ATTUALITA' NELLE VACCINAZIONI DEL PERSONALE SANITARIO, SECONDO I RECENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI.

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Transcript:

ATTUALITA' NELLE VACCINAZIONI DEL PERSONALE SANITARIO, SECONDO I RECENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI. seminare insieme per avere grandi risultati in onore di Albert Sabin e di Edward Jenner Mario De Cesare, Assistente Sanitario. Bioeticista, MS Counselling

legge N.119 del 31 luglio 2017 nuovi adempimenti vaccinali operatori sanitari e socio sanitari "Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, gli operatori scolastici, sanitari e socio-sanitari presentano agli istituti scolastici e alle aziende sanitarie nei quali prestano servizio una dichiarazione, resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, comprovante la propria situazione vaccinale". Nota: la legge è entrata in vigore il 06.08.2017

Vaccinazioni per soggetti a rischio per esposizione professionale Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 La base legislativa delle vaccinazioni nei lavoratori a rischio è il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, che all articolo 279 recita: 1. I lavoratori addetti alle attività per le quali la valutazione dei rischi ha evidenziato un rischio per la salute sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria

EPIDEMIA DI MORBILLO IN ITALIA 4487 casi segnalati, con 3 decessi, 297 casi segnalati tra gli operatori sanitari, 1100 ricoveri, quasi tutte le 21 Regioni Italiane hanno segnalato casi, ma il 90% proviene da sette: Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia. 88% dei soggetti diagnosticati sono risultati non vaccinati e il 7% dei casi vaccinati con una sola dose, Età mediana di 27 anni, ma il 74% dei casi è stata segnalata in età uguale o maggiore a 15 anni, l'incidenza maggiore dei casi (nuovi casi rispetto alla popolazione di riferimento), si è riscontrata nei bambini sotto l'anno di età.

Vaccinazione anti-morbillo, Parotite e Rosolia MPR Le raccomandazioni sono valide per tutti gli adulti non immuni anche per una sola delle tre malattie oggetto della vaccinazione. I soggetti adulti non immuni devono essere vaccinati in tutte le occasioni opportune. La vaccinazione per la rosolia deve essere somministrata in due dosi distanziate di almeno 4 settimane.

Operatori sanitari: anti-epatite B, anti-influenzale, anti-morbillo, parotite, rosolia (MPR), anti-varicella, anti-pertosse.

2-Vaccinazioni per soggetti a rischio per esposizione professionale 2. Il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotta misure protettive particolari per quei lavoratori per i quali, anche per motivi sanitari individuali, si richiedono misure speciali di protezione, fra le quali: la messa a disposizione di vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all'agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente [ ].

Vaccinazione anti-epatite B gli operatori sanitari, hanno una esposizione ad alto rischio Le schedule sono: 1-Schedula A- normale Sono somministrate 3 dosi di vaccino ai tempi 0, 1, 6-12 mesi 2-Schedula post esposizione una schedula rapida a 4 dosi di vaccino somministrate ai tempi 0, 1, 2, 12 mesi

Vaccinazione anti-epatite B secondo quanto disposto dal D.M 20/11/2000, art.4 Si rammenta la necessità di verificare l avvenuta sieroconversione (presenza di anticorpi anti-hbs) un mese dopo l esecuzione dell ultima dose per avere certezza dell instaurazione della memoria immunologica. Per i lavoratori a rischio nati dal 1980 in poi, che dovrebbero essere stati sottoposti a vaccinazione anti-epatite B al dodicesimo anno di età, e per quelli nati dopo il 1991, che si presume siano stati vaccinati nel primo anno d età, si raccomanda l esecuzione del test per verificare il livello di anti- HBs prima di iniziare le attività a rischio

Vaccinazione antinfluenzale Da attuarsi nel periodo stagionale

1918: pandemia di influenza spagnola 500 milioni di persone contagiate = 1/3 della popolazione mondiale 50 milioni di morti, equivalente a tutta la popolazione italiana di oggi Tutti da vaccinare

Vaccinazione antimeningoencefalite da zecca (TBE) La vaccinazione è raccomandata per soggetti professionalmente esposti, in particolare lavoratori in aree endemiche e in zone rurali e boschive (es. contadini, militari).

Vaccinazione anti-pertosse -dtap I soggetti a stretto contatto con neonati e bambini sono a rischio di contrarre la pertosse, ma anche soprattutto di trasmettere questa infezione a bambini nella prima fase di vita (quindi non ancora immunizzati) In particolare, diversi studi hanno dimostrato come gli operatori sanitari siano ad alto rischio di contrarre la pertosse, e che la trasmissione all interno di strutture sanitarie di questi patogeni ponga un rischio sostanziale di severe patologie nosocomiali, in particolare nei neonati e negli immunocompromessi

Vaccinazione anti-pertosse (dtap) Pertanto, per la protezione del neonato è consigliabile un richiamo con dtap per: gli operatori dei reparti coinvolti nell assistenza al neonato gli operatori degli asili nido tutte le altre figure che accudiscono il neonato.

Vaccinazione anti-rabbica La profilassi pre-esposizione è consigliata a tutti i lavoratori a continuo rischio di esposizione al virus della rabbia, ad esempio: personale di laboratorio che lavora a contatto con tale virus, veterinari, biologi, stabulari, operatori di canili, altri lavoratori a contatto con animali potenzialmente infetti

Vaccinazione anti-tubercolare -BCG Il DPR 465/2001 ha drasticamente limitato le indicazioni di uso di questa vaccinazione ai soli operatori sanitari ad alto rischio di esposizione a ceppi di bacilli tubercolari multifarmacoresistenti, oppure che operino in ambienti ad alto rischio e non possano, in caso di cuticonversione, essere sottoposti a terapia preventiva, perché presentano controindicazioni cliniche all uso di farmaci specifici.

Vaccinazione anti-varicella La presenza di fasce di suscettibilità alla varicella tra gli adulti (età nella quale l infezione può assumere caratteri di maggiore gravità) e l evidenza scientifica dell insorgenza di diverse epidemie nosocomiali, rende necessario proporre attivamente questa vaccinazione La vaccinazione va effettuata in due dosi a distanza di almeno 28 giorni una dall altra.

Grazie per la vostra attenzione Mario De Cesare