportiamo l'elenco delle lavorazioni affidate (o che si intende affidare) a terzi: TIPO DI LAVORAZIONE IMPRESA/LAVORATORE AUTONOMO DURATA PREVISTA 7 Data ultimo aggiornamento: 7 NOTA: questa colonna viene compilata a maggior dettaglio (o in assenza) del programma lavori. L elenco verrà tenuto aggiornato durante l esecuzione dei lavori. Pag. 18 di 19

ALLEGATO 2: SCHEDE DI SICUREZZA DELLE SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI Commento [p30]: Allegare le copia delle SCHEDE DI SICUREZZA dei prodotti e delle sostanze ritenute pericolose. Per SCHEDA DI SICUREZZA si intende le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal produttore o dal fornitore tramite la relativa scheda predisposta ai sensi dei decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52 e 16 luglio 1998, n. 285 e successive modifiche. Pag. 19 di 19