SABRINA C0L0MB0 Con la missione nel cuore. Dopo la classica confusione adolescenziale (diventerò poliziotta, cuoca, avvocato, interprete), al termine del liceo la strada da intraprendere risultò chiara a SABRINA e, da allora, è rimasta immutata sino ad oggi. Terminò la facoltà di assistente sociale nel 1995 e immediatamente cominciò a lavorare all Hospice di Abbiategrasso (in quegli anni era casa di accoglienza per malati terminali di AIDS). Nel gennaio 1998 vinse il concorso al Comune di Milano per lavorare come assistente sociale nell area dell handicap. Nel contempo a Trieste fu inaugurata, prima e unica in tutta Italia, la Facoltà di Scienze della Formazione che conferiva il titolo di Dottore in servizio sociale, così decise di iscriversi e nel 2002 si laureò. Nel novembre 2000 trascorse un mese in Togo. Così, per caso. Era da tempo, infatti, che desiderava svolgere un mese di volontariato in una missione in Africa, e qualcuno le parlò di Maristella Bigogno, missionaria magentina. Fu l incontro che le cambiò tutta l esistenza. Al ritorno tentò di riprendere la vita di prima, ma era impossibile spegnere il fuoco missionario che nel cuore divampava sempre più.
Il 7 luglio 2003 fu il suo ultimo giorno di lavoro al Comune e, dopo i tre mesi di formazione a Roma al VOICA, il 6 settembre 2003 era in volo verso il Togo con, in valigia, l impegno per un intero anno di missione, (impegno che fu poi rinnovato per altri 8 mesi) dove si occupò dell insegnamento nella scuola, della direzione nei lavori di costruzione del dispensario, dell assistenza ai poveri e ai malati: una vita comunitaria fatta di gioie, fatiche, momenti meravigliosi e sfide continue, ma indubbiamente l incontro con Maristella fu lo strumento che il Signore usò per stravolgere la sua vita, in termini di cammino di fede e servizio ai poveri. Al ritorno dal Togo sentì il bisogno di continuare l esperienza iniziata, ma in un contesto in cui avrebbe potuto apprendere maggiormente il significato della cooperazione internazionale, per imparare ad aiutare le persone all interno di un progetto strutturato. Così dopo una lunga ricerca, l 1 settembre 2006 partì con il VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo), ONG (Organizzazione Non Governativa) che collabora con i missionari salesiani, per l Albania dove trascorse due anni. Il primo fu indubbiamente durissimo, a causa del contesto culturale completamente diverso, della lingua difficilissima da imparare, dell inverno rigido senza luce, della necessità di crescere dal punto di vista professionale per rispondere alle esigenze dei progetti. Dopo queste difficoltà iniziali, la sua esperienza fu realmente meravigliosa, arricchente, fruttuosa e l Albania tuttora riveste un posto speciale nel suo cuore. Al ritorno il VIS le propose di ripartire per una nuova missione in Brasile, ma essendo i tempi di rilascio del visto molto lunghi, intraprese una nuova esperienza molto speciale, in Sicilia, sempre in collaborazione con la comunità salesiana, per l accoglienza di extracomunitari, in un asilo multietnico e nelle attività oratoriane con bambini e giovani di molteplici nazionalità, oltre che italiani, residenti a Santa Chiara, quartiere estremamente difficile di Palermo.
Il 22 ottobre 2009 è giunta finalmente a Manicorè, in Brasile (stato di Amazonas) dove ha collaborato con la comunità salesiana locale. Il Centro Juvenil Salesiano accoglie adolescenti con difficoltà di apprendimento, appartenenti a famiglie problematiche, in situazione economica precaria, offrendo corsi di formazione professionale (come informatica, saldatura, intaglio, arte culinaria,etc.), attività ludico-sportive, culturali e di formazione umana e spirituale con l obiettivo di combattere e prevenire il lavoro minorile, offrire un sano spazio aggregativo alternativo alla strada, contribuire a prevenire il fenomeno della prostituzione minorile e dell abuso di alcool e droghe (gravi piaghe che affliggono la città) e fornire l ambiente adeguato per l implementazione di misure socio-educative per minori sottoposti a procedimenti penali. ha collaborato strettamente anche con la parrocchia, in particolare con i giovani (occupandosi di formazione, accompagnamento, organizzazione di eventi aggregativi salutari), con i detenuti e con la Pastorale dell itineranza. Ha deciso di entrare a far parte della Pastorale carceraria dopo una visita alla prigione della città. Constatando la situazione disumana in cui vivono i detenuti, ha sentito la necessità di attivarsi per dare il suo contributo nella lotta per la difesa dei diritti umani fondamentali, lavorando sia all interno del carcere che all esterno con incontri di formazione preventiva per impedire che i giovani assumano comportamenti criminali che li conducano in questo inferno.
La caratteristica peculiare di Sabrina è sempre e comunque l amore incondizionato verso tutto ciò che la vita le offre.lei stessa scrive: Caleminderit Shqiperia per dashurine me te cili me ke mikpritur: jam shume krenar per te jetur biri jote. Grazie Albania per l'amore con cui mi hai accolto:sono molto orgogliosa di essere stata tua figlia. Obrigada Manicoré para tudo o que na tua terra maravilhosa aprendi:sempre serei bacurau. Grazie Manicoré per tutto ciò che ho imparato nella tua terra meravigliosa: sarò sempre bacurau (Bacurau è l'uccello tipico di Manicoré, non c e la traduzione in italiano) Tornata in Italia, nel settembre 2011, al termine del progetto biennale in America Latina, Sabrina ha avviato una stretta collaborazione con la caritas di Magenta: ha accompagnato parecchi giovani extracomunitari nei loro primi passi nel nostro Paese. La sua conoscenza delle lingue e il suo grande cuore accogliente le ha permesso di entrare in sintonia con parecchi di loro offrendo amicizia e serenità nonché supporto pratico e morale. Molti di questi ragazzi hanno sentito la sua mancanza quando lei, nel mese di aprile è partita per l Africa. E' stata chiamata infatti in Angola, a Lwena, capoluogo della provincia del Moxico,confinante con la R.D Congo e lo Zambia. La città è molto povera, con un alto tasso di alcolismo tra gli uomini e la totale assenza di lavoro per le donne. Sabrina ha seguito un progetto agricolo di pura sussistenza familiare.
Torna in Italia nel dicembre 2012 al termine del progetto e a tutt oggi allieta Pontevecchio e dintorni con la sua presenza e i suoi momenti illuminanti sia quando parla in un rapporto personale privato sia in momenti pubblici come nel quaresimale. Noi tutti ringraziamo Dio per avercela donata.