Progetto Mediazione Culturale LR 2/98 anno 2009 INTERACCOGLIENZA 17

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Progetto Mediazione Culturale LR 2/98 anno 2009 INTERACCOGLIENZA 17 1 Motivazione L incremento continuo di flussi migratori e delle iscrizioni degli alunni immigrati nelle Scuole, la conseguente complessità insita in una realtà multietnica e multiculturale in continua evoluzione, determinano la necessità di affrontare le problematiche connesse al fenomeno migratorio con modalità articolate e efficaci, non più solo emergenziali. La scuola è quasi sempre la prima istituzione con la quale i minori e le loro famiglie entrano in contatto. Per le famiglie migranti, la scuola è spesso il primo sostanziale ingresso nella nuova comunità. La necessità di garantire interventi di sostegno linguistico agli alunni immigrati si affianca al bisogno di promuovere processi di integrazione sociale coinvolgendo la famiglia, la comunità di origine, la comunità di accoglienza e i soggetti all integrazione stessa. Negli ultimi anni si è prevalentemente lavorato sull urgenza di garantire assistenza di sostegno al minore, con risorse aggiuntive da parte degli Enti Locali, affiancando per lunghi periodi figure socio educative al personale scolastico. Lo stabile incremento del fenomeno migratorio rende insostenibili e inefficaci tali azioni sostitutive. E necessario che il mondo scolastico acquisisca e potenzi competenze curricolari e strategie didattiche più mirate, concentrando l intervento nella fase di ingresso, nel primo periodo, definendo in collaborazione con gli Enti Locali e territoriali un percorso globale di accoglienza, attraverso modalità di valutazione integrate, che si sostanzi in progetti educativi personalizzati, a scalare. 2 Obiettivi potenziare la valutazione iniziale integrata delle competenze linguistiche, didattiche e l assessment del contesto socio culturale, valoriale e familiare di riferimento; attivare un percorso di accoglienza, conoscere e farsi conoscere, presentare alla nuova famiglia immigrata la comunità nella quale si va a inserire, i servizi, le regole, gli elementi valoriali; promuovere attraverso la conoscenza e la valorizzazione delle differenze, il reciproco rispetto, scambio, confronto e accrescimento culturale e umano, concentrare nella prima fase di accoglienza, individualizzare e rendere flessibile il progetto socio-educativo integrato di accoglienza;

ridurre interventi sostitutivi di natura prevalentemente assistenziale razionalizzando le risorse; ampliare l offerta formativa favorendo lo scambio di esperienze e i percorsi coordinati tra Enti locali e istituzioni scolastiche; 3 Destinatari Minori e alunni stranieri frequentanti le Scuole che ricadono nell Ambito Territoriale Sociale n. 17 San Severino M. Matelica; Genitori dei minori e degli alunni stranieri ; 4 Contenuti Il cuore del progetto INTERACCOGLIENZA è la realizzazione di un percorso di accoglienza integrato al minore straniero e alla sua famiglia, nel momento iniziale di ingresso nella nuova comunità, che convenzionalmente corrisponde al territorio dell Ambito Sociale. L orientamento pedagogico dell accoglienza si caratterizza per la centralità data alla persona, ai suoi bisogni; riconosce la specificità dei bisogni delle famiglie e dei minori stranieri, di accoglienza, di valorizzazione, di promozione culturale e sociale, di appartenenza e partecipazione. Nello stesso modo consente di dare una risposta pedagogica, educativa e sociale progettuale, superando una gestione dell inserimento degli alunni stranieri segnata dalla casualità, dalla discrezionalità e dalla frammentarietà degli interventi. Per raggiungere gli obiettivi del progetto occorre definire e costituire un gruppo di lavoro intercultura e accoglienza: Il GRUPPO INTERACCOGLIENZA, flessibile e attivabile al bisogno, di massima è composto da: insegnante/i della Scuola interessata assistente sociale progetto INTERACCOGLIENZA mediatore linguistico e culturale dell area geografica/etnia interessata coordinatore/educatore progetto INTERACCOGLIENZA coinvolgimento al bisogno di altri soggetti Il PERCORSO di ACCOGLIENZA che si propone, ha la strutture dell albero decisionale, con differenti possibilità, in base all assessment effettuato e quindi agli specifici bisogni rilevati:

Percorso INTERACCOGLIENZA 1 Iscrizione a Scuola del minore straniero 2 Colloquio con la famiglia, conoscere e conoscersi Insegnate Assistente Sociale Mediatore linguistico Visita domiciliare, e valutazione sociale, eventuale presa in carico Assistente Sociale 3 Colloquio con alunno e valutazione abilità e competenze Insegnate Scaffale interculturale Piattaforma Marratech 4 Inserimento nella Scuola Progetto educativo Insegnate Mediatore linguistico 5 Inserimento nella Classe Progetto intercultura Alunni Insegnate Educatore Attività extrascolastiche Recupero scolastico Servizio educativo Centri aggregazione 6 Monitoraggio dell integrazione Gruppo INTERACCOGLIENZA

5 Risultati attesi miglioramento degli indicatori di integrazione sociale: o il minore straniero non se ne sta sempre in disparte o viene cercato e cerca gli altri, per giochi con esito positivo o chiede aiuto ai compagni con esito positivo o gioca e litiga con i compagni o racconta le proprie esperienze extrascolastiche o si vede con i compagni anche fuori dalla scuola o condivide con loro piccole trasgressioni o è di riferimento in quanto competente in alcuni specifici ambiti... miglioramento degli indicatori di integrazione scolastica; o arriva sereno a scuola e non mostra rifiuto o fughe o mostra interesse e si impegna nelle attività scolastiche.. miglioramento degli indicatori di integrazione culturale o in classe spontaneamente parla del paese d origine e/o della sua cultura o partecipa a discussioni/conversazioni su usi costumi eventi significativi di diverse culture a confronto o usa se richiesto la propria lingua senza vergogna... raggiungimento del successo formativo e riduzione del disagio scolastico; riduzione del disagio sociale a livello familiare, con riduzione degli interventi riparativi (provvedimenti del Tribunale minorenni, ricorso a interventi socio-sanitari); maggiore integrazione della famiglia immigrata nella nuova comunità, con incremento della propria autonomia gestionale e riduzione delle richieste di aiuto e sussidio; riduzione degli interventi sostitutivi di natura prevalentemente assistenziale e razionalizzazione delle risorse; ampliamento dell offerta formativa e dello scambio di esperienze e attivazione di percorsi coordinati tra Enti locali e istituzioni scolastiche; 6 Soggetti coinvolti Comunità Montana Alte Valli del Potenza e dell Esino, Capofila ATS n. 17 Gli 8 Comuni appartenenti all Ambito Territoriale Sociale n. 17 Le Scuole presenti nel territorio dell ATS n. 17

Le Cooperative sociali che hanno in gestione i servizi educativi, aggregativi e recupero scolastico; Le associazioni ACSIM e ANOLF di Macerata, che hanno sottoscritto il protocollo d intesa pere la fornitura dei Mediatori linguistici e culturali 7 Operatori Coordinamento e progettazione 7 liv. CCNL Cooperative sociali, DGR n.401/2007 Assistente Sociale 6 liv. CCNL Cooperative sociali, DGR n.401/2007 Mediazione culturale e linguistica, forniti dalle associazioni immigrati ACSIM e ANOLF Educatore 5 liv. CCNL Cooperative sociali, DGR n.401/2007 8 Tempi Anno 2009 con estensione possibilmente a tutto l anno scolastico 2009/2010 9 Costo intervento mediazione culturale LR 2/98 e modalità di attivazione La spesa prevista di 2.607,36 per la figura del mediatore culturale viene gestita dall ente capofila dell ATS 17, Comunità Montana Alte Valli del Potenza e dell Esino di San Severino Marche. L Ambito Sociale vaglia le richieste pervenute dai Comuni e dagli Istituti scolastici e attiva le associazioni ACSIM e/o ANOLF per la fornitura del mediatore alle condizioni previste dal sottoscritto protocollo d intesa, che è parte integrante del progetto. 10 Responsabile del Progetto Dott. Valerio Valeriani, Coordinatore Ambito Territoriale Sociale n. 17 San Severino Marche / Matelica.