Centrale Analogica a 1 Loop per la rilevazione e la segnalazione incendio FireClass100



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Specifiche di Capitolato A-02-FireClass100 Centrale Analogica a 1 Loop per la rilevazione e la segnalazione incendio FireClass100 1.0 Scopo Questa specifica fornisce i requisiti essenziali per un sistema di rilevazione incendio analogico. Il sistema dovrà includere, ma non sarà necessariamente limitato a ciò, una centrale, dei dispositivi periferici di ingresso e di rilevazione incendio, dei dispositivi periferici di uscita e di segnalazione incendio, dei dispositivi periferici in rete, tubi, fili e gli accessori necessari per fornire un sistema completo. 2.0 Standard Le apparecchiature dovranno rispondere ai seguenti standard: - UNI EN 54 parte 2 - UNI EN 54 parte 4 3.0 Caratteristiche generali 3.1 DOCUMENTAZIONE NECESSARIA Il fornitore dovrà produrre una documentazione completa che illustri il tipo, le misure, la capacità nominale, la struttura, il nome del costruttore, le fotografie e/o i depliant di tutte le apparecchiature. Sui disegni dovranno essere mostrate solo le apparecchiature, ma non i collegamenti specifici tra le apparecchiature. Il fornitore dovrà sottoporre all approvazione del cliente il layout completo dell intero sistema, mostrando i collegamenti e tutte le apparecchiature,e includere i manuali di istallazione, operatore e manutenzione. Tutte le apparecchiature proposte come rispondenti a quelle qui specificate, saranno conformi agli standard sopra menzionati. Per quanto riguarda le apparecchiature diverse da quelle specificate, il fornitore dovrà dimostrare che tali apparecchiature sostitutive sono uguali oppure superiori quanto a caratteristiche, funzioni, prestazioni e qualità, rispetto alle apparecchiature prescritte. Per ogni centrale il fornitore dovrà includere: Il manuale di Programmazione Il manuale Operatore 3.2 REQUISITI GENERALI DELLE APPARECCHIATURE E DEI MATERIALI Tutti i materiali dovranno essere nuovi e mai utilizzati. Tutti i componenti ed i sistemi dovranno essere progettati per un funzionamento continuativo, senza peggioramenti nel funzionamento o nelle prestazioni. Tutte le apparecchiature, i materiali, gli accessori, i dispositivi e gli altri componenti inclusi in questa specifica o scritti sui disegni e sulle specifiche istallative dovranno essere i migliori adatti al loro uso e dovranno essere forniti da un singolo fabbricante o, se forniti da fabbricanti diversi, dovranno essere riconosciuti come compatibili da entrambi i fabbricanti. Pag.1/12

4.0 Requisiti della Centrale 4.1 CARATTERISTICHE DI SISTEMA La centrale ha di base un loop analogico, un relè a scambio libero e due uscite relè tipo NAC. I moduli opzionali FC200/OUT permettono l espansione di queste ultime fino a 14 ( 6 uscite NAC per ogni modulo di espansione uscite). Tramite l uscita seriale RS485 è possibile connettere fino a 8 Ripetitori (FC200/REP). Un potente modulo telecom opzionale (FC200/COM) completa la centrale di tutte le funzioni telefoniche: telefonate con messaggi vocali, telefonate digitali, telegestione. Riepilogo delle caratteristiche: Loop Analogici: 1 Numero di rivelatori per centrale: 99 Numero di moduli per centrale: 99 Numero di repeater per centrale : 8 4.2 SCHEDA MADRE La FireClass100 è una centrale di rilevazione incendio a up (16 bit Toshiba serie TMP900 con 512 kbytes RAM e 512 kbytes ROM) sviluppata secondo le normative EN54 parte 2 / parte 4. La scheda madre dovrà controllare e comunicare con tutti i moduli della centrale. Ogni guasto di un modulo della centrale dovrà essere rilevato e riportato dalla scheda madre con l indicazione di guasto. La scheda madre dovrà contenere ed eseguire tutti i programmi personalizzati per le azioni specifiche da intraprendere in caso di incendio. Tali programmi dovranno essere conservati in una memoria programmabile non volatile, e non dovranno andare persi neanche in caso di totale mancanza rete e di mancato funzionamento batterie. L unità centrale di processo (CPU) dovrà inoltre controllare, ad intervalli di tempo inferiori ad un ora, l integrità del programma stesso. Infatti in caso di deterioramento del programma memorizzato nella memoria, la CPU deve immediatamente dare una segnalazione di guasto CPU. Il software della centrale è disponibile su Eprom in tre lingue: italiano, inglese, spagnolo. Pag.2/12

4.3 SEGNALAZIONI OTTICHE Le segnalazioni principali sono visualizzate nel modulo tastiera display montato nel retro del coperchio e connesso alla scheda madre tramite un connettore flat. L LCD ( 4 righe x 20 caratteri) retroilluminato visualizzerà tutti gli eventi occorsi e permetterà altresì una facile programmazione di tutte le funzioni relative alla centrale analogica FireClass100. In caso di mancanza rete la retroilluminazione del display dovrà venire a mancare (per la salvaguardia del livello di carica delle batterie) La centrale dovrà disporre almeno delle seguenti indicazioni generali a led: - allarme generale (più LED rossi a enfatizzare la segnalazione di allarme generale) - guasto generale (più LED gialli a enfatizzare la segnalazione di guasto generale) - più allarmi (rosso) - pre allarme (rosso) - telecom (rosso) - mancanza rete (giallo) - test (giallo) - disabilitato (giallo) - modo notte (giallo) - modo giorno (giallo) - presenza rete (verde) - batteria bassa (giallo) - batteria assente (giallo) - difetto di terra (giallo) - fusibili (giallo) - unità logica (giallo) - indirizzo (giallo) - stesso indirizzo (giallo) - tacitazione (giallo) La centrale dovrà inoltre disporre almeno delle seguenti segnalazioni di zona a led: - allarme Z01 (rosso) - allarme Z02 (rosso) - allarme Z03 (rosso) - allarme Z04 (rosso) - allarme Z05 (rosso) - allarme Z06 (rosso) - allarme Z07 (rosso) - allarme Z08 (rosso) - allarme Z09 (rosso) - allarme Z10 (rosso) - allarme Z11 (rosso) - allarme Z12 (rosso) - allarme Z13 (rosso) - allarme Z14 (rosso) - allarme Z15 (rosso) - allarme Z16 (rosso) Pag.3/12

4.4 USCITE La centrale dovrà disporre almeno di: - un uscita open collector per ogni zona - un uscita allarme fuoco NON controllata, NON tacitabile ( scambio libero di relè) - un uscita allarme fuoco controllata, tacitabile ed escludibile (relè) - 1 uscita relè programmabili controllate, tacitabili Inoltre vi dovrà essere la possibilità di espandere le uscite relè su scheda madre fino a 14, tramite i moduli di espansione 6 uscite relè FC200/OUT. 4.5 TASTI COMANDO - TACITAZIONE - RESET (anche chiamato RIARMO) - CONFERMA - TEST (di tutte le segnalazioni ottico-acustiche) 4.6 TASTIERA - La tastiera dovrà permettere e quindi dare accesso a qualunque operazione di programmazione, modifica dati, lettura eventi e lettura archivio storico. 4.7 LOOP ANALOGICI Il loop analogico dovrà essere costituito da un cavo ad una coppia ( 2 conduttori). Il cavo così composto dovrà essere in grado di alimentare gli elementi collegati e di trasferire i dati da e per il campo attraverso la codifica dei segnali sopra la tensione di alimentazione. Il loop analogico dovrà essere in grado di consentire il collegamento di 99 dispositivi di tipo sensore e 99 dispositivi di tipo modulo. I sensori potranno essere di fumo, di temperatura o combinati, i moduli potranno essere pulsanti di segnalazione manuale, moduli di uscita, moduli di ingresso o moduli di rilevazione linee convenzionali. Non dovranno esserci limiti nell ordine consequenziale di posizionamento degli elementi. Il LED di indicazione della condizione di allarme posto sull elemento e su qualsiasi altro indicatore remoto, dovrà avere un funzionamento determinato dalla centrale. Tutte le condizioni di allarme visualizzate dai led dovranno potere essere annullate dalla centrale. La centrale dovrà essere in grado di identificare l assenza di ogni elemento. La centrale dovrà disporre al suo interno di un isolatore fisso per ogni linea. La centrale dovrà avere la possibilità di lavorare in Classe A, quindi controllare ed eventualmente rigenerare il segnale sui morsetti denominati Loop 1 B. 4.8 LINEA CONVENZIONALE SU SCHEDA MADRE La centrale dovrà avere una linea convenzionale su scheda madre in grado di alimentare e gestire fino a 30 dispositivi di tipo convenzionale. 4.9 RETE (Network) La centrale dovrà mettere a disposizione un uscita seriale RS485 per la connessione di tutte le periferiche di rete (fino a 8 ripetitori). In particolare le periferiche di rete saranno: - Ripetitori FC200/REP La rete dovrà poter raggiungere una distanza fino a più di 1,5 Km. Pag.4/12

4.10 ESTINZIONE Ogni uscita dovrà poter essere trasformata in uscita di estinzione acquisendo con la suddetta trasformazione tutte le proprietà, i ritardi e le caratteristiche di un USCITA DI COMANDO DISPOSITIVI ESTINZIONE INCENDIO (sprinklers, CO 2,... ). 4.11 STAMPA La centrale dovrà essere in grado di stampare direttamente su stampante seriale tutti i dati dell archivio storico eventi. Dovrà inoltre stampare, se connessa perennemente alla stampante seriale, i dati riguardanti gli eventi che si verificano: allarmi, guasti, avvisi, ecc... La centrale dovrà gestire nella comunicazione con la stampante il protocollo Xon Xoff. Il collegamento tra centrale e stampante seriale si effettuerà tramite cavo seriale dedicato DB9-DB9. 4.12 MODULO TELECOM La centrale dovrà permettere l uso di un modulo telecom FC200/COM (opzionale) che permetta di effettuare le seguenti funzione telefoniche: - Chiamate vocali - Chiamate digitali - Teleassistenza Dovrà inoltre avere la possibilità di memorizzare 32 numeri telefonici. La priorità delle chiamate dovrà essere gestita partendo dal canale 1 fino al canale 8. Vi dovrà essere la possibilità di registrare 8 diversi messaggi vocali da associare successivamente agli 8 canali per chiamate vocali disponibili. Dovranno inoltre essere disponibili per le chiamate digitali i seguenti protocolli: - Ademco Slow 10 Baud - Ademco Fast 14 Baud - Franklin 20 Baud - Radionics 40 Baud - Scantronic 10 Baud - Contact ID (DTMF) - SIA 300 Baud (1 Livello) 4.13 ALIMENTATORE -- CARICA-BATTERIE L alimentatore caricabatteria dovrà essere progettato e quindi rispondere al seguente standard: UNI EN54 parte 4. L alimentazione per i dispositivi ottico-acustici potrà essere aumentata, ove necessario, aggiungendo una Stazione di Alimentazione supplementare. Su tutte le uscite d alimentazione presenti sulla scheda madre, dovranno essere fornite protezioni da sovracorrente. L entrata dovrà essere 220 Vac 50-60 Hz. L alimentatore dovrà avere la possibilità di alloggiare batterie interne da 17 A/h e relativo carica-batterie. Pag.5/12

5.0 Funzionamento del Sistema 5.1 GESTIONE DEL SISTEMA La gestione del sistema dovrà essere consentita utilizzando le seguenti modalità: - tasti funzione - password (se la centrale è connessa ad un PC) - chiave meccanica - jumper di inibizione programmazioni - jumper di back up dati volatili (contenuto RAM) La gestione attraverso i tasti funzione dovrà garantire l utilizzo del sistema nelle normali condizioni d uso e durante i vari stati di segnalazione della centrale (i tasti funzione sono quelli esplicitati nel paragrafo TASTI COMANDO e TASTIERA ). 5.2 CONDIZIONI DI RIPOSO Nelle condizioni di riposo la centrale dovrà avere il LED di presenza tensione (verde) illuminato ed il LED associato al funzionamento della CPU(giallo) spento. La retroilluminazione del modulo tastiera-display dovrà essere attiva. Nel caso che, un qualsiasi punto indirizzato del loop, una qualsiasi delle uscite relè o il modulo telecom fosse stato escluso ( messo fuori servizio) il LED Disabilitazioni (giallo) dovrà essere illuminato. 5.3 CONDIZIONE DI ALLARME Ogni condizione di allarme dovrà attuare le seguenti condizioni: - il display dovrà mostrare in un campo distinto della prima riga il nome (label 20 caratteri) del dispositivo indirizzato ove si è verificato il primo allarme. Nella seconda riga dovrà invece essere mostrato, sempre in un campo distinto e ben riconoscibile, il nome (label 20 caratteri) del dispositivo indirizzato ove si è verificato l ultimo allarme. Nella terza riga, in un campo distinto e ben riconoscibile dovrà essere indicato il numero totale di allarmi al momento presenti. Nella quarta riga, in un campo distinto e riconoscibile, dovrà essere possibile navigare (con gli opportuni tasti funzione) tra gli altri allarmi eventualmente presenti ed al momento non mostrati. - Il led posto sul sensore e/o modulo interessato si illuminerà - I relè programmati a partire per gli eventi di allarme presenti si attiveranno - le uscite open collector delle zone in allarme si attiveranno - le uscite di estinzione programmate a partire per gli eventi di allarme presenti si attiveranno - le uscite tacitabili dovranno continuare a suonare fino alla tacitazione della centrale; operazione fatta dal responsabile di sistema o in qualsiasi caso da personale specializzato abilitato. - in caso di tacitazione degli avvisatori acustici si dovrà avere una loro nuova attivazione in caso di nuovo allarme Pag.6/12

5.4 CONDIZIONE DI GUASTO Ogni condizione di guasto dovrà attuare le seguenti condizioni: - il display dovrà mostrare in un campo distinto della prima riga il nome (label 20 caratteri) del dispositivo indirizzato ove si è verificato il primo guasto. Nella seconda riga dovrà invece essere mostrato, sempre in un campo distinto e ben riconoscibile, il nome (label 20 caratteri) del dispositivo indirizzato ove si è verificato l ultimo guasto. Nella terza riga, in un campo distinto e ben riconoscibile dovrà essere indicato il numero totale dei guasti al momento presenti. Nella quarta riga, in un campo distinto e riconoscibile, dovrà essere possibile navigare (con gli opportuni tasti funzione) tra gli altri guasti eventualmente presenti ed al momento non mostrati. - I relè programmati a partire per gli eventi di guasto presenti si attiveranno - le uscite tacitabili dovranno continuare a suonare fino alla tacitazione della centrale; operazione fatta dal responsabile di sistema o in qualsiasi caso da personale specializzato abilitato. - in caso di tacitazione degli avvisatori acustici si dovrà avere una loro nuova attivazione in caso di nuovo guasto - la segnalazione di guasto segue l evento e cioè se quest ultimo regredisce, anche la segnalazione da parte della centrale si annullerà. - La rimozione di ogni singola unità dovrà essere segnalata con un messaggio di guasto che non potrà essere annullato fino al riposizionamento dell unità stessa. 5.5 CONDIZIONE DI TEST La centrale dovrà avere la possibilità di effettuare il test di tutte le segnalazioni ottico acustiche tramite un pulsante di comando posto sul pannello frontale. 6.0 Parti Meccaniche 6.1 CONTENITORE E PARTI MECCANICHE La centrale dovrà essere alloggiata in un armadio progettato per essere montato direttamente sul muro o su di una superficie verticale. Il fondo dell armadio e lo sportello dovranno essere d acciaio ed avere lo spazio necessario per i collegamenti elettrici nei lati e sulla sommità. L armadio dovrà avere una profondità di 126 mm ed una larghezza di 417 mm. L altezza dell armadio dovrà essere di 562 mm. La centrale dovrà essere modulare per semplicità di istallazione, manutenzione ed espansioni future. Il livello 1 delle norme EN54 parte 2 dovrà essere garantito da una porta metallica con finestra in plexiglas. Il blocco della porta metallica sarà effettuato tramite chiave meccanica. 7.0 Requisiti dei dispositivi periferici 7.1 RIPETITORI (FC200/REP ) La centrale dovrà gestire (su rete RS485), fino a 8 ripetitori FC200/REP i quali permettono di riprodurre e segnalare a distanze superiori a 1,5 Km, il display e tutte le altre segnalazioni ottico acustiche della centrale FireClass100: - ripetizione di tutte le segnalazioni, generali e dedicate, dei LED della centrale - ripetizione delle segnalazioni acustiche della centrale - ripetizione del display della centrale - possibilità di tacitazione remota da repeater (sotto codice) - possibilità di reset (riarmo; sotto codice) - possibilità di conferma remota(sotto codice) - possibilità di generare un quadro sinottico remoto tramite i 16 open collectors che ripetono lo stato delle zone software Pag.7/12

7.2 RILEVATORI DI FUMO I rivelatori ottici di fumo analogici indirizzati saranno collegati con due fili al loop della centrale. I rivelatori useranno l effetto Tyndall per misurare la densità di fumo e, su comando della centrale, invieranno alla medesima i dati rappresentanti il livello analogico della densità di fumo. Il tipo di montaggio per i rivelatori sarà: a soffitto. Dovrà essere possibile eseguire il test sui sensori. Durante quest ultimo, sarà simulata una condizione di allarme tramite appositi comandi inviati sul loop. Conseguentemente la centrale analizzerà i dati riuscendo a constatare in breve tempo se il sensore è in perfette condizioni di funzionamento. La condizione di test dei sensori può anche essere attivata tramite prove con fumo reale. Usando degli switch rotativi si potrà assegnare l indirizzo ad ogni rivelatore. I rivelatori avranno due LED, d allarme e di funzionamento. Entrambi i LED lampeggeranno in condizioni normali, indicando che il rivelatore funziona ed è in regolare contatto con la centrale di rivelazione incendio. Se presente una condizione di allarme, entrambi i LED saranno attivi in modo fisso. Dovrà inoltre essere presente un uscita per un eventuale collegamento di un LED esterno. - modello 2251 EM Rivelatore ottico di fumo analogico indirizzabile, basso profilo - modello 2251 EIS Rivelatore ottico di fumo analogico indirizzabile, basso profilo a sicurezza intrinseca 7.3 RILEVATORI TERMICI - TERMOVELOCIMETRICI Questi rilevatori termici verranno utilizzati in particolare per la protezione di locali ed istallazioni in cui un principio di incendio sia accompagnato da un repentino aumento della temperatura o in cui altri rivelatori di incendio non possano essere applicati a causa della presenza di fumo, vapore, ecc. Dovranno essere protetti contro umidità, corrosione, inversioni di polarità e disturbi elettromagnetici. I rivelatori ottici di fumo analogici indirizzati saranno collegati con due fili al loop della centrale. I rivelatori useranno un circuito elettronico per misurare la densità di fumo e, su comando della centrale, invieranno alla medesima i dati rappresentanti il livello analogico della temperatura. Il tipo di montaggio per i rivelatori sarà: a soffitto. Dovrà essere possibile eseguire il test sui sensori. Durante quest ultimo, sarà simulata una condizione di allarme tramite appositi comandi inviati sul loop. Conseguentemente la centrale analizzerà i dati riuscendo a constatare in breve tempo se il sensore è in perfette condizioni di funzionamento. La condizione di test dei sensori può anche essere attivata tramite prove con speciali strumenti dedicati a questo tipo di impiego. Usando degli switch rotativi si potrà assegnare l indirizzo ad ogni rivelatore. I rivelatori avranno due LED, d allarme e di funzionamento. Entrambi i LED lampeggeranno in condizioni normali, indicando che il rivelatore funziona ed è in regolare contatto con la centrale di rivelazione incendio. Se presente una condizione di allarme, entrambi i LED saranno attivi in modo fisso. Dovrà inoltre essere presente un uscita per un eventuale collegamento di un LED esterno. - modello 5251EM rivelatore analogico indirizzabile di temperatura a soglia fissa (57 C) - modello 5251REM rivelatore termovelocimetrico analogico indirizzabile ( 9,4 C/min) - modello 5251HTEM rivelatore analogico indirizzabile per alte temperature Pag.8/12

7.4 PULSANTI DI SEGNALAZIONE MANUALE INDIRIZZABILI Dovranno avere la possibilità di essere montati sia a muro che in scatola da incasso. Dovranno avere la possibilità di segnalare la condizione di allarme tramite la rottura di un elemento frangibile. Dovrà essere possibile eseguire il test del pulsante tramite una speciale chiave in plastica. Il ripristino del test del dispositivo verrà eseguito con la medesima chiave. Il punto di segnalazione manuale dovrà avere un LED rosso che lampeggia nel normale funzionamento ed è invece acceso nella condizione di allarme. Usando degli switch rotativi si potrà assegnare l indirizzo ad ogni pulsante di segnalazione manuale di allarme. - modello M500KAC pulsante di segnalazione manuale indirizzabile - modello M500KACW pulsante di segnalazione manuale indirizzabile da esterno: IP67 7.5 MODULI DI INGRESSO INDIRIZZABILI I moduli di ingresso saranno usati per leggere lo stato di un contatto (un semplice interruttore, pulsante, ecc...). Possono anche essere usati nel monitorare dispositivi del tipo convenzionale (sensori convenzionali, ecc...). Un LED lampeggerà in condizioni di normale funzionamento e diventerà fisso in condizioni di allarme. L ingresso dovrà essere di tipo analogico con quindi anche la possibilità di eseguire letture di trimmer e/o potenziometri. Quest ultima modalità d uso del modulo ne permetterà l istallazione in svariate applicazioni di automazione (sempre nell ambito del sistema di rivelazione incendio che si sta realizzando). Usando degli switch rotativi si potrà assegnare l indirizzo ad ogni modulo di ingresso. - modello M210E modulo di ingresso analogico indirizzabile con LED incorporato e possibilità di collegamento a 4 fili per supervisione - modello M503ME micro modulo di ingresso analogico indirizzabile con possibilità di connessione a LED di allarme e di corretto funzionamento. 7.6 MODULI DI USCITA INDIRIZZABILI I moduli di uscita indirizzabili,vere e proprie uscite supervisionate, permetteranno l attivazione di avvisatori ottico acustici polarizzati alimentati a 24 V da una sorgente di alimentazione esterna. Avranno un LED che lampeggerà in condizioni normali indicando il corretto funzionamento del modulo e la regolare comunicazione dello stesso con la centrale. Usando degli switch rotativi si potrà assegnare l indirizzo ad ogni modulo di uscita. - modello M201E modulo di uscita indirizzabile con LED incorporato 7.7 MODULI DI CONTROLLO PER DISPOSITIVI DI TIPO CONVENZIONALE I moduli di controllo saranno usati per alimentare e monitorare lo stato di dispositivi di tipo convenzionale (sensori di fumo, sensori di temperatura, pulsanti di segnalazione manuale, ecc...). Un LED lampeggerà in condizioni di normale funzionamento e diventerà fisso in condizioni di allarme. Usando degli switch rotativi si potrà assegnare l indirizzo ad ogni modulo di controllo. - modello M512ME modulo di controllo per dispositivi di tipo convenzionale con LED incorporato 7.8 MODULI ISOLATORI I moduli isolatori dovranno essere usati per isolare cortocircuiti tra due fili su un loop. In questo modo si perderanno solo i dispositivi compresi tra due moduli isolatori con la salvaguardia di tutti gli altri dispositivi connessi sui loop analogici. - modello M200XE modulo isolatore con LED incorporato - modello B524IEFT base con modulo isolatore Pag.9/12

7.9 DISPOSITIVI ACUSTICI D ALLARME I dispositivi acustici d allarme dovranno essere completamente elettronici e non dovranno avere bisogno di solenoidi vibranti o contatti. La tensione di alimentazione dovrà essere di 24 Vdc. Il montaggio dovrà essere a parete. Il tipo di segnalazione acustica dovrà essere selezionabile. Il volume dovrà essere selezionabile. I dispositivi ottico acustici potranno essere alimentati dal loop o con alimentazione esterna 24Vdc. Usando degli switch rotativi si potrà assegnare l indirizzo ad ogni modulo di controllo. - modello EMA24ALR/W sirena indirizzabile alimentata dal loop rossa/bianca - modello EMA24AER/W sirena indirizzabile alimentata esternamente rossa/bianca 8.0 Software di Gestione 8.1 SOFTWARE DI GESTIONE E CONTROLLO La centrale dovrà avere la possibilità di essere monitorata, comandata e programmata tramite un apposito software di controllo. Lo stesso dovrà avere la possibilità di eseguire i comandi dei tasti funzione : Reset, Tacitazione, Conferma, Test. Inoltre si dovrà, tramite il software di controllo, avere la possibilità di svolgere totalmente tutte le operazioni di programmazione. Dovrà essere possibile leggere i valori analogici di tutti i dispositivi connessi al loop. Dovrà inoltre avere un archivio storico che memorizzi tutti gli eventi occorsi. Il collegamento del PC con la centrale avverrà tramite un cavo seriale con connettori a 9 pin. Dovrà essere possibile visualizzare graficamente la mappa che include il dispositivo in allarme(guasto, evento, ecc...) tramite un pacchetto software addizionale che lavora in simbiosi con il pacchetto software di controllo descritto precedentemente. L uso del pacchetto addizionale mappe grafiche dovrà essere permesso solo tramite una chiave hardware a salvaguardia del cliente e di chi usa il pacchetto software. - modello FC200/SW software per programmazione e gestione centrali rivelazione incendio FireClass200 - modello FC200/SWMP software per programmazione e gestione centrali rivelazione incendio FireClass200 Pag.10/12

9.0 Istallazione 9.1 - ISTALLAZIONE L installazione dovrà essere conforme alle norme prescritte dal produttore. Consultare la ditta produttrice per tutti gli schemi di collegamento, misure, ecc. prima di effettuare l istallazione. 9.2 - SUPERVISIONE Tutti i fili dovranno essere completamente supervisionati. 9.3 CAVI E COLLEGAMENTI I cavi per i dispositivi di rilevazione incendio (pulsanti di segnalazione manuale, rilevatori, ecc.) dovranno essere opportunamente dimensionati come specificato nel manuale del prodotto. Dovranno essere istallati dalla centrale al primo dispositivo, quindi ad ogni dispositivo successivo all interno del loop. Nel caso di connessione del Loop in Classe A, si dovranno posizionare moduli isolatori ogni massimo 20 dispositivi. Si dovrà inoltre terminare la linea sui morsetti B di rientro del loop. La zona convenzionale disponibile sulla scheda madre potrà supportare fino a 30 sensori di tipo convenzionale. Una resistenza di fine linea dovrà essere istallata dopo l ultimo dispositivo della zona convenzionale. Anche per le uscite supervisionate valgono i discorsi di cui sopra. I cavi del sistema dovranno essere istallati in tubazioni, canaline e scatole di derivazione diverse da quelle degli impianti di potenza, luce, ecc. Pag.11/12

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