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1. Relazione paesaggistica 1.1 Sintetica descrizione dell intervento L Area Bacini Montani del Consorzio Forestale Alta Valle Susa (Oulx), è stata incaricata dal Comune di Bardonecchia (Det. Serv. LL.PP. n. 83 del 31 luglio 2014), della progettazione definitiva dei lavori di Sistemazione idraulico-forestale Torrenti Frejus e Gautier. Il progetto aveva inizialmente una copertura finanziaria pari ad. 737.824,46 tramite fondi concessi dalla regione Piemonte con nota del 22/06/2006 prot. n. 3779/23.1. I fondi con i quali verrà realizzato il progetto sono comunali ed ammontano ad. 567.000,00. Stato attuale del tratto oggetto di intervento L area oggetto d intervento interessa parte del Torrente Frejus, fa parte del territorio del Comune di Bardonecchia lungo l asta del torrente Frejus. Sito A Gli interventi previsti in progetto interesseranno due siti distinti, i siti A e B. Il sito A riguarda un tratto di alveo in corrispondenza della confluenza tra Torrente Frejus e Rio Comba Gaudet. Il sito B, invece, interessa un tratto di torrente prossimo al ponte di Madonna delle Grazie, a monte della strada che conduce alla borgata Chaffaux. 1

Tutti gli interventi riguardano la sistemazione o la ricostruzione di briglie esistenti, oltre alla costruzione di una nuova contro briglia in corrispondenza del sito B. Sito B Dissesto idrogeologico del bacino del Frejus e stato attuale delle opere Bardonecchia sorge sui conoidi coalescenti dei torrenti Rho e Frejus, corsi d acqua caratterizzati storicamente da frequenti eventi di piena torrentizia con elevato trasporto solido. L abitato è attraversato dai due corsi d acqua canalizzati con opere longitudinali in calcestruzzo e cemento armato; la quota di fondo è fissata da numerose soglie, ciononostante si rileva una tendenza erosiva che determina il danneggiamento delle fondazioni dei muri di sponda. Tuttavia il problema maggiore è generato dalle piene, spesso innescate da fenomeni temporaleschi particolarmente violenti che si sviluppano alla testata dei bacini; l erosione areale e incanalata che agisce sugli estesi e potenti depositi detritici di falda e di origine glaciale presenti alla testata dei bacini favorisce l alimentazione della frazione solida della piena, determinando lo sviluppo di lave torrentizie. Lungo l asta del torrente sono presenti numerose opere trasversali di regimazione. La prima briglia a monte, a quota m 1732, in corrispondenza del sito A, in cemento armato, risulta aggirata in sinistra e presenta fenomeni di erosione e scalzamento in corrispondenza dell asse 2

mediano (la briglia è sprovvista di ali che definiscano una gaveta e, allo stato attuale di interrimento è diventata una soglia). In corrispondenza di tale opera l alveo risulta caratterizzato dalla presenza di numerosi blocchi di dimensioni plurimetriche che verranno ridotti ed impiegati per la costruzione di una scogliera in massi, in sinistra idrografica, in prossimità della briglia in c.a. esistente. A valle della quota di 1700 m circa, l alveo diminuisce leggermente di pendenza e si nota in destra un terrazzo alluvionale alto circa m 3. A quota 1670 si rinvengono i relitti di una briglia in massi cementati, distrutta dall evento del 2009. Più a valle ancora, in corrispondenza di Grangia Merdovine, l alveo si allarga e diventa pianeggiante, fino a quota 1550, ove inizia una stretta forra che termina in corrispondenza dell apice del conoide a quota 1371, dove sono presenti una briglia e controbriglia in calcestruzzo, ammalorate ed erose alla base del salto. Il sito B risulta collocato in corrispondenza di queste opere e si snoda fino a circa 100 metri più a valle. In questo tratto le sponde a valle della briglia risultano protette, fino al ponte, da scogliere in massi che presentano estesi cedimenti, soprattutto in destra idrografica, mentre il thalweg risulta fissato da alcune soglie aventi le copertine danneggiate. Interventi adottati in progetto A seguito della diminuzione delle somme disponibili (l importo finanziato è sceso da. 737.824,46 ad 567.000,00) si sono riconsiderate le tipologie di intervento, limitandole a quanto ritenuto strettamente necessario alla mitigazione del volume di trasporto solido ed alla manutenzione delle opere esistenti. Nel Rio Gautier si è scelto di non realizzare alcunché, in quanto è già presente a monte del ponte una briglia in cemento armato completamente interrata e impossibile da svuotare. A valle del ponte il pendio si allarga significativamente e la piena ha ampie possibilità di divagazione, pertanto per indirizzarla verso un ipotetico sistema spiaggia di deposito/briglia selettiva occorrerebbero ingenti opere di contenimento, per le quali non ci sono i fondi. Rimarrebbe comunque il problema del successivo disalveo dei materiali, per le ragioni sopra esposte. Infine il passaggio al di sotto del ponte del rio è l unico mezzo per accedere alle briglie filtranti sottostanti per lo svuotamento, cosa che non sarebbe possibile con la presenza di altre opere trasversali. Pertanto, le opere previste nel Progetto definitivo risultano quelle di seguito descritte. 3

Sito A Prima briglia in cemento armato (q. 1732) Si prevede preliminarmente la depezzatura con malte ad espansione dei massi di dimensioni plurimetriche presenti in alveo che verranno reimpiegati in loco per la realizzazione di una scogliera in massi in sinistra idrografica. La sezione d alveo verrà ricalibrata e riprofilata mediante asportazione di materiale detritico sedimentato durante le lave torrentizie che hanno interessato negli anni il Torrente Frejus. Il materiale di risulta verrà utilizzato per il rinforzo degli argini, in particolare quello sinistro, e per il tamponamento della voragine in corrispondenza dell ala sinistra della briglia, aggirata e scalzata, dove attualmente scorre il Torrente Frejus. L obiettivo dell intervento è quello di riportare il corso d acqua nella sua sede originaria, evitando l erosione del versante sinistro, a protezione del quale verrà costruita una scogliera in massi avente lunghezza pari a circa 45 m. ed altezza pari a 2 m. L intera briglia verrà ricoperta da un cordolo in c.a. alto 30 cm e lungo 45 m, sormontato nella parte centrale da lastre in pietra. A valle della briglia in c.a. verrà realizzata una contro briglia in terra mediante riempimento di elementi modulari a monoancoraggio dette ad ombrello, costituite mediante travi in acciaio e pannelli di rete in fune a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10. Tali barriere verranno riempite in terra e coperte mediante soglia in massi al fine di limitarne l erosione. Le barriere ad ombrello verranno anche utilizzate in sinistra idrografica, dove attualmente scorre il Torrente Frejus, al fine di consolidare il versante contribuendo alla sua stabilizzazione. 4

Sito A prima briglia in cemento armato (q. 1732) 1. riprofilatura dell alveo a monte della briglia; ridefinizione delle sezioni d alveo 2. utilizzo del materiale di scavo per riprofilatura versante e tombamento ala sinistra briglia; 3. depezzatura dei blocchi; massi da depezzare 4. realizzazione scogliera in massi in sinistra idrografica a monte della briglia; 5. realizzazione di due soglie in massi a valle della briglia. 5

tombamento versante scogliera in massi barriere ad ombrello soglia in massi 6. posa barriere metalliche ad ombrello quale fondazione per tombamento versante in sinistra e nuova controbriglia; 7. realizzazione di cordolo in c.a. sulla parte sommitale della briglia; 8. realizzazione gaveta mediante lastre in pietra; rifacimento cordolo briglia e posa gaveta in pietra 6

Sito B Briglie in apice conoide (q. 1370) In corrispondenza del sito in oggetto si prevede il consolidamento della briglia avente paramento in muratura mediante la costruzione di una nuova briglia in c.a. addossata a quest ultima e riempimento degli interstizi mediante magrone. A valle di tale opera è presente una briglia in c.a. completamente scalzata alla base che verrà consolidata addossando alla stessa una nuova briglia la cui gaveta verrà realizzata in pietra. L area compresa tra la briglia di monte e quest ultima opera sarà riempita con terra e ghiaia e sormontata da una soglia in massi, la cui quota finale sarà quella della gaveta della nuova briglia. A valle di questa seconda opera verrà realizzata una nuova controbriglia in c.a, avente altezza 2.5 metri, la cui funzione è quella di creare un bacino di dissipazione dell energia del corso d acqua, limitandone a valle la velocità e la conseguente erosione delle sponde. Anche in questo caso l area tra quest opera e quella immediatamente a monte verrà riempita e livellata mediante soglia in massi. Uno scivolo in massi verrà inoltre realizzato a valle della contro briglia ed altre due soglie in massi verranno realizzate nel successivo tratto a valle. Essendo il versante in destra idrografica in roccia, tra la briglia in muratura e la contro briglia in c.a., verranno realizzate scogliere in massi esclusivamente in sinistra idrografica. A valle della contro briglia, invece, verranno realizzate scogliere in massi a protezione delle sponde, sia in destra sia in sinistra idrografica, utilizzando massi in parte reperiti in loco ed in parte provenienti da cave. Gli interventi in progetto terminano a circa 100 metri a valle della contro briglia in corrispondenza del ripristino della gaveta deteriorata di una soglia esistente. 7

Sito B briglia in apice conoide (q. 1370) 1. consolidamento briglia esistente mediante tiranti e costruzione nuova briglia a valle con riempimento interstizio mediante magrone e ghiaia; briglia in pietrame realizzazione nuova briglia a valle del paramento 2. realizzazione briglia in c.a. per consolidamento briglia esistente scalzata alla base; realizzazione nuova briglia per consolidamento briglia esistente 3. realizzazione contro briglia in c.a.; 8

realizzazione soglie in massi tra le opere ed a valle della contro briglia realizzazione contro briglia in c.a. 4. realizzazione scogliere in massi; realizzazione scogliere in massi 9

5. ripristino gaveta deteriorata di soglia esistente. ripristino gaveta deteriorata 10

PLANIMETRIE INTERVENTI Sito A Stato attuale Planimetria di progetto 11

Particolari costruttivi 12

13

Planimetrie Sito B Stato attuale Planimetria di progetto 14

Particolari costruttivi 15

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1.2 - Contesti paesaggistici di area vasta e rappresentazione fotografica per punti di ripresa generale I contesti paesaggistici presenti nell area di intervento sono stati analizzati in campo e sono desumibili sinteticamente dall analisi della fotografia aerea sotto riportata: I contesti paesaggistici presenti nell area vasta del sito di intervento evidenziano un mosaico territoriale estremamente ricco e variegato. Sono presenti elementi seminaturali molto forti e dominanti quali le formazioni forestali ed elementi secondari antropici quali prato pascoli, coltivi, siepi e filari. Elemento cardine del contesto pesistico è il corso d acqua del Torrente Frejus, che disegna e modella il bacino idrografico ad esso sotteso, determinando forme e contenuto dei diversi tasselli del paesaggio. Tassello fondamentale del contesto pesistico è il centro abitato di Bardonecchia. 18

Visione di insieme del bacino del Rio Frejus con evidenziato il disegno morfologico ed il complesso dei boschi, pascoli, coltivi e rocce che caratterizzano il paesaggio dell area. 19

1.3 - Caratteri paesaggistici propri del sito di intervento e rappresentazione fotografica per punti di ripresa di dettaglio. Sito A 20

Sito B 21

1.4 - Sistemi naturalistici di pregio Nessuno 1.5 - Sistemi insediativi storici Nei pressi delle aree di intervento il Castello di Bardonecchia denominato Tur d Amun, con la sua torre abbattuta dalle truppe di occupazione tedesche nella seconda guerra mondiale, l abitato storico di Bardonecchia con il suo borgo originario e le recenti espansioni urbanistiche, costituiscono un valore storico e paesistico unico. 1.6 - Tessiture territoriali storiche ed Appartenenza a sistemi tipologici di forte caratterizzazione locale Tutto il tessuto ambientale e territoriale risulta fortemente caratterizzato dall intervento antropico che negli anni ha modificato ha modellato e disegnato l alternanza dei boschi sui pascoli e la presenza dei coltivi di fondovalle e sui versanti più fertili. 1.7 - Appartenenza a percorsi panoramici Conca di Bardonechia e bacino del Frejus 1.8 - Appartenenza ad ambiti di forte valenza simbolica Il sito di intervento sia facendo riferimento all ambito di area ristretta e di area vasta non comprende ambiti di forte valenza simbolica, ad eccezione dell abitato di Bardonecchia e delle sue pertinenze storiche ed urbanistiche tra cui il Castello di Bardonecchia denominato Tur d Amun. 1.9 aspetti archeologici Le aree interessate dai lavori sono unicamente aree ripariali interessate da fenomeni ciclici di erosione e deposito di materiali ghiaiosi, gli scavi saranno limitati agli strati superficiali, in dette aree non sono presenti oggetti o manufatti di interesse storico o archeologico. Alla luce di quanto esposto e recuperato dall analisi delle fonti storiche, archeologiche e toponomastiche, si ritiene che il rischio archeologico per le aree interessata dai lavori sia da valutare come nullo. 22

1.10 valutazione qualità e criticità degli elementi paesaggistici Legenda Sintesi valutazione qualità e vulnerabilità Basso Medio Elevato Sintesi Elementi paesaggistici Qualità Diversità: Integrità Qualità visiva Rarità Degrado Contesti paesaggistici di area vasta Media Media Elevata Media Basso Caratteri paesaggistici propri del sito di Basso Basso Basso - Basso intervento Sistemi naturalistici di pregio - - - - - Sistemi insediativi storici Elevato Elevato Elevato Elevata Elevata Tessiture territoriali storiche Media Media Elevata Media Basso Appartenenza a sistemi tipologici di forte Basso Basso Basso - Basso caratterizzazione locale Appartenenza a percorsi panoramici Media Media Elevata Media Basso Elementi paesaggistici Vulnerabilità rischio paesaggistico Sensibilità Vulnerabilità Ass. visuale Stabilità Instabilità Contesti paesaggistici di area vasta Media Media Elevata Media Basso Caratteri paesaggistici propri del sito di Basso Basso Basso - Basso intervento Sistemi naturalistici di pregio - - - - - Sistemi insediativi storici Elevato Elevato Elevato Elevata Elevata Tessiture territoriali storiche Media Media Elevata Media Basso Appartenenza a sistemi tipologici di Basso Basso Basso - Basso forte caratterizzazione locale Appartenenza a percorsi panoramici Media Media Elevata Media Basso 2. Incidenza delle opere in progetto nel contesto paesaggistico Le opere di mitigazione e cicatrizzazione definite in progetto sono afferenti alle tecniche di ingegneria civile ed naturalistica. L esperienza maturata dal Consorzio Forestale Alta Valle Susa permette di presentare analoghe tecniche realizzate in cantieri in Comune limitrofi, con risultati di impatto complessivo molto limitato anche nelle fasi di cantiere. 23

Tabella incidenza delle opere proposte sullo stato del contesto paesaggistico Tipologia modificazioni paesaggistiche Aspetti salienti opere proposte Incidenza Fattori di alterazione Modificazioni morfologiche Interventi si situazione idraulica e Bassa Intrusione Modificazioni delle compagine vegetale Sito A Bassa Intrusione Modificazione dello Skyline naturale Bassa Intrusione Modificazione dello skyline antropico Bassa intrusione Modificazione della funzionalità ecologica Bassa Intrusione Modificazione delle funzionalità idraulica e dell equilibrio idrogeologico Modificazione dell assetto percettivo, scenico e panoramico manutenzione manufatti esistenti Siito B basso basso Intrusione migliorativo Intrusione Riduzione degrado Modificazioni dell assetto insediativi-storico Nessuno Nessuno Modificazioni dei caratteri tipologici, matrici, basso Intrusione coloristici, costruttivi dell insediamento storico (urbano, diffuso, agricolo) Modificazioni dell assetto fondiario basso Intrusione Modificazioni dei caratteri strutturanti del territorio Basso Intrusione Legenda fattori di alterazione: intrusione, suddivisione, frammentazione, riduzione, eliminazione, concentrazione, interruzione, destrutturazione 3. Opere di mitigazione ambientale La necessità di interventi di mitigazione ambientali ha dettato la scelta tipologica che prevede anche l utilizzo di tipologie afferenti all ingegneria naturalistica, per quanto concerne le difese spondali, ovvero che prevedono l uso di materiale vegetale vivo sia per scopi consolidanti che per scopi di rinaturazione delle scarpate con benefici effetti sulla componente paesaggistica ed ambientale. Le opere di ingegneria civile ai fini del mantenimento in efficienza delle briglie esistenti non alterano lo stato dei luoghi operando al contrario una riduzione del degrado delle opere esistenti e delle aree circostanti. 24