Ufficio d Ambito Provincia di Bergamo

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Ufficio d Ambito Provincia di Bergamo Via Ermete Novelli, 11 24122 Bergamo Tel. 035-211419 Fax 0354179613 C.F. 95190900167 e-mail:info@atobergamo.it - info@pec.atobergamo.it - http://www.atobergamo.it Determinazione Dirigenziale Numero 27 Del 01.08.2016 Oggetto: L.R. n. 26 del 12/12/2003 - Proposta di ridelimitazione della Zona di Rispetto ZdR delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano erogate mediante impianto di acquedotto a mezzo di pozzo ubicato in via Cantù nel comune di Caravaggio (BG), che riveste carattere di pubblico interesse. IL DIRETTORE DELL UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI BERGAMO PREMESSO che: la legge regionale 21/2010, in attuazione dell art. 2, comma 186 bis della legge 23.12.2009, n. 191, ha previsto l attribuzione alle Provincie delle funzioni già esercitate dalle Autorità d Ambito a decorrere dal 01.01.2011; la Provincia di Bergamo, con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 64 del 13.06.2011, ha provveduto alla costituzione dell Azienda Speciale nei termini previsti dall art. 114, comma 1 del D.L.vo 267/2000, denominata Ufficio d Ambito della Provincia di Bergamo, per l esercizio delle funzioni in materia di Servizio Idrico Integrato, in attuazione del disposto di cui all art. 1, comma 1 lett. i) della l. r. n. 21 del 27.12.2010, con decorrenza dal 1 luglio 2011; il Consiglio di Amministrazione dell Ufficio d ambito con delibera n. 1 del 27.01.2015, ha confermato all ing. Norma Polini l incarico di Direttore dell Ufficio a decorrere dal 27.01.2015 e fino alla durata del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell art. 18 dello statuto vigente dell Azienda Speciale Ufficio d'ambito della Provincia di Bergamo"; RICHIAMATI: il D.L.vo n. 152 del 3 aprile 2006, recante Norme in materia Ambientale, all art. 94, disciplina l individuazione e la definizione di Aree di Salvaguardia delle risorse idriche, delegando le Regioni alla definizione delle direttive e delle linee guida per la perimetrazione delle stesse. Le Linee guida per la tutela della qualità delle acque destinate al consumo umano e criteri generali per l individuazione delle aree di salvaguardia delle risorse idriche di cui all art. 21 D.L.vo. 152/99 dell Accordo Stato-Regioni-Province autonome del 12/12/2002 ribadiscono e sanciscono il concetto che la delimitazione delle aree di salvaguardia rappresenta una delle misure che consente la tutela dei corpi idrici attraverso la prevenzione e la riduzione dell inquinamento ed il perseguimento degli usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, prima di tutto di quelle destinate al consumo umano, erogate mediante acquedotto di pubblico interesse. Lo stesso Accordo fornisce quindi criteri e modalità di riferimento a supporto dell attività necessaria alla delimitazione delle aree di salvaguardia. Il D.L.vo. 152/06 ed il precedente Accordo del 12 dicembre 2002 distinguono le Aree di salvaguardia in zone di tutela assoluta, zone di rispetto (ristrette e/o allargate) e zone di protezione;

la legge regionale 12.12.2003 n. 26 e s.m.i. Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale norme in materia di gestione rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche ; la legge regionale n. 18 dell 8 agosto 2006, recante Conferimento di funzioni agli Enti locali in materia di servizi idrici locali di interesse economico generale. Modifiche alla L. R. 12 dicembre 2003, n. 26 Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale norme in materia di gestione rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche ; la legge regionale n. 1 del 29 gennaio 2009, recante Modifiche alle disposizioni generali del servizio idrico integrato di cui alla legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale norme in materia di gestione rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche ; la legge regionale n. 10 del 29 giugno 2009, recante Disposizioni in materia di ambiente e servizi di interesse economico generale ; il regolamento regionale 24 marzo 2006 n. 2 Disciplina dell uso delle acque superficiali e sotterranee, dell utilizzo delle acque a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell acqua in attuazione dell art. 52, comma 1, lettera c) della legge regionale 12 dicembre 2003 n. 26 al titolo II Procedimento per la concessione di derivazione di acqua pubblica, in particolare: l art. 12 Osservazioni, opposizioni e pareri comma 4 lett. h) di considerare per l acquisizione dei pareri l autorità d ambito, per il caso in cui la concessione riguardi acque destinate al consumo umano ed erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse ; l art. 14 Criteri per il rilascio della concessione comma 4 che In caso di derivazioni di acque superficiali o sotterranee destinate al consumo umano ed erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse, si tiene conto della perimetrazione delle zone di rispetto previste dall articolo 21 del D.L.vo 152/2009. L individuazione delle Zone di Rispetto avviene sulla base di indicazioni tecniche definite dalla Giunta Regionale e deve essere effettuata dai comuni su proposta dell ATO; CONSIDERATO inoltre, che Regione Lombardia non ha ancora predisposto il Regolamento per la disciplina delle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano previsto dall art. 52 comma 1, lett. c) della legge regionale n. 26 del 12.12.2003; DATO ATTO che l Ufficio d ambito della Provincia di Bergamo, attraverso il Consiglio Provinciale, con atto n. 98 del 16/12/2015, ha aggiornato il Piano d'ambito; ATTESO che la D.G.R. n. 6/15137 del 27.06.1996 Direttiva per l individuazione delle aree di salvaguardia delle captazioni di acque sotterranee destinata al consumo umano contiene i criteri introdotti per la perimetrazione della zona di rispetto che tengono conto della situazione locale di vulnerabilità e rischio della risorsa, individuando tre differenti criteri con i quali poter delimitare la zona di rispetto quali, il criterio geometrico, il criterio temporale, ed il criterio idrogeologico; VISTO il documento riguardante le linee guida, per la presentazione dell istanza di delimitazione della Zona di Rispetto ZdR delle captazioni delle acque sotterranee destinate al consumo umano, predisposto dall Ufficio d ambito della Provincia di Bergamo; VISTA la richiesta presentata ai sensi dell art. 42, comma 3, della L.R. n. 26/2003 e s.m.i., dal comune di Caravaggio, datata 09.06.2016, di istanza di valutazione della ridelimitazione della Zona di Rispetto ZdR, dell area attinente al pozzo ad uso potabile, situato in comune di Caravaggio in via Cantù, identificato al catasto terreni al mappale n. 9604 foglio 915, censuario di Caravaggio; DATO ATTO che l area individuata dal mappale 9604 è classificata dal Documento di Piano Tav. 4 Carta dei Vincoli come Pozzo ad uso potabile e relativa area di rispetto, mentre dal Piano delle 2

Regole Tav. 5 Interventi sull urbanizzato Caravaggio Nord parte attrezzature tecnologiche speciale e parte strada pubblica. Il Piano dei Servizi, Zona per attrezzature tecnologiche speciali; RITENUTO che l istanza presentata dalla società, di delimitazione della fascia di rispetto attorno al pozzo summenzionato è riconducibile, come riferimento normativo al D.L.vo 152/2006, art. 94 comma 1 Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano ; PRESO ATTO del Decreto di Regione Lombardia n. 21800 del 14.11.2002, della voltura della ragione sociale dell utenza di concessione acque sotterranee di un pozzo uso potabile, di cui alla D.D.G. n. 10129 del 03.06.2002, in favore della società COGEIDE S.p.A.; DATO ATTO che l istanza presentata all Ufficio d ambito, è stata predisposta dal Dott. Geol. Stefano Fassini, con studio in piazza Ciriano n. 3, in comune di Pedrengo (BG) ed è composta dalla seguente documentazione: relazione idrogeologica con studio idrogeologico, idrochimico e ambientale, datata maggio 2016; cartografia riportante le georeferenza del pozzo e i due poligoni georeferenziali dell area attuale e quella proposta; concessione della derivazione in corso di validità; copia del certificato di Destinazione Urbanistica; fotocopia del documento di identità del sottoscrittore dell istanza; n. 1 CD contenete copia di tutti i documenti sopra richiamati; ATTESO che lo studio effettuato, ha evidenziato le caratteristiche idrogeologiche e idrochimiche dell area in esame, consentendo di determinare quanto segue: il pozzo in esame è protetto da un avampozzo fuori terra, dove sono posizionati le parti d impianto, i quadri elettrici, il contatore e gli strumenti di servizio. La portata emunta dal pozzo è pari a 32 l/s ad uso idropotabile; la fascia di rispetto attualmente in uso per il pozzo di via Cantù è stata definita con criterio geometrico ed interessa una superficie circolare avente raggio 200 m; il pozzo è ubicato in un contesto urbanistico di tipo prevalentemente residenziale, ed in presenza di reti fognarie, è inoltre presente un punto vendita di carburanti posto a circa 100 m dal pozzo di via Cantù, all interno della fascia di rispetto di 200 m; la relazione idrogeologica, dimostra che lo spessore e l estensione areale dell unità argillosa presente a partire dalla profondità 50/55 m dal piano di campagna, attesta che l acquifero che alimenta la prima fenestratura possa rientrare nella dicitura di acquifero protetto, secondo la definizione di cui all art. 2 comma 1 del R.R. n. 2/2006; facendo riferimento al criterio idrogeologico per la variazione della fascia di rispetto la richiesta è di riduzione della superficie definita con criterio geometrico limitandone l estensione all area pertinenziale, che presenta un estensione di circa 750 m 2 con dimensioni di 25 m per 30 m; VISTA la corrispondenza tra i vari Enti e società con l Ufficio d ambito della Provincia di Bergamo: in data 15.06.2016, l Ufficio d ambito ha richiesto all ATS Dipartimento di Prevenzione di Treviglio, la valutazione degli aspetti igienico-sanitari relativi alla captazione e alle opere di derivazione, tenuto conto della presenza sul territorio di eventuali fattori di degrado qualitativo delle acque di falda che possano comportare limitazioni alla delimitazione della ZdR proposta; in data 20.07.2016, prot. 2849, l ATS Dipartimento di Treviglio, ha espresso parere favorevole alla variazione della ZdR, in quanto trattasi di una sanatoria di una zona esistente. Inoltre, prescrive l effettuazione bimestrale di analisi al pozzo sul parametro Nitrati concordando preventivamente le modalità con l ufficio preposto ATS; 3

VISTA in particolare la Legge Regionale n. 21/2010, disciplina l uso delle risorse idriche ed è improntata in particolare: al perseguimento degli usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili; al rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità per la gestione del servizio idrico; all adeguamento dei sistemi di acquedotto, fognatura, collettamento e depurazione nell ambito del Servizio Idrico Integrato, con particolare riguardo alla salvaguardia delle risorse idriche sotterranee. ATTESO che tali requisiti sono posti alla base del rilascio della concessione di derivazione nel cui ambito, il richiedente, deve formulare la proposta di delimitazione della ZdR tenuto conto della vulnerabilità degli acquiferi; CONSIDERATE, inoltre, le seguenti norme, per la delimitazione della ZdR: R.D. 1285/1920; R.D. 1775/1933; D.G.R. 12693/2003; L.R. 26/2003; D.L.vo 152/2006; R.R. N. 2/2006; L.R. 21/2010; VISTE le competenze svolte dall Ufficio d ambito in materia di regolazione e pianificazione del Servizio Idrico Integrato; VISTA la legge 241/90 e s.m.i. recante Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi; VISTO il D.L.vo 267/2000 e s.m.i. recante Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali ; VISTO lo Statuto aziendale dell Ufficio d ambito della Provincia di Bergamo; RECEPITE LE PREMESSE E FATTI SALVI i diritti a terzi e le competenze autorizzative e concessorie spettanti ad altri soggetti pubblici in alla realizzazione delle infrastrutture necessarie alla derivazione. VERIFICATA la legittimità delle fasi pregresse del procedimento amministrativo, finalizzato a garantire i principi di legalità, efficacia, imparzialità e buon andamento dell azione amministrativa; ACCERTATA la propria competenza all adozione del presente provvedimento ai sensi dell art. 107 del T.U.EE.LL. approvato con D.L.vo 267/2000. DETERMINA 1. Le premesse fanno parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale; 2. di formulare la Proposta di ridelimitazione della ZdR alla derivazione di acque sotterranee del pozzo ad uso potabile ubicato in via Cantù nel comune di Caravaggio (BG), mappale n. 9604 foglio 915, in conformità alla documentazione acquisita all istanza presentata in data 09.06.2016, dal comune di Caravaggio, nella figura del Sindaco pro-tempore; 4

3. di considerare la proposta presentata attraverso lo studio Idrogeologico, Idrochimico e Ambientale datato maggio 2016, presentato dal Dott. Geol. Fassini Stefano, dalla quale viene descritto la ridelimitazione della Zona di Rispetto del pozzo, coincidente con l attuale zona pertinenziale del pozzo, dell area di forma 25 x 30 m per complessivi 750 m 2 ; 4. di dare indicazione all Amministrazione Comunale che la ridelimitazione della ZdR del pozzo e i vincoli derivanti dall individuazione di tale area, dovranno essere obbligatoriamente recepiti come variante all interno del Piano Governo del Territorio e nei relativi piani attuativi, individuando la nuova area di rispetto del pozzo ad uso potabile, come previsto dalla Legge Regionale n. 2/2006; 5. di dare atto che gli enti interessati all istanza, opportunamente coinvolti, non hanno espresso criticità o pareri contrari di propria competenza, alla proposta di delimitazione della Zona di Rispetto della derivazione di acque sotterranee a mezzo del pozzo ad uso potabile in comune di Caravaggio; 6. la trasmissione del seguente atto in copia al comune di Caravaggio (BG), che dovrà procedere all approvazione della ZdR, riportando nel provvedimento, esplicite indicazioni della ZdR come previsto dall art. 14 del r. r. 2/2006; 7. che copia dell atto di approvazione della ZdR a cura dell Amministrazione Comunale, dovrà essere trasmesso, all Ufficio d ambito della Provincia di Bergamo, al settore Acque della Provincia di Bergamo, all ATS territorialmente competente, UTR di Bergamo ed alla società COGEIDE S.p.A.; 8. che qualora venisse evidenziato che la riperimetrazione della ZdR non è idonea a tutelare adeguatamente la risorsa idrica in quanto emergessero indizi oggettivi in tal senso, sarà possibile una ridelimitazione più estesa che ripristini la salvaguardia necessaria della risorsa idrica, mediante apposito procedimento a cui parteciperanno gli stessi enti soggetti pubblici o privati, intervenuti nei procedimenti pregressi di delimitazione, senza che peraltro da ciò possa derivare alcun diritto a indennizzo o risarcimento; 9. di disporre la pubblicazione sull Albo Pretorio online dell Ufficio d ambito della Provincia di Bergamo, per un periodo di 15 giorni, con decorrenza dalla data di sottoscrizione del provvedimento; 10. si attesta che la presente Determinazione non comporta impegno di spesa. Il Direttore Ing. Norma Polini (Documento informatico firmato digitalmente ai sensi testo unico D.P.R. 445/2000 e D.Lgs. 82/2005 e norme collegate.) 5