PROVINCIALE COMO. AVIS LAB percorsi di qualità e innovazione. 57 Assemblea Annuale Cermenate



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PROVINCIALE COMO AVIS LAB percorsi di qualità e innovazione 57 Assemblea Annuale Cermenate 22 marzo 2014 1

Care Avisine, Cari Avisini, porgo a Voi tutti il mio affettuoso saluto e un sentito ringraziamento da parte dell intero Consiglio, per esservi ancora una volta preso l onere di intervenire a questo importante appuntamento. Un cordiale saluto di benvenuto al Sindaco e a tutte le Autorità presenti. Il Nostro continuo peregrinare ci ha portato quest anno a essere ospiti degli amici cermenatesi, che ringraziamo di cuore per l ospitalità. Ma chiedo a Voi di unirvi nel ringraziare chi tra noi non c è più, a chi tanto ha lasciato, tanto insegnato e, con carisma e pazienza, ha reso grande, viva e ricca di valori etici e morali, questa nostra Associazione. A loro e in particolare al maestro di vita, Silvano Cella, scomparso lo scorso anno, va il nostro più sentito e deferente ricordo. Grazie. Normalmente, in questi appuntamenti annuali, veniamo chiamati a fare il punto sugli obbiettivi e i risultati conseguiti nell anno precedente. Tra l altro quello appena trascorso, ha visto il rinnovo di tutti gli organi associativi nella quasi totalità delle realtà territoriali dell intero Paese. Abbiamo visto la riconferma del Dott. Vincenzo Saturni, varesino, alla guida nazionale. Abbiamo visto la riconferma del Dott. Domenico Giupponi, bergamasco, alla guida regionale. Così com è avvenuta la mia riconferma alla guida provinciale e dei rispettivi Presidenti nella maggioranza delle Sedi Comunali. Oggi però non è più il tempo di fare solo un analisi del passato, ma basandoci su quanto avvenuto, è sempre più necessario progettare e riprogettare l attività futura in funzione dei cambiamenti, spesso frenetici e repentini che la società odierna impone. Dovremo sempre più rivedere i nostri modelli organizzativi e operativi, non più basati su una determinata e limitata disponibilità di tempo, ma su una presenza e una disponibilità costante. Ecco perché vi è sempre più la necessità, peraltro da me ripetuta più volte in passato, di una costante formazione prima e disponibilità all assunzione di ruoli e impegni poi. Dovremo sempre più avere la lungimiranza di prevedere gli scenari futuri e mettere in campo tutte le energie, le risorse, le proprie capacità e peculiarità, per anticiparne le soluzioni. Unendo sempre più le nostre forze e le nostre risorse, pur mantenendo le proprie autonomie, per conseguire obbiettivi comuni e ridurre le fatiche quotidiane. Mettere da parte i campanilismi, guardando sempre a ciò che ci unisce, anziché analizzare ciò che ci differenzia. 2

Perché se non siamo noi consapevoli e disposti a accettare, quanto sta avvenendo, come potremo poi essere convincenti e credibili nei confronti dei nostri donatori, di tutti coloro che a vario titolo si avvicinano all AVIS. Delle Istituzioni Pubbliche che sempre più costantemente chiedono di interloquire e interagire con noi. Come possiamo continuare a trasmettere quei valori che per quasi novant anni hanno portato l AVIS a diventare la più grande Associazione di Volontariato in Italia e tra le più grandi nel mondo in ambito sanitario, e farli propri di un Europa che sempre più determina e determinerà le nostre vite. Stiamo da oltre un anno, sia in ambito Regionale che Nazionale, progettando, analizzando, discutendo e a volte litigando, su quanto accadrà alla fine dell anno. Il 31 dicembre 2014 verrà posta una pietra miliare nel sistema trasfusionale italiano, dalla quale non si potrà più tornare indietro, anzi chi si ferma è perduto. E una data entro la quale tutte le unità di raccolta associative e le strutture trasfusionali ospedaliere dovranno rispondere a requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici avanzati. Si tratta di standard che riguardano tutti gli aspetti della catena del sangue: dai materiali e le procedure per prevenire qualsiasi forma di contaminazione biologica, all adeguamento dei locali fino ai sistemi di qualità e la gestione del personale addetto. Maggiore razionalizzazione dell utilizzo del sangue, compensazione tra territori dove vi è costante esubero e altri ove vi è carenza. Per garantire tutto ciò si sta procedendo, come già detto sopra, da oltre un anno alla riorganizzazione delle strutture di raccolta, validazione e lavorazione del sangue, una rivisitazione dei criteri di selezione del donatore, degli esami di controllo, delle motivazioni e dei tempi di sospensione, che nel breve/medio periodo potranno portare a una rimodulazione della chiamata del donatore il quale dovrà sempre più adeguarsi a rispondere quando questa avviene, facendosi trovare in buona salute, segnalando tempestivamente ogni motivo che potrebbe invalidare il suo dono o la variazione dei propri recapiti per una pronta chiamata. Potrebbero portare nei prossimi anni a una riduzione delle donazioni, con periodi di minor necessità alternati a periodi di maggiori richieste, dove i fattori saranno sempre più relativi a situazioni e/o periodi infettivi e epidemiologici, che medici (vedi West Nile Virus). Periodi in cui dovremo sospendere l invio di donatori di determinati gruppi sanguigni dovuto a eccedenze di scorte, evitando così di buttar via inutilmente questo meraviglioso dono. Dovremo cercare di convincere in nostri donatori che se non vengono chiamati non è perché non li vogliamo, ma perché non c è la necessità di un loro impegno. Spiegare loro che non si dona quando si ha voglia, ma quando si viene chiamati. Non presentarsi ai Centri Trasfusionali all improvviso senza la prenotazione e al contempo avvisare se all ultimo momento sono impossibilitati a presentarsi. Dovremo sempre più essere noi dirigenti convinti, che non dobbiamo guardare solo all aspetto quantitativo delle donazioni, ma all aspetto qualitativo. 3

Impegnandoci maggiormente nella tutela della salute dei donatori. Dovremo comunque continuare nell attività di proselitismo, per avere sempre più uomini e donne disposte a donarsi per il prossimo. Perché le previsioni e i dati statistici ci dicono, che tra oltre dieci anni, con l aumento della popolazione anziana, sempre più bisognose di cure e una progressiva diminuzione delle nuove generazioni, potremmo non essere in grado di soddisfare tutte le necessità di sangue, plasma e loro derivati richiesti. La nostra Provincia, per quanto concerne l organizzazione del Sistema Trasfusionale, verrà unita a quella di Varese, tutto il nostro sangue donato negli ospedali comaschi, verrà inviato all Ospedale Macchi di Varese per le procedure sopra descritte e verrà poi loro restituito, nelle tipologie e quantità necessarie per l attività medico-sanitaria. Il surplus verrà invece immediatamente inviato in compensazione ove richiesto. È chiaro che per conseguire questi obbiettivi e necessario dotarsi di strumenti al passo coi tempi, essere costantemente formati e aggiornati, cercare figure professionali competenti nelle materie ove siamo chiamati a rispondere nei ruoli associativi assunti. Qualora questi manchino all interno dell Associazione, mettere a disposizione le risorse economiche necessarie al loro reperimento nel mercato professionale. Perché siamo da anni e saremo sempre più infuturo, chiamati a assumerci responsabilità, impegni, obblighi e doveri, che vanno oltre il solo spirito volontaristico. Non a caso, come avrete notato dalla copertina, il titolo AVIS LAB: percorsi di qualità e innovazione è quello proposto da AVIS Nazionale, per l Assemblea Generale di Maggio, dove alcuni dei temi sopra citati saranno trattati e discussi. E Noi? Cosa abbiamo fatto? Cosa vogliamo fare? Cercheremo come Consiglio Direttivo, di orientare maggiormente la nostra attività sulla consulenza e sul supporto di Voi che operate nelle Sedi Comunali. Già lo abbiamo fatto nel precedente mandato, guardando più al mondo della scuola e dei giovani, abbiamo iniziato a farlo con questo mandato, attraverso un primo corso sulla contabilità e la gestione economica, 44 sono stati gli iscritti, in rappresentanza di 19 Comunali, alle due serate tenutesi lo scorso mese di novembre. Abbiamo stipulato, seppur con anticipo sui tempi, una apposita polizza assicurativa in materia di tutela legale in rispetto alla legge 231 del 2001, ma per cui nei prossimi mesi, verremo chiamati a assolvere ulteriori impegni e disposizioni. Partecipato a ogni incontro tenutosi nelle commissioni tecnico-sanitario, ove si dibattevano i temi e i problemi inerenti all attività trasfusionale. Nonché a tutti gli 4

incontri nei livelli associativi superiori, ovunque tenutisi. Gli aumentati costi di trasferta, ne sono la testimonianza. Ecco per cui Vi chiediamo in questa seduta assembleare un aumento delle quote associative, nella misura di 0,10 (zero/10) per donazione, al fine di assolvere al meglio tutte queste incombenze, assumerci i costi ove richiesto in modo da ottenere tariffe più basse e far sì che tutti beneficino delle stesse condizioni e tutele indipendentemente della propria forza associativa o disponibilità economica, chiedendo di più a chi ha di più. Visto che non sempre una determinata forza associativa non è indice di una uguale disponibilità economico finanziaria derivante dall attività trasfusionale. Al fine di non utilizzare per la gestione ordinaria, i fondi negli anni accantonati, che vorremmo comunque utilizzare per attività di promozione, formazione e progetti più ampi. Vi chiediamo una sempre pronta risposta alle richieste che vi vengono fatte, rispetto dei tempi, delle disposizioni, una omogenea documentazione, uguali strumenti di comunicazione, impegno nel collaborare con tutti e nel mettere a disposizione di tutti le proprie risorse, i propri volontari, le proprie idee e i propri progetti. Perchè Voi tutti siete l AVIS Provinciale, non chi vi parla. Noi tutti siamo parte di AVIS Regionale e di AVIS Nazionale e insieme a loro dobbiamo costantemente collaborare. Analizzando sinteticamente quanto svolto nel 2013, oltre al già citato corso, abbiamo avviato una collaborazione triennale con il Rugby Como, che ci auguriamo porti un pò più fortuna rispetto a quanto fatto a suo tempo con la Federazione Italiana Nuoto. È proseguito il supporto alle Avis che lo richiedevano, per interventi nelle scuole e nel dare sostegno ai giovani nella loro formazione. Abbiamo dovuto però registrare anche l abbandono per varie ragioni, nessuna di queste riconducibili all operato del Consiglio stesso, di tre componenti tra cui il vice presidente aggiunto. In aggiunta anche chi assunse il ruolo di segretario, ha dovuto lasciare l incarico stesso. Volontari che siamo riusciti a sostituire e di cui vi chiederemo poi nomina ufficiale. I dati statistici segnalano negatività sia sul fronte delle donazione che in quello dei soci donatori, quanto meno nei dati totali. Alcune realtà hanno visto uno o entrambi a dati con segno positivo. Riteniamo non ci si debba preoccupare eccessivamente. Essi sono ritornati agli standard del 2011. Le donazioni sono diminuite in funzione di una minor necessità e/o una maggior attenzione nelle richieste; i donatori sono diminuiti più per una più accurata tenuta dei registri soci che non per una minor attività proselitiaca. Inoltre, il 2012 fu per molti aspetti un anno superlativo. 5

Concludendo, c è sufficiente lavoro per tutti, anche per coloro che volessero aggiungersi da domani. C è una struttura associativa, pronta e organizzata a dar loro la necessaria formazione. Basta metterci un pò di volontà e costanza. Ringraziando tutti Voi che pazientemente e responsabilmente avete lavorato in questo anno trascorso, Vi saluto con il decalogo del donatore, scritto dal Nostro Fondatore, Dott. Vittorio Formentano, i cui principi tutt ora validi, sono ben descritti nella Carta Etica prodotta da AVIS Nazionale e consegnatavi oggi, ma che in futuro riprenderemo con più attenzione. Io mi impegno sul mio onore, ad osservare le seguenti regole perché volontariamente io offro il mio sangue ad ogni malato chiunque esso sia; a sorvegliare la mia salute e a non abbandonarmi ad alcun eccesso che potrebbe recare danno ad essa; a prestarmi a tutti gli esami di controllo della mia salute giudicati indispensabili; a non dimenticare che la salute e la vita del malato possono dipendere dalla mia dimenticanza di queste regole; a rispondere ad ogni chiamata per la donazione; a rispettare l anonimato del malato, come pure io sarò per lui un donatore anonimo; a rimaner degno di essere donatore di sangue rispettando le regole della morale, della buona condotta e della solidarietà umana. a nome del Consiglio Direttivo Il Presidente Valentino Sarto 6

SUDDIVISIONE DONAZIONI 2013-2012-2011 Sangue PLF Multi 2013 Sangue PLF Multi 2012 Sangue PLF Multi 2011 AZIENDA OSPEDALIERA SANT'ANNA Como 7.318 2.534 1 9.853 7.935 2.326 6 10.267 8.177 2.013 8 10.198 Cantù 3.353 168-3.521 3.492 - - 3.492 3.283 - - 3.283 Menaggio 934 167-1.101 1.146 99-1.245 806 - - 806 OSPEDALE VALDUCE COMO 3.645 1.029-4.674 3.888 965-4.853 3.969 1.001-4.970 OSPEDALE DI ERBA 3.199 1.049-4.248 3.346 964-4.310 3.323 868-4.191 OSPEDALE DI GRAVEDONA 1.935 371-2.306 2.097 370-2.467 2.060 389-2.449 TOTALE DMTE COMO 20.384 5.318 1 25.703 21.904 4.724 6 26.634 21.618 4.271 8 25.897 OSPEDALE VARESE 183 12 195 178 17 1 196 181 11-192 OSPEDALE TRADATE 798 126 13 937 813 136 19 968 883 143 19 1.045 SAN RAFFAELE MILANO - - - - 2 - - 2 - - - OSPEDALE SARONNO 1.086 33-1.119 1.085 36-1.121 1.101 31-1.132 TOTALE ALTRI DMTE LOMBARDIA 2.067 171 13 2.251 2.078 189 20 2.287 2.165 185 19 2.369 CENTRO FORMENTANO-LIMBIATE 326 510-836 290 499-789 312 490-802 COMUNALE MILANO (c/o Bellagio) 354 - - 354 391 - - 391 376 - - 376 COMUNALE MILANO (c/o Osp.di Cantù) 508 - - 508 459 - - 459 348 - - 348 AUTOEMOTECA AVIS MILANO (Turate) 54 - - 54 38 38 - - - - COMUNALE MILANO (c/o Osp.di Menaggio) - - - - - - - - 181 - - 181 COMUNALE MILANO (SEDE) - - - - 4 - - 4 2 - - 2 TOTALE UR AVIS 1.242 510-1.752 1.182 499-1.681 1.219 490-1.709 FUORI REGIONE e/o REGIONE LOMBARDIA 1 1 2 0 0 2 4 0 0 4 TOTALE GENERALE 23.694 5.999 14 29.707 25.166 5.412 26 30.604 25.006 4.946 27 29.979 RAFFRONTO DATI 2010-2013 DONAZIONI Comunale DONATORI INDICE DONAZIONE 2010 2011 2012 2013 2013 2012 2011 2010 2013 2012 2011 2010 453 500 529 553 ALZATE B. 280 252 225 203 1,97 2,09 2,22 2,23 284 284 403 407 AROSIO 218 204 202 207 1,86 1,97 1,40 1,37 393 378 396 354 BELLAGIO 234 232 248 244 1,51 1,70 1,52 1,61 171 192 196 195 BINAGO 106 109 101 82 1,83 1,79 1,90 2,08 365 380 342 398 BREGNANO 157 156 159 167 2,53 2,19 2,38 2,18 151 150 169 177 BRENNA 112 111 108 101 1,58 1,52 1,38 1,49 106 116 88 89 CABIATE 89 90 86 82 1,00 1,10 1,34 1,29 2.634 2.648 2.750 2.800 CANTU' 1.947 1975 1.909 1.894 1,43 1,39 1,38 1,39 655 684 807 744 CERMENATE 351 339 332 342 2,11 2,38 2,06 1,94 13.962 13.946 13.836 11.979 COMO 5.637 6532 6.471 6.351 2,12 2,11 2,15 2,19 3.818 3.693 3.783 3.696 ERBA 2.009 1971 1.935 1.882 1,83 1,91 1,90 2,02 2.591 2.449 2.467 2.306 GRAVEDONA 1.434 1422 1.380 1.355 1,60 1,73 1,62 1,91 286 310 293 271 LOCATE V. 180 180 167 167 1,50 1,62 1,85 1,71 604 575 618 588 LOMAZZO 353 337 325 327 1,66 1,83 1,76 1,84 877 854 884 850 MARIANO C. 542 542 537 535 1,56 1,63 1,59 1,63 722 738 685 672 MOZZATE 363 355 356 362 1,85 1,92 2,07 1,99 156 161 178 175 NOVEDRATE 103 97 98 99 1,69 1,83 1,64 1,57 0 0 3 1.398 OLGIATE C. 677 15 0 0 2,06 0,20 0 0 364 345 332 320 ROVELLASCA 166 165 179 193 1,92 2,01 1,92 1,88 385 372 389 375 SAN FEDELE I. 180 195 180 181 2,08 1,99 2,06 2,12 301 261 275 319 TURATE 247 246 242 228 1,29 1,11 1,07 1,32 737 943 1181 1.041 VALSOLDA 584 567 537 524 1,77 2,08 1,75 1,4 30.015 29.979 30.604 29.707 TOTALE 15969 16092 15777 15526 1,86 1,90 1,90 1,93 7